ITBS20120140A1 - Un campionatore - Google Patents

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ITBS20120140A1
ITBS20120140A1 IT000140A ITBS20120140A ITBS20120140A1 IT BS20120140 A1 ITBS20120140 A1 IT BS20120140A1 IT 000140 A IT000140 A IT 000140A IT BS20120140 A ITBS20120140 A IT BS20120140A IT BS20120140 A1 ITBS20120140 A1 IT BS20120140A1
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syringe
plunger
sampler
execution
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Giovanni Marchini
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Hta S R L
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Description

“UN CAMPIONATOREâ€
D E S C R I Z I O N E
Campo di applicazione
La presente invenzione à ̈ generalmente applicabile al settore tecnico dei dispositivi per le analisi chimiche ed ha particolarmente per oggetto un campionatore per analizzatori chimici.
Stato della Tecnica
Tra gli analizzatori chimici à ̈ particolarmente diffusa la tipologia che agisce secondo la tecnica analitica dello spazio di testa statico. Quest’ultima à ̈ utilizzata per determinare la concentrazione di sostanze organiche volatili presenti in campioni da analizzare mediante gascromatografi o altri strumenti analitici.
Nello specifico, tale tecnica consiste nell’analisi della fase gassosa del campione in equilibrio termodinamico con l’altra fase, tipicamente liquida. In tal senso, quindi, la fase di preparazione del campione consiste nel far sviluppare e portare all’equilibrio tali fasi all’interno di un contenitore chiuso.
Più in dettaglio, il campione da analizzare viene introdotto in contenitori tipicamente di vetro di adeguato volume (in genere da 10 o 20 ml), che vengono chiusi ermeticamente con apposite membrane (ad esempio silicone-PTFE). Tali contenitori vengono quindi inseriti in un fornetto dove vengono riscaldati ad una temperatura predeterminata che viene poi mantenuta costante per un tempo sufficientemente lungo al raggiungimento dell’equilibrio di ripartizione del composto in esame tra le due fasi, tipicamente liquida e gassosa. Successivamente, un volume predeterminato di fase gassosa viene prelevato dal contenitore, forandone la membrana con un ago ed, infine, iniettato nell’analizzatore che, come detto, à ̈ tipicamente costituito da un gascromatografo.
È evidente che i risultati degli esami sono direttamente legati all’entità del volume di fase gassosa prelevata ed analizzata. In tal senso à ̈ fondamentale assicurare la precisione del quantitativo prelevato. È quindi assolutamente necessario che la chiusura del contenitore sia effettivamente ermetica, così come la funzione di prelievo sia esente da perdite non controllate. Risulta poi estremamente importante il sistema di trasferimento della fase gassosa all’interno del gascromatografo e che esso avvenga in modo accurato, preciso e senza perdite.
Il processo di prelievo della fase gassosa dai contenitori ermeticamente chiusi e di iniezione della stessa nell’analizzatore può essere completamente automatizzato mediante l’impiego di campionatori per spazio di testa.
Essi possono essere classificati in differenti categorie in ragione del sistema di trasferimento della fase gassosa all’interno dello strumento di analisi.
Innanzitutto sono noti sistemi basati su siringhe a tenuta di gas. Allorché l’equilibrio à ̈ raggiunto, un’aliquota di spazio di testa à ̈ prelevata dal contenitore del campione per mezzo della siringa a tenuta di gas, anch’essa riscaldata, e iniettata all’interno dell’analizzatore. Tali sistemi, che sono esecutivamente particolarmente semplici, sono affetti dall’inconveniente che non dispongono di meccanismi atti a confermare l’integrità della catena di trasferimento del quantitativo di fase gassosa (spazio di testa) e l’ermeticità del contenitore da cui à ̈ fatto il prelievo. Essi, infatti, potrebbero essere soggetti a perdite o a inquinamento del campione a causa di difetti non solo del contenitore, ma anche della siringa. Quest’ultima, inoltre, potrebbe presentare un movimento dello stantuffo difettoso e non lineare, ovvero uno stantuffo danneggiato, con ciò inficiando l’analisi eseguita per un errato quantitativo prelevato.
