IT202100018908A1 - Capsula per la preparazione di bevande - Google Patents

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IT202100018908A1
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IT
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capsule
ribs
region
base wall
edge
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IT102021000018908A
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English (en)
Inventor
Andrea Bartoli
Davide Capitini
Original Assignee
Sarong Spa
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    • B65CONVEYING; PACKING; STORING; HANDLING THIN OR FILAMENTARY MATERIAL
    • B65DCONTAINERS FOR STORAGE OR TRANSPORT OF ARTICLES OR MATERIALS, e.g. BAGS, BARRELS, BOTTLES, BOXES, CANS, CARTONS, CRATES, DRUMS, JARS, TANKS, HOPPERS, FORWARDING CONTAINERS; ACCESSORIES, CLOSURES, OR FITTINGS THEREFOR; PACKAGING ELEMENTS; PACKAGES
    • B65D85/00Containers, packaging elements or packages, specially adapted for particular articles or materials
    • B65D85/70Containers, packaging elements or packages, specially adapted for particular articles or materials for materials not otherwise provided for
    • B65D85/804Disposable containers or packages with contents which are mixed, infused or dissolved in situ, i.e. without having been previously removed from the package
    • B65D85/8043Packages adapted to allow liquid to pass through the contents

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  • Mechanical Engineering (AREA)
  • Apparatus For Making Beverages (AREA)
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Description

DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo
?Capsula per la preparazione di bevande?
La presente invenzione ha per oggetto una capsula per la preparazione di bevande mediante iniezione di acqua in pressione.
In particolare, l?invenzione ha per oggetto una capsula monodose e monouso, che contiene un prodotto iniziale, ad esempio caff? in polvere, in grado di realizzare, interagendo con l?acqua in pressione iniettata nella capsula, un prodotto finale, ad esempio una bevanda di caff?.
Le capsule note per l?impiego su macchine erogatrici sono contenitori monouso e monodose comprendenti un involucro esterno ed aventi forma di bicchiere o tazza. L?involucro presenta usualmente una parete di base ed una parete laterale definenti una cavit? contenente il prodotto iniziale, ad esempio caff? macinato oppure t?, da cui ottenere il prodotto finale, ad esempio la bevanda. Un bordo a flangia si estende dalla parete laterale ed ? disposto intorno alla cavit?, da parte opposta rispetto alla parete di base. La cavit?, in corrispondenza di una propria imboccatura, ? chiusa ermeticamente da un elemento di copertura, fissato al bordo a flangia, in modo da sigillare all?interno del contenitore il prodotto iniziale. La capsula ? perforabile per consentire l?immissione di liquido in pressione, tipicamente acqua, e l?erogazione della bevanda ottenuta.
La parete di base deve essere realizzata in un materiale perforabile, per fare in modo che la capsula possa essere usata con grande flessibilit? di utilizzo nelle macchine erogatrici pi? comuni.
Infatti, in relazione al tipo di sistema di preparazione della bevanda nel quale la capsula ? inserita, la parete di base pu? essere perforata da un dispositivo di iniezione, oppure di estrazione, della macchina erogatrice. La capsula pu? essere, ad esempio, utilizzata in una macchina erogatrice di un primo tipo nella quale la parete di base ? perforata da un rispettivo dispositivo di iniezione per iniettare liquido in pressione, a esempio acqua, nella capsula e l?elemento di copertura ? perforato da un rispettivo dispositivo di estrazione per consentire al prodotto finale di essere erogato.
Ad esempio, il dispositivo di iniezione pu? comprendere tre lame configurate per perforare la parete di base in una rispettiva zona di perforazione con tagli ed un condotto di iniezione centrale, indipendente e separato rispetto alle lame, il quale ? configurato per alimentare il fluido in pressione. Il bordo a flangia della capsula pu? comprendere, infatti, un elemento di tenuta configurato per impegnarsi con l?alloggiamento della macchina erogatrice e realizzare una tenuta fluidica con l?alloggiamento stesso in modo da impedire trafilamenti indesiderati di liquido dall?alloggiamento e garantire che il liquido sia alimentato attraverso i tagli alla cavit? della capsula.
Il dispositivo di estrazione pu? comprendere una pluralit? di elementi appuntiti che, impegnandosi con l?elemento di copertura durante l?estrazione, lo perforano in una pluralit? di zone diverse.
