IT201900006496A1 - Raccordo per il collegamento di tubazioni, in particolare di tubi flessibili - Google Patents

Raccordo per il collegamento di tubazioni, in particolare di tubi flessibili Download PDF

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Umberto Bertolotti
Mario Contini
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Ivar Spa
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    • F16ENGINEERING ELEMENTS AND UNITS; GENERAL MEASURES FOR PRODUCING AND MAINTAINING EFFECTIVE FUNCTIONING OF MACHINES OR INSTALLATIONS; THERMAL INSULATION IN GENERAL
    • F16LPIPES; JOINTS OR FITTINGS FOR PIPES; SUPPORTS FOR PIPES, CABLES OR PROTECTIVE TUBING; MEANS FOR THERMAL INSULATION IN GENERAL
    • F16L33/00Arrangements for connecting hoses to rigid members; Rigid hose connectors, i.e. single members engaging both hoses
    • F16L33/20Undivided rings, sleeves or like members contracted on the hose or expanded in the hose by means of tools; Arrangements using such members
    • F16L33/207Undivided rings, sleeves or like members contracted on the hose or expanded in the hose by means of tools; Arrangements using such members only a sleeve being contracted on the hose
    • F16L33/2071Undivided rings, sleeves or like members contracted on the hose or expanded in the hose by means of tools; Arrangements using such members only a sleeve being contracted on the hose the sleeve being a separate connecting member
    • F16L33/2078Undivided rings, sleeves or like members contracted on the hose or expanded in the hose by means of tools; Arrangements using such members only a sleeve being contracted on the hose the sleeve being a separate connecting member connected to the rigid member via an intermediate element

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Description

DESCRIZIONE
annessa a domanda di brevetto per BREVETTO D’INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo:
“RACCORDO PER IL COLLEGAMENTO DI TUBAZIONI, IN PARTICOLARE DI TUBI FLESSIBILI”
La presente invenzione ha per oggetto un raccordo per il collegamento di tubazioni, e trova particolare impiego nell'ambito del collegamento di tubi flessibili per la circolazione di fluidi in pressione, per esempio acqua.
L'invenzione può trovare vantaggiosa applicazione nel contesto di impianti termoidraulici e/o di distribuzione di acqua in edifici di tipo residenziale, commerciale o industriale.
Com'è noto, il collegamento di tubi flessibili viene generalmente realizzato predisponendo un raccordo avente forma di elemento tubolare rigido, provvisto di due o più terminazioni accoppiabili ad altrettanti tubi ed atto a mettere questi ultimi in comunicazione di fluido tra loro con tenuta di fluido verso l'esterno.
Una o più terminazioni del raccordo, destinata all’accoppiamento di un tubo flessibile, presenta generalmente una superficie di ancoraggio sagomata sulla quale il tubo flessibile viene forzato ad aderire, e sulla quale il tubo flessibile si aggrappa stabilmente a seguito di una deformazione elastica o permanente. Tale superficie di ancoraggio può essere realizzata mediante una superficie presentante scanalature anulari, alle quali il tubo è forzato ad accoppiarsi in virtù della sua deformabilità elastica. Tali superfici di ancoraggio sono solitamente realizzate esternamente alla terminazione, e la terminazione stessa viene quindi inserita all'interno di un'estremità del tubo associandosi stabilmente ad essa. Le terminazioni del raccordo possono essere tutte dotate di una superficie di ancoraggio con scanalature, per l’aggancio di tubi mediante deformazione, oppure possono essere realizzate per esempio mediante una superficie filettata, sulla quale il tubo viene forzato ad impegnarsi mediante avvitamento; in alternativa, alla superficie filettata del terminale può essere collegata una valvola.
Al fine di garantire una tenuta di fluido tra l'interno dell'elemento tubolare e l'esterno della tubazione ad esso associata, ed impedire quindi trafilamenti di fluido verso l'esterno, si impiegano solitamente guaine esterne (tipicamente denominate “bussole”), per esempio metalliche, che avvolgono l'estremità del tubo accoppiato all'elemento tubolare e vengono quindi deformate permanentemente, per esempio imprimendo uno schiacciamento con una pinza, in modo da generare una compressione sul tubo sottostante. In tal modo, il tubo è forzato a schiacciarsi contro la terminazione sottostante, generando un accoppiamento stabile con la stessa. Tali raccordi sono generalmente identificati come “raccordi a pressare” (o in gergo tecnico “press-fit”).
Al fine di migliorare la tenuta di fluido tra l'interno del collegamento raccordo/tubazione e l'ambiente esterno, sono generalmente previste guarnizioni -ad esempio O-ring - da interporre tra ciascuna terminazione del raccordo e la rispettiva tubazione a cui essa è accoppiata.
Un esempio di raccordi a pressare di tipo noto è costituita dai raccordi in ottone, ad esempio del tipo descritto nel documento brevettuale EP2677223, a nome della stessa Richiedente. Tali raccordi sono tipicamente realizzati a partire da barre in ottone, le quali vengono stampate per definire la forma del raccordo e il condotto interno per il passaggio del fluido. Inoltre, sulla superficie esterna delle terminazioni del raccordo, vengono realizzate (tipicamente mediante lavorazione meccanica) delle scanalature anulari o delle nervature che consentono di ancorare il tubo flessibile alla terminazione, come sopra illustrato. In aggiunta, i raccordi in ottone presentano tipicamente una o più guarnizioni calzate esternamente a ciascuna terminazione, ad esempio in posizioni intermedie tra le varie scanalature anulari di presa del tubo. In alcuni casi, la guarnizione può sporgere radialmente oltre l’ingombro delle scanalature presenti sulla superficie di ancoraggio, in modo tale da risultare pressate e deformate insieme al tubo da collegare a seguito dello schiacciamento della guaina esterna (o bussola), in modo tale da aderire con maggiore efficacia sia alla terminazione del raccordo che al tubo ad essa calzato ed evitare trafilamenti di fluido tra questi ultimi verso l'esterno anche in condizioni di elevate pressioni di esercizio.
La Richiedente ha riscontrato che le soluzioni note sopra descritte non sono esenti da inconvenienti e sono migliorabili sotto diversi aspetti.
Anzitutto tali raccordi a pressare risultano complessi da un punto di vista del processo produttivo, e ciò determina un elevato costo realizzativo.
Inoltre, i raccordi di tipo noto sono caratterizzati da un montaggio complesso e laborioso, a causa dei vari componenti necessari a garantire sia il corretto serraggio e bloccaggio del tubo flessibile al raccordo, sia la tenuta di fluido una volta eseguita la pressatura del tubo flessibile. Ad esempio, un posizionamento scorretto o instabile della guarnizione interposta tra la terminazione del raccordo e la rispettiva tubazione può determinare un trafilamento di fluido.
Inoltre, i raccordi di tipo noto possono incorrere in un degrado delle prestazioni dopo tempi lunghi di installazione oppure a seguito di pressioni d’esercizio elevate.
In aggiunta, nelle soluzioni note i cambiamenti di temperatura nel fluido trasportato oppure la presenza di sollecitazioni meccaniche possono portare ad un cattivo funzionamento o all’insorgere di guasti o malfunzionamenti nell’impianto.
In questa situazione lo scopo alla base della presente invenzione, nei suoi vari aspetti e/o forme realizzative, è mettere a disposizione un raccordo per il collegamento di tubazioni che possa essere in grado di ovviare ad uno o più degli inconvenienti citati.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di proporre un raccordo per il collegamento di tubazioni in grado di eseguire in modo efficace il collegamento di tubi, in particolare tubi flessibili per la circolazione di fluidi in pressione, tubi in materiale plastico o tubi “multistrato” (ossia tubazioni contenenti strati sovrapposti di materiali diversi in cui, tipicamente, uno o più di tali strati è in materiale metallico). Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di proporre un raccordo per il collegamento di tubazioni caratterizzato da un ridotto costo di realizzazione.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di proporre un raccordo per il collegamento di tubazione di semplice e rapida realizzazione.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di proporre un raccordo per il collegamento di tubazione caratterizzato da un montaggio semplificato.
E’ inoltre scopo della presente invenzione realizzare un raccordo per il collegamento di tubazioni che presenti un'elevata affidabilità di funzionamento.
Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un raccordo per il collegamento di tubazioni caratterizzato da una struttura semplice e razionale.
Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di creare soluzioni alternative, rispetto alla tecnica nota, nella realizzazione di raccordi per il collegamento di tubazioni, e/o aprire nuovi campi progettuali.
Tali scopi, e altri eventuali, che meglio risulteranno nel corso della seguente descrizione, vengono sostanzialmente raggiunti da un raccordo per il collegamento di tubazioni secondo una o più delle unite rivendicazioni, ciascuna delle quali presa da sola (senza le relative dipendenze) o in qualsiasi combinazione con le altre rivendicazioni, nonché secondo i seguenti aspetti e/o forme realizzative, variamente combinati, anche con le suddette rivendicazioni.
Aspetti dell’invenzione sono qui di seguito elencati.
