IT201800000777A1 - Kit e metodo per realizzare un modulo di mobile, nonché modulo di mobile comprendente detto kit - Google Patents

Kit e metodo per realizzare un modulo di mobile, nonché modulo di mobile comprendente detto kit Download PDF

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kit
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IT201800000777A
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Roberto Masciocchi
Manuel Cecchele
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Ultramateria Srl
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Description

Domanda di Brevetto per Invenzione Industriale dal titolo:
“KIT E METODO PER REALIZZARE UN MODULO DI MOBILE, NONCHÉ MODULO DI MOBILE COMPRENDENTE DETTO KIT”
DESCRIZIONE
Campo di applicazione
La presente invenzione è generalmente applicabile al settore tecnico dei mobili. In particolare, l’invenzione ha per oggetto un kit per realizzare un modulo di mobile, ancor più in particolare di un mobile per cucine.
Stato della Tecnica
Com’è noto, esistono mobili modulari per cucine composti da più moduli che vengono fissati reciprocamente. Ciascuno dei moduli definisce un vano accessibile dall'esterno per ricevere uno o più rispettivi elettrodomestici da incasso quali forno, lavastoviglie, frigorifero. In alternativa, ciascun modulo supporta un lavello, un piano cottura, un piano di lavoro o quant'altro ed il rispettivo vano viene usato per il ricovero di oggetti vari. Ad esempio, il vano disposto sotto al lavello viene generalmente impiegato per ospitare i contenitori per i rifiuti. I moduli vengono fissati tra loro in modo da definire un mobile.
Secondo una tecnica nota, ciascun modulo viene realizzato a partire da due pannelli in legno che definiscono i fianchi del modulo e che vengono fissati rigidamente tra loro mediante due elementi prismatici di collegamento, detti in gergo "catenarie", anch'esse in legno, che vengono collegate ai pannelli in corrispondenza dei rispettivi lati superiori e disposte reciprocamente distanziate in modo che tra di esse rimanga uno spazio per l'eventuale alloggiamento del lavello. Per il fissaggio delle catenarie ai pannelli vengono impiegate delle spine inserite in apposite sedi previamente praticate nei suddetti componenti ed ivi fissate mediante una sostanza collante che garantisce la stabilità del collegamento.
I due pannelli vengono ulteriormente fissati sui rispettivi lati inferiori mediante un ulteriore pannello in legno che definisce la base del modulo e che supporta gli elettrodomestici da incasso o altri oggetti. Uno dei lati rimanenti del modulo viene talvolta chiuso da un ulteriore pannello in legno che definisce la schiena del modulo.
Generalmente, in fase di montaggio della cucina, uno sportello viene incernierato al lato aperto del modulo, mentre il lato superiore del modulo viene chiuso da un lavabo, un piano cottura, un piano di lavoro o quant'altro.
La suddetta tecnica nota presenta un primo inconveniente legato al materiale impiegato. Specificamente, il legno è poco adatto a venire impiegato in ambienti umidi, quali ad esempio le cucine, poiché l'umidità provoca deformazioni e deterioramento superficiale dei pannelli, che vanno a detrimento sia della funzionalità del mobile che del suo aspetto estetico. Questo inconveniente è particolarmente evidente per il legno truciolare, generalmente impiegato per realizzare i pannelli e le catenarie, in quanto esso tende a deteriorarsi in modo relativamente rapido.
Un ulteriore inconveniente della suddetta tecnica nota è legato allo spessore dei pannelli e delle catenarie, il quale dev'essere abbastanza alto per consentire di praticarvi le sedi per le spine. Ne consegue che il peso complessivo di ciascun modulo è relativamente elevato, con ripercussioni sulle spese di trasporto e di montaggio.
L'elevata dimensione trasversale dei pannelli e delle catenarie causa l'ulteriore inconveniente che, a parità di ingombro esterno del modulo, il suo spazio interno si riduce. Questo inconveniente è particolarmente importante nei moduli che devono ospitare elettrodomestici da incasso, poiché le dimensioni di questi ultimi sono vincolate allo spazio interno dei moduli.
