IT9021357A1 - Dispositivo elettronico per la duplicazione veloce di nastri magnetici - Google Patents

Dispositivo elettronico per la duplicazione veloce di nastri magnetici Download PDF

Info

Publication number
IT9021357A1
IT9021357A1 IT021357A IT2135790A IT9021357A1 IT 9021357 A1 IT9021357 A1 IT 9021357A1 IT 021357 A IT021357 A IT 021357A IT 2135790 A IT2135790 A IT 2135790A IT 9021357 A1 IT9021357 A1 IT 9021357A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
memory
selection
signals
electronic device
output
Prior art date
Application number
IT021357A
Other languages
English (en)
Other versions
IT1243715B (it
IT9021357A0 (it
Inventor
Bernardino Bernardini
Original Assignee
Bernardino Bernardini
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Bernardino Bernardini filed Critical Bernardino Bernardini
Priority to IT02135790A priority Critical patent/IT1243715B/it
Publication of IT9021357A0 publication Critical patent/IT9021357A0/it
Priority to EP19900830613 priority patent/EP0472802A3/en
Priority to JP3033190A priority patent/JPH04232652A/ja
Publication of IT9021357A1 publication Critical patent/IT9021357A1/it
Priority to US08/207,115 priority patent/US5502600A/en
Application granted granted Critical
Publication of IT1243715B publication Critical patent/IT1243715B/it
Priority to US08/588,742 priority patent/US5682271A/en

Links

Classifications

    • GPHYSICS
    • G11INFORMATION STORAGE
    • G11BINFORMATION STORAGE BASED ON RELATIVE MOVEMENT BETWEEN RECORD CARRIER AND TRANSDUCER
    • G11B5/00Recording by magnetisation or demagnetisation of a record carrier; Reproducing by magnetic means; Record carriers therefor
    • G11B5/86Re-recording, i.e. transcribing information from one magnetisable record carrier on to one or more similar or dissimilar record carriers
    • GPHYSICS
    • G11INFORMATION STORAGE
    • G11BINFORMATION STORAGE BASED ON RELATIVE MOVEMENT BETWEEN RECORD CARRIER AND TRANSDUCER
    • G11B20/00Signal processing not specific to the method of recording or reproducing; Circuits therefor
    • G11B20/10Digital recording or reproducing
    • G11B20/10527Audio or video recording; Data buffering arrangements
    • GPHYSICS
    • G11INFORMATION STORAGE
    • G11BINFORMATION STORAGE BASED ON RELATIVE MOVEMENT BETWEEN RECORD CARRIER AND TRANSDUCER
    • G11B27/00Editing; Indexing; Addressing; Timing or synchronising; Monitoring; Measuring tape travel
    • G11B27/02Editing, e.g. varying the order of information signals recorded on, or reproduced from, record carriers
    • G11B27/022Electronic editing of analogue information signals, e.g. audio or video signals
    • G11B27/028Electronic editing of analogue information signals, e.g. audio or video signals with computer assistance
    • GPHYSICS
    • G11INFORMATION STORAGE
    • G11BINFORMATION STORAGE BASED ON RELATIVE MOVEMENT BETWEEN RECORD CARRIER AND TRANSDUCER
    • G11B27/00Editing; Indexing; Addressing; Timing or synchronising; Monitoring; Measuring tape travel
    • G11B27/02Editing, e.g. varying the order of information signals recorded on, or reproduced from, record carriers
    • G11B27/031Electronic editing of digitised analogue information signals, e.g. audio or video signals
    • GPHYSICS
    • G11INFORMATION STORAGE
    • G11BINFORMATION STORAGE BASED ON RELATIVE MOVEMENT BETWEEN RECORD CARRIER AND TRANSDUCER
    • G11B27/00Editing; Indexing; Addressing; Timing or synchronising; Monitoring; Measuring tape travel
    • G11B27/02Editing, e.g. varying the order of information signals recorded on, or reproduced from, record carriers
    • G11B27/031Electronic editing of digitised analogue information signals, e.g. audio or video signals
    • G11B27/032Electronic editing of digitised analogue information signals, e.g. audio or video signals on tapes
    • GPHYSICS
    • G11INFORMATION STORAGE
    • G11BINFORMATION STORAGE BASED ON RELATIVE MOVEMENT BETWEEN RECORD CARRIER AND TRANSDUCER
    • G11B27/00Editing; Indexing; Addressing; Timing or synchronising; Monitoring; Measuring tape travel
    • G11B27/36Monitoring, i.e. supervising the progress of recording or reproducing
    • GPHYSICS
    • G11INFORMATION STORAGE
    • G11BINFORMATION STORAGE BASED ON RELATIVE MOVEMENT BETWEEN RECORD CARRIER AND TRANSDUCER
    • G11B2220/00Record carriers by type
    • G11B2220/90Tape-like record carriers
    • GPHYSICS
    • G11INFORMATION STORAGE
    • G11BINFORMATION STORAGE BASED ON RELATIVE MOVEMENT BETWEEN RECORD CARRIER AND TRANSDUCER
    • G11B2220/00Record carriers by type
    • G11B2220/90Tape-like record carriers
    • G11B2220/91Helical scan format, wherein tracks are slightly tilted with respect to tape direction, e.g. VHS, DAT, DVC, AIT or exabyte
    • G11B2220/913Digital audio tape [DAT] format
    • GPHYSICS
    • G11INFORMATION STORAGE
    • G11BINFORMATION STORAGE BASED ON RELATIVE MOVEMENT BETWEEN RECORD CARRIER AND TRANSDUCER
    • G11B27/00Editing; Indexing; Addressing; Timing or synchronising; Monitoring; Measuring tape travel
    • G11B27/02Editing, e.g. varying the order of information signals recorded on, or reproduced from, record carriers
    • G11B27/022Electronic editing of analogue information signals, e.g. audio or video signals
    • G11B27/024Electronic editing of analogue information signals, e.g. audio or video signals on tapes