In un suo primo aspetto, l’invenzione riguarda un raccordo per il collegamento di tubazioni, in particolare di cui almeno un tubo flessibile, comprendente:
- almeno un primo elemento tubolare dotato, ad una sua estremità, di una prima apertura di ingresso/uscita e definente al suo interno un primo condotto;
- almeno un secondo elemento tubolare dotato, ad una sua estremità, di una seconda apertura di ingresso/uscita e definente al suo interno un secondo condotto, detti primo e secondo elemento tubolare essendo collegati tra loro, in corrispondenza di rispettive estremità opposte alla rispettiva apertura di ingresso/uscita, in modo tale che detti primo e secondo condotto siano in comunicazione tra loro e definiscano complessivamente un condotto d’insieme del raccordo ponente in comunicazione di fluido detta prima di ingresso/uscita e detta seconda apertura di ingresso/uscita.
In un aspetto il raccordo comprende almeno una prima bussola associabile al primo elemento tubolare in modo tale da circondarlo esternamente e da creare, tra la bussola stessa e il primo elemento tubolare, un alloggiamento anulare destinato a ricevere in inserimento una tubazione, tale tubazione risultando interposta tra il primo elemento tubolare e la prima bussola, detta prima bussola avendo una superficie interna, rivolta verso il primo elemento tubolare, e una superficie esterna. In un aspetto almeno detto primo elemento tubolare ha una superficie esterna rivolta verso detta prima bussola e una superficie interna rivolta verso, e definente, detto primo condotto.
In un aspetto detta prima bussola è configurata per operare almeno in una configurazione di inserimento, nella quale consente l’inserimento di una tubazione in detto alloggiamento anulare, e una configurazione di serraggio, nella quale pressa e blocca stabilmente e a tenuta di fluido la tubazione nell’alloggiamento anulare.
In un aspetto il raccordo comprende inoltre almeno un primo porta-bussola associato esternamente al primo elemento tubolare e configurato per montare detta prima bussola a detto primo elemento tubolare in modo tale che la prima bussola risulti posizionata (stabilmente) attorno al primo elemento tubolare, ad una determinata distanza da esso, e definisca detto alloggiamento anulare.
In un aspetto detto primo porta-bussola comprende una porzione di tenuta avvolta esternamente, a contatto, ad un settore di tenuta del primo elemento tubolare, detta porzione di tenuta essendo configurata per risultare interposta tra una porzione della tubazione, una volta inserita nell’alloggiamento anulare, e detto settore di tenuta del primo elemento tubolare.
In un aspetto detta porzione di tenuta del primo porta-bussola realizza (costituisce) una guarnizione a tenuta di fluido almeno quando detta prima bussola è in detta configurazione di serraggio, evitando il trafilamento di fluido tra il primo condotto e l’esterno del raccordo.
In un aspetto, quando la prima bussola è in detta configurazione di serraggio, la porzione di tenuta del primo porta-bussola risulta pressata tra la tubazione, inserita e pressata nell’alloggiamento anulare, e detto settore di tenuta del primo elemento tubolare.
In un aspetto il primo porta-bussola comprende una porzione di aggancio configurata per ricevere un’estremità longitudinale della prima bussola e fissare stabilmente la prima bussola al primo porta-bussola.
In una aspetto la porzione di aggancio si sviluppa esternamente, e radialmente in allontanamento, rispetto alla porzione di tenuta.
In un aspetto detto primo porta-bussola è un elemento monoblocco.
In un aspetto detto primo porta-bussola è realizzato in pezzo unico, ossia detta porzione di aggancio e detta porzione di tenuta sono in pezzo unico.
In una aspetto la porzione di aggancio e la porzione di tenuta sono realizzate in pezzo unico e nel contempo sono tra loro distinte, la porzione di aggancio essendo configurata per supportare detta prima bussola e la porzione di tenuta essendo configurata per garantire una tenuta di fluido sul primo elemento tubolare.
In un aspetto la porzione di aggancio è esternamente distanziata da, e non a contatto con, detto primo elemento tubolare.
In un aspetto il primo elemento tubolare comprende un settore di bloccaggio, configurato per consentire, quando la prima bussola è in configurazione di serraggio, il collegamento stabile della tubazione inserita nell’alloggiamento anulare, ed evitare lo sfilamento della tubazione dal raccordo.
In un aspetto detta porzione di tenuta del primo porta-bussola è funzionalmente corrispondente ad una guarnizione o un O-ring, e il fissaggio a tenuta di una tubazione al primo elemento tubolare non necessita di ulteriori elementi di tenuta. In un suo aspetto indipendente la presente invenzione riguarda un metodo di realizzazione di un raccordo per il collegamento di tubazioni, in particolare di tubi flessibili, il metodo comprendente le fasi di:
- predisporre almeno un primo elemento tubolare dotato, ad una sua estremità, di una prima apertura di ingresso/uscita e definente al suo interno un primo condotto; - predisporre almeno un secondo elemento tubolare dotato, ad una sua estremità, di una seconda apertura di ingresso/uscita e definente al suo interno un secondo condotto;
detti primo condotto e secondo condotto essendo collegati tra loro, in corrispondenza di rispettive estremità opposte alla rispettiva apertura di ingresso/uscita, in modo tale che detti primo e secondo condotto siano in comunicazione tra loro e definiscano complessivamente un condotto d’insieme del raccordo ponente in comunicazione di fluido detta prima apertura di ingresso/uscita e detta seconda apertura di ingresso/uscita.
In un aspetto il metodo comprende una fase di predisporre almeno una prima bussola avente conformazione a cilindro cavo e presentante un asse di sviluppo longitudinale, detta prima bussola essendo associabile al primo elemento tubolare in modo tale da circondarlo esternamente e da creare, tra la bussola stessa e il primo elemento tubolare, un alloggiamento anulare destinato a ricevere in inserimento una tubazione, tale tubazione risultando interposta tra il primo elemento tubolare e la prima bussola, detta prima bussola avendo una superficie interna, destinata ad essere rivolta verso il primo elemento tubolare, e una superficie esterna, in cui almeno detto primo elemento tubolare ha una superficie esterna destinata ad essere rivolta verso detta prima bussola e una superficie interna rivolta verso, e definente, detto primo condotto, detta prima bussola essendo configurata per operare almeno in una configurazione di inserimento, nella quale consente l’inserimento di una tubazione in detto alloggiamento anulare e una configurazione di serraggio, nella quale pressa e blocca stabilmente e a tenuta di fluido la tubazione nell’alloggiamento anulare.
In un aspetto il metodo comprende una fase di predisporre almeno un primo portabussola configurato per montare detta prima bussola a detto primo elemento tubolare in modo tale che la prima bussola risulti posizionata attorno al primo elemento tubolare, ad una determinata distanza da esso, e definisca detto alloggiamento anulare, in cui detto primo porta-bussola comprende una porzione di tenuta destinata ad essere avvolta esternamente, a contatto, ad un settore di tenuta del primo elemento tubolare, detta porzione di tenuta essendo configurata per risultare interposta tra una porzione della tubazione, una volta inserita nell’alloggiamento anulare, e detto settore di tenuta del primo elemento tubolare, detta porzione di tenuta del primo porta-bussola realizzando una guarnizione a tenuta di fluido almeno quando detta prima bussola è in detta configurazione di serraggio, evitando il trafilamento di fluido tra il primo condotto e l’esterno del raccordo.
In un aspetto il metodo comprende una fase di associare esternamente il primo porta-bussola al primo elemento tubolare, con detta porzione di tenuta avvolta esternamente, a contatto, al settore di tenuta del primo elemento tubolare.
In un aspetto il metodo comprende una fase di associare detta prima bussola a detto primo porta-bussola, in modo tale che la prima bussola circondi esternamente il primo elemento tubolare e crei, tra la superficie interna della bussola stessa e la superficie esterna del primo elemento tubolare, detto alloggiamento anulare.
In un aspetto, in detta fase di predisporre almeno un primo porta-bussola, detto primo porta-bussola - comprendente detta porzione di tenuta - è realizzato in pezzo unico, preferibilmente mediante un’operazione di stampaggio.
In un aspetto, in dette fasi di predisporre almeno un primo porta-bussola e predisporre almeno una prima bussola, l’assieme costituito da primo porta-bussola e prima bussola è realizzato mediante un’operazione di co-stampaggio del primo porta-bussola direttamente alla prima bussola, in modo tale da renderli solidali.
In un aspetto, in detta operazione di co-stampaggio il porta-bussola è in un primo materiale, ad esempio un primo materiale plastico, e la prima bussola è in secondo materiale, ad esempio un secondo materiale plastico o un materiale metallico In un aspetto, il raccordo è realizzato a partire da un tubo metallico, preferibilmente in acciaio, che comprende - in pezzo unico - detto primo elemento tubolare e detto secondo elemento tubolare, detto tubo metallico essendo sottoposto ad operazioni di formatura e/o piegatura.
In un aspetto il metodo comprende inoltre la fase di realizzare almeno un’apertura passante tra una superficie esterna del primo elemento tubolare (rivolta verso l’esterno del raccordo) e una superficie interna del primo elemento tubolare rivolta verso, e definente, detto primo condotto, in modo tale che detta apertura passante definisca un rispettivo spazio vuoto tra la superficie esterna e la superficie interna del primo elemento tubolare.
In un aspetto il metodo comprende una fase di inserire nell’alloggiamento anulare un’estremità di una tubazione da connettere al raccordo, in modo tale che la tubazione risulti calzata sul primo elemento tubolare e parzialmente avvolta dalla prima bussola.
