IT201900011025A1 - Metodo ed apparato per la realizzazione di prodotti ceramici - Google Patents

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IT201900011025A1
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ceramic powder
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Stefano Scardovi
Claudio Ricci
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Sacmi
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Description

D E S C R I Z I O N E
del brevetto per invenzione industriale dal titolo:
“METODO ED APPARATO PER LA REALIZZAZIONE DI PRODOTTI CERAMICI”
SETTORE DELLA TECNICA
La presente invenzione è relativa ad un metodo e ad un apparato per la realizzazione di prodotti ceramici, in particolare per la realizzazione di prodotti ceramici presentanti delle striature o venature interne.
CONTESTO DELL’INVENZIONE
L’industria ceramica è sovente rivolta all’ottenimento di prodotti ceramici, quali lastre (ad esempio piastrelle), destinati a riprodurre nella maniera più fedele possibile i motivi tipici delle pietre naturali, come marmi e/o graniti, oppure i motivi tipici del legno. Le lastre di questi materiali presentano generalmente delle striature o delle venature che si sviluppano in modo irregolare sulla superficie e all’interno della lastra. Tali venature sono caratterizzate, generalmente, da un colore in (forte) contrasto con il colore di fondo della lastra ed hanno bordi frastagliati.
Tipicamente, i prodotti ceramici del tipo sopra descritto vengono realizzati attraverso degli impianti che comprendono dispositivi di alimentazione di polveri ceramiche di differenti tipologie da alimentare a degli apparati per la pressatura delle dette polveri ceramiche.
Più in dettaglio, impianti di tipo noto comprendono un gruppo convogliatore per trasferire in modo sostanzialmente continuo il materiale in polvere da una stazione di ingresso fino ad una unità di pressatura e, successivamente, per trasferire lo strato di polvere compattata in uscita dall’unità di pressatura verso ulteriori stazioni di lavorazione. In tali impianti, un gruppo di alimentazione è disposto a monte della unità di pressatura in corrispondenza della stazione di ingresso e comprende un numero di dispositivi di dosaggio di polveri ceramiche presentanti caratteristiche e/o colori diversi una rispetto alle altre per la creazione di una striscia continua di polveri sul nastro convogliatore. Il gruppo di alimentazione è realizzato in modo tale da creare una miscela di polveri presentante degli effetti cromatici per l’intero spessore che riproducano i motivi delle pietre naturali o del legno e sono visibili sia sulla superficie sia nei bordi dei prodotti ceramici finiti. Un esempio di una macchina per la compattazione di polvere ceramica è descritto nella domanda di brevetto internazionale con numero di pubblicazione WO2005/068146 dello stesso richiedente della presente domanda. Tuttavia, tali impianti presentano l’inconveniente che la distribuzione delle polveri ceramiche avviene in modo casuale, ed altrettanto in modo casuale avviene la scelta dell’immagine di riferimento da riprodurre sopra lo strato di polvere ceramica compattata delle lastre. Pertanto, avviene una mancata sincronizzazione tra gli effetti cromatici interni e la stampa digitale superficiale. Questa mancata sincronizzazione compromette in modo significativo l’estetica del prodotto ceramico rendendo marcata la differenza con quello naturale.
Altri sistemi noti, come quello descritto nella domanda di brevetto internazionale con numero di pubblicazione WO2005/090034 dello stesso richiedente della presente domanda, prevedono di depositare, su un nastro trasportatore orizzontale, uno strato di spessore pressoché costante di polveri aventi un colore di fondo e di incidere la superficie di tale strato per creare dei canali ad andamento irregolare sulla superficie che vengono successivamente riempiti con polveri di colore diverso dal colore di fondo. L’incisione dello strato di polveri avviene ad opera di un mezzo incisore o di un elemento aspirante mobile lungo un piano parallelo al piano del nastro trasportatore.
Tuttavia, generalmente i suddetti metodi, seppur in grado di realizzare delle venature di colore diverso dal colore di fondo, determinano un distacco cromatico netto tra il colore di fondo ed il colore della venatura, il quale risulta essere poco naturale e sgradevole dal punto di vista estetico.
Inoltre, tali metodi realizzano la venatura solitamente sullo stesso nastro che porta lo strato di polveri ad una stazione di pressatura e successivamente attraverso una fase di cottura. Pertanto, una volta terminata la lastra, la venatura risulterà essere lineare e poco naturale, così come depositata all’interno dei canali.
Infine, tali metodi determinano dei problemi di carattere tecnico nella fase di pressatura, in quanto non consentono (efficacemente) di utilizzare polveri con granulosità diverse (ad esempio atomizzate per lo strato di fondo e micronizzate per la venatura), le quali necessiterebbero di metodi di pressatura differenti, in quanto una polvere micronizzata, per raggiungere una pari densità, deve essere maggiormente pressata di una polvere atomizzata. Questa mancanza di pari densità comporta un indebolimento del prodotto ceramico in corrispondenza della polvere micronizzata, ovvero della venatura.
Scopo della presente invenzione è quello di fornire un metodo ed un apparato per la realizzazione di prodotti ceramici, in particolare per la realizzazione di prodotti ceramici presentanti delle striature o venature interne, che siano almeno parzialmente privi degli inconvenienti sopra descritti e, nello stesso tempo, siano di semplice ed economica realizzazione.
SOMMARIO
In accordo con la presente invenzione vengono forniti un metodo ed un apparato per la realizzazione di prodotti ceramici, in particolare per la realizzazione di prodotti ceramici presentanti delle striature o venature interne, secondo quanto rivendicato nelle rivendicazioni indipendenti che seguono e, preferibilmente, in una qualsiasi delle rivendicazioni dipendenti direttamente o indirettamente dalle rivendicazioni indipendenti.
