ITVR20090018U1 - Dispositivo di supporto per un sacchetto. - Google Patents

Dispositivo di supporto per un sacchetto.

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ITVR20090018U1
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Corrado Giacomelli
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Corrado Giacomelli
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Description

DISPOSITIVO DI SUPPORTO PER UN SACCHETTO
DESCRIZIONE
La presente divulgazione si riferisce in generale alla raccolta di rifiuti in un contesto domestico o simile. In particolare, essa si riferisce ad un dispositivo di supporto per un sacchetto di raccolta di rifiuti di tipo domestico e/o di rifiuti organici.
È noto effettuare la raccolta di rifiuti domestici per mezzo di un sacchetto di raccolta, che viene disposto in un contenitore o secchio o viene sospeso ad un supporto. In particolare, per mantenere il sacchetto aperto e quindi pronto a ricevere i rifiuti, è usuale risvoltare l'imboccatura del sacchetto sull'orlo del contenitore, in modo che tra imboccatura e orlo del contenitore si instauri un attrito tale da mantenere in posizione il sacchetto. In sostanza, l'imboccatura del sacchetto viene posta a cavaliere di una porzione di sommità del contenitore o supporto.
Tuttavia, tale soluzione si dimostra spesso inefficace: all'aumentare della quantità di rifiuti nel sacchetto e quindi del suo peso, l'imboccatura tende a scivolare sull'orlo del contenitore, fino a provocare il collasso del sacchetto nel contenitore stesso.
Oltre a ciò, spesso il risvoltare l'imboccatura del sacchetto risulta essere un'operazione scomoda e che può danneggiare il sacchetto stesso, come ad esempio avviene frequentemente quando si impiega un sacchetto di carta. In questo caso, infatti, in corrispondenza della regione risvoltata si creano spesso strappi e rotture della continuità superficiale del sacchetto; sotto l'azione del peso, tali strappi si possono propagare all'intero sacchetto e provocare il collasso dello stesso e/o la fuoriuscita del rifiuto contenuto.
Un problema tecnico alla base della presente divulgazione risiede nel mettere a disposizione un dispositivo di supporto per un sacchetto, e conseguentemente un apparato per la raccolta di rifiuti, che consenta di superare almeno uno degli inconvenienti citati con riferimento alla tecnica nota e/o di conseguire ulteriori vantaggi.
Ciò è ottenuto fornendo un dispositivo di supporto come definito nella rivendicazione indipendente 1.
Caratteristiche secondarie del suddetto dispositivo di supporto sono definite nelle corrispondenti rivendicazioni dipendenti da 2 a 28.
Il suddetto problema tecnico è risolto altresì da un apparato per la raccolta di rifiuti secondo la rivendicazione dipendente 29 o 30.
L'oggetto della presente divulgazione fornisce alcuni rilevanti vantaggi.
Un primo vantaggio del dispositivo di supporto oggetto della presente divulgazione risiede nel fatto che esso consente di associare il sacchetto al dispositivo in modo stabile, poiché alla porzione di imboccatura del sacchetto, che è racchiusa e sostanzialmente incastrata tra il primo membro di supporto e l'elemento di fissaggio, è impedito di scivolare via dal primo membro grazie alla elevata forza di attrito che si instaura tra l'imboccatura stessa e tali componenti del dispositivo in corrispondenza della nervatura e della scanalatura.
Ciò è dato in particolare dalla modalità di accoppiamento a dente-canale, che, grazie al profilo tortuoso (quindi con plurimi cambi di direzione) che fa assumere alla porzione di imboccatura del sacchetto, permette di aumentare considerevolmente la superficie di contatto tra l'imboccatura e dette componenti del dispositivo.
Un altro vantaggio risiede nel fatto che non è necessario risvoltare l'imboccatura del sacchetto attorno al primo membro, poiché il fissaggio del sacchetto al dispositivo di supporto è ottenuto grazie ad una sorta di "pinza" costituita dal primo membro e dall'elemento di fissaggio; si evitano quindi gli inconvenienti sopra menzionati con riferimento alla tecnica nota.
L'accoppiamento tra elemento di fissaggio e primo membro è amovibile, in modo che il sacchetto possa essere rimosso al termine dell'uso e sostituito da un nuovo sacchetto, che viene a sua volta fissato con le medesime modalità.
In una forma di realizzazione, la nervatura separa una prima zona della rispettiva faccia del primo membro da una seconda zona della stessa faccia, mentre la scanalatura separa una prima zona della rispettiva faccia dell'elemento di fissaggio da una seconda zona della medesima faccia; quando l'elemento di fissaggio viene accoppiato al primo membro, si realizza anche un accoppiamento tra dette prime zone ed un accoppiamento tra dette seconde zone. In sostanza, la prima e la seconda zona dell'elemento di fissaggio vanno contro le rispettive prima e seconda zona del primo membro, disponendosi affacciate le une sulle altre. In questo modo la porzione di imboccatura del sacchetto rimane pinzata anche tra le prime zone e tra le seconde zone, aumentando la solidità del fissaggio grazie sia all'aumentata superficie di contatto sia ai numerosi cambi di direzione imposti alla porzione di imboccatura racchiusa.
In una forma di realizzazione, la nervatura è realizzata sull'elemento di fissaggio, mentre la scanalatura è realizzata sul primo membro.
La nervatura e la scanalatura possono avere sezione di forma poligonale o curva, ad esempio ogivale. Ad esempio, la forma rettangolare è preferita per la maggiore semplicità di lavorazione e perché fa assumere a detta porzione di imboccatura un andamento a greca, con quattro piegature ad angolo retto che ne migliorano la stabilità di fissaggio.
In una forma di realizzazione, la nervatura è una sporgenza avente un'altezza maggiore o uguale al doppio della sua larghezza, anche in questo caso per assicurare una elevata superficie di contatto con l'imboccatura del sacchetto, mantenendo allo stesso tempo una ridotta larghezza del primo membro e/o dell'elemento di fissaggio.
