ITBS20120048A1 - Struttura per il montaggio di un apparecchio di illuminazione da incasso, e apparecchio di illuminazione comprendente tale struttura. - Google Patents

Struttura per il montaggio di un apparecchio di illuminazione da incasso, e apparecchio di illuminazione comprendente tale struttura. Download PDF

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ITBS20120048A1
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IT
Italy
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locking member
wall
locking
internal compartment
structure according
Prior art date
Application number
IT000048A
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Inventor
Nicola Pucciarelli
Giacomo Zadro
Original Assignee
Targetti Sankey Spa
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    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F21LIGHTING
    • F21VFUNCTIONAL FEATURES OR DETAILS OF LIGHTING DEVICES OR SYSTEMS THEREOF; STRUCTURAL COMBINATIONS OF LIGHTING DEVICES WITH OTHER ARTICLES, NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • F21V21/00Supporting, suspending, or attaching arrangements for lighting devices; Hand grips
    • F21V21/02Wall, ceiling, or floor bases; Fixing pendants or arms to the bases
    • F21V21/04Recessed bases
    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F21LIGHTING
    • F21SNON-PORTABLE LIGHTING DEVICES; SYSTEMS THEREOF; VEHICLE LIGHTING DEVICES SPECIALLY ADAPTED FOR VEHICLE EXTERIORS
    • F21S8/00Lighting devices intended for fixed installation
    • F21S8/02Lighting devices intended for fixed installation of recess-mounted type, e.g. downlighters
    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F21LIGHTING
    • F21VFUNCTIONAL FEATURES OR DETAILS OF LIGHTING DEVICES OR SYSTEMS THEREOF; STRUCTURAL COMBINATIONS OF LIGHTING DEVICES WITH OTHER ARTICLES, NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • F21V17/00Fastening of component parts of lighting devices, e.g. shades, globes, refractors, reflectors, filters, screens, grids or protective cages
    • F21V17/10Fastening of component parts of lighting devices, e.g. shades, globes, refractors, reflectors, filters, screens, grids or protective cages characterised by specific fastening means or way of fastening
    • F21V17/107Fastening of component parts of lighting devices, e.g. shades, globes, refractors, reflectors, filters, screens, grids or protective cages characterised by specific fastening means or way of fastening using hinge joints

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  • General Engineering & Computer Science (AREA)
  • Bending Of Plates, Rods, And Pipes (AREA)

Description

DESCRIZIONE
La presente invenzione riguarda una struttura per il montaggio di un apparecchio di illuminazione da incasso, una apparecchio di illuminazione da incasso comprendente tale struttura, ed un metodo per il montaggio della struttura oppure dell’apparecchio di illuminazione.
Gli apparecchi di illuminazione, in particolare quelli da incasso, comprendono solitamente una struttura o corpo esterno di apparecchio che alloggia sia la sorgente di illuminazione sia gli elementi ottici che modificano l’emissione luminosa, ad esempio riflettori, diffusori, etc.. Detta struttura esterna, inoltre, à ̈ provvista di mezzi di bloccaggio che consentono il montaggio dell’apparecchio in un vano di un controsoffitto o parete.
Esistono diverse tipologie di sistemi per il fissaggio di un apparecchio di illuminazione da incasso ad una rispettiva parete o contro-soffitto.
Ad esempio, il documento WO 2011/104258 A2 propone una soluzione tecnica per l’incasso di un apparecchio di illuminazione in una parete che prevede una coppia di braccetti resilienti fissati ad un labbro anulare, di estremità, della apparecchio di illuminazione; tali braccetti sono progettati in modo da espandersi elasticamente non appena il dispositivo ha raggiunto una profondità di impegno sufficiente nella rispettiva sede.
Tale sistema non à ̈ tuttavia privo di inconvenienti, soprattutto in virtù della difficoltà, per l’installatore, di manovrare in modo controllato elementi elastici che operano “a scatto†, e dell’impossibilità di adattamento dei mezzi di bloccaggio a spessori del contro-soffitto differenti tra loro.
La presente invenzione si pone pertanto l’obiettivo di risolvere gli inconvenienti della tecnica nota ed, in particolare, di fornire una struttura per il montaggio di un apparecchio di illuminazione che permette all’installatore di effettuare il bloccaggio al e lo sbloccaggio dal contro-soffitto o parete in modo molto più comodo, agevole e sicuro.