Sono anche noti sistemi a bilanciamento di pressione. Allorché l’equilibrio à ̈ raggiunto, un ago à ̈ inserito all’interno del contenitore del campione e attraverso un gas carrier il contenitore viene pressurizzato ad un valore di pressione predeterminato. Raggiunto l’equilibrio una valvola a 4-porte 2-vie a cui à ̈ collegato l’ago viene commutata per un tempo prefissato in modo che, mediante una linea di trasferimento anch’essa riscaldata, la fase vapore possa fluire all’interno dell’analizzatore.
Sono inoltre noti sistemi a pressurizzazione e loop il cui funzionamento à ̈ simile a quello dei sistemi a bilanciamento di pressione. Da questi differiscono in quanto usano una valvola a 6-porte 2-vie equipaggiata di loop. Lo spazio di testa viene quindi prima intrappolato nel loop e successivamente iniettato nell’analizzatore. A differenza dei sistemi a bilanciamento di pressione, la quantità di campione introdotta à ̈ una quantità meglio controllata.
Tali ultimi due strumenti sono esecutivamente più complessi e quindi più costosi di quelli a siringa. Tuttavia essi dispongono di misuratori e regolatori di pressione che consentono, aldilà delle funzionalità originarie, di verificare l’integrità del sistema (assenza di perdite di gas nella linea) e del contenitore del campione (contenitore correttamente sigillato). Tali funzionalità sono comunemente diventate elemento distintivo di tali sistemi.
Per quanto riguarda i sistemi basati su siringhe a tenuta di gas, possano anch’essi essere dotati di regolatori di pressione per regolare il flusso del gas di lavaggio o, eventualmente, del gas pressurizzante, ma non consentono la verifica dell’integrità del sistema e del contenitore campione come invece avviene nei sistemi a bilanciamento di pressione o a pressurizzazione e loop.
Presentazione dell’invenzione
Scopo della presente invenzione à ̈ superare almeno parzialmente gli inconvenienti sopra evidenziati mettendo a disposizione un campionatore con siringhe a tenuta di gas che consenta di realizzare, automaticamente, verifiche sull’integrità del campionatore stesso, con particolare riferimento al funzionamento ed alla tenuta della siringa, in modo da assicurare che non vi siano perdite e che il quantitativo di fase gassosa prelevata sia preciso.
Ovviamente à ̈ scopo della presente invenzione mettere a disposizione un campionatore con siringhe a tenuta di gas che consenta di realizzare, automaticamente, verifiche sull’integrità del campionatore stesso anche quando esso à ̈ del tipo dedicato alla preparazione di campioni che non sono in fase gassosa e che non utilizzano la tecnica dello spazio di testa. In questo senso la presente invenzione non deve essere considerata limitata nel campo di applicazione.
Un altro scopo dell’invenzione à ̈ mettere a disposizione un campionatore con siringhe a tenuta di gas che consenta di realizzare, automaticamente, verifiche sull’integrità del contenitore del campione in modo da assicurare che non vi siano perdite e che non vi sia la possibilità di inquinamento del campione.
Un ulteriore scopo à ̈ mettere a disposizione un campionatore con siringhe a tenuta di gas che consenta di realizzare le suddette verifiche pur mantenendo costi esecutivi inferiori ai sistemi a bilanciamento di pressione o a pressurizzazione e loop.
Tali scopi, nonché altri che appariranno più chiaramente nel seguito, sono raggiunti da un campionatore per analizzatori chimici in accordo con le rivendicazioni che seguono le quali sono parte integrante della presente descrizione.
