ITBO20110355A1 - Contenitore per alimenti e metodo per realizzarlo - Google Patents

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Description

CONTENITORE PER ALIMENTI E METODO PER REALIZZARLO
DESCRIZIONE DELL'INVENZIONE
La presente invenzione s'inquadra nel settore concernente il confezionamento ed il trasporto di prodotti alimentari appena preparati ed in particolare si riferisce ad un contenitore per alimenti e metodo per realizzarlo.
Sono noti contenitori per il confezionamento di prodotti alimentari, come ad esempio pizza, pasticcini, panini, zuppe e simili, realizzati in cartoncino sia sotto forma di cartoncino teso che di cartoncino ondulato.
I contenitori in cartoncino teso sono realizzati con uno strato di carta e/o cartoncino riciclati il cui spessore à ̈ determinato dai livelli di rigidezza e resistenza desiderati. Tipicamente per contenitori di piccole dimensioni lo spessore à ̈ dell’ordine di 1 mm 0 poco meno ed aumenta col crescere delle dimensioni del contenitore stesso o del peso del prodotto alimentare da trasportare.
Lo strato di cartoncino à ̈ rivestito sulla faccia o sulle facce a diretto contatto col prodotto alimentare con almeno un idoneo strato protettivo che fornisce una barriera resistente ai liquidi o ai grassi per la carta o il cartoncino ed impedisce che eventuali sostanze dannose presenti nella carta e/o nel cartoncino utilizzato possano contaminare il prodotto alimentare. Tra gli strati protettivi noti utilizzati si ricordano le pellicole polimeriche a base di polietilene o le pellicole metalliche a base di alluminio.
1 contenitori in cartoncino ondulato sono realizzati interponendo tra due strati piani di carta o cartoncino leggero almeno uno strato ondulato intermedio dello stesso materiale o di un materiale similare. Per contenitori di grandi dimensioni la stratificazione può essere ripetuta in modo da aumentarne lo spessore delle pareti e di conseguenza incrementarne resistenza e rigidezza.
Tipicamente per contenitori di piccole dimensioni lo spessore del cosiddetto cartone ondulato a micro-onda ad onda singola à ̈ di circa 2 mm. Per contenitori di dimensioni maggiori à ̈ possibile sia aumentare lo spessore dell’onda con le cosiddette onde bassa e media che permettono di ottenere degli spessori finali rispettivamente di circa 3 e 4 mm, oppure à ̈ possibile stratificare in successione diverse onde, ottenendo in tal modo le cosiddette doppia onda, tripla onda, micro tripla, e similari, che permettono di realizzare spessori anche superiori ai 5 mm.
I secondi contenitori sono tipicamente realizzati con carta e/o cartoncino di materiale riciclato e la faccia a contatto con il prodotto alimentare deve essere opportunamente rivestita con delle pellicole resistenti ai liquidi e/o ai grassi.
Rispetto ai contenitori in cartoncino teso i contenitori in cartoncino ondulato garantiscono un maggior isolamento termico e offrono la possibilità di evacuare eventuale umidità in eccesso, come avviene ad esempio nei contenitori per la pizza. Lo spessore maggiore, dovuto alla presenza dello strato ondulato intermedio, di detti secondi contenitori fornisce una maggiore rigidezza flessionale rispetto ai primi contenitori senza incrementarne il peso.
Uno svantaggio dei contenitori noti realizzati con cartoncino teso consiste nell’elevato rapporto peso/rigidezza e peso/resistenza degli stessi associati ad una limitata capacità di isolamento termico e di evacuazione dell’eventuale umidità in eccesso.
Ulteriore svantaggio di detti primi contenitori noti riguarda il loro limitato potere di isolamento termico che li rende poco adatti per il trasporto degli alimenti caldi, come ad esempio la pizza appena sfornata, in quanto li farebbero raffreddare troppo rapidamente.
Uno svantaggio dei contenitori noti realizzati con cartoncino ondulato di tipo tradizionale riguarda il loro spessore elevato che impone volumi maggiori di trasporto a parità di numero complessivo di contenitori se confrontato con i contenitori realizzati con cartoncino teso.
Altro svantaggio di detti secondi contenitori noti riguarda la finitura superficiale ottenibile con un’onda di dimensioni standard che, a causa delle distanze tra i picchi di due onde successive, non permette di ottenere superimi perfettamente lisce.