Per analogo scopo, in una forma di realizzazione la nervatura (o la scanalatura) ha una larghezza corrispondente al massimo alla metà della larghezza della faccia del primo membro (o dell'elemento di fissaggio) sulla quale è ricavata.
In una forma di realizzazione, sono previsti due primi membri contrapposti, in relazione distanziata da una base di appoggio così da formare un’intelaiatura di tipo aperto; ciò consente di mantenere sospeso un sacchetto per la raccolta di rifiuti, in modo tale che il sacchetto non sia a contatto, o sia in minimo contatto, con superfici della intelaiatura e quindi non produca condense sul fondo e/o sui lati del dispositivo di supporto.
Inoltre, presentando una intelaiatura di tipo aperto e in particolare a parallelepipedo, il dispositivo di supporto consente al sacchetto di essere lambito dall’aria lateralmente e al tempo stesso di mantenere un’imboccatura del sacchetto completamente aperta e ben distesa. In questo modo si realizzano condizioni ottimali per una biodegradazione naturale e aerobica del rifiuto organico contenuto nel sacchetto, al quale può essere fornita un'adeguata quantità di ossigeno rispetto alla massa di rifiuto.
Vantaggiosamente si può impiegare un sacchetto in carta speciale (in particolare, una carta con fibre lunghe incrociate), con le caratteristiche di essere molto resistente dal punto di vista meccanico anche se impregnata di liquido e di avere una struttura tale da garantire la tenuta ai liquidi e contemporaneamente un’ottimale traspirazione dell’aria tra l’esterno e l’interno del sacchetto.
In una forma di realizzazione, il dispositivo comprende, oltre a detti primi membri, anche secondi membri che fungono da piedi di appoggio. In particolare, detti primi membri e detti secondi membri sono tra loro operativamente interscambiabili, cioè i primi membri possono fungere da piedi di appoggio ed i secondi membri possono essere posti in relazione distanziata da detta base di appoggio per fungere da supporto per l’imboccatura di un sacchetto.
In particolare, grazie all’interscambiabilità ed utilizzando primi membri e secondi membri aventi dimensioni diverse, preferibilmente lunghezze diverse, per esempio con primi membri formanti elementi di lato corto dell’intelaiatura e con secondi membri formanti elementi di lato lungo dell’intelaiatura, il dispositivo presenta il vantaggio di essere adattabile a diversi tipi di sacchetto. In una forma di realizzazione, i primi membri e/o i secondi membri hanno una forma a listello. Ciò è vantaggioso perché consente tra l’altro di utilizzare anche materiale di scarto di lavorazione di pannelli, di minimizzare l’impiego di materiale per la realizzazione del dispositivo di supporto, di limitare il peso e l’ingombro del dispositivo di supporto, e di semplificarne la produzione.
In particolare, i primi membri sono tra loro paralleli, i secondi membri sono tra loro paralleli, e i primi membri sono sghembi ortogonali rispetto ai secondi membri. Ciò consente di ottenere una forma a parallelepipedo dell’intelaiatura in modo che la stessa sia staticamente stabile e autoportante.
In una forma di realizzazione, il dispositivo di supporto comprende componenti (ovvero la base di appoggio, i primi membri, i secondi membri, una parete sostanzialmente piana, barre distanziatrici, elementi di fissaggio) che sono tra loro strutturalmente indipendenti. In altre parole, il dispositivo di supporto può essere fornito completamente smontato, così da poter ad esempio essere spedito per posta assieme ai sacchetti ad un utilizzatore in virtù del limitato peso (grazie anche alla preferibile assenza di pari metalliche) e del suo ingombro assai limitato quando smontato.
Inoltre, in una forma di realizzazione i componenti sono associabili e/o associati tra loro in modo amovibile, cosicché il dispositivo possa essere facilmente smontato quando non sia più necessario o quando si vogliano utilizzare sacchetti di diverse dimensioni, e riposto con un minimo ingombro.
In particolare, i componenti sono associabili tra loro ad incastro, in modo tale che il dispositivo sia di facile montaggio/smontaggio e però sia altrettanto rigido e non richieda particolari strumenti o accessori per eseguire tali operazioni. In una forma di realizzazione, il dispositivo è privo di parti metalliche; ad esempio il dispositivo è realizzato in legno.
L’impiego di legno comporta numerosi vantaggi. Innanzitutto, permette di realizzare un supporto leggero e facilmente trasportabile o spedibile per posta. Inoltre il legno è un materiale ecologico naturale ed economico, che consente di minimizzare il consumo energetico ed i costi richiesti per la produzione del dispositivo di supporto. La semplicità strutturale dell’intelaiatura del dispositivo di supporto fa sì che quest’ultimo possa essere realizzato impiegando scarti di taglio di pannelli per altre attrezzature in legno di maggiori dimensioni, con l'obiettivo di realizzare un ciclo di produzione che minimizzi gli scarti.
Inoltre, il fatto che i componenti del dispositivo siano in legno consente all'utilizzatore, con l’impiego di semplici attrezzature domestiche come ad esempio un seghetto, di adattare facilmente la geometria e le dimensioni del dispositivo al vano (spesso limitato nelle dimensioni) in cui andrà collocato, ad esempio accorciando le barre distanziatrici se queste si dimostrino eccessivamente lunghe per un’agevole collocazione del dispositivo e/o riducendo le dimensioni dei membri di appoggio in legno.
Il fatto di non prevedere parti metalliche permette sia un risparmio di costi, in considerazione dei costi crescenti per le materie prime metalliche e per la loro lavorazione, sia di ottenere un dispositivo leggero, semplice da montare, e a sua volta completamente biodegradabile al termine di un suo ciclo di vita.
Il dispositivo potrebbe comunque essere realizzato in materiali diversi dal legno, come ad esempio plastica oppure metallo, o in una combinazione di materiali. È comunque evidente come ciascuna forma di realizzazione dell'oggetto della presente divulgazione possa presentare uno o più dei vantaggi sopra elencati; in ogni caso non è comunque richiesto che ciascuna forma di realizzazione presenti simultaneamente tutti i vantaggi elencati.