Al contrario, se utilizzata in una macchina erogatrice di un secondo tipo, la parete di base pu? essere perforata da un rispettivo dispositivo di estrazione per consentire l?estrazione della bevanda mentre l?elemento di copertura pu? essere perforato da un rispettivo dispositivo di iniezione. Tipicamente, in questo caso, il dispositivo di iniezione di fluido ed il dispositivo di estrazione della macchina erogatrice sono realizzati come rispettivi ugelli provvisti di una estremit? appuntita. Ad esempio, il dispositivo di estrazione pu? perforare in una rispettiva zona di perforazione la parete di base per l?estrazione della bevanda.
Un esempio di capsula utilizzabile in una macchina erogatrice del primo tipo ? fornito dal brevetto EP1654966 nel quale l?involucro ? realizzato in alluminio e l?elemento di tenuta ? un anello elastico realizzato in gomma siliconica fissato al bordo a flangia.
Un esempio di capsula utilizzabile in una macchina erogatrice del secondo tipo ? dato dal brevetto US5325765A, in cui l?involucro ? in un materiale plastico e la capsula comprende, in aggiunta, un filtro contenuto nella cavit? e fissato al bordo a flangia, il quale ? configurato per contenere il prodotto iniziale, al quale l?elemento di copertura pu? essere fissato.
Sono note numerose altre capsule per bevande, utilizzabili nelle macchine erogatrici del primo tipo, oppure del secondo tipo, le quali sono realizzate in un materiale biodegradabile, oppure compostabile.
In tali capsule, l?involucro esterno, l?elemento di chiusura e l?elemento di copertura possono essere realizzati interamente in un materiale compostabile secondo la norma armonizzata del Comitato europeo UNI EN13432:2002, che richiede che tutti i componenti di una confezione siano smaltibili almeno per mezzo di compostaggio industriale.
Nonostante queste capsule soddisfino la sostenibilit? ambientale, occorre che garantiscano una elevata qualit? di erogazione al pari delle capsule gi? note in cui l?involucro ? in alluminio, oppure in materiale plastico.
A tale scopo, ? necessario che la parete di base sia facilmente perforabile, per garantire la corretta iniezione di acqua nella capsula oppure l?estrazione da essa del prodotto finale.
Il compito tecnico alla base della presente invenzione ? pertanto quello di rendere disponibile una capsula inseribile nella macchina per bevande che superi gli inconvenienti delle capsule di tipo noto.
Ulteriore compito della presente invenzione ? quello di ottenere una capsula alternativa rispetto alle capsule di tipo noto, in un materiale compostabile, che garantisca una ottima qualit? di estrazione della bevanda e che sia realizzata a costi contenuti.
Ulteriore diverso compito della presente invenzione ? quello di ottenere una capsula che consenta una ottima qualit? di estrazione della bevanda, consentendo che un dispositivo di iniezione, oppure di un dispositivo di estrazione, di una macchina erogatrice, possa agevolmente perforare zone di perforazione della parete di base.
Tali compiti sono raggiunti da una capsula in accordo con la presente invenzione, comprendente le caratteristiche tecniche esposte in una o pi? delle unite rivendicazioni.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente chiari dalla descrizione indicativa, e pertanto non limitativa, di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva di una capsula, come illustrato negli uniti disegni, in cui:
Figura 1 ? una vista prospettica di una capsula in accordo con la presente invenzione comprendente un involucro che comprende una parete di base ed una parete laterale definenti una cavit?, un elemento di copertura della cavit? rimosso per chiarezza;
Figura 2 mostra un?altra vista prospettica della capsula di Figura 1, dal lato della parete di base;
Figura 3 mostra una vista in sezione della capsula di Figura 1;
Figura 4 mostra un ingrandimento del bordo a flangia di una prima versione dell?involucro della capsula di Figura 1, in cui l?involucro comprende uno strato di supporto di polpa di cellulosa ed uno strato di rivestimento, in cui lo strato di rivestimento ? disposto esternamente rispetto allo strato di supporto.
Figura 5 mostra un ingrandimento del bordo a flangia di una seconda versione dell?involucro della capsula di Figura 1, in cui lo strato di rivestimento ? disposto internamente rispetto allo strato di supporto.
Nel seguito, si indicheranno nelle varie figure i medesimi elementi con i medesimi numeri.
Con riferimento alle figure allegate, si ? indicata con 1 una capsula per la preparazione di bevande in accordo con la presente invenzione, utilizzabile in una macchina erogatrice per la produzione di bevande mediante iniezione di acqua in pressione.
Nel dettaglio, la capsula 1 ? inseribile in un alloggiamento di erogazione della macchina erogatrice.
