ITVR20100153A1 - Lente di diffusione per diffondere luce emessa da una sorgente puntiforme - Google Patents

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Aldo Alberti
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Aldo Alberti
Alberti Nicola
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Description

LENTE DI DIFFUSIONE PER DIFFONDERE LUCE EMESSA DA UNA SORGENTE
PUNTIFORME
La presente divulgazione concerne in generale le lenti utilizzate per diffondere la luce emessa da sorgenti luminose puntiformi.
Più in particolare, la lente secondo la presente divulgazione è adatta per essere accostata ad altre lenti uguali a formare una lente multipla atta a diffondere la luce emessa da più sorgenti organizzate in uno schieramento rettangolare a file e colonne di sorgenti puntiformi, uniformemente su un'area rettangolare.
I LED (acronimo per Light Emitting Diode) sono sorgenti luminose pressoché puntiformi che emettono la gran parte dell'energia luminosa secondo una simmetria circolare, tipicamente in un convenzionale cono con angolo al vertice di circa 120°. L'intensità luminosa è massima lungo l’asse del cono e si riduce a circa la metà lungo una direzione inclinata di 60° rispetto alla direzione di massima intensità, cioè al margine del cono di luce, oltre i quali si riduce ulteriormente per angoli maggiori fino ad annullarsi completamente a circa 90°. L'andamento della luce è visibile con riferimento ad una curva caratteristica A in figura 3 delle figure allegate alla presente divulgazione.
Negli apparecchi di illuminazione, la luce generata generalmente da uno schieramento di LED, va distribuita attraverso lenti preposte a determinare una apprezzabile uniformità sull'area illuminata e ridurre l'abbagliamento che intense sorgenti puntiformi come i LED potrebbero provocare.
Un problema associato all'uso di sorgenti LED, così come di altre sorgenti luminose puntiformi come ad esempio terminazioni di fibre ottiche e simili dispositivi, risiede nel fatto che le soluzioni atte a produrre un'accentuata uniformità di illuminazione penalizzano intensità di illuminazione su un'area target, e viceversa.
Sono in commercio svariati apparecchi di illuminazione a LED con lenti di diffusione della luce con caratteristiche di accentuata direttività per favorire un adeguato livello di illuminazione sopra un'area relativamente distante dalla sorgente a LED, come ad esempio è tipico per fari ed apparecchi di illuminazione stradale ma in buona misura anche per l’illuminazione di ambienti come porticati, stanze e corridoi. I costruttori di proiettori stradali a LED tendono a fabbricare in proprio anche le lenti di diffusione da porre davanti alle singole sorgenti puntiformi di schieramento di LED che consentano di soddisfare certe specifiche tecniche contrattuali.
I risultati sono tuttavia spesso poco soddisfacenti in quanto le lenti usate hanno per lo più forma ellittica creando, di conseguenza, zone d’ombra a causa di una accentuata concentrazione del fascio luminoso lungo l'asse ottico della lente.
I rari casi dove è stata attuata una soluzione ottica più soddisfacente questa è risultata molto complessa da realizzare e di costo molto elevato.
E' da osservare inoltre che la normativa attualmente in vigore in materia pone delle condizioni precise per quanto riguarda l'illuminazione delle strade, con coefficiente di uniformità pari allo 0,4, mentre per quanto riguarda l'area illuminata deve essere: longitudinalmente di 3,7 volte e trasversalmente di 1 ,5 volte l'altezza del palo di sostegno del proiettore stradale.
Per ottenere un flusso a simmetria approssimativamente rettangolare, adatto peraltro anche per l'illuminazione di locali, nel caso dei proiettori stradali, vengono attualmente costruite lenti relativamente alte e strette (anche di 4,15 cm di spessore) montate in telai metallici che impediscono la dispersione laterale della luce. Queste lenti hanno una discreta resa, ma restano complicate e costose da costruire.
