ITBO20130037A1 - Macchina di trattamento termico e metodo di trattamento termico di prodotti alimentari liquidi e semiliquidi. - Google Patents

Macchina di trattamento termico e metodo di trattamento termico di prodotti alimentari liquidi e semiliquidi.

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ITBO20130037A1
ITBO20130037A1 IT000037A ITBO20130037A ITBO20130037A1 IT BO20130037 A1 ITBO20130037 A1 IT BO20130037A1 IT 000037 A IT000037 A IT 000037A IT BO20130037 A ITBO20130037 A IT BO20130037A IT BO20130037 A1 ITBO20130037 A1 IT BO20130037A1
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IT
Italy
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heat
tank
heating means
food products
machine according
Prior art date
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IT000037A
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Inventor
Andrea Cocchi
Roberto Lazzarini
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Carpigiani Group Ali Spa
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    • A23GCOCOA; COCOA PRODUCTS, e.g. CHOCOLATE; SUBSTITUTES FOR COCOA OR COCOA PRODUCTS; CONFECTIONERY; CHEWING GUM; ICE-CREAM; PREPARATION THEREOF
    • A23G9/00Frozen sweets, e.g. ice confectionery, ice-cream; Mixtures therefor
    • A23G9/04Production of frozen sweets, e.g. ice-cream
    • A23G9/22Details, component parts or accessories of apparatus insofar as not peculiar to a single one of the preceding groups
    • A23G9/224Agitators or scrapers
    • AHUMAN NECESSITIES
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    • A23G9/04Production of frozen sweets, e.g. ice-cream
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Description

DESCRIZIONE
“MACCHINA DI TRATTAMENTO TERMICO E METODO DI TRATTAMENTO TERMICO DI PRODOTTI ALIMENTARI LIQUIDI E SEMILIQUIDIâ€
La presente invenzione ha per oggetto una macchina di trattamento termico ed un metodo di trattamento termico di prodotti alimentari liquidi e semiliquidi, in particolare per il trattamento termico (pastorizzazione) di prodotti del settore della gelateria ma non limitatamente.
Tali macchine di trattamento termico di tipo noto comprendono una vasca di alloggiamento dei prodotti da assoggettare al trattamento di pastorizzazione, nella quale à ̈ presente un agitatore.
Tale vasca di alloggiamento viene riscaldata da una pluralità di resistenze di tipo elettrico, in modo da portare il prodotto alla temperatura desiderata di trattamento.
Una esigenza degli operatori del settore à ̈ quella di ottenere un prodotto di qualità particolarmente ottima al variare della temperatura ovvero della composizione del prodotto.
In particolare, in tali tipologie di macchine, sono soventi i fenomeni di bruciatura di porzioni del prodotto in corrispondenza delle pareti della vasca, dovuti ad un riscaldamento del prodotto non ottimale.
Infatti, risulta estremamente difficile controllare la temperatura locale delle resistenze per evitare la formazione di punto caldi ovvero “hot spot†.
Tali bruciature sono localizzate principalmente in corrispondenza di zone della vasca dove sono posizionate le resistenze elettriche ed alterano la qualità dal punto di vista organolettico del prodotto finale realizzato.
E’ noto inoltre che la viscosità del prodotto à ̈ soggetta a variazione in funzione della temperatura: pertanto, se il riscaldamento del prodotto non à ̈ ottimale e quindi la viscosità non à ̈ quella corretta ovvero desiderata, le macchine di pastorizzazione di tipo noto risentono di problemi di scarsa agitazione oppure al contrario di eccessiva fluidità con conseguenti schizzi e fuoriuscita di prodotto dalla vasca.
Scopo della presente invenzione à ̈ quello di rendere disponibile una macchina ed un metodo di pastorizzazione per risolvere i sovra-lamentati inconvenienti e soddisfare l’esigenza precedentemente .
Un altro scopo della presente invenzione à ̈ quello di rendere disponibile una macchina ed un metodo di pastorizzazione in cui il riscaldamento del prodotto risulti ottimale.
Ancora un altro scopo della presente invenzione à ̈ quello di rendere disponibile una macchina ed un metodo di pastorizzazione in cui il prodotto trattato risulti di qualità ottimale.