La capsula 1, come illustrato in dettaglio nelle figure da 1 a 3, comprende un involucro 2 che presenta un asse Z di sviluppo longitudinale, ad esempio un asse di simmetria.
L?involucro 2 ? sostanzialmente di forma tronco-conica, e cio? a forma di bicchiere oppure di tazza. L'involucro 2 comprende una parete di base 201 ed una parete laterale 202, definenti una cavit? 203 aperta, ed un bordo a flangia 204, che si estende, ad esempio radialmente, dalla parete laterale 202.
Nel dettaglio, la parete laterale 202 ? divergente a partire dalla parete di base 201 fino al bordo a flangia 204.
La parete di base 201 e la parete laterale 202 definiscono un corpo dell?involucro 2 che presenta una superficie interna, rivolta verso la cavit? 203 ed una superficie esterna, rivolta da parte opposta rispetto alla cavit? 203.
La cavit? 203 ? atta a contenere un prodotto iniziale (non illustrato) da unire ad un fluido (non illustrato) per ottenere un prodotto finale (non illustrato). Il fluido ?, preferibilmente, un liquido caldo oppure freddo in pressione, immesso nella cavit? 203 in una fase di iniezione del fluido, per ottenere il prodotto finale.
Come detto in precedenza, il prodotto iniziale pu? essere, ad esempio, un prodotto alimentare solubile, liofilizzato, deidratato, concentrato, percolabile, liofilizzato, in polvere ? ad esempio caff?; alternativamente, il prodotto iniziale pu? ad esempio essere un prodotto alimentare in foglie ? ad esempio t?. Il fluido ? preferibilmente acqua, calda ed in pressione, che consente di ottenere una bevanda, ad esempio caff?, orzo, th?, oppure una tisana.
La parete di base 201 pu? essere perforata da un dispositivo di iniezione di fluido (non illustrato) della macchina erogatrice, oppure da un dispositivo di estrazione della bevanda, e comprende almeno una zona di perforazione configurata per ricevere il detto dispositivo di iniezione, oppure il detto dispositivo di estrazione.
Ad esempio, il dispositivo di iniezione pu? comprendere lame di perforazione ed un dispositivo di erogazione di fluido, il quale ? indipendente rispetto alle lame di perforazione, le lame di perforazione essendo disposte, ad esempio, attorno al dispositivo di erogazione.
In questo modo, in uso, alla chiusura dell?alloggiamento di erogazione nel quale la capsula ? inserita, la zona di perforazione della parete di base 201 ? portata ad interferire con le lame di perforazione del dispositivo di iniezione ed attraverso le lacerazioni in essa ottenute, il fluido in pressione erogato dal dispositivo di iniezione pu? fluire all?interno della cavit? 203. La parete di base 201 pu? anche essere perforata da un dispositivo di estrazione della macchina erogatrice.
In questo caso, il dispositivo di estrazione pu? comprendere un ugello di estrazione, tipicamente un solo ugello, provvisto di una estremit? appuntita configurata per perforare la zona di perforazione.
In questo modo, in uso, alla chiusura dell?alloggiamento di erogazione nel quale la capsula 1 ? inserita, la zona di perforazione della parete di base 201 ? portata a ricevere l?ugello di estrazione, che pu? quindi penetrare nella cavit? 203 della capsula 1 per raccogliere, al termine della erogazione, la bevanda in essa ottenuta.
La capsula 1 comprende un elemento di copertura (non illustrato), fissato al bordo a flangia 204, per chiudere la cavit? 203.
L?elemento di copertura pu? essere fissato al bordo a flangia 204 mediante saldatura, termica o ad ultrasuoni, oppure incollaggio.
Grazie all?elemento di copertura, la cavit? 203 ? chiusa ermeticamente ed il preparato iniziale ? isolato dall?ambiente esterno. L?elemento di copertura ? tipicamente una pellicola che pu? essere di materiale compostabile.
L?elemento di copertura pu? essere perforato da un dispositivo di estrazione di una macchina erogatrice nella quale la capsula 1 ? utilizzabile ed attraverso di esso pu? essere erogato il prodotto finale, oppure pu? essere perforato da un dispositivo di iniezione della macchina erogatrice ed attraverso di esso pu? essere iniettato il fluido, e cio? l?acqua in pressione, con il quale ottenere la bevanda.
