ITBO20000663A1 - Dispositivo di protezione, manovra e regolazione per uno stabilizzatore per attacchi a tre punti, e stabilizzatore comprendente un tale disp - Google Patents

Description

DESCRIZIONE dell’invenzione industriale dal titolo: “Dispositivo di protezione, manovra e regolazione per uno stabilizzatore per attacchi a tre punti, e stabilizzatore comprendente un tale dispositivo”

La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo di protezione, manovra e regolazione per uno stabilizzatore per attacchi a tre punti. L’invenzione è stata sviluppata con particolare riguardo, anche se non esclusivamente, ad uno stabilizzatore automatico laterale atto a controllare l’escursione laterale dei bracci inferiori di un attacco a tre punti di una trattrice agricola.

Sono noti vari stabilizzatori per bracci inferiori di attacchi a tre punti che in generale comprendono due organi reciprocamente scorrevoli, fissati rispettivamente al corpo della trattrice e al veicolo trainato o al braccio inferiore dell’attacco a tre punti che rimorchia detto veicolo trainato. Tali stabilizzatori possono essere bloccati in una posizione di lunghezza fìssa, per mezzo di sistemi di bloccaggio a spina o simili, oppure lasciati liberi di estendersi ed accorciarsi seguendo gli spostamenti laterali del veicolo trainato o dei bracci inferiori rispetto alla trattrice. Normalmente, una molla o più molle contrastano l’estensione dello stabilizzatore laterale per richiamare il veicolo trainato o il braccio inferiore verso una posizione neutra o di zero predeterminata. Esempi di stabilizzatori di tipo noto sono illustrati nei documenti DE-3129537, US-3056458 e DE-2416819. Il documento US-3250524 illustra uno stabilizzatore laterale comprendente due elementi telescopici ciascuno dei quali è dotato di mezzi di aggancio che consentono allo stabilizzatore di essere montato interposto fra il corpo della trattrice ed il veicolo trainato o i bracci laterali che rimorchiano detto veicolo trainato. Nello spostamento laterale del veicolo trainato, lo stabilizzatore laterale si allunga o si accorcia grazie al moto relativo degli elementi telescopici, che viene contrastato da un’unica molla che viene compressa sia quando lo stabilizzatore si allunga, sia quando si accorcia.

Anche il documento DE-3505243 mostra uno stabilizzatore laterale comprendente un corpo tubolare ed un albero montati telescopici che, inoltre, possono essere bloccati l’uno rispetto all’altro nella posizione centrale neutra, bloccaggio dello stabilizzatore nella posizione centrale neutra.

La maggior parte degli stabilizzatori laterali della tecnica nota non prevede la possibilità di regolarne la lunghezza nella posizione centrale o neutra, a meno di sganciare l’una o l’altra estremità dello stabilizzatore rispettivamente dalla trattrice o dal braccio inferiore. Una soluzione possibile a questo problema è descritta nel già menzionato documento DE 35 05 243, in cui si prevede una boccola intermedia, filettata sia internamente sia esternamente. Tale soluzione appare piuttosto complessa, ingombrante e poco affidabile a causa della possibilità che l’una o l’altra filettatura si riempiano di terra, scorie o detriti.

Un tipo di stabilizzatore laterale di tipo noto particolarmente efficace è mostrato nel documento EP-0998838 della medesima richiedente, e anch’esso comprende due elementi telescopici scorrevoli l’uno rispetto all’altro e selettivamente bloccabili in una posizione centrale neutra. La lunghezza dello stabilizzatore nella sua posizione neutra può essere regolata grazie ad una filettatura praticata sull’estremità di uno dei due elementi telescopici al quale può essere avvitato in misura maggiore o minore un codolo di connessione alla trattrice o, come più frequente, all’elemento trainato. Per facilitare tale compito di regolazione, l’estremità dell’elemento telescopico filettato che sporge dalla cavità tubolare dell’altro elemento presenta una sezione non circolare, preferibilmente ovale, per consentirne una migliore impugnatura durante l’operazione di avvitamento. Un organo di fermo o mezzo di guida, selettivamente sbloccabile, impedisce ai due elementi telescopici di ruotare l’uno rispetto all’altro attorno all’asse di scorrimento nell’impiego normale dello stabilizzatore.

