ITFI20110020A1 - "polmone per accumulare rotoli di carta o altri prodotti allungati e relativo metodo" - Google Patents

Description

“POLMONE PER ACCUMULARE ROTOLI DI CARTA O ALTRI PRODOTTI ALLUNGATI E RELATIVO METODOâ€

DESCRIZIONE

Campo Tecnico

La presente invenzione riguarda un polmone di accumulo per prodotti allungati, in particolare ma non esclusivamente per accumulare rotoli di carta, come carta tissue o simile, provenienti ad esempio da una macchina ribobinatrice.

Stato della Tecnica

In molte linee di produzione, in cui una pluralità di stazioni o macchine di processo disposte in linea devono trasformare per fasi successive un prodotto a partire da un semilavorato fino all’ottenimento del prodotto finito, à ̈ necessario interporre un polmone di accumulo tra due stazioni o macchine successive, per svincolare il ritmo di produzione di una stazione o macchina rispetto al ritmo dell'altra.

Questa esigenza si verifica ad esempio anche nelle linee di trasformazione della carta, in special modo nelle linee di trasformazione della carta così detta "tissue" per produrre rotoli o cosiddetti log di carta che vengono successivamente tagliati per formare rotolini che, opportunamente confezionati, vengono inviati alla distribuzione ed alla vendita.

Nelle linee di trasformazione della carta tissue vengono tipicamente utilizzate macchine ribobinatrici che producono log o rotoli di carta avvolta in lunghezza pari alla lunghezza della carta presente nei rotolini destinati al consumo. I rotoli o log prodotti dalle ribobinatrici presentano, tuttavia, una lunghezza assiale pari ad un multiplo della lunghezza assiale dei rotolini. I rotoli o log devono quindi essere ulteriormente lavorati sia al fine di incollare il lembo libero finale della carta avvolta, sia al fine di suddividere ciascun log o rotolo in una pluralità di rotolini, previa eliminazione dei rifili di testa e di coda di ciascun rotolo.

A tale scopo, a valle delle macchine ribobinatrici sono disposte macchine incollatrici e macchine troncatrici, a valle delle quali sono normalmente previsti eliminatori dei rifili e macchine confezionatrici. Fra la macchina ribobinatrice e le macchine a valle, tipicamente fra l’incollatore posto direttamente a valle della macchina ribobinatrice e la macchina troncatrice posta a valle dell'incollatore, sono disposti polmoni di accumulo, in cui si raccolgono i rotoli o log prodotti dalle ribobinatrici ed eventualmente già chiusi con incollaggio del lembo libero finale. Questi polmoni consentono di svincolare la cadenza di produzione delle macchine ribobinatrici rispetto alla cadenza di produzione delle macchine troncatrici.

Un esempio di un polmone di accumulo per rotoli o log di materiale nastriforme avvolto à ̈ descritto in US-A-6,053,304.

Un polmone di accumulo specificamente destinato allo stoccaggio temporaneo di log di materiale nastriforme avvolto presenta almeno una coppia di catene sostanzialmente parallele, disposte secondo due percorsi chiusi sostanzialmente uguali tra loro. Alle catene sono vincolate canalette per la ricezione dei prodotti da accumulare. Queste canalette sono normalmente articolate, alle proprie estremità, ciascuna alle due catene attorno ad assi di oscillazione sostanzialmente orizzontali e coincidenti. In modo di per sé noto le catene sono rinviate attorno a ruote di rinvio ad asse fisso e ad asse mobile che suddividono le due catene in rami di accumulo dei log e rami vuoti, cioà ̈ in cui le canalette sono prive di log o rotoli di materiale nastriforme. Variando la lunghezza dei rami pieni e dei rami vuoti si possono accumulare nel polmone di accumulo quantità variabili di rotoli per poter accogliere rotoli introdotti in soprannumero dalla ribobinatrice nel caso di arresto o rallentamento della macchina troncatrice a valle, ovvero - viceversa - si può alimentare la macchina troncatrice a valle anche quando la ribobinatrice rallenta la produzione o si arresta temporaneamente.

Nei polmoni di accumulo di tipo noto sono normalmente previste una o due motorizzazioni per movimentare la coppia di catene, preferibilmente con un movimento continuo a velocità variabile, anziché in modo intermittente, al fine di evitare vibrazioni e sollecitazioni dinamiche sul polmone.

Una stessa linea di produzione può essere regolata per produrre rotoli di dimensioni diametrali maggiori o minori a seconda delle esigenze produttive che di volta in volta si possono presentare. Ad esempio, una stessa linea di produzione può produrre rotoli di carta igienica, oppure rotoli di carta asciugatutto, per uso domestico o per uso professionale o industriale. Le varie macchine della linea di trasformazione si possono adattare a produrre rotoli di diametro anche fortemente variabile, tipicamente fra 100-120 mm e 180-220 mm, più frequentemente tra ca.120 e ca. 200 mm.

La distanza fra le canalette di accoglimento dei rotoli nel polmone di accumulo deve essere compatibile con il diametro dei rotoli. Normalmente, nei polmoni di accumulo noti le canalette sono disposte ad una distanza reciproca costante, cioà ̈ uguale per tutte le coppie di canalette consecutive. Questa distanza o passo a cui sono disposte le canalette à ̈ data dal diametro massimo dei rotoli che il polmone può accumulare. Rotoli di diametro maggiore non possono essere accolti nel polmone di accumulo poiché non vi à ̈ sufficiente spazio tra una canaletta e la successiva. In un polmone di accumulo progettato per un determinato diametro massimo può accogliere rotoli di diametro minore, ma in tal caso lo spazio risulterà sfruttato in modo non ottimale, poiché la distanza tra una canaletta e la successiva à ̈ superiore alla distanza minima compatibile con il diametro dei rotoli.

Nella domanda di brevetto italiano FI2008A000109 à ̈ descritto un polmone di accumulo per rotoli in materiale cartaceo, in cui le canalette sono disposte a distanze diverse le une dalle altre, così che nello stesso polmone di accumulo esistono coppie di canalette disposte secondo un primo passo, cioà ̈ una prima distanza reciproca, minore rispetto ad altre coppie di canalette disposte ad un passo maggiore, cioà ̈ ad una maggiore distanza reciproca. Grazie al fatto che le canalette sono disposte tra loro distanziate secondo almeno due passi diversi, à ̈ possibile utilizzare le canalette tra loro distanziate di un passo maggiore per l’accumulo di rotoli di maggiore diametro, mentre le canalette posizionate con una distanza reciproca minore non vengono utilizzate. Viceversa, quando vengono lavorati rotoli di dimensione diametrale minore possono essere sfruttate tutte le canalette, grazie al fatto che i rotoli, di minori dimensioni diametrali, possono essere accolti anche nelle canalette posizionate a passo più ravvicinato.

Questo accumulatore di tipo noto ha lo scopo di evitare la necessità di prevedere due distinti accumulatori ed un deviatore, nella stessa linea di produzione di rotoli. Esso presenta il notevole inconveniente che in tutti i casi, indipendentemente dal diametro dei rotoli, il polmone di accumulo viene sfruttato soltanto per una frazione della sua capienza. Quando i rotoli sono di diametro maggiore, infatti, le canalette disposte ad una interdistanza minore rimangono vuote. Quando i rotoli sono di diametro minore, lo spazio tra le canalette a passo maggiore risulta sovradimensionato rispetto a quanto sarebbe necessario. Quindi, in ogni caso si ha uno sfruttamento inefficiente dello spazio lungo la linea di produzione.