Landscapes

  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Multimedia (AREA)
  • Signal Processing (AREA)
  • General Engineering & Computer Science (AREA)
  • Signal Processing For Digital Recording And Reproducing (AREA)
  • Signal Processing Not Specific To The Method Of Recording And Reproducing (AREA)
  • Electrochromic Elements, Electrophoresis, Or Variable Reflection Or Absorption Elements (AREA)

Description

"DISPOSITIVO ELETTRONICO PER LA DUPLICAZIONE VELOCE DI NASTRI MAGNETICI".
R I A S S U N T O
La presente invenzione rientra nel settore tecnico dei dispositivi di duplicazione di nastri magnetici industriali e si riferisce in particolare ad un dispositivo elettronico per la duplicazione veloce di nastri magnetici, nel quale è presente un banco di memorie statiche, che, tramite un microprocessore esterno al dispositivo, permette di attivare dei circuiti di selezione, ognuno preposto per ogni singola memoria del banco di memoria, determinando in uscita dei segnali di abilitazione e di selezione che vanno a individuare delle celle di memoria del banco di memoria per l'utilizzo prefissato di scrittura o lettura; tali segnali di selezione e di abilitazione determinano una partizione nelle schede del banco di memoria, riservando una parte della memoria per la lettura ed un'altra parte per la scrittura; i segnali di selezione e di abilitazione vengono realizzati tramite dei segnali digitali; i segnali dati, in uscita dal dispositivo, subiscono invece una conversione digitale-analogica.
D E S C R I Z I O N E
Forma oggetto della presente invenzione un dispositivo elettronico per la duplicazione veloce di nastri magnetici del tipo comprendente una unità di ingresso dati galvanicamente collegata con un blocco circuitale nel quale sono presenti dei mezzi, di indirizzo memoria e dei mezzi di memoria tutti connessi fra loro e governati da un microprocessore, detti dati essendo poi immessi in uscita, previa conversione digitale-analogica, su un utilizzatore finale.
Come è noto, nel settore della duplicazione veloce dei nastri magnetici, i suoni, quando si è nel campo della produzione su scala industriale, vengono dapprima registrati su nastri magnetici di tipo professionale, (cioè adatti a sistemi che, soprattutto per la loro velocità di registrazione, sono idonei a qualsiasi tipo di lavorazione preventiva, "come montaggi, equa1izzazione, etc.), e successivamente questi nastri vengono registrati su piste stereofoniche. Ognuno di tali nastri porta normalmente un solo programma che può essere composto da un numero finito di singoli brani musicali o può essere formato da un solo brano musicale di lunghezza opportuna o può-contenere una selezione di brani finiti.
I nastri magnetici da produrre in scala industriale devono avere caratteristiche che li rendono adatti all'uso su apparecchiature destinate a largo consumo in modo da poter essere facilmente diffusi nell'attività commerciale.
La velocità alla quale tali nastri sono registrati è solo una frazione di quella dei nastri registrati nei normali studi.
In tal modo, in dimensioni ridotte, vengono contenuti programmi di lunghezza notevole e la qualità del suono prodotto si avvicina molto a quanto richiesto dal normale mercato commerciale.
Normalmente il procedimento di produzione su vasta scala prevede una serie di fasi successive di duplicazione come appresso spiegato.
Dai nastri professionali viene ricavato una copia su un nastro intermedio, registrato ad una velocità intermedia tra quella dei nastri professionali e quella dei prodotti finali, nastro sul quale vengono registrati i programmi che dovranno essere contenuti nel prodotto finale, rappresentato da un ulteriore nastro magnetico.
Questo nastro intermedio dovrà avere una pluralità di piste registrate, almeno una per ogni programma stereofonico, e, nel settore, questo nastro viene normale chiamato nastro "master".
Su un apposito magnetofono produttore (detto anche lettore) esso viene riprodotto ad una velocità molte volte superiore a quella alla quale è stato registrato <generalmentre 64 volte, ma in alcuni casi anche di più). Se alle uscite dei magnetofoni lettori è collegato un magnetofono registratore, la cui velocità sia ad esempio 64 volte maggiore di quella alla quale dovrà essere ascoltato il prodotto finale, si otterrà la copia di un ora di suono in 28 secondi circa.
Il procedimento porta automaticamente a moltiplicare per lo stesso fattore di velocità tutte le frequenze che compongono il suono, frequenze che normalmente sono contenute fra i 30 e 18.000 hertz.
Il nastro master viene, nella maggior parte dei casi, avvolto ad anello su sè stesso, in modo da poter essere letto senza soluzione di continuità. Ogni suo giro completo rappresenta un altrettanto completo programma che viene contemporaneamente registrato su un magnetofono registratore. Più magnetofoni registratori , detti in gergo "schiavi", vengono collegati alle uscite del magnetofono lettore e più copie è possibile ottenere. Perciò il numero delle copie corrisponde, per ogni passaggio del nastro master, al numero di magnetofoni registratori presenti in uscita.
In sintesi, i suoni vengono registrati dapprima su nastri professionali, in modo da poter subire tutte le operazioni necessarie a renderli duplicabili, quindi sono trasferiti a due a due secondo gli stadard in vigore oggi su un nastro intermedio master e solo a questo punto inizia la loro produzione su scala industriale.
Attualmente si preferisce utilizzare delle cassette DAT (Digital Audio Tape) al posto dei nastri master analogici .
Un primo limite della tecnica nota è rappresentato dai fatto che in tali sistemi di duplicazione vi sono diversi organi .in movimento, rappresentati dai nastri di vari magnetofoni presenti nel sistema di duplicazione, i quali si consumano per degrado, dato il rilevante' numero di passaggi dovuto alla duplicazione medesima.
Per questo motivo i nastri con il tempo subiscono delle variazioni qualitative e quindi mano mano la duplicazione non può essere più garantita al medesimo livello di omogeneità della duplicazione nelle fasi iniziali.
Nella produzione si alternano programmi di lunghezza media a quelli di lunghezza estremamente corta fino a quelli di lunghezza massima consentita dallo standard in uso.
