ITFO20120011A1 - Sistema di montaggio per mobili - Google Patents

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ITFO20120011A1
ITFO20120011A1 IT000011A ITFO20120011A ITFO20120011A1 IT FO20120011 A1 ITFO20120011 A1 IT FO20120011A1 IT 000011 A IT000011 A IT 000011A IT FO20120011 A ITFO20120011 A IT FO20120011A IT FO20120011 A1 ITFO20120011 A1 IT FO20120011A1
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IT
Italy
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shaped part
intended
furniture
sides
shelf
Prior art date
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IT000011A
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English (en)
Inventor
Juri Boschetti
Simona Francolini
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Harrier Srl
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Description

Sistema di montaggio per mobili.
DESCRIZIONE
La presente invenzione riguarda un sistema di montaggio per mobili, dove per mobili si intendono elementi di arredo. In particolare la presente invenzione à ̈ stata realizzata nel settore degli elementi di arredo con capacità portante, quali ad esempio librerie, tavoli, mensole, divani, tuttavia non si esclude la sua applicazione anche ad altri ambiti.
Nel settore degli elementi di arredo à ̈ molto comune l’uso del legno, tuttavia nei casi sia richiesta una elevata capacità portante o solidità generale dei mobili si preferiscono costruzioni in metallo, che però non risultano estetiche, specialmente a causa dei punti di giunzione tra le parti.
Inoltre spesso i mobili così realizzati sono molto pesanti e il loro costo à ̈ aggravato dal grande quantitativo di metallo utilizzato.
Uno scopo generale della presente invenzione à ̈ quindi quello di risolvere del tutto o in parte i problemi della tecnica nota fornendo un sistema di montaggio di mobili che presentino allo stesso tempo una elevata solidità e piacevolezza estetica.
Un altro scopo preferito della presente invenzione à ̈ quello di fornire un sistema di montaggio che permetta di realizzare al contempo mobili robusti ma relativamente leggeri.
Secondo un suo primo aspetto generale la presente invenzione riguarda un sistema di montaggio secondo la rivendicazione 1, vale a dire un sistema di montaggio per mobili comprendente almeno un primo e un secondo elemento destinati ad essere uniti assieme, caratterizzato dal fatto che il primo elemento comprende almeno una porzione di accoppiamento al secondo elemento con almeno una parte sagomata a V, dove un solo primo lato dei due lati della V Ã ̈ destinato ad essere bloccato rispetto ad una rispettiva porzione di accoppiamento del secondo elemento, preferibilmente inserita in detta V.
La presente invenzione utilizza vantaggiosamente un solo lato della V per il bloccaggio, in quanto normalmente questo genera inestetismi; il secondo lato della V risulta invece esente da tali “difetti estetici†e può quindi essere destinato a formare una superficie del mobile maggiormente esposta alla vista rispetto al primo lato, e/o a generare un’ala estetica di copertura del lato di bloccaggio antiestetico.
Per “bloccaggio†si intende qui un qualsiasi accoppiamento che impedisca al primo e al secondo elemento di separarsi, quale l’applicazione di viti, rivetti, bulloni, punti di saldature, incollaggio e simili.
Secondo alcune forme di attuazione preferite dell’invenzione, detta rispettiva porzione di accoppiamento del secondo elemento comprende una parte di bloccaggio destinata ad essere ancorata a detto primo lato della V del primo elemento, e una parte di riferimento, distinta da detta parte di bloccaggio, destinata ad andare in battuta contro il secondo lato della parte a V di detto primo elemento, senza essere direttamente bloccata rispetto ad esso.
Secondo una caratteristica generale preferibile, detta rispettiva porzione di accoppiamento del secondo elemento comprende almeno due lati inclinati tra loro a formare un angolo acuto, e il primo elemento comprende almeno un foglio piegato (preferibilmente un solo foglio piegato) a formare almeno la parte a V, ad esempio in lamiera o in materiale composito a base polimerica – ad esempio termoindurente o termoplastica). Detta parte a V à ̈ preferibilmente in grado di appoggiarsi ad entrambi i lati inclinati del secondo elemento, più preferibilmente in maniera da contenerli al proprio interno.