Inoltre, i rotoli vengono disposti lungo le catene di accumulo con un passo non costante. Questo fatto rende la gestione del polmone più difficoltosa in quanto à ̈ necessario controllare con un complesso sistema di gestione l’avanzamento delle catene per tener conto della distribuzione non uniforme dei rotoli lungo lo sviluppo longitudinale delle catene supportanti le canalette. Si possono anche verificare sollecitazioni dinamiche a causa della disuniformità nella distribuzione del carico lungo lo sviluppo delle catene che portano le canalette.

Sommario dell’Invenzione

La presente invenzione ha per oggetto un polmone di accumulo per prodotti allungati, in specie e preferibilmente (ma non esclusivamente) log o rotoli di materiale nastriforme avvolto, come ad esempio materiale cartaceo, quale carta tissue a simili, che superi in tutto o in parte gli inconvenienti dei polmoni di accumulo di tipo noto.

Sostanzialmente, secondo un aspetto l'invenzione prevede un polmone di accumulo per prodotti allungati, comprendente almeno una coppia di catene sostanzialmente parallele tra loro, a cui sono vincolate canalette di ricezione dei prodotti da accumulare, tra loro distanziate lungo detta coppia di catene, in cui ciascuna canaletta à ̈ vincolata, ad esempio sospesa pendolarmente, tramite organi di vincolo a detta coppia di catene, gli organi di vincolo definendo un asse di oscillazione della canaletta rispetto alla coppia di catene. Su ciascuna catena à ̈ disposto almeno un organo di vincolo intermedio fra due canalette consecutive vincolate a dette catene.

Con questa disposizione à ̈ possibile vincolare le canalette secondo passi o distanze reciproche variabili, ottimizzando la distanza reciproca in funzione della dimensione trasversale dei prodotti allungati da accumulare. Quando i prodotti sono rotoli, la dimensione trasversale à ̈ tipicamente il diametro esterno dei rotoli.

In alcune forme di realizzazione il passo a cui sono disposte le catene à ̈ preferibilmente costante e regolabile. In alcune configurazioni può essere necessario prevedere un passo costante tra tutte le canalette consecutive ad eccezione di una coppia di canalette, tra le quali à ̈ previsto un passo anomalo, diverso rispetto al passo secondo cui sono disposte le altre canalette del polmone.

La distanza reciproca ottimale fra canalette consecutive à ̈ quella distanza, preferibilmente uguale per ogni coppia di canalette consecutive lungo le catene, che lascia il minimo spazio necessario per il carico e lo scarico dei rotoli sulle e dalle cana lette, massimizzando al contempo il numero di canalette vincolate alla catena.

In alcune forme di realizzazione ciascuna catena comprende una pluralità di gruppi di maglie di catena; ciascun gruppo di maglie di catena comprende almeno un organo di vincolo delle canalette. Ad esempio e preferibilmente un gruppo di maglie di catena comprende una singola maglia, cioà ̈ le catene presentano un organo di vincolo per ogni maglia. Vantaggiosamente, l'organo di vincolo à ̈ posizionato in corrispondenza di una articolazione tra maglie adiacenti. Pertanto, nella configurazione preferita le catene presentano un organo di vincolo in corrispondenza di ciascuna articolazione tra maglie consecutive. Peraltro, in forme di realizzazione meno vantaggiose si possono prevedere organi di vincolo in numero minore, ad esempio uno ogni due articolazioni reciproche tra maglie consecutive. La previsione di un organo di vincolo per ogni articolazione di due maglie consecutive di catena consente di raggiungere la massima flessibilità operativa.

In generale, anche quando sono previsti meno organi di vincolo di quante sono le maglie, la distanza reciproca tra gli organi di vincolo à ̈ preferibilmente costante, ad esempio la distanza fra due organi di vincolo consecutivi può essere costantemente di due maglie lungo l'intero sviluppo della catena. Questo semplifica in modo sostanziale la gestione del polmone di accumulo.

In alcune forme di realizzazione, ciascuna catena à ̈ suddivisa in moduli di catena, ciascuno dei quali comprende un numero di maglie di catena corrispondente al minimo comune multiplo tra una pluralità di passi a cui possono essere disposte le canalette lungo dette catene, ciascun passo essendo espresso in maglie di catena interposte fra una canaletta e la successiva.

In alcune forme di realizzazione, ciascuna canaletta à ̈ corredata di dispositivi di aggancio rapido alle catene, per semplificare le operazioni di aggancio e sgancio e quindi la configurazione del polmone di accumulo in funzione della dimensione trasversale dei prodotti da accumulare. Ad esempio i dispositivi di aggancio rapido possono comprendere elementi elastici di bloccaggio a perni fissati alle catene.

Per una più pratica e agevole gestione delle canalette, in alcune forme di realizzazione il polmone può comprendere un magazzino di stoccaggio delle canalette eccedenti quelle che di volta in volta devono essere vincolate alle catene.

Le canalette possono essere posizionate e vincolate alle catene con operazioni manuali. In forme di realizzazione perfezionate dell'invenzione, tuttavia, il polmone di accumulo può comprendere o essere associato a un sistema di posizionamento, aggancio e sgancio delle canalette lungo dette catene. Il sistema di posizionamento può essere azionato manualmente, cioà ̈ controllato da un operatore. Ad esempio, tramite una pulsantiera od una qualunque altra interfaccia utente, l'operatore può impartire comandi di avanzamento delle catene, vincolo o svincolo delle canalette, trasferimento delle canalette ad un magazzino di stoccaggio, prelevamento delle canalette dal magazzino di stoccaggio, spostamento delle canalette lungo lo sviluppo delle catene, etc.

In forme di realizzazione perfezionate dell'invenzione si può anche prevedere che il sistema di posizionamento sia controllato in automatico da una unità di controllo elettronico. Vantaggiosamente, l'operatore in questo caso può limitarsi ad impostare i dati necessari e sufficienti a indicare all'unità di controllo il passo a cui le canalette devono essere vincolate alle catene. Questo può essere fatto inserendo ogni volta il numero di maglie di catena, oppure il passo o distanza reciproca tra canalette adiacenti. In altre forme di realizzazione si può prevedere che l'operatore inserisca direttamente un dato correlato ad una dimensione trasversale (ad esempio il diametro) del prodotto da accumulare. L'unità di controllo provvederà poi a calcolare in modo automatico il passo che deve essere utilizzato tra canalette adiacenti.

In ancora ulteriori forme di realizzazione si può prevedere che l'unità di controllo sia associata ad una memoria in cui sono immagazzinati i dati relativi a vari tipi o dimensioni di prodotti e che di conseguenza l'operatore possa limitarsi ad inserire un dato identificativo del tipo di prodotto.

L'unità di controllo potrebbe essere la stessa unità di controllo di un'altra macchina, stazione od unità inserita nella linea di cui fa parte il polmone di accumulo. Ad esempio, l'unità di controllo che gestisce il polmone di accumulo potrebbe essere direttamente la stessa unità di controllo della ribobinatrice a monte. In tal caso, semplicemente selezionando il tipo di prodotto da avvolgere, viene anche selezionato il passo ovvero la distanza reciproca tra canalette adiacenti sulle catene.

Si deve comprendere che in generale il passo tra canalette adiacenti à ̈ determinato da una dimensione trasversale dei prodotti allungati da accumulare, ad esempio come detto il diametro in caso di rotoli. Tuttavia, vi possono essere situazioni particolari in cui altri fattori oltre alla dimensione possono determinare o modificare il passo a cui devono essere posizionate le canalette. Ad esempio, può essere necessario distanziare maggiormente le canalette tra loro quando i prodotti da accumulare hanno un peso particolarmente elevato e quindi à ̈ necessario ridurre il numero complessivo di prodotti che possono venire accumulati sull'accumulatore. Per far ciò si può lasciare vuote alcune canalette, oppure si possono disporre le canalette con un passo maggiore, cioà ̈ a maggiore distanza reciproca. Ad esempio, se un determinato passo o distanza reciproca à ̈ adatta a trattare rotoli di carta di un certo diametro, avvolti a bassa densità e quindi con un basso peso specifico, rotoli dello stesso diametro, avvolti in modo più compatto potrebbero divenire complessivamente troppo pesanti se accumulati nella stessa quantità. In tal caso, per evitare un sovraccarico del polmone di accumulo può essere previsto di modificare l'assetto del polmone di accumulo, utilizzando un numero minore di canalette, poste ad una distanza reciproca costante ma maggiore di quella del caso precedente, benché il diametro dei rotoli rimanga lo stesso. In questo modo si evita automaticamente il rischio di sovraccarico del polmone di accumulo.