In accordo con l’invenzione, tale scopo viene raggiunto da una macchina e da un metodo di pastorizzazione di prodotti liquidi o semiliquidi.
Le caratteristiche tecniche del trovato, secondo i suddetti scopi, sono chiaramente riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni sotto riportate, ed i vantaggi dello stesso risulteranno maggiormente evidenti nella descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano una forma di realizzazione puramente esemplificativa e non limitativa, in cui:
- le figure da 1 a 6 illustrano rispettive varianti di una macchina per l’omogeneizzazione ed il trattamento termico di prodotti liquidi o semiliquidi oggetto della presente invenzione.
Secondo l’invenzione, à ̈ stata indicata con il riferimento numerico 1 una macchina per la omogeneizzazione e il trattamento termico di prodotti alimentari liquidi e semiliquidi quali, ad esempio, gelati, panna montata, creme, cioccolata, yogurt e simili.
Le figure da 1 a 6 illustrano altrettante forme di realizzazione della macchina 1 oggetto della presente invenzione.
Nello specifico, tali forme realizzative verranno descritte meglio nel prosieguo.
La macchina 1 per la omogeneizzazione e il trattamento termico di prodotti alimentari liquidi e semiliquidi comprende, in combinazione:
- una vasca 2 di contenimento di detti prodotti alimentari;
- primi mezzi 3 di riscaldamento di tipo elettrico, operativamente attivi sul prodotto alimentare per riscaldare lo stesso così da trattarlo termicamente; - un impianto termico I a ciclo termodinamico avente almeno un primo scambiatore 5 termico;
- secondi mezzi 4 di riscaldamento, operativamente attivi sul prodotto alimentare per riscaldare lo stesso, così da trattarlo termicamente, e costituiti da detto primo scambiatore 5 termico.
Con l’espressione “scambiatore termico†o più semplicemente “scambiatore†si intende uno scambiatore di calore, configurato per consentire al fluido operativo dell’impianto di scambiare potenza termica. Tale macchina 1 à ̈ preferibilmente una macchina per la pastorizzazione e/o l’omogeneizzazione di prodotti liquidi o semiliquidi.
Nel seguito verranno descritte differenti forme di realizzazione della macchine secondo l’invenzione, illustrate nelle annesse figure 1-6.
Si osservi che vantaggiosamente secondo l’invenzione i primi mezzi 3 di riscaldamento ed i secondi mezzi 4 di riscaldamento possono essere attivati in contemporanea, così da consentire un riscaldamento combinato del prodotto nella vasca 2 come verrà meglio spiegato nel seguito.
La figura 1 illustra una prima forma di realizzazione della macchina secondo l’invenzione.
Secondo tale forma realizzativa, i primi mezzi 3 di riscaldamento di tipo elettrico ed i secondi mezzi 4 di riscaldamento sono operativamente attivi sulla vasca 2, per riscaldare il prodotto al suo interno.
In particolare, i primi mezzi 3 di riscaldamento di tipo elettrico sono disposti in modo da trasmettere calore ai prodotti alimentari attraverso le pareti di fondo della vasca 2.
Invece, i secondi mezzi 4 di riscaldamento sono disposti in modo da trasmettere calore ai prodotti alimentari attraverso le pareti laterali della vasca 2.
Si osservi quindi che, più in generale, i primi mezzi 3 di riscaldamento di tipo elettrico ed i secondi mezzi 4 di riscaldamento sono disposti in modo da trasmettere calore al prodotto alimentare attraverso le pareti della vasca 2.
I primi mezzi 3 di riscaldamento sono preferibilmente integrati all’interno di una piastra scaldante.
La piastra scaldante à ̈ in contatto con il fondo della vasca 2.
Si osservi che i secondi mezzi 4 di riscaldamento avvolgono le pareti laterali della vasca 2, definendo una serpentina.
Secondo la forma realizzativa illustrata nella figura 1, l’impianto termico I a ciclo termodinamico à ̈ costituito da un impianto termico I1 a pompa di calore, in cui detto primo scambiatore 5 effettua un raffreddamento (preferibilmente una condensazione) del fluido operativo di detto ciclo termodinamico, in modo da riscaldare il prodotto nella vasca 2.
