ITBO20120563A1 - Componente modulare per facciate ventilate, e relativa facciata ventilata. - Google Patents

Description

COMPONENTE MODULARE PER FACCIATE VENTILATE, E RELATIVA FACCIATA VENTILATA.

D E S C R I Z I O N E

Il presente trovato ha come oggetto un componente modulare per facciate ventilate, e relativa facciata ventilata.

Oggigiorno, sono ormai diffuse in campo edilizio le facciate ventilate, sostanzialmente costituite da schermi di rivestimento disposti affacciati e prossimi ai muri esterni di edifici di varia tipologia, allo scopo di delimitare con questi ultimi una sorta di intercapedine, aperta superiormente e inferiormente (in corrispondenza quindi, rispettivamente, del livello del tetto dell'edificio e del suolo), per determinare al suo interno una circolazione naturale di aria.

In questo modo, è infatti possibile garantire un elevato isolamento acustico e termico per i vani interni dell'edificio,· inoltre, preservando i muri esterni dagli agenti atmosferici, risulta prolungata la vita utile degli stessi, o quantomeno si riduce sensibilmente la necessità di interventi di manutenzione, con evidenti benefici economici per gli occupanti o comunque i proprietari .

Secondo quindi modalità note, per conseguire gli scopi sopra indicati è frequente il ricorso a facciate ventilate costituite da una pluralità di piastrelle ceramiche, tipicamente realizzate per trafilatura, reciprocamente affiancate a costituire lo schermo suddetto, e supportate rigidamente da una struttura di sostegno, costituita da un'intelaiatura generalmente metallica e reticolare, appositamente realizzata e specificatamente collocata sul luogo, in modo tale da delimitare la suddetta intercapedine, fra le piastrelle e il muro dell'edificio.

Tale soluzione realizzativa non è però priva di inconvenienti .

Proprio la necessità di ricorrere a specifiche, e spesso complesse, intelaiature di sostegno, innalza sensibilmente il costo di messa in opera delle facciate ventilate, rendendone spesso antieconomica, o comunque poco appetibile, 1 'installazione.

Oltre alla ingente spesa, va inoltre spesso osservato come risulti difficile garantire, durante l'installazione, un perfetto ancoraggio delle piastrelle all'intelaiatura, e un accoppiamento reciproco ottimale fra le piastrelle stesse, se non attraverso rigorosi controlli di qualità, strette tolleranze dimensionali e un perfetto coordinamento, in fase di progettazione, realizzazione e messa in opera, fra il costruttore dell'intelaiatura e quello delle piastrelle.

Inoltre, giova osservare come l'installazione delle intelaiature possa presentare difficoltà rilevanti laddove sussistano vincoli tecnici o architettonici, tali da rendere complesso, se non impossibile, il rivestimento dei muri con le facciate ventilate.

Infine, va osservato come le piastrelle trafilate, destinate, a lavoro eseguito, a mantenersi in vista con una loro superficie, sostituendosi di fatto al muro esterno dell'edificio, presentino limiti qualitativi e estetici ben definiti, che rendono impossibile il soddisfacimento di richieste specifiche da parte di potenziali committenti interessati alla realizzazione di facciate ventilate presentanti colorazioni o lavorazioni superficiali particolari, o comunque di elevata qualità e di differenti caratteristiche estetiche e/o cromatiche.

Sono altresì note alcune facciate ventilate che prevedono l'impiego di piastrelle realizzate per pressatura, ma per tale soluzione realizzativa, oltre ai problemi già elencati legati alla necessità di installare l'intelaiatura di sostegno, risulta ancor più problematico l'ancoraggio a quest 'ultima di ciascuna piastrella. Infatti, il processo di pressatura non consente una agevole realizzazione delle alette o delle scanalature (che possono invece essere facilmente ottenute per trafilatura) , e che permettono appunto il vincolo stabile di ciascuna piastrella all'intelaiatura di sostegno, rendendo quindi necessarie ulteriori e costose lavorazioni successive .

