ITBO960635A1 - Serratura a cilindro con perni antieffrazione perfezionati - Google Patents

Description

Titolo: SERRATURA A CILINDRO CON PERNI ANTIEFFRAZIONE PERFEZIONATI

la presente invenzione ha per oggetto una serratura a cilindro dotata di perni antieffrazione perfezionati.

Con'? noto una serratura a cilindro comprende un corpo nel quale ? ricavata una sede cilindrica in cui ? supportato girevole un cilindretto. Ad un'estremit? del cilindretto ? rotatoriamente solidale un ingegno per l'azionamento di un catenaccio o scrocco. Nel cilindretto ? ricavato assialmente un canale per l'introduzione della chiave che interseca una prima serie di fori ricavati in un piano radiale del cilindretto nei quali ? guidata una prima serie di perni. I perni hanno estremit? coniche che si proiettano in detto canale e sulle quali ? destinata ad agire la chiave con una sua porzione codificata. Una seconda serie di fori di numero uguale a quello di detta prima serie ? ricavata in detto corpo in modo che ciascuno foro, in una determinata posizione angolare del cilindretto, risulti allineato con un rispettivo perno. In detta seconda serie di fori sono guidati una serie di controperni ed una serie di molle le quali, agendo su detta serie di controperni, mantengono ciascun contropemo a contatto di un rispettivo perno.

Quando la chiave ? disinserita da detto canale le molle spingono i aantrppemi ed i perni in una posizione in cui le estremit? coniche dei perni riscontrano contro la parete del canale ed i contnopemi intersecano il piano di accoppiamento fra sede e cilindretto impedendo la rotazione del cilindretto. Viceversa, con l'inserimento della chiave nel cilindretto, il piano di contatto fra perni e ccntropemi viene spostato fino a trovarsi nel piano di accoppiamento consentendo la rotazione del cilindretto nella sua sede del corpo.

Il punto debole delle serrature a cilindro del tipo descritto consiste nel fatto che i perni sono accessibili dall'esterno attraverso l'ingresso frontale del canale della chiave e possono venire spostati usando adatti grimaldelli in modo da permettere la rotazione del cilindretto.

Il metodo pi? seguito dagli effrattori per ottenere l'allineamento del piano di contatto fra perni e contropemi con il piano di accoppiamento fra cilindretto e la sua sede nel corpo ? il cosidetto metodo HOBB. Una dettagliata descrizione di tale metodo ? contenuta,nell'introduzione del brevetto tedesco n. 1.157.960 (da colonna 1, riga 28 fino a colonna 2, riga 33). Questo metodo prevede, con chiave estratta e cio? con la serratura in posizione di bloccaggio, di forzare in rotazione il cilindretto mediante un adatto utensile introdotto nel canale.

A causa delle sempre presenti differenti tolleranze radiali dei cantropemi che si proiettano nei fori 1 del cilindretto e dei diametri dei fori nel corpo , ? possibile bloccare quel controperno che ha il gioco minore. Questo contropemo pu? venire facilmente localizzato per mezzo di un grimaldello introdotto nel canale della chiave per il fatto che esso, non potendo scorrere, oppone una maggiore resistenza all'azione del grimaldello. Quando tale contropemo ? stato spostato fino a che il piano di contatto con il relativo perno giace nel piano di accoppiamento fra cilindretto e sede del corpo, cessa l'azione di bloccaggio del contropemo esercitata con la rotazione forzata del cilindretto. Il cilindretto pu? cos? compiere una piccolissima ulteriore rotazione fino a bloccare un nuovo contropemo avente un gioco immediatamente superiore a quella del controperno sbloccato . Agendo con il grimaldello come scpradescritto su questo nuovo contropemo e ripetendo le stesse operazioni su tutti i rimanenti cantropemi ? possibile portare i punti di contatto fra perni e controperni nel piano di accoppiamento fra sede e cilindretto e ottenere la rotazione del cilindretto.

Per ovviare all'apertura fraudolenta delle serrature a cilindro secondo il metodo indicato sono state proposte varie soluzioni consistenti soprattutto nel prevedere nei cantropemi delle zone di diametro ridotto o scanalature che, a chiave estratta, si trovano in corrispondenza del piano di accoppiamento. Tali zone, quando il cilindretto viene forzato fraudolentemente in rotazione, consentono una rotazione del cilindretto maggiore del gioco dei contropenin nei loro fori di alloggiamento e quindi tale da impedire lo spostamento dei controperni.