Si osservi che tale impianto termico I1 comprende il primo scambiatore 5, un compressore 9, mezzi di laminazione 8 (preferibilmente una valvola di laminazione 8) ed un secondo scambiatore 7.
Si osservi inoltre che tale macchina 1 à ̈ provvista di un agitatore 16 per consentire l’agitazione del prodotto all’interno della vasca 2.
l’agitatore 16 comprende un albero rotante, un motore configurato per azionare in rotazione tale albero, ed una paletta solidale all’albero rotante e conformata per consentire l’agitazione del prodotto nella vasca 2.
Il secondo scambiatore 7 Ã ̈ destinato al riscaldamento del fluido operativo. La figura 2 illustra una variante della macchina di cui alla figura 1.
In particolare, secondo tale forma realizzativa, Ã ̈ sostanzialmente inalterata la disposizione dei primi mezzi 3 di riscaldamento e dei secondi mezzi 4 di riscaldamento rispetto alla forma realizzativa illustrata in figura 1.
L’impianto termico I2 à ̈ provvisto di un circuito in cui viene fatto circolare un fluido operativo.
Il circuito comprende il primo scambiatore 5, un secondo scambiatore 7, mezzi 8 di laminazione del fluido operativo e mezzi 9 di compressione del fluido operativo.
Il circuito comprende altresì un ramo 10 di by-pass, connettibile ai mezzi 9 di compressione così da consentire una circolazione del fluido operativo nei mezzi 9 di compressione e nel primo scambiatore 5, ed escludere invece la circolazione del fluido nel secondo scambiatore 7 e nei mezzi 8 di laminazione.
Secondo tale forma realizzativa, la macchina 1 comprende anche mezzi 12 di commutazione, attivabili per connettere il ramo 10 di by-pass ai mezzi 9 di compressione ed escludere conseguentemente la circolazione del fluido operativo nel secondo scambiatore 7 e nei mezzi 8 di laminazione.
In altre parole, la connessione del ramo di by-pass ai mezzi di compressione 9 fa si che il fluido operativo venga fatto circolare nella porzione di circuito in cui sono presenti i secondi mezzi 4 di riscaldamento ed il compressore 9.
In questo modo, il fluido operativo viene a riscaldarsi in corrispondenza del compressore, laddove si genera calore per effetto del funzionamento dello stesso (calore generato dagli attriti degli elementi del compressore 9 e dall’effetto joule della corrente negli avvolgimenti del motore elettrico dello stesso compressore 9), e cede calore al prodotto nella vasca 2 a mezzo del primo scambiatore 5.
Pertanto, viene operata sostanzialmente una circolazione del fluido operativo fra il primo scambiatore 5 ed il compressore 9 con lo scopo di riscaldare il fluido operativo in corrispondenza del compressore 9 e di cedere calore al prodotto in lavorazione in corrispondenza del primo scambiatore 5.
Si osservi che, quando detto ramo di by-pass non à ̈ connesso al circuito, il primo scambiatore 5 termico opera sostanzialmente con una funzionalità di raffreddare il prodotto nella vasca 2.
Infatti, il primo scambiatore 5 termico risulta disposto a monte del compressore, definendo in tal modo un evaporatore ovvero scambiatore atto ad assorbire calore per riscaldare il fluido operativo e raffreddare il prodotto nella vasca 2.
In questo modo, al termine del ciclo di riscaldamento, il prodotto nella vasca 2 può essere vantaggiosamente portato ad una temperatura di raffreddamento ovvero conservazione del prodotto stesso.
Si osservi ancora nuovamente che l’impianto termico I2 può essere del tipo descritto nel brevetto italiano anteriore IT1145915, qui incorporato per riferimento.
Resta esplicitamente inteso che tutte le caratteristiche funzionali e strutturali dell’impianto termico del brevetto italiano anteriore IT1145915 possono essere applicate alla macchina 1 secondo questa forma di realizzazione.
Pertanto, la richiedente chiede esplicitamente protezione per una macchina 1 avente le caratteristiche della rivendicazione indipendente ed un impianto termico come descritto nel brevetto italiano anteriore IT1145915.
