IT202000007036A1 - Maschera respiratoria - Google Patents

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IT202000007036A1
IT202000007036A1 IT102020000007036A IT202000007036A IT202000007036A1 IT 202000007036 A1 IT202000007036 A1 IT 202000007036A1 IT 102020000007036 A IT102020000007036 A IT 102020000007036A IT 202000007036 A IT202000007036 A IT 202000007036A IT 202000007036 A1 IT202000007036 A1 IT 202000007036A1
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Michela Facenti
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Facenti Srl
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    • A62LIFE-SAVING; FIRE-FIGHTING
    • A62BDEVICES, APPARATUS OR METHODS FOR LIFE-SAVING
    • A62B23/00Filters for breathing-protection purposes
    • A62B23/02Filters for breathing-protection purposes for respirators
    • A62B23/025Filters for breathing-protection purposes for respirators the filter having substantially the shape of a mask
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A41WEARING APPAREL
    • A41DOUTERWEAR; PROTECTIVE GARMENTS; ACCESSORIES
    • A41D13/00Professional, industrial or sporting protective garments, e.g. surgeons' gowns or garments protecting against blows or punches
    • A41D13/05Professional, industrial or sporting protective garments, e.g. surgeons' gowns or garments protecting against blows or punches protecting only a particular body part
    • A41D13/11Protective face masks, e.g. for surgical use, or for use in foul atmospheres
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A62LIFE-SAVING; FIRE-FIGHTING
    • A62BDEVICES, APPARATUS OR METHODS FOR LIFE-SAVING
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Description

MASCHERA RESPIRATORIA
DESCRIZIONE
Campo di applicazione
La presente invenzione ? generalmente applicabile al settore tecnico dei dispositivi di protezione individuale delle vie respiratorie, ed ha particolarmente per oggetto una maschera respiratoria ed un metodo per la realizzazione della stessa.
Stato della tecnica
Tra i differenti dispositivi di protezione individuali, sono note le maschere respiratorie, ed in particolare le maschere respiratorie filtranti. Tali maschere si differenziano a seconda dell?efficacia di filtrazione oppure della direzione di filtrazione, cio? se filtrano l?ingresso e/o l?uscita del flusso.
Ad esempio, secondo la normativa UNI EN 149:2009 in materia di dispositivi di protezione delle vie respiratorie ?semimaschere filtranti contro particelle o maschere per polveri sottili", le maschere respiratorie vengono suddivise nelle classi di protezione FFP1, FFP2 ed FFP3.
Tali maschere hanno l?esigenza di avere un costo contenuto.
Tale tipologia di maschere consentono la respirazione, ma impediscono il passaggio di particelle, pi? o meno grandi a seconda delle classi di protezione, attraverso le stesse.
Generalmente le maschere sono interamente oppure parzialmente realizzate in materiale filtrante, tipicamente in tessuto non tessuto. Poich? i filtri hanno una durata di utilizzo limitata, tali maschere sono monouso.
Inconveniente di tali maschere ? quello di non adattarsi al volto dell?utente risultando fastidiose e scomode.
Ulteriore inconveniente ? quello che tali maschere sono rigide e/o in materiale abrasivo per la pelle, che in conseguenza ad un uso prolungato porta a ferire l?utente.
Presentazione dell?invenzione
Scopo della presente invenzione ? quello di mettere a disposizione una maschera respiratoria filtrante indossabile da un utente avente caratteristiche di elevata funzionalit? e costo contenuto.
Altro scopo della presente invenzione ? mettere a disposizione una maschera comoda da indossare.
Altro scopo della presente invenzione ? mettere a disposizione una maschera veloce da realizzare.
Altro scopo della presente invenzione ? mettere a disposizione una maschera riutilizzabile.
Altro scopo della presente invenzione ? mettere a disposizione una maschera lavabile e disinfettabile.
Altro scopo della presente invenzione ? mettere a disposizione una maschera soddisfacente differenti normative.
Ulteriore scopo della presente invenzione ? quello di mettere a disposizione un kit ed un metodo per la realizzazione di una maschera respiratoria filtrante avente caratteristiche di elevata funzionalit? e costo contenuto.
Tali scopi, nonch? altri che appariranno pi? chiaramente nel seguito, sono raggiunti da un metodo in accordo con quanto qui descritto e/o rivendicato e/o illustrato.
Forme di realizzazione vantaggiose del trovato sono definite in accordo con le rivendicazioni dipendenti.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente evidenti alla luce della descrizione dettagliata di alcuni esempi di realizzazione preferite ma non esclusive dell?invenzione, illustrate a titolo di esempio non limitativo con l'ausilio delle unite tavole di disegno in cui:
la FIG.1 ? una vista schematica dall?alto esplosa di una maschera 1 comprendente una struttura di base 10 e di un elemento filtrante 30;
le FIGG.2 e 3 sono viste schematiche dall?alto di differenti forme di realizzazione della maschera 1;
la FIG. 4 ? una vista schematica della maschera 1 con in FIG. 5 una vista schematica della stessa maschera 1 di FIG.4 durante l?uso;
le FIGG. 6A e 6B sono una vista rispettivamente laterale e frontale della maschera 1 indossata da un utente;
le FIGG. da 7 a 11 sono viste schematiche di differenti fasi di un metodo di realizzazione della maschera 1;
la FIG.12A ? una vista laterale di una differente forma di realizzazione di una struttura di base 10;
la FIG. 12B ? una vista schematica di un kit 100 con la maschera 1 e una pluralit? di elementi filtranti 30;
le FIGG. da 13 a 20 sono viste schematiche di differenti fasi di una differente forma di realizzazione del metodo di realizzazione della maschera 1.
Descrizione dettagliata di alcuni esempi di realizzazione preferiti Facendo riferimento alle figure allegate si descrive una maschera 1 respiratoria filtrante indossabile da un utente in modo da proteggere le vie respiratorie di quest?ultimo.