Verrà fatto riferimento alle figure dei disegni allegati, in cui:
- la figura 1 rappresenta una vista prospettica a parti staccate di una prima forma di realizzazione di un dispositivo di supporto secondo la presente divulgazione;
- la figura 2 rappresenta una vista prospettica del dispositivo di figura 1, a parti unite in una prima configurazione operativa;
- la figura 3 rappresenta una vista prospettica di una fase di applicazione di un sacchetto sul dispositivo di supporto di figura 1;
- la figura 4 rappresenta una vista prospettica del dispositivo di supporto di figura 1 al quale è applicato un sacchetto;
- le figure 5A, 5B, 5C rappresentano rispettivamente una vista prospettica e viste frontali di un particolare del dispositivo di supporto di figura 1, in fasi successive di applicazione di un sacchetto;
- le figure 6A, 6B, 6C rappresentano rispettivamente una vista prospettica e viste frontali di un particolare di una variante di realizzazione del dispositivo di supporto di figura 1, in fasi successive di applicazione di un sacchetto;
- le figure 7A e 7B rappresentano rispettivamente una vista prospettica ed una vista frontale di un particolare di un'altra variante di realizzazione del dispositivo di supporto di figura 1;
- le figure 8A e 8B rappresentano rispettivamente una vista prospettica ed una vista frontale di un particolare di ancora un'altra variante di realizzazione del dispositivo di supporto di figura 1;
- la figura 9 rappresenta una vista prospettica del dispositivo di figura 1, dal quale sono state rimosse alcune parti, in una seconda configurazione operativa;
- la figura 10 rappresenta una vista prospettica del dispositivo di figura 1, dal quale sono state rimosse alcune parti, in una terza configurazione operativa;
- la figura 11 rappresenta una vista prospettica di una fase di conversione del dispositivo di supporto di figura 2 da una prima configurazione operativa ad una quarta configurazione operativa;
- la figura 12 rappresenta una vista prospettica di una fase di applicazione di un sacchetto sul dispositivo di supporto di figura 11 in detta quarta configurazione operativa;
- la figura 13 rappresenta una vista prospettica del dispositivo di supporto di figura 12 al quale è applicato un sacchetto.
Con riferimento inizialmente alle figure da 1 a 5C, viene indicato con il numero di riferimento 1 un dispositivo di supporto per un sacchetto 5 per la raccolta di rifiuti di tipo domestico e/o rifiuti organici.
Il dispositivo di supporto 1, o trespolo, comprende una intelaiatura 15 o scheletro, la quale comprende a sua volta una base di appoggio 2, che forma un elemento di fondo dell'intelaiatura 15 ed è atta ad essere appoggiata su una superficie 9 (ad esempio un pavimento, un ripiano, un mobile, o simile), ed una porzione di sommità 3 atta a supportare un sacchetto 5, ed in particolare un suo lembo 50, grazie a primi membri 31, chiamati anche membri di sommità.
I primi membri 31 formano elementi laterali dell'intelaiatura 15. Ciascun primo membro 31 presenta una prima faccia 311 ed una seconda faccia di sommità 312 ad essa opposta. I primi membri 31 hanno forma allungata lungo una rispettiva direzione longitudinale 300. Nell'esempio, essi hanno una forma a listello, in particolare a parallelepipedo.
La faccia di sommità 312 del primo membro 31 è fornita di una costola o nervatura sporgente 61, la quale si estende lungo la direzione longitudinale 300 del primo membro 31 stesso. In particolare, la nervatura 61 si estende per l'intera lunghezza L31 del primo membro 31, tale lunghezza L31 essendo misurata lungo la direzione longitudinale 300. Nell'esempio, la lunghezza L31 è di 130 mm.
Nell'esempio mostrato, la nervatura 61 ha una sezione trasversale, cioè ortogonale a detta direzione longitudinale 300, avente forma rettangolare.
In particolare, la nervatura 61 si eleva dalla faccia di sommità 312 per un'altezza H6 che è maggiore o uguale al doppio della larghezza L6 della nervatura 61 stessa. In altre parole, la nervatura 61 è una sporgenza di determinate altezza H6 e larghezza L6, in cui l'altezza H6 è maggiore o uguale al doppio della larghezza L6. Ad esempio, l'altezza H6 è di 15 mm e la larghezza L6 è di 6,5 mm.
Inoltre, in una vista frontale o trasversale, la faccia di sommità 312 ha determinata larghezza L3, e la larghezza L6 della nervatura 61 ricavata su di essa corrisponde al massimo alla metà della larghezza L3 della medesima faccia 312. Nell'esempio, la larghezza L3 della faccia 312 è di 20 mm e la larghezza L6 della nervatura 61 è, come detto, di 6,5 mm.
La faccia di sommità 312 del primo membro 31 viene separata dalla nervatura 61 in una prima zona 312a ed una seconda zona 312b. In sostanza tali prima e seconda zona 312a, 312b, che in particolare sono piane, sono disposte da parti opposte della nervatura 61. In altre parole, in una vista frontale o trasversale, la faccia 312 e la nervatura 61 presentano un profilo sostanzialmente a greca, cioè hanno un profilo non rettilineo che ha numerosi cambi di direzione.
Sempre in una vista frontale, la nervatura 61 è centrata rispetto alla faccia di sommità 312, cioè è equidistante dai bordi laterali della faccia di sommità 312; in altre parole, la nervatura 61 è disposta in una zona centrale della rispettiva faccia 312, cioè la prima zona 312a e la seconda zona 312b sono uguali tra loro.
Il dispositivo di supporto 1 comprende inoltre elementi di fissaggio 41, in particolare un elemento di fissaggio 41 per ciascun primo membro 31.
Anche gli elementi di fissaggio 41 hanno forma allungata lungo una rispettiva direzione longitudinale 400, in particolare hanno una forma a listello, ad esempio a parallelepipedo.
