CH674914A5 - Beehive with separable modular sections - has base sections with easy access, supporting upper sections with corner clips for easy separation - Google Patents

Beehive with separable modular sections - has base sections with easy access, supporting upper sections with corner clips for easy separation Download PDF

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CH674914A5
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Leonardo Forni
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    • AHUMAN NECESSITIES
    • A01AGRICULTURE; FORESTRY; ANIMAL HUSBANDRY; HUNTING; TRAPPING; FISHING
    • A01KANIMAL HUSBANDRY; AVICULTURE; APICULTURE; PISCICULTURE; FISHING; REARING OR BREEDING ANIMALS, NOT OTHERWISE PROVIDED FOR; NEW BREEDS OF ANIMALS
    • A01K47/00Beehives
    • A01K47/06Other details of beehives, e.g. ventilating devices, entrances to hives, guards, partitions or bee escapes

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  • Life Sciences & Earth Sciences (AREA)
  • Environmental Sciences (AREA)
  • Animal Husbandry (AREA)
  • Biodiversity & Conservation Biology (AREA)
  • Catching Or Destruction (AREA)

Description

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Descrizione
La presente invenzione si riferisce ad un'arnia razionale.
Con il termine «arnia» si intende l'abitazione che l'uomo fornisce alle api, allevate normalmente allo stato domestico.
Essa deve rispondere a determinati e precisi requisiti atti a determinare un'apicoltura razionale, agevole e remunerativa.
Alcune caratteristiche, particolarmente significative, che le arnie razionali devono possedere, e che normalmente vengono tenute in considerazione in fase di realizzazione sono qui di seguito elencate.
Esse devono presentare:
a) una buona facilità di estrazione dei favi in modo da non eccitare o uccidere api;
b) una buona protezione della famiglia contro gli eccessi del freddo e del caldo;
c) ampi e agevoli passaggi per le api bottinatrici tali da evitare inutili perdite di tempo nella ricerca di varchi tra le altre api;
d) la possibilità di ingrandirsi o restringersi a seconda della quantità di api che costituisce la colonia;
e) un fondo mobile per una maggiore ventilazione estiva;
f) una buona facilità di passaggio tra il nido ed il melario in modo da permettere un'adeguata circolazione di calore dal basso al melario stesso;
g) la massima facilità operativa nella raccolta del miele in modo da ottenerlo nelle migliori condizioni qualitative e quantitative e nel momento più appropriato;
h) la possibilità delle colonie di moltiplicarsi con sicurezza e rapidità;
i) la possibilità dell'apicoltore di agire nel melario, ingrandendolo o restringendolo senza toccare la camera di covata.
Un'arnia che presenta alcune delle caratteristiche sopra elencate è nota con il nome «Dadant-Blatt».
Essa è sostanzialmente costituita da un fondo normalmente in legno di forma rettangolare, portante nella parte anteriore una superficie inclinata per agevolare l'entrata delle api.
Lungo i lati del fondo sono inseriti due rinforzi longitudinali per tenere l'arnia sollevata dal suolo.
Sul fondo è appoggiato il nido o camera di covata costituito da quattro pareti in legno disposte, tra loro, in posizione ortogonale; due di esse presentano opportune scanalature superiori per il sostenimento di telaini da nido disposti all'interno di esso.
Sul nido è appoggiato il melario, costituito anch'esso da quattro pareti disposte tra loro in posizione ortogonale. All'interno del melario è sospeso, appoggiandosi sulle pareti laterali, un certo numero di telaini da melario dì forma rettangolare le cui dimensioni e rispettive distanze rispondono a misure esattamente prestabilite allo scopo di evitare l'intervento delle api teso a modificare le suddette dimensioni e distanze con apporto di particolari sostanze da loro elaborate.
All'interno dei telaini da nido e dei telaini da melario, le api costruiscono i favi; nei primi vengono deposto. da parte dell'ape regina, le uova fecondate e nei secondi viene posto il nettare che si transformerà in miele.