In particolare, esso potrà comprendere almeno una siringa a tenuta di gas provvista di stantuffo per il prelievo, da uno o più contenitori, di quantità predeterminate di sostanze col fine di realizzare analisi chimiche. Tali sostanze potranno essere in fase gassosa oppure in fase liquida senza che ciò costituisca un limite per la presente invenzione.
Lo stesso campionatore potrà comprendere almeno un primo gruppo di movimentazione operativamente collegato allo stantuffo per movimentarlo in modo da eseguire il suddetto prelievo.
Secondo un aspetto dell’invenzione, il campionatore potrà comprendere anche mezzi di misurazione della tensione elettrica e della corrente elettrica di alimentazione del primo gruppo di movimentazione durante la movimentazione dello stantuffo. In questo modo potrà essere calcolata l’energia necessaria all’esecuzione di tale movimentazione.
Come noto, la movimentazione dello stantuffo della siringa, quando inserita in un contenitore per il prelievo di un campione, richiede energia sufficiente a superare gli attriti dello stesso stantuffo, gli attriti dei componenti del primo gruppo di movimentazione e la pressione interna al contenitore. Quest’ultima può essere un contributo positivo nel caso lo stantuffo venga movimentato in penetrazione della siringa (la pressione interna del contenitore contrasta tale movimento) o negativo nel caso opposto di estrazione (la pressione interna al contenitore favorisce tale movimento). Potendo essere noti i valori degli attriti dello stantuffo della siringa e del primo gruppo di movimentazione potrà essere vantaggiosamente calcolata l’energia necessaria ad affrontare la pressione interna al contenitore. Di conseguenza, se il contenitore non à ̈ più a tenuta perché danneggiato o perché non à ̈ stato sigillato in modo corretto, tale misurazione consente di evidenziare il problema e scartare il contenitore guasto. In tal caso, infatti, non solo il campione prelevato non sarà nel quantitativo prestabilito per l’esecuzione delle analisi chimiche, ma potrebbe essere anche inquinato o diluito da agenti esterni.
Per l’esecuzione dei calcoli dell’energia richiesta e dei confronti con valori predeterminati, il campionatore dell’invenzione potrà comprendere anche almeno un’unità logica di controllo operativamente collegata almeno ai mezzi di misurazione.
Ancora vantaggiosamente, il campionatore dell’invenzione potrà consentire di controllare l’integrità di se stesso. Se infatti le misurazioni precedentemente descritte vengono eseguite con l’ago in aria libera e non inserito in un contenitore, i valori di energia calcolati dovranno corrispondere a quanto necessario per superare i normali attriti dei componenti del primo gruppo di movimentazione e dello scorrimento dello stantuffo nella siringa. Nel caso di valori di energia calcolati anomali, si avrà vantaggiosamente indicazione della presenza di un danno o sul primo gruppo di movimentazione o sulla siringa. In ogni caso ciò significherà che il campionatore dell’invenzione o la siringa sono guasti e dovranno essere eseguite operazioni di manutenzione o cambio della siringa.
Per quanto detto à ̈ evidente che gli scopi dell’invenzione sono anche raggiunti da un metodo di verifica dell’integrità di un contenitore di campioni nonché da un metodo di verifica dell’integrità di un campionatore.
In entrambi i casi il metodo potrà comprendere una prima fase di movimentazione di estrazione dello stantuffo dalla siringa fino ad una prima posizione predeterminata ed una seconda movimentazione di inserzione fino ad una seconda posizione predeterminata.
Vi potrà quindi essere una fase di misura del valore di energia necessaria all’esecuzione della seconda movimentazione di inserzione per confrontare il valore ottenuto con valori predeterminati.