Una faccia di fondo 412 dell'elemento di fissaggio 41 è fornita di un intaglio o scanalatura 71, la quale è ricavata nella faccia di fondo 412 stessa. La scanalatura 71 si estende lungo detta direzione longitudinale 400 dell'elemento di fissaggio 41 ed in particolare si estende per l'intera lunghezza L41 di quest'ultimo, tale lunghezza L41 essendo misurata lungo la direzione longitudinale 400. Nell'esempio, la lunghezza L41 è uguale alla lunghezza L31 del primo membro 31 ed è di 130 mm; la larghezza L4 dell'elemento di fissaggio è uguale alla larghezza L3 del primo membro 31 ed è pari a 20 mm.
La scanalatura 71 ha forma sostanzialmente complementare alla nervatura 61, pertanto ha anch'essa una sezione trasversale di forma rettangolare.
In particolare, la scanalatura 71 si incava nella faccia di fondo 412 per una profondità H7 che è circa corrispondente all'altezza H6 della nervatura 61 ed ha larghezza L7 che è di poco superiore alla larghezza L6 della nervatura 61. Nell'esempio, la profondità H7 è di 15 mm e la larghezza L7 è di 8 mm.
La faccia di fondo 412 dell'elemento di fissaggio 41 viene separata dalla scanalatura 71 in una prima zona 412a ed una seconda zona 412b. In sostanza tali prima e seconda zona 412a, 412b, che in particolare sono piane, sono disposte da parti opposte della scanalatura 71. In altre parole, in una vista frontale o trasversale, la faccia 412 e la scanalatura 71 presentano un profilo sostanzialmente a greca, cioè hanno un profilo non rettilineo che ha numerosi cambi di direzione.
Sempre in una vista frontale, la scanalatura 71 è centrata rispetto alla faccia di fondo 412, cioè è equidistante dai bordi laterali della faccia di fondo 412; in altre parole, la scanalatura 71 è disposta in una zona centrale della rispettiva faccia 412, cioè la prima zona 412a e la seconda zona 412b sono uguali tra loro.
La nervatura 61 e la scanalatura 71 hanno profilo tale da realizzare tra loro un accoppiamento o incastro di tipo dente-canale. Inoltre, in contemporanea a tale incastro si realizza un accoppiamento tra le prime zone 312a, 412a ed un accoppiamento tra le seconde zone 312b, 412b; in altre parole, la prima zona 312a e la seconda zona 312b del primo membro 31 si dispongono rispettivamente contro la prima zona 412a e la seconda zona 412b del rispettivo elemento di fissaggio 41.
Pertanto, come mostrato nelle figure da 5A a 5C, l'elemento di fissaggio 41 viene accoppiato in modo amovibile al rispettivo primo membro 31, in modo tale che una porzione o lembo 50 di imboccatura 51 del sacchetto 5 che viene disposta tra il primo membro 31 e l'elemento di fissaggio 41 rimanga racchiusa e bloccata tra essi. In questo modo, il lembo 50 rimane bloccato ed associato al primo membro 31, che svolge quindi la sua funzione di supporto del sacchetto 5 senza che quest'ultimo possa scivolare sotto l'azione del suo peso.
Quando l'elemento di fissaggio 41 è associato al primo membro 31, le loro direzioni longitudinali 400, 300 sono tra loro parallele e, grazie alla coincidenza delle loro lunghezze L41, L31 e delle loro larghezze L4, L3, essi sono perfettamente sovrapposti l'uno all'altro a formare una sorta di blocco unico agli occhi di un osservatore.
Come si vede dalle figure, il dispositivo di supporto 1 comprende due primi membri 31, ciascuno provvisto di un rispettivo elemento di fissaggio 41; i primi membri 31 sono tra loro contrapposti, con direzioni longitudinali 300 tra loro parallele, e vengono associati a porzioni 50a, 50b opposte dell'imboccatura 51 del sacchetto 5.
I primi membri 31, essendo in relazione distanziata dalla base di appoggio 2, permettono di mantenere un sacchetto 5 in posizione sollevata rispetto alla base di appoggio 2 stessa.
La base di appoggio 2 nell'esempio comprende una parete di fondo 21, nell'esempio sostanzialmente piana, di forma sostanzialmente rettangolare, e due secondi membri 25, chiamati anche membri di fondo, con funzione di piedi di appoggio dell'intelaiatura 15.
In particolare, il dispositivo di supporto 1 è autoportante.
La parete piana di fondo 21 è preferibilmente nastriforme e presenta una prima faccia 211, atta ad essere rivolta verso la superficie 9, ed una seconda faccia 212 ad essa opposta. I secondi membri 25 hanno una forma a listello, in particolare a parallelepipedo; essi hanno preferibilmente una lunghezza sostanzialmente pari ad una lunghezza della parete piana 21, in particolare di suoi lati lunghi 222a, 222b. I secondi membri 25 sono disposti adiacenti alla prima faccia 211 della parete piana 21 e formano elementi laterali dell'intelaiatura 15.
La parete piana 21 presenta una pluralità di aperture passanti ricavate in uno spessore della parete 21 che si estende tra la prima faccia 211 e la seconda faccia 212.
In particolare, sono previste una prima coppia di aperture di estremità 23 disposte in prossimità di un primo lato corto 221a e rispettivamente in prossimità di lati lunghi opposti 222a e 222b, ed una seconda coppia di aperture di estremità 23 disposte simmetriche a detta prima coppia ed in prossimità di un secondo lato corto 221b opposto al primo lato corto 221a. Sono inoltre previste una terza ed una quarta coppia di aperture intermedie 24, disposte tra dette prima e seconda coppia di aperture di estremità 23 in prossimità di una rispettiva prima o seconda coppia di aperture di estremità 23, rispettivamente.
