ITBO990143A1 - Dispositivo per il caricamento di film su macchine per l' avvolgimento di prodotti . - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE dal titolo:

DISPOSITIVO PER IL CARICAMENTO DI FILM SU MACCHINE PER L'AVVOLGIMENTO DI PRODOTTI.

Il presente trovato concerne un dispositivo per il caricamento di film su macchine per l'avvolgimento di prodotti

Le attuali macchine avvolgitrici o fasciatrici di gruppi di prodotti (di tipo automatico o semiautomatico) sono sostanzialmente costituite da una piattaforma di supporto dei gruppi di prodotti su pallet (piattaforma che può essere rotante o fissa) e da una struttura di supporto dei mezzi di alimentazione del film. Tale struttura può essere costituita da una semplice colonna verticale su cui scorre, nei due sensi, una unità dotata dei suddetti mezzi di alimentazione del film (con piattaforma rotante), oppure prevedere dei bracci o rebbi orizzontali rotanti attorno al gruppo di prodotti (usualmente con piattaforma fissa).

I mezzi di alimentazione del film si compongono, a loro volta, di una bobina di film, girevolmente supportata da un albero verticale, il quale è associato ad una piastra facente parte di un carrello di supporto dei mezzi di alimentazione. Oltra alla bobina, sono presenti una pluralità di rulli, sempre ad asse verticale ed associati alla piastra, atti a permettere la guida ed il traino tensionato del film verso il gruppo di prodotti.

Oltre a questi elementi, nelle attuali macchine fasciatrici è sempre più frequente l’utilizzo di gruppi di prestiro, motorizzati, del film di avvolgimento, soprattutto quando si utilizza film estensibile a freddo. Questa procedura di prestiro permette un incremento dell'effetto stabilizzante del film con una proporzionale riduzione del peso del film su ogni gruppo di prodotti fasciato.

Per poter ottenere un corretto stiramento del film in alimentazione, cioè senza slittamenti del film attorno ai rulli e soprattutto senza una notevole strizione o riduzione laterale della fascia del film (con annullamento dell’effetto di riduzione del peso del film), è necessario prevedere l'utilizzo di almeno una coppia di rulli motorizzati indipendentemente l'uno dall'altro in modo da presentare velocità periferiche diverse, con una disposizione molto ravvicinata dei due rulli e con l'angolo di avvolgimento del film attorno ai due rulli molto ampio.

Queste condizioni operative, unitamente alla struttura già preesistente dei mezzi di alimentazione, fa sì che il gruppo di alimentazione film sia provvisto di un notevole numero di rulli molto vicini fra loro sul carrello di movimentazione. Questa architettura costruttiva determina, quindi, una difficile fase di caricamento od inserimento del film da parte dell'operatore (in caso di esaurimento bobina o rottura del film), in quanto gli spazi disponibili tra i rulli sono molto ridotti e vi è, a volte, anche il pericolo di uno schiacciamento delle dita da parte dell'operatore nel caso di inserimento manuale del lembo di film.

Per cercare di eliminare tale inconveniente, i costruttori di queste macchine hanno realizzato, in una prima soluzione, un carrello di supporto della bobina e dei rulli di guida e di prestiro a sbalzo, ovvero con il solo utilizzo di una staffa di supporto. Tale architettura risolve, in parte, il problema di caricamento del film nei rulli (una estremità dei rulli è libera), ma necessita di un accurato dimensionamento dell'unica parte di supporto ed un elevato irrigidimento dei rulli (visto l'unico punto di appoggio presente) che determina un aumento considerevole dei costi della macchina, oltre alla complessità del montaggio. Oltre a ciò, vi è da considerare che gli organi di trasmissione del moto e di regolazione della velocità dei rulli (moto riduttori e gruppi pulegge/ruote dentate) vengono raggruppati ad una sola estremità dei rulli con conseguente notevoli ingombri del carrello portarulli in senso longitudinale e complessità di realizzazione dei cinematismi di trasmissione del moto ai rulli.

In una seconda soluzione si è pensato di sdoppiare il carrello di supporto in una parte fissa ed una parte mobile, ovvero ruotabile attorno ad un asse di fulcro orizzontale o verticale. Con questa soluzione l'operatore può caricare il film, dopo aver ruotato la parte mobile, facendo passare il lembo dello stesso film nella zona libera dalla parte fissa.

Anche in questa seconda soluzione vi sono però alcuni inconvenienti dati dal maggiore ingombro e peso del carrello, necessario per il suo sdoppiamento, con conseguente utilizzo di organi di sollevamento appropriati a questa necessità e quindi con una lievitazione dei costi di realizzazione del gruppo. Tale soluzione, inoltre, rende necessario allontanare i rulli dì prestiro l'uno dall'altro, e la possibilità di diminuire gli angoli di avvolgimento con conseguenti rischi di abbassare la qualità dell'operazione di prestiro.

Lo scopo del presente trovato è pertanto quello di eliminare gli inconvenienti ora menzionati attraverso la realizzazione di un dispositivo per il caricamento di film presentante provvisto di una struttura estremamente ridotta nell’ingombro, ma con la quale è possibile ottenere un veloce e rapido inserimento del lembo libero del film tra i rulli di prestiro da parte dell’operatore, mantenendo comunque un rendimento operativo analogo ai modelli tradizionali.