La differenza tra i due metodi à ̈ legata al fatto che nel primo caso l’ago della siringa potrà essere inserito preventivamente nel contenitore da verificare, mentre nel secondo caso il metodo potrà essere eseguito con l’ago della siringa in aria libera.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno maggiormente evidenti alla luce della descrizione dettagliata di alcune forme di realizzazione preferite, ma non esclusive, di un campionatore per analizzatori chimici secondo l’invenzione, illustrate a titolo di esempio non limitativo con l'ausilio delle unite tavole di disegno in cui:
la FIG. 1 rappresenta un campionatore per analizzatori chimici secondo l’invenzione in vista assonometrica;
le FIGG. da 2 a 4 rappresentano particolari del campionatore di FIG.1; le FIGG.5 e 6 rappresenta istanti operativi del campionatore di FIG.1.
Descrizione dettagliata di alcuni esempi di realizzazione preferiti Con riferimento alle figure citate, ed in particolare alle figg. 1 e 2, si descrive un campionatore 1 per analizzatori chimici. Come si osserva, si tratta di un campionatore di tipo cilindrico, tuttavia ciò non deve essere considerato limitativo per differenti forme di esecuzione nelle quali il campionatore à ̈, ad esempio, di tipo cartesiano. Lo stesso campionatore, peraltro, può includere anche l’analizzatore chimico per il quale prepara i campioni da analizzare.
In ogni caso, esso comprende una pluralità di contenitori 2 a loro volta contenenti sostanze per l’esecuzione di analisi chimiche. Essi sono generalmente contenuti in appositi vassoi 3. Ovviamente, sia il numero che la disposizione dei contenitori non sono caratteristiche da considerarsi limitative per la presente invenzione.
Come detto in precedenza, tra gli analizzatori chimici à ̈ particolarmente diffusa la tipologia che agisce secondo la tecnica analitica dello spazio di testa statico. La preparazione del campione per questi analizzatori consiste nel far sviluppare all’interno di un contenitore chiuso, contenente un elemento da analizzare in fase solida o liquida, la fase gassosa e portare le due fasi all’equilibrio.
Per fare ciò il campionatore 1 dell’invenzione comprende, come si osserva nel particolare di fig.3, un fornetto 5 per il riscaldamento dei contenitori 2 per un tempo definito. Tale fornetto 5 può essere agitato al fine di accelerare il passaggio degli analiti dalla fase liquida/solida alla fase gassosa. Lo stesso fornetto 5 à ̈ anche dotato di un coperchio 7 con la funzione di mantenere una temperatura omogenea al suo interno.
Al fine di trasportare i contenitori 2 dentro il fornetto 5, il campionatore 1 à ̈ tipicamente provvisto di un gruppo di presa non rappresentato nelle figure. Esso cattura il contenitore 2 contenente il campione e lo deposita nel fornetto 5 e, viceversa, dopo l’uso lo riporta nella posizione originale. È evidente che la forma esecutiva del gruppo di presa può essere qualsivoglia, come ad esempio delle pinze automatiche, senza porre limiti alla presente invenzione.
Come detto in precedenza, il fatto che il campionatore 1 descritto venga utilizzato per la tecnica dello spazio di testa non à ̈ da considerarsi limitativo per la presente invenzione. Sono infatti da considerarsi compresi nell’ambito di tutela della presente invenzione anche campionatori differenti comunque utilizzanti siringhe a tenuta di gas come ad esempio campionatori per la preparazione di campioni in fase liquida.
Secondo un aspetto dell’invenzione, il campionatore 1 comprende, come si osserva nelle figg.3 e 4, una siringa a tenuta di gas 10 con stantuffo 11 per il prelevamento di quantità predeterminate dalla fase gassosa contenuta nello spazio di testa dei contenitori 2 opportunamente condizionati nel fornetto 5.
Al fine di impedire che gli analiti contenuti nella fase gassosa si ricondensino, la siringa 10 viene opportunamente riscaldata mediante appositi mezzi di riscaldamento non rappresentati nelle figure e che sono ad esempio costituiti da radiatori.