Una variante esecutiva nota prevede di impiegare pannelli in plastica rivestiti da un foglio in materiale legnoso o metallico avente funzione meramente estetica, e/o di impiegare catenarie in metallo. In questa variante esecutiva, il montaggio avviene in modo del tutto analogo a quello della precedente variante, vale a dire mediante spine e colla. Com'è altresì noto, talvolta le sedi per le spine appartengono ad inserti in legno o in plastica i quali vengono accoppiati a rispettivi alloggiamenti ricavati nei pannelli e/o nelle catenarie ed ivi fissati tramite colla o viti.
La suddetta variante consente di ridurre la sensibilità dei moduli all'umidità, nonché di limitarne il peso ed aumentarne la robustezza, ma non è in grado di risolvere efficacemente il problema della limitazione dello spazio interno dei moduli, poiché anche in questo caso l'impiego delle spine incollate vincola lo spessore dei componenti.
Inoltre, sia la suddetta tecnica nota che la sua variante sopra descritta presentano un inconveniente legato al fatto che, per ottenere una stabilità ed una precisione di montaggio sufficiente, ciascun modulo deve venire montato ed incollato in fabbrica. Questo comporta una maggiore spesa per il trasporto dei moduli al cliente, a causa dell'ingombro dei moduli montati.
Un ulteriore inconveniente è il fatto che l'incollaggio dei vari componenti ne ostacola il successivo smontaggio e smaltimento alla fine dell'utilizzo del modulo.
Secondo una seconda tecnica nota, la struttura del mobile viene prodotta in acciaio saldato.
Le strutture realizzate con la suddetta seconda tecnica nota sono robuste e resistenti all'umidità.
Tuttavia, le suddette strutture devono venire necessariamente fornite al cliente già saldate e, pertanto, presentano gli stessi inconvenienti di trasporto già ricordati per la tecnica precedentemente descritta.
Inoltre, le suddette strutture presentano come ulteriore svantaggi peso e costi superiori a strutture di pari ingombro ottenute con la precedente tecnica nota. Per tali motivi, le strutture in acciaio saldato vengono impiegate essenzialmente in cucine professionali, mentre sono generalmente inidonee all'utilizzo in cucine domestiche.
Presentazione dell’invenzione
La presente invenzione si prefigge di superare almeno parzialmente gli inconvenienti dell’arte nota sopra citati.
In particolare, è scopo dell’invenzione realizzare un modulo di mobile, preferibilmente ma non necessariamente di un mobile da cucina, che possa venire assemblato dal montatore direttamente nel sito di utilizzazione.
È un altro scopo dell’invenzione che il suddetto modulo sia smontabile una volta terminato l'uso.
È altresì scopo dell’invenzione che il suddetto modulo non subisca alterazioni in presenza di umidità.
È anche scopo dell'invenzione che il suddetto modulo sia più robusto e più leggero rispetto ai moduli della tecnica nota ottenuti per incollaggio.
È non ultimo scopo dell'invenzione che lo spazio interno delimitato dal suddetto modulo sia più ampio rispetto a quello dei moduli realizzati secondo le tecniche note sopra descritte, a parità di ingombro complessivo.
I suddetti scopi sono raggiunti da un modulo di mobile secondo la rivendicazione 9, nonché da un kit secondo la rivendicazione 1 e da un metodo secondo la rivendicazione 10 per realizzare tale modulo.
Ulteriori caratteristiche di dettaglio dell’invenzione vengono specificate nelle relative rivendicazioni dipendenti.
Vantaggiosamente, la possibilità che l'assemblaggio del modulo possa venire eseguito direttamente in loco dal montatore consente di ottimizzare i costi di trasporto, poiché il modulo può venire spedito smontato e, quindi, con un ingombro drasticamente inferiore rispetto a quello del modulo montato. A questo vantaggio può contribuire anche la leggerezza del kit.
Ancora vantaggiosamente, la possibilità di smontare il modulo al termine del suo utilizzo facilita lo smaltimento dei materiali costituenti, in particolare il loro riciclaggio.
Inoltre, vantaggiosamente, lo spazio più ampio offerto del modulo rende possibile alloggiare nello stesso degli elettrodomestici da incasso più ingombranti rispetto a quanto consentito dalla tecnica nota.
I suddetti scopi e vantaggi, assieme ad altri menzionati in seguito, appariranno più evidenti dalla seguente descrizione di alcune preferite forme esecutive dell’invenzione, che vengono illustrate a titolo indicativo e non limitativo con l’ausilio delle unite tavole di disegno.