Le rivendicazioni descrivono forme di realizzazione preferite della presente invenzione formando parte integrante della presente descrizione.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
La presente invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano alcuni esempi di attuazione non limitativi, in cui:
• la figura 1 è una vista laterale e schematica di una prima forma di attuazione di un apparato per la realizzazione di prodotti in accordo con la presente invenzione;
• la figura 2 è una vista in pianta e schematica di una parte dell’apparato della figura 1;
• la figura 3 è una vista prospettica e schematica della parte della figura 2;
• la figura 4 è una vista in pianta e schematica di una seconda parte dell’apparato della figura 1;
• la figura 5 è una vista in pianta e schematica di una seconda forma di attuazione di un apparato in accordo con la presente invenzione; e
• la figura 6 è una vista prospettica e schematica di un prodotto in uscita dall’apparato della figura 1.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA
Nella figura 1, con il numero 1 è indicato nel suo complesso un apparato per la realizzazione di prodotti 2 ceramici.
L’ apparato 1 comprende un gruppo 3 di lavoro, il quale, a sua volta, comprende un dispositivo 4 pressatore configurato per comprimere un materiale 5 in polvere in modo da ottenere uno strato 6 di materiale in polvere compattata.
In particolare (figure 2, 3, 5 e 6), il materiale 5 in polvere comprende polveri 7 e 8 ceramiche tra loro differenti (in particolare, di colore differente).
Vantaggiosamente ma non necessariamente, il dispositivo 4 pressatore comprende (è) un nastro 9 pressatore (figura 1), più precisamente una coppia di nastri 9 pressatori contrapposti, i quali, sono disposti in modo da essere, tra loro, progressivamente più vicini (in particolare fino a comprimere il materiale 5 in polvere in modo da ottenere una densità desiderata) in una direzione D di convogliamento.
L’apparato 1 comprende anche un gruppo 10 convogliatore, in particolare comprendente un nastro 11 trasportatore mobile nella direzione D di convogliamento (sostanzialmente orizzontale). Più in particolare, il gruppo 10 convogliatore (il nastro 11 trasportatore) determina un piano CP di convogliamento (sostanzialmente orizzontale).
Inoltre, l’apparato 1 comprende un gruppo 12 di approvvigionamento configurato per depositare sul nastro 11 trasportatore la polvere 7 ceramica in modo da ottenere uno strato 13 di base (in particolare, disposto sul piano CP di convogliamento).
Secondo alcune forme d’attuazione non limitative, il gruppo 12 di approvvigionamento comprende (è) una tramoggia 14.
Vantaggiosamente ma non necessariamente, il gruppo 12 di approvvigionamento è conformato in modo che lo strato 13 di base presenti uno spessore (sostanzialmente) costante.
Secondo alcune forme di attuazione non limitative, come ad esempio illustrato nelle figure da 1 a 3, l’apparato 1 comprende, inoltre, un gruppo 15 di rimozione, comprendente a sua volta almeno un dispositivo 16 di rimozione configurato per rimuovere (in particolare, mediante aspirazione) almeno parte della polvere 7 ceramica in modo da ottenere almeno un solco 17 nello strato 13 di base.
Vantaggiosamente ma non necessariamente, il dispositivo 16 di rimozione è mobile in almeno una ulteriore direzione T trasversale alla direzione D di convogliamento e sostanzialmente parallela al piano CP di convogliamento.
In particolare, combinando il movimento del dispositivo 16 di rimozione e del nastro 11 trasportatore, è possibile generare dei solchi 17 lungo tutto lo strato 13 di base. In altre parole, tramite il movimento dello strato di base (che definisce l’asse X delle ascisse di un piano cartesiano coincidente con il piano CP di convogliamento) ed il movimento del dispositivo 16 di rimozione (che definisce l’asse Y delle ordinate di un piano cartesiano coincidente con il piano CP di convogliamento), è possibile identificare una legge di moto (in X-Y) che definisce la forma (desiderata) del solco 17.
Vantaggiosamente ma non necessariamente, il dispositivo 16 di rimozione è mobile anche lungo una direzione N perpendicolare al piano CP di convogliamento. In tal modo, il dispositivo 16 di rimozione è in grado di generare anche dei solchi 17 discontinui nello strato 13 di base (nel caso in cui non sia possibile tale movimento lungo N, i solchi 17 sono, ovviamente, continui). Più precisamente, il dispositivo 16 di rimozione è attivabile (in tal caso, in uso, aspira la polvere 7) e disattivabile (in tal caso, in uso, non aspira la polvere 7).
Secondo altre forme di attuazione non limitative, l’apparato 1 (più precisamente, il gruppo 15 di rimozione) comprende una pluralità (ad esempio tre, come illustrato nella figura 5) di dispositivi 16 di rimozione.
Secondo ulteriori forme di attuazione non limitative e non illustrate, l’apparato 1 comprende un numero diverso di gruppi 15 di rimozione (e quindi di dispositivi 16 di rimozione).
Inoltre, l’apparato 1 comprende un gruppo 18 di deposito che è configurato per depositare la polvere 8 ceramica, la quale è diversa dalla polvere 7 ceramica, all’interno del solco 17 in modo da ottenere uno strato combinato (comprendente le polveri ceramiche 7 ed 8). In particolare, la polvere 8 ceramica è di colore diverso rispetto alla polvere 7 ceramica.
Vantaggiosamente ma non necessariamente, il gruppo 15 di rimozione ed il gruppo 18 di deposito sono configurati in modo tale che la quantità di polvere 8 inserita nel solco 17 sia minore o uguale alla quantità di polvere 7 aspirata dal dispositivo 16 di rimozione.
In particolare, il gruppo 15 di rimozione ed il gruppo 18 di deposito sono configurati in modo tale che la quantità di polvere 8 inserita nel solco 17 sia minore della metà della quantità di polvere 7 aspirata dal dispositivo 16 di rimozione. In tal modo, è possibile ottenere un prodotto 2 ceramico avente una venatura 19 sottile (come illustrato nelle figure 4 e 6), che presenta ridotti rischi di compromettere la stabilità del prodotto 2 ceramico.