La distanza tra le aperture di estremità 23 in prossimità di un primo lato lungo 222a è uguale alla distanza tra le aperture di estremità 23 in prossimità di un secondo lato lungo 222b opposto; la distanza tra le aperture intermedie 24 in prossimità del primo lato lungo 222a è uguale alla distanza tra le aperture intermedie 24 in prossimità del secondo lato lungo 222b; la distanza tra le aperture di estremità 23 appartenenti a detta prima coppia è uguale alla distanza tra le aperture di estremità 23 appartenenti a detta seconda coppia e alla distanza tra le aperture intermedie 24 appartenenti a dette terza e quarta coppia. In altre parole, le aperture di estremità 23 rappresentano i vertici di un primo rettangolo e le aperture intermedie 24 rappresentano i vertici di un secondo rettangolo, in cui il primo rettangolo ha un primo lato (lato corto) di pari lunghezza al secondo rettangolo ed un secondo lato (lato lungo) di maggiore lunghezza rispetto al secondo rettangolo.
Ciascun secondo membro 25 ha una forma allungata, sostanzialmente a parallelepipedo, e presenta in particolare una prima faccia 251 di appoggio ad una superficie 9 ed una seconda faccia 252 ad essa opposta che va in battuta con la prima faccia 211 della parete piana 21.
Sulla seconda faccia 252 del secondo membro 25 si aprono fori 26, 27 che si estendono nel corpo del secondo membro 25 ortogonalmente alla sua seconda faccia 252.
In particolare, sono previsti due fori di estremità 26 disposti in prossimità di lati corti opposti della seconda faccia 252 e due fori intermedi 27 disposti tra detti fori di estremità 26 e ciascuno in prossimità di un rispettivo foro di estremità 26. La distanza tra i fori di estremità 26 è pari alla distanza tra le aperture di estremità 23 in prossimità di un lato lungo 222a, 222b della parete piana 21; la distanza tra i fori intermedi 27 è pari alla distanza tra le aperture intermedie 24 in prossimità di un lato lungo 222a, 222b della parete piana 21.
Pertanto, la seconda faccia 252 del secondo membro 25 è posta in battuta con la prima faccia 211 dell'elemento piano 21 in modo che le aperture di estremità 23 siano in corrispondenza con i fori di estremità 26 e le aperture intermedie 24 siano in corrispondenza con i fori intermedi 27.
Come sopra già anticipato, la porzione di sommità 3 comprende i due primi membri 31, o traversi, che sono tra loro contrapposti e sono posti in una relazione distanziata con la base di appoggio 2. I primi membri 31 hanno preferibilmente una lunghezza sostanzialmente pari ad una larghezza della parete piana 21, ovvero di un lato corto 221a, 221b.
Sulla prima faccia 311 del primo membro 31 si aprono buchi 32 che si estendono nel corpo del primo membro 31 ortogonalmente alla sua prima faccia 311. La distanza tra detti buchi 32 è pari alla distanza tra le aperture di estremità 23 in prossimità di un lato corto 221a, 221b della parete piana 21.
Il dispositivo di supporto 1 comprende inoltre quattro barre distanziatrici 35, di dimensioni sostanzialmente uguali tra loro, ciascuna comprendente una prima estremità 351 associata alla base di appoggio 2, ed in particolare inserita in un'apertura di estremità 23 o un’apertura intermedia 24 e in un corrispondente foro di estremità 26 o un foro di estremità 27, ed una seconda estremità 352 opposta associata ad uno dei primi membri 31, ed in particolare inserita in un buco 32.
Le barre distanziatrici 35 mantengono i primi membri 31 in detta relazione distanziata con la base di appoggio 2. Nell'esempio, a ciascun primo membro 31 sono associate due barre distanziatrici 35.
L'intelaiatura 15 presenta pertanto una forma sostanzialmente a parallelepipedo, in cui i primi membri 31, tra loro paralleli, formano elementi laterali fino ad uno spigolo di una faccia di sommità, i secondi membri 25, tra loro paralleli, formano ulteriori elementi laterali fino ad uno spigolo di una faccia di fondo, le barre distanziatrici 35 sono disposte in corrispondenza di spigoli laterali e sono ortogonali ai primi membri 31 e ai secondi membri 25, e i primi membri 31 sono sghembi ortogonali rispetto ai secondi membri 25. Infatti, i primi membri 31 giacciono su un piano parallelo e distinto dal piano su cui giacciono i secondi membri 25, mentre le proiezioni dei primi membri 31 sulla parete piana 21 sono ortogonali alla proiezioni dei secondi membri 25 sulla stessa parete piana 21. Il dispositivo di supporto 1 in configurazione montata presenta in sostanza: - due primi membri 31, tra loro contrapposti, con funzione di supporto di un sacchetto 5;
- due secondi membri 25, con funzione di piedi di appoggio;
- una parete piana 21 adiacente a detti due secondi membri 25, sui quali è appoggiata in modo da essere interposta tra i primi membri 31 e i secondi membri 25;
- quattro barre distanziatrici 35, ciascuna avente una prima estremità 351 infilata in una apertura di estremità 23 (o in una apertura intermedia 24) della parete piana 21 e in un rispettivo foro di estremità 26 (o in un rispettivo foro intermedio 27) di un rispettivo secondo membro 25, ed una seconda estremità 352 infilata in un buco 32 di un primo membro 31; - due elementi di fissaggio 41, ciascuno amovibilmente associabile ad un rispettivo primo membro 31.
In sostanza ad ogni primo membro 31 è associata una prima coppia di barre distanziatrici 35 e ad ogni secondo membro 25 è associata una seconda coppia di barre distanziatrici 35, detta prima e seconda coppia di barre 35 avendo una sola barra 35 in comune.
