IT201600103654A1 - Sistema di frenatura migliorato - Google Patents

Sistema di frenatura migliorato

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IT201600103654A1
IT201600103654A1 IT102016000103654A IT201600103654A IT201600103654A1 IT 201600103654 A1 IT201600103654 A1 IT 201600103654A1 IT 102016000103654 A IT102016000103654 A IT 102016000103654A IT 201600103654 A IT201600103654 A IT 201600103654A IT 201600103654 A1 IT201600103654 A1 IT 201600103654A1
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IT
Italy
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wheel
braking
shoe
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IT102016000103654A
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Claudio Paggiola
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Logistica Paggiola S R L
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Description

SISTEMA DI FRENATURA MIGLIORATO
DESCRIZIONE
Il presente brevetto è attinente ai sistemi di frenatura per ruote ed in particolare concerne un sistema di frenatura migliorato per ruote.
Il nuovo sistema di frenatura è particolarmente adatto ad essere applicato a carrelli di trasporto, ad esempio i carrelli postali.
I carrelli noti, e in particolare i carrelli postali di tipo noto, comprendono un telaio dotato di ruote girevoli e cesta di contenimento.
I carrelli del tipo noto sono anche dotati di sistemi di frenatura o di bloccaggio delle ruote.
Sono noti carrelli dotati di freni di stazionamento con azionamento a pedale, montati sulle ruote pivottanti del carrello.
Sono noti sistemi di frenatura montati sui supporti delle ruote stesse, e aventi un elemento di frenatura montato vicino alla periferia della ruota e dotato di uno o più pattini. L'elemento di frenatura viene generalmente attuato applicando una forza dall'esterno diretta a premere il pattino contro la superficie periferica della ruota e provocando la frenatura della ruota per attrito.
E' noto un sistema di frenatura dove il meccanismo di frenatura comprende una molla a C, le cui estremità sono fissate al supporto della ruota, mentre due pattini sono ottenuti per deformazione della molla sulla parte della molla rivolta verso la ruota. Un attuatore traslante in direzione radiale rispetto alla ruota spinge detti pattini sulla superficie periferica della ruota, che viene così frenata per attrito, mentre l'azione della molla a C contrasta quella di detto attuatore.
I pattini agiscono quindi sulla ruota in modo improvviso e non graduale, comportando, a lungo andare, usure localizzate o asimmetriche delle ruote. Sono noti sistemi di bloccaggio della ruota, montati sul supporto della ruota comprendenti un primo elemento incernierato al supporto e disposto in prossimità della periferia della ruota, un attuatore agente su detto primo elemento in direzione sostanzialmente secante rispetto alla periferia della ruota, e un pattino vincolato a detto primo elemento, in modo da risultare prossimo alla superficie periferica della ruota.
Detto attuatore, spingendo detto primo elemento verso la ruota, determina il contatto tra una superficie del pattino e la superficie periferica della ruota. Detto pattino ha forma sostanzialmente trapezoidale, con una base rivolta verso la ruota, ed è vincolato a detto primo elemento in modo da ruotare intorno al suo punto sostanzialmente centrale, rispetto ad un asse parallelo a quello di rotazione della ruota.
Con pattino in posizione di bloccaggio, ossia premuto con la sua base contro la superficie periferica della ruota, la rotazione della ruota provoca il trascinamento, ossia la rotazione del pattino, che riduce progressivamente la superficie a contatto con la ruota, fino a che il pattino è sostanzialmente impuntato con un solo spigolo contro la superficie periferica della ruota. In questo modo, il pattino è sostanzialmente incuneato tra la ruota e detto primo elemento, bloccando la rotazione della ruota.
Viceversa, con pattino in posizione di apertura, ossia distanziato dalla ruota, quest'ultima è libera di ruotare.
Detto attuatore è a sua volta azionato mediante un sistema simile ai freni a cavo per biciclette, costituiti da un cavo inguainato collegato all'attuatore e ad una leva di azionamento. Detto attuatore è normalmente spinto verso la ruota mediante un mezzo elastico, in modo che detto pattino sia normalmente in posizione di bloccaggio. Per consentire la rotazione delle ruote, l'utente deve tirare la leva di azionamento, determinando il sollevamento dell'attuatore e quindi l'apertura del sistema di bloccaggio. Quest'ultimo sistema non consente la frenatura per attrito, ma solo il bloccaggio totale della ruota.
I sistemi di frenatura sopra illustrati sono tutti montati sul supporto della ruota, ossia sono particolarmente strutturati in funzione del tipo di supporto e del tipo di ruota.