Breve descrizione dei disegni
La Fig. 1 rappresenta il modulo di mobile ottenuto assemblando il kit dell'invenzione, in vista assonometrica.
La Fig. 2 rappresenta un particolare del modulo di Fig.1, ivi indicato con A, in vista assonometrica esplosa.
La Fig. 3 rappresenta il kit dell'invenzione per la realizzazione del modulo di Fig. 1, in vista assonometrica esplosa.
La Fig. 4 rappresenta il modulo della Fig. 1, in vista laterale destra e con un elemento rimosso per consentire la vista dell'interno.
La Fig. 5 rappresenta un dettaglio ingrandito della Fig.4, ivi indicato con B. La Fig. 6 rappresenta un particolare del modulo della Fig.4, ivi indicato con C, in vista sezionata.
Descrizione dettagliata di alcuni esempi di realizzazione preferiti Il modulo dell’invenzione, indicato in Fig. 1 complessivamente con 2, è particolarmente adatto all'impiego per la realizzazione di un mobile, preferibilmente da cucina. Il suddetto modulo 2 si adatta particolarmente a venire impiegato per supportare un lavello.
Nel seguito viene descritto un kit, indicato in Fig. 3 complessivamente con 1, per realizzare il suddetto modulo 2.
Il suddetto kit 1 comprende profilati metallici 3, ciascuno sviluppato secondo una rispettiva direzione longitudinale X con sezione trasversale uniforme. Sebbene le figure rappresentino tre dei suddetti profilati metallici 3, in varianti esecutive dell'invenzione il loro numero può essere di due o superiore a tre, in base alle esigenze.
Come si osserva in particolare nella Fig. 2, che rappresenta in vista esplosa ed ingrandita il particolare indicato in Fig. 1 con A, ed in Fig. 5, ciascun profilato metallico 3 comprende rispettive cavità 3a che formano parte integrante del profilato e che si estendono secondo la rispettiva direzione longitudinale X tra le due estremità contrapposte del profilato stesso.
Preferibilmente, ciascun profilato metallico 3 delimita internamente uno spazio tubolare, al cui interno sono disposte le rispettive cavità 3a. Più precisamente e come si osserva in dettaglio in Fig. 5, la sezione trasversale del profilato metallico 3 comprende un primo profilo anulare 3b che delimita esternamente il suddetto spazio tubolare e dalla cui parete interna aggettano dei secondi profili anulari 3c, in pezzo unico con il primo profilo anulare e che delimitano rispettivamente le cavità 3a. Sebbene il primo profilo anulare rappresentato nelle figure sia chiuso, in varianti esecutive dell'invenzione, non rappresentate nei disegni, esso può essere aperto.
Preferibilmente ma non necessariamente, i profilati metallici 3 presentano la stessa sezione trasversale, con vantaggio di essere ricavabili per taglio da una stessa barra. Inoltre, preferibilmente, i profilati metallici 3 presentano anche la stessa lunghezza, in modo da essere intercambiabili uno con l'altro, a vantaggio della facilità di assemblaggio del kit 1.
Il kit 1 comprende anche delle viti 7, che vengono avvitate alle due porzioni di estremità di ciascuna cavità 3a di ciascun profilato metallico 3. Si precisa fin d'ora che, per semplicità, le figure riportano i riferimenti numerici soltanto per alcune delle viti ivi rappresentate. Lo stesso vale per altri componenti del kit 1 che verranno descritti in seguito. Si precisa inoltre che l'uso di uno stesso riferimento numerico 7 per indicare tutte le viti non implica che tali viti siano identiche.
Il kit 1 comprende anche due primi elementi in lamiera 5, anch'essi in materiale metallico, ciascuno provvisto di una pluralità di fori passanti 6 per accogliere le suddette viti 7. Preferibilmente ma non necessariamente, i primi fori passanti 6 sono di diametro superiore a quello delle viti 7, in modo da accoglierle con un leggero gioco e facilitare l'assemblaggio del kit 1.
Preferibilmente ma non necessariamente, due o più delle suddette viti 7 sono uguali tra loro, così da limitare il numero di elementi tra loro differenti del kit 1 e facilitarne l'assemblaggio, come apparirà più chiaro in seguito.