Con la siringa 10, come detto, si procede al prelievo di quantità predeterminate di fasi gassose dallo spazio di testa dei contenitori 2. In tal senso il campionatore 1 comprende un primo gruppo di movimentazione 15 dello stantuffo 11. Tale primo gruppo di movimentazione 15, quindi, consente di automatizzare il prelievo di una quantità predeterminata della fase gassosa dal contenitore 2 inserendola nell’analizzatore chimico per l’analisi.
In tal senso, il campionatore 1 à ̈ anche provvisto, opportunamente, di un secondo gruppo di movimentazione 16 della siringa 10. Ovviamente la presenza di quest’ultimo non deve essere considerata limitativa per differenti forme di esecuzione dell’invenzione dove esso à ̈ assente. In effetti, la presenza del secondo gruppo di movimentazione 16 à ̈ legata al tipo di campionatore 1 (ossia cilindrico) che si à ̈ scelto di rappresentare nelle figure, ma che non deve essere considerato, come detto in precedenza, limitativo per differenti forme di esecuzione dell’invenzione.
Anche il numero di siringhe 10 non deve essere considerato limitativo. In altri termini, potranno essere realizzate varianti esecutive nelle quali sono presenti più siringhe operanti anche contemporaneamente.
Tipicamente il secondo gruppo di movimentazione 16 à ̈ costituito da un alloggiamento della siringa 10 e da un motore, ma anche tale aspetto non deve essere considerato limitativo per differenti forme di esecuzione. L’unico aspetto fondamentale, come detto, à ̈ la presenza dell’azionamento dello stantuffo 11 della siringa 10 mediante il primo gruppo di movimentazione 15.
Per assicurare la validità delle analisi chimiche da realizzare, il quantitativo di sostanza prelevata per realizzare il campione da analizzare deve essere particolarmente preciso. In questo senso à ̈ fondamentale che la movimentazione dello stantuffo 11 sia precisa, che la tenuta tra stantuffo 11 e siringa 10 sia assicurata, che i contenitori 2 siano anch’essi a tenuta. Tutto ciò consente di garantire, nel contempo, che il campione non sia inquinato da agenti esterni. Al fine di evitare di inficiare le analisi, il campionatore 1 dell’invenzione comprende tutto il necessario per verificare le suddette condizioni.
In particolare, vantaggiosamente, il campionatore 1 comprende mezzi di misurazione 20 della tensione elettrica e della corrente elettrica di alimentazione del primo gruppo di movimentazione 15 in modo da poter misurare, tramite tali due parametri, l’energia spesa per la movimentazione dello stantuffo 11. Tale valore consente quindi, come si vedrà nel proseguo, di valutare vantaggiosamente se le condizioni precedenti sono tutte soddisfatte.
Secondo un altro aspetto dell’invenzione, il campionatore 1 comprende un’unità logica di controllo 21 operativamente collegata con i mezzi di misurazione 20 per calcolare l’energia e per effettuare i confronti. Nella forma di esecuzione descritta tale unità logica di controllo 21 à ̈ integrata nel corpo del campionatore 1, tuttavia ciò non deve essere considerato limitativo per differenti forme di esecuzione dove, ad esempio, l’unità logica di controllo à ̈ esterna al campionatore e ad esso collegata via cavo o via circuiti di comunicazione senza fili. Ad esempio, l’unità logica di controllo può essere costituita da un personal computer remoto provvisto di apposito software di gestione.
Operativamente, il campionatore 1 dell’invenzione consente, a scelta dell’operatore, di verificare l’integrità dei contenitori 2 dei campioni o l’integrità del sistema con riferimento al primo gruppo di movimentazione 15 e all’accoppiamento dello stantuffo 11 alla siringa 10.
Nel caso di selezione della verifica dell’integrità dei contenitori 2, il campionatore 1 movimenta, mediante il secondo gruppo di movimentazione 16 comandato dall’unità logica di controllo 21, la siringa 10 in modo che l’ago 25 si disponga come si osserva in fig. 6, all’interno del contenitore 2 contenente la sostanza da analizzare. L’inserimento avviene ad una profondità predeterminata tipicamente modificabile in modo da adattarla al tipo di contenitore 2 nonché alla sostanza cosicché l’ago 25 sia comunque disposto in corrispondenza dello spazio di testa o comunque del livello desiderato.