Infatti, esaminando la lunghezza dei programmi che vengono generalmente duplicati, risulta che nella maggior parte dei casi i progammi hanno lunghezze inferiori alla metà di quella massima consentita, molti hanno lunghezza di gran lunga inferiore alla metà della massima e solo una piccolissima percentuale si avvicina alla lunghezza massima consenti ta.
Ciò significa che la capacità dei nastri, su cui viene caricato il programma da duplicare, non viene utilizzata per intero ed in continuità, poiché non è possibile caricare l'intero nastro in modo da renderlo saturo con uno o più programmi.
Sebbene nella procedura di duplicazione sia prevista una conversione analogica- digitale e viceversa, neanche la digitalizzazione consente di superare i limiti della tecnica nota, come appresso sarà spiegato.
Infatti la digitalizzazione è imposta dalla presenza sul mercato di supporti di suoni digitali di larga diffusione, tipo compact disk, i quali spivigono i produttori di suoni registrati verso l'impiego sempre più esteso dei sistemi digitali in tutte le fasi del trattamento della duplicazione del suono anche quando il prodotto finale è registrato in forma analogica, tipo musicassetta,
Ma per i suoni registrati in forma digitale, relativamente a quanto sopra affermato, il problema si complica notevolmente, poiché non esistono normalmente in commercio magnetofoni lettori di suoni registrati in forma digitale che possono essere fatti funzionare a velocità superiore a quella alla quale sono stati registrati e quindi devono lavorare a velocità 1:1. Cic.dipende dalle parti meccaniche di movimento dei magnetofoni lettori attualmente realizzati in commercio.
In sintesi, nell'ambito della tecnica nota, sebbene la duplicazione permette di velocizzare i programmi da duplicare, esistono due limiti fondamentali che non sono stati ancora superati. Tali limiti consistono essenzialmente nella scarsa ottimizzazione dei supporti di memoria su cui sono caricati i programmi nell'espletamento delle fasi di duplicazione, nonché nel tipo di supporto, rappresentato dai nastri che, essendo un organo in movimento, sono soggetti ad usura e quindi provocano un degrado qualitativo del programma caricato su di essi-Riepilogando, le realizzazioni della tecnica nota permettono di attuare la riproduzione dell'informazione dal nastro master, la relativa memorizzazione su supporto magnetico, la conversione analogico- digitale e viceversa e la memorizzazione, in forma analogica, sul supporto finale. Tutto ciò viene gestito da un microprocessore che controlla le sincronizzazioni relative alla memorizzazione sui supporti magnetici dei dati da memorizzare e la conversione analogica- digitale/digitale-analogica. Scopo del1a presente invenzione è quello di eliminare gli. inconvenienti prima menzionati.
Questi e altri scopi ancora, che meglio appariranno nel corso della descrizione seguente, vengono raggiunti, in accordo con la presente invenzione, da un dispositivo elettronico per la duplicazione veloce dei nastri magnetici, così come è rivendicato nella prima rivendicazione.
Con tale realizzazione, impiegando delle memorie di tipo statico, è possibile sia ottimizzare l'utilizzo di supporti di memoria dei mezzi di memoria presenti nel dispositivo, che evitare l'utilizzo di organi in movimento.
Vantaggiosamente con il dispositivo, secondo la presente invenzione, è possibile effettuare duplicazioni di nastri magnetici che lavorino a frequenze diverse da quella standard.
Ulteriori caratteristi che e vantaggi risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione dettagliata di una forma di realizzazione preferita, ma non esclusiva, di un dispositivo elettronico per la duplicazione veloce di nastri magnetici fatta, qui di seguito con riferimento agli uniti disegni, dati a titolo puramente indicativo e pertanto non limitativo, in cui:
la figura 1 illustra uno schema a blocchi di massima del dispositivo nel suo insieme secondo la presente invenzione;
- la figura 2 illustra i segnali di comando che vanno al banco di memoria presente nel dispositivo secondo la presente invenzione;
- la figura 3 illustra uno schema a blocchi di massima in cui vengono specificati gli indirizzi e le abilitazioni che vanno ad attivare le celle di memoria desiderate;
- la figura 4 illustra la selezione dei segnali di abilitazione che attivano i banchi di memoria secondo la presente invenzione;
- la figura 5 illustra una forma di rea1izzazione della variazione della frequenza di campionatura del flusso dati digitali in ingresso secondo la presente invenzione.
Facendo riferimento alla prima figura, è stato indicato con 1 un'unità di ingresso dati, fisicamente rappresentabile da un magnetofono lettore digitale, sulla quale sono immessi dei dati digitali d'ingresso la rappresentati da suoni.
Da tale unità 1 escono poi dei dati, rappresentati da lb, i quali non sono altro che i suoni che devono essere memorizzati nelle memorie del dispositivo secondo la presente invenzione. Il dispositivo, nella figura 1, è stato complessivamente rappr esentato ed evidenziato tramite un tratteggio 50 contenente i suoi elementi costitutivi caratterizzanti .
I dati lb vengono poi immessi in un banco di memoria 4 rappresentato da memorie, fisicamente realizzate da schede di memoria, indicate in figura con 2 e 3 .
II banco di memoria 4 può essere costituito anche da più di due schede di memoria; comunque, normalmente , una parte di tali memorie viene riservata come memoria di riserva, nel caso la partizione predisposta per la memorizzazione del programma da duplicare risultasse insufficiente e quindi sorgesse l'esigenza di avere a disposizione un'ulteriore partizione di memoria.
Le schede di memoria 2 e 3 generano dei dati in uscita, rappresentati in figura delle linee 5 e 6, i quali sono i dati digitalizzati che vengono poi inviati al1 ‘utilizzatore finale, rappresentato in figura con 13 e costituito normalmente da un nastro commerciale.
Il banco di memoria 4 è gestito tramite un unico microprocessore 10, il quale, mediante dei segnali IOa, 10b» lOc. e lOd, permette di governare rispettivamente un'unità di selezione 8 della memoria 2, un'unità di selezione 9 della memoria 3, un'unità di switching 11 ed un multiplexer 7.