Vantaggiosamente ma non necessariamente, il gruppo 18 di deposito è disposto a valle del gruppo 15 di rimozione (in particolare, del corrispondente dispositivo 16 di rimozione) nella direzione D di convogliamento. In tal modo, si facilità la deposizione della polvere 8 all’interno del solco 17.
Secondo alcune forme di attuazione non limitative, come ad esempio illustrato nelle figure da 1 a 3, il gruppo 18 di deposito comprende un dispositivo 20 erogatore (in particolare, mobile almeno nella ulteriore direzione T). Più precisamente, il dispositivo 20 erogatore è atto ad emettere la polvere 8 ceramica (in particolare, attraverso una propria bocca d’uscita).
Secondo altre forme di attuazione non limitative, l’apparato 1 (più precisamente, il gruppo 18 di deposito) comprende una pluralità (ad esempio tre, come illustrato nella figura 5) di dispositivi 20 erogatori.
Vantaggiosamente ma non necessariamente, il dispositivo 20 erogatore è mobile anche lungo una direzione N perpendicolare al piano CP di convogliamento. In tal modo, il dispositivo 20 erogatore è in grado di generare delle venature 19 discontinue nel solco 17 dello strato 13 di base (nel caso in cui non sia possibile tale movimento lungo N, le venature 19 sono, ovviamente, continue). Inoltre, tramite tale movimento nella direzione N, il dispositivo 20 erogatore è posizionabile a ridosso (o addirittura a contatto) del nastro 11 trasportatore, così da depositare accuratamente la polvere 8 ceramica all’interno del solco 17. Più precisamente, il dispositivo 20 erogatore è attivabile (in tal caso, in uso, eroga la polvere 8) e disattivabile (in tal caso, in uso, non eroga la polvere 8).
L’apparato 1 comprende, inoltre, un gruppo 21 di alimentazione, il quale è configurato per ricevere il summenzionato strato combinato (che comprende le polveri 7 8 - che insieme formano il materiale 5 in polvere) in particolare dal gruppo 10 convogliatore, ed alimentare lo strato combinato (la polvere 7 e la polvere 8) a (su) un gruppo 25 convogliatore (più precisamente, su un nastro 22 trasportatore del gruppo 25 trasportatore) in modo da formare (sul gruppo 25, più precisamente sul nastro 22) uno strato 23 (continuo) del materiale 5 in polvere comprendente sia la polvere 7 sia la polvere 8 ceramica.
Più precisamente, il gruppo 21 di alimentazione è configurato per alimentare lo strato combinato (la polvere 7 e la polvere 8) trasversalmente alla direzione D di convogliamento verso il basso (in particolare, sostanzialmente verticalmente) al (sul) gruppo 25 convogliatore (più precisamente, sul nastro 22 trasportatore) in modo da formare lo strato 23 (continuo) del materiale 5 in polvere.
In particolare, lo strato 23 (continuo) del materiale 5 in polvere presenta (almeno parzialmente) al suo interno la venatura 19. Più in particolare, il gruppo 21 di alimentazione è configurato per amalgamare (parzialmente) la polvere 7 alla polvere 8 ceramica e formare lo strato 23.
In altre parole, in alcuni casi non limitativi, il gruppo 10 convogliatore è configurato per alimentare lo strato combinato (la polvere 7 e la polvere 8 ceramica - che insieme formano il materiale 5 in polvere) al gruppo 21 di alimentazione.
Vantaggiosamente ma non necessariamente, il gruppo 21 di alimentazione comprende (è) una tramoggia 24 disposta a valle del gruppo 10 convogliatore (ovvero del nastro 11 trasportatore).
Vantaggiosamente ma non necessariamente, il nastro 11 trasportatore si trova in una posizione più elevata rispetto al nastro 22 trasportatore. In particolare, tramite il gruppo 21 di alimentazione (quindi la tramoggia 24), le polveri 7 ed 8 vengono parzialmente mischiate a causa di una caduta che esse subiscono nel passare dal nastro 11 al gruppo 25 convogliatore (più precisamente, sul nastro 22 trasportatore). Tramite tale caduta, le polveri 7 e 8, che sul nastro 11 trasportatore sono disposte in modo discontinuo, vengono amalgamate. In tal modo, la venatura 19 all’interno dello strato 23 sul gruppo 25 convogliatore (più precisamente, sul nastro 22 trasportatore), è (almeno parzialmente) parzialmente mischiata allo strato 13 di base, con un conseguente effetto cromatico sfumato ed una parvenza simile a quella delle pietre naturali (o del legno).
Vantaggiosamente ma non necessariamente, il gruppo 21 di alimentazione è configurato un modo che lo strato (continuo) del materiale 5 in polvere abbia uno spessore sostanzialmente costante.
Secondo alcune forme di attuazione, come quella illustrata nella figura 1, l’apparato 1 comprende il gruppo 25 convogliatore, il cui nastro 22 trasportatore è mobile nella direzione D di convogliamento (secondo altre forme di attuazione non illustrate il nastro 22 è mobile in una qualunque direzione – vantaggiosamente ma non necessariamente orizzontale - longitudinale al nastro 22 trasportatore stesso). Più precisamente, il gruppo 25 convogliatore è configurato per portare il materiale 5 in polvere (ancora più precisamente, lo strato 23) dal gruppo 21 di alimentazione al gruppo 3 di lavoro (ovvero al dispositivo 4 pressatore).
Vantaggiosamente ma non necessariamente, e come illustrato nella non limitativa forma di attuazione della figura 1, l’apparato 1 comprende anche un gruppo di taglio CA per tagliare lo strato 6 in materiale in polvere compattata in modo da ottenere delle lastre 27. In particolare, il gruppo di taglio CA è disposto a valle (rispetto alla direzione D) del gruppo 3 di lavoro.