Uno svantaggio comune ad entrambe le tipologie dei contenitori noti consiste nella necessità di ricorrere all’aggiunta di rivestimenti resistenti sia ai liquidi che ai grassi nonché idonei al contatto con gli alimenti per evitare eventuali possibili contaminazioni di quest’ultimo da parte delle sostanze nocive o comunque dannose presenti nel cartoncino utilizzato.
Altro svantaggio consiste nella difficoltà di smaltimento del contenitore al termine del suo utilizzo poiché non può essere smaltito negli appositi contenitori per la carta in quanto può risultare sporco degli alimenti in esso trasportati e/o può contenere rivestimenti superficiali metallizzati e/o plastificati che necessitano di altre tipologie di smaltimento.
Uno scopo della presente invenzione à ̈ quello di proporre un contenitore per alimenti avente peso e ingombro ridotti abbinati ad un’elevata rigidezza e resistenza ai carichi che deve trasportare.
Altro scopo à ̈ quello di proporre un contenitore realizzato con materiali completamente naturali che possano essere smaltiti indifferentemente sia direttamente nei contenitori dedicati ai resti alimentari compostabili e/o biodegradabili sia nei contenitori riservati alla carta e suoi simili.
Ulteriore scopo à ̈ quello di proporre un contenitore che non richieda rivestimenti specifici per le superfìci a contatto con i prodotti alimentari e che pertanto sia più veloce, semplice ed economico da produrre, gestire e smaltire.
Le caratteristiche dell'invenzione sono nel seguito evidenziate con particolare riferimento agli uniti disegni nei quali:
la figura 1 illustra una vista frontale in pianta del contenitore in una condizione aperta;
la figura 2 illustra una vista prospettica del contenitore di figura 1 in una condizione operativa;
- la figura 3 illustra una vista frontale in pianta di una variante del contenitore; la figura 4 illustra una vista prospettica del contenitore di figura 3;
la figura 5 illustra una vista frontale in pianta di una variante del contenitore; la figura 6 illustra una vista prospettica del contenitore di figura 5;
la figura 7 illustra una vista in sezione di un particolare della struttura interna del contenitore;
la figura 8 illustra una vista in sezione di un particolare di una variante della struttura interna del contenitore.
Con riferimento alle figure da 1 a 6, con 1 viene indicato il contenitore per alimenti oggetto della presente invenzione.
Nella preferita forma di realizzazione, illustrata nelle figure 1 e 2 il contenitore 1 à ̈ costituito da una superficie di base 2 pressoché piana e delimitata lateralmente da superfìci laterali 3 che collaborano con la superfìcie di base 2 per definire un’area di contenimento dei prodotti alimentari che devono essere in esso trasportati o temporaneamente conservati.
Sia la superfìcie di base 2 che le superfìci laterali 3 sono realizzate con un elemento stratificato 10, mostrato in figura 7, ottenuto interponendo tra un primo 11 ed un secondo 13 strato, pressoché piani e di limitato spessore, uno strato intermedio 12 costituito da un elemento ondulato.
Gli elementi piani degli strati primo Il e secondo 12 hanno uno spessore compreso in un intervallo da 0,095 mm a 0,215 mm circa mentre l’elemento ondulato ha uno spessore compreso in un intervallo da 0,4 mm a 0,6 mm ottenendo uno spessore complessivo dell’elemento stratificato 10 compreso in un intervallo da 0,6 mm a 1 mm e più preferibilmente di circa 0,8 mm.
La persona esperta del ramo può variare i suddetti spessori utilizzati nella realizzazione dell’elemento stratificato in funzione della rigidezza e della resistenza desiderata. Per gli elementi piani gli spessori potrebbero essere compresi in un intervallo più ampio da 0,05 mm e 0,5 mm mentre l’elemento ondulato potrebbe avere uno spessore compreso in un intervallo più ampio da 0,2 mm a 1,2 mm permettendo di ottenere un contenitore in grado di garantire gli scopi proposti per la presente invenzione.