Si osserva che, specialmente nel caso di uso di fogli di lamiera, il primo elemento può essere realizzato in maniera da essere relativamente leggero a parità di capacità portante, grazie alla piegatura e all’appoggio all’elemento di riferimento. In particolare lo spessore della lamiera potrà risultare più sottile rispetto ad una mensola costituita meramente da un rettangolo di lamiera non piegata.
In tal caso preferibilmente detti almeno due lati inclinati del secondo elemento formano una V con lo stesso angolo della parte a V del primo elemento, la V del secondo elemento avendo un lato più corto dell’altro.
Secondo un’altra caratteristica generale preferibile dell’invenzione il primo elemento à ̈ un elemento a prevalente sviluppo longitudinale in una direzione L predeterminata, dove tutte le sezioni ortogonali a detta direzione longitudinale sono sezioni con almeno una parte a V cava, detto primo elemento comprendendo una pluralità di porzioni di accoppiamento dove solo un primo lato della parte a V à ̈ destinato ad essere bloccato rispetto ad una rispettiva porzione di accoppiamento di un secondo elemento.
Secondo alcune forme di attuazioni preferite dell’invenzione un lato della V del primo elemento à ̈ destinato nell’uso ad essere posto orizzontalmente e in posizione più elevata rispetto all’altro lato della V, così da formare una mensola supportata dal secondo elemento.
In generale si osserva che preferibilmente detta porzione di accoppiamento del primo elemento comprende, oltre ai lati della parte a V, anche un terzo lato destinato ad essere accoppiato e bloccato rispetto ad un terzo elemento di detti mobili, detto terzo lato formando un triangolo con i lati della V.
Secondo un suo secondo aspetto la presente invenzione riguarda un mobile secondo la rivendicazione 8, vale a dire un mobile comprendente un sistema di montaggio del tipo su indicato, caratterizzato dal fatto che à ̈ una libreria dove il primo elemento à ̈ una mensola orizzontale e il secondo elemento à ̈ un montante verticale destinato a supportare detta mensola. Preferibilmente detta libreria comprende almeno un elemento verticale divisorio preferibilmente realizzato con almeno un foglio piegato a formare almeno una parte a V e posto in appoggio su detta mensola. Preferibilmente detto elemento verticale divisorio à ̈ bloccato almeno parzialmente contro lo spostamento rispetto a detta mensola, ad esempio mediante un elemento di riferimento inserito nella mensola e alloggiato all’interno di detto elemento verticale divisorio in maniera da andare in appoggio contro i lati della sua V.
Si osserva che la libreria così realizzata risulta di particolare gradevolezza estetica in quanto i punti di bloccaggio risultano nascosti alla vista, e particolarmente robusta e leggera, anche quando realizzata in metallo, preferibilmente in lamiera di acciaio e/o alluminio.
Secondo un suo terzo aspetto la presente invenzione riguarda un mobile secondo la rivendicazione 9, vale a dire mobile comprendente un sistema di montaggio del tipo su indicato, caratterizzato dal fatto che à ̈ un tavolo, dove il secondo elemento à ̈ una gamba del tavolo e il primo elemento à ̈ un elemento di unione di almeno due gambe.