Successivamente viene comandato un primo movimento di estrazione dello stantuffo 11 nella siringa 10 fino ad una prima posizione predeterminata che corrisponde, ad esempio ma non necessariamente, al 90% del volume nominale della siringa 10.
Viene poi comandata una seconda movimentazione di penetrazione dello stantuffo 11 nella siringa 10 fino ad una seconda posizione predeterminata che corrisponde, ad esempio ma non necessariamente, al 10% del volume nominale della siringa.
Tale seconda movimentazione viene monitorata misurando, mediante i mezzi di misurazione 20, la tensione e la corrente elettrica di alimentazione del primo gruppo di movimentazione 15. Tali dati vengono forniti all’unità logica di controllo 21 che calcola quindi l’energia consumata per la realizzazione della seconda movimentazione.
L’esecuzione della prima movimentazione à ̈ dovuta alla necessità di garantire che non vi siano interazioni particolari tra stantuffo 11 e siringa 10 all’inizio della movimentazione, interazioni che potrebbero sfalsare l’esito della verifica.
Come detto in precedenza, l’energia richiesta per movimentare lo stantuffo 11 all’interno della siringa 10 à ̈ data dalla somma dei seguenti contributi: uno dovuto agli attriti (tra stantuffo 11 e siringa 10, tra stantuffo e fase gassosa della sostanza da analizzare, tra gli organi di trasmissione della catena cinematica del primo gruppo di movimentazione 15), uno dovuto all’inerzia e uno dovuto alla pressione esercitata dalla fase gassosa del campione sullo stantuffo 11.
Quest’ultimo contributo può assumere valori positivi o negativi a seconda che la movimentazione dello stantuffo 11 avvenga in un senso piuttosto che nell’altro, ossia in inserimento nella siringa 10 o in estrazione. Infatti, durante la movimentazione in estrazione l’energia dovuta alla pressione favorirà il moto dello stantuffo 11, mentre lo contrasterà durante la movimentazione in inserimento.
Considerando pressoché costante, ad una determinata temperatura e a velocità prefissata, il contributo dovuto agli attriti e quello dovuto all’inerzia, l’energia richiesta al primo gruppo di movimentazione 15 à ̈ funzione della pressione all’interno del contenitore 2. Eseguendo dei test con le medesime condizioni su un gruppo definito di contenitori campione à ̈ quindi possibile effettuare un confronto e indicare l’affidabilità della tenuta del contenitore 2 della sostanza in analisi. In alternativa à ̈ possibile eseguire un test su un contenitore campione in condizioni definite e la cui tenuta à ̈ considerata affidabile e usare i valori rilevati come riferimento per la valutazione dei contenitori 2 in analisi.
Ovviamente il fatto che la valutazione venga fatta tramite confronto con valori predefiniti o tramite confronto con un contenitore standard di riferimento non deve essere considerata una caratteristica limitativa. In ogni caso appare evidente che il test può essere ripetuto più volte per lo stesso contenitore 2 in modo da aumentare la precisione della verifica.
Si noti inoltre che la condizione migliore per l’esecuzione del test à ̈ di partire con lo stantuffo 11 posizionato ad un volume pari allo 0% del volume nominale della siringa 10 (ossia a stantuffo 11 completamente abbassato) e poi di eseguire le movimentazioni come descritto in precedenza. In questo modo si evita di inserire nel contenitore 2 eventuali altri gas o impurità che potrebbero influenzare la successiva analisi nonché la stessa verifica in corso. Ovviamente, il fatto di partire da una qualunque altra posizione non deve essere considerata una caratteristica limitativa così come non sono limitative le entità della prima e della seconda posizione predeterminata precedentemente citate.