Possibili varianti nella realizzazione dell’elemento stratificato 10, come illustrato ad esempio in figura 8, prevedono l’aggiunta di ulteriori elementi ondulati intervallati da elementi piani. Tale stratificazione permette di aumentare lo spessore dell’elemento stratificato 10 senza dover ricorrere all’utilizzo di elemento ondulati di maggiori dimensioni e di conseguenza potendo limitare la distanza tra due picchi successivi delle onde stesse. Mantenendo una ridotta distanza tra due picchi successivi si limitano eventuali difetti superficiali o grinze degli elementi piani e si riduce il rischio che le suddette onde si possano instabilizzare quando sono rendendo il contenitore meno resistente e rigido.
Gli strati primo 11, intermedio 12 e secondo 13 sono realizzati con materiali di origine vegetale e sono uniti tra loro mediante mezzi adesivi anch’essi di origine vegetale.
Detti materiali di origine vegetale sono a base di pura fibra vergine di primo impiego, come ad esempio la pura cellulosa per i diversi strati, mentre i mezzi adesivi sono a base di amidi, ed in particolar modo l’amido di mais.
L’utilizzo combinato della pura cellulosa e dell’amido di mais permette di ottenere un contenitore realizzato con materiali completamente naturali, biodegradabili ed in particolar modo compostabili.
Inoltre detti materiali sono idonei per l’utilizzo a diretto contatto con i prodotti alimentari evitando possibili contaminazioni di questi ultimi.
I materiali utilizzati per realizzare l’elemento stratificato 10 rispettano la normativa italiana secondo il DM 19 marzo 1973, la normativa tedesca, secondo la raccomandazione del BFR datata 05.07.2007 e la normativa europea secondo le direttive CE 2023/06.
Inoltre per garantire una maggiore resistenza ai liquidi e ai grassi il materiale utilizzato per realizzare la superficie che deve supportare direttamente il prodotto alimentare ha una porosità superficiale ridotta rispetto alle altre superfici e opzionalmente à ̈ a pori completamente chiusi.
Per verificare il grado di resistenza ai liquidi e ai grassi viene eseguito il test di tensione superficiale denominato Kit Test e vengono utilizzati solo i materiali con un valore del Kit Test compreso tra 6 e 12 e preferibilmente tra 8 e 12.
II contenitore à ̈ realizzato assemblando l’elemento stratificato interponendo un elemento intermedio 12 tra il primo strato 11 piano e il secondo strato 13 piano e vincolandoli mediante mezzi adesivi posti nei punti di contatto tra gli elementi piani e le creste dell’elemento intermedio 12.
Una volta realizzato un foglio o un rotolo dell’elemento stratificato 10 quest’ultimo viene sagomato nella forma in pianta corrispondente ad una configurazione aperta e piana del contenitore 1 desiderato.
La sagomatura avviene mediante fustellatura ma possono essere ugualmente usati altri metodi tra cui la tranciatura o il taglio.
Successivamente si crea ogni superficie laterale 3 piegando l’elemento stratificato 10 in corrispondenza delle linee di piega lungo i bordi della superficie di base 2 che sono state impresse durante l’operazione di sagomatura.
Le superfici laterali 4 piegate sono reciprocamente mantenute in posizione mediante mezzi di vincolo 4, costituiti, a titolo di esempio ma non limitativo, da protrusioni presenti in alcune delle superfici laterali che si accoppiano a delle fessure o dei fori presenti nelle attigue superfici laterali.
Nella variante della preferita forma di realizzazione, come illustrate nelle figure da 3 a 6, le superfici laterali 3 sono ottenute mediante “deformazione plastica†dell’elemento stratificato 10 in corrispondenza di porzioni periferiche della superficie di base 2. Detta deformazione plastica à ̈ ottenuta mediante termoformatura dell’elemento stratificato 10 realizzata interponendo l’elemento stratificato 10, precedentemente sagomato, tra mezzi a stampo e controstampo riscaldati e pressati reciprocamente.
Un’ulteriore variante della preferita forma di realizzazione comprende inoltre una superficie di copertura 8 costituita da almeno un elemento stratificato 10 che à ̈ vincolato ad una superfìcie laterale 3 o accoppiato unilateralmente a tutte le superfici laterali 3 in modo tale da formare una sorta di coperchio di detto contenitore 1.
Detta superficie di copertura 8 può anche essere realizzata con una pluralità di elementi stratificati tra loro removibilmente accoppiabili.