In un aspetto il metodo comprende la fase di esercitare sulla superficie esterna della prima bussola, preferibilmente mediante un profilo di pinzatura di una pinza di serraggio, una forza di serraggio in grado di deformare radialmente, preferibilmente plasticamente, detta prima bussola, in avvicinamento al primo elemento tubolare, in modo tale da comprimere la tubazione tra la prima bussola e il primo elemento tubolare all’interno dell’alloggiamento anulare e bloccare stabilmente e a tenuta di fluido la tubazione nell’alloggiamento anulare stesso.
In un aspetto, durante la fase di esercitare sulla superficie esterna della prima bussola una forza di serraggio, detta porzione di tenuta del porta-bussola si deforma in modo tale da inibire una comunicazione di fluido tra il primo condotto e la superficie esterna del primo elemento tubolare.
Il metodo può comprendere la fase di predisporre, sul primo o secondo elemento tubolare, mezzi di connessione ad una sorgente di fluido, ad esempio un condotto, un rubinetto od un serbatoio. Tali mezzi di connessione possono comprendere una porzione filettata destinata a collegarsi ad una corrispondente contro-filettatura di detta sorgente di fluido per porre in comunicazione di fluido l’elemento tubolare con la sorgente di fluido.
In un suo aspetto la presente invenzione riguarda un impianto comprendente almeno un raccordo secondo uno o più degli aspetti e/o delle rivendicazioni e almeno una tubazione collegata a detto almeno un raccordo.
Ciascuno dei suddetti aspetti dell’invenzione può essere preso da solo o in combinazione con una qualsiasi delle rivendicazioni o degli altri aspetti descritti. Ulteriori caratteristiche e vantaggi risulteranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di alcune forme di realizzazione, tra cui anche una forma di esecuzione preferita, esemplari ma non esclusive, di un raccordo per il collegamento di tubazioni in accordo con la presente invenzione. Tale descrizione verrà esposta qui di seguito con riferimento agli uniti disegni, forniti a solo scopo indicativo e, pertanto, non limitativo, nei quali:
- la figura 1 mostra una vista prospettica di una possibile forma realizzativa di un raccordo per il collegamento di tubazioni, in particolare di almeno un tubo flessibile, secondo la presente invenzione, con alcune parti rimosse;
- la figura 2 mostra una vista laterale, senza parti rimosse, del raccordo di figura 1; - la figura 3 mostra una vista in sezione del raccordo di figura 2;
- la figura 4 mostra una vista prospettica e in esploso del raccordo di figura 2;
- la figura 5 mostra una vista in sezione e in esploso del raccordo di figura 2;
- la figura 6 mostra una vista prospettica anteriore di un porta-bussola del raccordo per il collegamento di tubazioni di figura 1;
- la figura 7 mostra una vista prospettica posteriore del porta-bussola di figura 6; - la figura 8 mostra una vista in sezione del porta-bussola di figura 6 e 7;
- la figura 9 mostra una vista in sezione del raccordo di figura 2 nel quale è inserito un tubo multistrato (configurazione di inserimento);
- la figura 10 mostra il raccordo di figura 9 durante l’operazione di serraggio del tubo multistrato (passaggio tra configurazione di inserimento e configurazione di serraggio);
- la figura 11 mostra il raccordo di figura 9 e 10 con il tubo multistrato ad esso montato, al termine delle operazioni di serraggio (configurazione di serraggio); - la figura 12 mostra un ingrandimento di una porzione della vista di figura 11.
Con riferimento alle figure citate, con il numero di riferimento 1 è stato complessivamente indicato un raccordo per il collegamento di tubazioni T, in particolare di tubi flessibili, in accordo con la presente invenzione. In generale, lo stesso numero di riferimento è utilizzato per elementi uguali o simili, eventualmente nelle loro varianti realizzative.
Il raccordo 1 viene utilizzato per il collegamento reciproco di tubazioni T utilizzate per il trasporto di fluidi in pressione. Tali tubazioni T possono essere sia del tipo realizzato in un unico materiale (ad esempio gomma o plastica), sia del tipo cosiddetto “multistrato” (come mostrato nelle figure 9, 10, 11, 12). Sono tubazioni "T" multistrato, per esempio, tubazioni contenenti strati sovrapposti di materiali diversi ed in cui, nello specifico, uno o più di tali strati è in materiale metallico. Ad esempio, come mostrato nelle figure 9, 10, 11 e 12, il multistrato può comprendere tre strati sovrapposti T1, T2 e T3 (preferibilmente incollati tra loro mediante strati adesivi intermedi); preferibilmente gli strati esterno T1 ed interno T3 sono in plastica e lo strato intermedio T2 è in materiale metallico (ad esempio alluminio).
Con riferimento alla forma realizzativa, esemplare e non esclusiva, mostrata nelle figure, il raccordo 1 comprende un primo elemento tubolare (o terminale) 3 e un secondo elemento tubolare (o terminale) 4 dotati rispettivamente di una prima 3a e di una seconda apertura di ingresso/uscita 4a e definenti al proprio interno rispettivamente un primo 3b e un secondo condotto 4b. I due elementi tubolari sono collegati tra loro, in corrispondenza di rispettive estremità opposte alla rispettiva apertura di ingresso/uscita, in modo tale che il primo 3b e il secondo condotto 4b siano in comunicazione tra loro e definiscano complessivamente un condotto d’insieme 2 del raccordo, il quale pone in comunicazione di fluido la prima 3a e la seconda apertura 4a.
Preferibilmente, il raccordo 1 è inoltre dotato almeno di una prima bussola 11 associabile, preferibilmente in modo rimovibile, al primo elemento tubolare 3 in modo tale da circondarlo esternamente e da creare, tra la bussola stessa e il primo elemento tubolare, un alloggiamento anulare 12 destinato a ricevere in inserimento la tubazione T; ad inserimento avvenuto tale tubazione risulta interposta tra il primo elemento tubolare e la bussola. La bussola ha una superficie interna 11a, rivolta verso il primo elemento tubolare 3, e una superficie esterna 11b.
Preferibilmente, il primo elemento tubolare 3 ha una superficie esterna 6 rivolta verso la prima bussola 11 e una superficie interna 7 rivolta verso, e definente, il primo condotto 3b.
Preferibilmente la prima bussola 11 è configurata per operare almeno in una configurazione di inserimento, nella quale consente l’inserimento di una tubazione T nell’alloggiamento anulare 12, e una configurazione di serraggio, nella quale pressa e blocca stabilmente e a tenuta di fluido la tubazione nell’alloggiamento anulare.
Più in dettaglio, il passaggio della prima bussola 11 dalla configurazione di inserimento (figura 9) alla configurazione di serraggio (figura 11) avviene mediante una deformazione radiale della bussola 11 stessa, in avvicinamento al primo elemento tubolare 3, tale da comprimere la tubazione T tra la bussola e il primo elemento tubolare all’interno dell’alloggiamento anulare 12. Tale deformazione è realizzata agendo sulla superficie esterna 11b della bussola con un profilo di pinzatura P1 di una pinza di serraggio P (visibile in figura 10), in grado di deformare plasticamente la bussola. In altre parole, il passaggio della bussola 11 nella configurazione di serraggio determina una riduzione dell’estensione radiale dell’alloggiamento anulare 12, provocata dall’avvicinamento della bussola 11 al primo elemento tubolare 3, e una conseguente compressione della tubazione T all’interno dell’alloggiamento anulare.
Il raccordo comprende inoltre almeno un primo porta-bussola 30 associato esternamente al primo elemento tubolare 3 e configurato per montare la prima bussola 11 al primo elemento tubolare in modo tale che la prima bussola 11 risulti posizionata attorno al primo elemento tubolare 3, ad una determinata distanza da esso, e definisca il suddetto alloggiamento anulare 12.
Preferibilmente il primo porta-bussola 30 comprende una porzione di tenuta 31 avvolta esternamente, a contatto, ad un settore di tenuta 40 del primo elemento tubolare.
Preferibilmente la porzione di tenuta 31 è configurata per risultare interposta tra una porzione della tubazione T, una volta inserita nell’alloggiamento anulare 12, e il settore di tenuta 40 del primo elemento tubolare 3.
La porzione di tenuta 31 del primo porta-bussola 30 realizza una guarnizione a tenuta di fluido almeno quando la prima bussola è nella suddetta configurazione di serraggio, evitando il trafilamento di fluido tra il primo condotto 3b e l’esterno del raccordo 1. In sostanza il primo porta-bussola funge esso stesso da elemento di tenuta.
Si osservi che la soluzione tecnica secondo la presente invenzione consiste in prima istanza nell’aver integrato strutturalmente la parte che garantisce la tenuta idraulica (ossia la porzione di tenuta 31) direttamente nel porta-bussola 30, mentre tipicamente - nelle soluzioni note - la tenuta è realizzata con una o più guarnizioni distinte e allontanate rispetto al porta-bussola, poste in determinate posizioni del raccordo.
Preferibilmente, quando la prima bussola 11 è in configurazione di serraggio, la porzione di tenuta 31 del primo porta-bussola 30 risulta pressata tra la tubazione T, inserita e pressata nell’alloggiamento anulare 12, e il settore di tenuta 40 del primo elemento tubolare 3.
Preferibilmente il primo porta-bussola 30 è associato rimovibilmente al primo elemento tubolare 3.
Preferibilmente il primo porta-bussola 30 è strutturalmente e funzionalmente interposto tra la prima bussola 11 e il primo elemento tubolare 3. Ciò consente il corretto montaggio della prima bussola al primo elemento tubolare.
