ITBO20090348A1 - Composizione, procedimento ed impianto per il trattamento superficiale di metallo laminato - Google Patents

Description

DESCRIZIONE dell’invenzione industriale dal titolo: “Composizione, procedimento ed impianto per il trattamento superficiale di metallo laminato”

La presente invenzione si riferisce ad una composizione per il trattamento superficiale di metallo laminato. L'invenzione si riferisce inoltre ad un procedimento e ad un impianto per il trattamento superficiale di metallo laminato, impieganti la suddetta composizione.

E' noto il cosiddetto procedimento “coil coating” o di prerivestimento per la verniciatura di metallo laminato. Esso si basa sul semplice concetto che è più facile, efficace ed economico sgrassare, pretrattare chimicamente e verniciare una superficie piana continua, piuttosto che effettuare le stesse operazioni su forme irregolari. I prodotti prerivestiti si presentano sotto forma di rotoli o lastre che ricevono il loro rivestimento protettivo e/o decorativo prima di passare attraverso i successivi stadi di produzione, ad esempio per il mercato dell'edilizia per esterni ed interni, nel settore della produzione di elettrodomestici, e simili. Nel seguito si farà specifico riferimento al procedimento di coil coating o prerivestimento di prodotti forniti in forma di rotoli di un nastro metallico, anche se l'invenzione non deve intendersi limitata a tale ambito, potendo trovare immediata e naturale applicazione anche nei procedimenti in cui i prodotti metallici sono in forma di lastra.

In un tipico processo di coil coating, un nastro metallico viene fatto passare attraverso un impianto di trattamento continuo e viene sottoposto in successione alle varie fasi di lavorazione. Tipicamente, dapprima si ha la devolgitura o srotolamento del rotolo di nastro metallico, il quale viene poi sottoposto ad un'adeguata pulizia, ad esempio uno sgrassaggio acido od alcalino intervallato da una eventuale spazzolatura, in funzione del supporto, atta a rimuovere eventuali ossidi presenti, a cui segue una conversione chimica della superficie del nastro metallico, ad esempio una nitrocobaltazione. Il nastro viene poi sciacquato e sottoposto a passivazione. Dopo un'asciugatura, il nastro passa attraverso una testa verniciante che applica una prima mano di primer o vernice di fondo su una o entrambe le facce del nastro. Il nastro passa in seguito in un primo forno dove avviene la polimerizzazione del primer, e viene quindi raffreddato, prima con aria poi con acqua. Il nastro passa successivamente attraverso una seconda testa verniciante che applica una mano di finitura o “top” su una o entrambe le facce del nastro, il quale viene poi passato ancora in forno per la polimerizzazione della pellicola di vernice, e poi raffreddato ancora come in precedenza, prima di essere riavvolto in bobina. In alcune applicazioni, una delle due facce del nastro non necessita di una finitura di alta qualità, per cui su di essa viene applicata dopo la passivazione, una mano di cosiddetto “back coating”, cioè di un prodotto verniciante dalle caratteristiche e dal prezzo inferiore alla vernice “top” di più alta qualità applicata sull'altra faccia del nastro.

La conversione chimica della superficie del nastro metallico ha il compito di evitare il fenomeno della corrosione del metallo, contro la quale non è generalmente sufficiente la sola verniciatura in quanto il film di vernice è normalmente permeabile all'aria e all'umidità, e pertanto all'ossigeno, responsabile dei fenomeni di ossidazione e quindi di corrosione del metallo. La conversione chimica o pretrattamento della superficie del metallo laminato previene il fenomeno della corrosione mediante la deposizione di particolari composti chimici sulla superficie del metallo. Questi composti chimici facenti parte dello strato di conversione sono generalmente a base di ossidi o fosfati di metalli pesanti e risultano quindi inerti e pertanto poco reattivi con aria ed ossigeno, evitando in tal modo l'ossidazione e la formazione di ruggine sulla superficie metallica.

Un esempio di conversione superficiale particolarmente adatto e frequentemente impiegato per superfici di acciaio zincato è la nitrocobaltazione, mediante la quale vengono depositati sulla superficie del nastro metallico sali a base di cobalto. Questi sali sono solubili nella formulazione di partenza, ma in particolari condizioni di temperatura, pH e concentrazione diventano insolubili e precipitano sul nastro di acciaio zincato, ancorandosi sulla sua superficie.