Per allargare o restringere il nido (camera di covata) sono previsti dei diaframmi, costituiti da tavolette piane, in legno, di forma rettangolare, che, a seconda della stagione e della forza dell'alveare, vengono inserite all'interno del nido e/o al melario ai lati dei rispettivi telaini.
Nella parte superiore del melario è appoggiato un coprifavo costituito da una tavoletta piana di forma perimetrale identica al melario, presentante un foro per permettere alle api di andare a nutrirsi in un apposito contenitore denominato nutritore.
Una tettoia, costituita da due superfici piane inclinate lateralmente ed unite al centro, è appoggiata sul melario a protezione dell'arnia dalle intemperie, dai rigori del freddo, ecc.
L'arnia «Dadant-Blatt» ora descritta presenta gli inconvenienti di una difficile ispezione per l'osservazione delle stato della comunità di api prima della smielatura e l'impossibilità di allevare due comunità di api contemporaneamente.
Un altro tipo di arnia nota con la denominazione «Italica-Carlini», è abbastanza simile strutturalmente alla precedente «Dadant-Blatt» ed è particolarmente adottata dall'apicoltura razionale italiana. Essa consta di un nido o camera di covata definito da una cassa quadrangolare in legno, sprovvista di coperchio e di fondo.
Superiormente, su due pareti laterali opposte, il nido presenta due scanalature per la sospensione dei telaini porta-favi.
Il nido è appoggiato, normalmente, ad un cavalletto che lo tiene sollevato dal suolo.
Tra il cavalletto e il nido è interposto un fondo il quale consta di una tavola che su tre lati, posteriore e laterali, presenta dei regoli di arresto. Allorquando vi si sovrappone il nido, i regoli combaciano perfettamente lasciando un'apertura dal lato anterio di circa 20-25 mm di altezza per il passaggio delle api.
La presenza di una porticina, disposta nella parte inferiore-anteriore del nido, consente di limitare o di chiudere l'apertura sopracitata.
Sopra il nido è disposto il melario il quale è costituito da una cassa in legno di forma quadrangolare simile al nido, ma di altezza inferiore.
Nella parte superiore, il melario presenta due scanalature realizzate su due pareti opposte per la sospensione del telaio da melario.
La soffitta mobile o coprifavo, disposta superiormente al melario, è costituita da una tavoletta di dimensioni identiche alla sezione trasversale del nido o del melario.
Normalmente il coprifavo presenta nella sua zona centrale un largo foro atto a somministrare il nutrimento necessario alla sopravvivenza delle api nei mesi invernali.
Il tetto presenta una o due superfici spioventi allo scopo di proteggere l'alveare dagli eccessi di temperatura e dalle intemperie e presenta inoltre, al di sopra della soffitta, uno spazio vuoto da riempire durante i mesi più freddi con materiali coibenti; in es5
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tate, lo spazio consentirà una sufficiente circolazione d'aria.
Anche l'arnia « Ital ica-Car I ini» sopradescritta presenta una certa difficoltà di ispezione del nido senza il sollevamento del melario e l'impossibilità di allevare due comunità di api contemporaneamente.
Inoltre entrambe le arnie finora descritte presentano l'inconveniente di avere i telai disposti in senso normale alla direzione della porticina di ingresso delle api, tali arnie sono denominate a «favo freddo» perchè l'aria può penetrare fra tutti i favi, determinando una notevole pericolosità, particolarmente nei mesi invernali, per la sopravvivenza della colonia stessa.
E' pure nota, oltre alle prededenti citate, un tipo di arnia denominata «arnia svizzera» o «arnia a sistema Schneider».
Essa è costituita sostanzialmente da una cassa intera e da un nido inferiore e da uno o più melari disposti sopra di esso e presenta, inoltre, all'interno di detto nido e melari, una pluralità di telaini disposti parallelamente al vano di ingresso delle api, in modo che l'arnia con telai così disposti risulti a «favo caldo».
