IT201600075799A1 - Contenitore asettico per prodotti alimentari versabili - Google Patents

Description

" Contenitore asettico per prodotti alimentari versabili "

La presente invenzione attiene ad un contenitore asettico per prodotti alimentari versabili.

I contenitori asettici (ad esempio impiegati per prodotti alimentari versabili quali succhi di frutta) sono ottenuti a partire da un nastro continuo di materiale di confezionamento formato da una pluralità di strati di materiali differenti accoppiati tra loro (generalmente carta, alluminio e materiale plastico termosaldabile, ad esempio polietilene), che viene processato in una macchina automatica dedicata.

Tali contenitori sono dimensionati per contenere una certa quantità di prodotto, che l’utilizzatore consuma in un determinato periodo di tempo.

È spesso sentita l’esigenza di verificare, dopo la prima apertura, il livello del prodotto contenuto nel contenitore.

A tale scopo, alcuni contenitori asettici sono provvisti di una finestra ricavata nel materiale di confezionamento, in modo che la finestra sia chiusa da uno strato di materiale trasparente (polietilene). Tale finestra è disposta in posizione centrale rispetto ad una parete laterale del contenitore, in modo da occupare almeno 1/3 delle dimensioni della citata parete, al fine di consentire all’ utilizzatore di poter agevolmente controllare Γ interno del contenitore.

Tuttavia, questa soluzione non garantisce l’integrità del contenitore, che può essere danneggiato durante la relativa realizzazione o a seguito della stessa. Infatti, la presenza della finestra trasparente sopra descritta indebolisce notevolmente il materiale di confezionamento con cui il contenitore è realizzato. Inoltre, la presenza della finestra sopradescritta consente l’ingresso all’ interno del contenitore di una quantità rilevante di raggi luminosi, data la relativa estensione. Il prodotto contenuto nel contenitore risente negativamente di tale ingresso di luce, alterandone le caratteristiche fisiche e chimiche.

Scopo della presente invenzione è quello di superare i suddetti inconvenienti. Tale scopo è ottenuto tramite un contenitore asettico per prodotti alimentari versabili in accordo con le rivendicazioni allegate.

Vantaggiosamente, il contenitore secondo la presente invenzione permette il controllo del quantitativo di prodotto al suo interno evitando al contempo il danneggiamento del materiale di confezionamento e l’ingresso di un’eccessiva quantità di raggi luminosi.

Ulteriori vantaggi saranno resi evidenti nella seguente trattazione, con l’ausilio delle tavole di disegno allegate, nelle quali:

- la figura 1 è una vista frontale di un contenitore asettico per prodotti alimentari versabili secondo l’invenzione;

- la figura 1 A è una vista ingrandita del particolare K di figura 1 ;

- la figura 2 è una vista frontale di un contenitore asettico per prodotti alimentari versabili secondo una preferita forma di realizzazione dell’invenzione, in una prima configurazione operativa;

- la figura 3 è una vista frontale del contenitore di figura 2, in una seconda configurazione operativa;

- la figura 4 è una vista in pianta di un foglio per l’ottenimento di un contenitore asettico per prodotti alimentari versabili secondo l’invenzione; - le figure 5 e 6 illustrano, ciascuna, una vista prospettica di un contenitore asettico per prodotti alimentari versabili secondo l’invenzione, in due forme realizzati ve differenti;

- la figura 7 è una vista in pianta di un foglio per Γ ottenimento di un contenitore asettico per prodotti alimentari versabili secondo una forma di realizzazione dell’ invenzione insieme ad una striscia di copertura.

Con riferimento alle figure 1-3 allegate, è stato indicato con il riferimento 1 un contenitore asettico per prodotti alimentari versabili secondo la presente invenzione.

II contenitore asettico 1 per prodotti alimentari versabili presenta un asse di sviluppo H che si estende lungo una direzione longitudinale D (vedasi figg. 1 e 2).

Il contenitore 1 comprende: una parete di fondo 2 che si sviluppa trasversalmente all’asse di sviluppo H (e che è destinata ad essere disposta in appoggio su di un piano quando il contenitore 1 è pronto all’uso); pareti laterali 3, trasversali alla parete di fondo 2, e ed almeno una parete superiore 4, opposta alla parete di fondo 2.

Almeno le pareti laterali 3 sono realizzate in materiale multistrato comprendente una pluralità di strati tra loro sovrapposti, di cui almeno uno strato realizzato in materiale opaco 30 (cioè che non lascia passare la luce) ed almeno uno strato realizzato in materiale trasparente 31 (ovvero che lascia passare la luce, consentendo ad un utilizzatore di vedere il quantitativo di prodotto all’ interno del contenitore 1). Il citato materiale multistrato comprende ad esempio carta, alluminio e materiale plastico termosaldabile, ad esempio polietilene.