Un altro scopo dell’invenzione à ̈ quello di proporre una struttura per il montaggio di un apparecchio di illuminazione da incasso in grado di adattarsi a diversi spessori della parete o contro-soffitto.
Tali scopi sono raggiunti mediante una struttura per il montaggio secondo la rivendicazione 1, tramite un apparecchio di illuminazione da incasso secondo la rivendicazione 12, e tramite un metodo di montaggio secondo la rivendicazione 15. Le rivendicazioni da queste dipendenti mostrano varianti di realizzazione preferite.
L’oggetto della presente invenzione verrà ora descritto nel dettaglio, con l’ausilio delle tavole allegate, in cui:
- le figure 1 e 2 sono rispettivamente una vista prospettica superiore ed una vista da sopra di un apparecchio di illuminazione da incasso oggetto della presente invenzione, in accordo ad una possibile forma di realizzazione;
- la figura 3 à ̈ una vista laterale in sezione, lungo la linea III-III dell’apparecchio di illuminazione di figura 2, in una configurazione di montaggio ad una parete di supporto, dove la sorgente luminosa ed il riflettore sono stati rimossi per chiarezza, mentre la figura 3a à ̈ un ingrandimento della zona evidenziata di figura 3;
- le figure 4a e 4b sono viste prospettiche opposte di un corpo di struttura in accordo ad una possibile forma di realizzazione;
- la figura 5 mostra una vista prospettica in esploso di un organo di bloccaggio con un elemento di fermo ed un componente di guida, in accordo a possibili varianti;
- la figura 6 rappresenta una vista da sopra del componente di guida di figura 5; e
- le figure 7 ed 8 illustrano rispettivamente viste di un elemento di fermo e di un organo di bloccaggio da prospettive opposte rispetto alle rappresentazioni di figura 5.
Con riferimento alle tavole suddette, con il numero di riferimento 10 si à ̈ contraddistinto, nella sua totalità, un apparecchio di illuminazione da incasso. Tale apparecchio di illuminazione comprende una struttura 1 per il bloccaggio, descritta a seguire, ed una sorgente luminosa, ad esempio a LED, almeno parzialmente accolta all’interno della suddetta struttura 1, ed in particolare parzialmente accolta in un suo vano interno 8.
La struttura 1 funge per il montaggio dell’apparecchio di illuminazione da incasso 10 ad una parete di supporto 2, ad esempio un contro-soffitto. Più precisamente, nella parete di supporto à ̈ preferibilmente ricavata una sede passante 34 attraverso il suo spessore, in modo che una porzione prevalente dell’apparecchio di illuminazione 10 rimanga occultata dietro alla parete, e che un fascio di luce venga invece proiettato frontalmente a tale parete.
All’interno della presente descrizione con i termini “davanti†o “frontalmente†si intenderanno tutti i componenti che nel corretto montaggio dell’apparecchio di illuminazione sono disposti a livello di una superficie visibile 18 della parete di supporto 2, oppure traslati rispetto a tale superficie nella direzione di proiezione del fascio di luce; al contrario, i termini “dietro†oppure “posteriormente†saranno riferiti a componenti posizionati nello spessore di tale parete di supporto 2, oppure affacciati ad un’opposta superficie 16 della parete 2. La struttura 1 comprende un corpo di struttura 4, idoneo ad essere inserito nella parete di supporto 2 e che comprende una parete principale 6; la parete principale 6 si estende attorno ad un asse di corpo X e circoscrive il vano interno 8 per l’accoglimento almeno parziale di un riflettore 78 e/o di una sorgente luminosa, vantaggiosamente di entrambe.
Nelle forme di realizzazione mostrate, l’asse di corpo X si estende sostanzialmente verticalmente; ulteriori forme di realizzazione possono tuttavia prevedere che tale asse X sia orientato orizzontalmente, oppure con un indirizzamento obliquo.
Nella variante di figura 1, la parete principale 6 à ̈ sostanzialmente tubolare attorno all’asse di corpo X. Preferibilmente, tale parete 6 presenta un profilo circonferenzialmente genericamente ondulato, ad esempio per aumentare la resistenza meccanica della parete a parità di spessore della parete e/o per accrescere la superficie di scambio termico tra la sorgente luminosa e l’ambiente circostante.
In accordo ad una variante preferita, la apparecchio di illuminazione 10 comprende un elemento dissipatore di calore 32, connesso al corpo di struttura 4 in maniera rilasciabile, termicamente in contatto con la sorgente luminosa.