Ancora un’altra variante della macchina di cui alle figure 1 e 2 à ̈ illustrata nella figura 5.
In particolare, secondo tale forma realizzativa, Ã ̈ sostanzialmente inalterata la disposizione dei primi mezzi 3 di riscaldamento e dei secondi mezzi 4 di riscaldamento rispetto alla forma realizzativa illustrata nelle figure 1 e 2.
Secondo tale forma realizzativa, l’impianto termico I a ciclo termodinamico à ̈ costituito da un impianto termico I3 a ciclo termodinamico invertibile. Preferibilmente tale impianto termico I3 a ciclo termodinamico invertibile impiega come fluido frigorigeno anidride carbonica.
Vantaggiosamente il fatto di impiegare l’anidride carbonica, che ha un valore della temperatura critica di circa 31°C, fa si che il trasferimento di calore nel primo scambiatore 5 (o nel secondo scambiatore 7 quando in funzionamento inverso) non comporti una condensazione dell’anidride carbonica ma un semplice raffreddamento della stessa.
Pertanto, secondo questo aspetto, il ciclo termodinamico attuato à ̈ un ciclo transcritico.
In particolare, secondo la forma realizzativa illustrata, la macchina 1 comprende mezzi 14 di commutazione del ciclo dell’impianto I3.
Si osservi che tali mezzi 14 di commutazione, preferibilmente, sono configurati per connettere alternativamente:
- i) una delle due uscite del primo scambiatore 5 all’uscita 9U del compressore ed una delle due uscite del secondo scambiatore 7 all’ingresso 9I del compressore (come illustrato in figura 5), così da ottenere una prima modalità di funzionamento dell’impianto I3;
- ii) una delle due uscite del primo scambiatore 5 all’ingresso 9I del compressore ed una delle due uscite del secondo scambiatore 7 all’uscita 9U del compressore (configurazione non illustrata), così da ottenere una seconda modalità di funzionamento dell’impianto I3.
Pertanto, i mezzi 14 di commutazione comprendono primi mezzi 14’ e secondi mezzi 14’’ di commutazione, configurati per consentire di effettuare le suddette configurazioni alternative i) e ii).
In particolare si osservi che quando l’impianto I3 risulta nella prima modalità di funzionamento, funziona sostanzialmente da pompa di calore: il primo scambiatore 5 cede calore al prodotto in lavorazione nella vasca 2 mentre il secondo scambiatore 7 assorbe calore dall’ambiente esterno. Invece, secondo la seconda modalità di funzionamento dell’impianto ii), il primo scambiatore 5 assorbe calore dal prodotto, raffreddando lo stesso. In tale seconda modalità di funzionamento dell’impianto ii) pertanto i secondi mezzi di riscaldamento 4 non sono operativi per riscaldare il prodotto e il primo scambiatore 5 definisce mezzi di raffreddamento del prodotto.
Pertanto si osservi che secondo la forma realizzativa illustrata il funzionamento dell’impianto I3 viene di fatto invertito: nella prima modalità di funzionamento i) l’impianto I3 funziona sostanzialmente, rispetto al primo scambiatore 5, in modalità pompa di calore per riscaldare il prodotto nella vasca 2; nella seconda modalità di funzionamento ii) l’impianto I3 funziona sostanzialmente, rispetto al primo scambiatore 5, in modalità ciclo frigorifero, per raffreddare il prodotto nella vasca 2.
Si osservi che vantaggiosamente tale macchina 1 consente di raffreddare il prodotto al termine del ciclo di trattamento termico attuato con i primi mezzi 3 di riscaldamento e con i secondi mezzi 4 di riscaldamento.
La figura 3 descrive un’altra forma di realizzazione della macchina secondo l’invenzione.
Si osservi che tale macchina comprende il medesimo impianto I1 descritto con riferimento alla forma di realizzazione di cui alla figura 1, a cui si rimanda per maggiori dettagli.
Tale macchina comprende un pozzetto 6 sul fondo di detta vasca 2, configurato per ricevere una porzione di prodotti liquidi e semiliquidi.
Si osservi che il suddetto pozzetto 6 si presenta preferibilmente in forma di un cilindro.