Preferibilmente, anche la parete di fondo 2 e la parete superiore 4 sono realizzate con il medesimo materiale con cui sono realizzate le pareti laterali 3.

Il contenitore 1 comprende una pluralità di aperture 5, 5’ praticate nello strato di materiale opaco 30 (ad es. carta e /o alluminio) in corrispondenza di almeno una delle pareti laterali 3, in modo da risultare chiuse dallo strato di materiale trasparente 31 (ad es. polietilene).

Nel dettaglio, le aperture 5, 5’ sono disposte affiancate tra loro lungo la direzione longitudinale D e comprendono, ciascuna, un bordo periferico 50, 50’ che definisce un profilo chiuso; in cui la distanza massima tra due punti del bordo periferico 50, 50’ (ovvero la distanza tra due punti distali) è compresa tra 4 millimetri e 8 millimetri (vedasi in particolare fig. 1 A).

Vantaggiosamente, prove tecniche hanno dimostrato che la distanza massima sopra indicata tra due punti del bordo periferico 50, 50’ di ciascuna apertura 5, 5’ (ovvero la massima ampiezza di ciascuna apertura 5, 5’), è tale da consentire un’adeguata visibilità dell’ interno del contenitore 1 senza influire negativamente sull’integrità dello stesso. Infatti, tale dimensione delle aperture 5, 5’ è tale da non indebolire il contenitore 1, consentendo al contempo una visibilità sufficiente del prodotto contenuto al suo interno.

Chiaramente, considerando una prima apertura 5 ed una seconda apertura 5’, la distanza massima tra due punti del bordo periferico 50, 50’ delle stesse può essere differente (ovvero le due aperture 5, 5’ possono avere differente ampiezza).

Le pareti laterali 3 del contenitore 1 sono tra loro adiacenti e tra loro collegate da prime linee di piegatura 6, e la parete di fondo 2 e la parete superiore 4 sono collegate, ciascuna, alle pareti laterali 3 mediante seconde linee di piegatura 60. In altre parole, le prime linee di piegatura 6 e le seconde linee di piegatura 60 costituiscono gli spigoli del contenitore 1.

Nel dettaglio, la distanza di ciascuna apertura 5, 5’ dalla prime linea di piegatura 6 ad essa prossimale (ovvero più vicina) e/o dalla seconda linea di piegatura 60 ad essa prossimale è proporzionale alla distanza massima tra due punti del relativo bordo periferico 50, 50’ .

Vantaggiosamente, tale proporzionalità è calcolata per evitare danneggiamenti del materiale di confezionamento di cui è costituito il contenitore 1.

Preferibilmente, la distanza di ciascuna apertura 5, 5’ dalla prime linea di piegatura 6 e/o dalla seconda linea di piegatura 60 ad essa prossimale è compresa tra 4 millimetri e 16,5 millimetri (a seconda della distanza massima tra due punti del bordo periferico 50, 50’ di ciascuna apertura 5, 5’).

Ad esempio, la distanza tra due aperture 5, 5’ adiacenti è compresa tra 11 millimetri e 12,5 millimetri. Vantaggiosamente, se si vogliono disporre due aperture 5, 5’ adiacenti, tale distanza è quella minima per garantire l’integrità del contenitore 1.

Secondo le figure allegate, il bordo periferico 50, 50’ delle aperture 5, 5’ è circolare. In questo caso, quindi, la distanza massima tra due punti del bordo periferico 50, 50’ corrisponde al diametro del bordo circolare.

Chiaramente, il bordo periferico può avere un profilo non circolare (ad esempio quadrato, triangolare o rettangolare). In figure 6 sono rappresentate aperture di forma ovoidale o ellittica.

Sempre con riferimento alle figure, le aperture 5, 5’ sono disposte lungo un percorso curvilineo che si sviluppa lungo la citata direzione longitudinale D. Vantaggiosamente, questa specifica da un lato consente di avere la visibilità lungo tutto lo sviluppo longitudinale del contenitore 1, dall’altro lato offre un aspetto estetico ottimale al contenitore 1.

Preferibilmente, le aperture 5, 5’ sono disposte lungo due file affiancate e parallele. Tale aspetto non solo contribuisce a fornire un ottimale aspetto estetico al contenitore 1, ma, inoltre, offre una maggiore visibilità all’ interno del contenitore 1.

Alternativamente, le file possono essere una o più di due, vale a dire tre, quattro, cinque ecc.. Le file possono essere longitudinali o trasversali all’asse di sviluppo H.