L'involucro 2 ? realizzato in un materiale che comprende polpa di fibre naturali vegetali, ad esempio polpa di carta vergine, polpa di bamb? o altra polpa di fibre vegetali naturali. Si parler? nel seguito di polpa di cellulosa, senza per questo perdere di generalit?.
L?involucro 2 pu? comprendere uno strato di supporto 5 in polpa di cellulosa.
Lo strato di supporto 5 pu? essere ottenuto, ad esempio, mediante stampaggio a compressione da un materiale in polpa di cellulosa liquida e, grazie a ci?, lo strato di supporto 5 pu? essere realizzato in una conformazione preferita, in modo molto semplice, con gli spessori desiderati.
Lo strato di supporto 5, in polpa di cellulosa, pu? avere una grammatura compresa tra 50 e 600 gr/m2.
La parete di base 201 comprende una zona di irrigidimento, configurata per irrigidire la parete di base 201 consentendo una corretta perforazione della zona di perforazione.
La zona di irrigidimento presenta nervature 208, che sono assenti nella zona di perforazione.
Come raffigurato nelle figure da 1 a 3, la parete di base 201 della capsula 1 pu? comprendere una regione di bordo 205, che ? anulare e si estende fino alla parete laterale 202, una regione centrale 206, che ? ad esempio circolare, ed una regione intermedia 207, che ? interposta tra la regione centrale 206 e la regione di bordo 205.
La zona di perforazione pu? essere definita dalla regione intermedia 207, che ? configurata per ricevere le lame di perforazione di un dispositivo di iniezione di fluido, oppure l?ugello di estrazione di un dispositivo di estrazione, ed ?, ad esempio, anulare.
La conformazione della regione intermedia 207 pu? essere planare, per facilitare la perforazione della parete di base 201, ed ? diversa dalla conformazione della regione di bordo 205 e della regione centrale 206, che presentano invece una conformazione con nervature 208.
La zona di irrigidimento ? definita dalla regione di bordo 205 e dalla regione centrale 206 che comprendono le nervature 208, le quali sono assenti nella zona di perforazione.
Si noti che le nervature 208 sono disposte a raggiera nella regione centrale 206 attorno ad una zona interna 209, che ? circolare ed ? rientrante all?interno della cavit? 203. Le nervature 208 possono essere equispaziate nella regione centrale 206.
Dalla regione di bordo 205, le nervature 208 possono estendersi alla parete laterale 202 attraverso uno spigolo esterno 205a della regione di bordo 205 stessa.
In questo modo, anche la parete laterale 202 pu? vantaggiosamente, essere irrigidita dalla presenza delle nervature 208.
Anche nella regione di bordo 205, le nervature 208 possono essere, ad esempio, disposte a raggiera ed equispaziate.
Con il termine ?conformazione con nervature? si intende il fatto che la parete di base 201 e la parete laterale 202 sono ondulate.
Infatti, da una superficie del corpo, selezionata tra la superficie interna e la superficie esterna si pu? proiettare almeno un elemento sporgente, che definisce una nervatura 208, mentre da un?altra superficie del corpo, selezionata tra la superfice esterna e la superficie interna, ed in corrispondenza dell?elemento sporgente, ? prevista una rientranza.
Preferibilmente, sono presenti una pluralit? di nervature 208 che si estendono circonferenzialmente nella parete di base 201 mentre nella parete laterale 202 si estendono circonferenzialmente almeno in prossimit? della parete di base 201.
In altre parole, il corpo comprendente la parete di base 201 e la parete laterale 202 dell?involucro 2 presenta una superficie esterna con una pluralit? di elementi sporgenti definenti le nervature 208 che corrispondono nella superficie interna a corrispondenti rientranze.
Viceversa, tra gli elementi sporgenti definenti le nervature 208, sono presenti sulla superficie esterna delle rientranze che corrispondono sulla superficie interna a corrispondenti elementi sporgenti.
Queste nervature 208 sono in grado di rendere maggiormente rigida la parete di base 201, oppure la parete laterale 202, sulle quali sono disposte, evitando cos? che sia necessario un ispessimento della parete di base 201 (opzionalmente della parete laterale 202) per irrigidire la parete di base 201 stessa.
Ci? non implica, tuttavia, che uno spessore della parete di base 201, oppure della parete laterale 202, debba mantenersi costante in quanto possono essere presenti inspessimenti localizzati in corrispondenza di parti delle nervature 208, oppure di altre zone della parete laterale 202. Grazie alle nervature 208, ? possibile quindi realizzare una capsula 1 in polpa di cellulosa con spessori limitati, e quindi costi contenuti, pur garantendo elevata efficienza di erogazione in quanto le nervature irrigidiscono la parete di base 201, ed opzionalmente la parete laterale 202, della capsula 1.