Le più comuni lenti ellittiche commerciali, disposte con diverse angolazioni, hanno resa mediocre e sono di difficile assemblaggio con le altre parti del proiettore. Infatti, per ottenere un flusso luminoso più omogeneo sull'area illuminata, si cerca di compensare il minor flusso ai bordi dell'area rettangolare illuminata inclinando i LED verso l'esterno, ma ciò penalizza la resa in quanto l’Inclinazione da una parte sottrae una parte del flusso luminoso altrimenti destinato alla parte centrale dell’area illuminata.
Secondo un'altra tecnica, si creano canalizzazioni di convogliamento della luce nel corpo della lente, cosa di difficile realizzazione in lenti fabbricabili a basso costo, tipicamente per stampaggio ad iniezione di idoneo materiale termoplastico trasparente.
Più spesso si sacrifica pacificamente l’uniformità di illuminazione pur di impiegare fonti luminose a più elevato rendimento, quali sono i LED, per ridurre il consumo energetico, utilizzando semplici lenti ellittiche che producono una illuminazione a macchie luminose con un effetto chiaro/scuro molto fastidioso, oltre che pericoloso per la guida.
Nel presente contesto con il termine "lente" si intende, di volta in volta, tanto la singola struttura ottica di diffusione della luce emessa da una singola sorgente puntiforme, quale ad esempio un LED, quanto, come comunemente usato nell’industria degli apparecchi di illuminazione di aree relativamente ampie e distanti dall’apparecchio, impieganti schieramenti di numerose sorgenti luminose puntiformi organizzate in schieramenti rettangolari a file e colonne, una lente multipla includente una struttura monolitica rettangolare, atta ad essere disposta davanti ad uno schieramento rettangolare di sorgenti puntiformi, nella quale sono replicate, con la stessa organizzazione a schieramento, singole strutture ottiche in modo che ciascuna struttura ottica (singola lente) risulti perfettamente in asse ad una rispettiva sorgente luminosa puntiforme del sottostante schieramento.
E' stata trovata una nuova lente in grado di diffondere la luce generata da una sorgente luminosa puntiforme (ad esempio un LED) con accentuata uniformità e simmetria pressoché rettangolare, su un'area rettangolare distante da illuminare, il cui lato maggiore può essere anche più del doppio del lato minore.
Questo risultato è conseguito con una lente di idoneo materiale ottico trasparente, una prima faccia della quale è sostanzialmente piana ad eccezione di almeno un punto o dei punti in cui è presente una depressione, o un incavo circolare, relativamente poco profondo, che può avere per esempio un profilo a calotta sferica o conico (formante superficie concava), e che viene a porsi davanti ad una sorgente luminosa puntiforme (comunemente un LED) che individua il centro e l’asse ottico della lente di diffusione della luce emessa dalla sorgente puntiforme, ed attraverso la superficie concava della quale il flusso luminoso entra nel materiale (mezzo) ottico della lente.
Sulla faccia opposta, ed in corrispondenza con ogni incavo circolare di entrata del flusso luminoso emesso da una sorgente puntiforme, è presente una struttura ottica in rilievo la cui impronta di base, sul piano dal quale si erge, è inscrivibile in un perimetro rettangolare di inviluppo. La struttura ottica della lente, comprende due identici lobi salienti, preferibilmente aventi bordo perimetrale arrotondato, specularmente uniti tra loro da un avvallamento centrale a sella (insellatura) il cui punto centrale di minima elevazione e di minima larghezza rispetto alla massima elevazione e larghezza dei due lobi laterali identici, si trova in corrispondenza dell'asse ottico della sorgente luminosa puntiforme ed il centro di detto incavo circolare di ingresso del flusso luminoso nel mezzo trasparente della lente.
Una lente così realizzata ha una forma bi-lobata con un accentuato restringimento centrale, che definisce, su fianchi opposti o lati della struttura ottica, due recessi o incavi o rientranze.