I profilati metallici 3 e i due primi elementi in lamiera 5 sopra descritti vengono posizionati in una configurazione operativa in cui i profilati metallici 3 sono interposti tra i primi elementi in lamiera 5, questi ultimi disposti reciprocamente affacciati. In particolare, ciascun profilato metallico 3 presenta le rispettive estremità contrapposte disposte a contatto rispettivamente con i due primi elementi in lamiera 5 in modo che le due cavità 3a siano allineate ai fori passanti 6 dei due primi elementi in lamiera 5.
Le viti 7 vengono avvitate alle cavità 3a in modo da fissare i due primi elementi in lamiera 5 alle estremità dei due profilati metallici 3 così da ottenere il modulo 2. Si comprende che il suddetto modulo 2 è funzionalmente analogo ai moduli in legno per mobili modulari per cucina dei tipi noti descritti in precedenza. In particolare, i due primi elementi in lamiera 5 corrispondono ai pannelli laterali di un modulo in legno di tipo noto e definiscono i fianchi del modulo, mentre i profilati metallici 3 corrispondono alle catenarie.
Tuttavia, a differenza dei moduli di tipo noto, il modulo 2 sopra descritto viene assemblato utilizzando esclusivamente elementi meccanici, in particolare viti 7 avvitate a sedi appartenenti agli elementi del kit 1. In particolare, l'uso di profilati metallici e di elementi in lamiera consente di ottenere un modulo 2 robusto senza necessità di impiegare colla per i collegamenti, ma ricorrendo soltanto alle suddette viti 7. Ne consegue che un modulo realizzato con il suddetto kit 1 non necessita di assemblaggio in fabbrica ma può venire assemblato direttamente nel sito di realizzazione del mobile. Questo consente di limitare notevolmente lo spazio occupato dal kit 1 durante la spedizione rispetto all'ingombro del modulo assemblato, raggiungendo lo scopo di consentire una corrispondente riduzione di costo di trasporto.
L'impiego di elementi di collegamento meccanici consente anche di smontare facilmente il modulo una volta che ne sia terminato l'uso, raggiungendo un ulteriore scopo dell'invenzione.
Inoltre, poiché il suddetto modulo 2 è in metallo, esso è insensibile all'umidità e, pertanto, raggiunge un ulteriore scopo dell'invenzione. In particolare, il suddetto modulo 2 è particolarmente adatto a venire impiegato come modulo di sostegno per un lavello.
Per lo stesso motivo, il modulo 2 è più robusto e più leggero rispetto ai moduli della tecnica nota ottenuti per incollaggio, raggiungendo così un ulteriore scopo dell'invenzione.
Un ulteriore vantaggio del kit 1 è legato ai profilati metallici 3 utilizzati come catenarie, che sono ottenibili mediante un'unica operazione di taglio da un profilato estruso e che sono già provvisti di cavità 3a utilizzabili direttamente come sedi per le viti 7, senza bisogno di un'ulteriore operazione per realizzare le sedi stesse, né di aggiungere ulteriori componenti al kit 1, come invece avviene nella tecnica nota sopra descritta.
I primi elementi in lamiera 5 presentano l'ulteriore vantaggio di avere uno spessore ridotto rispetto ai pannelli in legno dei mobili di tipo noto a parità di resistenza meccanica, in modo che il modulo 2 delimiti uno spazio interno corrispondentemente più ampio, a parità di ingombro complessivo.
Il modulo 2 viene rappresentato in vista laterale nella Fig.4, in cui uno dei due primi elementi in lamiera 5 è stato rimosso per evidenziare la posizione dei tre profilati metallici 3. Come si osserva nella figura, i profilati metallici 3 collegano i primi elementi in lamiera 5 in corrispondenza di due primi bordi contrapposti di questi ultimi, in modo da ottenere un modulo stabile e robusto. In particolare, due profilati metallici 3 sono disposti in corrispondenza di due vertici contrapposti del bordo superiore dei primi elementi in lamiera 5, così che tra di essi venga definito uno spazio libero per accogliere un lavello. Un terzo elemento prismatico 3 è invece disposto in corrispondenza del bordo inferiore dei primi elementi in lamiera 5, a vantaggio della stabilità del modulo 2. Inoltre, il terzo elemento prismatico 3 ha anche la funzione di delimitare posteriormente lo spazio interno del modulo 2, fungendone da bordo di contenimento.