Ovviamente ciascuna scheda di selezione 8 e 9 genera dei rispettivi segnali 8a e 8b, i quali servono al multiplexer 7 per poter indirizzare e scegliere la prevista locazione in memoria, nelle rispettive memorie 2 e 3, tramite segnali uscenti 7a e 7b.
Il segnale 1Gb del microprocessore 10 serve ad attivare un’unità di switching li che non è altro che un ulteriore multiplexer , cioè un'unità di commutazione elettronica.
In uscita dal blocco 11 si hanno dei segnali digitali Ila, i quali, tramite un circuito di conversione digitale-analogico 12, vengono inviati all'utilizzatone finale 13 come segnali analogici così come sono normalmente utilizzati in commercio. In figura 2 sono rappresentati più specificatamente i segnali che vengono immessi nelle memorie 2 e 3. In tale figura, oltre al segnale lb, che è il segnale proveniente dall'unità rii ingresso 1, sono stati evidenziati i segnali in ingresso nelle memorie 2 e 3, che nella figura 1 sono stati globalmente e rispettivamente indicati con 7a e con 7b.
Con i segnali 14, 15, 16 , 17 e 18, in ingresso alla memoria 2,sono stati rappresentati precisamente e rispettivamente: con 14· i segnali di selezione indirizzo, una parte dei quali va direttamente alle singole celle di memoria e l'altra serve per la selezione della scheda di memoria all'interno del banco di memoria; con 15 sono indicati dei comandi di scrittura e lettura per le memorie medesime; con 16 e 17 sono stati indicati i segnali di temporizzazione necessari alla memoria 2 per eseguire il ciclo di scrittura e di lettura; mentre con 18 è stato indicato il segnale di abilitazione per l'intera scheda 2 di memoria.
Analogamente, per la memoria 3, i segnali indicati da 19 a 23 seguono le medesime argomentazioni di quanto è stato indicato rispettivamente con la memoria 2 per i segnali da 14 a 18.
Nella figura 3 sono stati evidenziati i segnali e la circuiteria particolareggiata dei circuiti di selezione 8 e 9.
Per quanto riguarda il circuito B, in ingresso si hanno dei segnali 24 e 25. Con 24 si è indicato un segnale di clock, cioè l'orologio temporizzatore perla scansione del tempo e con 25 sono stati rappresentati dei segnali di comando provenienti dal microprocessore IO. I segnali 24 e 25, nella figura 1, erano stati rappresentati globalmente con la linea IOa.
Per quanto riguarda la circuiteria 9, invece, il segnale, che in figura 1 è stato indicato con 10b,è specificatamente adesso dettagliato con delle linee 26 e 27. Rispettivamente con 26 si è rappresentato un segnale di clock, mentre con 27 si è rappresentato un segnale di comando del microprocessore 10.
In uscita dalle schede 8 e 9 vi sono poi rispettivamente i segnali 8a e Sb che sono in ingresso al multiplexer 7 e che coincidono con i segnali 7a e 7b rispettivamente in uscita da questo ultimo.
Nella figura 3 sono stati rappresentati ulteriori segnali di abilitazione, oltre al 18 già menzionato, indicati da IBa a IBe che rappresentano le varie abilitazioni, ognuna dipendente dalla decodifica degli indirizzi di memoria, scelti secondo la struttura delle memorie presenti nel dispositivo 50. Per essere più specifici, dal momento che si hanno vari indirizzi di memoria, per ciascun indirizzo é necessaria una specifica abilitazione, la quale ultima viene generata dalla scheda di selezione 8 o 9 relativamente al rispettivo campo di memoria delle memorie E o 3.
In figura 3 sono stati rappresentati, per la memoria 0 delle abilitazioni da 18 a 18e e, per la memoria 9, delle abilitazioni da Ξ3 a E3e. Ciascuna di queste abilitazioni poi va in un circuito di selezione, nel quale sono presenti dei circuiti a porte logiche tipo buffer three-state Ξ8, E9, 30 e 31, i quali, lavorando in parallelo, determinano la selezione, tramite il segnale rispettivamente S8a o 29a e quindi 30a e 31a, verso le rispettive memorie 2 o 3.
I segnali 28a, 29a, 30a e 31a rappresentano la parola di selezione che è fornita dal microprocessore 10 e che è funzione della partizione desiderata.
In tale modo il segnale in uscita 7a o 7b, rispettivi della memoria E o 3, permette di indirizzare una specifica cella senza generare conflittualità.
In sintesi i segnali prima menzionati rappresentano i segnali di selezione per andare a ricercarsi nelle memorie la partizione desiderata a secondo se si vuole leggere o scrivere nella memoria medesima. Invece, per quanto riguarda il segnale di abilitazione, si fa riferimento alla figura 4. In quest'ultima con un segnale di clock 32 si attivano dei corrispondenti contatori 33, 34, 35 e 36, i quali, in uscita, generano il segnale di indirizzo 14 per la richiesta locazione di memoria. I segnali 10 - ISe sodo funzione del firmware caricato in una memoria PROM 37, attivata da un segnale 37a, proveniente dal microprocessore IO. Tale firmware contiene la trascodifica degli indirizzi di memoria in funzione della partizione desiderata.
L'indirizzo che il segnale 14 determina, come prima accennato, è funzione di una decodifica degli indirizzi più alti tra tutti gli indirizzi di memoria, secondo la struttura circuitale presente nella figura 4, in modo che corrispondentemente un decoder 38 generi una sequenza dei segnali di abilitazione da 18 a 18e che sono relativi al circuito di selezione 8. Analogo discorso può essere ripetuto, pur non avendo rappresentato la relativa circuiteria in figura, anche per i circuiti di selezione 9 con i segnali da 23 a 23e. In tal modo, variando la sequenza di generazione dei segnali di abilitazione, gli indirizzi di memoria sono conteggiati non sempre dal primo ma più precisamente da quello che occorre individuare per prelevare la partizione in memoria, della quale si vuole usufruire per la duplicazione.
In figura 5 è stata rappresentata una ulteriore variazione della presente invenzione, nella quale è prevista una variazione di frequenza di campionatura del flusso dati in ingresso 39a, tramite circuiti di campionamento 51.
In ingresso si ha un clock di dati, rappresentato da una linea 39b. I dati 39a vengono caricati su un buffer 39, il quale genera in uscita un segnale 39c che va ad essere commutato in un multiplexer 40, dove vi è in ingresso un segnale di riferimento 45, rappresentato dal campione zero ed un segnale 46 proveniente da un contatore 44.
All'uscita dal multiplexer 40 vi è un segnale 40a che va a caricare un ulteriore buffer 41, il quale riceve un clock 47, moltiplicato per un nuovo coefficente di campionamento, che rappresenta la variazione di frequenza.