Opzionalmente, benché preferibilmente, sulla faccia piana opposta rispetto alla faccia da cui si erge la struttura ottica in rilievo della lente, associati all’incavo di ingresso del flusso luminoso emesso dalla giustapposta sorgente puntiforme, sono presenti due intagli (unghiate) che possono essere pressoché paralleli tra loro e all'asse di simmetria longitudinale rispetto alla struttura ottica ad impronta inscrivibile in un rettangolo, più profondi dell'incavo circolare e pressoché tangenti o secanti a detta concavità circolare meno profonda.
In una forma di realizzazione, il profilo dell’impronta alla base della parte centrale della struttura saliente a forma di insellatura congiungente tra loro i due lobi salienti, può sovrapporsi, in proiezione geometrica, ad un orlo arcuato del fianco interno ripido di detti intagli paralleli “ad unghiata”, mentre un orlo pressoché rettilineo del fianco opposto dell’unghiata, risalente dal fondo dell’intaglio con una ridotta inclinazione, può giacere, in proiezione geometrica, sotto il lato maggiore del rettangolo di inviluppo della struttura ottica della lente.
Detti intagli laterali possono anche avere geometrie diverse da quella di una "unghiata". Alternativamente, strette trincee rettilinee a "U" o a "V" possono essere formate lungo i fianchi opposti della concavità circolare di entrata del flusso.
La struttura saliente di ciascuna singola lente ha pertanto un'asse maggiore o longitudinale di simmetria ed un asse minore o trasversale di simmetria, passanti entrambi per il punto di minima elevazione e di minima larghezza dell'insellatura di congiunzione tra i due lobi salienti con bordo arrotondato e coincidente con l'asse ottico dell’incavo circolare e della sorgente luminosa puntiforme.
Mentre l’accentuata uniformità del flusso a simmetria rettangolare prodotto dalla lente di diffusione associata ad una sorgente puntiforme è frutto della peculiare geometria bi-lobata con insellatura di ripartizione del flusso luminoso, entrante attraverso la superficie concava dell’incavo circolare, verso i due lobi lenticolari della struttura ottica a sviluppo rettangolare, gli intagli lungo fianchi diametralmente opposti della concavità circolare di entrata ostacolano la diffusione laterale della luce nel mezzo ottico della lente confinandola e convogliandola utilmente verso l’insellatura attraversata dall’asse ottico della struttura in rilievo sulla faccia opposta della lente. Ciò contribuisce ad aumentare la resa riducendo significativamente le perdite per dispersione laterale della luce.
Perciò, una forma di realizzazione particolarmente preferita della lente della presente divulgazione prevede anche la presenza di tali intagli paralleli, al fine di migliorare la resa di illuminazione.
L’invenzione è definita nelle annesse rivendicazioni.
Altri vantaggi, caratteristiche e modalità di impiego dell'oggetto della presente divulgazione risulteranno evidenti dalla seguente descrizione dettagliata di sue forme di realizzazione preferite, date a scopo esemplificativo e non limitativo.
È comunque evidente come ciascuna forma di realizzazione possa presentare uno o più dei vantaggi sopra elencati; in ogni caso non è comunque richiesto che ciascuna forma di realizzazione presenti simultaneamente tutti i vantaggi elencati. È anche da intendersi che, nell'ambito della presente divulgazione, rientrano tutte le possibili combinazioni delle forme di realizzazione precedentemente indicate e di quelle descritte con riferimento alla seguente descrizione dettagliata.
Verrà fatto riferimento alle figure dei disegni allegati, in cui:
- La Figura 1 è una vista in pianta della struttura ottica della lente secondo una forma esemplificativa preferita, in cui sono individuati piani o linee di sezione trasversali e longitudinali della struttura.
- La Figura 2A è una vista in sezione lungo la linea A-A di figura 1.
- La Figura 2B è una vista in sezione lungo la linea B-B di figura 1.
- La Figura 2C è una vista in sezione lungo la linea C-C di figura 1.
- La Figura 2D è una vista in sezione lungo la linea D-D di figura 1.
- La Figura 2E è una vista in sezione lungo la linea E-E di figura 1.
- La Figura 2F è una vista in sezione lungo la linea F-F di figura 1.
