ITAR20090040A1 - Pinza per calettare tappi - Google Patents

Description

Titolo:

PINZA PER CALETTARE TAPPI

Descrizione:

La presente invenzione riguarda il settore dell'imbottigliamento, ed in particolare si riferisce ad un dispositivo atto a calettare a pressione, sull'imboccatura di contenitori in plastica o vetro, capsule in plastica provviste di tappo filettato, le quali presentano al loro interno una membrana a strappo da togliere alla prima apertura.

Questo tipo di tappatura viene usato in particolare su recipienti a forma di grossa bottiglia, damigiana o dama, normalmente della capacità di 5 litri, con collo corto e largo e destinati al trasporto di liquidi.

La parte inferiore della capsula, anello con sporgenza filettata, dopo il calettamento a pressione resta nel collo del recipiente ed a testimonianza che la bottiglia è stata aperta una prima volta è necessario rimuovere la membrana a strappo, questo per garantire il consumatore dalla apertura fraudolenta o accidentale, mentre per consentire di chiuderla nuovamente è presente il tappo integrato nella capsula stessa.

Come noto, negli ultimi anni le Aziende Agricole e gli Agriturismi stanno proponendo i loro prodotti al pubblico confezionandoli in maniera sempre più simile alla Grande Distribuzione.

Chiaramente le procedure e le macchine di confezionamento utilizzate da queste Aziende non possono avere lo stesso livello di automazione e gli stessi costi per ovvi motivi.

In particolare l'invenzione in oggetto riguarda un dispositivo manuale, come visibile in Tavola 1 nelle figure 1 (vista laterale) e 2 (vista in pianta), atto a calettare a pressione Tav. 2 fig. 3 l'estremità inferiore “A” della capsula sull'anello sporgente "B” del collo del contenitore Έ”.

Dal momento che la capsula è stata inserita a forza nel collo del contenitore Tav. 2 fig. 4, non è più possibile accedere al contenuto del recipiente senza rimuovere la membrana a strappo “D” la quale si trova all’interno della capsula ed alla quale si accede svitando il tappo a vite posto all’estremità superiore della capsula stessa Tav. 2 fig. 3-4 “C”.

Una volta rimossa la membrana è evidente che la confezione non è più integra, ma resta la praticità di chiudere ed aprire il contenitore a piacere. Il dispositivo da noi proposto Tav. 3 fig. 6, permette il calettamento forzato della capsula “A”, posizionandola con una mano sull'imboccatura del contenitore Έ", mentre con l’altra si inserisce la forcella della pinza Ί" sulla scanalatura posta nel collo della bottiglia, quindi si serrano i manici “L" ed “M”, così da far scendere la zona di lavoro Ή” sulla parte superiore della capsula “A" e calettarla con forza nel collo della bottiglia Tav. 3 fig. 7. Essendo i manici “L” ed “M” di lunghezza adeguata ed il fulcro “N” posizionato molto vicino alla zona di lavoro, si sfrutta vantaggiosamente l'effetto leva, con la stretta consentita dalla mano dell'operatore si genera agevolmente nella zona di lavoro della pinza Ή” ed “I” una forza più che sufficiente ad inserire la capsula “A” nel collo della bottiglia Έ”.

La molla “F” aiuta a riaprire velocemente la pinza per passare ad una nuova operazione.

Alcuni dispositivi attualmente in commercio utilizzano l'aria compressa per generare la forza d'inserimento, questo richiede un compressore o comunque di trovarsi in un luogo dove è disponibile l’aria compressa e un'attrezzatura pneumatica che svolga l’operazione di inserimento. Il dispositivo in oggetto è ragionevolmente più economico di un'utensile che richiede una fonte di energia diversa da quella umana ed è utilizzabile in qualsiasi luogo.

La peculiarità del dispositivo risiede nella semplicità di utilizzo, anche non professionale, nella sicurezza sia antinfortunistica che di garanzia al consumatore ed al produttore, scopo per la quale è stato realizzato, cioè garantire che la bottiglia nel percorso dal produttore al consumatore non è stata manomessa.

Le caratteristiche ed i vantaggi di un dispositivo secondo la presente invenzione risulteranno più chiaramente dalla descrizione che segue di una forma realizzativa, fatta a titolo esemplificativo e non limitativo con riferimento ai disegni annessi, in cui:

Descrizione disegni, di una possibile realizzazione pratica, non limitativa Tav. 1

Fig. 1 vista laterale del dispositivo

L - manico di azionamento dello spintore “H” che inserisce il tappo

M - manico di sostegno della forchetta di contrasto Ύ N - fulcro dei manici “L” ed “M”

F - molla di ritorno in posizione di non lavoro dei manici “L” ed “M"

G - fulcro dello spintore Ή”, consente allo spintore di lavorare sempre in aderenza al tappo “A”

I - forcella di contrasto, tenendo ferma la pinza e la bottiglia consente al piattello “H” di scaricare tutta la forza nel tappo “A” obbligandolo a scendere ed incastrarsi nell'apposita zona “B" del collo del contenitore Έ" (Tav.2 Fig.3)

Fig. 2 - vista in pianta, dall'alto, del dispositivo.

