IT201900017951A1 - Squadretta modulare per il collegamento angolare di profili cavi - Google Patents

Description

DESCRIZIONE DELL’INVENZIONE INDUSTRIALE DAL TITOLO: "Squadretta modulare per il collegamento angolare di profili cavi"

DESCRIZIONE

La presente invenzione si riferisce a una squadretta per assemblare due profili cavi tagliati ad angolo di un telaio di porta o finestra, in cui la squadretta comprende un primo braccio configurato per essere introdotto in direzione longitudinale in una camera di un primo profilo cavo, e un secondo braccio configurato per essere introdotto in direzione longitudinale in una camera di un secondo profilo cavo, detta squadretta essendo configurata per collegare l’uno all’altro i due profili cavi lungo un bordo d’angolo.

Nel campo della fabbricazione di infissi (telai fissi e mobili per finestre e porte) trovano largamente impiego da decenni i profilati metallici non saldati provvisti di cavità.

Nel caso dei sistemi di profilati in alluminio estruso si sono sviluppati sistemi a taglio termico, ossia composti da due gusci di alluminio (barre estruse) congiunti tra loro attraverso l’inserimento di barrette di poliammide agganciate ai due gusci mediante un procedimento meccanico con specifici macchinari (linee) di assemblaggio.

Il risultato di tale procedimento è una barra con almeno due tubolarità, comunemente identificate come camere, che mediante il taglio a misura e le successive fasi di lavorazione viene impiegata per la produzione di telai fissi o mobili per finestre e porte finestre a battente, scorrevoli, a vasistas o ad apertura a sporgere.

A prescindere dalla tipologia di infisso che si intende realizzare, l’elemento determinante per la giunzione degli angoli di telai fissi o mobili è la squadretta, ossia un dispositivo utilizzato per allineare e congiungere in modo solidale sezioni angolari di profilati in condizione di complanarità ad angolo retto, attraverso l’inserimento di detto dispositivo in una tubolarità o “camera” ed il suo successivo serraggio meccanico.

In genere, le camere dei profili cavi per la realizzazione di telai di porte e finestre sono presentare dimensioni differenti, in particolare una larghezza differente. È pertanto necessario avere a disposizione squadrette di spessore differente che siano adatte alle diverse dimensioni delle camere dei profili.

Ciò è svantaggioso dal punto di vista industriale sia per i produttori di telai, che devono tenere scorte di squadrette di spessore differente, sia per i produttori di squadrette, che devono avere più stampi differenti per produrre squadrette di diverso spessore.

Uno scopo dell’invenzione è quello di rendere disponibile una soluzione per ovviare ai summenzionati inconvenienti dello stato dell’arte.

Forma pertanto oggetto dell’invenzione una squadretta del tipo definito all’inizio, in cui la squadretta è caratterizzata dal fatto di presentare su facce opposte rispettivamente almeno una sporgenza ed almeno un incavo per mezzo dei quali due o più squadrette sono accoppiabili l’una all’altra in una condizione impilata.

Secondo l’invenzione, quindi, spessori differenti possono essere realizzati assemblando fra loro due o più squadrette selezionate da un set minimo di spessori disponibili.

L’invenzione permette pertanto di conseguire una caratteristica di modularità che da una parte consente al fabbricante di telai di ridurre la diversificazione nelle scorte, e dall’altra permette al fabbricante di squadrette di ridurre il numero di stampi necessari.

Secondo una preferita forma di realizzazione dell’invenzione, detta sporgenza e detto incavo formano rispettivamente la parte maschio e la parte femmina di un bottone a pressione.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi della squadretta secondo l’invenzione diverranno più chiari con la seguente descrizione dettagliata di una forma di realizzazione del trovato, fatta con riferimento ai disegni allegati, forniti a titolo puramente illustrativo e non limitativo, in cui:

- le figure 1 e 2 sono rispettivamente una vista prospettica e un esploso di una parte d’angolo di un telaio di un serramento;

- la figura 3 è una vista prospettica di una squadretta del telaio di figura 1; e

- le figure 4 e 5 sono viste prospettiche di due squadrette secondo l’invenzione, rispettivamente in condizione separata e assemblata.

Nelle figure 1 e 2 è mostrata una porzione d’angolo di un telaio di porta o finestra. Tale telaio comprende un primo profilo cavo 1 che è collegato a un secondo profilo cavo 2 attraverso un bordo ad angolo 3. Tale bordo 3 presenta un angolo di 45°, in modo tale che i due profili cavi siano collegati l’uno all’altro formando un angolo di 90°. I due profili cavi 1, 2 comprendono ciascuno almeno una camera, rispettivamente 4 e 5. Nelle camere 4 e 5 sono rispettivamente inseriti i bracci di un raccordo d’angolo o squadretta.