- La Figura 2G è una vista in sezione lungo la linea G-G di figura 1.
- La Figura 2H è una vista in sezione lungo la linea H-H di figura 1.
- La Figura 2J è una vista in sezione lungo la linea J-J di figura 1.
- La Figura 2K è una vista in sezione lungo la linea K-K di figura 1.
- La Figura 2L è una vista in sezione lungo la linea L-L di figura 1.
- La Figura 2M è una vista in sezione lungo la linea M-M di figura 1.
- La Figura 2N è una vista in sezione lungo la linea N-N di figura 1.
- La Figura 2P è una vista in sezione lungo la linea P-P di figura 1.
- La Figura 2R è una vista in sezione lungo la linea R-R di figura 1.
- La Figura 2S è una vista in sezione lungo la linea S-S di figura 1.
- La Figura 2T è una vista in sezione lungo la linea T-T di figura 1.
- La Figura 3 mostra diagrammi di flusso luminoso prodotto da un solo LED (curva caratteristica A) e con una lente di diffusione del presente trovato (curve caratteristiche B e C).
- Le Figure 4 e 5 sono viste prospettiche di una lente multipla rettangolare per un proiettore impiegante uno schieramento rettangolare di singole sorgenti LED sulla quale sono replicate le singole strutture ottiche della presente divulgazione affacciate funzionalmente a rispettivi LED dello schieramento rettangolare.
Con riferimento alle figure allegate, la figura 1 mostra il layout di una forma di realizzazione esemplificativa su una lastra di materiale ottico trasparente 1 di una lente di diffusione del fascio luminoso emesso da una sorgente puntiforme che, nel prosieguo di questa descrizione sarà anche definita LED, pur nella consapevolezza che il trovato è adatto ed utile per uso anche con sorgenti puntiformi di diverso tipo. La lastra 1 presenta una struttura ottica in rilievo 2.
Le figure da 2A a 2T mostrano serie di sezioni parallele, rispettivamente lungo assi ortogonali, nei piani di sezione individuati da coppie di lettere sul layout della Figura 1.
Nella vista di layout, l'impronta della base della struttura ottica in rilievo 2 sul piano della superficie rivolta verso l’area illuminata di una lastra 1 di materiale ottico trasparente, risulta inscritta in un perimetro di inviluppo pressoché rettangolare P e ha una forma bi-lobata con un accentuato restringimento centrale, che definisce rientranze laterali 9 e 10.
In particolare, la struttura in rilievo 2 comprende due lobi salienti identici con bordo arrotondato 3 e 4 uniti dall’insellatura centrale 5 e il suo sviluppo spaziale è ispezionabile osservandone le sequenze di sezioni lungo i due assi ortogonali di simmetria rettangolare delle figure da 2A a 2T.
Nella vista di layout della figura 1 e nelle pertinenti sezioni ortogonali delle figure da 2A a 2T, è osservabile la depressione o incavo circolare 6 presente sul piano della superficie della lastra 1 rivolta verso la sorgente luminosa puntiforme (non mostrata nelle Figure) e, nella forma preferita di realizzazione illustrata, sono presenti anche intagli ad unghiate 7 e 8 sostanzialmente paralleli tra loro lungo fianchi opposti e più profondi della concavità circolare 6 di entrata del flusso luminoso. Gli intagli possono anche essere tangenti, o anche marginalmente secanti, la circonferenza dell’orlo della concavità circolare 6.
La larghezza della struttura ottica in rilievo 2 di ogni singola lente di diffusione della luce prodotta da una sorgente luminosa puntiforme, in corrispondenza del punto di minima larghezza del profilo, alla base dell’insellatura 5 di congiunzione tra i due lobi salienti con bordo arrotondato, può essere compresa tra il 65% ed il 75% del lato minore del rettangolo P di inviluppo dell'impronta di base della struttura in rilievo 2 della lente.