Quando il polmone di accumulo à ̈ associato ad un sistema di posizionamento ed un magazzino di stoccaggio, il sistema di posizionamento può comprendere organi di trasferimento delle canalette dalle catene al magazzino di stoccaggio e viceversa. In alcune forme di realizzazione il sistema di posizionamento può comprendere organi attuatori di sgancio ed aggancio delle canalette.

In alcune forme di realizzazione il polmone di accumulo comprende almeno una motorizzazione, ad esempio un motore elettrico, per far avanzare le catene, ed un’unità di controllo della motorizzazione, programmabile in modo tale da avanzare le catene a passi di avanzamento, il passo di avanzamento essendo selezionabile da un utente tra almeno due diversi passi di avanzamento. Questo passo di avanzamento corrisponde al passo o distanza reciproca tra due canalette adiacenti. Questo consente all'operatore di configurare in modo più semplice il polmone di accumulo quando deve essere modificata la distanza reciproca, cioà ̈ il passo tra canalette. Infatti, à ̈ sufficiente posizionare in un punto preciso del percorso delle catene una canaletta di partenza, ad esempio individuabile attraverso una particolare colorazione, diversa dalle altre. La posizione può essere individuata da un riferimento sulla struttura portante del polmone di accumulo. Una volta fatto ciò, à ̈ possibile far avanzare a passi le catene e queste si posizioneranno ad ogni passo con un organo di vincolo in corrispondenza del suddetto riferimento. L'operatore non farà altro che agganciare una canaletta in corrispondenza di ogni organo di vincolo che, ad ogni passo, viene a trovarsi in corrispondenza del suddetto riferimento. Se nel far ciò una canaletta viene a trovarsi tra il riferimento e la canaletta precedentemente agganciata nella posizione corretta, l'operatore provvederà a rimuoverla ed eventualmente a posizionarla correttamente. L'intero polmone di accumulo sarà completamente configurato quando la prima canaletta ripassa nella posizione dove si trova il suddetto riferimento.

Una procedura analoga, ma con un minore grado di automazione e quindi più onerosa ma attuabile con un polmone di accumulo più semplice può prevedere l'utilizzo di due riferimento a distanza reciproca registrabile. La distanza reciproca corrisponde al passo cioà ̈ alla distanza reciproca a cui devono essere fissate le canalette alle catene.

Secondo un altro aspetto, l'invenzione prevede un polmone di accumulo per prodotti allungati comprendente una coppia di catene sostanzialmente parallele tra loro, corredate di una pluralità di organi di vincolo distribuiti lungo dette catene, tra loro distanziati di un passo reciproco tra gli organi di vincolo. Il polmone dei accumulo comprende, inoltre, una pluralità di canalette di ricezione dei prodotti da accumulare, vincolate in modo reversibile a dette catene tramite detti organi di vincolo. Le canalette sono tra loro distanziate lungo detta coppia di catene secondo un passo reciproco superiore rispetto al passo di reciproco tra gli organi di vincolo su dette catene. In questo modo à ̈ possibile modificare la configurazione del polmone di accumulo variando il passo tra canalette consecutive in funzione della dimensione trasversale dei prodotti da accumulare, ad esempio in funzione del diametro nel caso di accumulo di rotoli. In sostanza, in alcune forme di realizzazione il passo tra le canalette à ̈ pari ad un multiplo del passo tra gli organi di vincolo, così che le canalette possono essere distanziate secondo l'uno o l'altro di due o più passi differenti, ciascuno definito da un numero differente di passi tra organi di vincolo reciproco delle canalette alle catene.

Il passo o distanza reciproca tra canalette à ̈ preferibilmente uguale, cioà ̈ costante per tutte le coppie di canalette reciproche, salvo eventualmente una singola coppia di canalette che presenta una distanza reciproca inferiore rispetto alle altre. Preferibilmente, la distanza reciproca tra organi di vincolo consecutivi, cioà ̈ il passo secondo cui tali organi di vincolo sono disposti lungo la rispettiva catena à ̈ costante per tutti gli organi di vincolo di una catena.

L'invenzione riguarda anche un metodo per configurare un polmone di accumulo del tipo sopra definito, comprendente le fasi di:

− determinare la distanza reciproca a cui devono essere disposte canalette consecutive vincolate a dette catene in funzione della dimensione di detti prodotti allungati;

− vincolare dette canalette a dette catene a detta distanza reciproca.

In pratica, secondo una forma di realizzazione l'invenzione prevede un metodo per configurare un polmone comprendente catene e canalette vincolate (ad esempio articolate) a dette catene, comprendente le fasi di:

− determinare la distanza reciproca a cui devono essere disposte canalette consecutive vincolate a dette catene in funzione della dimensione di detti prodotti allungati;

− collegare sequenzialmente dette canalette a dette catene secondo un passo corrispondente alla distanza reciproca così determinata sino ad occupare lo sviluppo delle catene.

Breve Descrizione dei Disegni

L’invenzione verrà meglio compresa seguendo la descrizione e l’unito disegno, il quale mostra pratiche forme di realizzazione non limitative dell’invenzione. Più in particolare, nel disegno mostrano; la

Fig.1 una vista laterale di una porzione di una linea di produzione di rotoli di carta tissue; la

Fig. 2 un ingrandimento del dettaglio indicato con II in Fig. 1; la

Fig. 3 una porzione di polmone di accumulo della Fig.1; la

Fig. 4 un ingrandimento del dettaglio IV di Fig.3; la

Fig. 5 una vista laterale secondo V-V di Fig.3; la

Fig. 6 una sezione ingrandita secondo VI-VI di Fig.3; l

Fig. 7 una vista analoga alla vista di Fig. 3 con una diversa disposizione del polmone di accumulo; la

Fig. 8 una vista secondo VIII-VIII di Fig.7; la

Fig. 9 un ingrandimento del dettaglio IX di Fig.7; la

Fig. 10 una sezione ingrandita secondo X-X di Fig. 9: la

Fig. 11 una porzione di un polmone di accumulo con un magazzino di cana lette inutilizzate ed un sistema di trasferimento delle canalette dal polmone di accumulo al magazzino e viceversa: la

Fig. 12 una vista secondo XII-XII di Fig.11; la

Fig. 13 un dettaglio ingrandito del particolare XIII di Fig.12; la

Fig. 14 una sezione secondo XIV-XIV di Fig.13; la

Fig. 15 una vista laterale secondo XV-XV di Fig. 16 di una porzione di polmone di accumulo in variante di realizzazione; la

Fig. 16 una sezione secondo XVI-XVI di Fig.15; la

Fig. 17 una sezione analoga alla sezione di Fig.16 in una ulteriore variante di realizzazione e la

Fig. 18 un'altra sezione analoga alle sezioni di Figg. 16 e 17 in una ulteriore variante di realizzazione.

Descrizione Dettagliata di Forme di Attuazione dell’Invenzione

In Fig.1 Ã ̈ mostrata una porzione di una linea di produzione di rotoli di materiale nastriforme, ad esempio carta tissue, per la produzione di articoli quali rotolini di carta igienica o carta asciugatutto.