Preferibilmente, il corpo di struttura 4 e l’elemento dissipatore di calore sono collegati tramite un collegamento a baionetta.
In accordo ad un’implementazione della presente invenzione, l’elemento dissipatore di calore 32 à ̈ di tipo passivo, vale a dire che à ̈ provvisto di un’alternanza di alette 56 ed avvallamenti 58 per favorire il raffreddamento della sorgente luminosa. In aggiunta oppure in alternativa, l’elemento dissipatore di calore à ̈ attivo ovvero comprende mezzi motorizzati per produrre una circolazione forzata di aria.
Nella variante mostrata, la sorgente luminosa à ̈ montata direttamente sull’elemento dissipatore di calore 32.
Vantaggiosamente, l’apparecchio di illuminazione comprende ulteriormente un riflettore 78 per la sorgente luminosa, vantaggiosamente portato anch’esso dall’elemento dissipatore di calore 32.
Secondo una variante ulteriore, la sorgente luminosa à ̈ disposta parzialmente all’interno del riflettore 78 in modo che quest’ultimo possa amplificare l’intensità della luce generata dalla sorgente e proiettarla esternamente all’apparecchio di illuminazione 10.
Secondo una forma realizzativa, il vano interno 8 à ̈ aperto in corrispondenza di estremità assialmente opposte tramite una coppia aperture di accesso 36, 38, vale a dire attraverso una prima 36 ed una seconda 38 apertura di accesso.
In accordo alla forma di realizzazione illustrata, la prima apertura di accesso 36 corrisponde al foro dal quale à ̈ destinato a fuoriuscire il fascio di luce della sorgente luminosa.
La struttura 1 comprende ulteriormente una flangia di riscontro 12, raccordata e che si estende radialmente (rispetto all’asse X) dalla parete principale 6, per fungere da riscontro per la parete di supporto 2.
In altre parole, la flangia di riscontro 12 si estende radialmente esternamente, ovvero dalla parte opposta rispetto al vano interno 8, in modo da determinare la profondità massima di inserimento dell’apparecchio di illuminazione ad incasso 10 nella parete di supporto 2 o nella relativa sede passante 34. In altre parole ancora, quando l’apparecchio di illuminazione 10 à ̈ impegnato nella parete di supporto, l’unica porzione eventualmente visibile frontalmente corrisponde in sostanza alla flangia di riscontro 12, ed opzionalmente a tutti i componenti che giacciono davanti a questa, mentre il corpo di struttura 4 si dispone all’interno e/o posteriormente alla parete 2 restando preferibilmente occultato alla vista.
Ad esempio, la flangia di riscontro 12 può estendersi in direzione radiale con uno spessore circonferenzialmente costante.
Preferibilmente, la flangia di riscontro 12 delimita la prima apertura di accesso 36.
In particolare, la flangia di riscontro 12 à ̈ provvista di una prima superficie 40 destinata al contatto con l’antistante superficie visibile 18 della parete di supporto 2.
In una forma di realizzazione, ad esempio rappresentata nelle figure 4a e 4b, la flangia di riscontro 12 à ̈ adatta ad essere ricoperta da un anello estetico, non rappresentato. Ad esempio, detta flangia di riscontro 12 à ̈ provvista di una o più aperture di collegamento 44 idonee ad essere attraversate da corrispondenti ganci di fissaggio (non illustrati) presenti su tale anello estetico in modo da trattenere reciprocamente tali componenti.
In una variante di realizzazione illustrata nelle figure 1-3, detta flangia di riscontro à ̈ provvista di fori di aggrappaggio 45 nei quali penetra uno strato di stucco 42 utilizzato per la stuccatura di detto flangia 12 in modo da realizzare un apparecchio di illuminazione di tipo “trimless†, ovvero priva di anello estetico.
La struttura 1 comprende inoltre almeno un organo di bloccaggio 14’, 14†, preferibilmente una coppia opposta di tali organi, manovrabile dal vano interno 8, che coopera con la flangia di riscontro 12 per assicurare la struttura 1 alla parete di supporto 2.