La maschera 1 potr? estendersi da un orecchio ad un altro passando davanti alla bocca e al naso dell?utente.
Tipicamente, gli utenti potranno essere operatori sanitari, ma anche qualsiasi utente. Ad esempio, l?utente potr? essere una persona che intende evitare di contagiare oppure di essere contagiata da COVID-19.
La maschera 1 potr? essere configurata per filtrare particelle solide o liquide. Ad esempio, potr? rientrare in una delle classi di protezione FFP1, FFP2 ed FFP3.
Essenzialmente, la maschera 1 potr? comprendere una struttura di base 10, che potr? includere almeno una zona operativa 11 destinata a restare in corrispondenza della bocca e del naso dell?utente durante l?uso e naso, e mezzi 20 per collegare la struttura di base 10 con l?utente.
Preferibilmente, la zona operativa 11 potr? coprire la bocca e il naso dell?utente. In questo modo la respirazione dell?utente potr? avvenire attraverso tale zona operativa 11.
I mezzi 20 potranno essere fissati alla struttura di base 10. Ad esempio, i mezzi 20 potranno comprendere una coppia di elastici o lacci che potranno essere fissati alla struttura di base, preferibilmente mediante cucitura.
D?altra parte, la struttura di base 10 potr? includere i mezzi 20. Ad esempio la struttura di base 10 potr? includere una coppia di asole 21 configurate per consentire l?inserimento dell?orecchio dell?utente che potranno quindi definire i mezzi 20.
Si comprende che i mezzi 20 potranno essere di qualsivoglia forma o tipologia.
Una volta collegati i mezzi 20 con le orecchie, cio? una volta indossata la maschera 1, la zona operativa 11 potr? restare in corrispondenza della bocca, preferibilmente in contatto con la stessa, e del naso in modo da definire un dispositivo di protezione.
Opportunamente potr? essere previsto un elemento filtrante 30 che potr? essere amovibilmente accoppiato con la struttura di base 10 in modo da restare durante l?uso in corrispondenza della zona operativa 11, cio? in corrispondenza della bocca e del naso dell?utente.
Secondo una prima forma di realizzazione, potr? essere prevista la maschera 1 che comprende l?elemento filtrante 30 e la struttura di base 10 per il supporto dello stesso.
D?altra parte, la struttura di base 10 potr? essere un indumento indipendente. In altre parole, la struttura di base potr? definire un dispositivo 10 indossabile dall?utente. Quest?ultimo potr? alloggiare l?elemento filtrante 30 per definire la maschera 1.
Nel prosieguo per semplicit? si far? riferimento alla sola struttura di base 10.
La struttura di base 10 potr? comprendere una sede 12 per l?elemento filtrante 30 ed almeno un?apertura 15 per l?inserimento di quest?ultimo nella prima. Quest?ultimo potr? essere inseribile/disinseribile dalla sede 12 in modo che sia accoppiato/disaccoppiato dalla struttura di base 10.
Opportunamente, la sede 12 potr? essere dimensionata in modo tale che quando l?elemento filtrante 30 ? inserito nella sede 12, il primo rimanga in corrispondenza della zona operativa 11.
Anche se non rappresentato nelle figure allegate, l?elemento filtrante 30 potr? essere accoppiato con la struttura di base 10 in modo differente, ad esempio mediante bottoni o sistemi a strappo in tessuto, velcro?.
Preferibilmente, l?elemento filtrante 30 potr? essere flessibile.
L?elemento filtrante 30 potr? essere monouso, e potr? avere una durata differente a seconda della tipologia di elemento filtrante 30, ad esempio circa quattro ore. D?altra parte, la struttura di base 10 potr? essere riutilizzata.
L?elemento filtrante 30 potr? essere realizzato in tessuto non tessuto. Eventualmente l?elemento filtrante 30 potr? essere realizzato in differenti materiali a seconda delle esigenze.
Grazie a tale caratteristica, una volta esaurito l?effetto dell?elemento filtrante 30 si potr? cambiare elemento filtrante 30 e continuare ad utilizzare la struttura di base 10 con un altro elemento filtrante 30. Eventualmente, si potr? gettare l?elemento filtrante 30 e lavare la struttura di base 10.
Eventualmente, potr? essere previsto un kit 100 che comprende una struttura di base 10 ed una pluralit? di elementi filtranti 30. Questi ultimi potranno quindi essere selettivamente ed alternativamente inseriti e disinseriti nella sede 12, ad esempio una volta esauriti.
Inoltre, potr? essere previsto un kit 100 comprendente una pluralit? di elementi filtranti 30 aventi differente efficacia o specifiche di filtrazione in modo che l?utente possa seleziona quale elemento filtrante 30 impiegare alla bisogna.
L?elemento di filtraggio 30 potr? essere realizzato in differenti materiali di tipo noto in modo da soddisfare le differenti normative vigenti. Ad esempio, a seconda dell?elemento di filtraggio 30, la maschera 1 potr? soddisfare differenti normative, ad esempio potr? essere una maschera chirurgica, e/o soddisfare i requisiti FFP1, FFP2 e/o FFP3.
Preferibilmente, ma non esclusivamente, l?elemento di filtraggio 30 potr? comprendere uno o pi? strati in tessuto non tessuto.
La zona operativa 11 potr? presentare uno strato interno 13 destinato ad entrare in contatto con la bocca e con il naso dell?utente ed uno strato esterno 14 opposto. L?elemento filtrante 30, una volta accoppiato con detta struttura di base 10, potr? quindi restare interposto tra lo strato interno 13 ed esterno 14. In altre parole, gli strati interno ed esterno 13, 14 potranno definire la sede 12 per l?elemento filtrante 30.
La struttura di base 10 potr? comprendere una porzione centrale 16 che potr? includere la zona operativa 11.