Vantaggiosamente, lo spessore del corpo della capsula 1, e cio? lo spessore della parete di base 201 ed opzionalmente della parete laterale 202 pu? essere compreso tra 0.2mm e 0.8mm (e cio? maggiore, oppure uguale, a 0.2mm e minore, oppure uguale, a 0.8mm; gli estremi degli intervalli qui indicati in questo testo essendo sempre inclusi negli intervalli stessi).
Preferibilmente, tale spessore pu? essere compreso tra 0.3mm e 0.6mm, ancora pi? preferibilmente pu? essere compreso tra 0.4mm e 0.5mm.
Con gli spessori sopra indicati del corpo della capsula 1, e grazie alle nervature 208 della parete di base 201, viene garantita la perforazione della parete di base 201, in corrispondenza della zona di perforazione, da parte delle lame di perforazione, oppure dell?ugello di erogazione, della macchina erogatrice.
Si noti che gli spessori sopra indicati consentono di realizzare una parete di base 201 in modo economico (essendo realizzata con uno spessore ridotto del materiale in polpa di cellulosa impiegato) pur essendo al tempo stesso robusta grazie alla zona di irrigidimento in cui sono presenti le nervature 208.
Secondo una variante non illustrata, la parete di base 201 comprende una parte centrale ed una parte di bordo, che si estende fino alla parete laterale 202. La zona di perforazione, priva di nervature 208, pu? essere definita dalla parte centrale che ? planare ed ? conformata per ricevere un ugello di estrazione della macchina erogatrice, disposto centralmente. La zona di irrigidimento, che comprende le nervature 208, pu? essere definita dalla parte di bordo. Le nervature 208 possono essere, anche in questo caso, disposte a raggiera ed equispaziate.
Se la parete di base 201 comprende una zona di erogazione conformata per ricevere un ugello di estrazione della macchina erogatrice, sia che la zona di perforazione sia definita dalla regione intermedia 207 che dalla parte centrale, la capsula (non illustrata) pu? comprendere un filtro (non illustrato) fissato al bordo a flangia 204 il quale ? destinato a contenere il prodotto iniziale. L?elemento di copertura della cavit? 203, in questo caso, ? fissato al filtro a chiusura della cavit? e pu? essere perforato da un ugello di iniezione della macchina erogatrice.
Se invece la parete di base 201 comprende una zona di erogazione conformata per ricevere le lame di perforazione di un dispositivo di iniezione, il bordo a flangia 204 pu? comprendere inoltre, un elemento di tenuta per realizzare una tenuta fluidica con l?elemento di alloggiamento della macchina erogatrice.
L?elemento di copertura ? fissato al bordo a flangia 204 ed ? configurato per essere perforato da un dispositivo di estrazione della macchina erogatrice comprendente una pluralit? di elementi appuntiti che, impegnandosi con l?elemento di copertura durante l?estrazione, lo perforano in una pluralit? di zone diverse.
Nelle figure da 1 a 5 qui allegate, il bordo a flangia 204 ha una prima porzione 204a, che ? planare, ed una seconda porzione 204b, disposta alla estremit? del bordo a flangia 204 ed esterna rispetto alla prima porzione 204a, la quale ? di spessore maggiore rispetto allo spessore della prima porzione 204a.
Al fine di realizzare l?elemento di tenuta, la prima porzione 204a ha spessore compreso tra 0.2mm e 2.8mm, ancora pi? preferibilmente compreso tra 0.8mm e 2.0mm, ancora pi? preferibilmente compreso tra 1.0mm e 1.5mm.
Ad esempio, la prima porzione 204a pu? essere di spessore pari a 1.2mm. Inoltre, la seconda porzione 204b pu? avere spessore compreso tra 0.8mm e 3.0mm, preferibilmente compreso tra 1.5mm e 2.5mm, ad esempio pari a 2.0mm, per garantire uno sganciamento efficace della stessa alla fine dell?erogazione.
Lo spessore della seconda porzione 204b pu? anche facilitare un centraggio ottimale della capsula 1 durante l?inserimento della stessa nell?elemento di alloggiamento prima dell?erogazione.
Grazie allo spessore della prima porzione 204a e grazie allo spessore della seconda porzione 204b ? infatti possibile fornire una capsula con involucro in polpa di cellulosa le cui prestazioni sono ottimali, sia durante l?erogazione, che durante il successivo sganciamento dall?alloggiamento al termine della erogazione.