Secondo un suo quarto aspetto la presente invenzione riguarda un mobile secondo la rivendicazione 10, vale a dire un mobile comprendente un sistema di montaggio del tipo su indicato, caratterizzato dal fatto che à ̈ una poltrona o divano dove il primo elemento à ̈ un piano di seduta e il secondo elemento à ̈ un montante laterale di supporto.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno meglio dalla seguente descrizione dettagliata di sue forme di realizzazione preferite, fatta con riferimento ai disegni allegati e data a titolo indicativo e non limitativo. In tali disegni:
- La figura 1 rappresenta schematicamente un sistema di montaggio di mobili secondo la presente invenzione;
- le figure 2 e 3 mostrano due rispettive varianti del sistema di montaggio secondo la figura 1;
- le figure 4, 5 e 6 rappresentano una libreria comprendente il sistema di montaggio di figura 1, vista in trasparenza;
- le figure 7, 8 e 9 rappresentano un primo tavolo comprendente il sistema di montaggio di figura 1, visto in trasparenza;
- la figura 10 rappresenta un secondo tavolo comprendente il sistema di montaggio di figura 1, visto in trasparenza;
- le figure 11 e 12 rappresentano una mensola da muro comprendente il sistema di montaggio di figura 1, vista in trasparenza;
- la figura 13 rappresenta una libreria da muro realizzata con le mensole delle figure 10 e 11, vista in trasparenza; e
- le figure 14 e 15 rappresentano una poltrona comprendente il sistema di montaggio di figura 1, vista in trasparenza.
Con riferimento alla figura 1 Ã ̈ mostrato schematicamente un sistema di montaggio per mobili secondo la presente invenzione, dove un primo e un secondo elemento strutturale 1 e 2 sono uniti assieme.
Il primo elemento strutturale 1 comprende una porzione di accoppiamento 5 di sezione triangolare.
Il secondo elemento strutturale 2 comprende una porzione di accoppiamento 10 di sezione a V annidata dentro alla porzione triangolare 5.
La porzione triangolare 5 comprende una parte a V indicata con il numero di riferimento 6, che si sovrappone e va in appoggio su entrambi i lati della V 10 del secondo elemento 2.
I lati della parte a V 6 del primo elemento sono indicati in figura con i numeri di riferimento 7 e 8 per fare notare che solamente uno solo dei à ̈ utilizzato per bloccare tra loro i due elementi strutturali 1 e 2. Sul lato inferiore 7 infatti si nota almeno un punto di giunzione 12 realizzato ad esempio mediante viti, bulloni, rivetti, saldatura, incollaggio o simili. Il lato 7 può ad esempio essere predisposto con fori per il bloccaggio con viti, rivetti, bulloni o simili.
L’angolo tra i lati 7 e 8 à ̈ acuto e preferibilmente compreso tra 3° e 15°.
I lati della parte a V 10 del secondo elemento 2 sono indicati in figura con i numeri di riferimento 13 e 14 per fare notare che il lato 14 funge da parte di riferimento per l’appoggio del primo elemento strutturale 1, senza essere direttamente bloccato rispetto ad esso, mentre i lato 13 funge da parte di bloccaggio al medesimo elemento strutturale 1.
Si osserva anche che il lato 13 à ̈ più corto del lato 14. Ciò facilita il suo fissaggio, come sarà meglio spiegato più avanti con riferimento alle figure 4 e 5.
L’angolo tra i lati 13 e 14 à ̈ preferibilmente uguale all’angolo tra i lati 7 e 8.
Il lato di base 15 della porzione triangolare 5 à ̈ invece destinato ad essere appoggiato su un terzo elemento strutturale 20, e bloccato rispetto ad esso in almeno un punto di giunzione 22, preferibilmente con una delle modalità già menzionate sopra.
Si fa anche notare che la porzione triangolare 5 Ã ̈ preferibilmente realizzata con un foglio ripiegato, ad esempio metallico, o comprendente un materiale polimerico, quali ad esempio materiali compositi con resine termoplastiche o termoindurenti.
Nel seguito saranno descritte alcune varianti del sistema di montaggio ed esempi specifici di applicazione dove elementi uguali o simili saranno indicati con numeri di riferimento uguali a quelli utilizzati sopra o incrementati di 100 o sui multipli.