L'intelaiatura 15 presenta quindi una struttura a scheletro aperto, sostanzialmente limitata ad una parete di fondo e agli elementi laterali (tra l'altro, detti elementi laterali sono in numero inferiore agli spigoli del parallelepipedo definito dall'intelaiatura 15 stessa), nella quale rimane definita una regione interna 16 accessibile dalla sommità e destinata ad accogliere il sacchetto 5. Si noti che le barre distanziatrici 35 possono essere infilate tutte nelle aperture di estremità 23 e rispettivi fori di estremità 26 (figura 2), oppure tutte nelle aperture intermedie 24 e rispettivi fori intermedi 27 (figura 9), oppure una coppia di barre 35 è infilata in aperture di estremità 23 e rispettivi fori di estremità 26 ed una seconda coppia di barre 35 è infilata in aperture intermedie 24 e rispettivi fori intermedi 27 (figura 10).
In questo modo sono possibili almeno due (nell'esempio, tre) configurazioni del dispositivo di supporto 1, in cui ciascuna configurazione presenta, rispetto alle altre configurazioni, una differente distanza tra i due primi membri 31 tra loro contrapposti ed è quindi adatta a supportare un sacchetto 5 di differenti dimensioni, in particolare di differente larghezza.
Nell'esempio, i componenti del dispositivo di supporto 1, cioè la base di appoggio 2 (ed in particolare la parete piana 21 e i secondi membri 25), i primi membri 31, le barre distanziatrici 35 e gli elementi di fissaggio 41, sono tra loro strutturalmente indipendenti.
Il dispositivo di supporto 1 può quindi essere fornito completamente smontato e durante il montaggio detti componenti possono venire associati tra loro in modo amovibile, per consentire un successivo smontaggio. In particolare, detti componenti sono associati tra loro ad incastro.
Inoltre, nell'esempio detti componenti sono realizzati in legno e in particolare il dispositivo di supporto 1 può essere realizzato in modo da non comprendere parti metalliche.
Un apparato 8 per la raccolta dei rifiuti, mostrato in figura 4, comprende un dispositivo di supporto 1 ed un sacchetto 5 per la raccolta di rifiuti; quest’ultimo è associato al dispositivo 1 in modo che un lembo 50 del sacchetto 5, in particolare sue opposte porzioni 50a, 50b di imboccatura 51, appoggi su un rispettivo primo membro 31 ed in particolare su dette seconde facce di sommità 312. Detto lembo 50 è in particolare bloccato ad incastro tra il primo membro 31 e il rispettivo elemento di fissaggio 41, che implementano una sorta di bloccaggio a pinza.
L'imboccatura 51 del sacchetto è mantenuta tesa tra i due secondi membri 31 tra loro contrapposti ed il sacchetto 5 è mantenuto aperto e sospeso al di sopra della parete piana 21 all’interno della regione 16; la parete piana 21 può in particolare fungere da piano di raccolta di eventuale liquido che dovesse cadere dal sacchetto 5, proteggendo la superficie 9 sottostante e favorendo la successiva evaporazione del liquido stesso. Eventualmente può essere prevista un'apposita vaschetta di raccolta (non mostrata) appoggiata su detta parete piana 21. In una forma di realizzazione alternativa, la parete di fondo 21 presenta essa stessa una regione centrale concava, ed è quindi conformata a vaschetta di raccolta.
Risulta essere particolarmente vantaggioso l’impiego di un sacchetto 5 in carta speciale, in particolare una tipologia di carta con fibre lunghe incrociate, che ha la caratteristica di essere molto resistente dal punto di vista meccanico anche quando è impregnata di liquido e che inoltre ha una struttura tale da garantire la tenuta ai liquidi ed un’ottimale traspirazione dell’aria tra l’esterno e l’interno del sacchetto.
Tale sacchetto speciale consente, infatti, una maggiore aerazione del rifiuto organico contenuto e quindi favorisce ulteriormente il processo di biodegradazione del rifiuto.
In alternativa a quanto descritto, le posizioni della nervatura 61 e della scanalatura 71 possono essere invertite. In altre parole, come mostrato nelle figure 6A-6C, la nervatura 61 è fornita su una faccia, ad esempio una faccia di fondo 412, dell'elemento di fissaggio 41, mentre la scanalatura 71 è fornita su una faccia, ad esempio una faccia di sommità 312, del primo membro 31. In questo caso si può applicare specularmente quando sopra descritto con riferimento alla prima forma di realizzazione. Ad esempio, la scanalatura 71 ricavata nel primo membro 31 ha larghezza L7 che corrisponde al massimo alla metà della larghezza L3 della faccia di sommità 312 del primo membro 31 stesso.
In altre forme di realizzazione, la nervatura e la scanalatura hanno forme e profili in sezione trasversale che sono diversi dalla forma rettangolare.
Ad esempio, il profilo può essere poligonale in genere; in particolare la nervatura 62 e la scanalatura 72 hanno sezione triangolare come mostrato in figure 7A e 7B.
In alternativa, la nervatura 63 e la scanalatura 73 hanno sezione curva, ad esempio ogivale, come mostrato in figure 8A e 8B.
Anche in questi casi, la nervatura 62, 63 e la scanalatura 72, 73 possono essere fornite rispettivamente sul primo membro 31 e sull'elemento di fissaggio 41, o viceversa.
In una forma di realizzazione, mostrata in figure da 11 a 13 ed indicata con il numero di riferimento 11, i primi membri 31 e i secondi membri 25 sono tra loro operativamente interscambiabili, cioè i primi membri 31 possono fungere da piedi di appoggio su una superficie 9 ed i secondi membri 25 possono fungere da supporto per il sacchetto 5. Ciò può essere ottenuto montando il dispositivo di supporto 11 in modo che la parete di fondo 21, sostanzialmente piana, sia adiacente ai primi membri 31 invece che ai secondi membri 25.
Come mostrato in figura 11, quest’ultima configurazione può essere ottenuta in alternativa facendo scorrere la parete sostanzialmente piana 21 lungo le barre distanziatrici 35, da una prima posizione nella quale la parete piana 21 è adiacente ai secondi membri 25 fino ad una seconda posizione nella quale la parete piana 21 è adiacente ai primi membri 31, e ribaltando il dispositivo di sostegno 11. Ovviamente, a questo punto è anche possibile riportare il dispositivo 11 nella configurazione iniziale con uno scorrimento e ribaltamento in versi opposti.
