ITFI20080224A1

ITFI20080224A1 - Dispositivo per la sterilizzazione di viti e/o protesi dentali

Info

Publication number: ITFI20080224A1
Application number: IT000224A
Authority: IT
Inventors: Giovanni Baldi; Stefano Carnevale
Original assignee: Giovanni Baldi; Stefano Carnevale
Priority date: 2008-11-18
Filing date: 2008-11-18
Publication date: 2010-05-19
Also published as: WO2010058254A1

Description

DESCRIZIONE

Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo

"DISPOSITIVO PER LA STERILIZZAZIONE DI VITI E/O PROTESI

DENTALI"

La presente invenzione ha per oggetto un dispositivo per la sterilizzazione di viti e/o protesi dentali.

In particolare, la presente invenzione trova applicazione nella sterilizzazione di viti e/o protesi dentali mediante fotoattivazione di uno strato superficiale di biossido di titanio nanostrutturato o simili.

Notoriamente, quando un dentista deve utilizzare su un paziente una vite o una protesi dentale, queste ultime dovrebbero essere sottoposte ad un trattamento di sterilizzazione che renda minimi se non nulli i rischi di infezione.

In questo caso, il dentista estrae manualmente la vite o la protesi dalla confezione o dall'involucro di protezione e la dovrebbe porre sotto una lampada UV in modo da illuminare la vite e/o la protesi con la radiazione ultravioletta.

Quando la radiazione ultravioletta colpisce lo strato superficiale, essa attiva le proprietà fotocatalitiche antibatteriche del biossido di titanio nanostrutturato. L'attivazione di tali proprietà e la durata con cui esse rimangono attive dipendono da come le viti o le protesi vengono irradiate.

In altre parole, l'attivazione e l'entità delle proprietà antibatteriche dello strato superficiale sono direttamente influenzate dalla distanza della vite o della protesi dalla lampada, dalla loro inclinazione rispetto alla radiazione ultravioletta, dal tempo di irraggiamento, dalla presenza o meno di zone d'ombra, dalle caratteristiche della superficie nano strutturata e del biossido di titanio nano strutturato, dall'esposizione di tale superficie all'interazione con l'ossigeno ed il vapor d'acqua presente nell'ambiente e altro ancora.

Svantaggiosamente, le lampade a raggi ultravioletti attualmente in uso, nonché le connesse tecniche di sterilizzazione, non garantiscono l'attivazione delle proprietà antibatteriche dello strato superficiale ed inoltre non sono di facile e pratico utilizzo da parte del dentista.

I dispositivi attualmente impiegati infatti, non basandosi su superfici nano strutturate operano una sterilizzazione parziale mediante radiazioni nel range di lunghezza d'onda UV-C, mentre nel presente dispositivo si impiegano lampade con la maggior parte dell'energia tra 300 e 400 nm, ovvero nel range dell'UV-A.

Peraltro, l'impiego delle lampade e delle tecniche note non garantisce un'attivazione delle citate proprietà in modo uniforme sull'interna superficie delle viti o delle protesi e non garantisce neppure che tali proprietà permangano attive per un intervallo di tempo sufficiente per impiantare in modo igienico la vite o la protesi, In questo contesto, il compito tecnico alla base della presente invenzione è proporre un dispositivo per la sterilizzazione di viti e/o protesi dentali che superi gli inconvenienti della tecnica nota sopra citati.

In particolare, è scopo della presente invenzione mettere a disposizione un dispositivo per la sterilizzazione di viti e/o protesi dentali in grado di garantire sempre l'attivazione delle proprietà antibatteriche dello strato superficiale delle viti e/o delle protesi dentali.

Ulteriore scopo della presente invenzione è proporre un dispositivo per la sterilizzazione di viti e/o protesi dentali che consenta un'attivazione uniforme e sufficientemente duratura delle proprietà antibatteriche dello strato superficiale delle viti e/o delle protesi dentali

Il compito tecnico precisato e gli scopi specificati sono sostanzialmente raggiunti da un dispositivo per la sterilizzazione di viti e/o protesi dentali, comprendente le caratteristiche tecniche esposte in una o più delle unite rivendicazioni.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente chiari dalla descrizione indicativa, e pertanto non limitativa, di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva di un dispositivo per la sterilizzazione di viti e/o protesi dentali, come illustrato negli uniti disegni in cui:

la figura 1 è una prima vista prospettica di un dispositivo per la sterilizzazione di viti e/o protesi dentali in accordo con la presente invenzione/

- la figura 2 è una seconda vista prospettica del dispositivo di sterilizzazione illustrato in figura 1; la figura 3 è un prima vista prospettica di una forma realizzativa alternativa del un dispositivo per la sterilizzazione di viti e/o protesi dentali di figura 1 e 2;

la figura 4 è una seconda vista prospettica del dispositivo di sterilizzazione illustrato in figura 3; e la figura 5 è una vista prospettica in esploso del dispositivo per la sterilizzazione di viti e/o protesi dentali illustrato nelle figure 3 e 4.