La figura 2 mostra una variante del sistema di montaggio di figura 1, dove la porzione di accoppiamento 10 del secondo elemento strutturale 2 à ̈ stata sostituita con una porzione di accoppiamento 110 comprendente almeno un perno di riferimento 114 in sostituzione del lato di riferimento 14 – nell’esempio specifico sono indicati due perni 114. Tali perni per le finalità della presente invenzione sono considerati parte della porzione di accoppiamento 110 del secondo elemento 2 sia che siano in pezzo unico o accoppiati ala sua parte rimanente, ad esempio per avvitatura o saldatura.
Con riferimento alla figura 3 à ̈ mostrata una seconda variante del sistema di montaggio di figura 1 in cui il primo elemento strutturale 1 à ̈ stato sostituito con un elemento strutturale 201 in cui il lato inferiore 207 della V 206 à ̈ più corto del lato superiore 208 formando così un triangolo aperto con la base 215. In questa maniera tra il lato inferiore 207 e il lato di base 215 si crea una sede di alloggiamento 219, utile ad esempio per inserire un sistema di illuminazione dei ripiani, ad esempio possono essere alloggiati neon o strisce di led.
Con riferimento alle figure 4 e 5 à ̈ mostrata una libreria 300 che comprende il sistema di montaggio di figura 1. In particolare ciascuna delle mensole 301 à ̈ da considerare un primo elemento strutturale, accoppiato ai montanti verticali laterali 302, ciascuno dei quali à ̈ da considerare un secondo elemento strutturale di detto sistema di montaggio.
In questo caso, le porzione di accoppiamento 310 di sezione a V dei montanti 302, viste in trasparenza, sono preferibilmente flange saldate o incollate alla rimanente parte del montante, o assicurate ad esse con viti, bulloni, rivetti o simili. In fase di assemblaggio delle flange 310 sui montanti 302 risulta particolarmente comoda la loro realizzazione a V con lati di lunghezza diversa, come già descritto sopra, in quanto questo permette di raggiungere più agevolmente i punti interni alla V, ad esempio per saldarli.
Si fa notare che ai fini della presente invenzione ciascuna flangia 310 Ã ̈ da considerare una porzione di accoppiamento del relativo montante 302, e il loro assieme coincide quindi con il secondo elemento strutturale del sistema di montaggio descritto sopra.
Per quanto riguarda le mensole 301, si nota che esse si sviluppano secondo una linea longitudinale L e sono interamente realizzate da un unico foglio piegato a formare un prisma cavo di sezione triangolare le cui estremità formano le porzioni di accoppiamento 305 ai montanti 302. Nella vista laterale di figura 6 si nota che ciascuna mensola 301 ha il lato superiore 308 della sua parte a V orientato orizzontalmente per formare un piano di appoggio. Il vertice della V dei lati di ancoraggio e di riferimento 307 e 308 à ̈ orientato nella direzione frontale della libreria.
In questa maniera, un osservatore 350 posto di fronte alla libreria, e più alto della libreria, vede esclusivamente i lati superiori 308 delle mensole 301, mentre le eventuali viti o sistemi di bloccaggio sui lati inferiori 307 sono nascosti, come evidenziato dalla rappresentazione del cono ottico 351 in figura 5. I sistemi di bloccaggio infatti non interessano il lato superiore 308 che ha pertanto una estetica vergine. Ad esempio i gambi di eventuali viti che attraversano il lato inferiore 307 terminano nella cavità triangolare interna della mensola 301 senza toccare o alterare il lato superiore 308, o almeno la sua faccia a vista.
Nel caso in cui la libreria abbia mensole poste più in alto dell’osservatore, per esse à ̈ possibile invertire la destinazione d’uso dei lati 307 e 308, in particolare il lato superiore 308 può essere utilizzato come lato di ancoraggio con viti, bulloni, rivetti ecc. al lato superiore della flangia 310, e il lato inferiore 307 come lato di riferimento per l’appoggio al lato inferiore della flangia 310.
La libreria 300 comprende inoltre un piano verticale posteriore 320 disposto a formare una parete di fondo destinata ad essere appoggiata al muro di una stanza.