Tav. 2

Figg. 3 e 4 - "A/C" capsula commerciale, in plastica, composta da una zona inferiore “A" predisposta per inserirsi a forza nel collo del contenitore “E" e da un tappo “C” avvitato nella parte alta della zona “A'’ e evitabile ruotandolo in senso antiorario accedendo alla membrana a strappo “D”, la quale svolge la fuzione di garanzia contro l'apertura fraudolenta o accidentale.

Fig. 5 - vista dall'alto del dispositivo in zona di lavoro

Tav. 3

Fig. 6 - vista laterale del dispositivo pronto all'operazione di inserimento Fig. 7 - vista laterale del dispositivo ad inserimento avvenuto

Risulta evidente come l'invenzione così concepita porti a compimento gli scopi ad essa preposti.

Infatti, con il dispositivo secondo l’invenzione si riesce a calettare manualmente la capsula, senza l'ausilio di energia esterna ed in qualsiasi luogo ci si possa trovare, ad esempio non è necessario trovarsi in un laboratorio per collegare il dispositivo alla rete dell'aria compressa.

Il dispositivo e stato studiato tenendo presente l'ergonomia, è leggero maneggevole, facilmente impugnabile, si è sfruttato l'effetto leva per ave energia più che sufficiente nella zona di lavoro con un minimo sforzo da parte dell'operatore, chiunque lo può usare.

Il dispositivo non presenta possibili situazioni di rischio d'infortunio, anche tenendo presente il fatto che la forza di lavoro è generata direttamente dall'operatore.

Il dispositivo ha raggiunto gli obiettivi per il quale è stato realizzato, cioè garantire che la bottiglia nel percorso dal produttore al consumatore, non è stata manomessa, consentendo ai piccoli produttori di commercializzare i loro prodotti nei “mercati della filiera corta" che sono di grande attualità, anche senza disporre di impianti automatici e senza ricorrere a terzi per l'imbottigliamento

Il dispositivo ed il procedimento così concepiti sono suscettibili di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti neH’ambito dell'invenzione; inoltre tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti, senza per questo uscire daH’ambito protettivo dell’invenzione medesima. In pratica i materiali impiegati, purché compatibili con l’uso specifico, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi secondo le esigenze e lo stato della tecnica.

Claims (5)

1. Titolo: PINZA PER CALETTARE TAPPI RIVENDICAZIONI: 1. Dispositivo (Tav. 1 figg. 1 e 2) atto a calettare a pressione capsule commerciali formate da un anello con sporgenza filettata Tav.2 figg. 3-4, il quale anello dopo il calettamento a pressione resta incastrato nel collo del recipiente e non si può rimuovere senza manomettere la capsula o il recipiente, la caspula così inserita è a tenuta stagna e non permette la fuoriuscita del liquido contenuto all’interno del recipiente. In una forma realizzativa di capsula, per consentire l'accesso al contenuto del recipiente è presente nella parte superiore interna della capsula stessa una membrana a strappo, rimuovendo la quale è evidente che il contenitore è stato aperto una prima volta. Per chiudere nuovamente il contenitore, l’utente finale può usare il tappo filettato posto nella parte superiore della capsula. Possono essere impiegati altri modelli di capsula senza pregiudicare l’oggetto del trovato, ad esempio privi di membrana, ma con tappo collegato alla capsula da una zona pretagliata predisposta a rompersi alla prima apertura. Questo senza pregiudicare l’oggetto del trovato.
2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 atto a calettare capsule commerciali su appositi recipienti a forma di grossa bottiglia, in particolare damigiane o dame, normalmente dalla capacità di 5 litri, con collo corto e largo e destinati al trasporto liquidi.
3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di pressatura (Tav. 3 fig. 7), comprendono una zona di contrasto Ί” che blocca pinza e bottiglia Έ" permettendo alla zona di lavoro Ή” di scaricare la forza necessaria sulla capsula da inserire “A”.
4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto di ottenere il calettamento della capsula, ponendola sull'imboccatura del contenitore ed inserendo la pinza con la zona inferioreT nel collo del recipiente, come rappresentato in figura (Tav.3 fig. 6) quindi accostando tra loro i due manici “L” ed “M” (Tav. 3 fig. 7).
5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno due manici, azionabili dalla mano dell’ utilizzatore nell’operazione di accostamento (Tav. 3 fig. 7). 6. dispositivo secondo la rivendicazione 5 atto a calettare manualmente la capsula, senza l'ausilio di energia esterna, diversa da quella umana, ed in qualsiasi luogo ci si possa trovare. 7. dispositivo secondo la rivendicazione 6, studiato tenendo presente l'ergonomia, è leggero e maneggevole, facilmente impugnabile, si è sfruttato l'effetto leva per avere energia più che sufficiente nella zona di lavoro con un minimo sforzo da parte dell'operatore, chiunque lo può usare. 8. dispositivo secondo la rivendicazione 7, non presenta possibili situazioni di rischio d’infortunio, anche tenendo presente il fatto che la forza di lavoro è generata direttamente dall'operatore .