Pertanto, l’organo di bloccaggio 14’, 14†e la flangia di riscontro 12 lavorano in opposizione, agendo sulle superfici 16, 18 contrapposte della parete di supporto 2, in tal modo stringendo tale parete 2 tra di essi. Ne risulta che, dopo l’appoggio della flangia di riscontro 12 sulla superficie visibile 18 e l’azionamento dell’organo di bloccaggio 14’, 14†sull’opposta superficie 16 della parete di supporto, la struttura 1 (quindi l’apparecchio di illuminazione 10) risulta stabilmente posizionata.
In accordo ad una variante di particolare vantaggio, lo spessore della parete principale 6 à ̈ attraversato da un’apertura di manovra 20’, 20†comunicante con il vano interno 8, attraverso la quale l’organo di bloccaggio 14’, 14†à ̈ movibile. Di conseguenza, l’organo di bloccaggio 14’, 14†à ̈ manovrabile, direttamente oppure tramite un opportuno sistema di trasmissione, dall’apertura 20’, 20†che permette quindi di agire sull’organo di bloccaggio che giace ed esempio esternamente al vano 8.
Nella forma di realizzazione mostrata nelle tavole, l’organo di bloccaggio 14’, 14†comprende una porzione di interazione 46 con la parete di supporto 2, ed in particolare con l’opposta superficie 16. Vantaggiosamente, tale porzione di interazione 46 à ̈ conformata in maniera tale da aumentare l’attrito tra l’organo e la parete di supporto.
Ad esempio, la porzione di interazione 46 comprende almeno un aggetto di bloccaggio 48 sporgente verso l’opposta superficie 16, idoneo ad essere premuto contro quest’ultima. Ad esempio, l’aggetto può essere premuto vigorosamente contro la parete di supporto, in modo da incunearsi nel suo spessore e in tal modo impedire il disimpegno accidentale della apparecchio di illuminazione 10. La possibilità di incunearsi à ̈ naturalmente dipendente dalle specifiche proprietà fisiche della parete di supporto.
In accordo ad una forma di realizzazione, l’organo di bloccaggio 14’, 14†comprende almeno una porzione di manipolazione 50’, 50†, idonea ad essere manipolata da un addetto al montaggio della struttura 1. Preferibilmente, à ̈ prevista una coppia di porzioni di manipolazione 50’, 50†affacciate in direzioni tra loro opposte, ad esempio rispetto all’asse R’, R†schematizzato nelle figure.
In accordo ad una variante vantaggiosa, l’almeno una porzione di manipolazione 50’, 50†à ̈ raccordata e si estende dalla porzione di interazione 46. Preferibilmente, tali porzioni sono realizzate di pezzo.
In accordo a diverse varianti vantaggiose, l’organo di bloccaggio 14’, 14†delimita una prima 62, una seconda 64 e/oppure una terza sede 66 indipendentemente destinate ad accogliere i componenti descritti a seguire.
Preferibilmente, l’organo di bloccaggio 14’, 14†à ̈ montato sul corpo di struttura 4 in modo movibile, ancora più preferibilmente in maniera ruotabile, per transitare attraverso l’apertura di manovra 20’, 20†.
In tal modo, l’organo di bloccaggio 14’, 14†à ̈ azionabile tra una configurazione di inserimento della struttura 1 nella parete di supporto 2, ed una configurazione di bloccaggio in cui l’organo di bloccaggio 14’, 14†sporge radialmente esternamente rispetto alla parete principale 6.
In altre parole, nella configurazione di bloccaggio l’ingombro radiale dell’organo di bloccaggio à ̈ superiore rispetto a quello della configurazione di inserimento; in questo modo, la struttura 1 può essere introdotta nella parete di supporto 2 (o nella sede passante 34) quando l’ingombro à ̈ minore (vale a dire nella configurazione di inserimento), per poi essere bloccata con il raggiungimento della configurazione di bloccaggio dove l’estensione dell’organo provoca un ingombro superiore alla sezione di transito della sede passante 34.
In accordo ad una variante di particolare vantaggio, l’organo di bloccaggio 14’, 14†à ̈ ruotabile rispetto al corpo di struttura 4 attorno ad un asse di rotazione R’, R†, preferibilmente sostanzialmente parallelo all’asse di corpo X, tra le summenzionate configurazioni.
Ad esempio le rappresentazioni di figura 1, 2 e 3 mostrano gli organi di bloccaggio nella configurazione di bloccaggio. Nella configurazione di inserimento tali organi sono invece rivolti con le rispettive porzioni di interazione 46 verso il vano interno 8, ad esempio ruotati di 180° rispetto a quanto illustrato, in modo da impegnare parzialmente l’apertura di manovra 20’, 20†.