La parete di fondo 320 Ã ̈ da considerare come terzo elemento strutturale del sistema di montaggio, e ad essa sono ancorate le mensole 301 lungo il loro lato di base 315, come mostrato in figura 5.
Come si noterà la libreria 300 grazie al sistema di montaggio illustrato ha una elevata capacità strutturale, cioà ̈ di sopportare carichi, grazie ai lati 307 e 308 di appoggio e bloccaggio delle mensole, inoltre dato che questi lati sono distinti tra loro anche la gradevolezza estetica à ̈ molto elevata.
La libreria 300 comprende inoltre pareti divisorie 330 ciascuna disposta verticalmente tra due mensole 301 successive. Le pareti divisorie hanno una estremità inferiore 340 delimitata da un profilo orizzontale e una estremità superiore 342 delimitata da un profilo inclinato rispetto all’orizzontale, in maniera da adattarsi rispettivamente alle facce superiore 308 e inferiore 307 delle mensole 301.
Ciascuna parete divisoria 330 Ã ̈ inoltre realizzata con un unico foglio piegato a formare un prisma di sezione triangolare.
Per ostacolare lo spostamento delle pareti divisorie 330 rispetto alle mensole 301, a queste ultime à ̈ applicato almeno un elemento di riferimento 335 per ciascuna parete divisoria.
Come meglio visibile nel dettaglio in scala ingrandita di figura 6, corrispondente ad una vista dall’altro in sezione, detto elemento di riferimento 335 à ̈ aggettante all’interno della sezione a triangolo della parete divisoria 330, in maniera da andare a battuta contro due sue pareti 336 e 337 disposte a V.
Detto elemento di riferimento 335 Ã ̈ ad esempio un perno o un dado avvitato alla mensola, preferibilmente in teflon o parzialmente in teflon.
Le pareti disposte a V 336 e 337 formano un triangolo con una parete di base 315 ancorata alla parete di fondo 320 mediante viti, bulloni, rivetti, saldatura in collaggio o simili. Si nota che l’elemento di riferimento 335 impedisce che il vertice della V della parete divisoria possa spostarsi lateralmente rispetto alla parete di base 315 quando quest’ultima à ̈ bloccata sulla parete di fondo 320.
Infine, si nota che i montanti 302 comprendono anch’essi una porzione a V, dove il lato 369 rivolto verso l’interno della libreria à ̈ destinato ad essere accoppiato bloccato alle flange 310, e il lato 370 rivolto verso l’esterno nasconde alla vista le viti, saldature o simili per il loro bloccaggio.
Con riferimento alla figura 7 Ã ̈ mostrato un tavolo 400 che comprende il sistema di montaggio di figura 1. In particolare, la cornice 403 del piano di appoggio 404 comprende elementi a V 401 appoggiati e bloccati su flange a V 410 solidali alle gambe 402.
La figura 8 mostra in scala ingrandita una flangia 410, realizzata unendo assieme tre elementi con profilo a V 455, 456, 457, ad esempio realizzati con un foglio di lamiera piegata. L’unione delle tre V à ̈ fatta in maniera tale che le loro linee direttrici, coincidenti con le linee di piegatura dei vertici delle V, siano ortogonali tra loro. In tale maniera la flangia 410 comprende tre bracci a V, rispettivamente inseriti in una gamba, e in due elementi 401 della cornice.
La figura 9 mostra in sezione l’unione tra la flangia 410 e un elemento di cornice 401. Come si noterà, il bloccaggio tra i due à ̈ realizzato esclusivamente in corrispondenza del lato inferiore 407, ad esempio nei punti 412 mediante viti rivetti, bulloni, saldatura, incollaggio o simili.
Sempre in figura 9 si nota che la flangia 410 Ã ̈ unita con viti o simili 460 anche alla parte rimanente della gamba 402.
In questo caso dunque l’elemento di cornice 401 corrisponde al primo elemento strutturale di figura 1, la gamba 402 corrisponde al secondo elemento strutturale, e la flangia 410 alla porzione di accoppiamento della gamba.