L’altezza della struttura ottica in rilievo 2 di ogni singola lente di diffusione della luce prodotta da una sorgente luminosa puntiforme, rispetto al piano di base della lastra 1 da cui si eleva, in corrispondenza del punto centrale dell’insellatura 5 di congiunzione tra i due lobi salienti identici 3 e 4, giacente sull’asse ottico della sorgente puntiforme e della concavità circolare 6, può generalmente essere generalmente compresa tra il 80% ed il 90% dell’altezza massima dei due lobi salienti 3 e 4.
L'incavo circolare 6, che può essere sferico o conico, presente sul lato della lente rivolto verso la sorgente luminosa puntiforme, in asse rispetto all'asse ottico della sorgente favorisce un allargamento del fascio luminoso emesso dalla sorgente puntiforme, per diffrazione, entrando nel mezzo ottico della lente.
Se presenti, i due intagli paralleli e relativamente profondi 7 e 8, tangenti, o anche marginalmente secanti, in punti diametralmente opposti della depressione o incavo circolare 6, possono avere, come nell'esempio illustrato, forma di “unghiate”, il cui fianco interno ripido, rispettivamente 7a e 8a, quasi ortogonale al piano della lente, che raggiunge il fondo dell’intaglio nella lastra di materiale ottico della lente, è arcuato, mentre al contrario, il fianco opposto o fianco esterno delle unghiate, rispettivamente 7b e 8b, sale gradualmente verso la superficie piana di una lastra piana di materiale ottico dalla faccia della quale si erge la struttura ottica 2, fino ad un orlo rettilineo. L’orlo rettilineo dei fianchi esterni, rispettivamente 7b e 8b, può coincidere, in proiezione geometrica, con il perimetro del rettangolo di inviluppo P dell'impronta di base della struttura ottica in rilievo 2 presente sulla faccia opposta della lastra piana della lente, mentre l'orlo arcuato del fianco ripido interno, rispettivamente 7a e 8a, dell'intaglio ad unghiata coincide in proiezione geometrica con il profilo alla base della parte centrale a forma di sella 5 della struttura ottica in rilievo 2.
L'effetto dei due intagli paralleli ad unghiata 7 e 8, lungo lati opposti dell'incavo circolare 6, paralleli all'asse di simmetria longitudinale della struttura ottica 2 della lente è quello di ridurre la dispersione laterale della luce per aumentare la resa della lente di diffusione, costituendo superfici riflettenti della luce verso l'asse di massima intensità di trasmissione.
Come è osservabile nel diagramma della figura 3, la singola lente di diffusione della luce prodotta da una sorgente luminosa puntiforme del presente trovato, determina una curva o lobo di diffusione della luce che in direzione dell'asse di simmetria longitudinale della struttura ottica in rilievo della lente, presenta una straordinaria uniformità per un'inclinazione rispetto all'asse ottico di ben 70°, ovvero un'eccellente uniformità di distribuzione dell'intensità luminosa su un’area inscritta in un cono di almeno 135° (diagramma o curva caratteristica C) , mentre nella direzione trasversale, l'uniformità di diffusione si restringe ad un cono con angolo al vertice di circa 75° (diagramma o curva caratteristica B). L'eccezionale ampliamento dell'area illuminata da una singola sorgente luminosa puntiforme in modo significativamente uniforme risulta eccezionale considerando che la singola sorgente luminosa puntiforme, priva della lente di diffusione del presente trovato difficilmente supererebbe l'area intercettata da un cono con angolo al vertice di circa 60° (diagramma o curva caratteristica A).
Le figure 4 e 5 sono due viste prospettiche di una lente multipla realizzata secondo la presente descrizione.