Vantaggiosamente ma non necessariamente, e come illustrato nella non limitativa forma di attuazione della figura 1, l’apparato 1 comprende un gruppo 26 di cottura, disposto a valle (rispetto alla direzione D) del gruppo 3 di lavoro e configurato per cuocere lo strato 6 di materiale in polvere compattata (o, più precisamente, le lastre 27) ed ottenere i prodotti 2 ceramici. Secondo alcune forme d’attuazione non limitative, il gruppo 26 di cottura è disposto a valle (rispetto alla direzione D) del summenzionato gruppo di taglio CA.
Vantaggiosamente ma non necessariamente, e come illustrato nella non limitativa forma di attuazione della figura 1, l’apparato 1 comprende un gruppo 28 di stampa, il quale è disposto a valle del gruppo 3 di lavoro e a sua volta comprende un dispositivo 29 di stampa digitale, il quale è configurato per realizzare, sullo strato 6 di materiale in polvere compattata (o, più precisamente, sulle lastre 27), ed in funzione di una posizione della polvere 8 ceramica, un’immagine 30 comprendente almeno un elemento decorativo E (ad esempio almeno una vena superficiale – si vedano, in particolare, le figure 4 e 6).
In particolare, la posizione dell’elemento E decorativo è coordinata rispetto alla posizione della polvere 8 ceramica (e quindi della venatura 19). Più in particolare, la posizione dell’elemento E decorativo è almeno parzialmente sovrapposta alla posizione della polvere 8 ceramica (e quindi della venatura 19).
Secondo alcune forme non limitative, come quella illustrata nella figura 6, l’immagine 30 è l’immagine di una pietra naturale, in particolare di un marmo.
Secondo altre forme non limitative e non illustrate, l’immagine 30 è l’immagine di un legno o di un qualunque altro decoro superficiale dello strato 6 di materiale in polvere compattata.
Vantaggiosamente ma non necessariamente, e come illustrato nelle non limitative forme di attuazione delle figure allegate, l’apparato comprende una pluralità dispositivi 16 aspiratori e una pluralità di dispositivi 20 erogatori. In particolare, ad ogni dispositivo 16 di rimozione è associato un dispositivo 20 erogatore. Più precisamente, ciascun dispositivo 16 di rimozione è solidale al rispettivo dispositivo 20 erogatore.
Vantaggiosamente ma non necessariamente, e come illustrato nella non limitativa forma di attuazione delle figure da 1 a 3, l’apparato 1 (più precisamente, il gruppo 15 di rimozione e/o il gruppo 18 di deposito) comprende un braccio 31, il quale è mobile almeno lungo la detta ulteriore direzione T e sul quale sono montati il dispositivo 16 di rimozione ed il dispositivo 20 erogatore.
Secondo alcune forme d’attuazione non limitative, l’apparato 1 comprende una pluralità di bracci 31 mobili indipendenti, ognuno dotato del rispettivo dispositivo 16 di rimozione e del rispettivo dispositivo 20 erogatore.
Secondo altre forme di attuazione non limitative, come quella illustrata nella figura 5, i dispositivi 16 aspiratori ed i rispettivi dispositivi 20 erogatore sono separati, in particolare, i dispositivi 20 erogatori sono a valle (rispetto alla direzione D di convogliamento) dei dispositivi 16 aspiratori.
Secondo ulteriori forme di attuazione non limitative e non illustrate, il numero dei dispositivi 16 aspiratori è diverso dal numero dei dispostivi 20 erogatori, ad esempio nel caso in cui un dispositivo 20 erogatore inserisce la polvere 8 ceramica all’interno di due solchi 17 realizzati da due dispostivi 16 aspiratori differenti.
Vantaggiosamente ma non necessariamente, e come illustrato nella non limitativa forma di attuazione della figura 1, l’apparato 1 comprende un sistema 32 di ricircolo configurato per riportare al gruppo 12 di approvvigionamento la polvere 7 che, in uso, il dispositivo 16 di rimozione aspira dallo strato 13 di base. In tal modo è possibile ridurre il consumo (ed i costi) della polvere 7 ceramica e migliorare la sostenibilità ambientale dell’apparato 1.
In accordo con un secondo aspetto della presente invenzione, viene fornito un metodo per la realizzazione di prodotti 2 ceramici, in particolare per la realizzazione di prodotti 2 ceramici presentanti delle striature o venature 19 interne. In particolare, il metodo è implementato dall’apparato 1 sopra descritto.
Il metodo comprende una fase di compattazione, durante la quale, in corrispondenza di una stazione 33 di lavoro, il materiale 5 in polvere (più precisamente, lo strato 23), comprendente le polveri 7 e 8 ceramiche, viene compattato in modo da ottenere lo strato 6 di materiale in polvere compattata.
Inoltre, il metodo comprende una fase di approvvigionamento, durante la quale la polvere 7 ceramica viene alimentata al gruppo 10 convogliatore determinando quindi lo strato 13 di base. In particolare, lo strato 13 di base viene formato con uno spessore sostanzialmente costante.
Durante la fase di approvvigionamento, il gruppo 10 convogliatore convoglia lo strato 13 di base verso (in particolare, al) gruppo 21 di alimentazione. Più precisamente, il gruppo 10 convogliatore movimenta lo strato 13 di base nella direzione D di convogliamento (in particolare, sostanzialmente orizzontale).
Secondo alcune forme d’attuazione non limitative, il gruppo 10 convogliatore definisce il piano CP di convogliamento (in particolare, sostanzialmente orizzontale). Più precisamente (durante la fase di approvvigionamento), lo strato 13 di base viene disposto e si muove sul piano CP di convogliamento.