Più in particolare in Fig.1 à ̈ mostrato un incollatore per incollare il lembo libero finale di rotoli o log di materiale nastriforme prodotti da una ribobinatrice posizionata in monte e non mostrata. L'incollatore può essere realizzato in qualunque modo noto e non verrà descritto in dettaglio.

I rotoli scaricati dall’incollatore 1 vengono accumulati in un polmone di accumulo complessivamente indicato con 3.

Il polmone di accumulo 3 comprende una struttura 5 definente un percorso per almeno una coppia di catene 7A, 7B, una sola delle quali à ̈ visibile in Fig. 1, ed entrambe essendo visibili nella vista laterale di Fig.5. Le catene 7A, 7B si sviluppano su percorsi giacenti su piani sostanzialmente paralleli, i percorsi essendo fra loro sostanzialmente uguali e definiti da una pluralità di ruote per catena di rinvio. Nell'esempio illustrato i piani di giacitura delle catene sono sostanzialmente verticali.

Nell’esempio di realizzazione illustrato, alla struttura 3 sono fissate due serie di ruote di rinvio ad asse fisso indicate rispettivamente con 9 e 11. Una prima serie di ruote di rinvio ad asse mobile 13 à ̈ fissata ad un supporto mobile 15 a cui à ̈ fissata anche una seconda serie di ruote ad asse mobile 17. Questa configurazione à ̈ di per sé nota. Il movimento di sollevamento ed abbassamento secondo la doppia freccia f15 del supporto mobile 15 modifica la lunghezza dei rami di catena definiti fra le ruote 9 e 13 e fra le ruote 11 e 17 rispettivamente, per modificare la quantità dei rotoli o log accumulati nel polmone 3. Il polmone 3 presenta un ramo di catena 19 di ingresso, dotato di un movimento ascendente, da una estremità inferiore, in cui canalette 21 fissate alle catene 7A, 7B ricevono i rotoli R provenienti dall’incollatore 1, verso l’alto dove una prima coppia di ruote coassiali 11A ad asse fisso rinviano le catene verso il basso.

Sul lato opposto del polmone 3 à ̈ definito un ramo di scarico 23 che, da un’ultima coppia 11B di ruote coassiali ad asse fisso, si sviluppa verso una coppia di ruote laterali 25 portate da una parte aggettante 5A della struttura fissa verso una coppia di ruote di uscita coassiali 27. Tra queste ed una coppia di ruote di ritorno 29 si sviluppa un tratto 31 di catene ad andamento sostanzialmente orizzontale, lungo cui le canalette 21 vengono fatte oscillare per scaricare i rotoli R in canali 33 di alimentazione di una troncatrice, non mostrata.

Una motorizzazione, comprendente ad esempio un motore elettrico 35, fa avanzare le coppie di catene 7A, 7B con un movimento continuo od intermittente lungo i due percorsi chiusi paralleli sostanzialmente uguali definiti dalle due catene, così da far passare davanti ad uno scivolo 1A di uscita dell’incollatore le canalette 21 per raccogliere i rotoli R alimentati dall’incollatore 1. Una seconda motorizzazione 37 movimenta la parte di uscita delle catene 7A e 7B per scaricare con la cadenza richiesta dalla troncatrice, i rotoli sui canali 33. In modo di per sé noto la motorizzazione 35 controlla il movimento delle catene così da accumulare i rotoli occupando possibilmente tutte le canalette 21 disponibili, facendole avanzare lungo il ramo di salita 19 con un movimento continuo (eventualmente a velocità variabile) oppure a passi. La motorizzazione 37 controlla, viceversa, la velocità di avanzamento delle catene 7A, 7B lungo il ramo discendente 23 (con un moto continuo od intermittente) ad una velocità determinata dalla cadenza di erogazione dei rotoli R alla troncatrice a valle. Poiché la cadenza di produzione della ribobinatrice a monte non à ̈ necessariamente uguale a quella della troncatrice a valle, la quantità di rotoli accumulati nel polmone di accumulo 3 può variare nel tempo e, per effetto della configurazione sopra descritta, le canalette 21 trovantisi nel ramo ascendente 19 delle catene 7A, 7B e lungo i rami sviluppantisi tra le ruote 11 e le ruote 17 saranno piene, così come saranno piene le catene lungo il ramo sviluppantesi tra le ruote 11B e le ruote 27, mentre i rami delle catene 7A, 7B fra le ruote 29 e le ruote 13, 9 presenteranno canalette vuote.

In Fig.2 à ̈ mostrato un ingrandimento di una porzione di una delle due catene 7A, 7B, in vista laterale. Le due catene sono sostanzialmente simmetriche tra loro e quindi ne verrà descritta una sola.

Le catene 7A, 7B presentano una pluralità di maglie 41 tra loro articolate in corrispondenza di perni di articolazione 41A. Le canalette 21 sono vincolate alla coppia di catene 7A, 7B con un passo indicato con P1 in Fig.2. Nella configurazione illustrata il passo P1 tra canalette 21 consecutive à ̈ corrisponde ad otto passi di catena, dove un passo di catena corrisponde ad una maglia di catena. Secondo l’invenzione le catene 7A, 7B sono configurate in modo tale da poter variare con una elevata flessibilità il passo fra canalette consecutive, cioà ̈ in altri termini la distanza relativa tra due canalette consecutive, per adattare il polmone di accumulo 3 a dimensioni diametrali variabili dei rotoli R. Questa caratteristica sarà meglio compresa con riferimento alle successive Figg. 3 a 10, dove nelle Figg. 3 a 6 à ̈ mostrata una prima disposizione di canalette 21 con un primo passo o distanza reciproca e nelle Figg. 7 a 10 à ̈ mostrata una seconda disposizione con le canalette vincolate alle catene secondo un diverso passo o distanza reciproca per accogliere rotoli di diametro minore.

Nelle Figg.3 a 6 le canalette sono vincolate alle catene 7A, 7B ad una distanza reciproca tale da accogliere rotoli R con un diametro D2, per esempio 200 mm. La distanza tra le canalette 21 (vedasi in particolare Fig.4) deve essere tale da consentire agevolmente l’ingresso dei rotoli R ed il loro scarico.

Come à ̈ mostrato in particolare nell’ingrandimento della Fig.6, due successive canalette 21 sono in questo caso vincolate alle catene 7A, 7B ad una distanza corrispondente a dodici passi di catena, cioà ̈ a dodici maglie. Questa distanza à ̈ indicata come passo P2 tra canalette consecutive.

Nella configurazione delle Figg.7 a 10, viceversa, il passo tra le canalette 21 consecutive à ̈ indicato con P1 ed à ̈ pari a otto passi di catena, cioà ̈ otto maglie di catena. In questo caso il diametro dei rotoli à ̈ indicato con D1 ed à ̈ minore del diametro D2 dei rotoli illustrati in Fig. 4.

Proprio grazie al minore diametro D1 dei rotoli R, in Fig.7 le canalette 21 possono essere posizionate ad una distanza reciproca inferiore (P1) rispetto alla distanza reciproca (P2) delle canalette nell’assetto delle Figg.3 a 6.

Le Figg. 6 e 10 mostrano in dettaglio anche una possibile forma di realizzazione degli organi di vincolo reciproco fra le canalette 21 e le catene 7A, 7B. In questa forma di realizzazione ciascun perno di articolazione 51 tra maglie consecutive 52 di ciascuna catena 7A, 7B si prolunga verso la catena contrapposta, cioà ̈ le due catene 7A, 7B presentano rispettivi perni di articolazione delle maglie 52 orientati verso l’interno delle coppie di catene, cioà ̈ verso le canalette 21 vincolate alle catene stesse.