Nel caso di lente multipla per la diffusione di luce prodotta da numerose sorgenti puntiforme ordinate in uno schieramento rettangolare per file e colonne di sorgenti disposte, su un'area rettangolare, la "lente" assume la forma di una lastra piana L di materiale trasparente con adatte caratteristiche ottiche, giustapposta allo schieramento rettangolare di sorgenti multiforme ordinate per righe e colonne, sulla quale sono realizzate con una analoga organizzazione a schieramento, le singole strutture ottiche in rilievo 2, definite secondo le caratteristiche geometriche e funzionali del presente trovato, ciascuna coincidente, sull’altro lato della lastra, con una rispettiva depressione o concavità circolare di ingresso del flusso luminoso, in asse ad una rispettiva sorgente luminosa puntiforme (LED) dello schieramento rettangolare. E' da notare che in figure 4 e 5 non sono tuttavia visibili gli intagli 7 e 8, prodotti sulla faccia retrostante della lastra L, lungo i fianchi delle concavità di ingresso del flusso luminoso emesso da una sorgente LED. La lastra L è provvista di fori 11 per il fissaggio ad un involucro di un dispositivo di illuminazione non visibile nei disegni.
Ovviamente quante sono le sorgenti luminose puntiformi dello schieramento, tante sono le singole strutture ottiche in rilievo 2 del presente trovato definite sulla faccia della lastra rettangolare L rivolta verso l’area da illuminare.
Gli assi di simmetria longitudinale delle singole strutture ottiche in rilievo e degli opzionali intagli sulla faccia piana rivolta verso lo schieramento di sorgenti luminose puntiforme, sono preferibilmente orientati parallelamente ai lati minori dello schieramento e della lastra rettangolare L. Infatti, in considerazione dell'accentuata diffusione uniforme in un'area preminentemente estesa lungo la direzione dell'asse maggiore di simmetria rettangolare della struttura ottica della lente, nel caso di una lente multipla per schieramento rettangolare di sorgenti luminose puntiformi, l'orientamento delle singole strutture ottiche in rilievo delle singole lenti è preferibilmente parallelo ai lati minori della lastra rettangolare così da accentuare la resa di distribuzione del flusso luminoso limitatamente all'area da illuminare, come ad esempio una sede stradale. La ripetitività di più file trasversali di lenti distanziate tra loro lungo l'asse maggiore della piastra rettangolare (e dello schieramento delle sottostanti sorgenti luminose puntiformi) dell'apparecchio di illuminazione stradale, consente di raggiungere il grado di uniformità di illuminazione lungo l'asse longitudinale maggiore dell'area illuminata, ottenuta progettando la distanza di separazione tra le file trasversali di lenti per l'intera estensione longitudinale dello schieramento di sorgenti multiformi e della relativa lente multipla rettangolare di diffusione giustapposta allo schieramento di sorgenti.
Seguono tabelle illuminotecniche per un medesimo proiettore stradale a schieramento di LED, equipaggiato con comuni lenti ellittiche (Tabella 1) di diffusione della luce emessa dai singoli LED, ed equipaggiata con una lente multipla del presente trovato (Tabella 2), come raffigurata nelle figure 4 e 5.
TABELLA 1
TABELLA 2
Come si può notare dai valori della tabella “1” che usa una lente tradizionale ellittica la luce risulta concentrata sotto la lampada e scarsa ai lati, mentre i valori misurati dalla tabella “2” che usa una lente secondo la presente divulgazione vi è un illuminamento con valori omogenei tali da eliminare Γ effetto ombra.
Le lenti del trovato sono completamente fabbricabili mediante tecniche di stampaggio di materiali termoplastici e quindi possono essere prodotte a basso costo.
Materiali ottici utilizzabili sono primariamente per produzione con stampo ad iniezione le resine del tipo PMMA e PC, benché possano essere usati anche materiali diversi, come ad esempio: vetro e derivati con diversi tipi di lavorazione.