Al contrario l'arnia secondo l'invenzione ha il corpo nido indipendente dai melari. Ciò rende la costruzione più semplice a l'arnia più facilmente smontabile.
Ciò non toglie che anche l'arnia svizzera presenti alcuni inconvenienti, essendo mancante una porticina posteriore al nido, impendo così l'allevamento di due popoli contemporaneamente.
Inoltre, la particolare costituzione dell'arnia svizzera esclude anche la possibilità di controllare lo stato di salute della comunità di api prima dell'operazione di smielatura.
Un ulteriore svantaggio, particolarmente rilevante ai fini del mantenimento in buona salute di tutta la comunità di api, consiste nel fatto che l'arnia svizzera non presenta sedi o alloggiamenti adatti per l'inserimento di prodotti antiparassitari estremamente importanti per combattere le numerose malattie che colpiscono, sempre più frequentemente, gli alveari.
La presente invenzione si propone ora lo scopo di eliminare o ridurre gli inconvenienti e gli svantaggi delle amie razionali finora adottate, realizzando un'arnia razionale che sia facilmente smontabile, cioè facilmente divisibile nelle varie sezioni componenti l'arnia stessa, e che nel contempo presenti una buona stabilità e tenuta fra le sue sezioni.
Un ulteriore scopo che la presente invenzione si prefigge di raggiungere consiste nel presentare particolari vani atti a visuali zzare eventuali parassiti presenti nell'arnia e definire adatti vani per contenere antiparassitari svolgenti un'efficace azione di lotta contro i sopracetti parassiti.
La presenza dei particolari vani permette anche di dimezzare il tempo impiegato per i controlli primaverili e sanitari e per la revisione dei popoli.
Dato che nell'arnia secondo l'invenzione i melari sono scomponibili i proprietari di arnie tradizionali svizzere possono adottare un'arnia a favo caldo, mantenendo la stessa tecnica di conduzione, la stessa attrezzatura e beneficiando nel contempo dei diversi vantaggi dell'arnia secondo l'invenzione, cioè:
- messa a dimora di uno sciame in modo veloce, grazie alla facilità di smontaggio;
- facilitazione nella smielatura grazie all'impiego dell'apiscampo;
- formazione di nuclei;
- apicoltura nomade.
"Un ultimo scopo, ma non meno importante, è quello di consentire un notevole incremento di produzione di miele dal momento che, con la presente invenzione, vi è la possibilità di allevare due popoli contemporaneamente nella stessa arnia.
I suddetti e altri scopi e vantaggi dell'invenzione, quali risulteranno dal seguito delia descrizione, vengono raggiunti con un'arnia razionale comprendente:
a) un corpo nido, definito da quattro pareti laterali e da un piano di base disposti ortogonalmente fra loro, presentante nella parte superiore due supporti longitudinali, fissati alle pareti laterali opposte ed atti a sostenere dei telai da nido; nella parte inferiore detto corpo nido presentando due supporti longitudinali atti a renderlo più resistente e a mantenerlo sollevato dal suolo;
b) un apiscampo costituito da una superficie piana portante al centro un elemento circolare presentante sulla circonferenza un'apertura atta a convogliare le api all'esterno del nido essendo, detto apiscampo, disposto tra detto nido e un corrispondente melario;
c) uno o più melari fra loro sovrapposti, costituito ciascuno da quattro pareti tra loro ortogonali, presentanti nella parte superiore due supporti longitudinali, fissati alle pareti laterali opposte ed atti a sostenere dei telai da melario;
d) un coprifavo costituito da quattro pareti ortogonali fra loro e da un fondo, all'interno di esso essendo disposto un disco girevole regolabile in quattro diverse posizioni;
e) un tetto costituito da quattro pareti formanti un parallelepipedo chiuso superiormente con un piano di copertura, dette pareti e detta copertura essendo rivestite da un mezzo impermeabile resistente alle intemperie;
caratterizzata dal fatto di comprendere:
- mezzi di accertamento della presenza di parassiti delle api e di contenimento di prodotti per la lotta contro detti parassiti disposti al di sotto di detti telai da nido;
- una porta costituita dalla parete posteriore del nido, e fissata lateralmente a delle cerniere atte a permettere una rotazione di circa 90° alla porta stessa;
- mezzi di posizionamento e tenuta disposti angolarmente e fissati al nido e ai melari ed atti a mantenerli stabilmente uniti;
- mezzi di unione e di rinforzo tra opposte pareti di detto nido.