Vantaggiosamente, in questa forma di attuazione ciascun perno 51 presenta una testa 53 e ciascuna canaletta 21 presenta braccetti 21B laterali, ciascuno dei quali à ̈ corredato di una sede 21A di impegno di un rispettivo perno 51. Ciascuna canaletta à ̈ quindi vincolata alle due catene 7A, 7B parallele tramite inserimento di due rispettivi perni 51 nelle contrapposte sedi 21A dei braccetti 21B. In questo modo ogni canaletta 21 à ̈ articolata attorno ad un asse di oscillazione A-A alle due catene 7A, 7B. L’asse di oscillazione A-A corrisponde all’asse di articolazione di due maglie 52 consecutive in corrispondenza del perno 51 inserito nella sede 21A rispettiva della canaletta.

Vantaggiosamente, può anche essere previsto un fermo che impedisce lo sgancio accidentale delle canalette dai perni 51. Nell’esempio illustrato, il fermo associato a ciascuna sede 21A à ̈ costituito da un dispositivo elastico ed à ̈ complessivamente indicato con 55. In questa forma di attuazione il fermo 55 presenta uno stelo 57 inserito in un foro passante 59 realizzato sul braccio 21B della canaletta, l’asse B-B del foro passante 59 essendo sostanzialmente parallelo all’asse A-A di articolazione della canaletta 21 alle catene 7A, 7B.

Lo stelo 57 à ̈ sollecitato elasticamente da una molla 61 alloggiata all’interno del foro 59 e trattenuta fra un risalto 57A dello stelo 57 e un risalto 59A del foro 59. Lo stelo 57 sporge con una propria estremità 57B verso la sede 31A e con una testa 57C dall’estremità opposta, cioà ̈ verso l’interno della canaletta 21. La testa 57C costituisce un organo di manovra, tramite il quale un dispositivo meccanico (illustrato in seguito) od un operatore può esercitare una trazione che provoca la compressione della molla 61 e quindi la retrazione dello stelo 57 all’interno del foro 59 svincolando quindi la canaletta dal perno 51.

Poiché, come illustrato nelle Figg. 3 a 10, ciascuna delle due catene 7A, 7B presenta una pluralità di perni sporgenti 51 pari al numero di maglie e quindi al numero di articolazioni tra maglie successive, à ̈ possibile vincolare alle due catene 7A, 7B un numero variabile di canalette 21 con un passo variabile, in modo che il numero di canalette complessive e l’interdistanza fra queste sia sempre ottimizzato in funzione del diametro D1, D2 dei rotoli R che vengono accumulati nel polmone di accumulo 3.

Per determinare i passi a cui possono essere disposte le canalette 21 ottenendo una disposizione uniforme di canalette in funzione del numero di maglie delle catene 7A, 7B, si può procedere nel modo seguente. Si determina in primo luogo una pluralità di passi che si desidera ottenere tramite opportuna disposizione delle canalette 21 lungo le catene 7A, 7B. Questi passi sono definiti in funzione dei diametri dei rotoli e sono scelti in modo tale che tra una canaletta e la successiva vi sia uno spazio sufficiente per caricare e scaricare il rotolo di un determinato diametro, lo spazio essendo, tuttavia, allo stesso tempo limitato per poter sfruttare in modo ottimale la lunghezza della catena.

Esprimendo i passi o le distanze reciproche tra canalette successive in numero di maglie tra canalette successive, si scompone il numero di maglie di ciascun passo o distanza reciproca tra canalette in modo da determinare il minimo comune multiplo tra le distanze reciproche delle canalette. Questo minimo comune multiplo verrà di seguito definito come “modulo di catena†. Il numero totale di maglie di catena, cioà ̈ di passi di catena sarà dato dal prodotto tra la lunghezza, espressa in numero di maglie, di un modulo di catena, moltiplicato per un numero di moduli totali.

Ad esempio, realizzando catene con un numero totale di passi, cioà ̈ di maglie pari a 2880 e scegliendo un modulo di catena pari a 360 maglie, cioà ̈ 360 passi, si possono disporre le canalette 21 secondo passi di 8, 9, 10 e 12 maglie rispettivamente. Più in particolare, si avranno le seguenti possibili configurazioni:

− per una distanza reciproca o passo fra canalette pari ad 8 passi di catena (8 maglie di catena), vi saranno complessivamente 360 canalette, cioà ̈ 2880:8=360; − per una distanza reciproca o passo fra canalette pari a 9 passi di catena (9 maglie di catena) vi saranno complessivamente 320 canalette, cioà ̈ 2880:9=320; − per una distanza reciproca o passo fra canalette pari a 10 passi di catena (10 maglie di catena) vi saranno complessivamente 288 canalette, cioà ̈ 2880:10=288;

− per una distanza reciproca o passo fra canalette pari a 12 passi di catena (12 maglie di catena) vi saranno complessivamente 240 canalette, cioà ̈ 2880:12=240;

Se si desidera realizzare un polmone più capiente si può adottare un diverso numero di maglie totali. Ad esempio si possono prevedere dieci moduli di 360 maglie e quindi catene lunghe 10x360=3600 maglie. In generale la lunghezza complessiva (L) delle catene espressa in numero di maglie sarà data da:

L = N x M

dove N à ̈ un numero naturale ed M à ̈ il numero di maglie per modulo, cioà ̈ 360 nell'esempio sopra riportato.

In questo modo à ̈ possibile configurare il polmone di accumulo con un numero di canalette equidistanti, distanziate cioà ̈ di un passo costante, il cui numero à ̈ ottimizzato in funzione della dimensione diametrale dei rotoli. L'operatore può scegliere l'uno o l'altro dei vari passi di maglie (8, 9, 10 e 12 maglie nell'esempio illustrato) che danno luogo ad una distribuzione uniforme, cioà ̈ equidistante delle canalette.

Peraltro si deve comprendere che la condizione di equidistanza tra canalette vincolate alle catene non richiede di essere mantenuta in termini rigorosi. Infatti, la costanza del passo tra le canalette ha una serie di vantaggi, in primo luogo per quanto riguarda la semplicità del controllo del polmone di accumulo nelle operazioni di carico e scarico dei rotoli. Tuttavia, se anche alcuni dei passi tra le canalette non sono uguali agli altri à ̈ ancora possibile ottenere sostanziali vantaggi rispetto ai polmoni di accumulo tradizionali. In particolare, si può prevedere ad esempio che vi sia una sola coppia di canalette consecutive tra loro distanziate di un passo anomalo, cioà ̈ diverso rispetto alle restanti coppie di canalette. Questo passo anomalo può essere gestito in maniera relativamente semplice da un'unità centrale di controllo programmabile del polmone di accumulo.

Nell'esempio sopra descritto, la catena di 2880 maglie può ricevere canalette disposte tutte ad un passo costante pari a 8, 9, 10 e 12 maglie. E' tuttavia anche possibile disporre le canalette ad una distanza reciproca di 11 maglie. In questo caso si possono applicare complessivamente 260 canalette tra loro distanziate di 11 maglie lasciando una coppia di canalette distanziate di un passo anomalo pari a 20 maglie. Pertanto, lungo l'intero sviluppo delle catene le canalette possono essere tutte riempite di rotoli ad eccezione di quella corrispondente al passo anomalo. L'unità pro grammabile di controllo conosce la posizione di questo passo anomalo lungo lo sviluppo delle catene del polmone di accumulo e quindi potrà memorizzare il fatto che quella posizione non può ricevere rotoli.

Benché sia possibile prevedere più di un passo anomalo di questo tipo, à ̈ preferibile concentrare in un unico punto (tra una coppia di canalette consecutive) le maglie di catena che avanzano nel caso di una suddivisione della catena in passi contenenti un numero di maglie che non costituisce un sottomultiplo del numero complessivo di maglie della catena, poiché questo consente una più facile gestione del polmone. Tuttavia, in teoria à ̈ possibile, ad esempio nel caso sopra ipotizzato di un passo di 11 maglie, distribuire le maglie avanzate tra due coppie di canalette, per esempio 5 maglie tra una prima coppia e 4 maglie tra una seconda coppia di canalette. In questo caso due canalette dovranno rimanere vuote.