Fra la fase di conversione chimica e la fase di passivazione, il nastro metallico viene sottoposto a lavaggio effettuato tipicamente con acqua a rinnovo, meglio se demineralizzata. Questo lavaggio serve ad eliminare i residui chimici presenti sulla superficie del nastro, al fine di evitare l'inquinamento delle successive soluzioni di pretrattamento.

La fase di passivazione che segue ha il compito di sigillare lo strato di conversione precedentemente menzionato, e di incrementare notevolmente la resistenza alla corrosione. In questa fase tipicamente vengono impiegati prodotti acidi contenenti cromo oppure a base di zirconio, che vengono applicati tipicamente a spruzzo sulla superficie del nastro metallico.

Le teste vernicianti sopra menzionate sono costituite da un insieme di rulli di vario tipo e numero, nonché variamente disposti, fra i quali si annoverano tipicamente almeno un rullo di riscontro su cui corre il nastro da verniciare, almeno un rullo applicatore che trasferisce il prodotto verniciante sulla superficie del nastro, e almeno un rullo pescante che raccoglie il prodotto verniciante da una vasca di prodotto per trasferirlo al rullo applicatore. In alcuni casi è previsto almeno un rullo calibratore per la regolazione dello spessore della pellicola di prodotto verniciante. Da questa sommaria descrizione, appare comunque evidente il fatto che una testa verniciante costituisce un elemento particolarmente importante e costoso di tutto l'impianto di coil coating o prerivestimento di metalli laminati.

I prodotti vernicianti liquidi utilizzati come primer o come finitura, sia essa una finitura “top” o “back coating”, nei procedimenti di coil coating per metalli laminati hanno la funzione di proteggere e/o decorare i supporti su cui sono applicati ed hanno la capacità di formare una struttura di film o pellicola di copertura superficiale, generalmente continua ed aderente al supporto su cui sono applicati. Sono note svariate composizioni di prodotti vernicianti per metalli, le quali comprendono tipicamente almeno una resina legante, tipicamente una miscela di polimeri con capacità di reticolazione, dispersa in un mezzo solvente di tipo organico che consente la facile applicazione della vernice sulla superficie del metallo laminato, e che è destinato poi ad evaporare nella fase di passaggio in forno del prodotto verniciato. Le composizioni vernicianti di tipo noto comprendono inoltre spesso pigmenti che servono a fornire potere coprente e/o colore alla pellicola aderente alla superficie del metallo laminato. Tali composizioni note comprendono poi spesso anche cosiddette cariche, e cioè polveri generalmente inorganiche che non hanno influenza diretta sul colore, ma che servono per fornire particolari proprietà alla pellicola verniciante, ad esempio proprietà opacizzanti, conferimento di caratteristiche strutturali, proprietà anticorrosive e simili. Inoltre, le composizioni vernicianti note comprendono quasi sempre piccole quantità di additivi, aventi svariate funzioni quali miglioramento della distensione, resistenza al graffio, anti-sedimentazione, disperdibilità di cariche e pigmenti, adesione, ecc.

Sono stati proposti metodi per accrescere l'efficienza e la produttività e ridurre il costo dei procedimenti coil coating del tipo noto sopra descritto. Un esempio è dato dal cosiddetto ciclo “No-rinse”, ossia privo di risciacquo, che non prevede risciacqui o passivazioni finali del nastro metallico dopo l'applicazione di una particolare composizione per la conversione superficiale del metallo laminato. Tale composizione viene applicata sulla superficie del nastro metallico ed asciugata in forno ad una temperatura di circa 50-80°C, dopo di che il nastro metallico può essere direttamente verniciato senza necessità di procedere alla passivazione della sua superficie. Nonostante questo particolare ciclo “No-rinse” permetta di eliminare le fasi di risciacquo e passivazione che seguono la conversione superficiale del nastro metallico, tuttavia è necessario predisporre, proprio per l'applicazione della composizione di conversione superficiale del metallo laminato, una particolare testa di applicazione a rulli, simile alle teste vernicianti sopra menzionate, con conseguente aggravio considerevole dei costi di impianto. Inoltre, il sistema prevede l'impiego di nastri perfettamente planari nonché un continuo controllo dello spessore di soluzione chimica applicata, in modo da mantenere sempre costante la quantità di deposito dato dal pretrattamento. In aggiunta, è frequentemente necessaria o quantomeno opportuna la presenza costante e continua di un operatore che valuti il buono stato del pretrattamento in funzione dell'usura dei rulli applicatori e che provveda alla loro sostituzione quando sia necessario. Infine, il ciclo “No-rinse” necessita di almeno tre stadi di risciacquo dopo lo sgrassaggio iniziale del nastro metallico, di cui l'ultimo con acqua demineralizzata leggermente acidula, nonché del forno di asciugatura.