Preferibilmente il primo porta-bussola 30 è associato al primo elemento tubolare 3 in una posizione radialmente arretrata e allontanata rispetto all’estremità del primo elemento tubolare definente la prima apertura di ingresso/uscita 3a.
Preferibilmente il primo porta-bussola 30 comprende una porzione di aggancio 35 configurata per ricevere un’estremità longitudinale 11c della prima bussola 11 e fissare stabilmente la prima bussola al primo porta-bussola 30.
Preferibilmente la porzione di aggancio 35 si sviluppa esternamente, e radialmente in allontanamento, rispetto alla porzione di tenuta 31.
Preferibilmente il primo porta-bussola 30 è un elemento monoblocco.
Preferibilmente il primo porta-bussola 30 è realizzato in pezzo unico, ossia la porzione di aggancio 35 e la porzione di tenuta 31 sono in pezzo unico.
Preferibilmente la porzione di aggancio 35 e la porzione di tenuta 31 sono realizzate in pezzo unico e nel contempo sono porzioni tra loro distinte (da un punto di vista strutturale e funzionale), la porzione di aggancio 35 essendo configurata per supportare la prima bussola 11 e la porzione di tenuta 31 essendo configurata per garantire una tenuta di fluido sul primo elemento tubolare 3.
Preferibilmente la porzione di aggancio 35 è esternamente distanziata da, e non a contatto con, detto primo elemento tubolare 3.
Preferibilmente il primo elemento tubolare 3 comprende un settore di bloccaggio 45, configurato per consentire, quando la prima bussola 11 è in configurazione di serraggio, il collegamento stabile della tubazione T inserita nell’alloggiamento anulare 12, ed evitare lo sfilamento della tubazione dal raccordo.
Preferibilmente il settore di bloccaggio 45 può comprendere mezzi per ancorare e bloccare stabilmente la tubazione una volta che è stata inserita nell’alloggiamento tubolare e che la prima bussola è stata pressata in configurazione di serraggio. Tali mezzi possono comprendere nervature, protuberanze anulari, rilievi o scanalature sulla parte di superficie esterna dell’elemento tubolare che costituisce il settore di bloccaggio, che fungono da porzioni di aggrappaggio per la tubazione. Tali mezzi possono essere anche di tipo noto nel settore dei raccordi a pressare.
Preferibilmente la porzione di tenuta 31 del primo porta-bussola 30 è funzionalmente corrispondente ad una guarnizione o un O-ring, e il fissaggio a tenuta di una tubazione T al primo elemento tubolare 3 non necessita di ulteriori elementi di tenuta.
Preferibilmente la porzione di tenuta 31 ha una conformazione anulare o toroidale o cilindrica cava, o a fascia.
Preferibilmente il settore di bloccaggio 45 ha una conformazione cilindrica e il settore di tenuta 40 ha una rispettiva conformazione cilindrica.
Preferibilmente il primo elemento tubolare 3 ha una conformazione sostanzialmente a cilindro cavo con un primo asse di sviluppo longitudinale X.
Preferibilmente il materiale che compone il primo elemento tubolare ha una sezione (ovvero uno spessore) sostanzialmente costante.
Preferibilmente il settore di bloccaggio 45 e il settore di tenuta 40 sono disposti in successione tra loro lungo una direzione coincidente con il primo asse di sviluppo longitudinale X.
Preferibilmente il settore di tenuta 40 è definito da, e occupa, una porzione longitudinale della superficie esterna 6 del primo elemento tubolare 3.
Preferibilmente il settore di bloccaggio 45 è definito da, e occupa, una rispettiva porzione longitudinale della superficie esterna 6 del primo elemento tubolare 3. Preferibilmente il settore di bloccaggio 45 si sviluppa a partire dalla prima apertura di ingresso/uscita 3a, e il settore di tenuta 40 è posizionato a valle del settore di bloccaggio lungo il primo asse di sviluppo longitudinale X (rispetto alla prima apertura di ingresso/uscita).
Preferibilmente il settore di tenuta 40 è posizionato dal lato del settore di bloccaggio 45 opposto rispetto al lato in cui si trova la prima apertura di ingresso/uscita 3a. In altre parole, il settore di bloccaggio 45 risulta interposto, lungo lo sviluppo longitudinale, tra la prima apertura di ingresso/uscita 3a e il settore di tenuta 40.
Preferibilmente il settore di bloccaggio 45 termina o sfocia in corrispondenza della prima apertura di ingresso/uscita 3a.
Preferibilmente il settore di bloccaggio 45 e il settore di tenuta 40 sono uno in successione all’altro nel primo elemento tubolare 3, e si sviluppano tra loro con continuità a formare un primo elemento tubolare unitario.
Preferibilmente la porzione di tenuta 31 del porta-bussola 30 presenta un diametro esterno e uno spessore, preferibilmente costante.
Preferibilmente il settore di bloccaggio 45 presenta un primo diametro, sulla superficie esterna 6 del primo elemento tubolare, e il settore di tenuta 40 presenta un secondo diametro, sulla superficie esterna 6 del primo elemento tubolare, detto secondo diametro essendo minore del primo diametro di una quantità sostanzialmente pari allo spessore della porzione di tenuta 31 del porta-bussola 30. In tal modo la porzione di tenuta 31, avvolta esternamente al primo elemento tubolare 3, risulta sostanzialmente a filo con la superficie esterna 6 del settore di bloccaggio 45, in tal caso il diametro esterno della porzione di tenuta risultando sostanzialmente coincidente con il suddetto primo diametro (o leggermente inferiore al primo diametro).
In altre parole, dal momento che la porzione di tenuta 31 del porta-bussola 30 risulta avvolta su un diametro (il suddetto secondo diametro del settore di tenuta 40) ribassato (ossia avvicinato all’asse di sviluppo longitudinale X) rispetto al diametro del settore di bloccaggio 45 dell’elemento tubolare, è possibile ottenere un diametro all’incirca costante all’interno dell’alloggiamento anulare 12 (ossia il suddetto primo diametro), libero di ricevere la tubazione T in inserimento.
Preferibilmente il settore di tenuta 40 del primo elemento tubolare 3, avente il suddetto secondo diametro minore del primo diametro, realizza una sede anulare 42 alloggiante la porzione di tenuta 31 del primo porta-bussola 30.
Preferibilmente la porzione di tenuta 31 del primo porta-bussola 30, inserita nella sede anulare 42 del settore di tenuta 40 del primo elemento tubolare 3, determina il montaggio del primo porta-bussola 30, e con esso della prima bussola 11, al primo elemento tubolare 3.
In una forma realizzativa alternativa, la porzione di tenuta 31 può avere un diametro esterno maggiore di detto diametro, in modo tale da sporgere esternamente dalla superficie esterna 6 del settore di bloccaggio 45 del primo elemento tubolare 3. Tale realizzazione è in grado di provvedere ad una tenuta di fluido già a seguito del semplice inserimento della tubazione T nell’alloggiamento anulare 12; in aggiunta, la porzione di tenuta 31 può essere poi ulteriormente deformata insieme alla tubazione stessa, a seguito dello schiacciamento della bussola, in modo tale da aderire con maggiore efficacia sia all’elemento tubolare sia alla tubazione ad esso calzata, evitando trafilamenti di fluido verso l'esterno anche in condizioni di elevate pressioni di esercizio.
Preferibilmente i suddetti diametri sono riferiti al primo asse di sviluppo longitudinale X.
Preferibilmente la prima bussola 11 presenta un diametro interno, sulla sua superficie interna 11a e in configurazione di inserimento, e la differenza tra il valore di tale diametro interno della bussola e il valore del suddetto primo diametro del settore di bloccaggio 45 (ossia della suddetta determinata distanza della prima bussola 11 dal primo elemento tubolare 3) corrisponde all’estensione radiale dell’alloggiamento anulare 12 ed è tale almeno da consentire l’inserimento della tubazione T da raccordare, ad esempio è sostanzialmente pari allo spessore della tubazione.
Preferibilmente il primo porta-bussola 30 e la prima bussola 11, ad esso montata, sono tra loro solidali
Preferibilmente il primo porta-bussola 30, associato esternamente al primo elemento tubolare 3 e portante la prima bussola 11 ad esso montata, può essere libero di ruotare attorno al primo elemento tubolare 3, rispetto al primo asse di sviluppo longitudinale X.
Preferibilmente il porta-bussola è realizzato in gomma o in materiale plastico.
Esemplarmente detta gomma può essere gomma sintetica EPDM - Ethylene-Propylene Diene Monomer.
Preferibilmente il porta-bussola 30 è in pezzo unico e realizzato in un unico materiale. Preferibilmente il porta-bussola 30 è realizzato mediante stampaggio. Preferibilmente almeno la porzione di tenuta 31 del primo porta-bussola 30, o più preferibilmente l’intero primo porta-bussola 30, è realizzato in un materiale atto a subire una deformazione, elastica o plastica, a seguito del passaggio della prima bussola 11 dalla configurazione di inserimento alla configurazione di serraggio, in modo tale da determinare un bloccaggio a tenuta di fluido della tubazione nell’alloggiamento anulare. Tale deformazione è illustrata esemplarmente in figura Preferibilmente la prima bussola 11 è realizzata in materiale metallico, ad esempio acciaio (ad esempio acciaio inox AISI 304). In alternativa la prima bussola 11 può essere realizzata in ottone o in alluminio o in una lega metallica. In un’ulteriore alternativa, la prima bussola può essere realizzata in una plastica deformabile. Preferibilmente la porzione di tenuta 31 e la porzione di aggancio 35 del primo portabussola sono tra loro unite in corrispondenza di una sezione intermedia 38, a formare un porta-bussola unitario.