Compito precipuo del presente trovato è quello di risolvere i problemi sopra esposti, realizzando un componente modulare, che consenta la costruzione e l'installazione di facciate ventilate in modo pratico ed economico.

Nell'ambito di questo compito, uno scopo del trovato è quello di realizzare una facciata ventilata che possa essere installata in modo pratico ed economico.

Un altro scopo del trovato è quello di realizzare un componente modulare che assicuri la possibilità di installare facciate ventilate in modo economico e pratico, senza rinunciare alla possibilità di garantire elevati standard qualitativi e la più ampia scelta di caratteristiche estetiche e/o cromatiche per le superfici in vista.

Un ulteriore scopo del trovato è quello di realizzare una facciata ventilata che assicuri un'elevata affidabilità di funzionamento e garantisca un elevato isolamento termico ed acustico, oltre a preservare efficacemente i muri rivestiti dagli agenti atmosferici.

Un altro scopo ancora del trovato è quello di realizzare componenti modulari facilmente accoppiabili, senza necessità di garantire il rispetto di rigide tolleranze di produzione.

Un altro scopo ancora del trovato è quello di realizzare facciate ventilate che possano essere installate su qualsiasi tipologia di edificio, anche in presenza di vincoli tecnici e/o architettonici .

Non ultimo scopo del trovato è quello di realizzare un componente modulare che risulti facilmente ottenibile partendo da materie prime, seconde, additivi, di comune reperibilità in commercio .

Un altro scopo ancora del trovato è quello di realizzare un componente di sicura applicazione. Questo compito e questi scopi venqono raqqiunti da un componente modulare per facciate ventilate, facciate ventilate sostanzialmente comprendenti uno schermo di rivestimento, stabilmente posizionatile affacciato e prossimo ad un muro perimetrale di un edificio, per la delimitazione, con il muro stesso, di un'intercapedine di isolamento e ventilazione, caratterizzato dal fatto di comprendere una lastra di rivestimento, costituente una frazione dello schermo e parallelamente collocabile affacciata e prossima ad una rispettiva porzione del muro, ed almeno un orqano di sostegno, ripidamente vincolato a detta lastra e stabilmente ancorabile alla porzione del muro .

Questo compito e questi scopi venqono altresì raqqiunti da una facciata ventilata, comprendente sostanzialmente uno schermo di rivestimento, stabilmente posizionatile affacciato e prossimo ad un muro perimetrale di un edificio, per la delimitazione, con il muro stesso, di un'intercapedine di isolamento e ventilazione, caratterizzato dal fatto di comprendere una pluralità di componenti modulari, presentanti rispettive lastre di rivestimento, costituenti una frazione dello schermo e parallelamente collocabili affacciate e prossime a corrispondenti porzioni del muro, in reciproco af fiancament o, ciascuno di detti componenti modulari comprendendo almeno un rispettivo organo di sostegno, rigidamente vincolato alla corrispondente detta lastra e stabilmente ancorabile alla porzione del muro .

Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di due forme di esecuzione preferite, ma non esclusive, del componente modulare, e della facciata ventilata, secondo il trovato, illustrate a titolo indicativo e non limitativo, negli uniti disegni, in cui:

la figura 1 illustra il componente modulare secondo il trovato, in vista prospettica posteriore laterale, nella prima forma di realizzazione;

la figura 2 illustra il componente modulare di figura 1, in vista prospettica posteriore laterale ed esplosa, per mostrare schematicamente il vincolo reciproco fra la lastra e l'organo di sostegno;

la figura 3 illustra il componente modulare di figura 1, in vista prospettica anteriore laterale ed esplosa, per mostrare schematicamente il vincolo reciproco fra la lastra e l'organo di sostegno;

la figura 4 illustra il componente modulare di figura 1 , in vista prospettica anteriore laterale ed esplosa, e illustra schematicamente il suo ancoraggio alla porzione di muro;