Evidentemente, i fori passanti 6 dei primi elementi in lamiera 5 sono disposti in modo tale da permettere il posizionamento dei profilati metallici 3 come sopra descritto e, pertanto, si trovano in prossimità di ciascuno dei due bordi contrapposti dei primi elementi in lamiera 5. Inoltre, preferibilmente, i suddetti fori passanti 6 sono disposti in modo che, quando i due primi elementi in lamiera 5 sono disposti in configurazione operativa, i fori passanti 6 sono reciprocamente allineati secondo direzioni parallele tra loro, in modo che i profilati metallici 3 vengano fissati in posizioni reciprocamente parallele.
Nella variante in cui vengono impiegati soltanto due profilati metallici 3 anziché tre, questi sono preferibilmente disposti in corrispondenza del bordo superiore dei primi elementi in lamiera 5, come sopra descritto, mentre il terzo profilato metallico 3 viene omesso. In questo caso, le funzioni del terzo profilato metallico 3 possono venire svolte da un secondo elemento in lamiera 8, che verrà descritto in seguito.
Preferibilmente, ciascun profilato metallico 3 comprende due cavità 3a, a vantaggio della stabilità del collegamento. Conseguentemente, ciascun primo elemento in lamiera 5 presenta coppie di fori passanti 6 in numero pari al numero dei profilati metallici 3, i due fori passanti 6 di ciascuna coppia essendo distanziati reciprocamente di una distanza pari alla distanza tra le due cavità 3a di un corrispondente profilato metallico 3 per accogliere le due viti 20 che fissano tale profilato metallico 3 al primo elemento in lamiera 5.
È peraltro evidente che, in varianti esecutive dell'invenzione non rappresentate nei disegni, ciascun profilato metallico 3 può avere un qualsivoglia numero di cavità 3a in base alle esigenze, anche una soltanto.
Per quanto riguarda le viti 7, preferibilmente esse sono autofilettanti e le cavità 3a presentano una dimensione trasversale inferiore al diametro delle viti stesse, in modo che l'avvitatura di queste ultime determini la creazione della madrevite nella cavità 3a. Vantaggiosamente, l'impiego di viti autofilettanti consente di ridurre il costo di produzione del kit 1, in quanto evita un'operazione separata per filettare le cavità 3a. Si precisa che, per semplicità, le viti 7 rappresentate nei disegni hanno una forma generica, ma esse sono preferibilmente del tipo specificamente adatto al tipo di metallo degli elementi in cui vengono avvitate.
Preferibilmente, i profilati metallici 3 sono in alluminio, che oltre alla leggerezza presenta un'elevata duttilità che lo rende particolarmente adatto alla penetrazione da parte delle suddette viti autofilettanti.
Per quanto concerne i due primi elementi in lamiera 5, preferibilmente essi sono in lamiera d'acciaio, che vantaggiosamente coniuga un'elevata resistenza ad una buona lavorabilità.
Ancora preferibilmente, ciascuno dei primi elementi in lamiera 5 comprende una rispettiva porzione piana 5a e porzioni di bordo 5b aggettanti dalla porzione piana 5a e delimitanti perimetralmente quest'ultima. Le porzioni di bordo 5b vengono ottenute per piegatura da un'unica lamiera a cui appartiene anche la porzione piana 5a. Vantaggiosamente, le porzioni di bordo 5b conferiscono rigidezza al rispettivo elemento in lamiera e consentono quindi di ridurre lo spessore di quest'ultimo, a vantaggio di un minor peso e di un minor costo. Preferibilmente, ciascun primo elemento in lamiera 5 viene predisposto in modo che una delle porzioni di bordo 5b sia disposta sul lato del modulo 2 rivolto anteriormente quando quest'ultimo è in esercizio. Ancora preferibilmente, ciascun primo elemento in lamiera 5 presenta una forma generalmente rettangolare e comprende quattro delle suddette porzioni di bordo 5b, che delimitano il primo elemento in lamiera sui rispettivi lati, a vantaggio della rigidezza di quest'ultimo.
Ancora preferibilmente, i due elementi in lamiera 5 presentano forme reciprocamente speculari.
Inoltre, preferibilmente, uno dei primi elementi in lamiera 5 presenta due o più ulteriori fori passanti 13 per consentire l'eventuale fissaggio di due cerniere di uno sportello, non rappresentato nelle figure ma di per sé noto.