Il pozzetto 6 definisce una cavità interna in comunicazione di fluido con la vasca 2, per ricevere al proprio interno una porzione di prodotto.
Tale cavità interna definisce pertanto una sede di ricezione di una porzione del prodotto.
La macchina 1 comprende inoltre una girante 15 montata girevolmente sul pozzetto 6.
La girante 15 Ã ̈ collegata a relativi mezzi di azionamento, quali ad esempio un motore elettrico.
Si osservi che la macchina comprende mezzi 70 di pompaggio, definiti dallo stesso pozzetto 6 e dalla girante 15 montata girevolmente sul pozzetto 6 che genera l’opportuna prevalenza per la circolazione del prodotto.
In particolare, l’apertura 6 del pozzetto verso il fondo della vasca 2 definisce l’aspirazione dei mezzi 70 di pompaggio mentre sulle pareti laterali del pozzetto 6 à ̈ presente una apertura definente una mandata (la quale à ̈ connessa alla vasca 2, per consentire una circolazione di prodotto).
Tali mezzi di pompaggio 70 definiscono una cosiddetta pompa a tazza (ovvero una pompa di tipo centrifugo).
Tale pompa 70 a tazza à ̈ anche descritta nel documento anteriore EP2446749A1, qui incorporato per riferimento: si intende pertanto che la pompa a tazza (individuata con il riferimento numerico 3) descritta nel documento EP2446749A1, in particolare anche tutte la caratteristiche relative alla connessione della pompa a tazza con la vasca 2 ed alla struttura della pompa a tazza e dei relativi organi di azionamento (girante, magnete conduttore e magnete condotto), possono essere applicate alla macchina 1 dell’invenzione e, quindi, si intendono incorporate nella presente domanda di brevetto per riferimento e la richiedente chiede protezione per tale specifica combinazione di una macchina secondo la rivendicazione 1 e della pompa a tazza di cui al documento anteriore EP2446749A1.
Inoltre, la richiedente osserva che tale pompa a tazza à ̈ anche descritta nel documento anteriore IT175557: si intende pertanto che la pompa a tazza (individuata con il riferimento numerico 3) descritta nel documento IT175557 può essere applicata alla macchina 1 dell’invenzione e, quindi, à ̈ incorporata nella presente domanda di brevetto per riferimento e la richiedente chiede protezione per tale specifica combinazione di una macchina secondo la rivendicazione 1 e della pompa a tazza di cui al documento anteriore IT175557.
Si osservi quindi che la pompa 70 a tazza risulta collegata al fondo della vasca.
Secondo tale forma di realizzazione, i primi mezzi 3 di riscaldamento di tipo elettrico ed i secondi mezzi 4 di riscaldamento sono disposti in modo da trasmettere calore in corrispondenza di detto pozzetto 6.
In particolare, i primi mezzi 3 di riscaldamento di tipo elettrico ed i secondi mezzi 4 di riscaldamento sono disposti in modo da trasmettere calore attraverso le pareti (preferibilmente quelle laterali) di detto pozzetto 6. Preferibilmente, i primi mezzi 3 di riscaldamento di tipo elettrico ed i secondi mezzi 4 di riscaldamento sono disposti all’esterno del pozzetto 6, in modo da trasmettere calore al prodotto nel pozzetto attraverso le pareti laterali dello stesso pozzetto 6.
In particolare, si osservi che preferibilmente i primi mezzi 3 di riscaldamento comprendono almeno un elemento scaldante avvolto in forma di serpentina su detto pozzetto 6, così da definire una pluralità di spire.
Si osservi inoltre che il primo scambiatore 5 definisce una pluralità di spire avvolte sul pozzetto 6.
Si osservi che, preferibilmente, le spire del primo scambiatore 5 e quelle del pozzetto 6 sono fra loro disposte alternate ad avvolgere il pozzetto: in altre parole, secondo una direzione verticale, ad una spira del primo scambiatore 5 fa seguito una spira dei primi mezzi 3 di riscaldamento e viceversa.
La figura 4 illustra ancora un’altra variante della macchina secondo l’invenzione.
In particolare, secondo tale forma realizzativa, Ã ̈ sostanzialmente inalterata la disposizione dei primi mezzi 3 di riscaldamento e dei secondi mezzi 4 di riscaldamento rispetto alla forma realizzativa illustrata in figura 3 e descritta in precedenza.
