ITFI980035A1 - Gruppo goffratore laminatore con erogatore di collante comprendente un rullo retinato e relativo metodo di goffratura e laminazione - Google Patents

Gruppo goffratore laminatore con erogatore di collante comprendente un rullo retinato e relativo metodo di goffratura e laminazione

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ITFI980035A1
ITFI980035A1 ITFI980035A ITFI980035A1 IT FI980035 A1 ITFI980035 A1 IT FI980035A1 IT FI980035 A ITFI980035 A IT FI980035A IT FI980035 A1 ITFI980035 A1 IT FI980035A1
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IT
Italy
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embossing
roller
adhesive
anilox
plies
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Inventor
Guglielmo Biagiotti
Original Assignee
Perini Fabio Spa
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Description

"Gruppo goffratore-laminatore con erogatore di collante comprendente un rullo retinato e relativo metodo di goffratura e laminazione"
DESCRIZIONE
La presente invenzione riguarda un gruppo di goffratura e laminazione per la lavorazione di materiale nastriforme od in velo continuo ad esempio carta, carta "tissue" o simili.
L'invenzione riguarda, inoltre, un metodo di goffratura e laminazione del tipo in cui due o più veli di materiale nastriforme o due gruppi di veli di materiale nastriforme vengono goffrati separatamente e poi accoppiati tramite un collante.
Più in particolare, la presente invenzione riguarda un perfezionamento al gruppo goffratore-laminatore ed al metodo di goffratura descritti nella domanda di brevetto italiano n. FI97A172, depositata il 18.7.1997, a nome della stessa titolare, il cui contenuto è incorporato nella presente descrizione.
In alcune forme di realizzazione del metodo e del dispositivo descritti nella domanda di brevetto FI97A172 il rullo retinato ed il rullo .cliché possono presentare velocità periferiche diverse, con un conseguente slittamento relativo. In questo caso si può verificare l'inconveniente di una insufficiente lubrificazione superficiale tra i due rulli, a causa della presenza di zone prive di retinatura e quindi asciutte, in quanto in tali zone non viene trasferito collante. Ciò comporta una rapida usura del rullo cliché, che è normalmente rivestito in gomma.
Scopo della presente invenzione consiste nell'evitare questo inconveniente.
Questo, ed ulteriori scopi e vantaggi, che appariranno chiari agli esperti del ramo dalla lettura del testo che segue, sono ottenuti in un gruppo goffratorelaminatore del tipo inizialmente menzionato, caratterizzato dal fatto che il rullo retinato ha una retinatura a chiazze od a zone con una lavorazione superficiale tale da determinare una portata di collante sufficiente all'incollaggio dei veli, dette zone essendo tra loro distanziate da aree con una lavorazione superficiale tale da determinare una portata di collante insufficiente all'incollaggio dei veli ma sufficiente alla lubrificazione della superficie di contatto tra rullo retinato e rullo cliché.
Nel seguito, con zona retinata si indicherà quella zona in cui la lavorazione superficiale del rullo retinato è tale da fornire una portata di collante sufficiente all'incollaggio dei veli, mentre con zona non retinata si indica quella zona del rullo in cui la lavorazione superficiale è tale da fornire una portata di collante sufficiente alla lubrificazione, ma insufficiente all'incollaggio.
In pratica, la portata di collante nelle zone retinate può essere da circa sei a circa venti volte superiore alla portata di collante nelle zone non retinate adiacenti. Ciò si ottiene, come verrà descritto nel seguito, con una distribuzione più o meno fitta delle cavità sulla superficie del rullo retinato.
Con una disposizione di questo tipo si può attuare un metodo caratterizzato dal fatto: di trasferire collante a zone su uno di detti veli tramite zone retinate di detto rullo retinato che coopera con un rullo cliché, detto rullo cliché trasferendo il collante da detto rullo retinato a detto velo; e di alimentare una quantità ridotta di collante tra il rullo retinato ed il rullo cliché in zone intermedie tra dette zone retinate, per lubrificare detto rullo cliché e detto rullo retinato su tutta la zona di contatto reciproco.
Ulteriori vantaggiose caratteristiche e forme di attuazione del gruppo goffratore-laminatore e del metodo di goffratura e laminazione sono descritte nel seguito.
Il trovato verrà meglio compreso seguendo la descrizione e l'unito disegno, il quale mostra una pratica esemplificazione non limitativa del trovato stesso. Nel disegno: la
Fig.l mostra una vista laterale schematica di un gruppo goffratore-laminatore; la
Fig.2 mostra una vista laterale di una porzione del rullo retinato; la
Fig.3 mostra un forte ingrandimento della zona indicata con III del rullo retinato di Fig.2; la
Fig.3A mostra una sezione locale secondo ΙΙΙΑ-ΙΙΙΆ di Fig.3; la
Fig.4 mostra un forte ingrandimento della zona indicata con IV del rullo retinato di Fig.2; la
Fig.5 mostra un ingrandimento di un secondo esempio di retinatura; e la
Fig.6 mostra un ingrandimento di un secondo tipo di lavorazione superficiale della zona non retinata.