la figura 5 illustra schematicamente la facciata ventilata secondo il trovato, in vista prospettica anteriore laterale;

la figura 6 è una sezione di figura 5, eseguita secondo un piano ortogonale al muro e al suolo; la figura 7 è una sezione di figura 5, eseguita secondo un piano ortogonale al muro e parallelo al suolo;

la figura 8 illustra l'organo di sostegno secondo il trovato, nella seconda forma di realizzazione. Con particolare riferimento alle figure citate, è indicato globalmente con il numero di riferimento 1, un componente modulare per facciate ventilate 2, le quali comprendono sostanzialmente uno schermo di rivestimento, che può essere stabilmente posizionato affacciato e prossimo ad un muro perimetrale A di un edificio, in modo tale da delimitare, con il muro A stesso, un'intercapedine B di isolamento e ventilazione. Secondo modalità sostanzialmente note infatti, l'intercapedine B può essere mantenuta in contatto con l'esterno, in corrispondenza del suolo C e della sommità del muro A, in modo tale da determinare una circolazione naturale di aria al suo interno (secondo il cosiddetto "effetto camino"), tale da isolare termicamente e acusticamente l'interno dell'edificio, e nel contempo contribuire a preservare il muro A stesso dall'umidità e in generale dagli agenti atmosferici, con indubbi ed evidenti benefici.

Giova quindi precisare che l'impiego sopra indicato per il componente modulare 1, destinato a qualsiasi tipologia di muro A (eventualmente anche non perimetrale) e di edificio, costituisce applicazione preferita del presente trovato, e ad esso si farà costante riferimento nel prosieguo della presente trattazione, ma non si escludono differenti utilizzi del componente modulare 1 (e della facciata ventilata 2), in funzione delle specifiche esigenze, comunque rientranti nell'ambito di protezione qui rivendicato.

Secondo il trovato, il componente modulare 1 comprende una lastra di rivestimento 3, che costituisce una frazione dello schermo sopra indicato (schermo che a sua volta definisce di fatto la facciata ventilata 2), e che proprio per tale motivo può essere parallelamente collocata in disposizione affacciata e prossima ad una rispettiva porzione del muro A, come illustrato per esempio nella figura 4.

Inoltre, il componente modulare 1 secondo il trovato comprende almeno un organo di sostegno, che è vincolato in modo rigido alla lastra 3 e che può essere ancorato in modo stabile (per esempio secondo le modalità che verranno descritte nelle prossime pagine) alla porzione del muro A.

In particolare, secondo una soluzione realizzativa di rilevante interesse pratico, proposta nelle figure allegate a scopo illustrativo e non limitativo dell'applicazione del trovato, tale organo di sostegno è sostanzialmente costituito da un profilato 4, che è rigidamente vincolato ad una prima faccia 3a della lastra 3 (destinata ad essere rivolta verso il muro A, e quindi nascosta alla vista, ad installazione terminata) . Inoltre, tale profilato 4 è disposto a sbalzo rispetto alla prima faccia 3a, in modo tale da poter garantire l'ancoraggio stabile alla porzione del muro A ma, contemporaneamente, delimitare la necessaria intercapedine B.

Come si evince chiaramente per esempio dalle figure 1, 4 e 5, il profilato 4 sporge dai bordi della lastra 3 con almeno un suo segmento terminale 4a, che può così essere stabilmente ancorato alla porzione del muro A, quando la lastra 3 è disposta nella sua collocazione finale, affacciata e prossima a quest'ultimo.

Più particolarmente, lungo il segmento 4a, che sporge dal lato 3b della lastra 3 rivolto verso l'alto, quando la lastra 3 è collocata affacciata e prossima alla rispettiva porzione del muro A, è realizzato almeno un foro 5 (ottenuto per esempio durante la formatura dei profilati 4 stessi), nel quale può così essere inserita una unità di fissaqqio 6 alla rispettiva porzione del muro A, del tipo di una vite, di un chiodo, di un tassello, e simili, e garantire così, di consequenza, il desiderato ancoraggio stabile della lastra 3 e del profilato 4 alla porzione del muro A.

