ITBO20000686A1

ITBO20000686A1 - Dispositivo per il convogliamento accelerato di una confezione che viene introdotta tra due nastri verticali

Info

Publication number: ITBO20000686A1
Application number: IT2000BO000686A
Authority: IT
Inventors: Gianluigi Gamberini
Original assignee: Gianluigi Gamberini
Priority date: 2000-11-23
Filing date: 2000-11-23
Publication date: 2002-05-23
Also published as: US20020060131A1; BR0105395A; ITBO20000686A0; DE10156462A1; US6510939B2

Description

DISPOSITIVO PER IL CONVOGLIAMENE) ACCELERATO DI UNA CONFEZIONE CHE VIENE INTRODOTTA TRA DUE NASTRI VERTICALI

DESCRIZIONE DELL’INVENZIONE

La presente invenzione si riferisce a macchine automatiche di confezionamento, in particolare destinate a confezionare articoli entro un involucro di materiale plastico termosaldabile.

E’ noto che il confezionamento di diversi tipi di articoli avviene utilizzando un materiale flessibile, di orìgine sintetica e termosaldabile.

A scopo esemplificativo, si farà nel seguito riferimento al confezionamento di rotoli di carta, ad esempio da cucina, che vengono avvolti a coppie entro un foglio di materiale termosaldabile, ad esempio politene.

I rotoli vengono spostati, ad esempio a coppie, verso una stazione di realizzazione della confezione e lungo il percorso esse vanno a colpire il foglio di politene trascinandolo poi con essi fino a rimanervi avvolti.

Organi ausiliari provvedono a rincalzare i bordi del foglio al di sotto dei rotoli, opportunamente trattenuti in posizione dai denti di un trasportatore disposto ed operante al di sopra della stazione. Le confezioni contenenti gli articoli vengono spostate dal trasportatore a denti e, durante lo spostamento su un piano di scorrimento adiacente alla stazione, l’involucro viene termosaldato lungo i bordi sovrapposti. Le testate della confezione, dalle quali sporge il bordo che si sviluppa ad anello, sono ancora .'aperte e vengono chiuse mediante termosaldatura in una sezione successiva della macchina.

La figura 1 rappresenta quest’ultima menzionata sezione della macchina dove vengono chiuse le testate delle confezioni, con particolare risalto della zona di transito dal trasportatore a denti indicato con 1 , ed un trasportatore 2 a nastri verticali saldanti 3, disposto a valle.

Le confezioni 5 avanzano sul piano di scorrimento 12 del trasportatore a denti 1, trattenute tra coppie di denti 13 successivi e stabilizzate superiormente da una serie di riscontri fissi 6, costituiti ad esempio da due o più barre che si sviluppano longitudinalmente rispetto al trasportatore. In realtà, ciascuno dei denti 13 comprende due o più denti disposti allineati trasversalmente al trasportatore medesimo.

Giunte nella zona terminale ZT del trasportatore a denti 1, le confezioni 5 vengono prelevate dai nastri verticali 3 del trasportatore a nastri 2, in corrispondenza della zona d’imbocco ZI di quest’ultimo.

Nella zona terminale ZT, il trasportatore a denti 1 assume una traiettoria circolare invertendo il senso di marcia per chiudersi ad anello nella zona al di sopra della sua estensione.

Come illustrato in figura 1, le estremità libere dei denti 13 che trascinano le confezioni 5, tendono a sospingerle ed a sollevarle nel punto in cui il trasportatore ruota, a causa dell’ accelerazione a loro imposta dalla traiettoria circolare.

Questo movimento della confezione tende a scomporre l’involucro e comunque non è desiderabile per la confezione il cui assetto non è più quello ottimale.

Per eliminare questo problema, generalmente si ricorre ad azionare i nastri verticali saldanti 3 con velocità notevolmente superiore a quella del trasportatore a denti 1 , in modo che le confezioni 5 vengono accelerate nella zona terminale ZT e vengono sottratte all’azione dei denti 13 prima che questi inizino a curvare verso l’alto.

I nastri saldanti 3 sono costituiti da un materiale atto ad espletare la funzione ad essi assegnata, quindi un materiale che può essere scaldato e che poi, scaldando a sua volta i lembi ripiegati delle testate delle confezioni S, ne provochi il rammollimento e la mutua adesione, chiudendo definitivamente le confezioni.