In Fig.1 è mostrato schematicamente un gruppo goffratore-laminatore di tipo di per sé conosciuto, genericamente indicato con 1, a cui può essere applicata la presente invenzione. Il gruppo goffratore-laminatore considerato esemplificativamente è un gruppo del tipo puntapunta, ma come apparirà chiaro nel seguito, lo stesso concetto inventivo può essere applicato ad altri tipi di goffratori, ad esempio goffratori di tipo annidato.
Il gruppo goffratore-laminatore 1 comprende due cilindri goffratori 3, 5 cooperanti ciascuno con un rispettivo rullo di pressione 7, 9. I rulli di pressione 7 e 9 sono portati da bracci oscillanti 7A, 9A e sono premuti contro i relativi cilindri goffratori 3, 5 tramite attuatori cilindro-pistone 7B, 9B.
I cilindri goffratori 3 e 5 sono corredati di protuberanze o punte per ottenere la goffratura di due veli di materiale nastriforme, indicati con N3 ed N5. Il velo N3 viene fatto passare tra il cilindro goffratore 3 ed il rullo di pressione 7 per essere goffrato, mentre il velo N5 viene fatto passare tra il cilindro goffratore 5 ed il rullo di pressione 9.
Dopo la goffratura, i due veli N3 ed N5 vengono tra loro accoppiati nella gola tra i cilindri goffratori 3, 5 per formare un materiale nastriforme N2 pluri-velo. L'accoppiamento tra i veli viene ottenuto tramite un collante applicato da un applicatore di collante genericamente indicato con 14.
L'applicatore di collante comprende un erogatore 21 con una racla 21A, il quale cede il collante ad un rullo retinato 23 ruotante, nell'esempio illustrato, in verso orario. Il rullo retinato 23 cede il collante ad un rullo cliché 25 che ruota in verso antiorario. Dal rullo cliché il collante è applicato alle parti sporgenti del velo N3 goffrato ancora aderente alla superficie del cilindro goffrature 3.
Il rullo retinato 23 presenta una retinatura non continua sulla propria superficie. Secondo guanto schematicamente illustrato in Fig.2, la retinatura è limitata a zone anulari R1 distribuite lungo lo sviluppo assiale del rullo retinato. La retinatura è costituita, in modo di per sé noto, da microincisioni sulla superficie del rullo 23, come schematicamente indicato nell'ingrandimento di Fig.3 (dove è mostrato un forte ingrandimento della zona III di Fig.2) e nella sezione di Fig.3A. Le incisioni sono indicate con 231 e presentano, nell'esempio illustrato, una forma a cella chiusa, piramidale a base esagonale. Esse sono ottenute, secondo tecniche note, tramite incisione con fascio laser o tramite lavorazione per godronatura. Le celle sono disposte secondo linee elicoidali e presentano profondità e densità (intese come numero di allineamenti elicoidali per unità di lunghezza) variabili a seconda della portata di collante che si desidera ottenere. Tipicamente, la densità delle cavità può variare da poche decine ad alcune centinaia di linee per centimetro lineare, cioè da circa 20-30 a circa 200-250 linee al centimetro. La profondità può variare da pochi micrometri ad alcune decine od al centinaio di micrometri.
Uno standard utilizzabile -per l'impiego nel metodo secondo la presente invenzione può prevedere una densità di 80 linee/cm ed una profondità delle cavità di circa 60 micrometri. Ciò comporta una portata teorica di collante di circa 20-25 cm /m (rapportata alla superficie retinata del rullo). La portata reale od effettiva è minore in quanto una parte del collante rimane nelle cavità. Questa quantità non è calcolabile teoricamente in quanto dipende da numerose variabili, quali la viscosità della colla, l'adesione superficiale tra colla e pareti della cavità e tra colla e rullo cliché. La portata dovrà quindi essere determinata in via sperimentale di volta in volta.
Nelle zone non retinate possono essere previste celle chiuse con una densità dieci volte inferiore, cosi da ridurre di 5-20 volte la portata di collante. La forma delle cavità o celle nelle zone non retinate può essere uguale a quella delle celle nelle zone retinate, o diversa. In Fig.4 è mostrata una soluzione in cui le celle della zona non retinata sono di forma uguale, ma più rade, rispetto alle celle della zona retinata RI e sono contrassegnate con 231'.
Le zone retinate RI possono anche essere realizzate con una lavorazione superficiale con una serie di canali elicoidali paralleli, come mostrato in Fig.5 ed ivi indicati con 55. In questo caso, i canali elicoidali 55 possono essere disposti con una densità variabile ad esempio tra 5 e 100 canali/cm, con profondità variabile da 30 a 1000 micrometri. Per le applicazioni nella presente invenzione può essere utilizzata una densità di 80 canali/cm con profondità ad esempio di 60 micrometri, che forniscono una portata di 26 cm /m . Nelle zone non retinate la densità dei canali elicoidali è molto minore, come mostrato in Fig.6, per ottenere una portata ridotta di 5-20 volte rispetto alla portata della zona retinata. Una disposizione analoga a quella descritta può essere utilizzata anche per macchine diverse, ad esempio per patinatrici, paraffinatrici e simili.
E' inteso che il disegno non mostra che una esemplificazione data solo quale dimostrazione pratica del trovato, potendo detto trovato variare nelle forme e disposizioni, senza peraltro uscire dall'ambito del concetto che informa il trovato stesso. L’eventuale presenza di numeri di riferimento nelle rivendicazioni accluse ha lo scopo di facilitare la lettura delle rivendicazioni con riferimento alla descrizione ed al disegno e non limita l'ambito della protezione definito dalle rivendicazioni.

