IT202100020153A1 - Un dispositivo per sorreggere i rami di vitigni - Google Patents

Un dispositivo per sorreggere i rami di vitigni Download PDF

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Paolo Dei
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    • A01AGRICULTURE; FORESTRY; ANIMAL HUSBANDRY; HUNTING; TRAPPING; FISHING
    • A01GHORTICULTURE; CULTIVATION OF VEGETABLES, FLOWERS, RICE, FRUIT, VINES, HOPS OR SEAWEED; FORESTRY; WATERING
    • A01G17/00Cultivation of hops, vines, fruit trees, or like trees
    • A01G17/04Supports for hops, vines, or trees
    • A01G17/06Trellis-work
    • A01G17/08Tools e.g. clips for attaching hops, vines, or boughs to trellis-work; Tying devices

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Description

DOMANDA DIVISIONALE DELLA PRECEDENTE DOMANDA IT
102019000019846 DA CUI DERIVA
UN DISPOSITIVO PER SORREGGERE I RAMI DI VITIGNI
Ambito dell?invenzione
La presente invenzione riguarda il settore tecnico relativo dispositivi per la coltivazione.
In particolare, l?invenzione si riferisce ad un innovativo dispositivo per il supporto dei tralci delle viti da uva.
Brevi cenni alla tecnica nota
La vite ? una pianta appartenente alla famiglia delle vitacee, di cui si conoscono diverse specie, tra le quali quella europea (vitis vinifera) e quella americana. Per produrre il vino si coltiva la specie europea, mentre la specie americana produce frutti pi? aspri che, secondo la normativa italiana, non possono essere utilizzati per la produzione del vino; la specie americana, tuttavia, essendo pi? resistente di quella europea ai parassiti, di solito viene usata come portinnesto.
La vite ? composta da vari organi e questi sono: Le radici con il compito di assimilare il nutrimento dal terreno. Le radici possono derivare sia da semi sia da tralci.
Il sistema pi? usato nell'impianto di nuove viti ? il secondo, dato che ormai la propagazione avviene quasi esclusivamente per talea che non sono altro che pezzi di tralci.
Dopo le radici troviamo il fusto suddiviso in:
- ceppo, la parte principale e pi? grossa che spunta dal terreno;
- branche sono le diramazioni del ceppo;
- tralci sono i rami pi? giovani;
- germogli, da cui nasceranno i frutti;
La crescita della pianta, dunque, determina l?allungamento dei tralci e la nascita di nuovi tralci da dove si genereranno i grappoli di uva.
Ogni grappolo di uva ha un predeterminato peso e la ramificazione della pianta ? tale dunque da richiedere un supporto su cui farla crescere, in modo tale che non collassi su se stessa o che non si ramifichi verso l?alto in svariate direzioni.
A tal scopo vengono utilizzati cavi orizzontali (detti filo di cortina) distesi tra un palo ed un successivo palo e con tali cavi predisposti a varie altezze lungo l?altezza dei pali.
La pianta viene dunque progressivamente collegata a tali cavi, ad esempio legandola con dei fili, in modo tale che durante la crescita risulti supportata.
Ovviamente la soluzione che richiede una legatura, ramo per ramo, ? piuttosto complessa e non particolarmente funzionale in quanto ? necessario effettuare legature che non trancino il ramo. Inoltre via via che la pianta cresce ? spesso necessario prevedere altre legature. In sostanza, il lavoro della legatura, cos? come viene solitamente effettuato, richiede un notevole impegno in termini di ore lavorative.
Sintesi dell?invenzione
? quindi scopo della presente invenzione fornire un dispositivo per il supporto dei tralci della pianta della vite che risolva i suddetti inconvenienti tecnici.
In particolare ? scopo della presente invenzione fornire un supporto che sia facilmente applicabile ai preesistenti cavi e che supporti bene i tralci della pianta senza danneggiarla e senza richiedere una operazione lunga e laboriosa di legatura.
In particolare ? scopo della presente invenzione fornire un supporto che consenta di eliminare del tutto l?attuale fase di legatura dei tralci e dunque che consenta di ridurre drasticamente le ore di lavoro attualmente dedicate alla legatura attraverso il detto dispositivo che risulta rapidamente e facilmente applicabile nei punti prestabiliti.
Questi ed altri scopi sono dunque ottenuti con il presente dispositivo di supporto per i tralci di una pianta da vite, in accordo alla rivendicazione 1.