Questo materiale però mal di adatta alle sollecitazioni che i nastri subiscono nelle zone curve dei punti di ritorno.

0 danneggiamento che ne consegue viene esaltato in maniera rilevate dalla maggiore velocità con cui i nastri saldanti vengono azionati.

L'inconveniente che ne consegue è la necessità di sostituire frequentemente i nastri saldanti, con costi anche molto elevati.

Inoltre, la maggiore velocità dei nastri saldanti implica una maggiore temperatura di saldatura, essendo diminuito il tempo disponibile per effettuarla. Questo comporta un maggiore dispendio energetico.

Lo scopo della presente invenzione è quello di riconfigurare le caratteristiche costruttive del dispositivo in modo tale da evitare il problema della sollecitazione sulle confezioni dovuta alla traiettoria circolare dei denti, senza ricorrere all’azionamento dei nastri verticali saldanti con una velocità superiore a quella minima richiesta dall’operatività delia linea di confezionamento, allungando quindi in misura determinante la durata dei nastri saldanti.

Altro scopo dell’invenzione è quello di ottenere quanto previsto al punto precedente con una soluzione semplice, funzionale ed economica, che non incida in misura rilevante sul costo complessivo di realizzazione dell’impianto, né sui costi della successiva manutenzione.

Gli scopi menzionati in precedenza vengono ottenuti in accordo con quanto riportato nelle rivendicazioni.

Le caratteristiche dell’invenzione, non emergenti da quanto appena detto, sono evidenziate nel seguito, con particolare riferimento all’unita tavola di disegno, nella quale:

- La figura 1 illustra la zona del dispositivo che viene interessata dalla presente invenzione, nella sua configurazione nota;

- La figura 2 illustra la medesima zona di figura 1, dopo che è stata adottata la configurazione costruttiva oggetto della presente invenzione.

Con riferimento alla figura 2, il numero 1 indica il trasportatore a denti verticali 13, costruito sostanzialmente nella sua forma convenzionale.

Le confezioni 5 avanzano sul piano di scorrimento 12 trascinate dai denti 13, con l’involucro già saldato, lungo i bordi sovrapposti, e le testate ancora aperte.

Il trasportatore 1 a denti 13 si muove lungo un percorso che assume, nella zona terminale ZT, una traiettoria circolare verso l’alto, per poi richiudersi ad anello lungo la zona situata al di sopra del trasportatore medesimo.

Le confezioni 5 vengono inoltre trattenute sulla parte superiore da una serie di riscontri 6, costituiti da due o più barre parallele.

Ciascuna confezione deve essere introdotta tra due nastri verticali saldanti 3, che costituiscono un trasportatore 2, in corrispondenza della loro zona d’imbocco ZI ed in appoggio su un piano di scorrimento 14 tra loro disposto.

Pur costituendo un elemento di notevole importanza del dispositivo considerato complessivamente, il piano di scorrimento 14 potrebbe al limite essere anche eliminato, nel caso in cui i due nastri verticali saldanti 3 fossero sufficienti da soli a mantenere il corretto assetto delle confezioni 5.

In accordo con l’invenzione, la zona d’imbocco ZI dei nastri verticali 3 è situata distanziata dalla zona terminale ZT del trasportatore 1 a denti 13.

Nella zona libera che viene a crearsi tra la zona d’imbocco ZI dei nastri verticali 3 e la zona terminale ZT del trasportatore 1 a denti 13, è disposto un nastro trascinatore 15, ad esempio di seta, complanare al piano di scorrimento 12.

Il nastro trascinatore 15 viene azionato a velocità superiore alla velocità operativa del trasportatore 1 a denti, in modo da sottrarre la confezione 5 all’azione dei denti 13 in rotazione verso l’alto quando essa si trova sul nastro trascinatore 15 e viene liberata dal dente più a valle. Il nastro trascinatore 15 si estende dalla zona terminale ZT del trasportatore 1 a denti fino alla zona d’imbocco ZI dei nastri verticali 3, mentre i riscontri 6 sono prolungati fino ad estendersi per la maggior parte dell’estensione del nastro trascinatore 15.