Oggetto del presente brevetto è un nuovo tipo di sistema di frenatura per ruote, e in particolare per ruote di carrelli, ad esempio di carrelli postali. Compito principale del nuovo sistema di frenatura è quello di poter essere montato con un proprio supporto dedicato.
Altro importante scopo del presente trovato è quello di evitare l'impuntamento del pattino sulla superficie periferica della ruota.
Altro importante scopo del presente trovato è quello di favorire un'usura uniforme della ruota.
Questi ed altri scopi, diretti e complementari, sono raggiunti dal nuovo sistema di frenatura per ruote, e in particolare per ruote di carrelli, ad esempio di carrelli postali.
Il nuovo sistema di frenatura comprende:
- almeno un supporto freno atto ad essere vincolato in prossimità della superficie periferica della ruota;
- almeno un pattino montato su detto supporto freno, e dove detto pattino a sua volta comprende una porzione di frenatura, destinata ad essere premuta contro la superficie periferica della ruota, detta porzione di frenatura essendo rigida e avente forma arcuata, con raggio di curvatura sostanzialmente corrispondente a quello della ruota;
e dove detto supporto freno è mobile in modo da spostare detto pattino tra almeno una posizione di apertura, in cui non c'è alcun punto di contatto tra detta porzione di frenatura e la superficie periferica della ruota, e una posizione di frenatura, in cui detta porzione di frenatura del pattino è concentrica alla ruota e insiste sulla superficie periferica della ruota.
Detta porzione di frenatura è particolarmente conformata per evitare l'impuntamento del pattino sulla ruota: in particolare la superficie di frenatura, ossia la superficie di detta porzione di frenatura destinata ad essere rivolta verso la ruota, è dotata di uno o più rilievi, preferibilmente e vantaggiosamente arrotondati, che facilitano lo scivolamento del pattino sulla superficie periferica della ruota, garantendo inoltre un'usura uniforme della ruota stessa.
In detta posizione di frenatura, tutti detti rilievi sono a contatto con la superficie periferica della ruota.
Detto pattino può anche vantaggiosamente essere vincolato a detto supporto in modo basculante, ossia mediante una cerniera o perno tale da essere normalmente posizionato sostanzialmente orizzontale o leggermente inclinato, e dove, spostando detto supporto in posizione di frenatura e per effetto del contatto con la ruota, detto pattino ruota in modo che la superficie di contatto tra detta porzione di frenatura e la superficie periferica della ruota aumenti progressivamente fino a che, in detta posizione di frenatura, detta porzione di frenatura è completamente in aderenza alla ruota.
Tale accorgimento permette che la porzione di frenatura del pattino entri in contatto con la ruota in modo graduale, così da agire sulla superficie periferica della ruota nel modo più uniforme possibile.
Nella soluzione preferita, detto almeno un supporto freno è vincolato in prossimità di detta ruota, ad esempio al telaio del carrello su cui detta ruota è a sua volta montata, ed è vincolato in modo ruotabile intorno ad un perno disposto orizzontalmente, mentre detto pattino è vincolato a detto supporto lateralmente a detto perno, in modo che detto supporto funge da leva, e dove la rotazione del supporto comporta la traslazione di detto pattino in direzione sostanzialmente radiale rispetto alla ruota.
Il nuovo sistema di frenatura comprende anche almeno un attuatore atto a provocare la rotazione di detto supporto, in un verso o nel verso opposto, detto attuatore essendo ad esempio ed opportunamente un sistema del tipo a cavo, ossia comprende una barra o cavo inguainato vincolato a detto supporto in posizione laterale rispetto a detto perno, e una leva azionabile a mano collegata a detta barra o cavo, e dove l'azione sulla leva provoca la rotazione del supporto e la conseguente traslazione del pattino.
Nel caso di carrelli postali, o di carrelli in genere, detto supporto è ad esempio vincolato al telaio del carrello, in posizione sovrastante la ruota, ossia non è in alcun modo vincolato al supporto della ruota.
Il sistema può comprendere una coppia di detti supporti con relativo pattino, uno per ciascuna ruota dello stesso asse, e dove detti supporti sono entrambi vincolati ad un medesimo perno o barra di rotazione, disposta in direzione parallela all'asse di rotazione delle ruote. Un'ulteriore barra di unione dei due supporti, ad esempio parallela a detta barra di rotazione, serve da ancoraggio per detto cavo o barra dell'attuatore. In questo modo, l'azione dell'attuatore agisce contemporaneamente su entrambi i supporti, provocando la frenatura contemporanea di entrambe le ruote.