Tale dispositivo di supporto (1) comprende:
- Un?asta (2) di forma generalmente allungata;
- Mezzi di connessione (3, 4, 5) configurati per consentire di collegare l?asta (2) ad un supporto esterno (110, 120, 130), ad esempio il filo di cortina e/o il palo di supporto del filo di cortina;
- Detta asta (2) comprende ulteriormente almeno un elemento di supporto e/o contenimento (5, 6) configurato per sorreggere e/o sovrastare il tralcio della vite.
In questo modo sono agevolmente risolti tutti i suddetti inconvenienti tecnici.
In particolare l?asta diviene il nuovo sistema attraverso cui poter sorreggere e fissare un tralcio al cavo di supporto, cio? al filo di cortina.
Grazie ai mezzi di connessione si pu? infatti collegare in modo rapido, ed amovibile, l?asta al filo di cortina.
L?asta ? poi dotata di almeno un elemento di supporto e/o contenimento, ad esempio una sorta di mensola, su cui si pu? mettere in appoggio il tralcio o che sovrasta il tralcio stesso contenendone la sua diramazione verso l?alto.
In tal maniera, in modo veloce, si possono fissare tutti i tralci appoggiandoli agli elementi di supporto ed evitando le complesse, lunghe e laboriose legature.
Vantaggiosamente tale elemento di supporto e/o contenimento pu? essere in forma di almeno una appendice (5, 6) che si estende radialmente da detta asta (2).
In questo modo si forma la suddetta mensola.
Vantaggiosamente tale appendice pu? essere conformata come un gancio o similare.
In questo modo, grazie alla conformazione a gancio, esso riesce in modo pi? funzionale ad assolvere alla funzione di supporto o contenimento, a seconda che il tralcio venga fatto passare sopra il gancio (dunque il gancio fa da appoggio) o il tralcio venga fatto passare sotto il gancio (dunque il gancio fa da tettoia di contenimento).
Vantaggiosamente detti mezzi di supporto e/o contenimento possono essere in forma di almeno due appendici (5, 6).
In tal caso esse si estendono radialmente da detta asta (2) e sono predisposte ad una predeterminata distanza l?una dall?altra.
Anche in questo caso possono vantaggiosamente essere con forma curvilinea ad esempio a gancio (5, 6) o similare.
Vantaggiosamente, dunque, dette una o pi? appendici sono piegate in modo tale da avere un profilo almeno in parte curvo (ad esempio a gancio).
In tal caso, vantaggiosamente, esse possono sono predisposte in modo tale che il verso di curvatura di una appendice sia opposto al verso di curvatura dell?altra appendice.
In sostanza vengono montate in modo tale che un gancio sia rivolto verso il basso e l?altro verso l?alto.
In questo modo, vantaggiosamente, un gancio pu? fare da culla di supporto per il tralcio e l?altro invece fa da tetto di contenimento che impedisce al tralcio, durante la sua crescita, di diramarsi verso l?alto.
Vantaggiosamente, in caso di due appendici, dette appendici sono predisposte una opposta all?altra ogni una ad una certa distanza da una zona di mezzeria (M) dell?asta (2), preferibilmente alla stessa distanza.
Vantaggiosamente i mezzi di connessione (3, 4, 20) comprendono mezzi di connessione di estremit? (3, 4) predisposti alle due estremi o in prossimit? delle estremit? dell?asta (2).
In questo modo l?asta 2, attraverso le sue estremit?, pu? collegarsi da una parte al cavo 130 e dalla parte opposta al palo emergente dal suolo e a cui si fissa il cavo 130 disteso tra i due pali.
Vantaggiosamente tali mezzi di connessione di estremit? (3, 4) comprendono due elementi ripiegati in forma generalmente anulare, sia aperta che chiusa, e predisposti alle estremit? dell?asta.
Per forma anulare si intende una forma curva chiusa o aperta, ad esempio una circonferenza chiusa (dunque un anello vero e proprio) o un tratto ad elica o comunque una curva aperta che delimita sempre una circonferenza chiusa vista dall?alto ma che presenta un passaggio di apertura, come anche un tratto curvo aperto che non completi necessariamente una circonferenza vista dall?alto.
Vantaggiosamente i due elementi ripiegati sono ottenuti direttamente ripiegando opportunamente le due estremit? dell?asta in modo tale da formare tali elementi anulari (3, 4), preferibilmente detta forma anulare essendo una forma ad elica.