Tuttavia, la richiedente ha verificato che in alcune circostanze rare, ma non per questo sottovalutabili, anche lo stabilizzatore del documento EP-0998838 è soggetto agli inconvenienti dovuti alla penetrazione di pietrisco, terra, scorie o altri detriti negli interstizi fra i due elementi telescopici, in corrispondenza della zona d’imbocco dell’uno nell’altro. Tale eventualità può presentarsi con maggiori probabilità quando i bracci dell’attacco a tre punti, e con loro gli stabilizzatori laterali, sono in posizione di riposo sollevata rispetto alla verticale, ad esempio durante un trasferimento stradale della trattrice. In tali occasioni, gli interstizi nella zona d’imbocco fra i due elementi telescopici sono rivolti verso l’alto e risultano maggiormente esposti ai detriti che ricadono dopo essere stati sollevati dai penumatici posteriori della trattrice.

Il fatto che la sezione di uno dei due elementi telescopici sia non circolare rende questo tipo di stabilizzatore ancora più vulnerabile al problema sopra evidenziato, dal momento che almeno parte dell’ interstizio fra i due elementi telescopici è relativamente ampio rispetto alla dimensione del pietrisco o dei detriti che possono essere sollevati dalle ruote della trattrice.

Scopo della presente invenzione è quello di superare gli inconvenienti della tecnica nota sopra evidenziati mediante una soluzione efficace e allo stesso tempo di semplice ed economica realizzazione, nonché affidabile e facile nell’uso.

Al fine di raggiungere gli scopi sopra indicati, la presente invenzione ha per oggetto un dispositivo per uno stabilizzatore laterale del tipo sopra indicato, caratterizzato dal fatto che i mezzi di guida includono porzioni allargate sostanzialmente atte a coprire, nell’uso, gli interstizi fra i due organi di stabilizzatore in corrispondenza della zona di imbocco telescopico.

Il dispositivo della presente invenzione consente di realizzare in modo semplice uno schermo di protezione gli interstizi fra i due elementi reciprocamente scorrevoli, che può essere comunque facilmente e rapidamente rimosso per l ispezione o la manutenzione dello stabilizzatore. Proprio tale facilità di rimozione dello schermo consente allo stesso di essere conformato in modo tale da servire anche come attrezzo o chiave di manovra per la regolazione della lunghezza dello stabilizzatore nella posizione neutra.

Un vantaggio ulteriore del dispositivo della presente invenzione consiste nel fatto che il medesimo può anche fungere da guida per lo scorrimento reciproco dei due elementi mobili dello stabilizzatore, allo stesso tempo impedendone selettivamente la rotazione reciproca.

Il dispositivo della presente invenzione non impedisce comunque di effettuare la regolazione della posizione neutra o centrale dello stabilizzatore, mediante rotazione del corpo centrale tubolare, sia a stabilizzatore flottante, sia a stabilizzatore bloccato. Questo importante vantaggio, già menzionato con riferimento allo stabilizzatore descritto nel documento EP-0998838 della medesima richiedente, è ottenibile anche con il dispositivo della presente invenzione che, in più, garantisce una maggiore sicurezza per l’utente nel caso di regolazione a stabilizzatore flottante, dal momento che per effettuare la manovra di regolazione non è più necessario impugnare direttamente uno dei due elementi telescopicamente scorrevoli.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno dalla descrizione che segue di una forma preferita di attuazione, con riferimento ai disegni annessi, dati a titolo di esempio non limitativo, in cui:

la figura 1 è una vista in prospettiva di uno stabilizzatore laterale provvisto di un dispositivo secondo la presente invenzione in posizione montata,

la figura 2 è una vista in prospettiva analoga alla figura 1, in cui il dispositivo della presente invenzione è sganciato dal corpo dello stabilizzatore ed è pronto ad essere impiegato come attrezzo o chiave di manovra, la figura 3 è una vista laterale dello stabilizzatore della figura 1 secondo la freccia III, e

