ITAN20130211A1 - Dispositivo manuale per il distacco dei vetri di autoveicoli a motore - Google Patents

Description

Descrizione dell'invenzione

Avente per TITOLO:

Macchinario manuale per il distacco dei vetri incollati anteriori, posteriori, laterali e superiori di automezzi stradali mediante utilizzo di filo a sezione quadra del diametro minimo da 0,7 mm a 0,9 mm, dotato di ventosa manuale del vuoto di dimensioni da 120 a 150 mm di diametro

L'attrezzo è stato progettato per essere inserito all'interno di un vetro di un automezzo, ed è dotato di due a olgicavo maggiorati che permettono di tranciare il collante del vetro mediante l'uso di un filo d'acciaio armonico a sezione quadra di diametro di 0,7mm-0,9 mm. Il filo viene posto all'esterno del vetro e collegato alle carrucole interne mediante un passacavo commerciale.

L'avvolgimento del cavo d'acciaio armonico dall'esterno all'interno del veicolo provoca la tranciatura del collante posto tra vetro e scocca. Non saranno rivendicate il numero di posizioni utilizzate, né metodologie di lavoro perché dipendono dalle dimensioni del vetro, dalla tipologia dello stesso, e dalla composizione chimica del collante impiegato dalla casa costruttrice.

Le rivendicazioni che andremo a presentare sono perlopiù rivendicazioni tecniche in base alle prove effettuate in fase di sperimentazione del macchinario su centinaia di vetri (parabrezza, lunotti vetri panoramici, vetri di pullman, camion , camper ecc.).

Il presente macchinario è stato progettato per permettere il distacco di vetri incollati di qualsiasi automezzo, utilizzando specificamente un cavo d'acciaio armonico di sezione variabile (da 0,7 a 0,9 mm) in quanto adatto alla sicurezza dell'operatore in fase di lavorazione. Infatti i cavi commerciali utilizzati attualmente, (dello spessore di 0,6 mm), sono soggetti a rotture improvvise e pericolose che mettono a rischio l'utilizzatore di questo durante la fase di rimozione dei vetri incollati.

Inoltre le soluzioni che verranno esposte permettono di utilizzare ventose del vuoto di dimensioni variabili (da 120 a 150 mm di diametro), in base alle forze da vincere, dando maggiore stabilità all'attrezzo nel caso si vogliano rimuovere vetri di grandi dimensioni.

Le soluzioni tecniche adottate sono le seguenti:

Punto 1- L'utilizzo di cuscinetti a sfera (Al) sulle bobine awolgicavo (M): l'avvolgicavo è stato dotato di cuscinetti a sfera che riducono drasticamente l'usura degli organi interni dell'a olgicavo (M) e le tensioni sul cavo d'acciaio in fase di lavorazione. Quest' ultimo aspetto riduce il rischio di rotture improvvise del cavo d'acciaio a vantaggio della sicurezza dell'operatore.

Punto 2- L'uso di cuscinetti (Al) permette di mantenere in asse l'avvolgicavo (M), riducendo rischi di grippaggi improvvisi dell'utensile. Questo permette di usare un materiale più leggero ,come l'alluminio, per la costruzione dell'elemento di contenimento (B), lascia spazio per l'inserimento di un meccanismo di sicurezza (C), permette di inserire un fermo meccanico (D) che regola il senso di rotazione. Il tutto è visibile nel disegno 3

Punto 3- Il meccanismo di sicurezza (C) può essere costituito di due soluzioni tecniche visibili nel disegno 4: una sfera con molla regolata da una vite o grano (E) (soluzione 1), oppure da un fermo a molla con punta arrotondata (soluzione 2 ). In tutti e due i casi la punta arrotondata (R) evita improvvisi svolgimenti del cavo d'acciaio a vantaggio della sicurezza. Nessun altro articolo in commercio adotta questo elemento di sicurezza

Punto 4- Il fermo (D) usato sull'attrezzo è stato costruito tutto in materiale metallico, e questo lo permette di avere una soluzione tecnica di grande vantaggio. Infatti i fermi commerciali hanno dimostrato una inaffidabilità meccanica in questo tipo di lavorazioni, in quanto la testa (S) è in plastica ad incastro, e questo provocava un usura anomala del meccanismo. Dopo poche settimane nell'effettuare la rotazione del perno, si aveva in realtà una rotazione della sola testa in plastica ma non del perno metallico, generando un'anomalia meccanica. Il meccanismo (D) è stato costruito interamente in metallo per evitare questa anomalia meccanica.