Claims (2)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Un gruppo goffratore-laminatore comprendente: una coppia di cilindri goffratori (3, 5) ad assi paralleli corredati di protuberanze (P); associato a ciascun cilindro goffratore (3, 5), un rispettivo rullo di pressione (7, 9); ed un applicatore di collante (14) associato ad uno di detti cilindri goffratori (3), per applicare un collante (C) su un velo (N3) di materiale nastriforme goffrato dal detto cilindro goffratore (3), detto applicatore di collante comprendendo un erogatore di collante (21) a racla (21A), che eroga il collante ad un rullo retinato (23), ed un rullo cliché (25) che preleva il collante dal rullo retinato (23) e lo trasferisce al velo di materiale nastriforme (N3); caratterizzato dal fatto che il rullo retinato ha una retinatura a chiazze od a zone (RI) con una lavorazione superficiale tale da determinare una portata di collante sufficiente all’incollaggio dei veli, dette zone (RI) essendo tra loro distanziate da aree (NR) con una lavorazione superficiale tale da determinare una portata di collante insufficiente all’incollaggio dei veli ma sufficiente .alla lubrificazione della superficie di contatto tra rullo retinato e rullo cliché.
  2. 2. Metodo per la goffratura e la laminazione di un materiale nastriforme comprendente almeno due veli (N3, N5) fra loro accoppiati, comprendente le fasi di: - goffrare separatamente detti almeno due veli (N3, N5); - applicare un collante sulle protuberanze di uno dei detti veli; - accoppiare detti veli tra loro tramite detto collante, caratterizzato dal fatto di trasferire collante a zone su uno di detti veli tramite zone retinate (R1) di detto rullo retinato che coopera con un rullo cliché (25), detto rullo cliché trasferendo il collante da detto rullo retinato a detto velo, e di alimentare una quantità ridotta di collante tra il rullo retinato ed il rullo cliché in zone intermedie tra dette zone retinate, per lubrificare detto rullo cliché e detto rullo retinato su tutta la zona di contatto reciproco.
ITFI980035 1998-02-18 1998-02-18 Gruppo goffratore laminatore con erogatore di collante comprendente un rullo retinato e relativo metodo di goffratura e laminazione ITFI980035A1 (it)

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