Preferibilmente la porzione di tenuta 31 e la porzione di aggancio 35 si estendono da parti opposte rispetto a tale sezione intermedia 38, e sono da essa funzionalmente separate.
Preferibilmente la sezione intermedia 38 è condivisa tra, e collegante, la porzione di tenuta 31 e la porzione di aggancio 35.
Preferibilmente il primo porta-bussola 30 si sviluppa con continuità a partire da un’estremità libera 32 della porzione di tenuta 31, fino ad una rispettiva estremità libera 36 della porzione di aggancio 35. Le estremità libere 32 e 36 della porzione di tenuta e della porzione di aggancio hanno una conformazione anulare o circolare e sono allontanate radialmente da lati opposti dell’alloggiamento anulare 12. Le rispettive estremità della porzione di tenuta e della porzione di aggancio, ciascuna opposta alla rispettiva estremità libera 32 o 36, coincidono in detta sezione intermedia 38.
Preferibilmente la sezione del primo porta-bussola 30, su un semipiano passante per l’asse di sviluppo longitudinale X, ha complessivamente una conformazione a C, o a U, con le estremità libere della porzione di tenuta e della porzione di aggancio rivolte verso la prima apertura di ingresso/uscita 3a del primo elemento tubolare 3. Preferibilmente, come esemplarmente mostrato nelle figure, la porzione di tenuta 31 ha una conformazione tubolare.
Preferibilmente la porzione di aggancio 35 si estende, a partire dall’estremità posteriore della porzione di tenuta (opposta all’estremità libera 32), verso l’esterno allontanandosi dalla porzione di tenuta almeno fino al diametro della bussola, e si ripiega parzialmente verso la porzione di tenuta avvolgendola esternamente, mantenendo la distanza necessaria alla definizione dell’alloggiamento anulare 12. Preferibilmente, l’estremità libera (32 o 36) è avanzata verso la prima apertura di ingresso/uscita del primo elemento tubolare, mentre l’estremità posteriore è arretrata rispetto alla prima apertura di ingresso/uscita del primo elemento tubolare.
Preferibilmente la seconda estremità 11d della prima bussola 11 termina sostanzialmente allineata assialmente con l’estremità aperta (coincidente con la prima apertura di ingresso/uscita 3a) del primo elemento tubolare, dette estremità, a forma di circonferenze concentriche, definendo tra di esse l’accesso al primo alloggiamento anulare 12 (si veda, ad esempio, figura 3).
Preferibilmente il settore di tenuta 40 occupa una porzione longitudinale del primo elemento tubolare 3 avente un’estensione pari almeno a 1/10, o almeno a 1/5, o almeno 1/4, o almeno 1/3, o circa la metà, dell’intera estensione longitudinale del primo elemento tubolare.
Preferibilmente il prima porta-bussola 30 e la prima bussola 11, ad esso montata, sono solidali tra loro e risultano, in condizioni di utilizzo del raccordo, un assieme unitario.
Preferibilmente la prima bussola 11 si estende, lungo l’asse di sviluppo longitudinale X, tra una prima estremità 11c, destinata ad essere montata al primo porta-bussola 30, e una seconda estremità 11d, opposta alla prima estremità, libera e definente un’apertura per l’inserimento della tubatura T nell’alloggiamento anulare 12. La prima estremità 11c della bussola 11 è associabile alla porzione di aggancio 35 del primo porta-bussola 30. La seconda estremità 11d comprende preferibilmente un invito (ad esempio una svasatura verso l’esterno) per favorire l’inserimento dell’estremità della tubazione T da raccordare.
Preferibilmente il primo porta-bussola 30 è distinto dalla prima bussola 11.
Preferibilmente la prima estremità 11c della prima bussola 11 presenta un elemento di montaggio (ad esempio un labbro ripiegato) configurato per essere inserito in una sede di montaggio 37 (avente, ad esempio, forma di incavo) della porzione di aggancio 35 del porta-bussola 30, per determinare l’assemblaggio della bussola 11 al porta-bussola.
In alternativa, l’assieme costituito da primo porta-bussola 30 e prima bussola 11 è realizzato mediante un’operazione di co-stampaggio del primo porta-bussola direttamente alla prima bussola, in modo tale da renderli solidali. Preferibilmente tale operazione di co-stampaggio realizza un montaggio fisso o irremovibile della prima bussola al primo porta-bussola (ossia la prima bussola e il primo portabussola non necessitano di ulteriori mezzi di montaggio).
Preferibilmente, nella suddetta operazione di co-stampaggio il porta-bussola è in un primo materiale, ad esempio un primo materiale plastico, e la prima bussola è in secondo materiale, ad esempio un secondo materiale plastico o un materiale metallico.
Preferibilmente il porta-bussola 30 ha complessivamente una conformazione anulare e, quando associato al primo elemento tubolare 3, presenta un asse centrale coincidente con l’asse di sviluppo longitudinale X. Preferibilmente il portabussola 30 ha complessivamente una conformazione a solido di rotazione rispetto all’asse di sviluppo longitudinale X (si vedano, in particolare, le figure 6-8).
Preferibilmente il porta-bussola 30 comprende una o più aperture 18 ricavate in una o più posizioni circonferenziali del porta-bussola e passanti tra l’esterno e l’interno del porta-bussola; tali aperture (definenti complessivamente una “finestratura” attorno al porta-bussola) sono atte a consentire l’osservazione (dall’esterno della bussola) della tubazione T inserita nell’alloggiamento 12 al fine di verificare il corretto posizionamento della tubazione prima di procedere al suo serraggio nel raccordo.
Come esemplarmente mostrato nelle figure, il raccordo 1 può comprendere un secondo porta-bussola 60, ad esempio identico al primo porta-bussola 30, destinato alla seconda bussola 51 e al secondo elemento tubolare 4.
Preferibilmente, con la tubazione T inserita nell’alloggiamento anulare 12 e con la bussola 11 in configurazione di serraggio, il settore di bloccaggio 45 realizza una tenuta meccanica della tubazione al raccordo, e il settore di tenuta 40 realizza una tenuta idraulica.
Preferibilmente la porzione di tenuta 31 del primo porta-bussola 30 è deformabile, quando la prima bussola 11 è in configurazione di serraggio, per inibire una comunicazione di fluido tra il primo condotto 3b e una superficie esterna del primo elemento tubolare.
Preferibilmente quando la prima bussola 11 è portata in configurazione di serraggio, con conseguente deformazione plastica, la porzione di aggancio 35 rimane invariata mentre la porzione di tenuta 31 subisce una deformazione, detta deformazione potendo essere di tipo elastico o di tipo plastico a seconda del materiale di cui è composto il porta-bussola. Si veda, ad esempio, quanto mostrato esemplarmente in figura 12.
Come esemplarmente mostrato nelle figure, il raccordo comprende preferibilmente una seconda bussola 51 associata al secondo elemento tubolare 4 in modo tale da circondarlo esternamente e da creare, tra la bussola 51 stessa e il secondo elemento tubolare, un rispettivo alloggiamento anulare destinato a ricevere in inserimento una rispettiva tubazione, tale tubazione risultando interposta tra il secondo elemento tubolare e la seconda bussola. La seconda bussola 51 ha una superficie interna 51a, rivolta verso il secondo elemento tubolare 4, e una superficie esterna 51b, e il secondo elemento tubolare 4 ha una rispettiva superficie esterna rivolta verso la seconda bussola e una rispettiva superficie interna rivolta verso, e definente, il secondo condotto 4b.
La seconda bussola 51 è configurata per operare almeno in una configurazione di inserimento, nella quale consente l’inserimento di una rispettiva tubazione nel rispettivo alloggiamento anulare, e una configurazione di serraggio, nella quale pressa e blocca stabilmente e a tenuta di fluido la rispettiva tubazione nell’alloggiamento anulare.
Preferibilmente la seconda bussola 51 è identica alla prima bussola 11 e/o è dotata di una o più delle caratteristiche descritte negli aspetti e/o nelle rivendicazioni in relazione alla prima bussola 11.
Vantaggiosamente, in base alla destinazione del raccordo, il diametro del primo elemento tubolare e del secondo elemento tubolare possono essere uguali tra loro o differenti, così come i diametri della prima bussola e della seconda bussola. Nella forma realizzativa delle figure i diametri dei due elementi tubolari sono mostrati, esemplarmente, uguali tra loro.
Preferibilmente, come nella forma realizzativa mostrata esemplarmente nelle figure, il raccordo 1 ha una conformazione lineare (o rettilinea) e il primo elemento tubolare 3 ha l’asse di sviluppo longitudinale X coincidente con un rispettivo asse di sviluppo longitudinale Y del secondo elemento tubolare 4.
In una possibile forma realizzativa alternativa, non mostrata, il raccordo può avere una conformazione curva o angolare, in cui i rispettivi assi di sviluppo longitudinale X e Y del primo 3 e del secondo elemento tubolare 4 formano tra loro un angolo diverso da 180°, ad esempio di 45° o 90°. In tale configurazione, il primo e il secondo asse di sviluppo longitudinale sono tra loro sghembi e si possono intersecare all’interno del raccordo, in una porzione del raccordo di transizione tra il primo e il secondo elemento tubolare, oppure all’esterno del corpo del raccordo.
