ITVR20100107A1 - Letto a doghe - Google Patents

Description

LETTO A DOGHE

DESCRIZIONE

La presente invenzione si riferisce ad un letto a doghe, anche incorporato in strutture più complesse quali ad esempio divani-letto, cuccette per treno-letto e simili.

I letti a doghe sono di uso molto diffuso, anche in quanto, in genere, di maggiore rigidità rispetto ai tradizionali letti a rete e quindi in principio più idonei ad evitare disturbi, dolori e patologie a carico della colonna vertebrale del soggetto.

Tuttavia, quando una persona si stende sul letto a doghe, proprio detta rigidità tende a determinare un accostamento fra alcune vertebre che à ̈ in effetti potenzialmente dannoso e che comunque può determinare una condizione di fastidio per il soggetto.

Pertanto, il problema tecnico posto e risolto dalla presente invenzione à ̈ quello di fornire una struttura-letto di tipo a doghe che consenta di ovviare agli inconvenienti sopra menzionati con riferimento alla tecnica nota.

Tale problema viene risolto da una struttura-letto secondo la rivendicazione 1. Caratteristiche preferite della presente invenzione sono presenti nelle rivendicazioni dipendenti della stessa.

Nel presente contesto, per “struttura-letto†si intende qualsiasi struttura idonea a fungere da letto, e in particolare ad esempio un letto tradizionale singolo o matrimoniale, un divano-letto, parte di un letto cosiddetto “a castello†, una cosiddetta “cuccetta†di treno-letto, e così via.

La struttura-letto dell’invenzione mantiene sostanzialmente invariati i vantaggi associati alla scelta di un letto a doghe ed in particolare alla rigidità complessiva di quest’ultimo, al contempo fornendo però una specifica e predeterminata capacità di adattamento della posizione delle doghe all’anatomia del soggetto, evitando così situazioni di fastidio o danni legati ad una eccessiva rigidità del letto.

Altri vantaggi, caratteristiche e le modalità di impiego della presente invenzione risulteranno evidenti dalla seguente descrizione dettagliata di alcune forme di realizzazione, presentate a scopo esemplificativo e non limitativo. Verrà fatto riferimento alle figure dei disegni allegati, in cui:

§ le Figure 1A e 1B mostrano ciascuna una vista in prospettiva di una strutturaletto a doghe secondo una forma di realizzazione preferita dell’invenzione, rispettivamente in condizione assemblata ed in esploso;

§ la Figura 2 mostra una vista ingrandita di alcuni dettagli della Figura 1B;

§ la Figura 3 mostra una vista laterale di parte della struttura-letto di Figura 1A; § la Figura 4 mostra una vista laterale di un componente della struttura-letto di Figura 1A, evidenziando lo sviluppo di percorsi di guida di questa;

§ le Figure da 5A a 5C mostrano ciascuna una ulteriore vista laterale del componente di Figura 4, evidenziando le successive posizioni assunte entro quest’ultimo da estremità delle doghe della struttura-letto di Figura 1A; e § la Figura 6 mostra una vista in prospettiva laterale dal basso della strutturaletto di Figura 1A durante l’uso.

Con riferimento inizialmente alle Figure 1A, 1B, 2 e 3, un letto a doghe secondo una forma di realizzazione preferita dell’invenzione à ̈ complessivamente denotato con 1.

Il letto 1 comprende innanzitutto una pluralità di doghe, una delle quali denotata a titolo esemplificativo con 2 in Figura 1B, che si estendono trasversalmente in modo tale definire un piano di riposo del letto 1 stesso.

Ciascuna doga, e in particolare la doga 2 presa ad esempio, comprende un corpo centrale 20 e due porzioni laterali di estremità, denotate rispettivamente con 21 e 22. Come nelle doghe note nella tecnica, il corpo centrale 20 à ̈ rappresentato come dotato di aperture di alleggerimento, una delle quali denotata a titolo esemplificativo con 200.

Come meglio visibile in Figura 3, ciascuna porzione di estremità 21, 22 presenta una conformazione sostanzialmente tubolare, o a perno cavo, per poter impegnare appositi mezzi di guida che vengono introdotti a seguire. Nel presente esempio, le porzioni laterali 21 e 22 presentano una geometria sostanzialmente cilindrica.

Nella presente forma di realizzazione, i sopra menzionati mezzi di guida comprendono una pluralità di asole, una delle quali denotata a titolo esemplificativo con 3 in Figura 2, ricavate su una coppia di elementi laterali oblunghi, rispettivamente 41 e 42, che si estendono longitudinalmente ciascuno in corrispondenza di un rispettivo margine laterale del letto 1.