Preferibilmente, la struttura 1 comprende un componente di guida 22 collegato al corpo di struttura 4 per guidare in rotazione l’organo di bloccaggio 14’, 14†; vantaggiosamente, il componente di guida 22 à ̈ disposto esternamente al vano interno 8.
Nelle forme di realizzazione mostrate, il componente di guida 22 Ã ̈ in forma di perno, ad esempio a sezione prevalentemente quadrata o comunque poligonale.
In relazione alle modalità di fissaggio del componente di guida 22 al corpo di struttura 4, quest’ultimo può essere vantaggiosamente provvisto di un sostegno 52 per il collegamento del componente di guida 22. Ad esempio, il sostegno 52 à ̈ in forma di mensola che si estende radialmente esternamente dalla parete principale 6. Preferibilmente, il sostegno 52 delimita parzialmente l’apertura di manovra 20’, 20†.
In accordo ad una forma di realizzazione preferita ulteriore, il componente di guida 22 Ã ̈ collegato meccanicamente alla flangia di riscontro 12.
Ancora più preferibilmente, una prima estremità 22’ del componente di guida 22 à ̈ connessa al sostegno 52, mentre una seconda estremità 22†del componente di guida, opposta alla prima 22’, à ̈ unita alla flangia di riscontro. Ad esempio, la seconda estremità 22†comprende un piattello di unione 80 idoneo a collocarsi in una sede di piattello 82 delimitata dalla flangia di riscontro 12, vantaggiosamente accessibile dalla superficie di flangia 82 opposta alla prima superficie 40.
Vantaggiosamente, l’organo di bloccaggio 14’, 14†à ̈ attraversato dal componente di guida 22 in maniera passante; ad esempio la prima sede 62 delimitata dall’organo 14’, 14†accoglie almeno parzialmente tale componente 22 con possibilità di movimento almeno rotazionale.
In accordo ad una forma di realizzazione preferita, la distanza dell’organo di bloccaggio 14’, 14†rispetto alla flangia di riscontro 12 à ̈ regolabile. Sebbene sia ipotizzabile una flangia movibile rispetto ad un organo di bloccaggio fisso, à ̈ preferibile che l’organo di bloccaggio sia il componente spostabile durante la regolazione.
Secondo una variante, l’organo di bloccaggio 14’, 14†à ̈ scorrevole lungo un componente di guida 22 conformato preferibilmente in modo da consentirne spostamenti a passo predefinito.
Ad esempio, il componente di guida 22 presenta una zona seghettata 54 oppure frastagliata, la distanza tra i denti di sega essendo idonea a determinare il suddetto passo.
Vantaggiosamente, il componente di guida 22 delegato alla traslazione à ̈ il medesimo elemento costruttivo responsabile della rotazione dell’organo di bloccaggio. Di conseguenza, tale componente 22 consente la rototraslazione dell’organo di bloccaggio.
Al fine di realizzare la suddetta regolazione, una forma di realizzazione prevede che l’organo di bloccaggio 14’, 14†comprenda almeno un elemento di fermo 24 al componente di guida 22, tale elemento 24 essendo influenzato elasticamente a riscontro del componente di guida 22.
In altre parole, l’elemento di fermo 24 viene sollecitato costantemente contro il componente di guida 22 in modo da evitare movimenti reciproci del componente e dell’organo di bloccaggio; a tal proposito può essere previsto un elemento elastico di spinta 60 idoneo ad interagire con l’elemento di fermo 24. Ad esempio, l’elemento elastico di spinta 60 à ̈ costituito da un setto in materiale elastomerico. Secondo tale variante, il setto presenta preferibilmente una sezione trasversale genericamente a forma di H.
L’elemento di fermo 24 à ̈ preferibilmente collocato in maniera scorrevole nella seconda sede 64 dell’organo di bloccaggio; la seconda sede 64 comunica vantaggiosamente con la terza sede 66, all’interno della quale à ̈ almeno parzialmente accolto l’elemento elastico di spinta 60, ovvero il setto in materiale elastomerico.
Per lo scostamento dell’elemento di fermo 24 dal componente di guida 22, ad esempio per scollegare la struttura 1 dalla parete di supporto 2, una variante realizzativa prevede che l’organo di bloccaggio 14’, 14†comprenda una porzione di manovra 68 funzionalmente collegata all’elemento di fermo 24; in particolare, la porzione di manovra 68 à ̈ una porzione di tale elemento 24, vantaggiosamente comprimibile manualmente dal vano interno 8.