Le caratteristiche del nuovo sistema di frenatura saranno meglio chiarite dalla seguente descrizione con riferimento alle tavole di disegno, allegate a titolo di esempio non limitativo.
In figura 1 è schematizzato il nuovo sistema frenante completo (1), mentre in figura 1a è rappresentato un dettaglio del supporto freno (20) e del pattino di frenatura (30) in posizione di frenatura, dove detto pattino (30) agisce sulla superficie periferica (R1) della ruota (R).
In figura 2 è rappresentata una vista tridimensionale del solo pattino di frenatura (30).
In figura 3 è rappresentata una vista laterale del solo pattino di frenatura (30), dove sono visibili dei rilievi (32) elevantesi dalla porzione di frenatura (31).
In figura 4 è rappresentato un carrello (C) montante il nuovo sistema di frenatura (10), mentre la figura 4a mostra il dettaglio del sistema di frenatura (10) di una ruota (R), montato sul telaio (T) del carrello (C), mediante struttura scatolare (S) di supporto.
Il nuovo sistema di frenatura (10) per ruote (R) è particolamente e vantaggiosamente applicabile su carrelli (C), ad esempio del tipo postali, come rappresentato nelle figure 4 e 4a.
Con riferimento a figure 1 e 1a, il nuovo sistema di frenatura (10) comprende un supporto freno (20) atto ad essere vincolato in modo da trovarsi in prossimità della superficie periferica (R1) della ruota (R) da frenare, e almeno un pattino (30) montato su detto supporto freno (20). Detto supporto freno (20) è una leva mobile, atta a da spostare detto pattino (30) tra almeno una posizione di apertura, in cui non c'è alcun punto di contatto tra il pattino (30) e la superficie periferica (R1) della ruota (R), e una posizione di frenatura, mostrata nelle figure 1 e 1a, in cui il pattino (30) agisce sulla superficie periferica (R1) della ruota (R), che viene frenata per attrito.
Detto supporto (20) comprende un corpo sostanzialmente a C, con una porzione centrale (21) sostanzialmente piana e due porzioni laterali (22, 23) sostanzialmente piane e tra loro parallele, tra le quali è alloggiato detto almeno un pattino (30).
Dette porzioni laterali (22, 23) comprendono fori o sedi (24) o mezzi di vincolo di detto supporto (20) ad un perno o barra (40), disposta parallelamente all'asse (X) di rotazione della ruota (R), e rispetto alla quale detto supporto freno (20) ruota in modo da spostare detto pattino (30) tra le posizioni di apertura e frenatura.
Detto pattino (30), mostrato in dettaglio in figura 2 e 3, a sua volta comprende parti di vincolo (331, 332) a detto supporto freno (20) e una porzione di frenatura (31), destinata ad essere premuta contro la superficie periferica (R1) della ruota (R).
Detta porzione di frenatura (31) è sostanzialmente rigida e ha forma arcuata, con raggio di curvatura sostanzialmente corrispondente a quello della ruota (R).
La superficie di frenatura (34), ossia la superficie di detta porzione di frenatura (31) destinata ad essere rivolta verso la ruota (R), è dotata di uno o più rilievi (32) smussati o arrotondati, atti a favorire lo scivolamento sulla ruota, evitando usure localizzate.
Detto pattino (30) è vincolato a detto supporto (20) mediante una cerniera o perno (33), ad esempio inserito in fori (332) realizzati su dette parti di vincolo (331) di detto pattino (30). Detto pattino (30) è vincolato a detto supporto (20) in posizione laterale rispetto a detto perno o barra di rotazione (40), in modo che la rotazione di detto supporto (20) intorno a detto perno o barra di rotazione (40) comporta la traslazione di detto pattino (30) in direzione sostanzialmente radiale rispetto alla ruota (R).
In particolare, detto pattino (30) è vincolato a detto supporto (20) in modo da essere normalmente posizionato sostanzialmente orizzontale o leggermente inclinato e dove, spostando detto supporto (20) in detta posizione di frenatura e per effetto del contatto con la ruota (R), detto pattino (30) ruota in modo che la superficie di contatto tra detta porzione di frenatura (31) e la superficie periferica (R1) della ruota (R) aumenti progressivamente fino a che, in detta posizione di frenatura, detta porzione di frenatura (31) è sostanzialmente concentrica e a contatto con la ruota (R). Il sistema di frenatura (10) comprende anche almeno un attuatore (50) atto a provocare direttamente o indirettamente la rotazione di detto almeno un supporto (20), in un verso o nel verso opposto.