Preferibilmente, la struttura di base potr? inoltre comprendere una porzione inferiore 17 e/o una porzione superiore 18 che potranno essere destinate durante l?uso ad entrare in contatto rispettivamente con il mento e/o il naso.
La porzione centrale 16 potr? avere preferibilmente ma non esclusivamente forma sostanzialmente planare e potr? estendersi tra le orecchie dell?utente. Preferibilmente, i mezzi 20 potranno collegare la porzione centrale 16 con le orecchie dell?utente.
Secondo una particolare forma di realizzazione, la porzione centrale 16 potr? presentare una coppia di lati lunghi 161, 162 ed una coppia di lati corti 163, 164. Preferibilmente, la porzione centrale 16 potr? avere forma sostanzialmente rettangolare. Ad esempio la porzione centrale 16 potr? avere le seguenti dimensioni. I lati lunghi 161, 162 potranno avere una lunghezza di circa 25 cm, mentre i lati 163, 164 potranno avere una lunghezza di circa 8,5 cm.
La porzione inferiore 17 potr? estendersi in modo sostanzialmente trasversale rispetto alla porzione centrale 16. Preferibilmente, la porzione inferiore 17 potr? estendersi dal lato 161 della porzione centrale 16.
In questo modo, la porzione inferiore 17 potr? restare una volta indossata almeno parzialmente sotto al mento dell?utente. In altre parole, la porzione inferiore 17 potr? estendersi dal mento verso il collo dell?utente.
Grazie a tale caratteristica, si potr? evitare che la maschera 1 indossata scorra verso l?alto scoprendo la bocca dell?utente.
La porzione inferiore 17 potr? presentare preferibilmente forma sostanzialmente triangolare.
Preferibilmente, la porzione inferiore 17 potr? presentare due lati 171 e 172 aventi sostanzialmente la stessa lunghezza, ed un lato 173 avente lunghezza maggiore. I due lati 171, 172 potranno essere accoppiati, preferibilmente cuciti, con il lato lungo 161.
Opportunamente, il lato 173 potr? avere lunghezza sostanzialmente pari al lato 161. In questo modo, una volta cuciti i lati 171, 172 con il lato 161, si potr? formare zona concava 169 per accogliere il mento dell?utente.
Ad esempio, i lati 172, 172 potranno avere una lunghezza di circa 13,5 cm, mentre il lato 173 potr? avere lunghezza di circa 25 cm, cio? quanto il lato 161.
Inoltre, la porzione inferiore 17 potr? comprendere una piega 175, cosiddetta pince. Preferibilmente tale piega 175 potr? essere realizzata in posizione centrale e potr? estendersi sostanzialmente perpendicolarmente rispetto al lato 161.
La piega 175 potr? restare rivolta verso l?utente in modo che non sia visibile dall?esterno.
In questo modo il lato 173 potr? presentare una lunghezza inferiore al lato 161. In particolare, la differenza di lunghezza potr? determinare una forma pi? o meno arcuata della porzione centrale 16.
Inoltre, la zona 169 in corrispondenza della zona di giunzione dei lati 161, 171 e 172 potr? presentare una concavit? per accogliere il mento dell?utente. La maschera 1 potr? quindi risultare particolarmente comoda.
La porzione superiore 18 potr? estendersi in modo sostanzialmente trasversale rispetto alla porzione centrale 16. Preferibilmente, la porzione superiore 18 potr? estendersi dal lato 162 della porzione centrale 16 opposto al lato 161.
In questo modo, la porzione superiore 18 potr? restare una volta indossata almeno parzialmente sopra il naso dell?utente.
In altre parole, la porzione centrale 16 potr? estendersi tra il naso e il mento, mentre la porzione inferiore 17 potr? coprire il mento e la porzione superiore 18 potr? coprire il naso.
La porzione superiore 18 potr? presentare forma sostanzialmente triangolare. In particolare, la porzione superiore 18 potr? avere un lato 181 che potr? essere accoppiato con il lato 162, preferibilmente mediante cucitura. Il lato 181 potr? avere lunghezza molto inferiore al lato 162.
Opportunamente, il lato 181 potr? essere accoppiato con una porzione del lato 162 maggiore della lunghezza del lato 181. Eventualmente, la porzione superiore 18 potr? essere realizzata in materiale elastico, e il lato 181 potr? essere allungato prima di essere accoppiato con il lato 162.
La zona di giunzione del lato 181 e del lato 162 potr? quindi definire una zona concava 169? per accogliere il naso dell?utente.
La porzione 18 potr? definire un nasello o stringinaso elastico. In altre parole, la porzione 18 potr? quindi seguire la forma del naso cos? da ridurre oppure evitare la comparsa di aperture in prossimit? delle pieghe del naso o delle narici.
Preferibilmente, ma non esclusivamente, la struttura di base 10 potr? essere costituita dalla porzione centrale 16 e dalla porzione inferiore 17 e, eventualmente, dalla porzione superiore 18.
Grazie a tali caratteristiche la maschera 1 potr? risultare particolarmente ergonomica e potr? adattarsi alla conformazione del volto dell?utente. Inoltre, la maschera 1 potr? aderire al volto non solo in prossimit? della bocca, ma anche in corrispondenza del mento e/o sotto al mento e in corrispondenza del naso e/o sopra al naso in modo da risultare particolarmente sicura.
Preferibilmente la porzione centrale 16 potr? sostanzialmente definire la zona operativa 11.
Opportunamente, tutta la porzione centrale 16 potr? presentare una coppia di strati, cio? lo strato interno 13 e lo strato esterno 14 opposto.
In particolare, lo spazio tra gli strati interni ed esterni 13, 14 potr? definire la sede 12 per l?elemento filtrante 30.