Sono previsti elementi di fissaggio 42 accoppiabili in modo amovibile ai secondi membri 25 per mezzo di un'unione a dente-canale tra una nervatura 61 fornita su una faccia 421 di un elemento di fissaggio 42 e una scanalatura 71 fornita su una faccia 251 di un secondo membro 25. Gli elementi di fissaggio 42 e le modalità di accoppiamento con i rispettivi secondi membri 25 sono del tutto analoghi a quanto già descritto con riferimento agli elementi di fissaggio 41 e ai primi membri 31, e pertanto non vengono ulteriormente descritti in dettaglio.
Per avere una maggiore stabilità di appoggio su una superficie 9, in questa forma di realizzazione è preferibile che le nervature 61 siano realizzate sugli elementi di fissaggio 41, 42 e che le scanalature 71 siano realizzate sui primi membri 31 e sui secondi membri 25, in modo che la superficie di contatto tra piede di appoggio 31, 25 e superficie 9 sia la più ampia possibile.
L'oggetto della presente divulgazione è stato fin qui descritto con riferimento a sue forme preferite di realizzazione.
È da intendersi che possano esistere altre forme di realizzazione che afferiscono al medesimo nucleo inventivo, tutte rientranti nell'ambito di protezione delle rivendicazioni qui di seguito esposte.

Claims (30)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di supporto (1, 11) per un sacchetto (5) per la raccolta di rifiuti di tipo domestico e/o rifiuti organici, comprendente una intelaiatura (15) includente almeno un primo membro (31) formante elemento laterale di detta intelaiatura (15), detto primo membro (31) essendo destinato ad essere associato ad una porzione (50, 50a, 50b) di una imboccatura (51) di detto sacchetto (5), il dispositivo di supporto (1, 11) comprendendo inoltre un elemento di fissaggio (41) atto ad essere amovibilmente accoppiato con detto primo membro (31) in modo da racchiudere detta porzione (50, 50a, 50b) di imboccatura (51) tra detto primo membro (31) e detto elemento di fissaggio (41), l'uno tra detti primo membro (31) e elemento di fissaggio (41) avendo una faccia (312; 412) fornita di una nervatura sporgente (61, 62, 63) avente profilo atto a realizzare un incastro di tipo dente-canale con una corrispondente scanalatura (71, 72, 73) ricavata in una faccia (412; 312) dell'altro tra detti primo membro (31) e elemento di fissaggio (41).
  2. 2. Dispositivo di supporto (1, 11) secondo la rivendicazione 1, in cui una prima zona (312a; 412a) ed una seconda zona (312b; 412b) di detta faccia (312; 412) dell'uno tra detti primo membro (31) e elemento di fissaggio (41) sono separate da detta nervatura sporgente (61, 62, 63), e una prima zona (412a; 312a) ed una seconda zona (412b; 312b) di detta faccia (412; 312) dell'altro tra detti primo membro (31) e elemento di fissaggio (41) sono separate da detta scanalatura (71, 72, 73), in cui con detto incastro si realizza un accoppiamento tra dette prime zone (312a, 412a) ed un accoppiamento tra dette seconde zone (312b, 412b).
  3. 3. Dispositivo di supporto (1, 11) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detta nervatura (61, 62, 63) o detta scanalatura (71, 72, 73) è fornita in una faccia di sommità (312) di detto primo membro (31).
  4. 4. Dispositivo di supporto (1, 11) secondo la rivendicazione 1, 2 o 3, in cui detto primo membro (31) e detto elemento di fissaggio (41) hanno forma allungata lungo una rispettiva direzione longitudinale (300, 400), detta nervatura (61, 62, 63) e detta scanalatura (71, 72, 73) estendendosi lungo detta direzione longitudinale (300, 400) del rispettivo primo membro (31) o elemento di fissaggio (41).
  5. 5. Dispositivo di supporto (1, 11) secondo la rivendicazione 4, in cui detta nervatura (61, 62, 63) e detta scanalatura (71, 72, 73) si estendono per l'intera lunghezza (L31) in direzione longitudinale (300, 400) del rispettivo primo membro (31) o elemento di fissaggio (41).
  6. 6. Dispositivo di supporto (1, 11) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 5, in cui detta nervatura (61, 62, 63) e detta scanalatura (71, 72, 73) hanno in sezione trasversale un profilo di forma poligonale o ogivale.
  7. 7. Dispositivo di supporto (1, 11) secondo la rivendicazione 6, in cui detta nervatura (61, 62, 63) e detta scanalatura (71, 72, 73) hanno in sezione trasversale un profilo di forma rettangolare.
  8. 8. Dispositivo di supporto (1, 11) secondo la rivendicazione 6 o 7, in cui detta nervatura (61, 62, 63) è una sporgenza di determinate altezza (H6) e larghezza (L6), in cui detta altezza (H6) è maggiore o uguale al doppio di detta larghezza (L6).
  9. 9. Dispositivo di supporto (1, 11) secondo la rivendicazione 6, 7 o 8, in cui detta faccia (312) di detto primo membro (31) ha determinata larghezza (L3) e detta nervatura (61, 62, 63) o detta scanalatura (71, 72, 73) ricavata in detta faccia (312) ha determinata larghezza (L6, L7) corrispondente al massimo alla metà della larghezza (L3) della faccia (312) in cui è ricavata.
  10. 10. Dispositivo di supporto (1, 11) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 6 a 9, in cui detta nervatura (61, 62, 63) e detta scanalatura (71, 72, 73) sono disposte in una zona centrale della rispettiva faccia (312, 412).
  11. 11. Dispositivo di supporto (1, 11) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 10, in cui detto primo membro (31) e detto elemento di fissaggio (41) hanno una forma a listello.
  12. 12. Dispositivo di supporto (1, 11) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 11, comprendente due primi membri (31) tra loro contrapposti e destinati ad essere associati a porzioni opposte (50a, 50b) di un'imboccatura (51) di detto sacchetto (5), e due rispettivi elementi di fissaggio (41).