Si descriverà ora una realizzazione preferenziale dell'invenzione, data a titolo di esempio illustrativo e non limitativo, con riferimento ai disegni allegati, nei quali:
- la fig. 1 è una vista prospettica frontale dell'arnia razionale perfezionata secondo l'invenzione;
- la fig. 2 è una vista posteriore esplosa dei vari
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elementi componenti l'arnia secondo l'invenzione;
- la fig. 3 è una vista prospettica posteriore dell'arnia secondo l'invenzione;
- la fig. 4 è la vista frontale, più dettagliata, di un elemento componente l'arnia secondo l'invenzione;
- la fig. 5 è la vista frontale, più dettagliata, di un altro elemento componente l'arnia secondo l'invenzione.
Con riferimento alle figure 1, 2 e 3, l'arnia razionale perfezionata secondo l'invenzione comprende un nido o camera di covata 10 costituito da quattro pareti laterali 12,14,16,18 disposte ortogonalmente fra loro, formanti la struttura esterna del nido 10, e da una parete di fondo o di chiusura 20.
La parete 18 inoltre è mobile e forma una porta 21 essendo collegata a delle cerniere 22, 22' disposte tra essa e la parete 16 e può quindi eseguire una rotazione di circa 90° permettendo all'apicoltore di ispezionare l'interno del nido senza scollegare i vari elementi costituenti il nido stesso.
All'interno delle pareti laterali opposte 12 e 16, nella parte superiore, sono fissati due supporti longitudinali 24, 24' (nella vista di fig. 2 è stato rappresentato solo il supporto 24) con la funzione di sostenere una pluralità di telai da nido 26, sui quali le api costruiscono i favi di contenimento delle uova fecondate e deposte dall'ape regina.
Una traversa 28, preferibilmente in metallo a sezione rettangolare, unisce superiormente le pareti laterali opposte 12 e 16 agendo anche da elemento di rinforzo per le pareti stesse.
Inferiormente il nido 10 presenta due supporti longitudinali 30, 30' di appoggio del nido al suolo o su adatto sostegno (non rappresentato), sporgenti dal nido e facenti sede di appoggio per una traversa 32 con la funzione di predellino di volo.
Per poter accedere al nido le api devono attraversare uno sportello 31 scorrevole verticalmente all'interno di due guide angolari 33, 33' poste lateralmente allo sportello stesso.
Là parte superiore del nido 10 è libera e su di essa può essere appoggiato, alternativamente, un apis-campo 34 (rappresentato anche in vista più dettagliata in fig. 4) oppure un escludi regina (non rappresentato).
L'apiscampo 34 è costituito da una leggera tavola 39 in legno di forma rettangolare recante perimetralmente un telaio di irrobustimento 41 ; al centro è posizionato un elemento circolare 35 denominato «fuga api» atto a convogliare le api che scendono verso il nido attraverso un'apertura 37 molto evidente, disposta sulla circonferenza dell'elemento 35. Detto elemento 35 è però in grado di nascondere il passaggio di ritorno a quelle che volessero risalire.
Tale dispositivo è quindi particolarmente utile per un rapido e pressocchè completo svuotamento del melario dalle api prima dell'operazione di smielatura.