Vantaggiosamente ma non necessariamente, in uso, lo strato 13 di base viene movimentato sostanzialmente in continuo, in particolare a velocità pressoché costante (escludendo, ovviamente, le fasi di avvio e spegnimento dell’apparato 1).
Il metodo comprende anche una fase di rimozione, durante la quale il dispositivo 16 di rimozione rimuove (in particolare, mediante aspirazione) almeno parte della polvere 7 ceramica in modo da ottenere almeno il solco 17 nello strato 13 di base.
Secondo alcune forme d’attuazione non limitative, il dispositivo 16 di rimozione viene movimentato (almeno) nella direzione T per rimuovere, in particolare mediante aspirazione (almeno), parte della polvere 7 ceramica e determinando il solco 17 nello strato 13 di base.
Il metodo comprende inoltre: una fase di deposito, durante la quale il dispositivo 16 erogatore (il quale, in particolare, si muove lungo il solco 17) deposita, all’interno del solco 17 stesso, la polvere 8 ceramica, la quale è differente (in particolare, di colore diverso) rispetto alla polvere 7 ceramica, in modo da ottenere uno strato combinato; ed una fase di alimentazione, durante la quale lo strato combinato (vale a dire, le polveri 7 e 8 ceramiche - rispettivamente depositate dal gruppo 12 di approvvigionamento e dal dispositivo 20 erogatore) viene alimentato (in particolare per caduta) mediante il gruppo 21 di alimentazione al gruppo 25 convogliatore formando lo strato 23 (in particolare continuo) del materiale 5 in polvere (sul gruppo 25, in particolare sul nastro 13). In particolare, durante la fase di alimentazione lo strato combinato (vale a dire, le polveri 7 e 8 ceramiche) viene alimentato mediante il gruppo 21 di alimentazione trasversalmente alla direzione D verso il basso (in particolare, verticalmente) al gruppo 25 convogliatore.
Inoltre, il metodo comprende una fase di convogliamento, durante la quale il materiale 5 in polvere (più precisamente, lo strato 23) viene convogliato mediante il gruppo 25 convogliatore dal gruppo 21 di alimentazione alla stazione 33 di lavoro (in particolare nella direzione D di convogliamento).
In alcuni casi non limitativi, la fase di approvvigionamento, la fase di convogliamento e la fase di alimentazione sono (almeno parzialmente) contemporanee.
Vantaggiosamente ma non necessariamente (durante la fase di rimozione), il dispositivo 16 di rimozione rimuove almeno parte della prima polvere 7 mediante aspirazione.
Vantaggiosamente ma non necessariamente, e come illustrato nella non limitativa forma di attuazione delle figure 2 e 3, il solco 17 è un solco passante e divide lo strato 13 di base in (almeno) due sezioni separate. In tal modo, la venatura 19 potrà essere distribuita per l’intero spessore dello strato 23 del materiale 5 in polvere, quindi anche del prodotto 2 ceramico finito.
Secondo alcune forme d’attuazione non limitative, la fase di rimozione e la fase di deposito sono (almeno parzialmente) contemporanee (o immediatamente successive – in meno di cinque secondi). In tal modo è possibile velocizzare il processo in quanto, non appena un solco 17 viene realizzato dal dispositivo 16 di rimozione, il dispositivo 20 erogatore deposita la polvere 8 ceramica utilizzata per creare la venatura 19. Inoltre, in questa maniera, si riduce il rischio che parte del solco 17 collassi prima che venga depositata la polvere 8 ceramica.
Vantaggiosamente ma non necessariamente, il dispositivo 16 di rimozione ed il dispositivo 20 erogatore seguono la medesima legge di moto (almeno) lungo la direzione T. In particolare, il dispositivo 16 di rimozione ed il dispositivo 20 erogatore seguono la medesima legge di moto in tutte le direzioni in cui si possono muovere. Più precisamente, il dispositivo 20 erogatore seguono la medesima legge di moto del dispositivo 16 di rimozione con un ritardo prefissato.
In particolare, il dispositivo 16 di rimozione ed il dispositivo 20 erogatore vengono movimentati da uno stesso sistema 34 attuatore. Più in particolare, il dispositivo 16 di rimozione ed il dispositivo 30 erogatore sono tra loro solidali.
Vantaggiosamente ma non necessariamente, il nastro 11 trasportatore è movimentato (da una unità di controllo non illustrata) ad una velocità V1 ed il nastro 22 trasportatore è movimentato ad una velocità V2. Più precisamente, il rapporto tra la velocità V1 e la velocità V2 è sostanzialmente costante. In particolare, la velocità V1 e la velocità V2 sono tra loro uguali.
Vantaggiosamente ma non necessariamente, a regime, il nastro 11 trasportatore e/o il nastro 22 trasportatore si muovono a velocità costante.
Secondo alcune forme d’attuazione non limitative, il metodo comprende una fase di taglio, durante la quale lo strato 6 viene tagliato in modo da ottenere almeno una lastra 27 (che è una porzione dello strato 6).
Secondo alcune forme d’attuazione non limitative, il metodo comprende una fase di cottura, successiva alla fase di compattazione (ed, in particolare, successiva alla fase di taglio) e durante la quale lo strato 6 di materiale in polvere compattata (più precisamente, la lastra 27) viene cotto in modo da formare una lastra 27 cotta (il prodotto 2).
Vantaggiosamente ma non necessariamente, il metodo comprende anche una fase di stampa, durante la quale il dispositivo 29 di stampa digitale realizza, in funzione della posizione della polvere 8 ceramica nello strato 6 di materiale in polvere compattata, un’immagine 30 comprendente almeno (almeno) l’elemento E decorativo, sullo strato 6 di materiale in polvere compattata (o sulla lastra 27). In particolare, l’elemento E decorativo è una vena superficiale.