In una possibile forma realizzativa, il raccordo può avere una conformazione a “T” e comprendere tre elementi tubolari, dei quali due elementi tubolari esterni allineati tra loro e un terzo elemento tubolare intermedio interposto tra i due elementi tubolari esterni e perpendicolare ad essi.
Preferibilmente il primo elemento tubolare 3 e il secondo elemento tubolare 4 sono realizzati in pezzo unico.
In una possibile forma realizzativa, mostrata esemplarmente nelle figure, il settore di bloccaggio 45 può comprendere, quali mezzi per ancorare e bloccare stabilmente la tubazione al primo elemento tubolare 3, una o più aperture passanti 20.
Secondo tale forma realizzativa, il primo elemento tubolare 3 può essere dotato di almeno un’apertura passante 20 tra la superficie esterna 6 e la superficie interna 7 del primo elemento tubolare 3. Con “apertura passante” si intende, in generale, un intaglio o un foro una finestra o una fessura o un buco nel primo elemento tubolare 3: l’apertura può avere forma e dimensioni variabili a seconda della forma realizzativa, delle dimensioni del raccordo e della destinazione d’uso, ed è passante dall’esterno all’interno dell’elemento tubolare.
L’apertura passante 20 definisce un rispettivo spazio vuoto tra la superficie esterna 6 e la superficie interna 7 del primo elemento tubolare 3. Con il termine spazio vuoto si intende un’assenza di materiale nel primo elemento tubolare, ossia uno “svuotamento” o rimozione; in sostanza, lo spazio vuoto creato dall’apertura passante definisce una sede destinata ad essere riempita da materiale appartenente alla tubazione T da collegare mediante il raccordo.
Nella configurazione di serraggio, lo spazio vuoto definito dall’apertura passante 20 è configurato per essere occupato da una porzione della tubazione T pressata sul primo elemento tubolare 3 (in particolare per effetto della pressione della prima bussola 11 sul primo elemento tubolare 3).
Preferibilmente il suddetto spazio vuoto è libero dal materiale di cui è composto il primo elemento tubolare 3 almeno in corrispondenza della sezione del primo elemento tubolare. Quindi la sede definita dallo spazio vuoto è considerata almeno sulla sezione, o spessore, del primo elemento tubolare 3.
Il raccordo della presente invenzione - quando è dotato di aperture passanti e di spazi vuoti, come esemplarmente mostrato nelle figure - risulta fornito di efficaci mezzi di ancoraggio della tubazione una volta pressata. La presenza della bussola consente di ottimizzare le operazioni di aggancio della tubazione al raccordo, poiché la deformazione plastica della bussola (per effetto della pressatura da parte della pinza P) determina una pressione sulla tubazione, con conseguente compressione della tubazione nellalloggiamento anulare e penetrazione di materiale della tubazione negli spazi vuoti, e inoltre tale pressione permane nel tempo evitando lo sfilamento della tubazione anche a distanza di tempo.
Nella forma realizzativa esemplarmente mostrata nelle figure, detta almeno un’apertura passante 20 è realizzata mediante intaglio e asportazione del materiale che costituisce il primo elemento tubolare 3.
Preferibilmente l’apertura passante ha una determinata forma poligonale chiusa, ad esempio rettangolare, circolare, quadrata, triangolare.
Preferibilmente l’apertura passante presenta un bordo 22 corrispondente con la determinata forma poligonale chiusa.
Preferibilmente lo spazio vuoto, definito dall’apertura passante 20, corrisponde alla porzione di sezione del primo elemento tubolare 3 dalla quale è stato rimosso il materiale, mediante l’intaglio che realizza l’apertura passante.
Preferibilmente, detta almeno un’apertura passante è realizzata mediante un’operazione di intaglio e asportazione del materiale che costituisce il primo elemento tubolare. Esemplarmente, l’intaglio e l’asportazione del materiale avvengono mediante un’operazione di tranciatura o punzonatura o taglio laser, a acqua, al plasma, a freddo, ossitaglio.
Esemplarmente, la pluralità di aperture passanti può comprende un insieme di aperture passanti affiancate tra loro in modo tale da occupare una porzione cilindrica della superficie esterna del primo elemento tubolare. In tale insieme di aperture passanti, le aperture passanti possono essere sfalsate tra loro in modo tale da realizzare una distribuzione a scacchiera o un reticolo di aperture passanti. In una possibile forma realizzativa, non mostrata, anche la porzione di tenuta può essere dotata di una o più di dette aperture passanti, poste al di sotto dell’elemento di tenuta.
Il secondo elemento tubolare 4 può essere anch’esso dotato di almeno una rispettiva apertura passante 20, tra una superficie esterna del secondo elemento tubolare rivolta verso la seconda bussola 51 e una superficie interna del secondo elemento tubolare rivolta verso, e definente, detto secondo condotto 4b. La rispettiva apertura passante 20 definisce un rispettivo spazio vuoto tra la superficie esterna e la superficie interna del secondo elemento tubolare 4. Nella configurazione di serraggio lo spazio vuoto definito dalla rispettiva apertura passante 20 è configurato per essere occupato da una porzione della rispettiva tubazione pressata tra la seconda bussola 51 e il secondo elemento tubolare 4. Preferibilmente il secondo elemento tubolare 4 è strutturalmente identico al primo elemento tubolare 3 e/o è dotato di una o più delle caratteristiche descritte negli aspetti e/o nelle rivendicazioni in relazione al primo elemento tubolare.
Preferibilmente il primo 3 e il secondo elemento tubolare 4 realizzano un raccordo 1 per il collegamento di due tubazioni, in cui i mezzi presenti sul primo elemento tubolare sono i medesimi presenti, in modo del tutto speculare o corrispondente, sul secondo elemento tubolare.
Preferibilmente il primo elemento tubolare 3 e il secondo elemento tubolare 4 sono realizzati in pezzo unico.
Preferibilmente il raccordo 1 è realizzato in pezzo unico, ad eccezione della prima bussola 11, della seconda bussola 51, del primo porta-bussola 30 e del secondo porta-bussola 60.
In alternativa alla conformazione speculare di primo e secondo elemento tubolare, in una possibile forma realizzativa (non mostrata) il secondo elemento tubolare comprende mezzi di connessione ad una sorgente di fluido, ad esempio un condotto, un rubinetto od un serbatoio. Preferibilmente detti mezzi di connessione comprendono una porzione filettata destinata a collegarsi ad una corrispondente contro-filettatura di detta sorgente di fluido per porre in comunicazione di fluido detto secondo elemento tubolare con la sorgente di fluido.
Preferibilmente, in una possibile forma realizzativa dell'invenzione (non mostrata), il raccordo comprende una pluralità di elementi tubolari in comunicazione di fluido tra loro, su ciascuno di tali elementi tubolari essendo calzabile una rispettiva tubazione, ciascun elemento tubolare essendo preferibilmente identico ai suddetti primo o secondo elemento tubolare.
Preferibilmente il primo 3 e/o il secondo elemento tubolare 4 sono realizzati in materiale metallico, preferibilmente in acciaio, oppure in ottone (ad esempio in ottone giallo CW617N), o ancora in materiale plastico (ad esempio in tecnopolimero PPSU).
Esemplarmente, il primo 3 e il secondo elemento tubolare 4 sono realizzati mediante un tubo in acciaio di spessore di circa 1mm, o compreso tra 0,5mm e 1,5mm.
Il raccordo oggetto della presente invenzione è conforme alle normative per impieghi con acqua potabile. Esemplarmente, la temperatura massima di esercizio può essere di 150°C in funzionamento continuo e la pressione massima di esercizio di 10 bar.
Le bussole 11 e 51 in accordo con la presente invenzione sono configurate per essere serrate mediante pinze aventi un profilo di pinzatura di tipo B o di tipo F o di tipo H o di tipo TH o di tipo U o altro profilo, con riferimento agli standard di pinzatura di raccordi noti nel settore idraulico. In sostanza la bussola è conformata in modo tale che con ciascuna di tali pinze la deformazione sia della giusta entità, ossia né insufficiente (nel qual caso si verificherebbero problemi di tenuta) né eccessiva (nel qual caso potrebbe danneggiarsi la tubazione).
L’invenzione così concepita è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo, e i componenti citati sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti.
L’invenzione consegue importanti vantaggi. Innanzitutto, come emerge chiaramente dalla descrizione sopra esposta, l’invenzione consente di superare almeno alcuni degli inconvenienti della tecnica nota.
In maggiore dettaglio, il raccordo descritto, caratterizzato da un porta-bussola che integra in esso una porzione di tenuta che realizza una guarnizione a tenuta di fluido, consente di semplificare la realizzazione e l’assemblaggio del raccordo stesso. Ciò si traduce in un minor costo di realizzazione del raccordo, in un ridotto tempo per l’assemblaggio del raccordo e in una semplificazione delle operazioni di installazione. Inoltre, la porzione di tenuta realizzata direttamente nel porta-bussola consente di ottenere una tenuta di fluido più efficace e più sicura e quindi di aumentare l’affidabilità del raccordo quando in uso.