L'oggetto della presente divulgazione è stato fin qui descritto con riferimento a sue forme preferite di realizzazione. È da intendersi che possono esistere altre forme di realizzazione che afferiscono al medesimo nucleo inventivo, tutte rientranti neN’ambito di protezione delle rivendicazioni qui di seguito annesse.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Lente per la diffusione di luce prodotta da una sorgente luminosa puntiforme su un'area rettangolare da illuminare comprendente una lastra (1) di materiale ottico trasparente su una faccia della quale è presente almeno una depressione, o un incavo circolare, (6) atta ad essere giustapposta ed in asse alla sorgente luminosa puntiforme, e sulla faccia opposta della quale è presente una struttura ottica in rilievo (2) includente due lobi salienti (3, 4), uniti specularmente tra loro da una insellatura (5), il punto centrale di minima elevazione e di minima larghezza di detta insellatura (5) rispetto ad una massima elevazione e massima larghezza di entrambi detti lobi salienti (3, 4) essendo in corrispondenza di detta almeno una depressione, o un incavo circolare, (6) ed in cui detta struttura ottica in rilievo (2) presenta impronta di base inscrivibile in un perimetro di inviluppo rettangolare (P).
  2. 2. Lente secondo la rivendicazione 1, in cui il punto centrale di minima elevazione e di minima larghezza di detta insellatura (5) rispetto ad una massima elevazione e massima larghezza di entrambi detti lobi salienti (3, 4) coincide con una zona centrale di detta almeno una depressione, o un incavo circolare, (6).
  3. 3. Lente secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui l'impronta di base di detta struttura ottica in rilievo (2) è inscrivibile in un rettangolo di inviluppo (P) con asse maggiore di simmetria passante per detti lobi salienti (3, 4) e detta insellatura (5), e l'asse minore di simmetria passante attraverso detto punto centrale di minima elevazione e minima larghezza dell’insellatura (5).
  4. 4. Lente secondo la rivendicazione 1, 2 o 3, comprendente inoltre due intagli paralleli (7, 8) in detta prima faccia, rispettivamente su un fianco e sul fianco opposto, e più profondi di detto incavo circolare (6).
  5. 5. Lente secondo la rivendicazione 4, in cui detti intagli (7, 8) hanno forma di unghiate, l’orlo del fianco interno ripido (7a, 8a) dei quali è arcuato e l’orlo del fianco esterno dei quali (7b, 8b) che sale gradualmente verso una superficie della lastra di materiale ottico è rettilineo e coincidente, in proiezione geometrica, con il lato maggiore del perimetro rettangolare di inviluppo (P), detto orlo arcuato del fianco ripido interno (7a, 8a) degli intagli coincidendo, in proiezione geometrica, con il profilo alla base di detta insellatura (5) della struttura ottica in rilievo (2).
  6. 6. Lente secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti lobi salienti (3, 4) presentano bordo arrotondato.
  7. 7. Lente secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui l’elevazione nel punto centrale giacente sull’asse ottico di detta insellatura (5) è compresa tra 80% e 90% della massima elevazione di detti lobi salienti (3, 4).
  8. 8. Lente secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la larghezza nel punto centrale di minima larghezza alla base di detta insellatura è compreso tra 65% e 75% della larghezza di detti lobi salienti (3, 4).
  9. 9. Lente per la diffusione di luce prodotta da uno schieramento rettangolare di sorgenti luminose puntiformi organizzate per file e colonne su un'area rettangolare, comprendente una lastra (1) di materiale ottico trasparente rettangolare giustapposta a detto schieramento rettangolare di sorgenti puntiformi, includente una pluralità di dette depressioni o incavi circolari (6) ed una pluralità di dette strutture ottiche in rilievo (2) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 1 a 8.
  10. 10. Lente della rivendicazione 9, in cui gli assi maggiori di simmetria di dette strutture ottiche in rilievo (2) delle singole lenti di diffusione della luce prodotta da una sorgente luminosa puntiforme e coppie di intagli paralleli (7, 8) tra loro secondo la rivendicazione 5, sono orientati parallelamente ai lati minori dello schieramento rettangolare delle strutture ottiche e della lastra rettangolare (1).
  11. 11. Lente secondo la rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che colonne trasversali di singole strutture ottiche (2) sono replicate ad una distanza di separazione fissata in base a parametri di progetto di un apparecchio di illuminazione, lungo l'estensione longitudinale di detta piastra rettangolare (1).
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