Ad esempio, se è presente più di una fila di aperture, la distanza tra due aperture 5, 5’ tra file adiacenti può essere compresa tra 11 millimetri e 12,5 millimetri. Ad esempio, il numero di aperture 5, 5’ può essere differente per ciascuna fila (considerata longitudinalmente o trasversalmente all’asse di sviluppo H (vedasi fig.5).

Secondo una variante non illustrata, il contenitore 1 può comprendere ulteriormente almeno un segno di riferimento disposto lungo la direzione longitudinale, a fianco delle aperture, e rappresentativo della quantità di prodotto nel contenitore 1.

In questo modo, vantaggiosamente, Γ utilizzatore, verificando il livello del contenuto nel contenitore 1, può avere un riferimento del quantitativo corrispondente. Ad esempio, il segno di riferimento è una tacca a cui è affiancato il valore del quantitativo corrispondente.

Alternativamente, lo stesso risultato può essere ottenuto con file fi aperture 5, 5’ ove, trasversalmente all’asse di sviluppo H del contenitore 1, ciascuna fila comprende un numero differente di aperture, proporzionale al quantitativo di prodotto nel contenitore 1 a quel livello (vedasi figura 5).

Secondo un’alternativa illustrata in figura 6, l’ampiezza delle aperture 5, 5’ è proporzionale al quantitativo di prodotto nel contenitore 1. In altre parole, le aperture 5, 5’ più vicine alla parete di fondo 2 avranno un’ampiezza inferiore alle aperture 5, 5’ più vicine alla parete superiore 4.

Secondo la preferita forma di realizzazione illustrata alle figure 2 e 3, il contenitore 1 comprende ulteriormente almeno una striscia di copertura 7, realizzata in materiale opaco e fissata in maniera rimovibile al disopra delle aperture 5, 5’. Vantaggiosamente, la striscia di copertura 7 permette la copertura delle aperture 5, 5’ dalla luce, e può essere rimossa solo quando un utilizzatore ha necessità di verificare la quantità di contenuto entro il contenitore 1.

Ad esempio, la striscia comprende una sostanza adesiva che permette un’agevole rimozione della striscia di copertura 7.

Preferibilmente, la striscia di copertura 7 comprende alluminio. Vantaggiosamente, la presenza di alluminio permette la riflessione dei raggi luminosi.

La figura 2 illustra un contenitore 1 con la striscia di copertura 7 applicata sulle aperture 5, 5’.

La figura 3, invece, illustra il medesimo contenitore 1 di figura 2 in cui la striscia di copertura 7 è stata parzialmente rimossa dalle aperture 5, 5’ (ovvero dalla parte laterale 3).

Con riferimento alle figure 5 e 6, il contenitore 1 può comprendere ulteriormente almeno un’apertura ausiliaria 11 (nelle figure sono presenti due aperture ausiliarie 11) per consentire l’ingresso di un quantitativo di luce tale da ottimizzare la visibilità per un utilizzatore dell’ interno del contenitore 1.

Ad esempio, l’apertura ausiliaria 11 è praticata nella parete superiore del contenitore 1. In questo caso, chiaramente, anche la parete superiore 4 è realizzata in materiale multistrato comprendente una pluralità di strati tra loro sovrapposti di cui almeno uno strato realizzato in materiale opaco 30 ed almeno uno strato realizzato in materiale trasparente 31, in modo che l’apertura ausiliaria 11 interessi solo lo strato di materiale opaco 30 e sia chiusa dal materiale trasparente 31.

Ad esempio, ciascuna apertura ausiliaria 11 ha forma ovoidale o ellittica, come nel caso di fig. 5 e 6. Alternativamente, ciascuna apertura ausiliaria può avere qualsiasi altra forma utile a consentire l’ingresso di luce nel contenitore 1 sufficiente ad ottimizzare la visibilità del prodotto al suo interno.

La figura 4 illustra un foglio 8 (ad esempio uno sbozzato od un fustellato) da cui è ottenibile un contenitore 1. Come è possibile vedere da quanto illustrato, le aperture 5, 5’ sono ricavate in pannelli del foglio che andranno a costituire le pareti laterali 3 del contenitore 1 e sono chiuse dal materiale trasparente.

In figura 4 sono altresì visibili le prime linee di piegatura 6 e le seconde linee di piegatura 60 che andranno a costituire gli spigoli del contenitore 1.

Inoltre, in figura 4 è visibile un’apertura 9 predisposta per l’applicazione di un dispositivo erogatore ed un corrispondente tappo 10 sul contenitore 1 (il tappo 10 è visibile alle figure 1-3, 5-6).