Lo strato 13 e lo strato 14 potranno essere uniti in corrispondenza dei lati 161, 162 e potranno essere almeno parzialmente liberi in corrispondenza di uno oppure entrambi i lati 163, 164 cos? da definire una oppure una coppia di aperture 165 in corrispondenza degli stessi lati 163, 164 definenti le aperture 15 per l?inserimento/il disinserimento dell?elemento filtrante 30 nella/dalla sede 12.
In questo caso, l?elemento filtrante 30 potr? essere inserito/disinserito nella sede 12 in modo sostanzialmente orizzontale.
Preferibilmente, l?elemento di filtraggio 30 potr? essere sostanzialmente flessibile in modo da adattarsi alla forma arcuata della sede 12 durante l?uso. Inoltre, potranno essere previsti mezzi 31 per collegare l?elemento di filtraggio 30 con le orecchie dell?utente.
Ad esempio, potr? essere prevista una coppia di elastici 31 estendentesi dall?elemento di filtraggio 30 attraverso le aperture 165 destinati a posizionarsi attorno alle orecchie. Opportunamente, durante l?uso, una parte della porzione 16 attorno alle asole 21 potr? interporsi tra la pelle dell?utente e gli elastici 31. In questo modo, la maschera 1 potr? essere particolarmente confortevole.
Si comprende che i mezzi 20 potranno comprendere tali mezzi di collegamento, ad esempio gli elastici 31.
D?altra parte, lo strato 13 e 14 potranno essere uniti in corrispondenza dei lati 163, 164 e potranno essere almeno parzialmente liberi in corrispondenza di uno oppure entrambi i lati 161, 162 in modo che gli stessi definiscano le aperture 15. Preferibilmente, l?apertura 15 potr? essere in corrispondenza del lato superiore 162.
In questo caso, l?elemento filtrante 30 potr? essere inserito/disinserito nella sede 12 in modo sostanzialmente verticale.
Si comprende che potranno essere previste differenti tipologie di aperture 15 per consentire l?inserimento dell?elemento filtrante 30 senza per questo uscire dall?ambito di tutela della presente invenzione.
Ad esempio, le asole 21 potranno consentire l?inserimento/il disinserimento dell?elemento filtrante 30 definendo quindi le aperture 15.
Secondo una particolare forma di realizzazione dell?invenzione, la struttura di base 10 potr? essere costituita solamente dalla porzione centrale 16 oppure dalla porzione centrale 16 e dalla porzione inferiore 17.
In particolare, i mezzi 20 potranno essere una coppia di elastici 22 cuciti in corrispondenza delle estremit? 163, 164 della porzione centrale, mentre l?elemento filtrante 30 potr? essere inserito all?interno della sede 12 attraverso il lato 162.
Eventualmente, la porzione centrale 16 potr? comprendere pieghe 168 e/o potr? avere forma sostanzialmente concava in modo in s? noto.
L?elemento filtrante 30 potr? avere forma sostanzialmente planare e sostanzialmente rettangolare. Preferibilmente, l?elemento filtrante 30 potr? avere dimensioni sostanzialmente uguali alle dimensioni della porzione centrale 16.
Secondo un particolare aspetto dell?invenzione, l?elemento filtrante 30 potr? comprendere una piega 35 posta longitudinalmente, cio? sostanzialmente parallela ai lati 161, 162.
In questo modo, una volta indossata, la struttura di base 10 potr? allungarsi verticalmente e l?elemento filtrante 30 si potr? allungare di conseguenza in modo che la zona operativa 11 copra tutta la zona tra la bocca e il naso.
Eventualmente, anche se non rappresentato nelle figure allegate, tale piega potr? essere realizzata verticalmente, cio? parallelamente ai lati corti 163, 164 in modo da consentire l?allungamento della struttura di base 10 in modo sostanzialmente orizzontale.
Opportunamente, potranno essere previsti due elementi planari rettangolari uniti in corrispondenza dei lati lunghi, ad esempio mediante cucitura, in modo da formare la porzione centrale 16 con i due strati 13, 14 uniti lungo i lati lunghi 161, 162 oppure lungo i lati corti 163, 164.
D?altra parte, secondo una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva dell?invenzione, potr? essere previsto un singolo elemento tubolare 40 che potr? essere ripiegato in modo da formare la porzione centrale 16 di forma sostanzialmente rettangolare. In tal caso, preferibilmente, la porzione centrale 16 potr? essere costituita dall?elemento tubolare 40.
In particolare, l?elemento tubolare 40 potr? avere una parete laterale 41 comprendente una porzione 43 ed una porzione 44, e una coppia di aperture 45 in corrispondenza delle estremit? opposte 46 dello stesso elemento tubolare 40. Preferibilmente, ognuna delle porzioni 43, 44 potr? essere sostanzialmente met? della parete laterale 41.
In questo modo, quando l?elemento tubolare 40 ? ripiegato, le porzioni 43 e 44 potranno essere sostanzialmente sovrapposte definendo gli strati 13, 14, mentre le aperture 45 potranno definire le aperture 165 per l?elemento filtrante 30.
Grazie a tale caratteristica, la porzione centrale 16 potr? essere priva di cuciture. In questo modo potr? essere particolarmente comoda per l?utente.
In altre parole, la zona interna all?elemento tubolare 40 potr? quindi definire la sede 12, mentre le aperture 45 potranno definire le aperture 165.
Opportunamente, l?elemento tubolare 40 potr? essere realizzato in materiale flessibile, preferibilmente, in materiale elastico oppure leggermente elastico.
La porzione centrale 16 potr? comprendere la coppia di asole 21 poste in prossimit? delle estremit? 46 della porzione centrale 16 stessa, cio? in prossimit? dei lati 163, 164. Tali asole 21 potranno consentire l?inserimento delle orecchie dell?utente in modo da definire i mezzi 20.