Preferibilmente, il kit 1 comprende anche un secondo elemento in lamiera piegata 8 che definisce la parete inferiore del modulo 2 ed ha una funzione analoga al corrispondente pannello impiegato nei moduli in legno di tipo noto sopra descritti. Il secondo elemento in lamiera piegata 8 è provvisto di una porzione piana 8a e di due porzioni di bordo 8b che aggettano da due rispettivi lati contrapposti della suddetta porzione piana 8a e che sono provvisti di rispettivi fori passanti 10. In particolare, le porzioni di bordo 8b vengono ottenute per piegatura di un'unica lamiera a cui appartiene anche la porzione piana 8a.
Il secondo elemento in lamiera piegata 8 viene posizionato con le porzioni di bordo 8b a contatto rispettivamente con i due primi elementi in lamiera piegata 5 e con i fori passanti 10 allineati rispettivamente ad altrettanti fori passanti 6 dei primi elementi in lamiera piegata 5 quando questi ultimi sono disposti nella suddetta configurazione operativa. I suddetti fori passanti 6, 10 vengono impiegati per fissare il secondo elemento in lamiera piegata 8 ai due primi elementi in lamiera piegata 5 tramite viti 7, preferibilmente autofilettanti.
Il secondo elemento in lamiera piegata 8 presenta preferibilmente una forma generalmente rettangolare. Ancora preferibilmente, esso è delimitato sugli altri due lati da due ulteriori porzioni di bordo 8c, che contribuiscono alla rigidezza del secondo elemento in lamiera piegata 8 e che hanno funzione estetica.
Preferibilmente, le suddette porzioni di bordo 8b, 8c aggettano dalla porzione piana 8a in una stessa direzione ed il secondo elemento in lamiera 8 viene collegato agli altri componenti del kit 1 in modo che le suddette porzioni di bordo siano tutte aggettanti verso il basso.
Secondo quanto accennato in precedenza, una variante esecutiva non rappresentata nei disegni prevede solamente i due profilati metallici 3 disposti sul lato superiore del modulo 2, mentre la funzione del terzo profilato metallico disposto sul lato inferiore viene assolta dal suddetto secondo elemento in lamiera piegata 8. In quest'ultimo caso, quando il kit 1 viene assemblato preferibilmente una delle porzioni di bordo 8c del secondo elemento in lamiera piegata 8 aggetta verso l'alto e funge da bordo di contenimento posteriore dello spazio interno del modulo 2.
Preferibilmente, il kit 1 comprende anche una o più barre di supporto 11, preferibilmente in metallo, ad esempio in alluminio. Le barre di supporto 11, visibili nelle Figg.3 e 6, vengono posizionate a contatto con la faccia del secondo elemento in lamiera piegata 8 che, nella suddetta configurazione operativa, è contrapposta ai profilati metallici 3, vale a dire la faccia che in esercizio è rivolta verso il basso, e vengono fissate al resto del modulo 2 per conferire rigidezza al secondo elemento in lamiera piegata 8 così da aumentarne la capacità di carico.
Preferibilmente, le barre di supporto 11 si sviluppano secondo rispettive direzioni longitudinali con sezioni uniformi. Ancora preferibilmente, le due estremità contrapposte di ciascuna barra di supporto 11 viene fissata rispettivamente ai due primi elementi in lamiera piegata 5 mediante rispettive viti 7, anch'esse preferibilmente autofilettanti. A tal fine, ciascuna barra di supporto 11 è provvista alle rispettive estremità di corrispondenti primi fori 12, visibili in Fig. 3, che ricevono le suddette viti 7 e che, in posizione di assemblaggio, sono allineati ad altrettanti fori passanti 6 dei primi elementi in lamiera 5. Ancora preferibilmente, i fori passanti 6 appena menzionati coincidono con quelli impiegati per fissare il secondo elemento in lamiera piegata 8 ai primi elementi in lamiera 5, con il vantaggio di limitare il numero di viti 7 da avvitare e di aumentare la robustezza del modulo 2.
Preferibilmente, il kit 1 comprende anche una pluralità di piedini di supporto 14 che vengono fissati a corrispondenti fori 15 delle barre di supporto 11 mediante corrispondenti viti 7, anch'esse preferibilmente autofilettanti, come si osserva in Fig. 6. In esercizio, i suddetti piedini di supporto 14 mantengono il modulo 2 leggermente rialzato rispetto al pavimento per definire uno spazio sottostante che, vantaggiosamente, consente il passaggio di cavi o tubi, l'evaporazione dell'umidità e lo scolo di eventuali versamenti d'acqua.