Invece, l’impianto termico I a ciclo termodinamico à ̈ costituito dall’impianto termico I2 descritto con riferimento alla forma di realizzazione di cui alla figura 2, a cui si rimanda per maggiori dettagli.
La figura 6 illustra ancora un’altra variante della macchina secondo l’invenzione.
In particolare, secondo tale forma realizzativa di figura 6, Ã ̈ sostanzialmente inalterata la disposizione dei primi mezzi 3 di riscaldamento e dei secondi mezzi 4 di riscaldamento rispetto alla forma realizzativa illustrata in figura 3.
Invece, l’impianto termico I a ciclo termodinamico di tale forma di realizzazione à ̈ costituito dall’impianto termico I3 descritto con riferimento alla forma di realizzazione di cui alla figura 5, a cui si rimanda per maggiori dettagli.
Si osservi che la macchina 1 secondo l’invenzione, in particolare secondo una qualsiasi delle varianti descritte in precedenza, consente vantaggiosamente di riscaldare in modo particolarmente efficiente, omogeneo e graduale il prodotto all’interno della vasca, evitando qualsiasi rischio di bruciature o surriscaldamenti localizzati del prodotto.
Quindi, la macchina 1 consente di ottenere un prodotto finale di qualità particolarmente ottimale.
Si osservi che secondo l’invenzione resta altresì definito un metodo per la omogeneizzazione e il trattamento termico di prodotti alimentari liquidi e semiliquidi quali, ad esempio, gelati, panna montata, creme, cioccolata, yogurt e simili, comprendente, in combinazione le seguenti fasi:
- immettere detti prodotti alimentari all’interno di una vasca 2 di contenimento;
- riscaldare detti prodotti alimentari disposti all’interno della vasca mediante una generazione di calore con primi mezzi 3 di riscaldamento di tipo elettrico;
- riscaldare detti prodotti alimentari disposti all’interno della vasca 2 mediante uno scambio termico con un fluido operativo di un impianto termico (I1,I2,I3) a ciclo termodinamico.
Preferibilmente, dette fasi di riscaldare detti prodotti alimentari disposti all’interno della vasca 2 mediante una generazione di calore con primi mezzi 3 di riscaldamento di tipo elettrico e di riscaldare detti prodotti alimentari disposti all’interno della vasca 2 mediante uno scambio termico con un fluido operativo di un impianto termico (I1,I2,I3) a ciclo termodinamico sono eseguite sostanzialmente in contemporanea.
Secondo questo aspetto, viene attuato un riscaldamento combinato con i primi ed i secondi mezzi di riscaldamento, in modo da riscaldare con maggiore gradualità il prodotto all’interno della vasca.
Vantaggiosamente, tale tipologia di riscaldamento risulta comparabile, in termini di effetti vantaggiosi, con il riscaldamento a bagnomaria, senza tuttavia lamentare l’inconveniente dell’inerzia termica che si avrebbe con il riscaldamento a bagnomaria.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Una macchina (1) per la omogeneizzazione e il trattamento termico di prodotti alimentari liquidi e semiliquidi caratterizzata dal fatto di comprendere, in combinazione: - una vasca (2) di contenimento di detti prodotti alimentari; - primi mezzi (3) di riscaldamento di tipo elettrico, operativamente attivi sul prodotto alimentare per riscaldare lo stesso così da trattarlo termicamente; - un impianto termico (I) a ciclo termodinamico avente almeno un primo scambiatore (5) termico; - secondi mezzi (4) di riscaldamento costituiti da detto primo scambiatore (5) termico, operativamente attivi sul prodotto alimentare per riscaldare lo stesso così da trattarlo termicamente.
  2. 2. Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che i primi mezzi (3) di riscaldamento di tipo elettrico sono disposti in modo da trasmettere calore ai detti prodotti alimentari attraverso le pareti di fondo della vasca (2).
  3. 3. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti 1 o 2, in cui i secondi mezzi (4) di riscaldamento sono disposti in modo da trasmettere calore ai citati prodotti alimentari attraverso le pareti laterali della vasca (2).