Si comprende che le asole 21 potranno essere spaziate dai lati 163, 164 e dai lati 161, 162. Ad esempio, le asole 21 potranno avere una distanza dai lati 163, 164 di circa 1 cm. Eventualmente, una distanza dai lati 161, 162 di circa 1 cm. Preferibilmente, le asole 21 potranno estendersi sostanzialmente parallele ai lati 163, 164. Ad esempio, le asole 21 potranno estendersi per una lunghezza di circa 5.5 cm.
La zona della porzione centrale 16 in prossimit? delle asole 21 potr? essere elastica. In particolare, come mostrato nelle figure allegate, le asole 21 potranno essere configurate per variare la loro dimensione in modo che la maschera 1 sia indossabile dall?utente in modo agevole.
Eventualmente, l?elemento filtrante 30 potr? essere inserito nella sede 12 attraverso le asole 21 che potranno quindi definire le aperture 165.
Preferibilmente, ma non esclusivamente, anche la porzione 17 potr? comprendere uno strato interno ed uno strato esterno in modo analogo alla porzione 16. In questo modo la maschera 1 potr? essere particolarmente sicura.
Secondo un particolare aspetto dell?invenzione, la porzione 17 potr? essere ricavata a partire da un elemento tubolare 40. Ad esempio, si potr? adagiare l?elemento tubolare 40 in modo che assuma una forma sostanzialmente rettangolare con le porzioni 43 e 44 sostanzialmente sovrapposte e si potr? tagliare una porzione triangolare dello stesso per definire la porzione 17.
Opportunamente, la porzione centrale 16 potr? essere realizzata con materiale elastico. I lati 161, 162 potranno avere una lunghezza sostanzialmente inferiore alla distanza tra le orecchie dell?utente in modo che una volta indossata, la porzione centrale 16 sia allungata e aderisca al volto dell?utente.
In questo caso, come ad esempio mostrato nelle figure 5, 6A e 12A, anche le asole 21 si potranno dilatare consentendo un comodo inserimento delle orecchie. Allo stesso tempo potr? essere garantito l?accoppiamento della maschera 1 con l?utente in modo che la stessa non cada durante l?uso.
Secondo una particolare forma di realizzazione dell?invenzione, illustrata in FIG. 12A, la maschera 1 potr? comprendere la struttura di base 10 che comprende la zona operativa 11 e i mezzi 20.
Eventualmente, come mostrato in FIG. 12A, la struttura di base 10 potr? avere un?altezza elevata in modo da coprire in modo sostanzialmente completo sia il naso che il mento.
La struttura di base 10 potr? essere formata dall?elemento tubolare 40 oppure da una coppia di elementi planari 401, 402 che potranno essere uniti, ad esempio cuciti, in corrispondenza dei lati lunghi 161, 162.
In ogni caso, quindi, la struttura di base 10 potr? comprendere le porzioni 43, 44 oppure gli elementi planari 401, 402 che potranno definire gli strati 13, 14.
La struttura di base 10 potr? presentare uno sviluppo lungo un asse X ed una coppia di cuciture 90, 91 estendentesi in modo sostanzialmente trasversale all?asse X, cio? ai lati lunghi 161, 162. Le cuciture 90, 91 potranno avere una distanza dal rispettivo lato laterale 163, 164 di circa 4 cm. In altre parole, ogni zona esterna 11? potr? avere una larghezza di circa 4 cm, mentre la zona interna 11 potr? avere una larghezza di circa 18 cm.
Si comprende che una volta indossata, tali lunghezze potranno variare. In particolare, grazie all?elasticit? del materiale, tali lunghezze potranno aumentare.
Le cuciture 90, 91 potranno unire entrambi gli strati 13, 14 in modo da formare la sede 12 interna agli stessi. La sede 12 potr? quindi essere definita dai due strati 13, 14 e dai bordi 161, 162 e dalle cuciture 90, 91.
In questo modo, vantaggiosamente, la sede 12 potr? avere una larghezza inferiore alla lunghezza della struttura di base 10 e conseguentemente, anche l?elemento filtrante 30 potr? avere dimensione ridotta.
Opportunamente la sede 12 potr? coincidere con la zona operativa 11. In particolare, si potr? definire una zona interna della struttura di base 10 compresa tra i bordi 161, 162 e le cuciture 90, 91 che potr? definire la zona operativa 11 ed una coppia di zone 11? esterne alle cuciture 90, 91.
Opportunamente, le asole 21 potranno essere realizzate in corrispondenza della zona 11? esterna.
La zona operativa 11 potr? comprendere almeno lo strato interno 13 e almeno lo strato esterno 14. Preferibilmente, ma non esclusivamente, un singolo strato interno 13 ed un singolo strato esterno 14.
Opportunamente, potranno essere presenti una o pi? pieghe, o pince, in corrispondenza della zona operativa 11. In particolare, le pieghe potranno essere realizzate in corrispondenza dei bordi inferiori 161 e/o superiori 162.
Preferibilmente, le pieghe si potranno estendere in modo sostanzialmente trasversale rispetto a tali bordi 161, 162, e ancora pi? preferibilmente si potranno estendere dalla zona centrale del rispettivo bordo 161, 162.
Preferibilmente, le pieghe potranno estendersi parallelamente ai bordi laterali 163, 164 soltanto per un tratto, cio? potranno non estendersi da un bordo 161 all?altro 162. Ad esempio, potranno avere una lunghezza di circa 4,5 cm ed una larghezza di circa 3 cm.
In questo modo si potranno formare le zone concave 169 e 169? per, rispettivamente, il mento e la bocca.
Opportunamente, tali zone concave 169 e 169? potranno definire le porzioni inferiore 17 e superiore 18. In questo caso, le porzioni inferiori 17, superiori 18 e centrali 16 potranno essere di un sol pezzo.