Si à ̈ appena detto che le movimentazioni in estrazione o in inserimento dello stantuffo 11 rispetto alla siringa 10 vedono un differente contributo della pressione interna al contenitore. In tal senso, secondo un altro aspetto dell’invenzione à ̈ presente una successiva terza movimentazione dello stantuffo 11 in estrazione della siringa 10 fino ad una terza posizione predeterminata solitamente, ma non necessariamente, coincidente con la prima posizione predeterminata precedentemente citata.
Viene quindi calcolata anche l’energia di tale terza movimentazione e confrontata non solo con i valori di riferimento presenti in memoria, ma anche con il valore di energia della seconda movimentazione al fine di realizzare una verifica ancor più accurata essendo essa vantaggiosamente legata alla pressione della fase gassosa nel contenitore 2 sia come contributo negativo che come contributo positivo. In altri termini, il differenziale tra il primo test e tale secondo test consente di eliminare i contributi degli attriti del sistema ottenendo dati legati solo alla pressione interna al contenitore 2.
Nel caso di selezione della verifica dell’integrità del campionatore 1, il test à ̈ sostanzialmente coincidente con quello precedentemente descritto con la differenza che esso viene eseguito tipicamente con l’ago 25 della siringa 10 in aria libera. In questo modo si elimina il contributo relativo alla pressione esercitata dalla fase gassosa del campione nel contenitore 2.
Eseguendo quindi alcuni test a temperatura nota e rilevando i valori di energia richiesti dal primo gruppo di movimentazione 15, à ̈ quindi possibile salvare tali valori all’interno dell’unità logica di controllo 21 del campionatore 1 e usarli come riferimento per verificare se lo stantuffo 11 della siringa 10, la siringa 10 stessa o un componente del primo gruppo di movimentazione 15 non sono integri. Infatti, tramite tale test l’energia à ̈ funzione solamente dell’attrito meccanico in gioco. Valori di energia superiori a quelli salvati nell’unità logica di controllo 21 del campionatore 1 possono indicare, ad esempio, un cattivo scorrimento dello stantuffo 11 all’interno della siringa 10 che può influire negativamente sul campionamento e quindi sull’esecuzione dell’analisi, mentre valori di energia inferiori a quelli salvati possono indicare una cattiva tenuta dello stantuffo 11 della siringa 10 con analoghe conseguenze negative sull’esecuzione dell’analisi.
Alla luce di quanto precede, si comprende che il campionatore con siringhe a tenuta di gas dell’invenzione supera gli inconvenienti della tecnica nota consentendo di realizzare, automaticamente, verifiche sull’integrità del campionatore stesso con particolare riferimento al funzionamento ed alla tenuta della siringa in modo da assicurare che non vi siano perdite e che il quantitativo di fase gassosa prelevata sia preciso.
In particolare il campionatore dell’invenzione assicura che non vi siano perdite e che non vi sia la possibilità di inquinamento del campione, il tutto mantenendo costi esecutivi inferiori ai sistemi noti a bilanciamento di pressione o a pressurizzazione e loop.
Il campionatore dell’invenzione à ̈ suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nel concetto inventivo espresso nelle rivendicazioni allegate. Tutti i particolari potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti, ed i materiali potranno essere diversi a seconda delle esigenze, senza uscire dall'ambito del trovato.
Anche se il campionatore dell’invenzione à ̈ stato descritto con particolare riferimento alle figure allegate, i numeri di riferimento usati nella descrizione e nelle rivendicazioni sono utilizzati per migliorare l'intelligenza del trovato e non costituiscono alcuna limitazione all'ambito di tutela rivendicato.