Scopo della presente invenzione è quello di risolvere e superare i problemi della tecnica nota, fornendo un procedimento per il trattamento superficiale di metallo laminato, del tipo coil coating o di prerivestimento, che risulti economico, ecologico, affidabile, nonché di semplice e pratica realizzazione, e che fornisca risultati finali di qualità analoga, se non superiore, a quelli dei procedimenti di tipo noto.

Scopo della presente invenzione è anche quello di fornire una composizione di trattamento innovativa per l'impiego in un procedimento per il trattamento superficiale di metallo laminato del tipo sopra indicato, che possa agevolmente essere applicata con metodi noti ed in particolare, anche se non limitativamente, con semplici tecniche di applicazione a spruzzo.

Un ulteriore scopo dell'invenzione è quello di fornire un impianto per l'attuazione del suddetto procedimento, in particolare un impianto molto più economico di quelli noti, privo di stazioni per la conversione superficiale e la passivazione del metallo laminato.

Al fine di raggiungere gli scopi sopra indicati, l'invenzione ha per oggetto un procedimento del tipo sopra menzionato, in cui viene impiegata una composizione comprendente almeno una resina legante in un mezzo solvente, in cui tale composizione si caratterizza per il fatto di comprendere nel mezzo solvente anche un mezzo passivante della superficie del metallo laminato. L'invenzione ha per oggetto anche una tale composizione di per se stessa, nonché un impianto per l'attuazione del suddetto procedimento e l'applicazione della composizione, in un procedimento di coil coating.

I vantaggi della presente invenzione sono molteplici. Innanzitutto il procedimento di coil coating si semplifica notevolmente, poiché la composizione della presente invenzione è funzionalmente analoga ad un primer, pur garantendo capacità anticorrosive proprie dei trattamenti di conversione superficiale. La composizione della presente invenzione può essere applicata sul nastro di metallo laminato allo stesso modo di un primer e con le medesime teste di verniciatura, cosicché complessivamente nel processo di coil coating secondo la presente invenzione vengono eliminate le fasi di conversione superficiale, in particolare di nitrocobaltazione, e di passivazione, nonché tutti le fasi accessorie intermedie ad esse. Il risultato è quello di un procedimento più semplice, meno nocivo e più veloce ed economico. Viene inoltre eliminata la necessità di smaltire le acque reflue e i fanghi delle vasche di nitrocobaltazione e passivazione di cui agli impianti della tecnica nota, con conseguente miglioramento dell'impatto ambientale.

In una variante specifica della presente invenzione, il solvente della composizione di trattamento superficiale è acqua, anziché essere un solvente organico come nella tecnica nota. In questo caso, è immediatamente evidente il grande vantaggio sia per l'ambiente che per la salute degli operatori che deriva dall'eliminazione della necessità di trattare e smaltire il solvente organico ed i fumi derivanti dalla sua evaporazione nella fase di essiccazione della vernice. Un ulteriore vantaggio dell'impiego di acqua come solvente primario è la riduzione degli oneri assicurativi legati alla non infiammabilità della composizione.

Secondo un'altra variante specifica della presente invenzione, la resina legante della composizione di trattamento superficiale è una resina alchidica, preferibilmente del tipo medio-olio o corto-olio. Tali resine sono relativamente economiche e di buona resa, e consentono di realizzare una composizione stabile e di buona resa superficiale.

Secondo una variante ulteriore dell'invenzione, il mezzo passivante della composizione di trattamento superficiale comprende fluoruro di zirconio, ed in particolare anche se non esclusivamente un fluorocomplesso di zirconio in una miscela di acido fluoridrico, specialmente quando la composizione comprenda acqua come solvente. Con una tale composizione si ottiene un ottimo trattamento anticorrosivo delle superfici del nastro di metallo laminato.