Vantaggiosamente detti elementi in forma anulare sono predisposti in modo tale da risultare uno ortogonale all?altro.
In questo modo, ad esempio nel caso di piegatura ad elica o forma anulare aperta da una parte in genere, una estremit? si accavalla al cavo 130 e l?altra, ortogonale alla precedente, si inserisce sulla punta di estremit? del palo o si fa scorrere lungo il palo.
Vantaggiosamente detti mezzi di connessione (3, 4, 5) comprendono ulteriormente mezzi di connessione centrali (20) predisposti in un predeterminato punto dell?asta compreso tra le due estremit? (3, 4) dell?asta, detti mezzi di connessione centrali (20) essendo configurati per consentire di aggrapparsi ad un cavo (130).
In questo modo, vantaggiosamente, si rende molto pi? stabile l?asta che risulta collegata al suo cavo anche centralmente e non solo attraverso le estremit?.
Vantaggiosamente detti mezzi di connessione centrali (20) sono in forma di una piega dell?asta (2), ad esempio in forma elicoidale.
E? anche qui descritto un metodo per sorreggere il tralcio di una vite, il metodo prevedendo il fissaggio di un?asta (2) ad un supporto fisso comprendente un filo di cortina (130), il detto fissaggio avvenendo attraverso un elemento generalmente anulare, aperto o chiuso, predisposto alle due estremit? dell?asta in modo tale che almeno una delle due estremit? si possa fissare al filo di cortina attraverso l?inserimento del filo di cortina entro detto elemento anulare e con l?altro elemento anulare che si inserisce lungo il palo (120) di supporto del filo di cortina (130) emergente dal suolo o direttamente al cavo (130) stesso, ed in cui l?asta prevede almeno una appendice che si dirama radialmente dall?asta e su cui viene posto in appoggio il tralcio.
Vantaggiosamente l?asta ha pi? o meno nella sua zona centrale una piegatura ad elica che forma un ulteriore elemento anulare centrale entro cui viene fatto passare il cavo (130), in modo tale che l?asta risulti fissata in modo stabile al cavo non solo lateralmente ma anche centralmente.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori caratteristiche e i vantaggi del presente dispositivo di supporto, secondo l?invenzione, risulteranno pi? chiaramente con la descrizione che segue di alcune sue forme realizzative, fatta a titolo esemplificativo e non limitativo, con riferimento ai disegni annessi, in cui:
? Le figure dalla 1 alla 3 mostrano alcune viste assonometriche della soluzione oggetto dell?invenzione; ? La figura 4 riporta un esempio di uso;
Descrizione di alcune forme realizzative preferite Le figure allegate dalla 1 alla 4 rappresentano nel dettaglio l?invenzione e di cui di seguito si riporta una descrizione dettagliata.
Il dispositivo di supporto 1, oggetto dell?invenzione, ? formato da un elemento allungato 2 in forma ad esempio di una asta 2, preferibilmente ma non necessariamente in materiale metallico (ad esempio un fil di ferro del tipo facilmente ripiegabile anche a mano).
L?asta pu? avere lunghezze variabili a seconda delle esigenze, ad esempio 20 cm, ma qualsiasi altra lunghezza pu? essere prevista, a seconda delle esigenze.
Come mostrato in figura 1, l?asta 2, generalmente lineare, prevede dei mezzi di supporto e/o contenimento (5, 6) in forma di due elementi arcuati (5, 6) a gancio che si dipartono radialmente, ogni uno, da un predeterminato punto dell?asta all?interno del segmento di asta delimitato dalle due stremit? (3, 4).
I due elementi arcuati (5, 6) sono tra loro distanziati e si trovano rispettivamente a monte e valle rispetto ad una zona di mezzeria (M) dell?asta 2 che sar? descritta pi? nel dettaglio nel seguito.
Come mostrato in figura 2, tali elementi arcuati formano ogni uno un supporto e/o un elemento di contenimento la cui funzione verr? meglio dettagliata nel seguito.
Essi prevedono ogni uno una parte curva a semicirconferenza (5a, 6a) che si diparte dall?asta 2. Alla parte curva si collega, a sua volta, una parte rettilinea (5b, 6b) (vedasi ad esempio figura 2).
Di fatto, dunque, si formano due veri e propri ganci fatti da una parte curvilinea ed una parte rettilinea.