Opportunamente, per ottenere un ancoraqqio ottimale della lastra 3, e in generale del componente modulare 1 secondo il trovato, alla porzione prescelta del muro A, il componente 1 stesso comprende una pluralità di profilati 4 (due, come nell'esempio delle fiqure allegate, o più, senza con ciò fuoriuscire dall'ambito di protezione qui rivendicato) ), reciprocamente allineati e sporgenti, con il rispettivo segmento terminale 4a, dal summenzionato lato 3b della lastra 3 rivolto verso l'alto. Secondo quindi tale soluzione realiz zativa, ciascun segmento 4a è provvisto di un rispettivo foro 5, nel quale può così essere inserita la corrispondente unità di fissaggio 6.

Secondo la soluzione realizzativa preferita, non limitativa dell'applicazione del trovato, il profilato 4 presenta sezione trasversale conformata sostanzialmente a "C" (come negli esempi proposti nelle figure allegate, ma non si esclude il ricorso a sezione trasversale a "U", angolare, curva, semicurva, eccetera) , in modo tale da definire un tratto centrale 4b che può essere appoggiato al muro A e che comprende, in corrispondenza del già introdotto segmento terminale 4a, il foro 5: dai fianchi del tratto centrale 4b si sviluppano quindi due tratti laterali 4c, rigidamente vincolati, con i loro lembi terminali liberi, alla lastra 3.

Più particolarmente, la lastra 3 presenta, lungo la sua prima faccia 3a, almeno uno coppia di scanalature 7, che definiscono così una sede di alloggiamento per i lembi terminali; inoltre, tra ciascuna scanalatura 7 e il rispettivo lembo è interposto uno strato intermedio 8 di materiale adesivo (un collante per esempio, anche scelto di tipo noto), in modo tale da assicurare il vincolo rigido del profilato 4 alla lastra 3.

Tale vincolo può quindi essere ottenuto "a freddo", applicando lo strato intermedio 8 al termine del ciclo di produzione della lastra 3 e del profilato 4.

Giova osservare che non si esclude la possibilità di vincolare rigidamente i profilati 4 alla lastra 3 secondo differenti modalità, comunque rientranti nell'ambito di protezione qui rivendicato: per esempio, è possibile determinare l'accoppiamento di forma tra i lembi terminali e le scanalature 7 mediante contemporaneo trattamento termico "a caldo" dei pezzi in gioco.

Secondo una forma di realizzazione alternativa dell'organo di sostegno, illustrata a scopo meramente esemplificativo nella figura 8, ciascun profilato 4 presenta, lungo il tratto centrale 4b e da parte opposta rispetto alla lastra 3, uno smanco longitudinale 9, che può alloggiare un inserto, scelto di dimensioni adeguate (in particolare per quanto concerne lo spessore), per compensare eventuali giochi (dovuti per esempio ad imperfezioni e disallineamenti del muro A) , e assicurare l'adesione ottimale del profilato 4 al muro A (e il perfetto parallelismo della lastra 3 a quest'ultimo) .

Opportunamente, la lastra 3 è realizzato in un primo materiale ceramico pressato, mentre ciascuno degli organi di sostegno è realizzato in un secondo materiale ceramico pressato, per esempio entrambi ottenuti tramite pressatura di impasti ceramici costituiti in prevalenza da argille rosse oppure da argille bianche, preparati per via umida (polveri atomizzate) o per via secca (polveri macinate), tali comunque da garantire la conformità alle normative vigenti in tema di requisiti tecnici e estetici.