Inoltre della superficie di copertura comprende mezzi di sfogo 9 per l’aria e l’umidità presente all’interno del contenitore 1, e detti mezzi di sfogo sono realizzati mediante dei fori o delle fessure parzialmente o interamente apribili.
Un’altra variante della preferita forma di realizzazione prevede dei mezzi di riscontro 7 in prossimità dei bordi delle superfìci laterali 3 per poter impilare in modo stabile e sicuro una pluralità di contenitori 1 gli uni sugli altri.
Un’ulteriore variante della preferita forma di realizzazione prevede che il contenitore I sia superficialmente stampato con tecniche ampiamente diffuse e collaudate per la stampa di supporti sottili e flessibili come ad esempio la stampa litografica o flexografica o offset con l’utilizzo di colori di origine naturale, per non rischiare di contaminare i prodotti alimentari contenuti nel contenitore 1.
II funzionamento del contenitore 1, comune a tutte le forma di realizzazione, prevede che l’utilizzatore ponga all’interno del contenitore 1 un prodotto alimentare come ad esempio una pizza, una torta, dei pasticcini, dei piatti esotici come chilli con carne o zuppe varie, e lo trasporti fino al luogo ove lo consumerà.
Il consumo del prodotto alimentare può avvenire sfruttando direttamente il contenitore 1 come supporto del prodotto stesso oppure trasferendo quest’ultimo su altri supporti, piatti o simili.
Terminato il consumo del prodotto alimentare l’utilizzatore getta il contenitore 1 e gli eventuali resti del prodotto alimentare non consumato direttamente nel contenitore dei rifiuti compostabili, senza la necessità di dover separare la frazione umida dal contenitore, semplificando enormemente la gestione dei rifiuti.
Il metodo per realizzare un contenitore 1 secondo la preferita forma di realizzazione del contenitore 1 sopra descritta prevedere una prima fase di fustellatura e/o tranciatura e/o taglio di elementi stratificati 10 partendo da fogli singoli o sotto forma di rotoli seguita da una fase di formatura delle superfici laterali 3.
La formatura delle superfici laterali 3 avviene tramite una fase di piegatura dell’ elemento stratificato 10 in corrispondenza di linee di piega delimitanti i bordi della superficie di base 2 e realizzati durante la fase di tranciatura e/o fustellatura e/o taglio.
Dopo la fase di piegatura avviene la fase di fissaggio reciproco delle superfici laterali 3 mediante il muto incastro di elementi di vincolo 4 presenti sulle superfici laterali 3. Una variante del metodo per realizzare un contenitore 1 secondo la prima variante della preferita forma di realizzazione del contenitore 1 prevede che la formatura delle superfici laterali 3 avvenga mediante una fase di deformazione plastica dell’elemento stratificato 10 in corrispondenza di porzioni periferiche della superfìcie di base 2. La fase di deformazione plastica ottenuta consiste in una termoformatura dell’elemento stratificato 10 realizzata interponendo l’elemento stratificato 10 tra mezzi a stampo e controstampo riscaldati e pressati reciprocamente.
Un’ulteriore variante del metodo prevede una fase di stampa della superficie del contenitore 1 che entra in contatto con il prodotto alimentare, prima della fase di fustellatura e/o tranciatura e/o taglio.
Grazie allo spessore ridotto dell’elemento stratificato 10 la fase di stampa à ̈ realizzata con tecniche di stampa litografica o flexografìca o offset ed utilizza esclusivamente colori di origine naturale.
Un vantaggio della presente invenzione à ̈ quello di fornire un contenitore per alimenti avente peso e ingombro ridotti abbinati ad un’elevata rigidezza e resistenza ai carichi che deve trasportare.
Altro vantaggio à ̈ quello di fornire un contenitore realizzato con materiali completamente naturali che possano essere smaltiti indifferentemente sia direttamente nei contenitori dedicati ai resti alimentari compostabili e/o biodegradabili sia nei contenitori riservati alla carta e suoi simili.