La figura 7 illustra un foglio 80 analogo a quello di figura 4, ma ove sono visibili due aperture ausiliarie 11 e la striscia di copertura 7 sopra descritta. Inoltre, nel foglio di figura 7 le prime linee di piegatura 6 hanno un profilo curvilineo anziché rettilineo.

Il foglio 8, 80 da cui è possibile ottenere il contenitore 1 può quindi essere, come sopra descritto, un singolo sbozzato 8, 80 piegato, riempito e chiuso, oppure un nastro (non illustrato) continuo di materiale laminato, ad esempio svolto da bobina. In quest’ultimo caso, chiaramente, dal nastro possono essere ottenuti più contenitori 1, predisponendo in sequenzasullo stesso opportune le citate linee di piegatura. In questo caso, il nastro viene alimentato in continuo ad una macchina per la realizzazione ed il riempimento di contenitori per prodotti versabili.

Il contenitore 1 ed il foglio 8, 80 proposti con l’invenzione permettono, vantaggiosamente, di poter monitorare costantemente la quantità di prodotto all’interno del contenitore 1, e, contestualmente, evitare sia danneggiamenti, sia il passaggio indesiderato di un quantitativo ingente di raggi luminosi nel contenitore 1 stesso.

Claims (10)

1. R I V E N D I C A Z I O N I 1) Contenitore asettico (1) per prodotti alimentari versabili presentante un asse di sviluppo (H) che si estende lungo una direzione longitudinale (D); il contenitore (1) comprende: una parete di fondo (2) che si sviluppa trasversalmente all’asse di sviluppo; pareti laterali (3), trasversali alla parete di fondo (2); e ed almeno una parete superiore (4), opposta alla parete di fondo (2); le pareti laterali (3) essendo realizzate in materiale multistrato comprendente una pluralità di strati tra loro sovrapposti di cui almeno uno strato realizzato in materiale opaco (30) ed almeno uno strato realizzato in materiale trasparente (31); il contenitore (1) comprende ulteriormente: una pluralità di aperture (5, 5’) praticate nello strato di materiale opaco (30) in corrispondenza di almeno una delle pareti laterali (3), in modo da risultare chiuse dallo strato di materiale trasparente (31); caratterizzato dal fatto che: le aperture (5, 5’) sono disposte affiancate tra loro lungo la direzione longitudinale (D) e comprendono, ciascuna, un bordo periferico (50, 50’) che definisce un profilo chiuso; in cui la distanza massima tra due punti del bordo periferico (50, 50’) è compresa tra 4 millimetri e 8 millimetri.
2. 2) Contenitore (1) secondo la precedente rivendicazione, in cui le pareti laterali (3) sono tra loro adiacenti e collegate da prime linee di piegatura (6); la parete di fondo (2) e la parete superiore essendo collegate, ciascuna, alle pareti laterali (3) mediante seconde linee di piegatura (60); ed in cui la distanza di ciascuna apertura (5, 5’) dalla prima linea di piegatura (6) prossimale e/o dalla seconda linea di piegatura (60) prossimale è proporzionale alla distanza massima tra due punti del relativo bordo periferico (50, 50’).
3. 3) Contenitore (1) secondo la precedente rivendicazione, in cui la distanza di ciascuna apertura (5, 5’) dalla prima linea di piegatura (6) prossimale e/o dalla seconda linea di piegatura (60) prossimale è compresa tra 4 millimetri e 16,5 millimetri.
4. 4) Contenitore (1) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui la distanza tra due aperture (5, 5’) adiacenti è compresa tra 11 millimetri e 12,5 millimetri.
5. 5) Contenitore(l) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui il bordo periferico (50, 50’) delle aperture (5, 5’) è circolare.
6. 6) Contenitore (1) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui le aperture (5, 5’) sono disposte lungo un percorso curvilineo che si sviluppa lungo la citata direzione longitudinale (D).
7. 7) Contenitore (1) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui le aperture (5, 5’) sono disposte lungo due file affiancate e parallele.
8. 8) Contenitore (1) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, comprendente ulteriormente almeno un segno di riferimento disposto lungo la direzione longitudinale (D), a fianco delle aperture (5, 5’), e rappresentativo della quantità di prodotto nel contenitore.
9. 9) Contenitore (1) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, comprendente ulteriormente almeno una striscia di copertura (7), realizzata in materiale opaco e fissata in maniera rimovibile al disopra delle aperture (5, 5’).
10. 10) Contenitore (1) secondo la precedente rivendicazione, in cui la striscia di copertura (7) comprende alluminio.