la figura 4 è una vista dall’altro secondo la freccia IV della figura 3. Con riferimento ora alle figure, uno stabilizzatore laterale 10 comprende una camicia tubolare 12 all’interno della quale è montato scorrevole un corpo tubolare 14. Un’estremità della camicia 12 è chiusa da un’appendice 13 con un occhio o rotula 15 o altro elemento simile utilizzabile per la connessione dello stabilizzatore 10 alla struttura di una trattrice. All’estremità opposta dell’appendice 13, dalla camicia 12 sporge in parte il corpo tubolare 14, sulla cui estremità 16 è ricavata una filettatura assiale 17, o altro sistema di impegno per un codolo di un organo di aggancio dello stabilizzatore ad un braccio inferiore di un attacco a tre punti, non illustrato nelle figure. La posizione relativa fra la camicia tubolare 12 ed il corpo tubolare 14 può essere selettivamente bloccata in una posizione predeterminata da un organo di bloccaggio genericamente indicato con il numero 18, le cui caratteristiche di dettaglio sono descritte nel documento EP-0998838, corrispondente alla domanda di brevetto italiana B098A000615, i cui contenuti completi sono qui incorporati per riferimento.

La parete esterna del corpo tubolare 14 è configurata in modo da potersi impregnare scorrevole in senso longitudinale, ma senza possibilità di rotazione attorno all’asse dello stabilizzatore 10, con un organo o chiave di manovra 22. In particolare, anche se non limitativamente, la soluzione preferita di cui alle figure comprende un accoppiamento prismatico fra una coppia di fianchi spianati 20, preferibilmente contrapposti, ricavati almeno in prossimità dell’estremità 16 del corpo tubolare 14, e due corrispondenti bracci 21 della chiave di manovra 22. Ai bracci 21 è connessa, preferibilmente integrale, una porzione di bloccaggio della chiave di manovra 22 per il bloccaggio della stessa sulla camicia 12 dello stabilizzatore 10.

In particolare, i bracci 21 sono uniti da una traversa 23 dalla quale si estende uno stelo tubolare o cannotto 24 che può essere infilato selettivamente su un piolo 25 fissato alla camicia 12 e preferibilmente terminante con un codolo 26 sul quale è praticato un foro per l alloggiamento di un anello di sicurezza 28. Naturalmente, l’anello di sicurezza 28 può essere sostituito con un analogo o simile mezzo di ritenuta selettivamente rimovibile, che impedisca lo sfilamento accidentale della chiave di manovra 22 dal piolo 25, quale ad esempio una caviglia, una spina, un dado filettato e altri sistemi noti del genere.

La posizione del piolo 25, e più in generale la posizione di bloccaggio della chiave di manovra 22 sullo stabilizzatore 10, è tale per cui i bracci 21 sono adiacenti all’imboccatura della camicia 12 entro cui si inserisce scorrevole il corpo tubolare 14 ed hanno inoltre una larghezza in senso trasversale tale per cui, nella configurazione montata illustrata nelle figure 1, 3 e 4, coprono gli interstizi 30 fra la camicia 12 e le facce spianate 20 del corpo tubolare 14.

Nell’uso, la chiave di manovra 22 è fissata sullo stabilizzatore 10 come illustrato nelle figure 1, 3 e 4, in cui lo stelo tubolare 24 è infilato sul piolo 25 ed è bloccato in posizione grazie all’anello 28 inserito nel foro praticato sul codolo 26. In tale posizione, la forca costituita dai bracci 21 abbraccia il corpo tubolare 14 in corrispondenza delle pareti spianate 20 consentendo al suddetto corpo tubolare di scorrere longitudinalmente rispetto alla camicia 12, senza tuttavia poter ruotare rispetto ad essa. La chiave di manovra 22, ed in particolare i suoi bracci 21, coprono e proteggono l’imboccatura della camicia 12 e impediscono che terra, scorie o pietrisco possano introdursi negli interstizi fra la camicia ed il corpo tubolare 14, compromettendo il funzionamento flottante dello stabilizzatore.