Ulteriore vantaggio à ̈ quello di fornire un contenitore che non richieda rivestimenti specifici per le superfici a contatto con i prodotti alimentari e che pertanto sia più veloce, semplice ed economico da produrre, gestire e smaltire.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Contenitore per prodotti alimentari comprendente almeno una superficie di base (2) e una pluralità di superfici laterali (3) che insieme collaborano a definire l’area di contenimento dei prodotti alimentari ed essendo dette superfici costituite da un elemento stratificato (10) realizzato con un primo strato (11), almeno uno strato intermedio (12) ed almeno un secondo strato (13) di cui gli strati primo (11) e almeno secondo (13) sono costituiti da elementi piani aventi spessori compresi tra 0,05 e 0,5 mm e che l’almeno uno strato intermedio (12) à ̈ costituito da un elemento ondulato avente uno spessore compreso tra 0,2 e 2 mm; detto contenitore essendo caratterizzato dal fatto che gli tutti gli strati (11, 12 e 13) sono realizzati con carte e/o cartoncini di origine vegetale idonei al contatto diretto con gli alimenti e uniti tra loro mediante mezzi adesivi di origine vegetale.
  2. 2) Contenitore secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che le carte e/o i cartoncini sono di pura fibra vergine di primo utilizzo, che i mezzi adesivi sono a base di amidi e che l’intero contenitore 1 à ̈ completamente biodegradabile e compostabile.
  3. 3) Contenitore secondo la rivendicazione 2 caratterizzato dal fatto che il materiale utilizzato per realizzare la superficie a diretto contatto con il prodotto alimentare à ̈ resistente sia ai grassi che ai liquidi.
  4. 4) Contenitore secondo la rivendicazione 3 caratterizzato dal fatto che il materiale utilizzato per realizzare la superficie posta a diretto contatto con il prodotto alimentare ha un valore del test di tensione superficiale denominato Kit Test compreso tra 6 e 12 e preferibilmente tra 8 e 12.
  5. 5) Contenitore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto di comprendere almeno una superficie di copertura (8) costituita da almeno un elemento stratificato (10).
  6. 6) Contenitore secondo la rivendicazione 5 caratterizzato dal fatto che l’almeno una superficie di copertura (8) comprende mezzi di sfogo (9) per l’aria e l’umidità presente all’interno del contenitore (1).
  7. 7) Contenitore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di riscontro (7) posizionati sui bordi delle superfici laterali (3) per poter impilare una pluralità di contenitori (1) gli uni sugli altri.
  8. 8) Contenitore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che gli strati primo (11) e almeno secondo (13) hanno spessori compresi tra 0,095 e 0,215 mm e che l’almeno uno strato intermedio (12) ha uno spessore compreso tra 0,4 e 0,6 mm.
  9. 9) Metodo per realizzare un contenitore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto di prevedere una fase di tranciatura e/o fustellatura e/o taglio di elementi stratificati (10) e una fase di formatura delle superfici laterali (3).
  10. 10) Metodo secondo la rivendicazione 9 caratterizzato dal fatto che la fase di formatura delle superfici laterali (3) prevede la piegatura dell’elemento stratificato (10) in corrispondenza di linee di piega lungo il bordo della superficie di base (2) realizzate durante la fase di fustellatura e/o tranciatura e/o taglio.
  11. 11) Metodo secondo la rivendicazione 8 caratterizzato dal fatto di prevedere dopo la fase di piegatura una fase di fissaggio delle superfici laterali (3) mediante mezzi di vincolo (4) presenti sulle stesse e che permettono un reciproco accoppiamento tra due superfici laterali (3) adiacenti.
  12. 12) Metodo secondo la rivendicazione 9 caratterizzato dal fatto che la fase di formatura delle superfici laterali (3) prevede una fase di deformazione plastica dell’elemento stratificato (10) in corrispondenza di porzioni periferiche della superficie di base (2).
  13. 13) Metodo secondo la rivendicazione 12 caratterizzato dal fatto che la fase di deformazione plastica ottenuta consiste in una termoformatura dell’elemento stratificato (10) realizzata interponendo l’elemento stratificato (10) tra mezzi a stampo e controstampo riscaldati e pressati reciprocamente.
  14. 14) Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 9 a 13 caratterizzato dal fatto di prevedere una fase di stampa di una superficie del contenitore (1) prima della fase di tranciatura e/o fustellatura e/o taglio e che detta fase di stampa à ̈ realizzata con tecniche di stampa litografica o flexografica ed utilizza esclusivamente colori di origine naturale.
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