Soluzioni di questo tipo sono ad esempio descritte nei brevetti USA 1.593.513, 2.629.249 e 3.762.193, nel brevetto tedesco 628.600 e nel brevetto europeo 92.812.

In particolare nel brevetto europeo 92.812 viene descritta una serratura a cilindro in cui sia i perni che i controperni sono dotati di zone di diametro ridotto che definiscono, alle estremit? opposte, rispettive testine.

Le testine hanno un'altezza inferiore al gradino di codifica della serratura e presentano un'inclinazione a 45?. In tal modo viene assicurato che le zone di diametro ridotto si trovino sempre nel piano di accoppiamento e si evita che le testine si vengano a trovare in tale piano.

Il compito tecnico della presente invenzione ? ora quello di perfezionare ulteriormente le serrature a cilindro dotate di perni e controperni in modo da offrire maggiore resistenza a tentativi di effrazione.

Nell'ambito di tale compito costituisce uno scopo della presente invenzione la realizzazione di perfezionamenti attuabili senza compromettere la economicit? della serratura. Tale colpito e tale scopo vengono ottenuti con una serratura a cilindro ccnprendente un corpo, una sede cilindrica ricavata In detto corpo, un cilindretto girevole in detta sede, un ingegno di azionamento rotatoriamente solidale a detto cilindretto, un canale di introduzione di una chiave ricavato assialmente in detto cilindretto, una prima serie di fori ricavati in un piano radiale in detto cilindretto ed intersecanti detto canale, una prima serie di perni mobili in detta prima serie di fori ed aventi estremit? coniche che si proiettano in detto canale e sulle quali ? destinata ad agire la chiave con una sua porzione codificata, una seconda serie di fori di numero uguale a quello di detta prima serie, ricavati in detto corpo e giacenti in un piano radiale, una serie di controperni scorrevoli in detta seconda serie di fori, una serie di molle alloggiate in detta seconda serie di fori ed agenti su detta serie di contnopemi, ciascuno di detti controperni essendo mantenuto a contatto di un rispettivo perno da dette molle, caratterizzata dal fatto che le estremit? dei detti perni e contnopemi che sano a contatto reciproco hanno un diametro ridotto rispetto ai fori di alloggiamento e che sulla rimanente porzione di almeno parte didetti perni e contnopemi sono ricavate ulteriori zone a diametro ridotto fra le quali e dette estremit? restano definiti collari di separazione.

Ulteriori vantaggi e caratteristiche della presente invenzione risulteranno maggiormente dalla descrizione che segue sulla base degli uniti disegni in cui;

la figura 1 mostra una sezione longitudinale di una serratura a cilindro secondo la presente invenzione;

la figura 2 mostra una vista in sezione secondo il piano II-II di figura 1 della serratura in posizione di chiusura o riposo, con i perni e contropemi in posizione di interdizione del cilindretto;

la figura 3 mostra la stessa vista di figura 2 in una possibile situazione di effrazione;

la figura 4 mostra la stessa vista di figura 2 in una ulteriore possibile situazione di effrazione;

la figura 5 ? una vista secondo il piano V-V in una possibile situazione di effrazione

la figura 6 ? una vista in sezione longitudinale di una variante della serratura a cilindro ed infine

la figura 7 mostra in sezione una variante della serratura in posizione di riposo o chiusura, con i perni e contropemi in posizione di interdizione del cilindretto.

Facendo riferimento alla figura 1-2, la serratura conprende un corpo 1 il quale comprende una porzione tubolare 2 definente una sede cilindrica 3 per un cilindretto 4.

Al cilindretto 4 ? accoppiato rotatoriamente in modo noto un ingegno (non rappresentato) per l'azionamento di un catenacoo o scrocco.