Secondo una variante preferita dell'invenzione, il prodotto di trattamento comprende inoltre almeno un pigmento colorante, e più preferibilmente tale pigmento colorante comprende biossido di titanio TiO2per impartire all'almeno una superficie del nastro metallico una colorazione bianca. La composizione della presente invenzione può poi comprendere, analogamente a prodotti vernicianti di tipo noto, ma a differenza dei prodotti normalmente utilizzati nel pretrattamento di metallo laminato nei procedimenti di coil coating, uno o più additivi e/o cariche, quali ad esempio, senza che ciò debba essere considerato limitativo, additivi surfattanti o antischiuma.

In una specifica variante, il procedimento secondo l'invenzione, dopo la fase di sgrassare almeno una superficie del nastro e prima della fase di applicare un prodotto di trattamento, comprende una fase di spazzolare l'almeno una superficie del nastro, e che dopo la fase di applicare un prodotto di trattamento e prima della fase di riavvolgere il nastro, comprende una fase di passare in forno e successivamente raffreddare il nastro del metallo laminato.

Nell'impianto della presente invenzione non sono previsti i costosi e complessi stadi per la conversione chimica e la passivazione del nastro di cui agli impianti della tecnica nota. Inoltre, si è sorprendentemente trovato che la composizione della presente invenzione può fungere efficacemente anche da finitura per una superficie del nastro, laddove nei processi della tecnica nota viene invece applicato un prodotto di “back coating”. Questo risultato consente di abbattere ulteriormente costi per il rivestimento o coil coating di nastri metallici con una sola superficie pregiata. Inoltre si è sorprendentemente trovato che la composizione della presente invenzione costituisce una base di aggrappaggio migliore dei prodotti di “back coating” noti, per quanto riguarda ad esempio l'applicazione di uno strato di schiuma che spesso viene adottato ad esempio per applicazioni industriali ed edili.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno evidenti dalla descrizione dettagliata che segue di una forma di attuazione preferita, con riferimento al disegno annesso, dato a puro titolo di esempio non limitativo, in cui è illustrato schematicamente un impianto per la realizzazione di un procedimento coil coating in attuazione della presente invenzione.

Con riferimento ora alla figura unica annessa, con il numero di riferimento 1 è indicato nel suo complesso un impianto per il coil coating o prerivestimento di un nastro 2 di metallo laminato, proveniente in modo noto da un rotolo (non illustrato) che viene devolto in modo noto. Il nastro 2 passa dapprima in un accumulatore di entrata 3 che in modo noto funge da polmone di accumulo per assorbire le discontinuità di velocità di lavorazione che si possono verificare nelle varie stazioni successive dell'impianto 1. La velocità tipica del nastro 2 attraverso l'impianto 1 è compresa fra circa 45 e circa 220 m/minuto. L'accumulatore di entrata 3 comprende due schiere di rulli 30, 31 affacciati, che possono muoversi gli uni rispetto agli altri per aumentare o ridurre la lunghezza del percorso del nastro 2 all'interno dell'accumulatore di entrata 3. Il nastro 2 passa poi attraverso una stazione 4 di pulizia, ad esempio una stazione di sgrassaggio ed eventuale spazzolatura, per poi attraversare preferibilmente una stazione 5 di secondo sgrassaggio ed una stazione 6 di risciacquo.

Lo sgrassaggio ha lo scopo di togliere dalla superficie del nastro 2 ogni traccia di olio, grasso, unto, macchie o residui provocati dalla precedente lavorazione subita dal metallo laminato. Nelle stazioni di sgrassaggio 4 e 5 vengono impiegate soluzioni alcaline preferibilmente da 10 a 30 g/l contenenti tensioattivi. Le operazioni di sgrassaggio vengono eseguite preferibilmente a spruzzo, a temperature dell'ordine di circa 50-60°C. L'eventuale spazzolatura nella stazione di sgrassaggio e spazzolatura 4 viene eseguita meccanicamente in modo noto per asportare gli ossidi e l'eventuale polverino metallico che il solo sgrassaggio non riesce perfettamente ad asportare. Nella stazione di risciacquo 6, che preferibilmente impiega acqua a rinnovo, meglio se demineralizzata, vengono eliminati i residui dello sgrassaggio precedente.