Con riferimento alla figura 10 Ã ̈ mostrato un secondo tavolo 500 che comprende il sistema di montaggio di figura 1.
Il tavolo 500 comprende due gambe laterali 502 unite tra loro da un elemento profilato a V 501. Ciascuna gamba 502 comprende una flangia di accoppiamento 510 sagomata a V inserita all’interno dell’elemento profilato e bloccata rispetto ad esso in corrispondenza di uno solo dei suoi lati. Anche in questo caso la V della flangia 510 ha un lato più corto. La flangia 510 à ̈ ad esempio saldata alla rimanente parte della gamba 502, che à ̈ realizzata con un foglio di lamiera piegato a V. In tal modo il lato esterno 570 nasconde alla vista il difetto lasciato dalla saldatura sul lato interno 569.
Le gambe e l’elemento profilato a V supportano il piano di lavoro 504.
Con riferimento alle figure 11 e 12 Ã ̈ mostrato un assieme di mensola 600 adatta al fissaggio ad un muro che comprende il sistema di montaggio di figura 1.
L’assieme di mensola 600 infatti comprende una flangia 610 di ancoraggio ad un muro, sagomata a triangolo acutangolo, dove la base 616 à ̈ il lato più corto ed à ̈ destinata al fissaggio al muro, e i lati lunghi 613 e 614 formano una V destinata ad accoppiarsi ad un elemento di mensola 601 realizzato con un foglio piegato a V.
L’elemento di mensola 601 e la flangia 610 sono bloccati tra loro ad esempio mediante viti 612 in corrispondenza esclusivamente dei loro lati inferiori 607 e 613.
Come si noterà in questo caso l’elemento di mensola funge da primo elemento strutturale 601 del sistema di montaggio, e la flangia 610 funge da secondo elemento strutturale 602.
Come mostrato in figura 13, una pluralità di elementi di mensola 600 possono essere associati tra loro per ottenere una libreria da muro 680, ad esempio con elementi divisori 630 con le stesse caratteristiche di quelli della libreria 300.
Con riferimento alle figure 14 e 15 à ̈ mostrata una poltrona 700 che comprende il sistema di montaggio di figura 1. In particolare l’elemento di seduta 701 à ̈ da considerare un primo elemento strutturale, accoppiato ai montanti verticali laterali 702, posti in posizione di braccioli e da considerare secondi elementi strutturali di detto sistema di montaggio.
In questo caso, le porzione di accoppiamento 710 di sezione a V dei montanti 702, viste in trasparenza, sono preferibilmente flange saldate o incollate alla rimanente parte del montante, o assicurate ad esse con viti, bulloni, rivetti o simili.
Dal momento che il corpo principale dei montanti 702, in maniera similare ai montanti 302 della libreria 300, sono fogli di lamiera piegata a formare un triangolo, i punti di giuntura con le flange 702 sono realizzati su una parete interna 769 nascosti alla vista da una parete esterna 770.