Con riferimento alle allegate figure, con 1 è stato complessivamente indicato un dispositivo per la sterilizzazione di viti e/o protesi dentali in accordo con la presente invenzione.

II dispositivo 1 comprende un contenitore 2 predisposto a contenere una o più viti e/o una o più protesi dentali. Un coperchio 3 è amovibilmente collegato al contenitore 2 in modo da poter richiudere quest'ultimo. L'accoppiamento tra il contenitore 2 ed il coperchio 3 è del tipo noto e può essere realizzato, a titolo di esempio, mediante avvitamento o incastro, preferibilmente reversibile. Vantaggiosamente, l'accoppiamento tra il contenitore 2 ed il coperchio 3 è del tipo em etico. A tale scopo, almeno una guarnizione (non illustrata nelle allegate figure) è posta tra il coperchio 3 ed il contenitore 2.

Nelle forme realizzative descritte, il contenitore 2 è di forma sostanzialmente cilindrica e comprende uno spezzone tubolare 4 che definisce una parete laterale 5 del contenitore 2 ed un fondello 6, fissato allo spezzone tubolare 4, che definisce una parete di fondo 7 del contenitore 2 (figura 5).

Il contenitore 2 e/o il coperchio 3 sono realizzati in materiale plastico, eventualmente anch'esso nanofunzionalizzato con opportune nano soluzioni (biossido di titanio nano strutturato o altro) e dunque reso foto attivabile così da permettere di sterilizzare anche le superfici interne. A puro titolo esemplificativo, il contenitore 2 e/o il coperchio 3 possono essere realizzati in polimetilmetacrilato (PMMA), polietilene (PE), polietilene tereftalato (PET), polivinilcloruro (PVC), polipropilene (PP), ecc. In ogni caso, il materiale impiegato nella realizzazione del contenitore 2 e/o il coperchio 3 è preferibilmente reso opaco alla radiazione ultravioletta attraverso ]/ introduzione nel materiale stesso di apposite cariche di sostanze minerali.

Il dispositivo 1 comprende inoltre almeno una prima sorgente B di radiazione ultravioletta associata al coperchio 3 atta ad emettere una radiazione ultravioletta dalle caratteristiche e lunghezza d'onda prima descritte, diretta verso la parete di fondo 7 del contenitore 2.

Inoltre, il dispositivo 1 comprende almeno una seconda sorgente 9 di radiazione ultravioletta dalle caratteristiche e lunghezza d'onda prima descritte, associata alla parete di fondo 7 del contenitore 2 che emette una radiazione ultravioletta diretta verso il coperchio 3 del dispositivo 1.

La vite e/o la protesi dentale sono disposte, all'interno del contenitore 2, tra la prima 8 e la seconda sorgente 9 di radiazione ultravioletta in modo da essere irradiate completamente e con uniformità per attivare le proprietà fotocatalitiche antibatteriche di uno strato superficiale di rivestimento nanostrutturato applicato sulla vite e/o sulla protesi dentale.

A titolo di esempio, tale strato superficiale di rivestimento è realizzato mediante apposizione di biossido di titanio o simili in forma di particelle nanometriche.

Preferibilmente, sia la prima sorgente 8 che la seconda sorgente 9 sono costituite da rispettivi diodi ad emissione luminosa (LED, Light Emission Diode).

Tali diodi emettono radiazione ultravioletta con una lunghezza d'onda compresa tra 300 nm e 400 nm con una irradianza preferibilmente inferiore a 5 W/m<2>, la quale, comunque, anche se superiore non pregiudica il corretto funzionamento dell'invenzione.

In accordo con la forma realizzativa illustrata nelle figure 3, 4 e 5, il dispositivo 1 comprende un'unica prima sorgente 8 ed un'unica seconda sorgente 9 disposte coassialmente ad un asse longitudinale "A" di sviluppo prevalente del dispositivo 1.

Vantaggiosamente, il dispositivo 1 comprende una pluralità di sorgenti 8 disposte con uniformità in corrispondenza del coperchio 3 ed una pluralità di seconde sorgenti 9 associate con uniformità alla parete di fondo 7.