Il nastro 2 così sgrassato e risciacquato viene fatto passare attraverso una prima testa di verniciatura 7 per l'applicazione, su una o entrambe le facce del nastro 2, della composizione di trattamento secondo la presente invenzione, comprendente almeno una soluzione, preferibilmente in acqua, di una resina legante, in particolare una resina alchidica, ed un passivante, preferibilmente un fluorocomplesso di zirconio in miscela di acido fluoridrico. La prima testa di verniciatura 7 comprende un rullo di riscontro 32, preferibilmente di acciaio cromato, su cui corre il nastro 2 e un rullo applicatore 33, preferibilmente rivestito di gomma o materiali simili, che trasferisce la composizione di trattamento sulla superficie del nastro 2. Un rullo pescante (non visibile in figura) raccoglie la composizione di trattamento da una vasca di prodotto 34 per trasferirla al rullo applicatore 34. Preferibilmente è previsto almeno un rullo calibratore (non visibile in figura) per la regolazione dello spessore della pellicola di composizione di trattamento.

Dopo l'applicazione della composizione di trattamento da parte della prima testa di verniciatura 7, il nastro 2 passa in un primo forno di cottura 8 e in successive prime stazioni di raffreddamento ad aria 9 e ad acqua 10. Il primo forno di cottura 8 è di tipo generalmente noto ed in particolare può essere preferibilmente del tipo a catenaria o del tipo a flottazione. Nel primo forno di cottura 8 avviene l'evaporazione del solvente della composizione di trattamento. Poiché in una variante preferita di attuazione della presente invenzione tale solvente è acqua, non è necessario prevedere accorgimenti speciali per il trattamento dei fumi in uscita dal primo forno di cottura 8. La temperatura di esercizio del primo forno di cottura 8 permette di raggiungere la temperatura di polimerizzazione della resina legante della composizione di trattamento della presente invenzione, applicata dalla prima testa di verniciatura 7. Preferibilmente, la temperatura del primo forno di cottura 8 può essere compresa fra 150 e 360°C, più preferibilmente fra 250-350°C. All'uscita del primo forno di cottura 8, il nastro 2 viene preferibilmente dapprima raffreddato con aria forzata per qualche secondo nella prima stazione di raffreddamento ad aria 9, in modo da abbassarne la temperatura fino a circa 140-180°C. Poi il nastro 2 viene preferibilmente raffreddato con acqua per qualche secondo nella prima stazione di raffreddamento ad acqua 10 per abbassarne la temperatura fino a circa 20-30°C.

Il nastro 2 così raffreddato viene condotto attraverso una seconda testa di verniciatura 11 per l'applicazione, su una o entrambe le facce del nastro 2, di un prodotto verniciante di tipo generalmente noto, per la finitura superficiale del metallo laminato. Le caratteristiche della seconda testa di verniciatura 11 sono analoghe a quelle della prima testa di verniciatura 7, e comunque sono generalmente note nel settore dei procedimenti di coil coating o prerivestimento di metallo laminato. Nel frequente caso in cui il nastro 2, nelle applicazioni finali a cui è destinato non necessiti di una finitura di elevata qualità su entrambe le sue facce, ma possa presentare una faccia di minore qualità, analoga alla faccia su cui, nei processi noti, viene applicato il prodotto verniciante cosiddetto “back coating”, allora non occorre qui applicare nessun prodotto verniciante ulteriore, essendo sufficiente allo scopo la sola composizione della presente invenzione applicata dalla prima testa di verniciatura 7 sopra menzionata.

Il nastro 2 passa poi attraverso un secondo forno 12 di cottura della vernice, analogo al primo forno di cottura 8, e successivamente attraverso seconde stazioni di raffreddamento ad aria 13 e ad acqua 14, analoghe alle prime stazioni di raffreddamento ad aria 9 e ad acqua 10. Il nastro 2 viene infine avviato ad un accumulatore di uscita 15, analogo all'accumulatore di entrata 3, prima di essere raccolto su di un aspo avvolgitore (non mostrato in figura) in modo da essere nuovamente avvolto in un rotolo per l'immagazzinamento, il trasporto e la consegna agli stabilimenti di impiego successivo del metallo laminato così prerivestito.

La composizione di trattamento della presente invenzione, da utilizzarsi nella realizzazione del processo di coil coating attuato nell'impianto 1 sopra descritto, comprende una resina legante. Preferibilmente tale resina legante è un polimero non saponificabile in dispersione, che reticola per ossidazione. Il polimero è preferibilmente una resina alchidica in dispersione acquosa. La composizione comprende inoltre un passivante in forma di fluorocomplesso di zirconio, in miscela di acido fluoridrico.