Mentre, infatti, l?intervallo di spessore selezionato per il bordo a flangia 204 nella prima porzione 204a garantisce l?efficienza di tenuta durante l?erogazione, lo spessore della seconda porzione 204b, maggiore rispetto a quello della prima porzione 204a, crea una sporgenza alla estremit? del bordo a flangia 204, verso la parete di base 201, che consente di evitare eventuali attriti tra la prima porzione 204a e guide di espulsione (non illustrate) della macchina erogatrice, che possono impedire alla capsula 1 di essere correttamente sganciata.
Essendo l?involucro 2 della capsula 1 realizzato con lo strato di supporto 5 in polpa di cellulosa, materiale che pu? essere facilmente stampato per compressione, il bordo a flangia 204 pu? presentare la prima porzione 204a e la seconda porzione 204b a spessori tra loro diversi che possono anche essere diversi dallo spessore dato per il corpo della capsula 1, e cio? dallo spessore della parete di base 201 e della parete laterale 202, in modo molto semplice ed economico.
Si noti che, radialmente, la prima porzione 204a si estende a partire dalla parete laterale 202 fino alla seconda porzione 204b e che la seconda porzione 204b ha estensione radiale almeno pari a 0.2mm.
La selezione della estensione radiale della seconda porzione 204b, nell?intervallo prefissato, consente di irrigidire il bordo a flangia 204.
L?involucro 2 pu? anche essere realizzato mediante una struttura stratificata che comprende lo strato di supporto 5 ed almeno uno strato di rivestimento 6.
Lo strato di rivestimento 6 pu? essere disposto internamente, oppure esternamente, rispetto allo strato di supporto 5.
Si noti che lo strato di rivestimento 6 pu? essere, quindi, applicato successivamente alla realizzazione dello strato di supporto 5, quando lo strato di supporto 5 ? gi? stato realizzato.
Si precisa che, qualora oltre allo strato di supporto 5 sia anche presente lo strato di rivestimento 6, oppure la coppia di strati di rivestimento 6, lo spessore della prima porzione 204a e della seconda porzione 204b, oppure della parete di base 201 e della parete laterale 202 va esclusivamente riferito allo spessore dello strato di supporto 5, essendo lo strato di rivestimento 6 di spessore trascurabile.
Nella figura 4, si noti che lo strato di rivestimento 6 ? disposto esternamente rispetto allo strato di supporto 5.
Nella figura 5, al contrario, si noti che lo strato di rivestimento 6 ? disposto internamente rispetto allo strato di supporto 5.
Ad esempio, lo strato di rivestimento 6 pu? anche essere spruzzato per rivestire la parte esterna, oppure interna, dello strato di supporto 5 (ad esempio come in un processo di metallizzazione mediante ossidi di silicio). Si precisa che, nonostante nelle figure 4 e 5 sia stata raffigurata una capsula 1 in cui la parete di base 201 ? perforabile da lame di perforazione del dispositivo di iniezione ed il bordo a flangia 204 comprende la seconda porzione 204b, di spessore maggiore rispetto alla prima porzione 204a, tutto quanto ? stato detto, oppure sar? detto, con riferimento alla struttura stratificata comprendente lo strato di supporto 5 e lo strato di rivestimento 6, si applica senza restrizione di generalit? anche ad una capsula 1 in cui la parete di base 201 ? perforabile da un ugello di estrazione della macchina erogatrice.
Lo strato di rivestimento 6 pu? essere realizzato, ad esempio, mediante un materiale compostabile, ad esempio acido polilattico (PLA).
In generale, tuttavia, lo strato di rivestimento 6 pu? essere scelto tra uno dei seguenti materiali di una prima lista:
- Poliolefine (preferibilmente PP oppure PE), polietilen tereftalato (PET oppure PET comprendente ossidi di alluminio ed ossidi di silicio), acido poliattico (PLA);
- PVDC;
- PLA;
- EVOH;
- PVOH;
- bioplastiche biodegradabili e compostabili (ad esempio Mater-Bi);
- e loro combinazioni.
In una forma di attuazione, lo strato di rivestimento 6 pu? comprendere almeno due componenti, oppure tre componenti stratificati, in cui ciascun componente pu? comprendere almeno uno dei materiali della prima lista (ad esempio PLA/PVOH/PLA, oppure Mater Bi/PVOH/Mater-Bi, oppure PE/EVOH/PE).