Nella soluzione preferita, illustrata in figura 1, detto attuatore (50) comprende un sistema del tipo a cavo, ossia comprendente una barra o cavo (51) inguainato, direttamente o indirettamente vincolato a detto supporto (20) in posizione laterale rispetto a detto perno o barra di rotazione (40), dalla parte opposta a detto pattino (30), e almeno una leva (52) azionabile a mano e collegata a detta barra o cavo (51), e dove l'azione sulla leva (52) provoca la rotazione di detto supporto (20) e la conseguente traslazione del pattino (30).
In particolare, tirando la leva (52), si mette in trazione detto cavo (51) e si provoca la rotazione del supporto (20) per avvicinare il pattino (30) alla ruota (R) e attuare l'azione di frenatura per attrito.
Al contrario, lasciando la leva (52), detto supporto (20) e detto pattino (30) tornano in posizione di apertura, per gravità, e liberano la ruota (R).
Il sistema di frenatura (10), come da figura 1, è preferibilmente strutturato per agire contemporaneamente su entrambe le ruote (R, R') che ruotano su un medesimo asse (X).
In tal caso, detto sistema di frenatura (10) comprende: una coppia di detti supporti (20, 20') con relativo pattino (30, 30'), per dette due ruote (R, R') su uno stesso asse (X); detto perno o barra di rotazione (40), disposta in direzione parallela all'asse di rotazione (X) delle ruote (R, R'), a detta barra di rotazione (40) essendo vincolati in modo ruotabile entrambi detti supporti (20, 20'); un'ulteriore barra di unione (53) di detti due supporti (20, 20'), sostanzialmente parallela a detta barra di rotazione (40) e alla quale è ancorato detta barra o cavo (51) di detto attuatore (50), che, in questo modo, agisce contemporaneamente su entrambi i supporti (20, 20'), provocando la frenatura contemporanea di entrambe le ruote (R, R').
In una soluzione alternativa, si può prevedere che il nuovo sistema di frenatura (10) comprenda uno di dette barre o cavi (51) per ciascuno di detti supporti (20, 20').
Il sistema di frenatura (10) è applicabile a carrelli (C) come da figura 4 e 4a, comprendente un telaio (T) con ruote (R) vincolate a detto telaio mediante propri supporti (S).
Con riferimento alle figure 4 e 4a, il nuovo sistema di frenatura (10) è montato sul carrello (C) mediante una struttura scatolare (S) per ciascuno di detti supporti (20, 20') con relativo pattino (30, 30'). In particolare, ognuna di dette strutture scatolari (S), ad esempio sostanzialmente parallelepipeda, comprende una parte superiore (S1) scatolare atta ad essere vincolata al telaio del carrello (C) e in cui è alloggiato ciascuno di detti supporti (20, 20') con relativo pattino (30, 30'), e dove detto perno o barra di rotazione (40) è fissata con le sue estremità, ad esempio con bullone (41), ad almeno una delle pareti laterali verticali (S11) di detta parte superiore (S1) della struttura scatolare (S).
Detta struttura scatolare (S) comprende anche una parte inferiore (S2) alla quale è vincolata una ruota (R), detta parte inferiore (S2) a sua volta formata preferibilmente da una almeno una parete verticale o una coppia di pareti verticali (S21) tra loro affacciate e tra le quali è montata la ruota (R), con asse (X) di rotazione ortogonale ad esse.
Queste sono le modalità schematiche sufficienti alla persona esperta per realizzare il trovato, di conseguenza, in concreta applicazione potranno esservi delle varianti senza pregiudizio alla sostanza del concetto innovativo.
Pertanto con riferimento alla descrizione che precede e alle tavole accluse si esprimono le seguenti rivendicazioni.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Sistema di frenatura (10) per ruote (R), ad esempio per ruote di carrelli, comprendente almeno un supporto freno (20) atto ad essere vincolato in prossimità della superficie periferica (R1) della ruota (R) e almeno un pattino (30) montato su detto supporto freno (20), detto pattino (30) a sua volta comprendente una porzione di frenatura (31), destinata ad essere premuta contro la superficie periferica (R1) della ruota (R), caratterizzato dal fatto che detta porzione di frenatura (31) è sostanzialmente rigida e ha forma arcuata, con raggio di curvatura sostanzialmente corrispondente a quello della ruota (R), e dove detto supporto freno (20) è mobile in modo da spostare detto pattino (30) tra almeno una posizione di apertura, in cui non c'è alcun punto di contatto tra detta porzione di frenatura (31) e la superficie periferica (R1) della ruota (R), e una posizione di frenatura, in cui detta porzione di frenatura (31) del pattino (30) è disposta sostanzialmente concentrica alla relativa ruota (R) e insiste sulla superficie periferica (R1) della ruota (R), esercitando l'azione di frenatura per attrito.