Preferibilmente, ma non necessariamente, per ogni asta sono previsti due elementi arcuati, come mostrato in tutte le figure e per come detto distanziati tra loro rispetto ad una mezzeria (M).
Essi per? sono montati in modo contrario l?uno rispetto all?altro, ovvero un gancio ? rivolto verso l?alto e l?altro ? rivolto verso il basso (vedasi figura 2).
In questo modo, in uso, un gancio funge da supporto per il tralcio della vite che va in appoggio su di esso mentre l?altro fa da contenimento del tralcio stesso durante la crescita evitando che esso si dirami verso l?alto.
Quindi, di fatto, si creano due ganci di contenimento e supporto grazie alla loro predisposizione contraria l?uno rispetto all?altro.
Nulla tuttavia vieterebbe un dispositivo semplificato con un solo elemento arcuato o anche con pi? di un elemento arcuato anche rivolti nello stesso verso.
In questo caso si avrebbe una funzione di supporto portando in appoggio il tralcio ai ganci ma nulla impedirebbe la crescita della pianta vincolandone la direzione di crescita.
Dunque, avere almeno due ganci contrapposti (cio? montati uno rivolto verso il basso ed uno rivolto verso l?alto) rappresenta un vantaggio notevole in quanto, per come detto, un gancio pu? sorreggere il tralcio e l?altro lo pu? contenere nella sua crescita verso l?alto. Dunque dispositivi con quattro o sei o pi? ganci possono essere previsti e aventi ganci contrapposti a coppie di due.
Come mostrato in figura 1, le estremit? 3 e 4 dell?asta 2 prevedono mezzi di connessione di estremit? (3, 4) per consentire di collegare il dispositivo oggetto di invenzione al filo 130 o ad un qualsiasi supporto su cui la pianta viene fatta crescere.
Tali mezzi di connessione di estremit? sono tali da poter fissare l?asta, da un lato, al filo 130 e dall?altro lato al montante 110 che sostiene il filo 130 e di solito affiancato alla pianta della vite.
Nella forma preferita dell?invenzione, tali mezzi di connessione di estremit? (3, 4) sono ottenuti ripiegando l?estremit? dell?asta ad elica o comunque con una conformazione circolare chiusa o comunque curva (anche aperta).
In questo modo, come mostrato in figura 4, il cavo pu? entrare nello spazio interno delimitato da una elica o circonferenza (o curva in genere) mentre l?estremit? del montante 120 pu? essere inserita nello spazio delimitato dall?altra elica o circonferenza o curva.
Ad esempio, se si usa il fil di ferro per la realizzazione dell?asta 2, le due estremit? possono essere facilmente ripiegate per come descritto al fine di ottenere tali mezzi di connessione di estremit? (3, 4).
Tornando alle figure allegate, l?asta comprende una zona (M) pi? o meno di mezzeria ove sono previsti degli ulteriori mezzi di connessione centrali (20) che consentono di fissare ulteriormente l?asta 2 al filo di cortina 130.
Il filo di cortina 130, come schematizzato nella figura 4, ? per come detto il cavo pre-esistente in arte nota che si distende tra i due supporto 110 e 120 ed ? il cavo su cui, in arte nota, si effettuava la legatura dei tralci.
In accordo all?invenzione, per come chiarito subito nel seguito e per come gi? introdotto, il presente dispositivo si sostituisce efficacemente alla legatura agganciandosi al cavo 130 e facendo da supporto ai tralci della pianta (vedasi figura 4).
I mezzi di connessione centrali 20 suddetti, presenti nella zona di mezzeria (M) o comunque nel tratto di asta compreso tra i due ganci (5, 6), sono in forma di una ripiegatura dell?asta preferibilmente ad elica, come si evince dalle figure allegate.
Grazie a tale piegatura ad elica, il cavo 130 pu? essere fatto passare nello spazio delimitato da tale elica 20 facendo si, in modo efficace, che il dispositivo risulti ben ancorato al cavo 130 anche centralmente per cui evitando che la crescita della pianta lo rimuova da tale posizione di fissaggio spingendolo verso l?alto.
La soluzione di piegatura ad elica ? la preferita perch? consente un facile e sicuro ancoraggio del cavo 130 all?asta semplicemente facendo passare il cavo entro l?elica come mostrato in figura 4. L?elica forma un giro completo che avvolge e delimita a 360 gradi il cavo al suo interno predisposto, per cui vincolando il dispositivo al cavo. Qualsiasi movimentazione del dispositivo viene intercettata dal cavo che si blocca contro un tratto di tale elica.