Sebbene non si escluda la possibilità di ricorrere al medesimo materiale ceramico sia per la lastra 3 che per i profilati 4 (così come è prevista la possibilità di realizzarli in differenti tipologie di materiali, anche non ceramici), secondo la soluzione realizzativa preferita la lastra 3 è realizzata in un primo materiale ceramico di alto pregio (per garantire alla facciata ventilata 2 un aspetto gradevole e accattivante) e di minimo spessore (essendo demandato all'organo di sostegno il compito di sostenere i carichi), mentre i profilati 4 sono realizzati in un secondo materiale ceramico, di basso pregio (in quanto, una volta installato, ciascun organo di sostegno risulta nascosto alla vista) e di spessore adeguato a garantire la necessaria resistenza meccanica e il sostegno sicuro della lastra 3.

Vantaggiosamente, almeno uno fra il primo materiale ceramico e il secondo materiale ceramico presenta almeno un additivo costituito sostanzialmente da uno uno scarto industriale, che può essere utilizzato in sostituzione almeno parziale di un inerte naturale quale sabbia o feldspati, tipicamente presenti negli impasti ceramici, e/o per la realizzazione di un corpo ceramico di tipo cellulare (ovvero di un corpo ceramico provvisto di una pluralità di bolle al suo interno, determinandone così un alleggerimento, senza comprometterne la resistenza meccanica) .

Più particolarmente (senza escludere il ricorso a differenti tipologie di scarti, comunque rientranti nell'ambito di protezione qui rivendicato) , tale scarto industriale è preferibilmente scelto fra vetro riciclato, granella di vetro, vetro a monitor, scarti di sanitario e simili (per sostituire almeno parzialmente gli inerti naturali), oppure è preferibilmente scelto fra scarti di produzione dei profilati di alluminio, polveri di scarto contenenti carburo di silicio (quali per esempio le polveri prodotte dalle lavorazioni delle mole), fanghi di levigatura di piastrelle ceramiche e simili (per la realizzazione di un corpo ceramico di tipo cellulare).

Impiegando scarti industriali nella realizzazione del componente modulare 1 secondo il trovato, è così possibile riutilizzare efficacemente materiali altrimenti di difficile (e costoso) smaltimento, riducendone l'impatto ambientale e ottenendo così un prodotto eco sostenibile.

Utilmente, la lastra 3 presenta, in corrispondenza della prima faccia 3a, almeno uno strato superficiale isolante, di tipo preferibilmente (ma non esclusivamente) scelto fra una sostanza a base di lana di roccia, una sostanza a base di lana di vetro, una sostanza a base di polistirene espanso. La facciata ventilata comprende sostanzialmente uno schermo di rivestimento, che è posizionatile, in modo stabile, affacciato e prossimo ad un muro perimetrale A di un edificio, allo scopo di delimitare, con il muro A stesso, un'intercapedine B, tale da garantire ventilazione, isolamento termico e acustico e nel contempo preservare il muro A dagli agenti atmosferici.

Secondo il trovato, la facciata ventilata 2 comprende una pluralità di componenti modulari 1, ciascuno dei quali presenta una rispettiva lastra di rivestimento 3, che costituisce una frazione del suddetto schermo e che può essere parallelamente collocata affacciata e prossima ad una corrispondente porzione del muro A, affiancata ad altre lastre 3.

Inoltre, ciascun componente modulare 1 comprende almeno un rispettivo organo di sostegno, rigidamente vincolato alla corrispondente lastra 3 e stabilmente ancorabile alla porzione del muro A. L'impiego del componente modulare (e della facciata ventilata) secondo il trovato è il seguente .

Di fronte alla necessità di rivestire un muro A di un edificio, in modo tale da garantire l'isolamento termico e acustico dei vani interni, e nel contempo ridurre (o eliminare) il rischio di danneggiamenti del muro A stesso dovuti all'azione di agenti atmosferici, è possibile rivestire quest'ultimo con la facciata ventilata 2, comprendente una pluralità di componenti modulari 1 (ciascuno dei quali, come si è visto, comprendente a sua volta una lastra 3 e almeno un profilato 4, o altro organo di sostegno).