Le caratteristiche tecniche del trovato, secondo i suddetti scopi, sono chiaramente riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni sotto riportate ed i vantaggi dello stesso risulteranno maggiormente evidenti nella descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano una forma di realizzazione puramente esemplificativa e non limitativa, in cui:

la figura 1 illustra il dispositivo per il caricamento di film, conformemente al presente trovato, in una vista prospettica con alcune parti asportate per meglio evidenziarne altre;

la figura 2 illustra il dispositivo riferito a figura 1 in una vista in pianta dall’alto;

la figura 3 illustra il dispositivo di cui alle figure precedenti in una vista in pianta dall’alto con alcune parti asportate per meglio evidenziarne altre.

Conformemente alle figure dei disegni allegati, e con particolare riferimento alla figura 1, il dispositivo in oggetto viene utilizzato per il caricamento di film, in particolare, ma non limitatamente, per film estensibile a freddo, su macchine per l'avvolgimento di gruppi di prodotti (qui non illustrate in quanto di tipo ampiamente noto).

Queste macchine comprendono, nelle parti di interesse della presente trattazione, un telaio 1 di supporto di un gruppo 2 di alimentazione e preparazione del film 3 (ovvero di prestiro, a freddo, del film 3) da avvolgere attorno al gruppo di prodotti.

Il gruppo 2 comprende un carrello 4 supportante, girevolmente, una bobina 5 del film 3 con asse di sviluppo verticale Z, ed almeno una coppia di rulli 6 e 7 ruotabili attorno al proprio asse Z1 e Z2, parallelo all'asse Z della bobina 5.

Questi due rulli 6 e 7 hanno il compito di pre stirare il film 3 e sono vincolati, ad una estremità, al carrello 4, per il tramite di una piattaforma 8; i due rulli 6 e 7 (vedi anche figure 2 e 3) sono disposti tra loro in modo da permettere il passaggio del film 3, a larghezza L, lungo un percorso di alimentazione definito da una parte della propria corrispondente circonferenza esterna o superficie di contatto 6s e 7s.

Sul carrello 4 è prevista, inoltre, una carteratura 9 di copertura dell’estremità della coppia di rulli 6 e 7 opposta a quella vincolata alla piattaforma 8. Questa carteratura 9 ricopia ogni singolo rullo 6 e 7 in modo da definire un corridoio C passante, senza soluzione di continuità, almeno in corrispondenza delle superfici di contatto 6s e 7s dei rulli 6 e 7 per l'inserimento, dall’esterno, del film 3 tra le stesse superfici di contatto.

Per poter definire il suddetto corridoio C, la carteratura 9 è provvista di aperture 10 e 11 passanti, dall’esterno, almeno in corrispondenza delle porzioni di superfici contraffacciate della coppia di rulli 6 e 7 definenti le suddette superfici di contatto 6s e 7s con il film 3 da prestirare.

Entrando maggiormente nel dettaglio costruttivo, la carteratura 9 è composta da almeno due distinte parti 9a e 9b, ognuna supportante e ricopiante un relativo rullo 6 e 7 a definire una ulteriore piattaforma di supporto degli stessi rulli; in particolare, questa carteratura 9 definisce una piattaforma di supporto superiore del carrello 4 in modo da vincolare bilateralmente i rulli 6 e 7.

Per poter ottenere un irrigidimento della carteratura 9 (necessario per poter meglio vincolare le estremità dei rulli 6 e 7), ognuna delle sue parti 9a e 9b è singolarmente associata all’altra piattaforma 8 per il tramite di proprie porzioni verticali 12 e 13 di copertura di parte di ogni rullo 6 e 7. Ovviamente queste parti 12 e 13 si sviluppano a fianco di zone dei rulli 6 e 7 non interessate dal passaggio del film 3.

Come osservabile nelle figure 1 , 2 e 3, è prevista una ulteriore terza parte 14 della carteratura 9, analoga strutturalmente alle precedenti, la quale supporta e ricopre l’estremità superiore di un terzo rullo 15 di rinvio del film 3, verso il gruppo di prodotti da avvolgere, disposto in prossimità della coppia di rulli 6 e 7.

Altro elemento particolarmente vantaggioso del dispositivo è dato dal fatto che ogni parte 9a, 9b e 14 della carteratura 9 presenta i propri bordi perimetrali 17, 18 e 19 smussati in direzione del relativo rullo 6, 7 e 15 supportato in modo da definire una zona di invito per il film 3 da inserire tra gli stessi rulli: tale caratteristiche permette un rapido inserimento del film 3, preferenzialmente raccolto a cordone (qui non visibile), dall’alto del carrello senza rischi per l’operatore.

Ulteriore caratteristica presente nel dispositivo finora descritto è data dalla coppia di rulli 6 e 7, la quale è costituita da relativi motorulli (le cui parti cinematiche non sono illustrate nel dettaglio in quanto di tipo noto). I motorulli sono controllati, nella loro rotazione, da una unità 16 a microprocessore (facente parte del gruppo di controllo della macchina, qui non illustrato, in quanto di tipo noto).