In tale modo è generato un segnale 41a che va a essere filtrato in un filtro 4Ξ, che è un filtro digitale e che è cadenzato da un clock 48, rappresentato dal clock in ingresso 39b moltiplicato anch'esso per la variazione di frequenza di cui prima.
Infine in uscita abbiamo un ultimo buffer 43 dove vengono caricati i nuovi,segnali 42a e si realizza, tramite una nuova frequenza di campionatura 49, un nuovo segnale d'uscita 43a che rappresenta praticamente il segnale dati con la nuova frequenza di campionatura desiderata, sottomultipla di quelle di ingresso, i cui dettagli saranno appresso specificati nella descrizione di funzionamento. Dopo aver descritto il dispositivo secondo la presente invenzione in maniera prevalentemente strutturale se ne dà qui di seguito una sua spiegazione funzionale.
Per prima cosa bisogna evidenziare che nel dispositivo 50 in questione non vi sono più organi in movimento, ma vi sono tutti elementi statici tra cui possiamo evidenziare le memorie statiche S e 3, nelle quali vengono caricate, dall'unità d'ingresso 1, i suoni che poi devono essere scaricati sull'utilizzatore finale 13.
Queste memorie Ξ e 3 possono essere partizionate, tramite dei segnali di selezione provenienti dai circuiti dì selezione 8 e 9, e possono essere commutate, tramite il circuito di commutazione rappresentato dal multiplexer 7, il quale è un circuito di commutazione elettronico in ingresso diretto alle memorie 2 e 3. Analogamente é necessario un ulteriore multiplexer in uscita rappresentato dal circuito di switching 11, che serve a distribuire i segnali dati in uscita dalle due memorie 2 e 3.
Nella figurà 1 il banco di memoria 4 è rappresentato da due memorie 2 e 3, corrispondenti a due schede, ma ovviamente possono essere multiplate a piacere in funzione delle esigenze di capacità che la duplicazione richiede.
Come già accennato in precedenza, in ingresso a ciascuna scheda di memoria 2, in figura 2, vi è il segnale di indirizzo 14, una parte del quale va direttamente alle singole celle di memoria della memoria 2 mentre un'altra parte di selezione, tramite un decoder 38, illustrato nella figura 4, va all'interno della scheda del banco di memoria selezionato. I segnali 15, in ingresso alla memoria 2, rappresentano invece i comandi di scrittura e lettura delle memorie, mentre i segnali 16 e 17 rappresentano i segnali di temporizzazione necessari alle memorie per eseguire i vari cicli di scrittura e di lettura. Il segnale 1B è di abilitazione per 1'intera scheda dì memoria 2. Quanto detto vale anche rispettivamente per i segnali 19, 20, 21, 22, 23 di ingresso alla memoria 3. Quando la scheda di memoria è in fase di lettura, la presenza dei dati lb in ingresso, significativi per la fase di scrittura, è irrilevante, ma consente di poter collegare a tutte le schede di memoria l'intero bus dei dati di“ ingresso, sempre rappresentato dalla linea lb di fig. 1.
Analogo discorso è valido per il bus dei dati in uscita, rappresentato dalle linee S e é di fig. 1, che possono venire collegati tutti in parallelo, in quanto ciascuna scheda emette tali dati solo quando è in lettura ed è abilitata. Quindi, se sul medesimo banco di memoria si vuole scrivere una parte di dati e si vuole leggerne un'altra, non si crea alcuna conf 1ittuali tà sul bus di uscita dei dati, cioè sulle linee 5 e 6.
La partizione delle memorie 2 e 3, tra quelle utilizzate per i segnali di scrittura e quelle utilizzate per i segnali di lettura, avviene dunque tramite il multiplexer 7, operando uno smistamento programmato tra i segnali di comando provenienti dal microprocessore 10 e gli indirizzi provenienti dalle schede 8 e 9 di selezione.
La frequenza dei segnali in uscita verso le memorie 2 e 3 è impostata tramite il clock 24, per il circuito di selezione a, e tramite il clock S6, per il circuito di selezione 9, Anche i segnali di governo per le temporizzazioni, ovviamente, provengono dal microprocessore 10. La parola di selezione Ai e A,-,, proveniente da circuiti di selezione 8 e 9, è fornita dal microprocessore 10, il quale permette delie abilitazioni o meno, lavorando sulla digitalizzazione del segnale.
La parola di selezione è rappresentata in figura 3 con le linee 28a, S9a, 30a e 31a.
Se, ad esempio, con dieci schede di memoria si vuole fare una partizione h 6, verrà impostata una parola da A* ad Aio, dove Ai-A*. hanno valore zero, mentre AES-AIO hanno valore 1.
Ciò ovviamente permette di determinare delle abilitazioni ed annullare delle altre e quindi permette una ripartizione delle schede di memoria Ξ e 3.
Ogni circuito di selezione 8 e 9 genera un numero di abilitazione pari al numero delle schede in memoria presenti nel dispositivo che, nel caso specifico, sono due, cioè la S e la 3.
Bisogna specificare che i dati in uscita dalle lemorie Ξ e 3, rappresentati dalle 1inee 5 e 6, sono presenti quando viene effettuato un ciclo di lettura con la scheda di memoria abilitata, altrimenti l'uscita si trova in alta impedenza e quindi la scheda di memoria risulta disabilitata e quindi vuole dire che essa è in fase di scrittura o è in stand-by.
Quando la scheda di memoria è in fase di lettura la presenza dei dati d'ingresso lb, che è significativa per la fase di scrittura, è irrilevante per quella di lettura, come già prima accennato.
In sintesi, con la figura 3 si è voluto evidenziare che in ingresso alle memorie 2 e 3 possono arrivare dei segnali 7a e 7b, i quali sono i segnali risultanti dalla circuiteria 28, Ξ9, 30 e 31 in funzione dei segnali di abilitazione 18 a 18e e 23 a £3e dei circuiti di selezione 8 e 9, in modo che le parole di selezione, rappresenta te in figura dai segnali 28a , 29a, 30a e 31a, determinano in uscita la valenza desiderata sulla partizione che si vuole impostare nella memoria .
I segnali di abilitazione sono specificati nella circuiteria rappresentata in figura 4 . In tale circuiteria sono stati evidenziati i segnali che vengono determinati dal decoder 38, il quale decodifica gli indirizzi più alti degli indirizzi di memoria secondo la struttura a cascata rappresentata dai contatori da 33 a 36. In questo modo, per mezzo della PRQM 37, è possibile cambiare la sequenza della generazione di segnali di abilitazione. Infatti, facendo riferimento all'esempio prima citato 4 6, il circuito di selezione 9 deve generare un "segnale di selezione in corrispondenza del l'indirizzo più basso, cioè in corrispondenza dell'abilitazione relativa alla parola Αβ, mentre il circuito di selezione S deve generare un segnale di selezione facendo riferimento all'indirizzo 1, cioè in corrispondenza del primo segnale di abilitazione. Anche i bit di selezione provengono su comando del microprocessore 10.