Lo strato di rivestimento 6 offre allo strato di supporto 5 in polpa di cellulosa dell?involucro 2 una barriera all?umidit? e all?ossigeno e consente alla capsula di poter essere conservata a scaffale (shelf life), dopo la produzione, per un periodo pi? lungo rispetto a quanto sarebbe possibile se l?involucro fosse realizzato solo con lo strato di supporto 5.
Secondo una versione non raffigurata, opzionalmente, la struttura stratificata pu? comprendere una coppia di strati di rivestimento 6 disposti sia esternamente che internamente rispetto allo strato di supporto 5. Gli strati di rivestimento 6 possono essere realizzati in uno stesso identico materiale oppure in materiali diversi, scelti tra quelli della prima lista.
Si noti che lo strato di rivestimento 6, oppure entrambi gli strati di rivestimento 6 possono essere realizzati in materiale compostabile.
Si precisa che lo strato di rivestimento 6 non ? tuttavia necessario se la capsula 1 viene singolarmente confezionata all?interno di un sacchetto che svolge lo scopo di barriera all?umidit? e all?ossigeno (confezione flow-pack singola).
Nella figura 4 si pu? notare che lo strato di rivestimento 6 riveste l?intera parte esterna dell?involucro 2 e si estende fino a tutta la seconda porzione 204b del bordo a flangia 204 senza tuttavia rivestire anche la superficie laterale 204c del bordo a flangia 204 stesso.
Infatti, potendo essere l?involucro 2 unito ad una pluralit? di altri involucri prima di essere singolarmente riempito e chiuso dall?elemento di chiusura, l?eventuale separazione di un involucro 2 dagli altri involucri ? eseguita dopo che lo strato di rivestimento 6 ? gi? stato applicato allo strato di supporto 5. Grazie al fatto che la separazione dell?involucro 2 ai fini della formazione della capsula 1 ? eseguita a struttura stratificata gi? formata, la superficie laterale 204c non ? rivestita.
Alternativamente, secondo una variante non mostrata, se l?involucro 2 ? gi? stato separato ed ? rivestito esternamente quando non ? unito ad altri involucri, la superficie laterale 204c pu? essere anch?essa rivestita.
Stesse considerazioni sono valide anche per lo strato di rivestimento 6 che riveste la superficie interna della cavit? 203 ed una superficie frontale del bordo a flangia 204, rivolta dallo stesso lato dell?apertura della cavit? 203, ma non la superficie laterale 204c. Infatti, anche in questo caso, l?involucro 2 pu? essere separato dai rimanenti involucri 2 a struttura stratificata gi? formata.
Analogamente, secondo un?altra variante non mostrata, la superficie laterale 204c pu? essere anch?essa rivestita se l?involucro 2 ? gi? stato separato ed ? rivestito internamente quando non ? unito ad altri involucri 2.
Si noti quindi che, grazie al fatto che la capsula ? realizzata con la struttura stratificata comprendente lo strato di supporto 5 in polpa di cellulosa (opzionalmente lo strato di rivestimento 6, preferibilmente in un materiale compostabile), essa ? realizzabile a costi contenuti in quanto lo spessore della capsula 1 pu? essere selezionato in modo opportuno per la parete di base 201, ed opzionalmente per la parete laterale 202 ed il bordo a flangia 204, in modo tale che, in associazione alle nervature 208 presenti almeno nella parete di base 201 che definiscono la zona di irrigidimento, quest?ultima possa facilmente essere perforata nella zona di perforazione in cui le nervature 208 sono, invece, assenti.

Claims (12)

RIVENDICAZIONI
1. Capsula (1) per la preparazione di bevande mediante iniezione di un fluido, ad esempio acqua, in pressione comprendente:
un involucro (2), che si estende attorno ad un asse (Z), che comprende una parete di base (201), una parete laterale (202) definenti una cavit? (203) contenente un prodotto iniziale da unire al fluido per ottenere la bevanda, ed un bordo a flangia (204) estendentesi da detta parete laterale (202); un elemento di copertura, fissato al bordo a flangia (204) per chiudere la cavit? (203); ed in cui
- la parete di base (201) ? perforabile da un dispositivo di iniezione, oppure da un dispositivo di estrazione di una macchina erogatrice e comprende almeno una zona di perforazione configurata per ricevere il dispositivo di iniezione, oppure il dispositivo di estrazione, ed almeno una zona di irrigidimento, configurata per irrigidire la parete di base (201) consentendo una corretta perforazione della zona di perforazione; in cui - l?involucro (2) comprende uno strato di supporto (5), in polpa di cellulosa, - la parete di base (201) e la parete laterale (202) definendo un corpo (201, 202) in cui detto corpo (201, 202) ha spessore compreso tra 0.2mm e 0.8mm; ed in cui inoltre
- la zona di irrigidimento presenta nervature (208), le quali sono assenti nella zona di perforazione.