In sede di installazione, è infatti possibile rivestire progressivamente il muro A, collocando inizialmente un primo componente modulare 1 in prossimità della base del muro A stesso, con la sua prima faccia 3a rivolta verso di esso (e mantenendolo sollevato dal suolo C per una quota predefinita, come si evince dalle figure 4, 5 e 6 per esempio, in modo tale da assicurare all'intercapedine B che si sta realizzando, il collegamento con l'esterno, per la libera circolazione d'aria) .

Contestualmente, l'installatore può appoggiare il tratto centrale 4b del profilato 4 (eventualmente con l'inserto alloggiato nello smanco 9) alla porzione prescelta del muro A.

Successivamente, è possibile ancorare stabilmente il componente modulare 1 al muro A, utilizzando le unità di fissaggio 6, inseribili nei fori 5, realizzati nei segmenti 4a dei profilati 4, sporgenti superiormente dalla lastra 3.

Dopo aver così completato il rivestimento di una porzione di muro A, è sufficiente ripetere i passi sopra elencati per ancorare al muro A altri componenti modulari 1, sia a fianco del primo, che superiormente ad esso, fino a ricoprire completamente il muro A stesso, ottenendo la desiderata facciata ventilata 2.

Infatti, grazie alla presenza dei profilati 4, disposti a sbalzo rispetto alle lastre 3, queste ultime risultano affacciate e prossime (e parallele) al muro A, ma distanziate a sufficienza per delimitare, con quest'ultimo, la desiderata intercapedine B, nella quale può così liberamente circolare aria (in quanto l'intercapedine B è mantenuta in contatto con l'esterno in prossimità del suolo C, come si è visto, e della sommità dell'edificio), per l'isolamento termico e acustico e la protezione dagli agenti atmosferici del muro A.

Appare così evidente come mediante il componente modulare 1 sia possibile installare e realizzare in modo pratico e agevole facciate ventilate 2, che non necessitino di alcuna infrastruttura di sostegno, in quanto ciascun componente 1 è già dotato del rispettivo organo di sostegno. Inoltre, poiché ad installazione completata solo le lastre 3 sono destinate a mantenersi in vista con le loro secondo facce 3c (opposte alle già citate prime facce 3a), mentre solo ai profilati 4 è demandato il compito di sopportare i carichi, è possibile ottenere alta flessibilità in fase di progetto della facciata ventilata 2 e un ridotto impatto economico (in quanto gli spessori delle lastre 3 possono essere anche estremamente contenuti, senza pregiudicare la resistenza complessiva) .

Le lastre 3 (e la seconda faccia 3c) possono così presentare qualsiasi peculiarità estetica o cromatica, colorazione, lavorazione superficiale e più in generale essere realizzate con un primo materiale ceramico a scelta, sulla base delle sole esigenze e richieste cromatiche e estetiche del committente, garantendo elevati standard qualitativi, adottando viceversa per i profilati 4 un secondo materiale ceramico, tale da garantire il solo rispetto delle esigenze tecnico-produttivo, senza dover assolvere obblighi estetici che determinerebbero il ricorso a soluzioni più pregiate e costose.

I componenti modulari 1 assicurano quindi la possibilità di installare facciate ventilate 2 in modo economico e pratico, senza rinunciare alla possibilità di garantire elevati standard qualitativi per le superfici in vista (diversamente da quanto accade con le piastrelle trafilate utilizzate nelle facciate ventilate di tipo note, con le quali è necessario sottostare a vincoli e limiti qualitativi ed estetici ben precisi) e senza che ciò possa pregiudicare le prestazioni meccaniche e strutturali degli organi di sostegno.

Va inoltre osservato come le dimensioni dell'intercapedine B possano essere scelte a piacere, variando semplicemente la forma (e le dimensioni) del profilato 4: ciò consente di adottare la conformazione tale da ottimizzare il già citato "effetto camino", e quindi la necessaria e libera circolazione d'aria nell'intercapedine B stessa.