Eventualmente, le zone concave 169 e 169? potranno essere sostanzialmente uguali. In altre parole, la struttura di base 10 potr? essere sostanzialmente simmetrica e quindi a seconda di come viene indossata la zona 169 potr? accogliere il mento o il naso, e la zona opposta 169? potr? accogliere il naso o il mento.
In questo modo, l?utente potr? indossare la struttura di base 10 e quindi la maschera 1 senza dover prestare attenzione al verso, cio? se la porzione 169 o 169? vada posizionata superiormente o inferiormente.
Preferibilmente, le pieghe potranno essere realizzate sul lato rovescio della struttura di base 10 in modo che tutte le cuciture siano all?interno e non siano visibili dall?esterno.
Opportunamente, le aperture 15 potranno essere realizzate in corrispondenza della porzione centrale 16.
Preferibilmente, lo strato interno 13 potr? comprendere le aperture 15.
In questo modo, le aperture 15 potranno non essere visibili dall?esterno. Inoltre, una volta indossata la maschera 1, potr? essere evitato l?accesso all?elemento filtrante 30 dall?esterno e/o la contaminazione dello stesso.
In particolare, una volta indossata la maschera, l?elemento filtrante 30 potr? essere trattenuto nella sede 12 dall?utente stesso. Infatti, durante l?uso, le aperture 15 potranno essere chiuse dalla pelle dell?utente, in particolare dalle guance. In questo modo si potr? prevenire la fuoriuscita accidentale dell?elemento filtrante 30 dalla sede 12.
La maschera 1 potr? quindi essere particolarmente sicura.
In ogni caso, la porzione centrale 16, ed eventualmente la porzione inferiore 17 o superiore 18, potranno essere realizzate con un materiale tessile. Eventualmente, l?intera struttura di base 10 potr? essere realizzata in tale materiale tessile. Eventualmente, anche i mezzi 20 potranno essere interamente oppure parzialmente realizzati in materiale tessile. Tale materiale tessile potr? essere elastico e/o morbido al tatto. Il materiale tessile potr? essere lavabile, in particolare potr? essere lavabile anche ad alte temperatura, ad esempio potr? essere lavata a 30 ?C - 60 ?C - 90 ?C.
In questo modo la struttura di base 10 potr? essere efficacemente lavata e disinfettata in modo da poter essere riutilizzata.
Con materiale tessile, si intende un qualsiasi materiale realizzato mediante una lavorazione di tessitura. Preferibilmente, tale lavorazione di tessitura potr? essere una lavorazione a maglia.
Tale lavorazione di tessitura a maglia potr? essere una lavorazione con punto vanis?. In questo modo si potranno ottenere due lati, un lato dritto e un lato rovescio. Preferibilmente uno dei lati, ad esempio il rovescio, potr? restare interno, mentre l?altro, il lato dritto, potr? restare esterno.
Il lato dritto potr? entrare in contatto con la pelle dell?utente. Eventualmente, lo stesso lato dritto potr? restare visibile dall?esterno e a contatto con l?utente, mentre il lato rovescio potr? restare interno. Ad esempio, il lato rovescio potr? essere in contatto con l?elemento filtrante 30.
Opportunamente, per tale lavorazione, potr? essere impiegato un filamento a base cotone, che potr? formare il lato dritto, ed un filamento in materiale sintetico, che potr? formare il lato rovescio.
Il materiale sintetico potr? avere caratteristiche elastiche. Tale materiale potr? comprendere fibre sintetiche di poliuretano. Il materiale potr? comprendere oppure essere costituito da un elastam, ad esempio da LYCRA?.
Grazie a tali caratteristiche, il materiale tessile potr? essere morbido a contatto con la pelle dell?utente, e contemporaneamente avere un comportamento elastico.
In questo modo la porzione 16 e in generale la maschera 1 potr? aderire al volto dell?utente.
Inoltre, tale materiale tessile potr? essere idrorepellente. In particolare, tale materiale potr? evitare il passaggio di liquidi attraverso la maschera.
Si comprende che l?efficacia di filtraggio della maschera potr? essenzialmente dipendere dall?elemento di filtraggio 30, ed eventualmente dal materiale tessile della struttura di base 10.
Operativamente, come schematicamente illustrato nelle FIGG. da 7 a 11, si potr? quindi predisporre un elemento tubolare lungo 4 che potr? essere realizzato a maglia, preferibilmente mediante tecnica vanis? e potr? presentare il lato rovescio interno e il lato dritto esterno.
Tale elemento tubolare lungo 4 potr? essere tagliato per formare un elemento tubolare 40 avente lunghezza predeterminata, ad esempio 25 cm. Preferibilmente potranno essere realizzati una pluralit? di elementi tubolari 40.
Si potr? inoltre predisporre un altro elemento tubolare lungo 4 e si potr? ritagliare la porzione 17 come sopra illustrato.
La porzione 17 potr? quindi avere un lato longitudinale, cio? parallelo allo sviluppo dell?elemento tubolare lungo 4, della stessa lunghezza predeterminata, ad esempio 25 cm e due lati uguali di lunghezza 13,5 cm.
Eventualmente, tale porzione 17 potr? essere tagliata da un elemento tubolare 40. Opportunamente, si potr? predisporre un elemento tubolare lungo 4 e si potr? poi realizzare una pluralit? di elementi tubolari 40.
La porzione 17 triangolare potr? presentare un doppio strato con un bordo in comune. Inoltre, l?esterno della porzione 17 potr? essere il lato dritto, mentre il lato rovescio potr? restare internamente, cio? affacciato allo strato opposto.
Si comprende che nel caso l?elemento tubolare lungo 4 sia realizzato in modo inverso, cio? con il lato dritto interno e il lato rovescio esterno, potr? essere sufficiente rovesciare l?elemento tubolare 40 e/o la porzione 17 in modo che il lato dritto rimanga esterno, cio? a vista e/o a contatto con l?utente.