VantaggiosaTnente, le prime sorgenti 8 e le seconde sorgenti 9 sono disposte con configurazione assialsimmetrica rispetto all'asse longitudinale "A" di sviluppo prevalente.

Nella forma realizzativa illustrata nelle figure 1 e 2, il dispositivo 1 comprende quattro prime sorgenti 8 e quattro seconde sorgenti 9.

Il dispositivo 1 comprende inoltre un corpo di supporto 10 fissato alla parete di fondo per sostenere le seconde sorgenti 9 di radiazione ultraviolette.

11 corpo di supporto 10 è un pannello, preferibilmente realizzato in materiale plastico, che si appoggia al fondello 6 e al quale sono supportate le seconde sorgenti 9 (figura 2) oppure l'unica seconda sorgente 9 nel caso della forma realizzativa illustrata nelle figure 3, 4 e 5.

Inoltre, il dispositivo 1 comprende un'ulteriore corpo di supporto 10' fissato al coperchio 3 ed atto a supportare le prime sorgenti 8 nella forma realizzativa illustrata in figura 2 o l'unica prima sorgente 8 nella forma realizzativa illustrata nelle figure 3, 4 e 5.

Con riferimento alla forma realizzativa illustrata nelle figure 3 e 4, il dispositivo 1 comprende inoltre almeno uno schermo protettivo 11 che sovrasta almeno la seconda sorgente 9 di radiazione ultravioletta. Un ulteriore schermo protettivo 11' è associato al coperchio 3 per proteggere la prima sorgente 8 di radiazione ultravioletta .

Nella forma realizzativa di figura 1 non è illustrato alcun schermo protettivo. Tuttavia, anche tale dispositivo può comprendere uno schermo di protezione sovrapposto alla pluralità di seconde sorgenti 9.

In ogni caso, nel dispositivo 1 è definito un piano di

appoggio "P" sul quale giace la vite o la protesi

dentale da sterilizzare.

Nel caso della forma realizzativa illustrata nelle

figure 1 e 2, il piano di appoggio "P" è definito dal

corpo di supporto 10. In altre parole, la vite o la

protesi giace in appoggio sul corpo di supporto 10 tra

le seconde sorgenti 9.

Nel caso della forma realizzativa illustrata nelle

figure 3 e il piano di appoggio "P" è definito dallo

schermo protettivo 11, realizzato in materiale plastico

o vitreo ma comunque trasparente ai raggi UV, sul quale

viene disposta la vite o la protesi da sterilizzare.

In accordo con la presente invenzione, la distanza che

intercorre tra il piano di appoggio "P" la prima

sorgente (o le prime sorgenti) 8 è compresa tra 1.0 cm e

3.5 cm, preferibilmente tra 1.5 cm e 3.0 cm. ! Con riferimento alla forma realizzativa illustrata nelle

figure 3 e 4, la distanza intercorrente tra il piano di

appoggio "P" e la seconda sorgente 9 è compresa tra 0.2

cm e 1.2 cm, preferibilmente tra 0.5 cm e 1.0 cm.

Il dispositivo 1 comprende inoltre mezzi di alimentazione 12 elettrica delle prime e delle seconde ! sorgenti 8, 9 di radiazione ultravioletta. Nelle forme ! realizzative illustrate, i mezzi di alimentazione 12

comprendono un connettore 13 associabile ad una presa 14

ricavata sul coperchio 3 del dispositivo 1. ; In questo caso, l'alimentazione elettrica è garantita da

una corrente elettrica alternata proveniente dalla rete

elettrica, eventualmente trasformata alla tensione i desiderata .

In alternativa, l'alimentazione può essere garantita da una corrente continua, eventualmente proveniente da una batteria non illustrata nelle allegate figure.

I mezzi di alimentazione 12 comprendono inoltre una connessione elettrica non illustrata che collega elettricamente le prime sorgenti 8 alle seconde sorgenti 9.

Un interruttore 15 consente all'utente l'attivazione e la disattivazione del dispositivo 1. Nelle forme realizzative descritte, l'interruttore 15 è posto sul coperchio 3.

Il dispositivo 1 comprende inoltre un timer {non illustrato) associato alla prima e alla seconda sorgente 8, 9 in modo da attivare e/o disattivare queste ultime in accordo con predeterminati intervalli di tempo necessari ad attivare in misura sufficiente ad attivare le proprietà fotocatalitiche antibatteriche di uno strato superficiale di rivestimento applicato sulla vite e/o sulla protesi dentale.