  13. 13. Dispositivo di supporto (1, 11) secondo la rivendicazione 12, in cui detta intelaiatura (15) comprende inoltre una base di appoggio (2) formante elemento di fondo di detta intelaiatura (15), detti due primi membri (31) essendo posti in una relazione distanziata rispetto a detta base di appoggio (2).
  14. 14. Dispositivo di supporto (1, 11) secondo la rivendicazione 13, comprendente una pluralità di barre distanziatrici (35), ciascuna comprendente una prima estremità (351) atta ad essere associata a detta base di appoggio (2) ed una seconda estremità (352) atta ad essere associata ad uno di detti primi membri (31), per mantenere detti primi membri (31) in detta relazione distanziata rispetto a detta base di appoggio (2).
  15. 15. Dispositivo di supporto (1, 11) secondo la rivendicazione 14, in cui due di dette barre distanziatrici (35) sono associate ad uno di detti due primi membri (31) e due di dette barre distanziatrici (35) sono associate all’altro di detti due primi membri (31), dette barre distanziatrici (35) essendo disposte in corrispondenza di spigoli laterali di detta intelaiatura (15).
  16. 16. Dispositivo di supporto (1, 11) secondo la rivendicazione 15, in cui detta intelaiatura (15) ha una forma sostanzialmente a parallelepipedo.
  17. 17. Dispositivo di supporto (1, 11) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 13 a 16, in cui detta base di appoggio (2) comprende due secondi membri (25) che formano ulteriori elementi laterali di detta intelaiatura (15), detti secondi membri (25) essendo destinati a fungere da piedi di appoggio di detta intelaiatura (15).
  18. 18. Dispositivo di supporto (11) secondo la rivendicazione 17, in cui detti primi membri (31) e detti secondi membri (25) sono tra loro operativamente interscambiabili, detti secondi membri (25) essendo atti ad essere amovibilmente accoppiati con rispettivi elementi di fissaggio (42) in modo da racchiudere una porzione (50, 50a, 50b) di imboccatura (51) di detto sacchetto (5) tra rispettivi secondo membro (25) e elemento di fissaggio (42), l'uno tra detti secondo membro (25) e elemento di fissaggio (42) avendo una faccia (251; 421) fornita di una nervatura sporgente (61, 62, 63) avente profilo atto a realizzare un accoppiamento di tipo dentecanale con una corrispondente scanalatura (71, 72, 73) ricavata in una faccia (421; 251) dell'altro tra detti secondo membro (25) e elemento di fissaggio (42).
  19. 19. Dispositivo di supporto (1, 11) secondo la rivendicazione 17 o 18, in cui detta base di appoggio (2) comprende una parete di fondo (21) avente una faccia (211) adiacente a detti secondi membri (25), in cui detta parete di fondo (21) è interposta tra detti primi membri (31) e detti secondi membri (25).
  20. 20. Dispositivo di supporto (11) secondo le rivendicazioni 18 e 19, in cui detta parete di fondo (21) è atta a scorrere lungo dette barre distanziatrici (35) tra una prima posizione in cui detta parete di fondo (21) è adiacente a detti secondi membri (25), ed una seconda posizione in cui detta parete di fondo (21) è adiacente a detti primi membri (31).
  21. 21. Dispositivo di supporto (1, 11) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 17 a 20, in cui detti primi membri (31) sono tra loro paralleli, detti secondi membri (25) sono tra loro paralleli, e detti primi membri (31) sono sghembi ortogonali rispetto a detti secondi membri (25).
  22. 22. Dispositivo di supporto (1, 11) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 14 a 21, in cui detta base di appoggio (2) comprende una pluralità di aperture (23, 24) o fori (26, 27) atti ad accogliere dette prime estremità (351) di dette barre distanziatrici (35), e detti primi membri (31) comprendono una pluralità di buchi (32) atti ad accogliere dette seconde estremità (352) di dette barre distanziatrici (35).
  23. 23. Dispositivo di supporto (1, 11) secondo la rivendicazione 22, in cui detta pluralità di aperture (23, 24) o fori (26, 27) è organizzata in modo tale da consentire almeno due differenti configurazioni di detto dispositivo di supporto (1, 11), nelle quali detti due primi membri (31) sono contrapposti tra loro ad almeno due differenti distanze, rispettivamente.
  24. 24. Dispositivo di supporto (1, 11) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 23, comprendente componenti tra loro strutturalmente indipendenti, detti componenti essendo scelti da un gruppo comprendente: detta base di appoggio (2), detti primi membri (31), detti secondi membri (25), detta parete di fondo (21), dette barre distanziatrici (35), detti elementi di fissaggio (41, 42).
  25. 25. Dispositivo di supporto (1, 11) secondo la rivendicazione 24, in cui detti componenti sono associabili tra loro in modo amovibile.
  26. 26. Dispositivo di supporto (1, 11) secondo la rivendicazione 24 o 25, in cui detti componenti sono associabili tra loro ad incastro.
  27. 27. Dispositivo di supporto (1, 11) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 26, in cui detto dispositivo di supporto (1, 11) è realizzato in un materiale o in materiali non- metallico/i.
  28. 28. Dispositivo di supporto (1, 11) secondo la rivendicazione 27, in cui detto dispositivo di supporto (1, 11) è realizzato in legno.
  29. 29. Apparato (8) per la raccolta di rifiuti, comprendente un dispositivo di supporto (1, 11) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 28 ed un sacchetto (5) associato ad almeno uno di detti primi membri (31) o ad almeno uno di detti secondi membri (25), in cui una porzione (50, 50a, 50b) di imboccatura (51) di detto sacchetto (5) è racchiusa tra detto almeno uno primo membro (31) o detto almeno uno secondo membro (25), e un rispettivo elemento di fissaggio (41, 42).
  30. 30. Apparato (8) secondo la rivendicazione 29, in cui detto sacchetto (5) è realizzato in carta.
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