Nelle occasioni in cui occorresse modificare la lunghezza dello stabilizzatore, è sufficiente sganciare la chiave di manovra 22 dallo stabilizzatore 10, in particolare rimuovendo l’anello 28 e sfilando il gambo 24 dal piolo 25, come illustrato nella figura 2. In questo modo è possibile utilizzare la chiave di manovra 22 in modo noto, inforcando con essa il corpo tubolare 14 in corrispondenza delle pareti spianate 20 e ruotare il corpo tubolare stesso agendo sul gambo 24 utilizzato come impugnatura. La rotazione del corpo tubolare 14 nell’uno o nell’altro senso determina, come noto, l’avvitamento o Io svitamento del codolo di estremità (non illustrato) connesso alla filettatura 17 deH’estremità 16 del corpo tubolare, e il conseguente allungamento o accorciamento dello stabilizzatore 10. Al termine della manovra di regolazione, dopo aver riportato le pareti spianate 20 in posizione parallela al piolo 25, è sufficiente infilare ed assicurare nuovamente la chiave di manovra sul piolo 25 per tornare alla configurazione di uso normale, in cui la chiave di manovra 22 copre e protegge l’imboccatura della camicia 12 e allo stesso tempo guida lo scorrimento in essa del corpo tubolare 14 impedendone la rotazione attorno all’asse longitudinale dello stabilizzatore IO.

Naturalmente, fermo restando il principio del trovato, le forme di attuazione ed i particolari di realizzazione potranno ampiamente variare rispetto a quanto descritto ed illustrato, senza per questo uscire dall’ambito della presente invenzione.

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di protezione, manovra e regolazione per uno stabilizzatore per attacchi a tre punti, del tipo comprendente un primo (12) ed un secondo (14) organo di stabilizzatore, fra loro accoppiati telescopicamente in modo scorrevole lungo un asse e definenti, in una zona d’imbocco telescopico, interstizi (30) fra la parete interna del primo organo (12) e la parete esterna del secondo organo (14) di stabilizzatore, il dispositivo comprendendo mezzi di guida (22) per impedire selettivamente la rotazione reciproca dei due organi di stabilizzatore (12, 14) attorno all’asse di scorrimento, caratterizzato dal fatto che i mezzi di guida includono porzioni allargate (21) atte a coprire sostanzialmente, nell’uso, gli interstizi (30) fra i due organi di stabilizzatore (12, 14) in corrispondenza della zona di imbocco telescopico.
2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i mezzi di guida (22) comprendono mezzi di connessione (24, 28) selettiva ad uno dei due organi di stabilizzatore (12).
3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che i mezzi di connessione comprendono uno stelo tubolare o cannotto (24) atto ad essere infilato su uno stelo (25) che si estende da uno dei due organi di stabilizzatore.
4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che i mezzi di connessione comprendono mezzi di ritegno (28) selettivamente rimovibili, atti a trattenere, nell’uso, i mezzi di guida (22) in posizione fissa sull’organo di stabilizzatore (12).
5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che i mezzi di guida (22) comprendono porzioni di guida antirotazione (21) che si impegnano con accoppiamento prismatico con uno dei due organi di stabilizzatore (14).
6. 6. Dispositivo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che le porzioni di guida antirotazione sono definite da dette porzioni allargate.
7. 7. Dispositivo secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che le suddette porzioni allargate sono definite da una coppia di bracci (21) sostanzialmente paralleli che inforcano almeno parte del secondo organo di stabilizzatore (14) in corrispondenza di una sua corrispondente coppia di pareti spianate (20).
8. 8. Dispositivo secondo le rivendicazioni 3 e 5, caratterizzato dal fatto che può essere selettivamente sconnesso dallo stabilizzatore (10) per fungere da chiave di manovra per ruotare e regolare uno dei due organi di stabilizzatore grazie all’ accoppiamento prismatico, lo stelo prismatico o cannotto (24) fungendo da impugnatura per la manovra del dispositivo.
9. 9. Stabilizzatore automatico laterale atto a controllare l’escursione laterale dei bracci inferiori di un attacco a tre punti di una trattrice agricola, del tipo comprendente un primo (12) ed un secondo (14) organo di stabilizzatore, fra loro accoppiati telescopicamente in modo scorrevole lungo un asse e definenti, in una zona d’imbocco telescopico, interstizi (30) fra la parete interna del primo organo (12) e la parete esterna del secondo organo (14) di stabilizzatore, caratterizzato dal fatto che comprende un dispositivo di protezione, manovra e regolazione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti.
10. 10. Stabilizzatore automatico secondo quanto descritto ed illustrato, e per gli scopi specificati.