La porzione 17 potr? essere cucita con l?elemento tubolare 40 come sopra spiegato. In particolare, una volta adagiato l?elemento tubolare 40 quest?ultimo potr? assumere forma sostanzialmente rettangolare e potr? definire la porzione centrale 16 con i lati 161, 162, 163, 164 e l?apertura 165.
D?altra parte, i lati obliqui della porzione 17 potranno definire i lati 171, 172 della porzione 17.
Questi ultimi lati 171, 172 ed il lato 161 potranno essere reciprocamente cuciti.
Successivamente si potr? realizzare la piega 175, cio? la pince, in corrispondenza della porzione centrale della porzione 17. Preferibilmente la piega 175 potr? essere fatta internamente in modo da non esser visibile dall?esterno.
Si potr? poi predisporre la porzione 18 e cucire la stessa in corrispondenza del lato opposto dell?elemento tubolare 40, cio? del lato 162 come sopra spiegato.
Si potr? quindi tagliare l?elemento tubolare 40 in prossimit? delle estremit? per realizzare le asole 21. Preferibilmente, si potr? ripiegare l?elemento tubolare 40 a met? rispetto ad una linea di piegatura sostanzialmente parallela ai lati corti in modo da realizzare entrambe le asole 21 mediante un unico taglio.
Secondo una differente forma di realizzazione, come ad esempio schematicamente illustrato nelle figure da 13 a 20, la struttura di base 10 potr? essere realizzata a partire da una coppia di elementi planari 401, 402, che potranno comprendere uno o pi? strati di materiale.
Preferibilmente, ma non esclusivamente, gli elementi planari 401, 402 potranno essere realizzati a partire da un unico elemento tubolare lungo 4.
Quest?ultimo potr? poi essere tagliato per formare l?elemento tubolare 40 che potr? definire l?asse X.
L?elemento tubolare 40 potr? poi essere tagliato parallelamente allo stesso asse per formare una coppia di elementi planari 401, 402 oppure, preferibilmente, un singolo elemento planare. Si comprende che in quest?ultimo caso, si potranno predisporre una coppia di elementi tubolari 40 per realizzare una coppia di elementi planari 401, 402 di dimensioni elevate.
In ogni caso, gli elementi planari 401, 402 potranno avere qualsivoglia dimensione e potranno avere forma sostanzialmente rettangolare, e preferibilmente, potranno avere uguale dimensione tra loro.
Tali elementi planari 401, 402 potranno presentare un bordo periferico 403. In particolare, ogni elemento planare 401, 402 potr? comprendere i bordi superiori 162 inferiori 161 e laterali 163, 164.
Si potr? poi realizzare una o pi? pieghe, o pince, in corrispondenza dei bordi 403. In particolare, le pieghe potranno essere realizzate in corrispondenza dei bordi inferiori 161 e/o superiori 162 (FIG.15).
Opportunamente, come sopra descritto, in questo modo si potranno formare le zone concave 169 e 169? per rispettivamente il mento e la bocca.
Si comprende che una volta realizzate le pieghe, i lati lunghi 161, 162 degli elementi planari 401, 402 potranno variare la loro forma, ad esempio potranno avere forma sostanzialmente curva e/o presentare un angolo in corrispondenza delle zone concave 169 e 169?.
Preferibilmente, le pieghe potranno essere realizzate sul lato rovescio di ognuno degli elementi planari 401, 402.
Gli elementi planari 401, 402 potranno poi essere reciprocamente accoppiati, preferibilmente in corrispondenza di almeno una porzione dei bordi 403 (FIG. 16). In particolare, gli elementi planari 401, 402 potranno essere accoppiati in modo tale che ogni lato 161, 162, 163, 164 di un elemento planare, sia in corrispondenza del corrispondente lato dell?altro elemento planare. Preferibilmente gli elementi planari 401, 402 potranno essere accoppiati lungo i rispettivi lati lunghi 161, 162.
Gli elementi planari 401, 402 potranno essere accoppiati in modo che i lati dritti entrino in contatto, mentre i latti rovesci con le pieghe rimangano all?esterno. In questo caso, successivamente, si potranno rovesciare gli elementi planari 401, 402 in modo che i lati rovesci rimangano all?interno e i lati dritti privi di pieghe all?esterno, cio? a vista e/o in contatto con l?utente.
Gli elementi planari 401, 402 potranno essere accoppiati tra loro mediante cucitura. Potranno quindi essere previste le fasi di:
- realizzazione di una coppia di cuciture 90, 91 sostanzialmente trasversali all?asse X in modo da definire la sede 12 interna ai bordi 161, 162 e alle cuciture 90, 91 (FIG.17); - realizzazione di una coppia di aperture 15 in corrispondenza di almeno uno degli elementi planari 401, 402 per consentire l?accesso alla sede 12 (FIG. 18), cio? l?inserimento/il disinserimento dell?elemento filtrante 30;
- realizzazione di una coppia di asole 21 in corrispondenza della zona esterna 11 alle cuciture 90, 91 in modo da definire i mezzi 20 per il collegamento della struttura di base 10 con l?utente (FIG.19).
In particolare, in FIG. 19 ? mostrato lo strato interno 13 destinato ad entrare in contatto con l?utente avente le aperture 15 per l?inserimento dell?elemento filtrante 30 e le concavit? 169 e 169? per il mento e il naso, mentre in FIG.20 ? mostrato lo strato 14 opposto, destinato a restare esterno.
Vantaggiosamente, sia il lato dello strato interno 13 destinato ad entrare in contatto con l?utente che lo strato esterno 14 destinato a restare a vista sono lati dritti, mentre i lati rovesci con le cuciture sono interni.
In questo modo, la struttura di base 10 potr? sia essere comoda da indossare che esteticamente gradevole. Inoltre si potr? evitare che sporco o batteri rimangano tra le cuciture.