In aggiunta, giova rilevare come grazie alla scelta di realizzare componenti modulari 1 nei quali l'elemento a vista ha conformazione sostanzialmente lastriforme (e sagoma rettangolare) , è facile ottenere un accoppiamento ottimale fra le lastre 3 (mediante il semplice affiancament o reciproco e l'appoggio di ciascuna di essa sul segmento terminale 4a della lastra 3 inferiore) , senza necessità di garantire il rispetto di rigide tolleranze di produzione (proprio perché tutte le lastre 3 sono ottenute mediante il medesimo processo di formatura per pressatura) .

Poiché la funzione di ancoraggio al muro è demandata esclusivamente al profilato 4, positivamente non si rende necessario, in fase di formatura delle lastre 3 o successivamente, realizzare alette, incavi o altro, come viceversa accade per le facciate ventilate di tipo noto che ricorrono a piastrelle ceramiche trafilate.

Inoltre, come osservato, le modalità di accoppiamento fra lastra 3 e profilati 4 (descritte nelle precedenti pagine), assicurano un vincolo reciproco stabile e saldo, mentre risulta facile e agevole ancorare i componenti 1 al muro A.

Ciò permette di realizzare facciate ventilate 2 estremamente versatili, in grado di rivestire muri A e edifici di qualsiasi tipo, anche già esistenti, e anche in presenza di vincoli tecnici e/o architettonici (in virtù appunto della modalità di installazione sopra descritta, semplice e rapida) , assicurando nel contempo una riduzione del carico sul muro A rivestito, e dei costi di posa in opera (tipicamente costituenti la frazione più rilevante della spesa complessiva facciate ventilate di tipo noto) .

Si è in pratica constatato come il componente modulare, e la facciata ventilata, secondo il trovato, assolvano pienamente il compito prefissato, in quanto, la scelta di realizzare componenti modulari comprendenti una lastra di rivestimento, collocabile affacciata e prossima ad una rispettiva porzione del muro da rivestire, ed almeno un organo di sostegno, rigidamente vincolato alla lastra e stabilmente ancorabile alla porzione del muro stesso, consente la costruzione e l'installazione di facciate ventilate in modo pratico ed economico.

Il trovato, così concepito, è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo; inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.

Negli esempi di realizzazione illustrati singole caratteristiche, riportate in relazione a specifici esempi, potranno essere in realtà intercambiate con altre diverse caratteristiche, esistenti in altri esempi di realizzazione.

In pratica i materiali impiegati, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi secondo le esigenze e lo stato della tecnica.

Claims (11)