Preferibilmente, il kit 1 comprende anche un terzo elemento laminare, non rappresentato nei disegni, disposto perpendicolarmente ai due primi elementi in lamiera 5 per chiudere, parzialmente o completamente, il lato del modulo 2 che in esercizio è disposto posteriormente. Il terzo elemento laminare definisce quindi la schiena del modulo 2. Preferibilmente il terzo elemento laminare è provvisto di una pluralità di fori passanti che accolgono delle viti, preferibilmente autofilettanti, per il fissaggio ai due primi elementi in lamiera 5.
Preferibilmente, uno o ciascuno dei profilati metallici 3 comprende una o più scanalature passanti 4, estese secondo la direzione longitudinale X dell'elemento prismatico, che accoglie ad incastro un corrispondente bordo del suddetto terzo elemento laminare a vantaggio della stabilità del collegamento di quest'ultimo.
Come descritto in precedenza, il modulo 2 ottenuto assemblando il kit 1 in una qualsiasi delle sue varianti sopra descritte è particolarmente adatto a venire impiegato per la realizzazione di un mobile modulare, in particolare per cucina. Ancor più in particolare, il suddetto modulo 2 è adatto a venire impiegato come modulo sottolavello.
Come anticipato, l'invenzione riguarda anche un metodo per realizzare un modulo 2 per un mobile.
Il metodo comprende una prima operazione di predisporre due elementi in lamiera 5 e due profilati metallici 3 del tipo sopra descritto. Il metodo prevede inoltre un'operazione di disporre i suddetti profilati metallici 3 tra i due elementi in lamiera 5 disposti affacciati, con le estremità di ciascun profilato metallico 3 a contatto rispettivamente con i due elementi in lamiera 5.
Il metodo prevede un'ulteriore operazione di inserire una vite 7 in ciascun foro passante 6 ed avvitarla direttamente nella cavità longitudinale passante 3a di un corrispondente profilato metallico 3 così da fissare quest'ultimo al corrispondente primo elemento in lamiera 5.
Preferibilmente, gli elementi in lamiera 5 vengono ottenuti per tranciatura e piegatura di una lamiera.
Ancora preferibilmente, i profilati metallici 3 vengono ottenuti per taglio a misura da un corrispondente profilato.
Ancora preferibilmente, gli elementi in lamiera 5 e/o i profilati metallici 3 vengono verniciati e/o trattati superficialmente al fine di accrescerne la resistenza alla corrosione e/o ottenere particolari effetti estetici.
Da quanto sopra descritto, si comprende che il kit dell’invenzione, così come il modulo per mobile ottenuto dal kit stesso ed il metodo per la realizzazione del modulo, raggiungono tutti gli scopi prefissati.
In particolare, il kit viene assemblato esclusivamente mediante viti e senza colla. Pertanto, il modulo può venire assemblato dal montatore direttamente nel sito di utilizzazione. Per lo stesso motivo, il modulo è smontabile una volta terminato l'uso.
Inoltre, il modulo non subisce alterazioni in presenza di umidità, in quanto è realizzato in metallo. Per lo stesso motivo, il modulo è più robusto e più leggero rispetto ai moduli della tecnica nota ottenuti per incollaggio.
Inoltre, poiché le pareti del modulo sono in lamiera, lo spazio interno delimitato dal modulo stesso è più ampio rispetto a quello dei moduli realizzati secondo le tecniche note sopra descritte, a parità di ingombro complessivo.
L’invenzione è suscettibile di modifiche e varianti tutte rientranti nel concetto inventivo espresso nelle rivendicazioni allegate. In particolare, gli elementi dell’invenzione potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti e potranno venire impiegati materiali diversi ma equivalenti a quelli sopra descritti a seconda delle esigenze, senza tuttavia uscire dall'ambito dell’invenzione.