Successivamente, si potr? quindi predisporre tale struttura di base 10 ed almeno un elemento filtrante 30. Quest?ultimo potr? essere inserito nella sede 12 attraverso l?apertura 15 per realizzare la maschera 1 respiratoria filtrante 1.
Da quanto sopra descritto, ? evidente che l?invenzione raggiunge gli scopi prefissatisi. L?invenzione ? suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nelle rivendicazioni allegate. Tutti i particolari potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti, ed i materiali potranno essere diversi a seconda delle esigenze, senza uscire dall'ambito di tutela del trovato definito dalle rivendicazioni allegate.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Un dispositivo indossabile da un utente, il dispositivo essendo impiegabile con un elemento filtrante (30) per definire una maschera respiratoria filtrante (1), il dispositivo (10) comprendendo: - una zona operativa (11) destinata a restare in corrispondenza della bocca e del naso dell?utente durante l?uso; - mezzi (20) per il collegamento di detta zona operativa (11) con l?utente; in cui detta zona operativa (11) comprende una sede (12) per l?elemento filtrante (30) ed almeno un?apertura (15) per consentire l?inserimento/il disinserimento dell?elemento filtrante (30) in/da detta sede (12) in modo che una volta inserito l?elemento filtrante (30) in detta sede (12) il primo sia in corrispondenza della bocca e del naso dell?utente; in cui detta zona operativa (11) ? realizzata in materiale tessile.
  2. 2. Dispositivo in accordo con la rivendicazione precedente, in cui detta zona operativa (11) presenta almeno uno strato interno (13) destinato ad entrare in contatto con la bocca e il naso dell?utente ed almeno uno strato esterno (14) opposto, detti almeno uno strato interno ed esterno (13, 14) definendo detta sede (12) per l?elemento filtrante (30) in modo che una volta inserito in detta sede (12) lo stesso rimanga interposto tra detto almeno uno strato interno (13) e detto almeno uno strato esterno (14).
  3. 3. Dispositivo in accordo con la rivendicazione precedente, in cui detto almeno uno strato interno (13) include detta almeno un?apertura (15).
  4. 4. Dispositivo in accordo con una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente una coppia di aperture (15).
  5. 5. Dispositivo in accordo con la rivendicazione precedente, comprendente una coppia di elementi planari (401, 402) ciascuno avente forma sostanzialmente rettangolare con una coppia di bordi lunghi opposti (161, 162), detti elementi planari (401, 402) essendo uniti lungo almeno un tratto di ognuno di detta coppia di bordi lunghi opposti (161, 162), essendo inoltre previste una coppia di cuciture (90, 91) sostanzialmente trasversali a detti bordi lunghi opposti (161, 162), detta sede (12) essendo delimitata da detta coppia di bordi lunghi opposti (161, 162) e da dette cuciture (90, 91).
  6. 6. Dispositivo in accordo con la rivendicazione precedente, comprendente detta zona operativa (11) delimitata da detta coppia di bordi lunghi opposti (161, 162) e da dette cuciture (90, 91) ed una coppia di zone esterne (11?) a detta zona operativa (11), ognuna di detta zona esterna (11?) comprendendo un?asola (21) definente detti mezzi (20)
  7. 7. Dispositivo in accordo con una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta zona operativa (11) comprende una prima zona concava (169) per il mento dell?utente e/o una seconda zona concava (169?) per il naso dell?utente.
  8. 8. Una maschera respiratoria filtrante indossabile da un utente comprendente: - un dispositivo (10) in accordo con una o pi? delle rivendicazioni precedenti, detto dispositivo (10) comprendendo una zona operativa (11) destinata a restare in corrispondenza della bocca e del naso dell?utente durante l?uso; - mezzi (20) per il collegamento di detto dispositivo (10) con l?utente; - un elemento filtrante (30); in cui detta zona operativa (11) include una sede (12) per detto elemento filtrante (30), quest?ultimo essendo amovibilmente inserito in detta sede operativa (12).
  9. 9. Un kit per la realizzazione di una maschera respiratoria filtrante indossabile da un utente comprendente: - un dispositivo (10) in accordo con una o pi? delle rivendicazioni da 1 a 7, detto dispositivo (10) comprendendo una zona operativa (11) destinata a restare in corrispondenza della bocca e del naso dell?utente durante l?uso; - una pluralit? di elementi filtranti (30); in cui detta zona operativa (11) include una sede (12) per un elemento filtrante di detta pluralit? (30), in cui detta pluralit? di elementi filtranti (30) sono selettivamente amovibilmente ed alternativamente inseribili in detta sede operativa (12).
  10. 10. Un metodo per la realizzazione di un dispositivo in accordo con una o pi? delle rivendicazioni da 1 a 7, comprendente le seguenti fasi: - predisposizione di un almeno un primo elemento planare (401) ed almeno un secondo elemento planare (402) aventi forma allungata lungo un asse di sviluppo principale (X), ognuno di detti almeno un primo e un secondo elemento planare (401, 402) presentando un bordo periferico (403); - accoppiamento di detti almeno un primo elemento planare (401) ed almeno un secondo elemento planare (402) in corrispondenza di almeno un tratto del rispettivo bordo periferico (403); - realizzazione di una prima e una seconda cucitura (90, 91) sostanzialmente trasversali a detto asse (X) in modo da definire una zona interna operativa (11) interna a detto bordo periferico (403) e a dette cuciture (90, 91) ed una coppia di zone esterne (11?), detta zona operativa (11) includendo una sede (12); - realizzazione di almeno un?apertura (15) in corrispondenza di detta zona operativa (11) per consentire l?inserimento dell?elemento filtrante (30) in detta sede (12); realizzazione di una prima e una seconda asola (21) in corrispondenza di detta zona esterna (11?), detta prima e una seconda asola (21) essendo destinata ad interagire con le orecchie dell?utente.
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