Il blocco ? dunque efficace.
Infatti la figura 4 mostra il cavo che appoggia sul ventre dell?elica centrale bloccando l?asta in posizione. Anche un movimento verso l?alto bloccherebbe l?asta perch? il cavo andrebbe a battere contro la parte superiore di elica.
Tuttavia, in una possibile variante non preferita, tale elica potrebbe sostituirsi con una qualsiasi altra piegatura, ad esempio una piegatura a V anche se questa non vincolerebbe su tutte le direzioni come una elica.
Infatti il cavo inserito coassialmente in un passaggio ad elica ? infatti di fatto bloccato anularmente mentre una piega a V lascia una apertura da una parte e dunque un passaggio.
La figura 1 mostra poi come i mezzi di connessione di estremit? in forma anulare siano tali da essere ortogonali l?uno all?altro, evidenziando infatti i due assi X e Z tra loro ortogonali e che rappresentano gli assi ortogonali ai piani di contenimento di detti elementi anulari 3 e 4.
Un esempio applicativo della presente invenzione ? mostrato in figura 4 ove si evidenzia un tralcio di vite 200 supportato dal presente dispositivo oggetto di invenzione.
Il dispositivo viene montato sul cavo 130 di supporto pre-esistente inserendo il cavo 130 stesso nella estremit? di sinistra 3, ovvero inserendo il cavo all?interno dell?elica o della curvatura o circonferenza delimitata da tale estremit? ripiegata 3.
Nella figura 3 la piegatura ? circolare ripiegando l?estremit? pi? volte su se stessa in forma di elica per cui creando una sorta di porta chiave. Il cavo viene fatto passare all?interno della circonferenza delimitata dall?elica esattamente come una chiave si inserisce nell?anello di porta-chiave, cio? facendo girare il cavo tra le spire dell?elica sino a portarla nella posizione entro l?elica, come da figura 3.
Alla stessa maniera il cavo 130 viene inserito nel blocco 20 ad elica ricavato nella porzione pi? o meno centrale dell?asta. La posizione centrale del blocco 20 non ? essenziale.
Infine l?estremit? opposta 4, sempre ripiegata in forma di circonferenza, elica o curva chiusa, viene inserita sull?estremit? del palo 120.
Come meglio si nota dalla figura 1 e dalla 4, i mezzi di connessione di estremit? in forma di piegatura ad elica, curva o semicirconferenza delle estremit? dell?asta sono tali da essere tra loro ruotate di novanta gradi circa l?una rispetto all?altra, come anche sopra introdotto (vedasi gli assi X e Z di figura 1).
Ovvero l?elica di sinistra 3 ? predisposta su di un piano ortogonale all?asta 2 mentre l?altra elica 4 di destra contrapposta ? pi? o meno parallela al piano di contenimento dell?asta 2. Questa soluzione non ? casuale me ? dovuta proprio alla diversa destinazione delle due estremit?. Quella di sinistra deve far passare il cavo 130 entro l?elica, e per tal motivo ? ortogonale all?asta 2. L?altra estremit? 4 deve poggiarsi sul palo 120 che si erge dal suolo e dunque consentire l?inserimento del palo entro l?elica 4 e dunque ? parallela al piano dell?asta.
Nulla esclude per? una variante in cui gli elementi anulari alle due estremit? sono uguali tra loro, ad esempio esattamente come l?elemento 3, per cui collegandosi al cavo da entrambi le estremit?.
In questo caso, per?, a differenza della soluzione preferita descritta il dispositivo si pu? muovere lungo il cavo, ad esempio trascinato dalla crescita della pianta stessa, mentre la soluzione di figura 4 in cui una estremit? si fissa al palo vincola l?intero dispositivo in una posizione fissa.
La figura 4 mostra il tralcio di vite 200 che passa tra i due ganci (5, 6). In particolare il tralcio viene fatto passare sotto il gancio rivolto verso il basso e poi sopra il gancio rivolto verso l?alto, in modo tale che il gancio rivolto verso il basso trattenga la pianta dal crescere verso l?alto ed il gancio rivolto verso l?alto fa da supporto per l?estremit? nuova della pianta che progressivamente cresce.