  2. 2. Sistema di frenatura (10) come da rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la superficie di frenatura (34), ossia la superficie di detta porzione di frenatura (31) destinata ad essere rivolta verso la ruota (R), è dotata di uno o più rilievi (32) smussati o arrotondati, e dove, in detta posizione di frenatura, tutti detti rilievi (32) sono a contatto con la ruota (R).
  3. 3. Sistema di frenatura (10) come da rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detto pattino (30) è vincolato a detto supporto (20) in modo basculante, ossia mediante almeno una cerniera o perno (33) tale che detto pattino (30) è normalmente posizionato orizzontalmente e dove, spostando detto supporto (20) in detta posizione di frenatura e per effetto del contatto con la ruota (R), detto pattino (30) ruota in modo che la superficie di contatto tra detta porzione di frenatura (31) e la superficie periferica (R1) della ruota (R) aumenti progressivamente fino a che, in detta posizione di frenatura, detta porzione di frenatura (30) è a contatto con la ruota (R).
  4. 4. Sistema di frenatura (10) come da una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno un perno o barra di rotazione (40) orizzontale, atta ad essere direttamente o indirettamente vincolata ad un carrello sul quale è montata la ruota (R) da frenare, detto supporto (20) essendo vincolato in modo ruotabile a detto perno o barra di rotazione (40) in prossimità di detta ruota (R), mentre detto pattino (30) è vincolato a detto supporto (20) in posizione laterale rispetto a detto perno o barra di rotazione (40), in modo che la rotazione di detto supporto (20) intorno a detto perno o barra di rotazione (40) comporta la traslazione di detto pattino (30) in direzione sostanzialmente radiale rispetto alla ruota (R).
  5. 5. Sistema di frenatura (10) come da rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto di comprendere anche almeno un attuatore (50) atto a provocare direttamente o indirettamente la rotazione di detto almeno un supporto (20), in un verso o nel verso opposto.
  6. 6. Sistema di frenatura (10) come da rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detto attuatore (50) comprende un sistema del tipo a cavo, ossia comprendente almeno una barra o cavo (51) inguainato, direttamente o indirettamente vincolato a detto supporto (20) in posizione laterale rispetto a detto perno o barra di rotazione (40), dalla parte opposta a detto pattino (30), e almeno una leva (52) collegata a detta barra o cavo (51) e azionabile a mano, e dove l'azione sulla leva (52) provoca la rotazione di detto supporto (20) e la conseguente traslazione del pattino (30).
  7. 7. Sistema di frenatura (10) come da una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere: una coppia di detti supporti (20, 20') con relativo pattino (30, 30'), per due ruote (R, R') su uno stesso asse (X); detto perno o barra di rotazione (40), disposta in direzione parallela all'asse di rotazione (X) delle ruote (R, R'), a detta barra di rotazione (40) essendo vincolati in modo ruotabile entrambi detti supporti (20, 20').
  8. 8. Sistema di frenatura (10) come da rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto di comprendere un'ulteriore barra di unione (53) di detti due supporti (20, 20'), sostanzialmente parallela a detta barra di rotazione (40) e alla quale è ancorato detta barra o cavo (51) di detto attuatore (5), che, in questo modo, agisce contemporaneamente su entrambi detti supporti (20, 20'), provocando la frenatura contemporanea di entrambe le ruote (R, R').
  9. 9. Sistema di frenatura (10) come da rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno uno di detti cavi (51) di detto attuatore (50) per ciascuno di detti supporti (20, 20').
  10. 10. Sistema di frenatura (10) come da rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere una struttura scatolare (S) per ciascuno di detti supporti (20, 20') con relativo pattino (30, 30'), dove ognuna di dette strutture scatolari (S) comprende: • una parte superiore (S1) sostanzialmente scatolare atta ad essere vincolata al telaio del carrello (C) e in cui è alloggiato ciascuno di detti supporti (20, 20') con relativo pattino (30, 30'), e dove detto perno o barra di rotazione (40) è fissata con le sue estremità a detta parte superiore (S1) della struttura scatolare (S); • una parte inferiore (S2) dotata di almeno una parete sostanzialmente verticale (S22) alla quale è vincolata una ruota (R).
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