Dalla porzione tubolare 2 del corpo 1 si estende un'espansione 5 in cui ? ricavata una pluralit? di fori ciechi 6, giacenti in un piano longitudinale passante per l'asse della sede cilindrica 3. Nei fori ciechi 6 ? alloggiata una serie di contropemi sollecitati da molle 7 interposti fra le loro estremit? interro ed il fondo dei fori ciechi 6. I contropemi sono di tre tipi. Quello indicato con 8 ? costituito da un semplice cilindretto. Quelli indicati con 9 sono costituiti da un cilindretto che presenta alle estremit? opposte delle riduzioni di diametro 10 di uguale lunghezza assiale. Infine i contropemi indicati con 11 sono costituiti da un cilindretto in cui sono ricavati due collari 12,13 che comprendono fra di loro una zona di diametro inferiore in seguito, per comodit? di descrizione denominata restringimento 14. Anche i controperni 11 , come i controperni 9 , presentano alle estremit? opposte rispettive riduzioni di diametro 15.

? da notare che i contropemi 9,11 hanno una forma siumetrica rispetto ad un piano di mezzeria ortogonale al loro asse. In tal modo possano venire inseriti nei fori 6 dell'espansione 5 senza un preventivo orientamento, dato che la loro parte attiva, cio? che partecipa ad incrementare la resistenza della serratura contro i tentativi di effrazione, ? solo quella rivolta verso il cilindretto 4.

Nel cilindretto 4 ? ricavato il canale assiale 16 di introduzione della chiave che s ' interseca con una serie di fori radiali 17. I fori 17 sono di numero e diametro uguale a quello dei fori ciechi 6 e distanziati fra di loro in modo che, in una determinata posizione angolare del cilindretto, corrispondente a quella di introduzione ed estrazione della chiave dalla serratura, si trovano allineati con i fori ciechi 6.

Nei fori 17 sono alloggiati perni 18 costituiti da cilindretti aventi un'estremit? 19 interna al cilindretto di forma conica ed un'estremit? 20 esterna, rivolta verso la periferia del cilindretto, presentante una riduzione di diametro.

I perni 18, cooperando con i controperni 8,9,11, bloccano o liberano la rotazione del cilindretto. Infatti i controperni 8,9,11, quando la chiave ? estratta, sotto la spinta delle molle 7, possono penetrare nei fori 17 ed impedire la rotazione del clindretto. La penetrazione dei contropemi 8,9,11 nei fori 17 ? determinata dal riscontro delle estremit? coniche 19 contro il fondo 21 dei fori 17 che si prolungano radialmente nel cilindretto 4. ? da notare che solo il contropemo 8 pi? interno che coopera con il perno 18 non presenta alcuna riduzione di diametro cos? da eliminare eventuali giochi del cilindretto 4 nella sua sede 3 e assicurare l ' allineamento dei rimanenti perni con i rispettivi controperni e far si che il loro scorrimento durante l ' introduzione e l'estrazione della chiave avvenga senza che i perni e i contropemi urtino contro i bordi dei fori 6,17. con la serratura descritta l'apertura avviene in modo noto. Infatti inserendo la chiave nel canale 16, i perni 18 vengono spostati a seconda della cifratura in modo che 11 punto di contatto 22 fra perni 18 e contropemi 8,9,11 coincida con 11 plano di accoppiamento 23 fra la sede 3 ed 11 cilindretto 4, per cui cessa l'interdizione operata dal contropemi 8,9,11 ed il cilindretto 4 pu? liberamente ruotare ed azionare l'ingegno che muove lo scrocco o catenaccio.

La maggiore efficacia della serratura contro tentativi di effrazione risulta pi? chiaramente dalle figure 3 e 4.

Infatti con la serratura in posizione di chiusura rappresentata in figura 3, lo sforzo di torsione esercitato fraudolentemente nel senso della freccia F sul cilindretto per mezzo di un utensile 24 inserito nel canale 16, determina per alcuni contropemi 11 la sovrapposizione del collare 12 sul bordo individuato dal foro 6 con la sede 3. Poich? il bordo del foro 6 costituisce un riscontro meccanico per il collare 12, ? praticamente inpossibile, agendo con un grimaldello, muovere assialmente il perno 18 e quindi portare il punto di contatto 22 sul piano di accoppiamento 23.