Vantaggiosamente ma non necessariamente la posizione dell’elemento E decorativo è coordinata rispetto alla posizione della polvere 6 ceramica. Più precisamente, la posizione dell’elemento E decorativo è almeno parzialmente sovrapposta alla posizione della polvere 8 ceramica (ovvero alla venatura 19 da essa generata dopo la caduta).
Secondo alcune forme di attuazione non limitative come quelle delle figure allegate, l’immagine 30 è l’immagine di una pietra naturale (gessi, graniti, marmi, ecc.).
Secondo altre forme di attuazione non limitative e non illustrate, l’immagine 30 è l’immagine di una tavola di legno (anch’essa quindi con le sue venature 19).
Vantaggiosamente ma non necessariamente, la posizione della polvere 8 ceramica è una posizione rilevata, in particolare tramite un sistema di visione.
Vantaggiosamente ma non necessariamente, la polvere 7 ceramica è una polvere atomizzata e la polvere 8 ceramica è una polvere micronizzata. In tal modo, la minore granulometria della polvere 8 permette di realizzare una venatura 19 con una definizione maggiore rispetto ad una venatura 19 realizzata utilizzando una polvere atomizzata.
In particolare, le polveri micronizzate (ad esempio in gres porcellanato) si ricavano da polveri atomizzate di tipo standard che vengono macinate da mulini micronizzatori (mulini rotanti ad alta velocità dotati di pioli o altri elementi atti a impattare violentemente le polveri entranti sminuzzandole in modo efficace). Le polveri micronizzate possono essere dello stesso colore delle polveri atomizzate di partenza, oppure partendo da una miscela di due o più colori atomizzati si può realizzare una nuova tonalità intermedia tra quelle di partenza (p.es. miscelando 50% atomizzato bianco e 50% atomizzato nero ed inviando la miscela ad un mulino micronizzatore, si ottiene una polvere micronizzata con un tono di grigio intermedio).
Più in particolare, la granulometria tipica delle polveri micronizzate, decisamente più fine dell’atomizzato (la cui granulometria è solitamente nell’intervallo 200 ÷ 500 µm), è compresa tra 40 ÷ 180 µm.
In particolare, le dimensioni delle particelle vengono misurate come diametro medio D(v,0.5) mediante un granulometro laser - in particolare, utilizzando un granulometro laser Mastersizer Microplus Ver.2.19 (Malvern Instruments<® >Ltd). Più precisamente, le dimensioni delle particelle vengono misurate secondo quanto previsto dalla normativa ISO 13320:2009.
In particolare, in alcuni casi non limitativi in cui le polveri 7 e 8 hanno granulosità differenti, la caduta determina anche una maggiore coesione tra la venatura 19 e lo strato 13 di base (le particelle atomizzate della polvere 7 si mescolano parzialmente con le particelle micronizzate della polvere 8, aumentando la compattezza finale del prodotto 2 ceramico).
Vantaggiosamente ma non necessariamente, il dispositivo 16 erogatore eroga all’interno del solco 17 una pluralità di polveri 8 ceramiche differenti (ad es. con colore e/o dimensioni differenti). In particolare, la pluralità di polveri 8 ceramiche viene erogata in modo da determinare almeno una sfumatura cromatica. In tal modo, l’effetto visivo della venatura 19 è maggiormente gradevole in quanto più simile alle pietre naturali.
In uso, la polvere 7 ceramica viene distribuita sul nastro 11 trasportatore in modo da formare lo strato 13 di base. Mentre tale strato 13 di base scorre lungo il nastro 11 trasportatore, il dispositivo 16 di rimozione genera il solco 17 aspirando parte della polvere 7 ed il dispositivo 20 erogatore deposita la polvere 8 all’interno del solco 17.
Le polveri 7 ed 8 presenti sul nastro 11 trasportatore vengono fatte cadere all’interno della tramoggia 24, la quale deposita sul nastro 22 trasportatore lo strato 23 (continuo) del materiale 5 composto dallo strato 13 di base e dalla venatura 19. Tale strato 23 viene successivamente pressato dal nastro 9 pressatore, generando lo strato 6 di materiale 5 in polvere compattata. Proseguendo il suo cammino, la superficie dello strato 6 viene stampata dal dispositivo 29 di stampa digitale in modo da riprodurre l’immagine 30 avente almeno un effetto E grafico in corrispondenza della venatura 19. Successivamente, lo strato 6 di materiale 5 in polvere compattata stampato transita attraverso gruppo 26 di cottura, in particolare realizzando il prodotto 2 ceramico.
Vantaggiosamente ma non necessariamente, l’apparato 1 sopra descritto è configurato per implementare il metodo sopra descritto.
Benché l’invenzione sopra descritta faccia particolare riferimento ad un esempio di attuazione ben preciso, essa non è da ritenersi limitata a tale esempio di attuazione, rientrando nel suo ambito tutte quelle varianti, modifiche o semplificazioni che risulterebbero evidenti al tecnico esperto del settore, quali ad esempio: l’utilizzo di un diverso numero o una diversa disposizione dei dispositivi di rimozione ed erogatore, di diversi gruppi convogliatori o di diverse direzioni di convogliamento, ecc.
La presente invenzione, presenta molteplici vantaggi. Innanzitutto, di realizzare una venatura ad imitazione di quelle di oggetti naturali maggiormente realistica, in quanto la caduta dispone la polvere 8 (che definisce la venatura) in modo stocastico e quindi più naturale.
Inoltre, la caduta permette anche di migliorare l’aspetto visivo (oltre che per quel che riguarda la stocasticità della forma della venatura) anche dal punto di vista cromatico, infatti, pur depositando la polvere 8 in un solco passante e quindi possibilmente non a contatto con lo strato 13 di base, le polveri 7 e 8 tenderanno parzialmente a mescolarsi nelle zone esterne della venatura 19 e questo consente un distacco cromatico meno netto e più naturale.