I mezzi di connessione centrali 20 trattengono bene il dispositivo evitando che venga strappato via dal filo 130 attraverso la crescita della pianta stessa e il fissaggio da una parte al palo 120 blocca il dispositivo da qualsiasi traslazione.
La figura 4 mostra come il dispositivo viene preferibilmente montato in modo tale che il gancio rivolto verso l?alto (il gancio 6 di destra) sia a valle rispetto al gancio rivolto verso il basso 5 (il gancio di sinistra) considerando il verso di crescita della pianta.
In questo modo, il gancio 6 sorregge il ramo e il gancio 5 trattiene il ramo che progressivamente si allunga evitando diramazioni verso l?alto.
Predisponendo pi? di tali dispositivi in successione si riescono a sorreggere in modo efficace molteplici rami di uva e si pu? sostenere uno stesso tralcio durante la sua crescita. I dispositivi in successione possono essere predisposti seguendo lo stesso ordine sequenziale, ovvero gancio di destra 5 verso il basso e gancio di sinistra 6 verso l?alto oppure possono essere predisposti in modo diverso a seconda delle esigenze.

Claims (4)

RIVENDICAZIONI
1. Un dispositivo di supporto (1) per sorreggere il tralcio (200) di una pianta di vite e comprendente: - Un?asta (2) di forma generalmente allungata in materiale metallico;
- Mezzi di connessione (3, 4, 5) configurati per consentire di collegare l?asta (2) ad un supporto esterno (110, 120, 130) che consiste nel filo di cortina e il palo di supporto del filo di cortina, in modo tale da consentire di collegare l?asta da una parte al detto filo di cortina (130) e dalla parte opposta al detto palo (120) a cui si collega il filo di cortina;
- Detta asta (2) comprendendo mezzi di supporto e/o contenimento (5, 6) per sorreggere e/o sovrastare il tralcio della vite;
- Caratterizzato dal fatto che:
- L?asta ? in fil di ferro ripiegabile con ripiegatura che genera i detti mezzi di connessione e i mezzi di supporto e/o contenimento (5, 6);
- I detti mezzi di connessione comprendendo mezzi di connessione di estremit? (3, 4) predisposti ai due estremi dell?asta (2) in modo tale da poter fissare l?asta, da un lato, al filo di cortina (130) e, dall?altro lato, al palo (110) che sostiene il filo di cortina (130), detti mezzi di connessione di estremit? (3, 4) essendo in forma di una ripiegatura delle due estremit? dell?asta secondo una forma anulare aperta o chiusa, ad esempio ad elica, e predisposti in modo tale da risultare uno ortogonale all?altro;
- Detti mezzi di connessione comprendendo ulteriormente mezzi di connessione centrali (20) presenti nella zona di mezzeria (M) dell?asta in forma di una ripiegatura dell?asta;
- Ed in cui sono compresi mezzi di supporto e/o contenimento (5, 6) in forma di due elementi arcuati (5, 6) a gancio che si dipartono radialmente, ogni uno, da un predeterminato punto dell?asta all?interno del segmento di asta delimitato dalle due stremit? (3, 4), i detti due elementi arcuati (5, 6) essendo tra loro distanziati e trovandosi rispettivamente a monte e valle rispetto ad una zona di mezzeria (M), detti elementi arcuati formando ogni uno un supporto e/o un elemento di contenimento per il tralcio di vite e formando ogni elemento arcuato un gancio, detti due ganci essendo predisposti in modo contrario l?uno rispetto all?altro, in modo tale che un gancio risulti rivolto verso l?alto e l?altro risulti rivolto verso il basso, in modo tale che, in uso, un gancio possa fungere da supporto per il tralcio della vite che va in appoggio su di esso mentre l?altro gancio fa da contenimento del tralcio stesso durante la sua crescita evitando che esso si dirami verso l?alto.
2. Il dispositivo di supporto (1), secondo la rivendicazione 1, in cui detti ganci prevedono ogni uno una parte curva a semicirconferenza (5a, 6a) che si diparte dall?asta (2), detta parte curva collegandosi, a sua volta, ad una parte rettilinea (5b, 6b).
3. Un dispositivo di supporto (1), secondo la rivendicazione 1, in cui detta piega dell?asta (2) ? di forma elicoidale.
4. Il dispositivo di supporto (1), secondo la rivendicazione 1, in cui la detta asta ? lineare.
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