Nelle figure 2 e 3 è rappresentata una squadretta 10. Tale squadretta consiste di un pezzo lastriforme di materiale metallico, ad esempio alluminio, e può essere prodotta per tranciatura. La squadretta 10 comprende un primo braccio 11 configurato per essere introdotto in direzione longitudinale nella camera 4 del primo profilo cavo 1. La squadretta 10 comprende inoltre un secondo braccio 12 configurato per essere introdotto in direzione longitudinale nella camera 5 del secondo profilo cavo 2. I due bracci 11 e 12 dl raccordo d’angolo 10 sono uniti fra loro in modo tale da formare un angolo, che nell’esempio illustrato è pari a 90°; i due profili cavi 1, 2 possono così essere collegati l’uno all’altro ad angolo retto. Una volta che è stata completamente inserita nelle camere 4 e 5 dei profili cavi 1 e 2, la squadretta 10 viene fissata ai profili cavi 2 mediante mezzi di fissaggio, che nell’esempio illustrato sono costituiti da viti 13 inserite in rispettivi fori ricavati nei profili 1 e 2, e i cui steli impegnano rispettive sedi 14 ricavate nei due bracci 11 e 12 della squadretta. Tale modo di fissaggio non è tuttavia essenziale ai fini dell’invenzione, e pertanto la squadretta può essere fissata con altre modalità note al tecnico del ramo, quali ad esempio cianfrinatura, spinatura o incollaggio.

Come si può vedere in figura 1, ciascuna camera 4, 5 dei profili cavi 4, 5 definisce una sede avente sezione rettangolare con dimensioni S e T, alle quali devono adattarsi rispettivamente lo spessore della squadretta 10 e la larghezza di ciascun singolo braccio 11, 12, come indicato in figura 3. In figura 3 sono indicate anche altre dimensioni di interesse per il montaggio della squadretta, in particolare la dimensione A, che rappresenta la distanza dall’apice della squadretta della sede 14 per la vite di fissaggio, e la dimensione B, che rappresenta la distanza dall’apice della squadretta della sede per la cianfrinatura.

In un sistema di serramenti in alluminio esistono differenti profili che variano per forme geometriche esterne e dimensioni delle tubolarità interne. In particolare, in uno stesso sistema tali profili possono differire per la dimensione S. Convenzionalmente ciò richiede l’impiego di diversi modelli di squadretta per lo stesso sistema, che sono dimensionalmente differenti tra loro, in particolare per quanto riguarda lo spessore, per adattarsi alle diverse misure delle tubolarità interne dei vari profili nelle quali devono essere impiegate.

Con riferimento alle figure 4 e 5, è possibile ridurre il numero di modelli necessari per lo stesso sistema, adottando una configurazione di tipo modulare secondo la quale due o più squadrette possono essere combinate fra loro in una condizione impilata (figura 5) per ottenere tutta la gamma di spessori richiesti.

Tale configurazione richiede infatti solo un set minimo di spessori disponibili, che una volta combinati possono permettere di ottenere tutta la gamma di spessori richiesti per un dato sistema di serramenti.

Nelle figure 4 e 5 sono per l’appunto mostrate due squadrette, rispettivamente in condizione separata e assemblata. Le due squadrette sono costruttivamente identiche fra loro, eccezion fatta per una differenza di spessore; a seconda dello spessore complessivo da ottenere potrebbero tuttavia presentare anche lo stesso spessore.

Ciascuna squadretta 10 presenta su facce opposte, rispetto alla direzione dello spessore S, rispettivamente almeno una sporgenza 15 ed almeno un incavo 16 (visibile in figura 3) per mezzo dei quali le squadrette 10 impilate sono accoppiabili l’una all’altra, in modo tale da trattenere le squadrette 10 nella condizione impilata. Ciascuna sporgenza 15 e il rispettivo incavo 16 devono essere allineati fra loro nella direzione dello spessore S della squadretta 10.

Preferibilmente, come nell’esempio illustrato, ciascuna sporgenza 15 e il rispettivo incavo 16 formano rispettivamente la parte maschio e la parte femmina di un bottone a pressione.

È evidente da quanto sopra descritto che il numero di squadrette impilate potrebbe eventualmente anche essere superiore a due, in funzione dello spessore complessivo da raggiungere.

Claims (2)

1. RIVENDICAZIONI 1. Squadretta (10) per assemblare due profili cavi (1, 2) tagliati ad angolo di un telaio di porta o finestra, in cui la squadretta (10) comprende un primo braccio (11) configurato per essere introdotto in direzione longitudinale in una camera (4) di un primo profilo cavo (1), e un secondo braccio (12) configurato per essere introdotto in direzione longitudinale in una camera (5) di un secondo profilo cavo (2), detta squadretta essendo configurata per collegare l’uno all’altro i due profili cavi (1, 2) lungo un bordo d’angolo (3), in cui la squadretta (10) è caratterizzata dal fatto di presentare su facce opposte rispettivamente almeno una sporgenza (15) ed almeno un incavo (16) per mezzo dei quali due o più squadrette (10) sono accoppiabili l’una all’altra in una condizione impilata.
2. 2. Squadretta secondo la rivendicazione 2, in cui detta sporgenza (15) e detto incavo (16) formano rispettivamente la parte maschio e la parte femmina di un bottone a pressione.