Punto 5- La piastra base (F) che costituisce il corpo dell'attrezzo è stato diviso in due elementi (da 3mm minimo) (F1+F2) (disegno 5) uniti da diverse viti (G). Questo ha ridotto ulteriormente il peso dell'attrezzo a vantaggio dell'uso del prodotto e dello stress sulle articolazioni dell'operatore. Inoltre questa soluzione ha reso l'attrezzo più rigido in fase di massima tensione del filo d'acciaio.

Punto 6- L'utilizzo di piastre d'acciaio (P) sulla estremità dell'attrezzo, in numero variabile a seconda delle esigenze) rende l'attrezzo equilibrato e facilmente da operare, con ulteriore riduzione degli sforzi sulle articolazioni del braccio

Punto 7- L'uso di una ventosa manuale del vuoto (H) con diametro maggiorato (da 120 a 150 mm) della base in gomma(l) variabile a seconda delle esigenze di lavorazione. Infatti l'uso di diametri maggiori sarà dedicato a lavorazioni più impegnative (es. 150 mm), mentre per lavorazioni standard si potrà usare un diametro minore (es. 120 mm).

Punto 8- Sulle estremità dell'utensile sono posizionate delle rotelle dotate di cuscinetto (A2) per ammortizzare la tensione del filo a sezione quadra da diametro 0,7-0, 9 mm. Al centro è stato predisposto uno spessore rimovibile (L) detto anche disco di scorrimento, che agevola la rotazione dei cuscinetti. Il tutto è collegato alla piastra madre con una vite (O) ed un dado

Punto 9- La ventosa utilizzata sviluppa una potenza di 200-250 kg nominali, e di 80 kg reali sulla superficie del vetro, senza romperlo o lesionarlo. La ventosa utilizzata ha una mescola molto morbida che evita stress eccessivi sulla superficie del vetro della vettura su cui si va ad operare.

Claims (1)

1. Rivendicazioni (italiano) Le rivendicazioni tecniche che si desidera depositare col presente documento sono le seguenti: 1. Si rivendica l'utilizzo di cuscinetti a sfera (Al) per agevolare la rotazione dell'avvolgicavo (M), in quanto riducono l'attrito e lo sforzo sia del cavo che dell'operatore. (Disegno 2) 2. Si rivendica l'utilizzo di una sede (B) per questa tipologia di strumento, costruita in materiali leggeri (es. l'alluminio) che permette di ottenere una notevole riduzione di peso e che permette di inglobare le soluzioni tecniche riportate ai Punti 1,2,3 e 4. (Disegno 3) 3. Si rivendica l'utilizzo di un meccanismo di sicurezza (C) che evita lo svolgimento improvviso del cavo d'acciaio a favore della sicurezza dell'operatore. Tale meccanismo può essere costituito da un perno apposito o da una sfera con molla regolata da una vite a grano (Disegno 4) (E) 4. Si rivendica l'utilizzo di un fermo metallico costruito da me (D) usato per regolare il senso di rotazione dell'avvolgicavo senza problemi di guasti meccanici (vedi punto 4 per il dettaglio) (Disegno 5) 5. SI rivendica l'utilizzo di due piastre(F) in lega leggera (esempio alluminio), di spessore variabile da un minimo di 3 mm per piastra, adottate per ridurre il peso dell'attrezzo al minimo, e per conferire maggiore rigidità strutturale. (Disegno 6) 6. Si rivendica l'uso di viti(G), usate per questo apposito strumento al fine di unire le piastre rivendicate e per permettere veloci interventi di manutenzione e sostituzione. (Disegno 6) 7. Si rivendica l'uso di piastre d'acciaio (G) , (poste sull'estremità dell'attrezzo), di spessore variabile e numero variabile, usate per ottimizzare il peso e l'equilibrio dello strumento. (Disegno 1) 8. Si rivendica l'uso di una sola ventosa manuale del vuoto (FI) , e l'utilizzo di diametri maggiorati della parte in gomma (I) da un minimo di 120 mm di diametro ad un massimo di 150 mm di diametro, a seconda delle sollecitazioni a cui deve essere sottoposto l'attrezzo. 9. Si rivendica l'utilizzo di filo d'acciaio armonico dello spessore da 0,7 a 0,9 mm di diametro, utilizzabile suolo su questo utensile grazie alle soluzioni tecniche adottate. 10. Si rivendica l'uso di uno spessore rimovibile (L) utilizzato per far lavorare agevolmente la rotella esterna (N) guida filo, e usato per permettere la sostituzione rapida sia del cuscinetto (A2) che della rotella stessa (N), in caso di usura o problemi meccanici.