Infatti, quando la porzione di manovra 68 viene azionata (compressa, tirata oppure spinta), con una forza sufficiente da vincere la forza dell’elemento elastico di spinta 60, l’organo di bloccaggio risulta nuovamente scorrevole lungo il componente di guida 22. In accordo ad una variante vantaggiosa, la prima sede 62 e la seconda sede 64 sono tra loro comunicanti, in modo che il componente di guida 22 trattenga l’elemento di fermo 24 nella seconda sede 64.
A tal proposito, l’elemento di fermo 24 à ̈ conformato in modo da accogliere almeno parzialmente il componente di guida 22, ad esempio in un proprio vano di elemento 70. Secondo una forma realizzativa, l’elemento di fermo 24 comprende almeno un dente 72, ad esempio con bordo acuminato 74, per interagire con la zona seghettata 54 oppure frastagliata del componente di guida 22.
Nella forma di realizzazione mostrata, il dente 72 si estende in maniera inclinata rispetto all’asse di rotazione R’, R†, ad esempio con un angolo acuto; vantaggiosamente, il dente 72 sporge, in proiezione, nel vano di elemento 70.
In accordo ad una variante vantaggiosa, il componente di guida 22 comprende un primo tratto 26 idoneo a consentire una rotazione dell’organo di bloccaggio 14’, 14†attorno all’asse di rotazione R’, R†ed un secondo tratto 28, attiguo al primo 26, in cui tale organo 14’, 14†à ̈ movimentabile in traslazione, e preferibilmente à ̈ mobile di sola traslazione.
Per realizzare tale moto traslatorio, il secondo tratto 28 comprende ad esempio almeno una costa longitudinale 30 idonea a realizzare una coppia prismatica con l’organo di bloccaggio 14’, 14†.
In accordo ad una variante ulteriore, il componente di guida 22 può essere provvisto di una costa secondaria 76 che funge da fine corsa per l’organo di bloccaggio, quando questo viene movimentato verso la prima estremità 22’.
Vantaggiosamente, la costa secondaria 76 si estende radialmente, ed à ̈ sfalsata angolarmente rispetto alla costa longitudinale 30, ad esempio di 90°, rispetto all’asse di rotazione R’, R†.
Tale costa secondaria 76 à ̈ inseribile in un’appendice esterna 78 della prima sede 62, anche’essa passante attraverso l’organo di bloccaggio; in tal modo, quando l’organo di bloccaggio 14’, 14†deve essere associato al componente di guida 22, à ̈ opportuno che l’appendice esterna 78 sia allineata alla costa secondaria 76. Superata tale costa 76, l’organo di bloccaggio e la guida sono ruotabili in quando un tratto intermedio 80 della guida 22 à ̈ privo di componenti idonei a limitare la rotazione. Da ultimo, quando l’organo di bloccaggio inizia la propria traslazione in avvicinamento verso la flangia 12, l’appendice esterna 78 accoglie la costa longitudinale 30 e l’organo di bloccaggio viene quindi condotto in traslazione.
Vantaggiosamente, lo sfalsamento angolare tra le coste 30, 76 fa sì che, nel moto inverso, l’organo di bloccaggio possa disimpegnarsi dal componente di guida in quanto, come detto, la costa secondaria realizza un fine corsa ed à ̈ disallineata rispetto all’appendice esterna 78.
Per il montaggio della apparecchio di illuminazione da incasso 10 alla parete di supporto 2, il corpo di struttura 4 viene inizialmente inserito in tale parete in modo che la flangia di riscontro 12 vada a riscontro della parete 2, ed in particolare della superficie visibile 18.
In questa fase, la struttura 1 per il montaggio à ̈ preferibilmente munita almeno di un organo di bloccaggio 14’, 14†e del componente di guida 22, associati come discusso in precedenza.
Successivamente, l’organo di bloccaggio 14’, 14†viene manovrato dal vano interno 8 in modo che l’organo cooperi con la flangia di riscontro 12 per assicurare la struttura 1 alla parete di supporto 2.
Preferibilmente, la fase di manovrare l’organo di bloccaggio 14’, 14†precede una fase di inserire un riflettore 78.