Peraltro persone maleintenzionate di particolare esperienza potrebbero interpretare questa difficolt? come un'indicazione che il oantropemo su cui stanno operando ? un perno dotato di una riduzione di diametro per cui, interrompendo la forzatura del cilindretto 4 ed agendo nuovamente sul perno 18 con un grimaldello 25,potrebbero riuscire ad ottenere l'allineamento del punto di contatto 22 sul piano di accoppiamento 23. Ora, in questa situazione, rappresentata in figura 4, le riduzioni di diametro 20 e 15, previste alle estremit? a contatto dei perni 18 e controperni 11, vengono a trovarsi in corrispondenza del piano di accoppiamento 23. Viene cos? consentita una ulteriore rotazione del cilindretto che potrebbe indurre il malfattore a ritenere di aver portato il punto di contatto 22 sul piano di accoppiamento 23. Per contro, come risulta dalla figura 4, il punto di contatto 22 non si trova affatto sul piano di accoppiamento 23 e la rotazione del cilindretto 4 risulter? comunque interdetta. Come si riconosce il perfezionamento descritto offre un sensibile miglioramento della sicurezza della serratura contro i tentativi di effrazioni perpetrati secondo il metodo HQBB. Lo stesso concetto inventivo ? applicabile anche al contropemo 9 privo di collari, ma presentante solo riduzioni di diametro 10 all'estremit? a contatto con i perni 18 (vedi figura 5) .

In una vantaggiosa forma di realizzazione dell ' invenzione, illustrata in figura 6, ? previsto che la somma S delle lunghezze dei perni e controperni sia costante, come pure sia costante la somma R delle riduzioni di diametro 15 e 20. Queste misure fanno s? che se i perni con i relativi contropemi vengono spinti fraudolentamente contro il fondo dei fori 6 del corpo 5, essendo costante la somma S delle lunghezze dei perni e contropemi, non sono desumbiili le lunghezze dei perni. Allo stesso modo, essendo costante la somma R delle riduzioni di diametro, non ? desumibile la posizione del punto di contatto tra perno e contropemo in quanto si possono individuare solo gli spigoli 26,27 dei perni e contropemi che tuttavia sono allo stesso livello per tutti i perni e ccntropemi.

Il trovato descritto ? utilizzabile anche nelle serrature cosidette a chiave piatta illustrate in figura 7, dove la codifica della chiave non ? ricavata su un dorso della chiave, ma su una faccia laterale della stessa.

Claims (4)

1. RIVENDICAZIONI 1. Serratura a cilindro comprendente un corpo, una sede cilindrica ricavata in detto corpo, un cilindretto girevole in detta sede, un ingegno di azionamento rotatoriamente solidale a detto cilindretto, un canale di introduzione di una chiave ricavato assialmente in detto cilindretto, una prima serie di fori ricavati in un piano radiale in detto cilindretto ed intersecanti detto canale, una prima serie di perni mobili in detta prima serie di fori ed aventi estremit? coniche che si proiettano in detto canale e sulle quali ? destinata ad agire la chiave con una sua porzione codificata, una seconda serie di fori di numero uguale a quello di detta prima serie, ricavati in detto corpo e giacenti in un piano radiale, una serie di controperni scorrevoli in detta seconda serie di fori, una serie di molle alloggiate in detta seconda serie di fori ed agenti su detta serie di contropemi, ciascuno di detti controperni essendo mantenuto a contatto di un rispettivo perno da dette molle, caratterizzata dal fatto che le estremit? dei detti perni e contropemi che sono a contatto reciproco hanno un diametro ridotto rispetta ai fori di alloggiamento e che sulla rimanente porzione di almeno parte di detti perni e contropemi sono ricavate ulteriori zone a diametro ridotto fra le quali e dette estremit? restano definiti collari di separazione.
2. 2. Serratura secondo la rivendicazione 1 caratterizzata dal fatto che detti contropemi sono simmetrici rispetto ad un piano di mezzeria ortogonale al loro asse.
3. 3. Serratura secondo la rivendicazione 1 o 2 caratterizzata dal fatto che la somma delle lunghezze dei perni e rispettivi contropemi, nonch? la somma delle zone a diametro ridotto tra perni e rispettivi contropemi ? costante.
4. 4. Serratura a cilindro dotata di perni antieffrazione perfezionati secondo quanto desumibile dalla descrizione e dai disegni.