Ancora, il porta-bussola dotato di porzione di tenuta consente di evitare eventuali problemi, che si possono verificare nei raccordi noti, dovuti ad un posizionamento scorretto o instabile della guarnizione, che possono determinare trafilamenti di fluido.
Il raccordo secondo la presente invenzione è caratterizzato da prestazioni elevate e costanti anche dopo tempi lunghi di installazione e in caso di pressioni d’esercizio elevate.
Il raccordo secondo la presente invenzione è dotato di mezzi innovativi, in particolare il porta-bussola integrante l’elemento di tenuta, in un pezzo unico, in grado di garantire un’efficace tenuta idraulica una volta che il tubo flessibile è inserito e pressato nel raccordo.
Il raccordo secondo la presente invenzione è caratterizzato da un costo ridotto, in particolare se confrontato con il costo delle soluzioni note, pur garantendo le necessarie prestazioni e il corretto collegamento di tubazioni al raccordo.
Complessivamente il raccordo della presente invenzione è caratterizzato da un'elevata affidabilità di funzionamento e da una minore predisposizione a guasti o malfunzionamenti.
Il raccordo oggetto della presente invenzione risulta impiegabile, vantaggiosamente, con una pluralità di pinze di serraggio.
Infine, il raccordo secondo la presente invenzione è caratterizzato da una struttura semplice e razionale.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Raccordo (1) per il collegamento di tubazioni (T), in particolare di cui almeno un tubo flessibile, comprendente: - almeno un primo elemento tubolare (3) dotato, ad una sua estremità, di una prima apertura di ingresso/uscita (3a) e definente al suo interno un primo condotto (3b); - almeno un secondo elemento tubolare (4) dotato, ad una sua estremità, di una seconda apertura di ingresso/uscita (4a) e definente al suo interno un secondo condotto (4b), detti primo (3) e secondo elemento tubolare (4) essendo collegati tra loro, in corrispondenza di rispettive estremità opposte alla rispettiva apertura di ingresso/uscita, in modo tale che detti primo (3b) e secondo condotto (4b) siano in comunicazione tra loro e definiscano complessivamente un condotto d’insieme (2) del raccordo ponente in comunicazione di fluido detta prima di ingresso/uscita (3a) e detta seconda apertura di ingresso/uscita (4a), il raccordo comprendendo almeno una prima bussola (11) associabile al primo elemento tubolare (3) in modo tale da circondarlo esternamente e da creare, tra la bussola stessa e il primo elemento tubolare, un alloggiamento anulare (12) destinato a ricevere in inserimento una tubazione (T), tale tubazione risultando interposta tra il primo elemento tubolare e la prima bussola, detta prima bussola avendo una superficie interna (11a), rivolta verso il primo elemento tubolare (3), e una superficie esterna (11b); in cui almeno detto primo elemento tubolare (3) ha una superficie esterna (6) rivolta verso detta prima bussola (11) e una superficie interna (7) rivolta verso, e definente, detto primo condotto (3b), detta prima bussola (11) essendo configurata per operare almeno in una configurazione di inserimento, nella quale consente l’inserimento di una tubazione (T) in detto alloggiamento anulare (12), e una configurazione di serraggio, nella quale pressa e blocca stabilmente e a tenuta di fluido la tubazione nell’alloggiamento anulare, in cui il raccordo comprende inoltre almeno un primo porta-bussola (30) associato esternamente al primo elemento tubolare (3) e configurato per montare detta prima bussola (11) a detto primo elemento tubolare in modo tale che la prima bussola (11) risulti posizionata attorno al primo elemento tubolare (3), ad una determinata distanza da esso, e definisca detto alloggiamento anulare (12), in cui detto primo porta-bussola (30) comprende una porzione di tenuta (31) avvolta esternamente, a contatto, ad un settore di tenuta (40) del primo elemento tubolare, detta porzione di tenuta (31) essendo configurata per risultare interposta tra una porzione della tubazione (T), una volta inserita nell’alloggiamento anulare (12), e detto settore di tenuta (40) del primo elemento tubolare (3), detta porzione di tenuta (31) del primo porta-bussola (30) realizzando una guarnizione a tenuta di fluido almeno quando detta prima bussola è in detta configurazione di serraggio, evitando il trafilamento di fluido tra il primo condotto (3b) e l’esterno del raccordo (1).
  2. 2. Raccordo (1) secondo la rivendicazione 1, in cui il primo porta-bussola (30) comprende una porzione di aggancio (35) configurata per ricevere un’estremità longitudinale della prima bussola (11) e fissare stabilmente la prima bussola al primo porta-bussola (30), e/o in cui la porzione di aggancio (35) si sviluppa esternamente, e radialmente in allontanamento, rispetto alla porzione di tenuta (31), e/o in cui detto primo porta-bussola (30) è un elemento monoblocco, e/o in cui detto primo portabussola (30) è realizzato in pezzo unico, ossia detta porzione di tenuta (31) e detta porzione di aggancio (35) sono in pezzo unico.
  3. 3. Raccordo (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui, quando la prima bussola (11) è in detta configurazione di serraggio, la porzione di tenuta (31) del primo portabussola (30) risulta pressata tra la tubazione (T), inserita e pressata nell’alloggiamento anulare (12), e detto settore di tenuta (40) del primo elemento tubolare (3), e/o in cui il primo porta-bussola (30) è strutturalmente e funzionalmente interposto tra la prima bussola (11) e il primo elemento tubolare (3), e/o in cui il primo porta-bussola (30) è associato rimovibilmente al primo elemento tubolare (3).
  4. 4. Raccordo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto primo porta-bussola (30) è associato al primo elemento tubolare (3) in una posizione radialmente arretrata e allontanata rispetto all’estremità del primo elemento tubolare definente detta prima apertura di ingresso/uscita (3a), e/o in cui il primo elemento tubolare (3) comprende un settore di bloccaggio (45), configurato per consentire, quando la prima bussola (11) è in configurazione di serraggio, il collegamento stabile della tubazione (T) inserita nell’alloggiamento anulare (12), ed evitare lo sfilamento della tubazione dal raccordo, e/o in cui detta porzione di tenuta (31) del primo porta-bussola (30) è funzionalmente corrispondente ad una guarnizione o un O-ring, e il fissaggio a tenuta di una tubazione (T) al primo elemento tubolare (3) non necessita di ulteriori elementi di tenuta, e/o in cui la porzione di tenuta (31) ha una conformazione anulare o toroidale o cilindrica cava, o a fascia.
  5. 5. Raccordo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il primo elemento tubolare (3) ha una conformazione sostanzialmente a cilindro cavo con un primo asse di sviluppo longitudinale (X), e/o in cui il settore di bloccaggio (45) e il settore di tenuta (40) sono disposti in successione tra loro lungo una direzione coincidente con il primo asse di sviluppo longitudinale (X), e/o in cui il settore di tenuta (40) è definito da, e occupa, una porzione longitudinale della superficie esterna (6) del primo elemento tubolare (3), e il settore di bloccaggio (45) è definito da, e occupa, una rispettiva porzione longitudinale della superficie esterna (6) del primo elemento tubolare (3).
  6. 6. Raccordo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il settore di bloccaggio (45) si sviluppa a partire dalla prima apertura di ingresso/uscita (3a), e il settore di tenuta (40) è posizionato a valle del settore di bloccaggio lungo il primo asse di sviluppo longitudinale (X), e/o in cui il settore di bloccaggio (45) termina o sfocia in corrispondenza della prima apertura di ingresso/uscita (3a), e/o in cui il settore di bloccaggio (45) e il settore di tenuta (40) sono uno in successione all’altro nel primo elemento tubolare (3), e si sviluppano tra loro con continuità a formare un primo elemento tubolare (3) unitario.
  7. 7. Raccordo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la porzione di tenuta (31) del primo porta-bussola (30) presenta un diametro esterno e uno spessore, preferibilmente costante, e/o in cui il settore di bloccaggio (45) presenta un primo diametro, sulla superficie esterna (6) del primo elemento tubolare (3), e il settore di tenuta (40) presenta un secondo diametro, sulla superficie esterna del primo elemento tubolare, detto secondo diametro essendo minore del primo diametro di una quantità sostanzialmente pari a detto spessore della porzione di tenuta (31) del primo porta-bussola (30), in modo tale che la porzione di tenuta (31), avvolta esternamente al primo elemento tubolare (3), risulti sostanzialmente a filo con la superficie esterna del settore di bloccaggio, in tal caso il diametro esterno della porzione di tenuta (31) risultando sostanzialmente coincidente con detto primo diametro, e/o in cui il settore di tenuta (40) del primo elemento tubolare (3), avente detto secondo diametro minore di detto primo diametro, realizza una sede anulare (42) alloggiante detta porzione di tenuta (31) del primo porta-bussola (30), e/o in cui la porzione di tenuta (31) del primo porta-bussola (30), inserita nella sede anulare (42) del settore di tenuta del primo elemento tubolare, determina il montaggio del primo porta-bussola (30), e con esso della prima bussola (11), al primo elemento tubolare (3).
  8. 8. Raccordo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta prima bussola (11) presenta un diametro interno, sulla sua superficie interna (11a) e in configurazione di inserimento, e la differenza tra il valore di tale diametro interno della bussola e il valore di detto primo diametro del settore di bloccaggio (45) corrisponde all’estensione radiale dell’alloggiamento anulare (12) ed è tale almeno da consentire l’inserimento della tubazione (T) da raccordare, e/o in cui il primo porta-bussola (30) e la prima bussola (11), ad esso montata, sono tra loro solidali e risultano, in condizioni di utilizzo del raccordo, un assieme unitario.