Da quanto sopra descritto si comprende che in generale, a seconda della configurazione scelta, cioà ̈ del passo secondo cui vengono disposte le canalette 21, che dipende dal diametro dei rotoli R da lavorare, vi sarà un’unica situazione (passo o distanza reciproca tra canalette pari ad 8 passi o maglie di catena) in cui tutte le canalette disponibili saranno montate sul polmone di accumulo 3. Nei restanti casi un certo numero di canalette dovrà essere rimosso dal polmone di accumulo 3 ed accumulato in un magazzino di stoccaggio. Il maggiore numero di canalette inutilizzate si ha quando le canalette sono fissate alle catene 7A, 7B con una interdistanza pari a 12 passi di catena, cioà ̈ dodici maglie di catena. In questo caso nell’esempio sopra illustrato, 240 canalette saranno montate sul polmone di accumulo 3, mentre 120 canalette dovranno essere disposte in un magazzino di stoccaggio.

Nella Fig. 1 à ̈ indicato complessivamente con 71 il magazzino di stoccaggio delle canalette 21 non utilizzate. In questa forma di realizzazione il magazzino di stoccaggio 71 comprende una pluralità di piani 73, ciascuno dei quali può essere in realtà definito da due coppie di contrapposte mensole parallele 73A, 73B. L’interdistanza fra le mensole di ciascuna coppia à ̈ tale da consentire l’appoggio delle canalette. I piani 73 possono essere vantaggiosamente oscillanti attorno a rispettivi assi di oscillazione in corrispondenza dei quali i piani 73 sono articolati ad un montante 75. In questo modo à ̈ possibile far scivolare le canalette da un’estremità all’estremità opposta dei piani 73 quando le canalette 21 devono essere prelevate dal magazzino di stoccaggio per essere montate sulle catene 7A, 7B. A questo scopo i bracci 21B delle canalette possono essere corredati di rotelle, per facilitare il movimento lungo le mensole definenti i piani 73.

Nell’esempio illustrato in Fig.1 il montaggio e lo smontaggio delle canalette avviene in modo manuale tramite due operatori che, a questo scopo, possono disporsi su una piattaforma 81 posizionata ad una quota idonea fra il polmone di accumulo 3 ed il magazzino di stoccaggio 71. Due operatori si dispongono alle due estremità o fianchi del polmone di accumulo 3 e lavorando in sincronia possono smontare e montare le canalette impegnandole alle rispettive estremità, in corrispondenza dei bracci 21B. L’utilizzo di due operatori à ̈ necessario in considerazione dell’elevata lunghezza delle canalette 21, che possono raggiungere anche 5 metri di lunghezza. Qualora i prodotti da accumulare sul polmone di accumulo 3 e quindi le rispettive canalette 21 fossero di dimensioni longitudinali sostanzialmente inferiori potrebbe essere sufficiente l’utilizzo di un unico operatore.

Per agevolare il montaggio e lo smontaggio delle canalette 21 rispettando il passo richiesto per ogni specifica configurazione del polmone 1, in una vantaggiosa forma di realizzazione dell'invenzione viene previsto un dispositivo illustrato in particolare in Fig.2 e descritto qui di seguito. Il dispositivo in questione comprende due indici 83 e 85 portati ad esempio dalla struttura fissa 5 del polmone di accumulo 3. Nella forma di realizzazione illustrata l’indice 83 si trova in una posizione fissa, mentre l’indice 85 può assumere una distanza registrabile rispetto all’indice 83. Nell’esempio illustrato, ipotizzando di disporre le canalette 21 secondo quattro possibili alternative interdistanze di 8, 9, 10 e 12 passi di catena rispettivamente, la distanza reciproca fra gli indici 83 e 85 può essere registrata in quattro distinte posizioni, ciascuna delle quali à ̈ caratterizzata da una distanza fra le punte degli indici corrispondente alla distanza a cui devono essere disposte le canalette lungo le catene. Il dispositivo può essere unico e posto adiacentemente ad una delle catene 7A, 7B. In altre forme di realizzazione, possono essere previsti due dispositivi 83, 85 tra loro simmetrici od uguali, associati all'una ed all'altra delle due catene 7A, 7B rispettivamente.

Per registrare e fissare reciprocamente alla distanza voluta i due indici 83, 85, secondo alcune forme di realizzazione, l’indice registrabile 85 presenta quattro coppie di asole o tacche 85A, 85B, 85C, 85D. L’indice registrabile 85 viene fatto scorrere parallelamente al prospiciente ramo 19 della catena 7A o 7B e viene fissato tramite ad esempio una coppia di viti in corrispondenza dell’una o dell’altra delle quattro coppie di asole 85A, 85B, 85C e 85D. Nell’esempio illustrato in Fig. 2, poiché l’interdistanza P1 desiderata fra le canalette 21 à ̈ pari ad otto maglie di catena, i due indici 85, 83, si trovano alla minima distanza possibile e i mezzi di bloccaggio a vite sono impegnati nelle asole 85D. Una volta che gli indici 83, 85 sono stati registrati in questa posizione reciproca, gli operatori non faranno altro che smontare le canalette 21 precedentemente montate sulle catene 7A, 7B e rimontarle l’una dopo l’altra posizionando in sequenza i perni di una delle catene 7A, 7B in corrispondenza degli indici 83, 85.

Con riferimento alla Fig. 2, ad esempio, si supponga che il montaggio delle canalette 21 avvenga muovendo la coppia di catene 7A, 7B verso il basso. In questo caso le prime due canalette 21 inferiori sono state montate in una precedente fase di lavoro. L’indice 83 fisso si trova in corrispondenza del perno di articolazione della seconda canaletta 21 dal basso, la terza canaletta 21 verrà quindi fissata in corrispondenza del perno di maglia che si trova all’altezza dell’indice 85. Una volta che questa terza canaletta à ̈ stata fissata la coppia di catene 7A, 7B viene fatta scorrere verso il basso fino a portare l’asse della terza canaletta in corrispondenza dell’indice fisso 83 e la quarta canaletta verrà quindi fissata in corrispondenza dell’indice registrabile 85. In questo modo gli operatori non dovranno contare le maglie di catena tra una canaletta e l’altra, ma potranno utilizzare gli indici 83, 85 per individuare in modo immediato e senza errori i perni delle catene 7A, 7B in corrispondenza dei quali devono essere fissate le canalette 21 sequenzialmente applicate alla coppia di catene.

Il procedimento sopra descritto può essere eseguito anche con un movimento inverso delle catene, cioà ̈ dal basso verso l'alto.

In altre forme di realizzazione il montaggio e lo smontaggio delle canalette può avvenire in modo meccanizzato o automatico. A tale scopo può essere utilizzato un dispositivo descritto nel seguito con riferimento alle Figg.11 a 14.

In Fig.11 Ã ̈ mostrata una porzione di polmone di accumulo 3, con un tratto di catene 7A, 7B rinviate attorno ad una coppia di ruote ad asse fisso 11A superiori. In questo caso, a fianco del polmone di accumulo 3 Ã ̈ disposto un magazzino di stoccaggio, ancora indicato complessivamente con 71, che presenta una struttura diversa rispetto a quella illustrata con riferimento alla Fig.1. Infatti, in questo esempio di realizzazione, il magazzino di stoccaggio 71 comprende una coppia di catene 91 parallele tra loro e rinviate attorno a ruote 93 per formare una sorta di serpentina, di cui in Fig. 11 Ã ̈ mostrata unicamente la porzione adiacente alla porzione di polmone di accumulo 3 illustrata in detta figura. Vantaggiosamente la coppia di ruote di rinvio coassiali ad asse fisso 93 si trovano alla stessa quota delle ruote di rinvio coassiali 11A delle catene 7A, 7B. Al di sopra delle ruote 11A, 93 Ã ̈ disposto un sistema di posizionamento, complessivamente indicato con 95 e comprendente organi di trasferimento delle canalette dal polmone di accumulo 3 al magazzino di stoccaggio 71 e viceversa.