Infatti, come si può ad esempio intuire dalla prospettiva di figura 1, quando il riflettore 78 à ̈ inserito nel vano interno 8 l’apertura di manovra 20’ risulta sostanzialmente ostruita sì da non consentire la libera movimentazione dell’organo di bloccaggio.
Ancora più preferibilmente, la fase di manovrare l’organo di bloccaggio 14’, 14†à ̈ precedente ad una fase di connettere l’elemento dissipatore di calore 32 al corpo di struttura 4.
Ulteriori fasi del montaggio, in accordo a varianti preferite, sono evidenti dalla descrizione che precede. Innovativamente, la struttura per il montaggio e l’apparecchio di illuminazione oggetto della presente invenzione permettono di effettuare il fissaggio al e la rimozione dal contro-soffitto o parete in modo comodo, rapido e sicuro, potendo manovrare costantemente i mezzi di bloccaggio in modo controllato, ovvero senza gli inconvenienti legati all’attivazione a scatto propria dei mezzi di bloccaggio secondo la tecnica nota. Inoltre, con la struttura proposta, anche lo smontaggio avviene in modo rapido, preciso e sicuro.
Grazie alla possibilità di traslazione dell’organo di bloccaggio lungo il componente di guida seghettato, la stessa struttura di montaggio può essere utilizzata per l’incasso in contro-soffitti o pareti di spessori notevolmente diversi tra loro.
Vantaggiosamente, l’avvicinamento dell’organo di bloccaggio alla flangia avviene in accordo a modalità estremamente ergonomiche, nonostante gli spazi ristretti in cui si deve operare, e anche con una sola mano a disposizione.
Vantaggiosamente, la struttura per il montaggio e l’apparecchio di illuminazione oggetto della presente invenzione consentono un accoppiamento geometrico perfetto dei rispettivi componenti, in modo che la semplicità di costruzione si traduca in una vita utile di impiego più lunga dell’apparecchiatura.
Vantaggiosamente, la struttura per il montaggio e l’apparecchio di illuminazione oggetto della presente invenzione sono implementabili in strutture architettoniche con le caratteristiche più disparate, ed in particolare con spessori di parete variabili in un ampio intervallo dimensionale.
Vantaggiosamente, l’aggancio della struttura alla parete risulta saldo e stabile, in virtù delle caratteristiche tecniche discusse. Inoltre, la presenza di una coppia di organi di bloccaggio consente ampi margini di adattabilità.
Vantaggiosamente, l’apparecchio di illuminazione e la struttura descritti sono state progettati per evitare pericolosi innalzamenti della temperatura interna, per cui le operazioni di manutenzione posso essere ridotte al minimo.
Alle forme di realizzazione della struttura, dell’apparecchio di illuminazione da incasso e del metodo suddetti, un tecnico del ramo, al fine di soddisfare esigenze specifiche, potrebbe apportare varianti o sostituzioni di elementi con altri funzionalmente equivalenti.
Anche tali varianti sono contenute nell’ambito di tutela come definito dalle seguenti rivendicazioni.
Inoltre, ciascuna variante descritta come appartenente ad una possibile forma di realizzazione à ̈ realizzabile indipendentemente dalle altre varianti descritte.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Struttura (1) per il montaggio di un apparecchio di illuminazione da incasso (10) ad una parete di supporto (2), ad esempio un contro-soffitto, detta struttura (1) comprendendo: - un corpo di struttura (4), inseribile nella parete di supporto (2) e comprendente una parete principale (6), che si estende attorno ad un asse di corpo (X) e che circoscrive un vano interno (8) per l’accoglimento almeno parziale di almeno un riflettore (78) e/o di una sorgente luminosa; - una flangia di riscontro (12), raccordata e che si estende radialmente dalla parete principale (6) per fungere da riscontro per la parete di supporto (2); ed - almeno un organo di bloccaggio (14’, 14†), manovrabile dal vano interno (8), che coopera con la flangia di riscontro (12) per assicurare la struttura (1) alla parete di supporto (2), caratterizzata dal fatto che detto organo di bloccaggio (14’, 14†) à ̈ ruotabile rispetto al corpo di struttura (4) tra una configurazione di inserimento della struttura (1) nella parete di supporto (2), ed una configurazione di bloccaggio in cui l’organo di bloccaggio (14’, 14†) sporge radialmente esternamente rispetto alla parete principale (6).