L'escludi regina (non rappresentato) consiste in un elemento del tutto simile al sopra descritto apis-campo 34 salvo per la tavola 39 che è sostituita da una rete a maglie abbastanza fitte tali da impedire all'ape regina di raggiungere il melario per depositare inopportune uova fecondate.
Onde evitare che l'apiscampo 34 possa scivolare dalla sua sede di appoggio sopra il nido 10, agli spigoli anteriori 36 di quest'ultimo sono stati fissati due segmenti angolari di arresto 38 preferibilmente in metallo.
La parte superiore dell'apiscampo 34 si collega ad un melario 40, costituito da quattro pareti 42, 44, 46, 48 preferibilmente di legno, disposte fra loro in posizione ortogonale tali da formare una cassa priva di fondo e di coperchio.
Ai rispettivi spigoli sono fissati quattro angolari di arresto 50 del tipo di quelli già descritti e applicati al nido 10.
La parete anteriore 44 del melario 40 presenta inferiormente un'apertura di volo 52 per il passaggio delle api.
All'interno del melario 40 sono disposti una pluralità di telaini da melario 54, quali si appoggiano su due supporti longitudinali 56, 56' (nella vista di fig. 2 è stato rappresentato solo il supporto 56) fissati rispettivamente alle pareti opposte 46 e 42.
Su ciascuno dei sopracitati telaini le api costruiranno i favi atti a contenere il nettare, che attraverso trasformazioni successive diventerà miele.
Sulla parte superiore del melario 40 è appoggiato un secondo melario 58 di forma e dimensioni uguali al melario 40 sopradescritto, per cui se ne ritiene superflua una ripetizione di descrizione.
Sopra al melario 58 è appoggiato un coprifavo 60, rappresentato anche in una vista più dettagliata in fig. 5, il quale è costituito da quattro pareti 62, 64, 66, 68 disposte in posizione ortogonale fra loro, e da un fondo di chiusura 70.
Il fondo di chiusura 70 presenta un foro 72 sul quale ruota un dispositivo 74 di forma circolare il quale ruotando può presentare, in corrispondenza del sopracitato foro 72, una pluralità di piccoli fori per la ventilazione dei melari, oppure una pluralità di intagli per il passaggio delle api ad esclusione della regina, oppure un foro di notevole diametro per il passaggio libero delle api.
Inoltre il coprifavo 60 può contenere un nutritore (non rappresentato) consistente in una vaschetta nella quale, nel periodo invernale, viene versato un apposito nutrimento.
Un tetto di copertura 76, disposto sopra il coprifavo 60, a protezione di tutta l'arnia 10, è costituito da una superficie piana 78 rettangolare, perimetralmente contornata da quattro pareti atte ad inserirsi nel coprifavo 60.
Il tetto 76 è rivestito di lamiera zincata o di altro materiale impermeabile e resistente per migliorare la tenuta alle intemperie e prolungare la durata.
Un problema che frequentemente si presenta all'apicoltore consiste nel ricercare quali mezzi e modi si possono adottare per combattere malattie parassitarie che periodicamente colpiscono le api ed infestano le arnie.
Un parassita, particolarmente diffuso e tenace è la varroa, la quale vive infossata nei tratti interseg-mentali presenti nell'addome dell'ape.
E' di grande importanza poter osservare con tempestività la presenza di detto parassita.
A tale proposito, un cassetto amovibile 82 indicato con una freccia in figura 3, è disposto inferiormente all'arnia 10 e allineato con telai da nido 26.
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Esso è costituito da un piano di base 84 perimetralmente contornato da una cornice 86.
All'interno del cassetto 82 è inserita una griglia 88 a maglie notevolmente fitte.
Il parassita, dopo particolari trattamenti antiparassitari, si stacca dalle api e si deposita sul piano di base 84 nel cassetto 82, passando attraverso le maglie della griglia 88, evidenziandosi all'atto di un'ispezione e fornendo indicazioni utili per ulteriori azioni antiparassitarie.