1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Componente modulare per facciate ventilate, facciate ventilate (2) sostanzialmente comprendenti uno schermo di rivestimento, stabilmente posizionatile affacciato e prossimo ad un muro perimetrale (A) di un edificio, per la delimitazione, con il muro (A) stesso, di un'intercapedine (B) di isolamento e ventilazione, caratterizzato dal fatto di comprendere una lastra di rivestimento (3), costituente una frazione dello schermo e parallelamente collocabile affacciata e prossima ad una rispettiva porzione del muro (A), ed almeno un organo di sostegno, rigidamente vincolato a detta lastra (3) e stabilmente ancorabile alla porzione del muro (A).
2. 2. Componente modulare, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto almeno un organo di sostegno è sostanzialmente costituito da un profilato (4), rigidamente vincolato ad una prima faccia (3a) di detta lastra (3) e disposto a sbalzo rispetto a detta prima faccia (3a), per l'ancoraggio stabile alla porzione del muro (A) con contemporanea delimitazione dell'intercapedine (B), detto profilato (4) sporgendo dai bordi di detta lastra (3) con almeno un suo segmento terminale (4a), stabilmente ancorabile alla porzione del muro (A).
3. 3. Componente modulare, secondo le rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dal fatto che lungo detto almeno un segmento (4a), sporgente dal lato (3b) di detta lastra (3) rivolto verso l'alto, quando detta lastra (3) è collocata affacciata e prossima alla rispettiva porzione del muro (A), è realizzato almeno un foro (5), per l'inserimento di una unità di fissaggio (6) alla rispettiva porzione del muro (A), del tipo di una vite, di un chiodo, di un tassello, e simili, e il conseguente ancoraggio stabile di detta lastra (3) e di detto profilato (4) alla porzione del muro (A).
4. 4. Componente modulare, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere una pluralità di detti profilati (4), reciprocamente allineati e sporgenti, con il rispettivo detto segmento terminale (4a), da detto lato (3b) di detta lastra (3) rivolto verso l'alto, ciascuno di detti segmenti (4a) essendo provvisto di un rispettivo foro (5), per l'inserimento della corrispondente unità di fissaggio (6).
5. 5. Componente modulare, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto profilato (4) presenta sezione trasversale conformata sostanzialmente a "C", per la definizione di un tratto centrale (4b), appoggiabile alla porzione del muro (A) e comprendente, in corrispondenza di detto segmento terminale (4a), detto almeno un foro (5), dai fianchi di detto tratto centrale (4b) sviluppandosi due tratti laterali (4c), rigidamente vincolati, con i loro lembi terminali liberi, a detta lastra (3).
6. 6. Componente modulare, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta lastra (3) presenta, lungo detta prima faccia (3a), almeno una coppia di scanalature (7), definenti una sede di alloggiamento per detti lembi terminali, tra ciascuna di dette scanalature (7) e il rispettivo lembo essendo interposto uno strato intermedio (8) di materiale adesivo, per il vincolo rigido di detto profilato (4) a detta lastra (3).
7. 7. Componente modulare, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti profilati (4) presenta, lungo detto tratto centrale (4b) e da parte opposta rispetto a detta lastra (3), uno smanco longitudinale (9) di alloggiamento di un inserto, per la compensazione dei giochi e l'adesione ottimale di detto profilato (4) al muro (A).
8. 8. Componente modulare, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta lastra (3) è realizzato in un primo materiale ceramico pressato, ciascuno di detti organi di sostegno essendo realizzati in un secondo materiale ceramico pressato.
9. 9. Componente modulare, secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che almeno uno fra detto primo materiale ceramico e detto secondo materiale ceramico presenta almeno un additivo costituito sostanzialmente da uno scarto industriale, in almeno parziale sostituzione di un inerte naturale e/o per la realizzazione di un corpo ceramico di tipo cellulare, detto scarto industriale essendo preferibilmente scelto fra vetro riciclato, granella di vetro, vetro a monitor, scarti di sanitario, scarti di produzione dei profilati di alluminio, polveri di scarto contenenti carburo di silicio, fanghi di levigatura di piastrelle ceramiche, e simili.
10. 10. Componente modulare, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta lastra (3) presenta, in corrispondenza di detta prima faccia (3a), almeno uno strato superficiale isolante, di tipo preferibilmente scelto fra una sostanza a base di lana di roccia, una sostanza a base di lana di vetro, una sostanza a base di polistirene espanso .
11. 11. Facciata ventilata, comprendente sostanzialmente uno schermo di rivestimento, stabilmente posizionatile affacciato e prossimo ad un muro perimetrale (A) di un edificio, per la delimitazione, con il muro (A) stesso, di un'intercapedine (B) di isolamento e ventilazione, caratterizzato dal fatto di comprendere una pluralità di componenti modulari (1), presentanti rispettive lastre di rivestimento (3), costituenti una frazione dello schermo e parallelamente collocabili affacciate e prossime a corrispondenti porzioni del muro (A), in reciproco affrancamento, ciascuno di detti componenti modulari (1) comprendendo almeno un rispettivo organo di sostegno, rigidamente vincolato alla corrispondente detta lastra (3) e stabilmente ancorabile alla porzione del muro (A).