Laddove gli elementi tecnici specificati nelle rivendicazioni sono seguiti da segni di riferimento, tali segni di riferimento vengono inclusi al solo scopo di migliorare l'intelligenza dell’invenzione e, pertanto, essi non comportano alcuna limitazione all'ambito di tutela rivendicato.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Kit (1) per modulo di mobile (2), detto kit comprendendo: - una pluralità di profilati metallici (3) sviluppati con sezioni uniformi secondo rispettive direzioni longitudinali (X) e provvisti di rispettive cavità (3a) estese secondo dette direzioni longitudinali (X) tra le estremità contrapposte di detti profilati metallici (3); - una pluralità di viti (7) avvitabili alle porzioni di estremità di dette cavità (3a); - due primi elementi in lamiera (5), ciascuno provvisto di una pluralità di fori passanti (6) per il passaggio di dette viti (7) ed il loro avvitamento a dette porzioni di estremità di dette cavità (3a) quando detti profilati metallici (3) sono interposti tra detti due primi elementi in lamiera (5) disposti reciprocamente affacciati.
  2. 2. Kit (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che dette viti (7) sono di tipo autofilettante e che dette cavità (3a) presentano una dimensione trasversale inferiore al diametro di dette viti (7).
  3. 3. Kit (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 o 2, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti profilati metallici (3) comprende due di dette cavità (3a).
  4. 4. Kit (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzato dal fatto che i fori passanti (6) di un primo di detti due primi elementi in lamiera (5) sono allineati ai fori passanti (6) di un secondo di detti due primi elementi in lamiera (5) secondo direzioni parallele tra loro quando detti due primi elementi in lamiera (5) sono disposti reciprocamente affacciati.
  5. 5. Kit (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 4, caratterizzato dal fatto che detta pluralità di profilati metallici (3) comprende almeno tre di detti profilati metallici (3) e che detti fori passanti (6) di ciascun primo elemento in lamiera (5) sono disposti in prossimità di ciascuno di due bordi contrapposti di detto primo elemento in lamiera (5) per fissare due di detti tre profilati metallici (3) in corrispondenza di uno di detti due bordi contrapposti ed un terzo di detti tre profilati metallici (3) in corrispondenza dell'altro di detti due bordi contrapposti.
  6. 6. Kit (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 5, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti due primi elementi in lamiera (5) è una lamiera piegata e comprende una rispettiva porzione piana (5a) delimitata perimetralmente da porzioni di bordo (5b) aggettanti da detta porzione piana (5a).
  7. 7. Kit (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 6, caratterizzato dal fatto di comprendere un secondo elemento in lamiera piegata (8) provvisto di una porzione piana (8a), di due porzioni di bordo (8b) aggettanti da due rispettivi lati contrapposti di detta porzione piana (8a) e di fori passanti (10) appartenenti a ciascuna di dette due porzioni di bordo (8b) per il fissaggio a corrispondenti fori passanti (6) di detti primi elementi in lamiera (5) tramite dette viti (7) quando detto secondo elemento in lamiera (8) è interposto tra detti due primi elementi in lamiera (5) disposti affacciati.
  8. 8. Kit (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 7, caratterizzato dal fatto di comprendere una o più barre di supporto (11) provviste di corrispondenti primi fori (12) per il fissaggio a rispettivi fori passanti (6) di detti primi elementi in lamiera (5) tramite dette viti (7).
  9. 9. Modulo di mobile (2) comprendente un kit (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 8, detti profilati metallici (3) essendo interposti tra detti due primi elementi in lamiera (5) disposti affacciati ed essendo fissati a detti due primi elementi in lamiera (5) mediante dette viti (7).
  10. 10. Metodo per realizzare un modulo di mobile (2), comprendente le seguenti operazioni: - predisporre due primi elementi in lamiera (5), ciascuno provvisto di una rispettiva pluralità di fori passanti (6); - predisporre una pluralità di profilati metallici (3) sviluppati con sezioni uniformi secondo rispettive direzioni longitudinali (X) e provvisti di rispettive cavità (3a) estese secondo dette direzioni longitudinali (X) tra due estremità contrapposte di detti profilati metallici (3); - disporre detti due profilati metallici (3) tra detti due primi elementi in lamiera (5) disposti affacciati, con dette estremità di ciascun profilato metallico (3) a contatto rispettivamente con detti due primi elementi in lamiera (5); - inserire una vite (7) in ciascuno di detti fori passanti (6) ed avvitarla ad una porzione di estremità di una corrispondente cavità (3a) di un corrispondente di detti profilati metallici (3) per fissare detto profilato metallico (3) ad uno di detti due primi elementi in lamiera (5).
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