La presente invenzione evidenzia numerosi vantaggi, quali ad esempio:
a) di permettere di operare sul nido anche durante la raccolta del miele senza dover sollevare i melari ma passando dalla porticina posteriore;
b) di permettere l'allevamento indipendente di due popoli contemporaneamente, dividendoli con un apiscampo disposto superiormente al nido potendo operare nel popolo del nido passando dalla porticina posteriore e nel popolo del melario passando dal tetto e togliendo il coprifavo;
c) di permettere durante i mesi invernali di effettuare dei controlli visivi aprendo la porticina posteriore.
Naturalmente si è descritta una forma di attuazione preferenziale dell'arnia razionale perfezionata secondo l'invenzione, ma questa non è limitata all'esempio sopra fornito, qualsiasi altra forma o dimensione rientrano sempre nell'ambito delia stessa idea inventiva, come definita nelle rivendicazioni allegate.

Claims (3)

Rivendicazioni
1. Arnia razionale costituita da:
a) un corpo nido (10) definito da quattro pareti laterali (12,14,1618) e da un piano di base (20) disposti ortogonalmente fra loro presentanti due supporti (24, 24') longitudinali, fissati alle pareti laterali opposte (12, 16) ed atti a sostenere dei telai da nido (26); nella parte inferiore, detto corpo nido (10) presentando due supporti longitudinali (30, 30') atti a renderlo più resistente e a mantenerlo sollevato dal suolo;
b) un apiscampo (34) costituito da una superficie piana (39) portante al centro un elemento circolare (35) presentante sulla circonferenza una apertura (37) atta a convogliare le api all'esterno dei nido (10) essendo, detto apiscampo, disposto tra detto nido (10) e un corrispondente melario (40);
c) uno o più melari (40, 58) fra loro sovrapposti, costituiti ciascuno da quattro pareti (42, 44, 46, 48) tra loro ortogonali, presentanti nella parte superiore due supporti (56, 56') longitudinali, fissati alle pareti laterali opposte (42, 46) ed atti a sostenere dei telai da melario (54);
d) un coprifavo (60) costituito da quattro pareti (62, 64, 66, 68) ortogonali fra loro e da un fondo (70), all'interno di esso, essendo disposto un disco girevole (74) regolabile in quattro diverse posizioni;
e) un tetto (76) costituito da quattro pareti (80) formanti un parallelepipedo, chiuso superiormente con un piano di copertura (78), dette pareti (80) e detta copertura (78) essendo rivestite da un mezzo impermeabile resistente all'intemperie; caratterizzata dal fatto di comprendere:
- mezzi (82) di accertamento della presenza di parassiti delle api e di contenimento di prodotti per la lotta contro detti parassiti, disposti al di sotto di detti telai da nido (26);
- una porta (21) costituita dalla parete posteriore (18) del nido (10) e fissata lateralmente a delle cerniere (22, 22') atte a permettere una rotazione di circa 90° alla porta (21) stessa;
- mezzi di posizionamento e di tenuta (38, 50) disposti angolarmente e fissati al nido (10) a ai melari (40, 58) ed atti a mantenerli stabilmente uniti e renderli facilmente smontabili;
- mezzi di unione e di rinforzo (28) tra opposte pareti (12,16) di detto nido (10).
2. Arnia razionale secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di accertamento della presenza di parassiti delle api e di contenimento di prodotti per la lotta contro detti parassiti, sono costituiti da un cassetto amovibile (82) definito da un piano di base (84) perimetralmente contornato da una cornice (86); in detto cassetto (82) essendo inserita una griglia (88) a maglie notevolmente fitte.
3. Arnia razionale secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di posizionamento e di tenuta (38, 50) sono costituiti da segmenti di angolari di arresto preferibilmente in metallo.
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