Le resine alchidiche sono note in termini generali per la produzione di pitture e vernici. Possono essere impiegate resine alchidiche cosiddette lungo-olio, cioè contenenti dal 60 al 70% di un olio siccativo (ad esempio, ma non limitativamente, lino, legno, oiticica, pesce, ecc.), medio-olio, cioè contenenti dal 40 al 60% di un olio semisiccativo (ad esempio, ma non limitativamente, soia, ricino disidratato, tallolio, ecc.), o corto-olio, cioè contenenti dal 30 al 40% di un olio non siccativo e quindi saturo (ad esempio, ma non limitativamente, cocco, ricino, palma, ecc.). Un vantaggio nell'uso di resine alchidiche è che le stesse possono essere prodotte da materiale di rici clo, ad esempio PET, secondo tecniche generalmente note nel settore. Le resine alchidiche medio-olio e corto-olio sono preferite nella preparazione della composizione di trattamento della presente invenzione.

La composizione di trattamento secondo la presente invenzione, in esempio non limitativo, comprende preferibilmente da circa 10 a circa 45%, più preferibilmente da circa 20 a circa 40%, e ancor più preferibilmente da circa il 25 a circa il 35% di una resina legante, preferibilmente una resina alchidica medio-olio (soia). La medesima composizione comprende preferibilmente da circa 10 a circa 40%, più preferibilmente da circa 15 a circa 35%, e ancor più preferibilmente da circa il 20 a circa il 30% di un pigmento (TiO2). La medesima composizione comprende preferibilmente da circa 0,1 a circa 3%, più preferibilmente da circa 0,2 a circa 2%, e ancor più preferibilmente da circa lo 0,5 a circa l'1% di un tensioattivo. La medesima composizione comprende preferibilmente da circa 0,1 a circa 5%, più preferibilmente da circa 1 a circa 3%, e ancor più preferibilmente da circa l'1,5 a circa il 2,5% di un surfattante. La medesima composizione comprende preferibilmente da circa 0,05 a circa 5%, più preferibilmente da circa 0,1 a circa 1%, e ancor più preferibilmente da circa lo 0,2 a circa lo 0,4% di un fluorcomplesso di zirconio. La medesima composizione comprende preferibilmente da circa 0,1 a circa 10%, più preferibilmente da circa 1 a circa 5%, e ancor più preferibilmente da circa il 2,5 a circa il 3,5% di butilglicole. La medesima composizione comprende preferibilmente da circa 0,001 a circa 0,1%, più preferibilmente da circa 0,01 a circa 0,05, e ancor più preferibilmente da circa lo 0,02 a circa lo 0,04% di acido fluoridrico. La medesima composizione comprende preferibilmente da circa 0,01 a circa 1%, più preferibilmente da circa 0,5 a circa 0,8%, e ancor più preferibilmente da circa lo 0,1 a circa lo 0,4% di dimetiletanolammina. La medesima composizione comprende inoltre acqua quanto basta.

Alla composizione di trattamento possono essere aggiunti pigmenti coloranti, per fornire alla composizione una capacità di colorazione del nastro 2, utile per ridurre lo spessore della pellicola del prodotto verniciante successivamente applicato nel caso in cui questo non abbia un grande potere coprente. I pigmenti coloranti sono di tipo generalmente noto e compatibili con il solvente utilizzato. In una variante preferita della composizione di trattamento, come pigmento colorante viene utilizzato biossido di titanio, come sopra indicato nell'esempio indicato, che fornisce una colorazione bianca.

Alla composizione possono essere aggiunti additivi e/o cariche in proporzioni varie, secondo necessità, al fine di ottenere prestazioni particolari della composizione di trattamento della presente invenzione. Tali additivi e/o cariche sono di tipo generalmente noto, e possono comprendere ad esempio, ma non limitativamente, surfattanti e additivi antischiuma, ammine, antiossidanti, antisedimentanti, o altri additivi generalmente noti nel settore o simili.

Naturalmente, fermo restando il principio del trovato, le forme di attuazione ed i particolari di realizzazione potranno ampiamente variare senza per questo uscire dall'ambito della presente invenzione come definita specificatamente nelle rivendicazioni che seguono.