In aggiunta, tramite l’utilizzo di una polvere 8 micronizzata è possibile ottenere una venatura ad alta risoluzione (non sono visibili i pallini tipici delle polveri atomizzate – più grandi) ed il deposito di una bassa quantità di polvere 8 micronizzata favorisce la solidità del prodotto 2 ceramico finito in quanto non è necessario (anche a causa del parziale mescolamento delle particelle atomizzate e micronizzate) pressare in modo differenziato i due tipi di particelle.
Infine, la presente invenzione permette di realizzare un’immagine digitale sincronizzata con la venatura (che sarà visibile dal bordo del manufatto) nonostante la casualità della sua disposizione a causa della caduta.
A meno che non sia esplicitamente indicato il contrario, il contenuto dei riferimenti (articoli, libri, domande di brevetto ecc.) citati in questo testo è qui integralmente richiamato. In particolare i menzionati riferimenti sono qui incorporati per riferimento.

Claims (18)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1) Metodo per la realizzazione di prodotti (2) ceramici; il metodo comprende almeno una fase di compattazione, durante la quale, in corrispondenza di una stazione (33) di lavoro, un materiale (5) in polvere comprendente polveri ceramiche viene compattato in modo da ottenere uno strato (6) di materiale in polvere compattata; una fase di approvvigionamento, durante la quale una prima polvere (7) ceramica viene alimentata ad un primo gruppo (10) convogliatore in modo da determinare uno strato (13) di base ed il primo gruppo (10) convogliatore movimenta lo strato (13) di base in una direzione (D) di convogliamento ad un gruppo (21) di alimentazione; una fase di rimozione, durante la quale un dispositivo (16) di rimozione rimuove almeno parte della prima polvere (7) ceramica in modo da ottenere almeno un solco (17) nel detto strato (13) di base; una fase di deposito, durante la quale un dispositivo (20) erogatore deposita, all’interno del solco (17) stesso, una seconda polvere (8) ceramica diversa dalla prima polvere (7) ceramica in modo da ottenere uno strato combinato; una fase di alimentazione, durante la quale lo strato combinato viene alimentato trasversalmente alla direzione (D) di convogliamento verso il basso mediante il gruppo (21) di alimentazione ad un secondo gruppo (25) convogliatore in modo da formare uno strato (23) del detto materiale (5) in polvere; ed una fase di convogliamento, durante la quale il detto strato (23) del detto materiale (5) in polvere viene convogliato mediante il secondo gruppo (25) convogliatore dal gruppo (21) di alimentazione alla stazione (33) di lavoro; in particolare, la fase di approvvigionamento, la fase di convogliamento e la fase di alimentazione sono almeno parzialmente contemporanee.
  2. 2) Metodo secondo la rivendicazione 1, in cui il dispositivo (16) di rimozione rimuove almeno parte della prima polvere (7) mediante aspirazione; in particolare, durante la fase di alimentazione, lo strato combinato viene alimentato sostanzialmente verticalmente verso il basso al detto secondo gruppo (25) convogliatore.
  3. 3) Metodo secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui il solco (17) è un solco (17) passante, il quale, in particolare, divide lo strato (13) di base in almeno due sezioni separate; il primo gruppo (10) convogliatore porta la prima polvere (7) ceramica e la seconda polvere (8) ceramica al detto gruppo (21) di alimentazione, in particolare durante la fase di approvvigionamento.
  4. 4) Metodo secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui la fase di rimozione e la fase di deposito sono almeno parzialmente contemporanee.
  5. 5) Metodo secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui, durante la fase di approvvigionamento, il primo gruppo (10) convogliatore movimenta lo strato (13) di base nella direzione (D) di convogliamento prevalentemente orizzontale e definisce un primo piano (CP) di convogliamento; durante la fase di rimozione il dispositivo (16) di rimozione viene movimentato, in almeno una ulteriore direzione (T) trasversale alla direzione (D) di convogliamento e sostanzialmente parallela al piano (CP) di convogliamento, per rimuovere almeno parte della prima polvere (7) ceramica; durante la fase di deposito, il dispositivo (20) erogatore si muove lungo il detto solco (17) e deposita, all’interno del solco (17) stesso, la detta seconda polvere (8) ceramica; in particolare, il detto piano (CP) di convogliamento è sostanzialmente orizzontale.
  6. 6) Metodo secondo la rivendicazione 5, in cui il dispositivo (16) di rimozione ed il dispositivo (20) erogatore seguono la medesima legge di moto nella ulteriore direzione (T) trasversale alla direzione (D) di convogliamento e parallelo al piano (CP) di convogliamento, in particolare, il dispositivo (16) di rimozione ed il dispositivo (20) erogatore vengono movimentati da uno stesso sistema (34) attuatore; più in particolare, il dispositivo (16) di rimozione ed il dispositivo (20) erogatore sono tra loro solidali.
  7. 7) Metodo secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui il primo gruppo (10) convogliatore comprende un primo nastro (11) trasportatore movimentato ad una prima velocità ed il secondo gruppo (25) convogliatore comprende un secondo nastro (22) trasportatore movimentato ad una seconda velocità; in particolare, il rapporto tra la prima velocità e la seconda velocità è sostanzialmente costante; più in particolare, la prima velocità e la seconda velocità sono tra loro uguali.
  8. 8) Metodo secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, e comprendente una fase di cottura, a valle della fase di compattazione e durante la quale lo strato (6) di materiale in polvere compattata viene cotto in modo da formare una lastra (27) cotta.
  9. 9) Metodo secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, e comprendente una fase di stampa, durante la quale un dispositivo (29) di stampa digitale realizza, in funzione di una posizione della seconda polvere (8) ceramica nello strato (6) di materiale in polvere compattata, un’immagine (30) comprendente almeno un elemento (E) decorativo, sullo strato (6) di materiale in polvere compattata; in particolare, la posizione dell’elemento (E) decorativo è coordinata rispetto alla posizione della seconda polvere (8) ceramica.