La struttura di una possibile forma di realizzazione del sistema di posizionamento e dei relativi organi di trasferimento verrà descritta nel seguito in riferimento alla Figg.12, 13 e 14.

In questa forma di realizzazione il sistema di posizionamento 95 comprende una trave o albero 97, il cui asse à ̈ sostanzialmente parallelo agli assi delle ruote di rinvio delle catene 7A, 7B del polmone di accumulo 3 e delle catene 91 del magazzino di stoccaggio 71. La trave o albero 97 à ̈ ruotante attorno al proprio asse e può compiere ad esempio una rotazione 180° secondo la doppia freccia f97 (Figg. 11 e 14) tramite un opportuno organo di comando non mostrato.

All’albero o trave 97 sono fissati bracci 99 che portano all’estremità opposta rispettivi dispositivi 101 di sgancio e aggancio delle canalette 21, aventi la funzione di impegnare le canalette e svincolarle dalle catene 7A, 7B, 91 e, inversamente, di impegnarle ad esse.

In alcune forme di realizzazione ciascun dispositivo 101 presenta una coppia di ganasce 103 controllate da un attuatore, ad esempio un attuatore cilindro-pistone 105 che ne comanda il movimento di apertura e chiusura. Le ganasce 103 sono configurate per impegnare le appendici, indicate con 21BX, di ciascun braccio 21B delle canalette 21, nelle quali appendici sono realizzate le sedi 21A per i perni 51 delle catene 7A, 7B nonché il foro 59 dello stelo 57 di bloccaggio. Oltre alle ganasce 103, ciascun dispositivo 101 presenta un dito meccanico 105 articolato in 107 ad una staffa 109 portato dal rispettivo braccio 99 del dispositivo 101 corrispondente. Il dito meccanico 105 presenta un profilo a camma 105A cooperante con una punteria 111 realizzata su un cursore 113 portante le ganasce 103 e mobile secondo la doppia freccia f113 sotto il comando dell’attuatore 105.

Come si comprende ad esempio dalla Fig. 13, quando il cursore 113 viene spostato verso l’alto, le ganasce 103 si chiudono ed il dito meccanico 101 viene fatto ruotare attorno all’articolazione 107 secondo al freccia f105. L’estremità del dito meccanico 105 (contrapposta all’asse di articolazione 107 del detto dito alla staffa 109) à ̈ sagomata in modo da impegnare la testa 57C dello stelo 57. In questo modo, vedasi ancora Fig. 13, quando il dispositivo 101 à ̈ portato in corrispondenza di una canaletta che si trova al di sopra dell’asse di rotazione della coppia di ruote 11A ovvero della coppia di ruote 93, il sollevamento del cursore 113 tramite l’attuatore 105 provoca l’impegno dell’appendice 21BX del corrispondente braccio 21B della canaletta 21 e l’estrazione dello stelo 57 vincendo la forza di compressione della molla 61. In questo modo, agendo simultaneamente con i due dispositivi 101 contrapposti, la canaletta impegnata dai dispositivi 101 risulta disimpegnata dai perni delle catene a cui si trovava vincolata e può essere trasferita, tramite un movimento di rotazione di 180° dei bracci 99 vincolati all’albero o trave 97. Dalla posizione illustrata in Fig. 11 à ̈ così possibile trasferire una canaletta 21 al magazzino di stoccaggio 71. Un’operazione inversa consente il trasferimento di una canaletta dal magazzino di stoccaggio 71 al polmone di accumulo 3.

Al movimento di rotazione di 180° secondo la doppia freccia f97 dei bracci 99 che i portano i dispositivi 101 corrisponde una rotazione dei dispositivi 101 attorno ad un rispettivo asse orizzontale parallelo all’asse dell’albero o trave 97. Questo movimento di rotazione dei dispositivi 101 à ̈ ottenuto tramite una cinghia dentata 100 rinviata attorno ad una puleggia dentata 102 (Fig.12) coassiale all’albero o trave 97 ed attorno ad una corrispondente puleggia dentata 104 di uguale diametro portata all’estremità del rispettivo braccio 99.

Tramite un’opportuna unità di controllo, schematicamente indicata con 120 in Fig. 1, a cui sono interfacciate le varie motorizzazioni e gli attuatori ed eventuali encoder di posizione del magazzino di stoccaggio 71 e del polmone di accumulo 3, à ̈ così possibile eseguire il posizionamento delle canalette in modo automatico.

Nelle figure precedentemente descritte à ̈ rappresentato un possibile modo di realizzare gli organi di vincolo delle canalette 21 alle catene 7A, 7B del polmone di accumulo 3 ed eventualmente alle catene 91 del magazzino di stoccaggio 71. Peraltro questi organi di vincolo possono essere realizzati in modo diverso rispetto a quanto sin qui descritto. La forma di questi organi di vincolo à ̈ complementare alla forma dei perni delle catene 7A, 7B ed eventualmente 91 che, anch’essi, possono essere diversi rispetto a quanto sin qui illustrato.

Nelle Figg. 15 e 16 Ã ̈ mostrata una forma di realizzazione alternativa degli organi di vincolo delle canalette 21 alle catene 7A, 7B. Numeri uguali indicano parti uguali o corrispondenti a quelle descritte con riferimento alle figure che precedono.

In questo esempio di realizzazione a ciascun braccio 21B delle canalette 21 à ̈ associato uno stelo, ancora indicato con 57, scorrevole in una sede costituita da un foro passante 59 realizzato in una rispettiva appendice 21BX del braccio 21 corrispondente. Lo stelo 57 presenta una testa 57C rivolta verso il braccio 21B contrapposto della canaletta 21 ed una estremità 57B rivolta verso l’esterno, cioà ̈ verso la catena a cui la canaletta 21 deve essere impegnata. L’estremità 57B presenta in questo caso un foro cieco 57BX coassiale allo stelo 57. Il foro 57BX costituisce una sede di impegno del corrispondente perno 51 della catena 7A, 7B a cui la canaletta 21 deve essere impegnata.

In questa forma di realizzazione le catene sono quindi ancora corredate di perni di articolazione tra maglie consecutive 52 che sporgono verso l’interno, cioà ̈ verso la contrapposta catena, e costituiscono l’elemento complementare agli organi di vincolo portati dalle canalette 21.

Lo svincolo delle canalette avviene tramite trazione dello stelo 57 impegnato in corrispondenza della testa 57C con conseguente compressione della molla 61 circondante lo stelo 57 ed alloggiata nel foro 59.

La Fig.17 mostra, in una sezione analoga a quella delle Figg.10 e 16, una ulteriore forma di realizzazione degli organi di vincolo delle canalette 21 alle catene 7A, 7B ed eventualmente alle catene 91 del magazzino di stoccaggio 71 quando questo sia realizzato come illustrato nella Fig.11.

In questo esempio di realizzazione, le catene 7A, 7B presentano perni 51 di articolazione fra maglie 52 consecutive che sono realizzati cavi, cioà ̈ con un foro passante 51A. Gli steli 57 delle canalette 21 sono ancora alloggiati in sedi passanti formate da fori 59 realizzati nelle appendici 21BX dei rispettivi bracci 21B. Ciascuno stelo 57 presenta una testa 57C sporgente verso l’interno, cioà ̈ verso il braccio contrapposto ed à ̈ sollecitato da una molla di compressione 61 alloggiata nel foro 59, che spinge il perno 57 verso l’esterno reagendo contro un risalto anulare 57A. Oltre il risalto anulare 57A il perno 57 presenta un’estremità 57B, la cui lunghezza à ̈ sufficiente ad inserirsi in uno dei fori 51A dei perni 51 delle catene 7A, 7B ed eventualmente 91.