  2. 2. Struttura secondo la rivendicazione 1, in cui l’organo di bloccaggio (14’, 14†) e la flangia di riscontro (12) lavorano in opposizione, lavorando su superfici (16, 18) contrapposte della parete di supporto (2).
  3. 3. Struttura secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui lo spessore della parete principale (6) à ̈ attraversato da un’apertura di manovra (20’, 20†) comunicante con il vano interno (8), attraverso la quale l’organo di bloccaggio (14’, 14†) à ̈ movibile.
  4. 4. Struttura secondo la rivendicazione 3, in cui l’organo di bloccaggio (14’, 14†) à ̈ montato sul corpo di struttura (4) in modo movibile per transitare attraverso l’apertura di manovra (20’, 20†).
  5. 5. Struttura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente un componente di guida (22) collegato al corpo di struttura (4) esternamente al vano interno (8) per guidare in rotazione l’organo di bloccaggio (14’, 14†).
  6. 6. Struttura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la distanza dell’organo di bloccaggio (14’, 14†) rispetto alla flangia di riscontro (12) à ̈ regolabile.
  7. 7. Struttura secondo la rivendicazione 6, in cui l’organo di bloccaggio (14’, 14†) à ̈ scorrevole lungo un componente di guida (22) conformato in modo da consentirne spostamenti a passo predefinito.
  8. 8. Struttura secondo la rivendicazione 6 o 7, in cui l’organo di bloccaggio (14’, 14†) comprende almeno un elemento di fermo (24) al componente di guida (22), detto elemento (24) essendo influenzato elasticamente a riscontro del componente (22).
  9. 9. Struttura secondo la rivendicazione 7 o 8, in cui il componente di guida (22) comprende un primo tratto (26) idoneo a consentire una rotazione dell’organo di bloccaggio (14’, 14†) attorno ad un asse di rotazione (R’, R†) ed un secondo tratto (28), attiguo al primo (26), in cui detto organo (14’, 14†) à ̈ movimentabile in traslazione.
  10. 10. Struttura secondo la rivendicazione 19, in cui il secondo tratto (28) comprende almeno una costa longitudinale (30) idonea a realizzare una coppia prismatica con l’organo di bloccaggio (14’, 14†).
  11. 11. Struttura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui ogni organi di bloccaggio à ̈ ruotabile attorno ad un asse di rotazione (R’, R†) sostanzialmente parallelo all’asse di corpo (X).
  12. 12. Apparecchio di illuminazione da incasso (10) comprendente: - una struttura (1) per il bloccaggio secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti; ed - una sorgente luminosa, ad esempio a LED, almeno parzialmente accolta nel vano interno (8).
  13. 13. Apparecchio di illuminazione secondo la rivendicazione 12, comprendente un elemento dissipatore di calore (32), connesso al corpo di struttura (4) in maniera rilasciabile, termicamente in contatto con la sorgente luminosa.
  14. 14. Apparecchio di illuminazione secondo la rivendicazione 12 o 13, comprendente almeno un riflettore (78) per la sorgente luminosa portato dall’elemento dissipatore di calore (32).
  15. 15. Metodo per il montaggio di un apparecchio di illuminazione da incasso (10) ad una parete di supporto (2) comprendente le fasi di: - fornire un corpo di struttura (4) comprendente una parete principale (6), che si estende attorno ad un asse di corpo (X) e che circoscrive un vano interno (8) per l’accoglimento almeno parziale di un riflettore (78) e/o di una sorgente luminosa; - inserire il corpo di struttura (4) nella parete di supporto (2) in modo che una flangia di riscontro (12) della parete principale (6) vada a riscontro di detta parete (2); - manovrare dal vano interno (8) un organo di bloccaggio (14’, 14†) della struttura (1) in modo che questo cooperi con la flangia di riscontro (12) per assicurare la struttura (1) alla parete di supporto (2) in cui la fase di manovrare comprende una fase di far ruotare detto organo di bloccaggio (14’, 14†) rispetto al corpo di struttura (4) tra una configurazione di inserimento della struttura (1) nella parete di supporto (2), ed una configurazione di bloccaggio in cui l’organo di bloccaggio (14’, 14†) sporge radialmente esternamente rispetto alla parete principale (6).
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US6095660A (en) * 1997-06-16 2000-08-01 Moriyama Sangyo Kabushiki Kaisha Equipment using mounting hole of ceiling as fixing element and accessory devices
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