Con riferimento anche alla Figura 4, ciascuna asola presenta una conformazione oblunga e si estende verso il basso secondo una propria direzione di sviluppo prevalente, denotata con D per detta asola 3. Ciascuna asola definisce un percorso di guida per una rispettiva porzione laterale di estremità di una rispettiva doga. Coppie di asole corrispondenti sui due elementi laterali 41 e 42, ossia asole affacciate, definiscono percorsi speculari per le due porzioni di estremità di una medesima doga.

Come evidenziato in Figura 4, i percorsi definiti dalle asole sono mutuamente divergenti rispetto alla mezzeria trasversale M del letto 1. In particolare, asole disposte simmetricamente rispetto a tale mezzeria presentano inclinazioni contrapposte. In Figura 4 può inoltre apprezzarsi come l’estensione delle asole lungo le rispettive direzioni di sviluppo prevalente sia diversa, e quindi sia diversa la lunghezza dei percorsi da queste definite, diminuendo andando da detta mezzeria M verso la periferia laterale del letto 1.

Con riferimento alle figure sin qui introdotte, i mezzi di guida per le porzioni laterali di estremità della doghe comprendono inoltre una coppia di elementi elastici oblunghi, rispettivamente 51 e 52, che si estendono longitudinalmente ciascuno in corrispondenza di un rispettivo margine laterale del letto 1, esternamente rispetto al corrispondente elemento asolato 41 o 42.

Ciascun elemento 51, 52 presenta una conformazione ad anse, una delle quali denotata a titolo esemplificativo con 50 in Figura 2. Ciascuna ansa à ̈ atta a ricevere in appoggio una rispettiva porzione laterale di estremità di una doga durante il movimento di quest’ultima nel rispettivo percorso. Anche la profondità delle anse può essere modulata conformemente all’estensione ed all’inclinazione delle asole. Gli elementi elastici 51 e 52 sono atti a mantenere le doghe in posizione sollevata, ossia con le porzioni di estremità attestate sul margine superiore delle rispettive asole, in assenza di carico gravitazionale sul letto 1.

Il letto 1 comprende poi mezzi di finecorsa del movimento delle porzioni laterali di estremità delle doghe nei rispettivi percorsi, che nella presente forma di realizzazione sono ottenuti in forma di una ulteriore coppia di elementi oblunghi, rispettivamente 61 e 62, che si estendono longitudinalmente ciascuno in corrispondenza di un rispettivo margine laterale del letto 1, inferiormente ai rispettivi elementi elastici 51 e 52.

Anche gli elementi di finecorsa 61 e 62 presentano una conformazione ad anse che corrisponde a quella dei rispettivi elementi elastici 51 e 52. Le anse ricavate sugli elementi di finecorsa 61 e 62 presentano profondità superiore rispetto alla conformazione delle rispettive anse, in configurazione indeformata, degli elementi elastici 51 e 52

Il letto 1 comprende poi quattro sponde di chiusura, e in particolare una sponda di testata 8, una sponda di pediera 9 ed una coppia di sponde laterali, rispettivamente 71 e 72, disposte esternamente alle doghe, agli elementi elastici 51 e 52 ed agli elementi di finecorsa 61 e 62,

Verranno ora illustrate le modalità operative del letto 1, con particolare riferimento alle Figure da 5A a 5B e 6.

Come mostrato in Figura 5A, in assenza di un carico gravitazionale sul letto 1 – e quindi sulle doghe di questo – gli elementi elastici 51 e 52 sostengono le doghe stesse, mantenendo le porzioni laterali di esse attestate in corrispondenza dei margini superiori delle rispettive asole.

Come mostrato poi nelle Figure 5B e 5C, quando un soggetto sale sul letto 1 (Figura 5B) e si adagia completamente su di esso (Figura 5C), il carico gravitazionale conseguente fa sì che le porzioni di estremità delle doghe, in particolare le porzioni di estremità 21 e 22 della doga 2, si muovano verso il basso nella rispettiva asola 3, contrastando la forza elastica degli elementi 51 e 52 e deformandoli elasticamente fino a portare le relative anse in battuta sul fondo delle rispettive anse degli elementi di finecorsa 61 e 62. Tale configurazione corrisponde in genere ad una battuta delle porzioni di estremità delle doghe sul margine inferiore della rispettiva asola, ossia ad una posizione terminale nel rispettivo percorso.