Il vincolo e lo svincolo delle canalette avviene, come per le altre forme di realizzazione, tirando lo stelo 57 contro la forza della molla di compressione 61 impegnandolo in corrispondenza della testa 57C.

La Fig. 18 mostra, in una sezione analoga a quella delle Figg. 10, 16 e 17, un’ulteriore forma di realizzazione degli organi di vincolo. In questo caso le maglie 52 delle catene 7A, 7B ed eventualmente 91 sono vincolate in corrispondenza delle rispettive articolazioni tramite perni 51 presentanti fori coassiali 51A. In questi fori si inseriscono le estremità 57B degli steli 57 che per il resto sono configurati come descritto in riferimento alla Fig.17.

E' inteso che il disegno non mostra che una esemplificazione data solo quale dimostrazione pratica dell'invenzione, la quale può variare nelle forme e disposizioni senza peraltro uscire dall'ambito del concetto alla base dell'invenzione. L'eventuale presenza di numeri di riferimento nelle rivendicazioni accluse ha lo scopo di facilitare la lettura delle rivendicazioni con riferimento alla descrizione ed al disegno, e non limita l'ambito della protezione rappresentata dalle rivendicazioni.

Claims (20)

1. “POLMONE PER ACCUMULARE ROTOLI DI CARTA O ALTRI PRODOTTI ALLUNGATI E RELATIVO METODO†Rivendicazioni 1. Un polmone di accumulo per prodotti allungati, comprendente almeno una coppia di catene (7A, 7B) sostanzialmente parallele tra loro, a cui sono vincolate canalette (21) di ricezione dei prodotti (R) da accumulare, tra loro distanziate lungo detta coppia di catene, in cui ciascuna canaletta (21) à ̈ vincolata tramite organi di vincolo (51) a detta coppia di catene, caratterizzato dal fatto che su ciascuna catena à ̈ disposto almeno un organo di vincolo (51) intermedio fra due canalette (21) consecutive vincolate a dette catene (7A, 7B).
2. 2. Polmone di accumulo come da rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la distanza reciproca tra canalette (21) adiacenti vincolate a dette catene (7A, 7B) Ã ̈ regolabile in funzione della dimensione di detti prodotti (R).
3. 3. Polmone di accumulo come da rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che ciascuna di dette catene (7A, 7B) comprende una pluralità di gruppi di maglie di catena (52), ciascun gruppo di maglie di catena comprendendo almeno un organo di vincolo (51).
4. 4. Polmone di accumulo come da rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che ciascun gruppo di maglie di catena (52) comprende uno stesso numero di maglie di catena.
5. 5. Polmone di accumulo come da una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascuna maglia di catena (52) comprende un rispettivo organo di vincolo (51).
6. 6. Polmone di accumulo come da una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti organi di vincolo (51) sono disposti in corrispondenza di rispettivi assi di articolazione reciproca (A-A) di maglie di catena (52).
7. 7. Polmone di accumulo come da una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascuna di dette catene (7A, 7B) à ̈ suddivisa in moduli di catena, ciascuno dei quali comprende un numero di maglie di catena corrispondente al minimo comune multiplo tra una pluralità di passi a cui possono essere disposte dette canalette (21) lungo dette catene (7A, 7B), ciascun passo essendo e spresso in maglie di catena interposte fra una canaletta e la successiva.
8. 8. Polmone di accumulo come da una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascuna canaletta (21) à ̈ corredata di dispositivi di aggancio reversibile (57. 59) alle catene (7A, 7B).
9. 9. Polmone di accumulo come da una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascuna canaletta (21) à ̈ corredata di dispositivi di aggancio rapido (57, 59) a dette catene (7A, 7B).
10. 10. Polmone di accumulo come da rivendicazione 8 o 9, caratterizzato dal fatto che detti dispositivi di aggancio (57, 59) comprendono elementi elastici (57, 59) di bloccaggio a perni (51) fissati a dette catene (7A, 7B).
11. 11. Polmone di accumulo come da una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere un magazzino di stoccaggio (71) di canalette (21) non vincolate a dette catene (7A, 7B).
12. 12. Polmone di accumulo come da una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere un sistema di posizionamento (95) delle canalette (21) lungo dette catene (7A, 7B).
13. 13. Polmone di accumulo come da rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che detto sistema di posizionamento à ̈ controllato in automatico da una unità di controllo elettronico (120).
14. 14. Polmone di accumulo come da rivendicazione 11 e 12 o 11 e 13, caratterizzato dal fatto che detto sistema di posizionamento (95) comprende organi di trasferimento delle canalette (21) dalle catene (7A, 7B) al magazzino di stoccaggio (71) e viceversa.
15. 15. Polmone di accumulo come da rivendicazione 14, caratterizzato dal fatto che detto sistema di posizionamento comprende dispositivi di sgancio ed aggancio (101) delle canalette (21) dalle e alle catene4 (7A, 7B).
16. 16. Polmone di accumulo come da una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno una motorizzazione (35, 37) per far avanzare dette catene (7A, 7B) ed un’unità di controllo (120) di detta motorizzazione, programmabile in modo tale da avanzare dette catene (7A, 7B) a passi di avanzamento, il passo di avanzamento essendo selezionabile da un utente tra almeno due diversi passi di avanzamento.
17. 17. Polmone di accumulo come da una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere, per almeno una di dette catene (7A, 7B), una coppia di indici (83, 85) vincolati ad una struttura di supporto (5) a cui sono associate ruote di rinvio (9, 11) di dette catene, ed in cui detti indici (83, 85) sono tra loro distanziati lungo il percorso di detta almeno una catena (7A; 7B); ed in cui la distanza reciproca di detti indici (83, 85) à ̈ regolabile.
18. 18. Polmone di accumulo come da rivendicazione 17, caratterizzato dal fatto che uno di detti indici (83) à ̈ fisso e l’altro (85) à ̈ mobile per registrare la distanza reciproca di detti due indici.
19. 19. Un metodo per configurare un polmone di accumulo per prodotti allungati, comprendente almeno una coppia di catene (7A, 7B) sostanzialmente parallele tra loro, a cui sono vincolate canalette (21) di ricezione dei prodotti (R) da accumulare, tra loro distanziate lungo detta coppia di catene, ciascuna canaletta (21) essendo sospesa tramite organi di vincolo (51) a detta coppia di catene; detto metodo comprendendo le fasi di: − determinare la distanza reciproca a cui devono essere disposte canalette consecutive (21) vincolate a dette catene (7A, 7B) in funzione della dimensione di detti prodotti allungati; − vincolare dette canalette a dette catene a detta distanza reciproca
20. 20. Un polmone di accumulo per prodotti allungati comprendente: − una coppia di catene (7A, 7B), corredate di una pluralità di organi di vincolo (51) distribuiti lungo dette catene e tra loro distanziati di un passo reciproco; − una pluralità di canalette (21) di ricezione dei prodotti da accumulare, vincolate in modo reversibile a dette catene (7A, 7B) tramite detti organi di vincolo; in cui dette canalette (21) sono tra loro distanziate lungo detta coppia di catene (7A, 7B) secondo un passo reciproco superiore rispetto al passo tra gli organi di vincolo (51), così che à ̈ possibile modificare la distanza reciproca tra canalette consecutive in funzione della dimensione di detti prodotti da accumulare (R).