  4. 4. Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto di comprendere un pozzetto (6) sul fondo di detta vasca (2), configurato per ricevere una porzione di prodotti liquidi e semiliquidi, ed un agitatore (15) disposto nel pozzetto (6), detto pozzetto (6) ed agitatore (15) definendo mezzi (70) di pompaggio per consentire una circolazione di detti prodotti liquidi alimentari fra detto pozzetto (6) e detta vasca (2).
  5. 5. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che i primi mezzi (3) di riscaldamento di tipo elettrico ed i secondi mezzi (4) di riscaldamento sono disposti in modo da trasmettere calore al prodotto alimentare in corrispondenza della vasca (2).
  6. 6. Macchina secondo la rivendicazione precedente, in cui i primi mezzi (3) di riscaldamento di tipo elettrico ed i secondi mezzi (4) di riscaldamento sono disposti in modo da trasmettere calore al prodotto alimentare attraverso le pareti della vasca (2).
  7. 7. Macchina secondo la rivendicazione 4, in cui i primi mezzi (3) di riscaldamento di tipo elettrico ed i secondi mezzi (4) di riscaldamento sono disposti in modo da trasmettere calore in corrispondenza di detto pozzetto (6).
  8. 8. Macchina secondo la rivendicazione precedente, in cui i primi mezzi (3) di riscaldamento di tipo elettrico ed i secondi mezzi (4) di riscaldamento sono disposti in modo da trasmettere calore attraverso le pareti di detto pozzetto (6).
  9. 9. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto impianto termico (I) a ciclo termodinamico à ̈ costituito da un impianto termico (I1) a pompa di calore, in cui in detto primo scambiatore (5) termico viene effettuato un raffreddamento del fluido operativo di detto ciclo termodinamico.
  10. 10. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto impianto termico (I) a ciclo termodinamico à ̈ costituito da un impianto termico (I3) a ciclo invertibile.
  11. 11. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 9, in cui detto impianto termico (I2) à ̈ provvisto di un circuito in cui viene fatto circolare un fluido operativo, comprendente il primo scambiatore (5) termico, un secondo scambiatore (7) termico, mezzi (8) di laminazione del fluido operativo e mezzi (9) di compressione del fluido operativo, ed altresì comprendente un ramo (10) di by-pass, connettibile ai mezzi (9) di compressione così da consentire una circolazione del fluido operativo nei mezzi (9) di compressione e nel primo scambiatore (5) termico ed escludere invece la circolazione del fluido nel secondo scambiatore (7) termico e nei mezzi (8) di laminazione.
  12. 12. Macchina secondo la rivendicazione precedente, comprendente mezzi (12) di commutazione, attivabili per connettere il ramo (10) di bypass ai mezzi (9) di compressione ed escludere conseguentemente la circolazione del fluido operativo nel secondo scambiatore (7) e nei mezzi (8) di laminazione.
  13. 13. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto impianto termico (I) impiega come fluido frigorigeno anidride carbonica.
  14. 14. Un metodo per la omogeneizzazione e il trattamento termico di prodotti alimentari liquidi e semiliquidi quali, ad esempio, gelati, panna montata, creme, cioccolata, yogurt e simili, caratterizzato dal fatto di comprendere, in combinazione le seguenti fasi: - immettere detti prodotti alimentari all’interno di una vasca (2) di contenimento; - riscaldare detti prodotti alimentari disposti all’interno della vasca mediante una generazione di calore con primi mezzi (3) di riscaldamento di tipo elettrico; - riscaldare detti prodotti alimentari disposti all’interno della vasca (2) mediante uno scambio termico con un fluido operativo di un impianto termico (I1,I2,I3) a ciclo termodinamico.
  15. 15. Metodo secondo la rivendicazione precedente in cui dette fasi di riscaldare detti prodotti alimentari disposti all’interno della vasca (2) mediante una generazione di calore con primi mezzi (3) di riscaldamento di tipo elettrico e di riscaldare detti prodotti alimentari disposti all’interno della vasca (2) mediante uno scambio termico con un fluido operativo di un impianto termico (I1,I2,I3) a ciclo termodinamico sono eseguite sostanzialmente in contemporanea.
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