In pratica, tale soluzione permette di una estremità di ogni rullo libera da cinematismi di collegamento (come nei modelli tradizionali), dove è possibile vincolare il rullo direttamente alla carteratura in modo semplice e poco ingombrante e non alla trasmissione di moto.

I motorulli sono provvisti di relativi variatori di frequenza che, tramite il controllo del suddetto microprocessore, consentono le regolazioni di velocità dei rulli con variazioni continua del valore di prestìro del film 3 senza dover ricorrere a elementi meccanici o comunque a sostituzione di pignoni/ruote dentate.

Un dispositivo così strutturato raggiunge, quindi, gli scopi prefìssati grazie ad una struttura estremamente semplice, poco ingombrante, grazie all’utilizzo di motorulli che permettono la diminuzione di organi meccanici di trasmissione/variazione del moto alle estremità dei rulli. Questa particolarità dei motorulli permette di strutturare la suddetta carteratura in corrispondenza dell'estremità superiore dei rulli con un canale C per l'inserimento del film dall'esterno in modo estremamente rapido, sicuro e facile nell’operazione manuale. Tutto ciò mantenendo una rigidezza della struttura appropriata al lavoro del carrello ed alla necessità di prestiro del film.

Il carrello, quindi, è strutturato con un numero ridotto di rulli di rinvio, grandi angoli di avvolgimento attorno ai rulli di prestiro (vedi figure 2 e 3) ed una distanza molto ridotta tra questi ultimi per evitare la riduzione della fascia laterale del film in fase di stiramento.

Il trovato così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo. Inoltre, tutti i dettagli possono essere sostituiti da elementi tecnicamente equivalenti.

Claims (8)

1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per il caricamento di film su macchine per l'avvolgimento di gruppi di prodotti, macchine comprendenti, tra l'altro, un telaio (1) di supporto di un gruppo (2) di alimentazione e preparazione del film (3) da avvolgere attorno a detto gruppo di prodotti; detto gruppo (2) comprendendo almeno un carrello (4) supportante, girevolmente, una bobina (5) di detto film (3) ad asse (Z) verticale, ed almeno una coppia di rulli (6, 7) ruotabili attorno al proprio asse (Z1, Z2), parallelo all'asse (Z) di detta bobina (5), e vincolati , ad una estremità, a detto carrello (4), per il tramite di almeno una piattaforma (8), ed atti a permettere, detta coppia di rulli (6, 7) il passaggio di detto film (3), a larghezza (L), lungo un percorso di alimentazione definito da una parte della propria corrispondente circonferenza esterna o superficie di contatto (6s, 7s), caratterizzato dal fatto di prevedere una carteratura (9) di copertura dell'estremità di detta coppia di rulli (6, 7) opposta a quella vincolata a detta almeno una piattaforma (8) e ricopiante, detta carteratura (9), ogni detto singolo rullo (6, 7) in modo da definire un corridoio (C) passante, senza soluzione di continuità, almeno in corrispondenza di dette superfici di contatto (6s, 7s) di detti rulli (6, 7) per l'inserimento, dall'esterno, di detto film (3) tra le stesse superfici di contatto.
2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che detta carteratura (9) è provvista di aperture (10, 11) passanti, dall'esterno, almeno in corrispondenza delle porzioni di superfici contraffacciate di detta coppia di rulli (6, 7) definenti dette superfici di contatto (6s, 7s) con detto film (3).
3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che detta carteratura (9) è composta da almeno due distinte parti (9a, 9b), ognuna supportante e ricopiante un relativo detto rullo (6, 7) a definire una ulteriore piattaforma di supporto degli stessi rulli; ogni detta parte (9a, 9b) di piattaforma essendo singolarmente associata all'altra detta piattaforma (8) per il tramite di proprie porzioni verticali (12, 13) di copertura di ogni detto rullo (6, 7).
4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che è prevista una terza parte (14) di detta carteratura (9), analoga alle precedenti, ed atta a supportare e ricopiare un terzo rullo (15) di rinvio di detto film (3) disposto in prossimità di detta coppia di rulli (6, 7).
5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta coppia di rulli (6, 7) è costituita da relativi motorulli controllati, nella loro rotazione, da una unità (16) a microprocessore.
6. 6. Dispositivo secondo le rivendicazioni 3 e 4, caratterizzato dal fatto che ogni detta parte (9a, 9b, 14) di carteratura presenta i propri bordi perimetrali (17, 18, 19) smussati in direzione del relativo rullo (6, 7, 15) supportato in modo da definire una zona di invito per il detto film (3) da inserire tra i detti rulli (6, 7, 15).
7. 7. Dispositivo secondo le rivendicazioni 1 , 3 e 4, caratterizzato dal fatto che detta carteratura (9) definisce la piattaforma di supporto superiore di detto carrello (4).
8. 8. Dispositivo secondo le rivendicazioni precedenti e secondo quanto descrìtto ed illustrato con riferimento alle figure degli uniti disegni e per gli accennati scopi.