In tal modo, in virtù dell’orientamento divergente dei diversi percorsi, le doghe si divaricano le une rispetto alle altre.

Pertanto, come mostrato in Figura 6 (in cui per maggiore chiarezza non à ̈ stata rappresentata la sponda di chiusura laterale 72) la configurazione delle doghe segue il profilo della colonna vertebrale del soggetto, adattandosi a questo.

Vantaggiosamente, nella forma di realizzazione sopra descritta sono previsti mezzi di guida in genere, mezzi elastici e mezzi di finecorsa bilaterali, ossia in corrispondenza di entrambi i margini laterali del letto. Varianti di realizzazione possono invece prevedere una disposizione unilaterale di questi.

Inoltre, varianti di realizzazione possono prevedere mezzi di contrasto diversi dagli elementi elastici sopra menzionati e disposti diversamente rispetto a questi.

La presente invenzione à ̈ stata fin qui descritta con riferimento a forme preferite di realizzazione. È da intendersi che possano esistere altre forme di realizzazione che afferiscono al medesimo nucleo inventivo, come definito dall’ambito di protezione delle rivendicazioni qui di seguito riportate.

Claims (12)

1. RIVENDICAZIONI 1. Struttura-letto (1), comprendente: - una pluralità di doghe (2), estendentisi trasversalmente in modo tale da definire un piano di riposo della struttura-letto stessa, in cui ciascuna doga (2) di detta pluralità presenta un corpo centrale (20) e due porzioni laterali di estremità (21, 22); e - mezzi di guida (3), che definiscono una pluralità di percorsi per rispettive porzioni laterali di estremità (21, 22) di dette doghe (2), i quali percorsi sono mutuamente divergenti rispetto alla mezzeria trasversale (M) della strutturaletto, la disposizione complessiva essendo tale che, quando su dette doghe (2) viene applicato un carico gravitazionale relativo al peso di un soggetto, dette porzioni laterali di estremità (21, 22) si muovono in detti percorsi in modo da divaricare le doghe stesse le une rispetto alle altre.
2. 2. Struttura-letto (1) secondo la rivendicazione 1, in cui dette porzioni laterali di estremità (21, 22) di dette doghe (2) sono sagomate per impegnare detti percorsi di detti mezzi di guida (3).
3. 3. Struttura-letto (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detti mezzi di guida (3) sono previsti bilateralmente, in corrispondenza di entrambe le porzioni laterali di estremità (21, 22) di dette doghe (2).
4. 4. Struttura-letto (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi di guida comprendono una pluralità di asole (3), ciascuna atta a ricevere una rispettiva porzione di estremità laterale (21, 22) di una rispettiva doga (2).
5. 5. Struttura-letto (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui ciascuna di dette asole (3) presenta una conformazione oblunga a sviluppo inclinato (D).
6. 6. Struttura-letto (1) secondo la rivendicazione 4 o 5, in cui dette asole (3) presentano estensioni differenti, decrescenti dalla mezzeria trasversale (M) della struttura-letto (1) verso la periferia.
7. 7. Struttura-letto (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi di guida comprendono inoltre mezzi di contrasto (51, 52), atti ad esercitare una azione di contrasto al movimento di dette porzioni laterali di estremità (21, 22) in detti percorsi.
8. 8. Struttura-letto (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui detti mezzi di contrasto (51, 52) sono disposti in corrispondenza di dette porzioni laterali di estremità (21, 22) di dette doghe (2), preferibilmente bilateralmente.
9. 9. Struttura-letto (1) secondo la rivendicazione 7 o 8, in cui detti mezzi di contrasto comprendono mezzi elastici (51, 52).
10. 10. Struttura-letto (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui detti mezzi di contrasto comprendono almeno un elemento elastico (51, 52) disposto in corrispondenza di dette porzioni laterali di estremità (21, 22) e presentante una conformazione ad anse, ciascuna ansa (50) essendo atta a ricevere una rispettiva porzione laterale di estremità (21) di dette doghe (2) durante il movimento di quest’ultima nel rispettivo percorso.
11. 11. Struttura-letto (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente mezzi di finecorsa (61, 62) del movimento di dette porzioni laterali di estremità (21, 22) in detti percorsi, preferibilmente bilaterali.
12. 12. Struttura-letto (1) secondo le rivendicazioni 10 e 11, in cui detti mezzi di finecorsa comprendono almeno un ulteriore elemento ad anse (61, 62) di conformazione corrispondente a quella di detto elemento elastico (51, 52) e disposto inferiormente a quest’ultimo.