Claims (14)

1. RIVENDICAZIONI 1. Composizione di trattamento per il trattamento superficiale di metallo laminato, in particolare in un procedimento di “coil coating”, comprendente: - un mezzo solvente, e - almeno una resina legante nel mezzo solvente, destinata a formare, nell'uso, una struttura di pellicola di copertura superficiale di una superficie di un metallo laminato, caratterizzata dal fatto che la composizione di trattamento comprende inoltre, nel mezzo solvente, un mezzo passivante della superficie del metallo laminato.
2. 2. Composizione di trattamento secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che il mezzo solvente è acqua.
3. 3. Composizione di trattamento secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzata dal fatto che la resina legante è una resina alchidica.
4. 4. Composizione di trattamento secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che la resina alchidica è una resina di tipo medio-olio o cortoolio.
5. 5. Composizione di trattamento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 4, caratterizzata dal fatto che il mezzo passivante comprende un fluorocomplesso di zirconio.
6. 6. Composizione di trattamento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 5, caratterizzata dal fatto che comprende: a) preferibilmente da circa 10 a circa 45%, più preferibilmente da circa 20 a circa 40%, e ancor più preferibilmente da circa il 25 a circa il 35% di una resina legante, preferibilmente una resina alchidica medio-olio; b) preferibilmente da circa 0,05 a circa 5%, più preferibilmente da circa 0,1 a circa 1%, e ancor più preferibilmente da circa lo 0,2 a circa lo 0,4% di un fluorcomplesso di zirconio; c) preferibilmente da circa 0,1 a circa 10%, più preferibilmente da circa 1 a circa 5%, e ancor più preferibilmente da circa il 2,5 a circa il 3,5% di butilglicole; d) preferibilmente da circa 0,001 a circa 0,1%, più preferibilmente da circa 0,01 a circa 0,05, e ancor più preferibilmente da circa lo 0,02 a circa lo 0,04% di acido fluoridrico; e) preferibilmente da circa 0,01 a circa 1%, più preferibilmente da circa 0,5 a circa 0,8%, e ancor più preferibilmente da circa lo 0,1 a circa lo 0,4% di dimetiletanolammina; e f) acqua quanto basta.
7. 7. Composizione di trattamento secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che comprende inoltre preferibilmente da circa 10 a circa 40%, più preferibilmente da circa 15 a circa 35%, e ancor più preferibilmente da circa il 20 a circa il 30% di almeno un pigmento colorante.
8. 8. Composizione di trattamento secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che l'almeno un pigmento colorante comprende biossido di titanio TiO2.
9. 9. Composizione di trattamento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 8, caratterizzata dal fatto che comprende inoltre preferibilmente da circa 0,1 a circa 3%, più preferibilmente da circa 0,2 a circa 2%, e ancor più preferibilmente da circa lo 0,5 a circa l'1% di un tensioattivo; ed inoltre preferibilmente da circa 0,1 a circa 5%, più preferibilmente da circa 1 a circa 3%, e ancor più preferibilmente da circa l'1,5 a circa il 2,5% di un surfattante.
10. 10. Procedimento per il trattamento superficiale di metallo laminato, comprendente almeno una fase di applicazione di un prodotto di trattamento su almeno una superficie di un nastro di metallo laminato, caratterizzato dal fatto che il prodotto di trattamento è una composizione di trattamento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 9.
11. 11. Procedimento secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che comprende una pluralità di fasi di applicazione di un prodotto di trattamento sull'almeno una superficie del nastro, la composizione di trattamento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 9 essendo applicata nella prima fase di detta pluralità di fasi di applicazione di un prodotto di trattamento.
12. 12. Procedimento secondo la rivendicazione 10 o 11, caratterizzato dal fatto che su almeno una delle due superfici del nastro il prodotto di trattamento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 9 viene applicato quale unico prodotto per costituire una superficie avente finitura sostanzialmente corrispondente alla finitura nota cosiddetta di “back coating”. 13. Impianto per il trattamento superficiale di metallo laminato, comprendente almeno una stazione di applicazione di un prodotto di trattamento su almeno una superficie di un nastro di metallo laminato, caratterizzato dal fatto che il prodotto di trattamento è una composizione di trattamento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 9.
13. 13. Impianto secondo la rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che comprende una pluralità di stazioni di applicazione di un prodotto di trattamento sull'almeno una superficie del nastro, la composizione di trattamento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 9 essendo applicata nella prima stazione di detta pluralità di stazioni di applicazione di un prodotto di trattamento.
14. 14. Impianto secondo la rivendicazione 11 o 12, caratterizzato dal fatto che comprende una sola stazione di applicazione del prodotto di trattamento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 9 su una delle due superfici del nastro per la realizzazione di una finitura superficiale sostanzialmente corrispondente alla finitura nota cosiddetta di “back coating”.