  9. 9. Raccordo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il primo porta-bussola (30) è realizzato in gomma o in materiale plastico, e/o in cui il primo porta-bussola (30) è in pezzo unico e realizzato in un unico materiale, e/o in cui il primo porta-bussola (30) è realizzato mediante stampaggio, e/o in cui almeno detta porzione di tenuta (31) del primo porta-bussola (30), o preferibilmente l’intero primo porta-bussola (30), è realizzato in un materiale atto a subire una deformazione, elastica o plastica, a seguito del passaggio della prima bussola (11) dalla configurazione di inserimento alla configurazione di serraggio, in modo tale da determinare un bloccaggio a tenuta di fluido della tubazione (T) nell’alloggiamento anulare (12).
  10. 10. Raccordo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la porzione di tenuta (31) e la porzione di aggancio (35) del primo porta-bussola (30) sono tra loro unite in corrispondenza di una sezione intermedia (38), a formare un porta-bussola unitario (30), e/o in cui la porzione di tenuta (31) e la porzione di aggancio (35) si estendono da parti opposte rispetto a detta sezione intermedia (38), e sono da essa funzionalmente separate, e/o in cui la sezione intermedia (38) è condivisa tra, e collegante, la porzione di tenuta e la porzione di aggancio, e/o in cui il primo porta-bussola (30) si sviluppa con continuità a partire da un’estremità libera (32) della porzione di tenuta, fino ad un’estremità libera (36) della porzione di aggancio (35).
  11. 11. Raccordo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la sezione del primo porta-bussola (30), su un semipiano passante per l’asse di sviluppo longitudinale, ha complessivamente una conformazione a C, o a U, con le estremità libere (32, 36) della porzione di tenuta (31) e della porzione di aggancio (35) rivolte verso la prima apertura di ingresso/uscita (3a) del primo elemento tubolare (3), e/o in cui la porzione di tenuta (31) ha una conformazione tubolare, e/o in cui il settore di tenuta (40) occupa una porzione longitudinale del primo elemento tubolare (3) avente un’estensione pari almeno a 1/10, o almeno a 1/5, o almeno 1/3, o circa la metà, dell’intera estensione longitudinale del primo elemento tubolare.
  12. 12. Raccordo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la prima bussola (11) si estende, lungo l’asse di sviluppo longitudinale (X), tra una prima estremità (11c), destinata ad essere montata alla porzione di aggancio (35) del primo porta-bussola (30), e una seconda estremità (11d), opposta alla prima estremità, libera e definente un’apertura per l’inserimento della tubatura (T) nell’alloggiamento anulare (12), e/o in cui la prima estremità (11c) della prima bussola (11) presenta un elemento di montaggio configurato per essere inserito in una sede di montaggio (37) della porzione di aggancio (35) del primo porta-bussola (30), per determinare l’assemblaggio della bussola al porta-bussola, o in cui, alternativamente, l’assieme costituito da primo porta-bussola (30) e prima bussola (11) è realizzato mediante un’operazione di co-stampaggio del primo porta-bussola direttamente alla prima bussola, in modo tale da renderli solidali, e/o in cui, in detta operazione di co-stampaggio il primo porta-bussola (30) è in un primo materiale, ad esempio un primo materiale plastico, e la prima bussola (11) è in secondo materiale, ad esempio un secondo materiale plastico o un materiale metallico.
  13. 13. Raccordo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il passaggio della prima bussola (11) da detta configurazione di inserimento a detta configurazione di serraggio avviene mediante una deformazione radiale di detta prima bussola (11), in avvicinamento al primo elemento tubolare (3), tale da comprimere la tubazione (T) tra la prima bussola (11) e il primo elemento tubolare (3) all’interno dell’alloggiamento anulare (12), detta deformazione essendo realizzata agendo sulla superficie esterna (11b) della prima bussola con un profilo di pinzatura (P1) di una pinza di serraggio (P), in grado di deformare plasticamente detta prima bussola, e/o in cui il passaggio della prima bussola in detta configurazione di serraggio determina una riduzione dell’estensione radiale dell’alloggiamento anulare (12), provocata dall’avvicinamento della prima bussola (11) al primo elemento tubolare (3), e una conseguente compressione della tubazione (T) all’interno dell’alloggiamento anulare, e/o in cui detta porzione di tenuta (31) del primo porta-bussola (30) è deformabile, quando detta prima bussola (11) è in configurazione di serraggio, per inibire una comunicazione di fluido tra il primo condotto (3b) e una superficie esterna del primo elemento tubolare (3), e/o in cui, quando detta prima bussola (11) è portata in configurazione di serraggio, con conseguente deformazione plastica, la porzione di aggancio (35) rimane invariata mentre la porzione di tenuta (31) subisce una deformazione, detta deformazione potendo essere di tipo elastico o di tipo plastico a seconda del materiale di cui è composto il porta-bussola (30).
  14. 14. Metodo di realizzazione di un raccordo (1) per il collegamento di tubazioni, in particolare di tubi flessibili, il metodo comprendente le fasi di: - predisporre almeno un primo elemento tubolare (3) dotato, ad una sua estremità, di una prima apertura di ingresso/uscita (3a) e definente al suo interno un primo condotto (3b); - predisporre almeno un secondo elemento tubolare (4) dotato, ad una sua estremità, di una seconda apertura di ingresso/uscita (4a) e definente al suo interno un secondo condotto (4b); detti primo condotto (3b) e secondo condotto (4b) essendo collegati tra loro, in corrispondenza di rispettive estremità opposte alla rispettiva apertura di ingresso/uscita, in modo tale che detti primo e secondo condotto siano in comunicazione tra loro e definiscano complessivamente un condotto d’insieme (2) del raccordo (1) ponente in comunicazione di fluido detta prima apertura di ingresso/uscita (3a) e detta seconda apertura di ingresso/uscita (4a); - predisporre almeno una prima bussola (11) avente conformazione a cilindro cavo e presentante un asse di sviluppo longitudinale, detta prima bussola (11) essendo associabile al primo elemento tubolare (3) in modo tale da circondarlo esternamente e da creare, tra la bussola stessa e il primo elemento tubolare, un alloggiamento anulare (12) destinato a ricevere in inserimento una tubazione (T), tale tubazione risultando interposta tra il primo elemento tubolare e la prima bussola, detta prima bussola avendo una superficie interna (11a), destinata ad essere rivolta verso il primo elemento tubolare (3), e una superficie esterna (11b), in cui almeno detto primo elemento tubolare (3) ha una superficie esterna (6) destinata ad essere rivolta verso detta prima bussola (11) e una superficie interna (7) rivolta verso, e definente, detto primo condotto (3b), detta prima bussola (11) essendo configurata per operare almeno in una configurazione di inserimento, nella quale consente l’inserimento di una tubazione (T) in detto alloggiamento anulare (12), e una configurazione di serraggio, nella quale pressa e blocca stabilmente e a tenuta di fluido la tubazione nell’alloggiamento anulare; - predisporre almeno un primo porta-bussola (30) configurato per montare detta prima bussola (11) a detto primo elemento tubolare (3) in modo tale che la prima bussola (11) risulti posizionata attorno al primo elemento tubolare (3), ad una determinata distanza da esso, e definisca detto alloggiamento anulare (12), in cui detto primo porta-bussola (30) comprende una porzione di tenuta (31) destinata ad essere avvolta esternamente, a contatto, ad un settore di tenuta (40) del primo elemento tubolare (3), detta porzione di tenuta (31) essendo configurata per risultare interposta tra una porzione della tubazione (T), una volta inserita nell’alloggiamento anulare (12), e detto settore di tenuta (40) del primo elemento tubolare (3), detta porzione di tenuta (31) del primo porta-bussola (30) realizzando una guarnizione a tenuta di fluido almeno quando detta prima bussola (11) è in detta configurazione di serraggio, evitando il trafilamento di fluido tra il primo condotto (3b) e l’esterno del raccordo (1); - associare esternamente il primo porta-bussola (30) al primo elemento tubolare (3), con detta porzione di tenuta (31) avvolta esternamente, a contatto, al settore di tenuta (40) del primo elemento tubolare; - associare detta prima bussola (11) a detto primo porta-bussola, in modo tale che la prima bussola (11) circondi esternamente il primo elemento tubolare (3) e crei, tra la superficie interna (11a) della bussola stessa e la superficie esterna (6) del primo elemento tubolare, detto alloggiamento anulare (12).
  15. 15. Metodo secondo la rivendicazione 14 in cui, in detta fase di predisporre almeno un primo porta-bussola (30), detto primo porta-bussola - comprendente detta porzione di tenuta (31) - è realizzato in pezzo unico, preferibilmente mediante un’operazione di stampaggio, e/o in cui il primo porta-bussola (30) è realizzato in gomma o in materiale plastico, e/o in cui almeno detta porzione di tenuta (31) del primo porta-bussola (30), o preferibilmente l’intero primo porta-bussola (30), è realizzato in un materiale atto a subire una deformazione, elastica o plastica, a seguito del passaggio della prima bussola (11) dalla configurazione di inserimento alla configurazione di serraggio, in modo tale da determinare un bloccaggio a tenuta di fluido della tubazione (T) nell’alloggiamento anulare (12).
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