Il dispositivo può eventualmente comprendere dei sistemi di raffreddamento dei led sia attivi (ventole o altro) che passivi (dissipatori per conduzione o convezione naturale etc.).

II dispositivo 1 in accordo con la presente invenzione può essere utilizzato per la sterilizzazione di viti e/o protesi dentali estratte dalla propria confezione. Inoltre, tale dispositivo 1 può essere utilizzato per la sterilizzazione di viti e/o protesi dentali richiuse in appositi involucri plastici di protezione (blister).

In questo caso, il materiale plastico con cui è realizzato l'involucro è trasparente alla radiazione ultravioletta .

L'invenzione raggiunge gli scopi preposti e consegue importanti vantaggi.

Infatti, dal momento che, in uso, la vite e/o la protesi dentale è posta tra le prima e la seconda sorgente di radiazione ultravioletta, essa è raggiunta in modo ottimale dalla radiazione stessa in modo tale che sia assicurata l'attivazione delle proprietà fotocatalitiche antibatteriche del biossido di titanio che ricopre la vite e/o la protesi.

Inoltre, la disposizione della sorgente (o delle sorgenti) di radiazione ultravioletta consente un' illuminazione uniforme della vita e/o della protesi ed evita zone d'ombra in modo cha anche l'attivazione delle proprietà antibatteriche sia uniforme sulla loro superficie .

Ancora, la distanza fissa tra la vite e/o la protesi e le sorgenti di radiazione consente di uniformare il processo di sterilizzazione, ottenendo condizioni il più possibile standard e costanti delle condizioni di sterilizzazione e della sua durata, anche in relazione alla durata della fase di irraggiamento, in presenza del timer .

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per la sterilizzazione di viti e/o protesi dentali caratterizzato dal fatto di comprendere: un contenitore (2) per contenere almeno una vite e/o una protesi dentale ed un coperchio (3) amovibilmente fissabile a detto contenitore (2) per richiuderlo; almeno una prima sorgente (8) dì raggi ultravioletti disposta in corrispondenza di detto coperchio (3) ed almeno una seconda sorgente (9) di raggi ultravioletti disposta in corrispondenza di una parete di fondo (7) di detto contenitore (2) per irradiare detta vite e/o protesi dentale in modo da attivare un rivestimento nanostrutturato antibatterico fotosensibile applicato a detta vite e/o protesi dentale.
2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre una pluralità di prime sorgenti (8) ed una pluralità di seconde sorgenti (9) di radiazioni ultraviolette.
3. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detta pluralità di prime sorgenti (8) e/o detta pluralità di sorgenti (9) di radiazioni ultraviolette sono disposte in modo assialsimmetrico rispetto ad un asse longitudinale (A) di sviluppo prevalente.
4. Dispositivo secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre un corpo di supporto (10) fissato a detta parete di fondo (7) di detto contenitore (2) per sostenere detta almeno seconda sorgente (9).
5. Dispositivo secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detta vite e/o protesi dentale giace in appoggio su un piano di appoggio (P) definito da detto corpo di supporto (10) di detta seconda sorgente (9).
6. Dispositivo secondo una qualunque delle rivendicazioni dalla 1 alla 4, caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre almeno uno schermo protettivo (11) sovrastante detta seconda sorgente (9); detto schermo protettivo (10) definendo un piano di appoggio (P) per detta vite e/o protesi dentale.
7. Dispositivo secondo la rivendicazione 5 o 6, caratterizzato dal fatto che la distanza tra detto piano di appoggio (P) e detta seconda sorgente (9) è compresa tra 0.2 cm e 1.2 erti, preferibilmente tra 0.5 cm e 1.0 cm e che la distanza tra detto piano di appoggio (P) e detta prima sorgente (8) è compresa tra 1.0 cm e 3.5 cm, preferibilmente tra 1.5 cm e 3.0 cm.
8. Dispositivo secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dette prima (8) e seconda sorgente (9) emettono radiazione con lunghezza d'onda compresa tra 300 nm e 400 nm; detta radiazione avendo irradianza inferiore a 5 W/m<2>.
9. Dispositivo secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dette prime sorgenti (8) e/o dette seconde sorgenti (9) sono LED.
10. Dispositivo secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre un timer associato a detta prima (8) e/o seconda sorgente (9) per attivare/disattivare queste ultime secondo intervalli di tempo predeterminati.
11. Dispositivo secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto coperchio (3) è associato in modo ermetico a detto contenitore (2).
12. Dispositivo secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta vite e/o detta protesi dentale è ricoperta da un involucro di protezione realizzato in materiale plastico trasparente alla radiazione ultravioletta.