Ovviamente quanto è rappresentato in fig. 4 in riferimento al circuito di selezione 8 vale, in perfetta simmetria, anche per il circuito di selezione 9 con il segnale 19 e le abilitazioni 23-23e.
Quindi, facendo riferimento alla fig. 3, in funzione della valenza più significativa fra il circuito 28 ed il circuito 29, relativamente al circuito di selezione B, nonché tra i circuiti 30 e 31, relativamente al circuito di selezione 9, si determina in uscita una parola di selezione significativa che indirizza la partizione desiderata nelle rispettive memorie 2 o 3 e quindi 1 corrispondenti segnali d'uscita 5 e 6, che rappresentano 1‘effetto desiderato.
Invece in fig. 4 vengono definiti gli indirissi di memoria per andare ad individuare la cella di memoria su cui sono state caricate le informazioni, cioè i dati, ovvero i segnali denominati finora suoni. In questo modo, tramite i contatori da 33 a 36, in funzione del decoder 38 e della PROM 37, abilitata da un segnale di selezione 37a, si determinano dei segnali in uscita di indirizzo 14 che vanno poi nelle rispettive memorie (nel caso specifico in figura nella memoria 2, ma nel caso della memoria 3 sarebbero rappresentati dalla linea 19), in modo da individuare e ripartire la memoria come si desidera tra scrittura e lettura.
Dando questa ripartizione come indicato, cioè sfruttando la digitalizzazione con gli 0 e gli 1, è possibile partizionare i banchi di memoria 4, rappresentati , nell'esempio specifico, dalle memorie 2 e 3, come più si desidera. In più, sebbene in figura non è stato evidenziato, nel banco di memoria 4 è possibile riservare una parte della memoria 2 o della memoria 3 o di entrambe come memoria di hackup , cioè come memoria di riserva, nel caso la ripartizione impostata risaltasse' insufficiente, per motivi vari, rispetto al volume di programma che si deve immettere. Ciò specialmente per la scrittura, cioè per il caricamento di dati d'ingresso.
In questo modo il trovato raggiunge gli scopi proposti. Infatti, sfruttando le memorie statiche E e 3, sono stati evitati gli organi in movimento, rappresentrati dai nastri master, i quali venivano messi in loop, cioè in circolo su se stessi all'infinito, provocando, come all'inizio accennato, dei degradi qualitativi dei segnali dati.
L.a memoria statica assicura, finché c'è alimentazione, la memorizzazione del contenuto caricato e quindi una perfetta aderenza qualitativa del contenuto in ingresso rispetto a quello in uscita, caricato poi sul supporto finale 13.
Inoltre, mediante la gestione del microprocessore 10, ma essenzialmente mediante le circuiterie Θ e 9 di selezione ed il multiplexer 7, è possibile quindi partizionare le memorie E e 3, riservandone una parte per la lettura e una parte per la scrittura in funzione della parola di selezione impostata, cioè del valore che ad essa viene dato mediante i criteri numerici della decisione digitale 0 - 1. Questo fatto ottimizza l'uso delle memorie e velocizza ulteriormente la procedura di duplicazione, poiché annulla il tempo morto iniziale del caricamento digitale dell’unità di ingresso dati 1. Infatti contemporaneamente l'unità di uscita può lavorare, in alta velocità, mentre l'unità di ingresso carica; cioè si realizza la contemporanea fase di lettura e di scrittura in partizioni diverse delle memorie e per contenuto dati diversi.
Vantaggiosamente è possibile poi variare _ la frequenza di campionatura del flusso dati in ingresso Ib in modo che si possa abbracciare tutta la casistica commerciale attualmente presente sul mercato mondiale.
Infatti normalmente vengono acquisite delle parole digitali alla frequenza standard di 44.1 KHz in un buffer 39, posto all'uscita dell'unità dati 1.
Nel periodo relativo alla frequenza di 44.1 KHz del flusso in ingresso 39a vengono stabilite tante campionature e, in corrispondenza di tali campionature, vengono individuati degli istanti considerati come istanti campioni e come istanti campioni di valore 0.
La sequenza dei campioni, compresi quelli di valore nullo, viene scandita a frequenza n volte maggiore, tramite un nuovo clock 47, e fatta passare per un filtro, rappresentato in figura dal blocco 42, il quale è un filtro passo basso digitale con frequenza di taglio pari alla massima frequenza audio che si vuole rilevare.
All'uscita "di tale filtro 42 vengono ricostruiti i segnali campione del segnale d'ingresso e quindi a questo punto vengono mandati in uscita con ì segnali 4Ha ad una cadenza diversa da quella d'ingresso 39c. Infatti nella figura 5 è stato indicato con il buffer 39 il buffer d'ingresso prima delia campionatura e successivamente nel buffer 41 sono stati caricati dei dati multiplati dal multiplexer 40 con una frequenza di clock pari a n volte quella d'ingresso 39b , utilizzando il contatore 44, il campionatore a zero 45 ed il clock 47.
I segnali vengono filtrati dal filtro 42, il quale è un filtro che lavora a una frequenza di clock 48 pari a quella che va nel buffer 41.
In questo modo nel buffer finale 43 vengo immessi dei dati che sono cadenzati ad una frequenza 49 che è quella del buffer 41 divisa per i punti di campionamento desiderati.
Facendo un esempio con n pari a B, si può avere che la nuova frequenza è 44.1 :< 8/9,cioè 39.1 KHz che è una nuova frequenza desiderata di campionatura, che può essere adatta a delle apparecchiature diverse da quelle standard.
In questo modo, mettendo questi circuiti di campionamento 51 in ingresso tra l'unità 1 e la circuiteria 50, rappresentata dal tratteggio, è possibile far funzionare il dispositivo secondo la presente invenzione anche con frequenze non standard di mercato, in modo che, a parità di capacità di memoria, è possibile caricare più dati nelle memorie 2 e 3.
Ovviamente sono possibili ulteriori variazioni sia di carattere parametrico che circuitale tutte rientrati nell'ambito inventivo della presente invenzione .