Naturalmente, le forme di attuazione e le varianti sin qui descritte ed illustrate sono a puro scopo esemplificativo e un tecnico del ramo, per soddisfare specifiche e contingenti esigenze, potrà apportare numerose modifiche e varianti, tra cui ad esempio la combinazione di dette forme di attuazione e varianti, tutte peraltro contenute nell’ambito di protezione della presente invenzione quale definito dalle seguenti rivendicazioni.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Sistema di montaggio per mobili comprendente almeno un primo e un secondo elemento (1, 2, 102, 201, 301, 302, 401, 402, 501, 502, 601, 602, 701, 702) destinati ad essere uniti assieme, caratterizzato dal fatto che il primo elemento (1, 201, 301, 401, 501, 601, 701) comprende almeno una porzione di accoppiamento (5, 206, 305) al secondo elemento con almeno una parte sagomata a V (6, 206), dove un solo primo lato dei due lati della V (7, 207, 307, 407, 607) à ̈ destinato ad essere bloccato rispetto ad una rispettiva porzione di accoppiamento (10, 110, 210, 310, 410, 510, 610, 710) del secondo elemento 2. Sistema di montaggio secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta rispettiva porzione di accoppiamento del secondo elemento (10, 110, 210, 310, 410, 510, 610, 710) comprende una parte di bloccaggio (13, 613) destinata ad essere ancorata a detto primo lato (7, 207, 307, 407, 607) della V del primo elemento, e una parte di riferimento (14, 614), distinta da detta parte di bloccaggio, destinata ad andare in battuta contro il secondo lato (8, 208, 308) della parte a V di detto primo elemento, senza essere direttamente bloccata rispetto ad esso. 3. Sistema di montaggio secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che il primo elemento (1, 201, 301, 401, 501, 601, 701) comprende almeno un foglio piegato a formare almeno la parte a V (6), detta parte a V (6) essendo in grado di appoggiarsi ad entrambi i lati inclinati del secondo elemento (10, 110, 210, 310, 410, 510, 610, 710) in maniera da contenerli al proprio interno. 4. Sistema di montaggio secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detta rispettiva porzione di accoppiamento del secondo elemento (10, 110, 210, 310, 410, 510, 610, 710) comprende almeno due lati (13, 14, 613, 614) di lunghezza diversa inclinati tra loro a formare un angolo acuto, di inclinazione uguale all’angolo della parte a V (6) del primo elemento. 5. Sistema di montaggio secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il primo elemento (1, 201, 301, 401, 501, 601) à ̈ un elemento a prevalente sviluppo longitudinale in una direzione L predeterminata, dove tutte le sezioni ortogonali a detta direzione longitudinale sono sezioni con almeno una parte a V cava (6), detto primo elemento comprendendo una pluralità di porzioni di accoppiamento (305) dove solo un primo lato (307) della parte a V à ̈ destinato ad essere bloccato rispetto ad una rispettiva porzione di accoppiamento (310) di un secondo elemento (302). 6. Sistema di montaggio secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che un lato della V del primo elemento (308) à ̈ destinato nell’uso ad essere posto orizzontalmente e in posizione più elevata rispetto all’altro lato della V (307), così da formare una mensola (301) supportata dal secondo elemento (302). 7. Sistema di montaggio secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta porzione di accoppiamento (5, 305) del primo elemento comprende, oltre ai lati della parte a V, anche un terzo lato (15, 215, 315) destinato ad essere accoppiato e bloccato rispetto ad un terzo elemento (20, 220, 320) di detti mobili, detto terzo lato (15, 215, 315) formando un triangolo con i lati della V. 8. Mobile comprendente un sistema di montaggio secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che à ̈ una libreria (300) dove il primo elemento à ̈ una mensola orizzontale (301) e il secondo elemento à ̈ un montante verticale (302) destinato a supportare detta mensola, e dove detta libreria (300) comprende almeno un elemento verticale divisorio (330) realizzato con almeno un foglio piegato a formare almeno una parte a V e posto in appoggio su detta mensola (301), dove detto elemento verticale divisorio à ̈ bloccato almeno parzialmente contro lo spostamento rispetto a detta mensola mediante un elemento di riferimento (335) inserito nella mensola e alloggiato all’interno di detto elemento verticale divisorio (330) in maniera da andare in appoggio contro i lati della sua V. 9. Mobile comprendente un sistema di montaggio secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che à ̈ un tavolo (400, 500), dove il secondo elemento à ̈ una gamba del tavolo (402, 502) e il primo elemento à ̈ un elemento di unione di almeno due gambe (401, 501). 10. Mobile comprendente un sistema di montaggio secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che à ̈ una poltrona o divano (700) dove il primo elemento à ̈ un piano di seduta (701) e il secondo elemento à ̈ un montante laterale di supporto (702).
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