2. Capsula (1) secondo la rivendicazione 1, in cui detto corpo (201, 202) ha spessore compreso tra 0.3mm e 0.6mm, preferibilmente compreso tra 0.4mm e 0.5mm.
3. Capsula secondo la rivendicazione 1, oppure 2, in cui da una superficie di detto corpo (201, 202), selezionata tra una superficie interna rivolta verso la cavit? (203) ed una superficie esterna rivolta da parte opposta alla cavit? (203) si proietta almeno un elemento sporgente, che definisce una delle dette nervatura (208), mentre da un?altra superficie del corpo (201, 202), selezionata tra la superfice esterna e la superficie interna, ed in corrispondenza dell?elemento sporgente, ? prevista una rientranza.
4. Capsula secondo la rivendicazione 3, in cui le nervature (208) definiscono una parete di base (201) ed opzionalmente una parete laterale (202) ondulate.
5. Capsula secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui la parete di base (201) comprende una regione di bordo (205), che ? anulare e si estende fino alla parete laterale (202), una regione centrale (206), ed una regione intermedia (207), che ? interposta tra la regione centrale (206) e la regione di bordo (205); in cui la zona di perforazione ? definita dalla regione intermedia (207) ed ? conformata per ricevere lame di perforazione di un dispositivo di iniezione di fluido della macchina erogatrice, oppure un ugello di estrazione della macchina erogatrice, ed in cui la zona di irrigidimento ? definita dalla regione di bordo (205) e dalla regione centrale (206), quest?ultime comprendendo le nervature (208).
6. Capsula secondo la rivendicazione 5, in cui nella regione centrale (206) le nervature (208) sono disposte a raggiera e sono equispaziate attorno ad una zona interna (209), che ? circolare ed ? rientrante verso l?interno della cavit? (203).
7. Capsula secondo la rivendicazione 5, oppure 6, in cui le nervature (208) si estendono dalla regione di bordo (205) alla parete laterale (202) attraverso uno spigolo esterno (205a) della regione di bordo (205) stessa.
8. Capsula secondo la rivendicazione 7, in cui nella regione di bordo (205) e nella parete laterale (202) le nervature (208) sono disposte a raggiera e sono equispaziate.
9. Capsula secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui la parete di base (201) comprende una parte centrale ed una parte di bordo, che si estende fino alla parete laterale (202); in cui la zona di perforazione ? definita dalla parte centrale che ? conformata per ricevere un ugello di estrazione della macchina erogatrice ed in cui la zona di irrigidimento ? definita dalla parte di bordo che comprende le nervature (208), le quali sono disposte a raggiera e sono equispaziate.
10. Capsula secondo una delle rivendicazioni da 1 a 9, in cui la capsula (1) comprende un filtro fissato al bordo a flangia destinato a contenere il prodotto iniziale ed in cui l?elemento di copertura ? fissato anche al filtro per chiudere la cavit?; ed in cui la zona di perforazione ? conformata per ricevere l?ugello di estrazione della macchina erogatrice.
11. Capsula secondo una delle rivendicazioni da 1 a 8, in cui il bordo a flangia (204) comprende un elemento di tenuta, atto a realizzare una tenuta fluidica con un elemento di alloggiamento di una macchina erogatrice ed in cui la zona di perforazione ? conformata per ricevere le lame di perforazione del dispositivo di iniezione di fluido della macchina erogatrice, in cui per definire l?elemento di tenuta, una prima porzione (204a) del bordo a flangia (204) ha spessore compreso tra 0.2mm e 2.8mm, ancora pi? preferibilmente compreso tra 0.8mm e 2.0mm, ancora pi? preferibilmente compreso tra 1.0mm e 1.5mm, preferibilmente uguale a 1.2mm.
12. Capsula secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui l?involucro (2) ? realizzato mediante una struttura stratificata comprendente lo strato di supporto (5), ed almeno uno strato di rivestimento (6) disposto internamente, e/o esternamente, rispetto allo strato di supporto (5); in cui lo strato di rivestimento (6) ? in materiale compostabile.
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