Claims (11)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Dispositivo elettronico per la duplicazione veloce di nastri magnetici del tipo comprendente un'unità di ingresso dati galvanicamente collegata con un blocco circuitale, nel quale sono presenti dei mezzi di indirizzo memoria e dei mezzi di memoria tutti connessi fra loro e governati da un microprocessore, detti dati essendo poi immessi in uscita previa conversione digitale-analogica, su un utilizzatore finale, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di memoria sono rappresentati da un banco di memorie statiche e detti mezzi di indirizzo memoria sono costituiti da dei circuiti di selezione e di commutazione indirizzi di memoria, i quali determinano in uscita dei segnali di abilitazione che vanno a ripartire le dette memorie in partizioni di scrittura e di lettura a seguito di segnali di comando inviati loro dal microprocessore medesimo.
  2. 2. Dispositivo elettronico secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che nelle memorie statiche le celle di memoria sono individuate da segnali di selezione indirizzo provenienti dai circuiti selezione del dispositivo.
  3. 3. Dispositivo elettronico secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che i circuiti di selezione presentano una circuiteria a porte logiche tipo buffer three-state, nella quale vengono determinati dei segnali in uscita, in parallelo, che vanno a selezionare, attivandola, la partizione desiderata nelle celle di memoria delle memorie statiche.
  4. 4. Dispositivo elettronico secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che per ogni scheda di memoria del banco di memoria è prevista LÌna corrispondente cìrcuiteria di selezione.
  5. 5. Dispositivo elettronico secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che i buffer three-state dei circuiti di selezione, posti in parallelo a due a due per ogni circuito di selezione, permettono, tramite una parola di selezione significativa, di individuare la ripartizione desiderata. L·.
  6. Dispositivo elettronico secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che il circuito di commutazione é atto a individuare la scheda di memoria selezionata dai circuiti di selezione.
  7. 7. Dispositivo elettronico secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che in uscita dalle singole memorie statiche è previsto un secondo circuito di commutazione per l'invio al convertitore analogico—digitale dei dati in uscita dal banco di memoria delle memorie statiche. B.
  8. Dispositito elettronico secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che i segnali di selezione indirizzo vengono determinati da una cascata di contatori circuitalmente collegati con un decoder previo un segnale di selezione inviato a una PRQM, presente fra il decoder e i detti contatori, che determina il segnale di selezione indirizzo.
  9. 9. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che la frequenza di campionatura in ingresso al dispositivo è variabile secondo una circuìtenia di campionamento atta a ridurre la frequenza in ingresso al dispositivo medesimo secondo dei coefficienti di campionamento.
  10. 10. Dispositivo elettronico secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che la frequenza di campionatura è selezionata tramite un filtro digitale presente fra il buffer in ingresso al· dispositivo e un buffer in uscita, nel quale viene immessa una frequenza supplementare, tramite un contatore elettronico che moltìplica il valore della frequenza in ingresso per il valore di frequenza desiderato, determinando in uscita un segnale con la nuova frequenza di campionatura sotto—multipla di quella in ingresso.
  11. 11. Dispositivo secondo quanto sopra illustrato e descritto per gli scopi sopra specificati.
IT02135790A 1990-08-31 1990-08-31 Dispositivo elettronico per la duplicazione veloce di nastri magnetici IT1243715B (it)