Nell’ illustrazione di figura 2, i riscontri coprono completamente l’estensione del nastro trascinatore 15, ma una diversa estensione dei riscontri può essere vantaggiosamente adottata, ad esempio inferiore, purché le confezioni 5 mantengano una posizione sufficientemente stabile nella zona ZI.

I nastri verticali 3 del trasportatore 2 sono azionati a velocità corrispondente a quella necessaria per rispettare la produttività della linea di confezionamento, e non superiore, dato che l’accelerazione alle confezioni, per sfuggire all’efTetto dei denti in rotazione, viene impressa dal nastro trascinatore 15. Quando la confezione 5 viene prelevata dai nastri verticali saldanti 3, che esercitano una predeterminata compressione tale da rendere inefficace l’azione del nastro trascinatore, essa si riporta alla normale velocità di avanzamento, mentre il nastro trascinatore 15 scivola sul fondo della confezione.

Quindi, viene eseguita la saldatura delle testate della confezione.

Come risulta evidente dalla presente descrizione, i nastri saldanti verticali 3 possono essere azionati ad una velocità normale, e non maggiore, rispetto all’ operatività della linea di confezionamento, dato che l’accelerazione sulle confezioni è impressa dal nastro trascinatore 15. Inoltre, la temperatura di saldatura può essere abbassata, essendo aumentato il tempo di permanenza delle confezioni a contatto con i nastri saldanti.

Si ottiene quindi un notevole risparmio grazie al minore dispendio energetico ed alla ridotta frequenza di sostituzione dei nastri saldanti.

II nastro trascinatore 15 può essere di un idoneo materiale diverso dalla seta, purché determini un attrito limitato tale da non provocare danneggiamenti airinvolucro delle confezioni 5.

Nell’esempio citato in premessa, la configurazione costruttiva descritta è stata applicata ad una macchina per il confezionamento di materiale in rotoli, ad esempio carta da cucina. Risulta tuttavia ben evidente che la soluzione tecnica qui descritta può trovare altre applicazioni su macchine ed impianti aventi funzionamento analogo, destinate al confezionamento di prodotti di tipo anche diverso.

Resta inteso che quanto riportato sopra è stato scritto a titolo esemplificativo e non limitativo, per cui eventuali varianti e modifiche degli aspetti costruttivi della soluzione tecnica in oggetto, si intendono compresi nella precedente descrizione e nelle seguenti rivendicazioni.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per il convogliamento accelerato di una confezione che viene introdotta tra due nastri verticali in corrispondenza della loro zona d’imbocco ZI, con detta confezione S proveniente da un trasportatore 1 a denti verticali 13 che la trascina al di sotto di tuia serie di riscontri fissi 6 e sopra un piano di scorrimento 12, e che si muove lungo un percorso che assume nella zona terminale ZT una traiettoria circolare, detto dispositivo essendo caratterizzato dal fatto che : detta zona d’imbocco ZI di detti nastri verticali 3 è situata distanziata da detta zona terminale ZT di detto trasportatore 1 a denti 13; tra detta zona d’imbocco ZI di detti nastri verticali 3 e detta zona terminale ZT di detto trasportatore 1 a denti 13 è disposto un nastro trascinatore 15 complanare al piano di scorrimento 12 di detto trasportatore 1 a denti 13, con detto nastro trascinatore 15 azionato a velocità superiore alla velocità operativa di detto trasportatore 1 a denti 13; detto nastro trascinatore 15 si estende dalla zona terminale ZI di detto trasportatore 1 a denti 13 fino ad almeno la zona d’imbocco ZI di detti nastri verticali 3; e detti riscontri 6 sono prolungati fino ad estendersi per almeno la maggior parte dell’estensione di detto nastro trascinatore 15.
2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti riscontri si estendono fino a coprire l’intera estensione del nastro trascinatore 15.
3. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che tra detti nastri verticali 3 è disposto un piano di scorrimento 14.
4. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti nastri verticali 3 sono costituiti da nastri termosaldanti, per la termosaldatura delle testate aperte delle confezioni 5.
5. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto nastro trascinatore 15 è costituito da un nastro di seta.
6. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto nastro trascinatore 15 è costituito da un nastro di un materiale con minore attrito rispetto all’attrito che presentano i citati nastri verticali 3.