  10. 10) Metodo secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui la seconda polvere (8) ceramica presenta un colore diverso rispetto alla prima polvere (7) ceramica; in particolare, la prima polvere (7) ceramica è una polvere atomizzata e la seconda polvere (8) ceramica è una polvere micronizzata.
  11. 11) Metodo secondo una qualunque delle rivendicazioni precedente, in cui il dispositivo (20) erogatore eroga all’interno del solco (17) una pluralità di seconde polveri (8) ceramiche con colore e/o dimensioni differenti, in particolare la pluralità di seconde polveri (8) viene erogata in modo da determinare almeno una sfumatura cromatica.
  12. 12) Apparato (1) per la realizzazione di prodotti (2) ceramici; l’apparato (1) comprende: un gruppo (3) di lavoro, il quale comprende un dispositivo (4) pressatore configurato per comprimere un materiale (5) in polvere comprendente polveri ceramiche in modo da ottenere uno strato (6) di materiale in polvere compattata; un primo gruppo (10) convogliatore, comprendente un primo nastro (11) trasportatore, il quale è mobile in una direzione (D) di convogliamento; un gruppo (12) di approvvigionamento, configurato per depositare sul primo nastro (11) trasportatore una prima polvere (7) ceramica in modo da ottenere uno strato (13) di base; un gruppo (15) di rimozione, comprendente a sua volta almeno un dispositivo (16) di rimozione, il quale è configurato per rimuovere almeno parte della prima polvere (7) ceramica in modo da ottenere almeno un solco (17) nel detto strato (13) di base; un gruppo (18) di deposito, il quale è configurato per depositare una seconda polvere (8) ceramica diversa dalla prima polvere (7) ceramica all’interno del detto solco (17) in modo da ottenere uno strato combinato comprendente la prima polvere (7) ceramica e la seconda polvere (8) ceramica; un secondo gruppo (25) convogliatore, configurato per portare uno strato (23) del detto materiale (5) in polvere al gruppo (3) di lavoro; ed un gruppo (21) di alimentazione, il quale è configurato per ricevere il detto strato combinato ed alimentare lo strato combinato stesso trasversalmente alla direzione (D) di convogliamento verso il basso al secondo gruppo (25) convogliatore in modo da formare il detto strato (23) del detto materiale (5) in polvere comprendente sia la prima polvere (7) ceramica sia la seconda polvere (8) ceramica; in particolare, il secondo gruppo (25) convogliatore comprende un secondo nastro (22) trasportatore.
  13. 13) Apparato (1) secondo la rivendicazione 12, in cui il primo nastro (11) trasportatore è mobile nella direzione (D) di convogliamento sostanzialmente orizzontale e definisce un piano (CP) di convogliamento; il dispositivo (16) di rimozione è mobile in almeno una ulteriore direzione (T) trasversale alla direzione (D) di convogliamento e sostanzialmente parallela al piano (CP) di convogliamento; il dispositivo (16) di rimozione è configurato per rimuovere almeno parte della prima polvere (7) mediante aspirazione; in particolare, il gruppo (21) di alimentazione è atto ad alimentare lo strato combinato sostanzialmente verticalmente al detto secondo gruppo (25) convogliatore.
  14. 14) Apparato (1) secondo la rivendicazione 12 o 13, e comprendente un gruppo (26) di cottura, disposto a valle del gruppo (3) di lavoro e configurato per cuocere lo strato (6) di materiale in polvere compattata e formare una lastra (27) cotta.
  15. 15) Apparato (1) secondo una qualunque delle rivendicazioni da 12 a 14, e comprendente un gruppo (28) di stampa, il quale è disposto a valle del gruppo (3) di lavoro e a sua volta comprende un dispositivo (29) di stampa digitale, il quale è configurato per realizzare, sullo strato (6) di materiale in polvere compattata, ed in funzione di una posizione della seconda polvere (8) ceramica, un’immagine (30) comprendente almeno un elemento (E) decorativo; in particolare, la posizione dell’elemento (E) decorativo è coordinata rispetto alla posizione della seconda polvere (8) ceramica.
  16. 16) Apparato (1) secondo una qualunque delle rivendicazioni da 12 a 15, e comprendente una pluralità dispositivi (16) di rimozione e/o una pluralità di dispositivi erogatori, in particolare, ad ogni dispositivo (16) di rimozione è associato un dispositivo (20) erogatore; in particolare, il detto apparato (1) comprende un braccio (31), il quale è mobile almeno nella detta ulteriore direzione (T) e sul quale sono montati il dispositivo (16) di rimozione ed il dispositivo (20) erogatore; più in particolare, l’apparato (1) comprende una pluralità di bracci (31) mobili indipendenti, ciascuno dei quali è dotato del rispettivo dispositivo (16) di rimozione e del rispettivo dispositivo (20) erogatore.
  17. 17) Apparato (1) secondo una qualunque delle rivendicazioni da 12 a 16, e comprendente un sistema di ricircolo (32) configurato per riportare al gruppo (12) di approvvigionamento la prima polvere (7) che, in uso, il dispositivo (16) di rimozione aspira dallo strato (13) di base.
  18. 18) Apparato (1) secondo una qualunque delle rivendicazioni da 12 a 17, in cui il gruppo (21) di alimentazione comprende una prima tramoggia (24), la quale è disposta a valle del primo gruppo (10) convogliatore ed è configurata per ricevere lo strato combinato dal primo gruppo (10) convogliatore, ed alimentare la prima polvere (7) e la seconda polvere (8) sul gruppo (25) convogliatore; in particolare, il gruppo (12) di approvvigionamento comprende una seconda tramoggia (14), la quale è configurata per depositare sul primo nastro (11) trasportatore la prima polvere (7) ceramica e determinare lo strato (13) di base.
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