Priority Applications (5)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT02135790A IT1243715B (it) 1990-08-31 1990-08-31 Dispositivo elettronico per la duplicazione veloce di nastri magnetici
EP19900830613 EP0472802A3 (en) 1990-08-31 1990-12-21 Electronic device for the fast duplication of magnetic tapes
JP3033190A JPH04232652A (ja) 1990-08-31 1991-02-27 磁気テープの高速複写のための電子装置
US08/207,115 US5502600A (en) 1990-08-31 1994-03-07 Electronic device for fast duplication of magnetic tapes
US08/588,742 US5682271A (en) 1990-08-31 1996-01-19 Electronic device for the fast duplication of magnetic tapes

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT02135790A IT1243715B (it) 1990-08-31 1990-08-31 Dispositivo elettronico per la duplicazione veloce di nastri magnetici

Publications (3)

Publication Number Publication Date
IT9021357A0 IT9021357A0 (it) 1990-08-31
IT9021357A1 true IT9021357A1 (it) 1992-03-02
IT1243715B IT1243715B (it) 1994-06-21

Family

ID=11180621

Family Applications (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
IT02135790A IT1243715B (it) 1990-08-31 1990-08-31 Dispositivo elettronico per la duplicazione veloce di nastri magnetici

Country Status (4)

Country Link
US (2) US5502600A (it)
EP (1) EP0472802A3 (it)
JP (1) JPH04232652A (it)
IT (1) IT1243715B (it)

Families Citing this family (5)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
IT1243715B (it) * 1990-08-31 1994-06-21 Bernardino Bernardini Dispositivo elettronico per la duplicazione veloce di nastri magnetici
JPH07104944A (ja) * 1993-09-30 1995-04-21 Sony Corp 情報転送装置
JPH08279153A (ja) * 1995-04-04 1996-10-22 Pioneer Video Corp 転送レート変換装置及び原盤記録装置
US6111707A (en) * 1997-12-31 2000-08-29 International Business Machines Corporation Tape duplexing with unique identity and error recovery
US7194195B1 (en) 2001-07-17 2007-03-20 Advanced Micro Devices, Inc. Software based digital video recorder device

Family Cites Families (8)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
US4410917A (en) * 1981-09-14 1983-10-18 Accurate Sound Corporation Method of and apparatus for recording information from a master medium onto a slave medium employing digital techniques
AU597576B2 (en) * 1985-05-21 1990-06-07 Sony Corporation Apparatus for decoding error correcting code
JPS6220180A (ja) * 1985-07-19 1987-01-28 Hitachi Ltd Pcm信号記録再生装置
US5041921A (en) * 1987-01-06 1991-08-20 Duplitronics, Inc. System for recording custom albums from a library of pre-recorded items
US5021893A (en) * 1987-12-17 1991-06-04 Duplitronics, Inc. High speed tape duplicating machine
JP2623556B2 (ja) * 1987-03-17 1997-06-25 ソニー株式会社 デジタルマルチチヤンネルレコーダ
JP2822187B2 (ja) * 1988-04-28 1998-11-11 ソニー株式会社 編集方法及び編集装置
IT1243715B (it) * 1990-08-31 1994-06-21 Bernardino Bernardini Dispositivo elettronico per la duplicazione veloce di nastri magnetici

Also Published As

Publication number Publication date
EP0472802A3 (en) 1992-10-21
IT1243715B (it) 1994-06-21
IT9021357A0 (it) 1990-08-31
JPH04232652A (ja) 1992-08-20
US5682271A (en) 1997-10-28
EP0472802A2 (en) 1992-03-04
US5502600A (en) 1996-03-26

Similar Documents

Publication Publication Date Title
DK1152423T3 (da) Pladereproduktionsapparatur
US4432025A (en) System and method for formatting pairs of concentric magnetic tracks of different capacity to a plurality of equal capacity logical tracks
IT9021357A1 (it) Dispositivo elettronico per la duplicazione veloce di nastri magnetici
MY135904A (en) Information recording medium, information recording method, information recording apparatus, information reproducing method, and information reproducing apparatus
GB2330929A (en) Storage allocation of real-time audio data in data processing system
CN100419896C (zh) 音频记录介质,记录和再现数据的方法及记录和再现设备
US3001180A (en) Data revolving
JPH0225958A (ja) 高速データ転送システム
CA2061292C (en) Electronic device for the fast duplication of magnetic tapes
Welsh et al. The Uniservo-Tape Reader and Recorder
JP3252426B2 (ja) ディジタル音響記録再生装置
JPS6222160B2 (it)
JP2002258895A (ja) 多チャンネル録音再生装置
JP2776455B2 (ja) 多入出力ファイル装置の制御方式
JPH02203469A (ja) 記録装置と再生装置
JP2000259553A (ja) データ処理装置
GB2262169A (en) Storage and retrieval of information in electronic memory
KR100268544B1 (ko) 오디오 신호 처리 장치
JPS5762449A (en) Storing and perproducing method for application condition of information system
JPH02222023A (ja) 多チャンネル情報再生装置
Greenwald SEAC Input-Output System
JPS58223197A (ja) 音声編集方式
JPH1092087A (ja) ディスク記録データのランダムアクセス再生方法
JPH0736473A (ja) 記憶回路
JPH0581995B2 (it)

Legal Events

Date Code Title Description
0001 Granted