Claims (8)

  1. “UN CAMPIONATORE†R I V E N D I C A Z I O N I 1. Un campionatore per analizzatori chimici comprendente: − almeno una siringa (10) a tenuta di gas provvista di stantuffo (11) per il prelievo da uno o più contenitori (2) di quantità predeterminate di sostanze per la realizzazione di analisi chimiche; − almeno un primo gruppo di movimentazione (15) operativamente collegato almeno a detto stantuffo (11) per movimentarlo in modo da eseguire detto prelievo; − mezzi di misurazione (20) della tensione elettrica e della corrente elettrica di alimentazione di detto primo gruppo di movimentazione (15) durante la movimentazione di detto stantuffo (11); − almeno un’unità logica di controllo (21) operativamente collegata almeno a detti mezzi di misurazione (20) per calcolare l’energia utilizzata per detta movimentazione di detto stantuffo (11).
  2. 2. Campionatore secondo la rivendicazione 1, comprendente almeno un secondo gruppo di movimentazione (16) di detta almeno una siringa (10).
  3. 3. Campionatore secondo la rivendicazione 1 o 2, comprendente almeno un fornetto (5) per il riscaldamento di detti contenitori (2).
  4. 4. Campionatore secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, comprendente mezzi di riscaldamento di detta siringa (10).
  5. 5. Metodo di verifica dell’integrità di un contenitore (2) di campioni, preparati da un campionatore (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, comprendente le seguenti fasi: − inserimento dell’ago (25) di detta siringa (10) in detto contenitore (2) per una profondità di inserimento predeterminata; − prima movimentazione di estrazione di detto stantuffo (11) in detta siringa (10) fino ad una prima posizione predeterminata; − seconda movimentazione di inserzione di detto stantuffo (11) in detta siringa (10) fino ad una seconda posizione predeterminata; − misura del valore di energia necessaria all’esecuzione di detta seconda movimentazione di inserzione; − confronto di detto valore di energia con valori predeterminati di riferimento per determinare se la pressione interna a detto contenitore (2) corrisponde a valori predeterminati.
  6. 6. Metodo di verifica secondo la rivendicazione 5, comprendente, dopo detta fase di misura del valore di energia necessaria all’esecuzione di detta seconda movimentazione, le seguenti ulteriori fasi: − terza movimentazione di estrazione di detto stantuffo (11) da detta siringa (10) fino ad una terza posizione predeterminata; − misura del valore di energia necessaria all’esecuzione di detta terza movimentazione di estrazione; − confronto di detto valore di energia con valori predeterminati di riferimento e con detto valore di energia necessaria all’esecuzione di detta seconda movimentazione di inserzione per determinare se la pressione interna a detto contenitore (2) corrisponde a valori predeterminati.
  7. 7. Metodo di verifica dell’integrità di un campionatore secondo una o più delle rivendicazioni precedenti comprendente le seguenti fasi: − prima movimentazione di estrazione di detto stantuffo (11) da detta siringa (10) fino ad una prima posizione predeterminata con l’ago (25) di detta siringa (10) in aria libera; − seconda movimentazione di inserzione di detto stantuffo (11) in detta siringa (10) fino ad una seconda posizione predeterminata; − misura del valore di energia necessaria all’esecuzione di detta seconda movimentazione di inserzione; − confronto di detto valore di energia con valori predeterminati di riferimento per determinare se essa corrisponde all’energia necessaria almeno per superare gli attriti di movimentazione di detto stantuffo (11).
  8. 8. Metodo di verifica secondo la rivendicazione 7, comprendente, dopo detta fase di misura del valore di energia necessaria all’esecuzione di detta seconda movimentazione, le seguenti ulteriori fasi: − terza movimentazione di estrazione di detto stantuffo (11) da detta siringa (10) fino ad una terza posizione predeterminata; − misura del valore di energia necessaria all’esecuzione di detta terza movimentazione di estrazione; − confronto di detto valore di energia con valori predeterminati di riferimento e con detto valore di energia necessaria all’esecuzione di detta seconda movimentazione di inserzione per determinare se essa corrisponde all’energia necessaria almeno per superare gli attriti di movimentazione di detto stantuffo (11).
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