ITVR20070055A1 - Procedimento per l'inserimento e l'estrazione di un anello rigido in e da un pneumatico ed apparecchiatura per la sua realizzazione - Google Patents

Procedimento per l'inserimento e l'estrazione di un anello rigido in e da un pneumatico ed apparecchiatura per la sua realizzazione Download PDF

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Tullio Gonzaga
Silvano Santi
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PROCEDIMENTO PER L’INSERIMENTO E L’ESTRAZIONE DI UN ANELLO RIGIDO IN E DA UN PNEUMATICO ED APPARECCHIATURA PER LA SUA REALIZZAZIONE
La presente invenzione riguarda un procedimento per l’inserimentoestrazione di un anello rigido in/da un pneumatico, nonché un’apparecchiatura per la realizzazione di tale procedimento.
Allorché una o più ruote gommate di un veicolo in corsa si sgonfiano, ad esempio perché si forano o perché si sono eccessivamente usurate, il veicolo tende a sbandare, occorre quasi sempre seguire un tragitto tortuoso e sussiste il grave rischio di uscire di strada. È poi necessario smontare la ruota, sovente in condizioni disagevoli, e sostituirla con quella di scorta. Per eliminare l'inconveniente di dover sostituire la ruota lungo la via, è già stato suggerito di dotare le ruote gommate di un anello, tanto in materiale rigido che cedevole, destinato ad essere sistemato all'interno del pneumatico prima di montarlo su un rispettivo cerchione ed avente diametro esterno maggiore di quello dei bordini laterali del cerchione, ma minore del diametro interno del battistrada del pneumatico. Tale anello, a ruota sgonfia o comunque a pressione notevolmente inferiore a quella di normale utilizzo, esplica la funzione di supportare il veicolo, compensando in gran parte l’assenza di pressione nel rispettivo pneumatico, così da consentire al conducente di continuare la marcia almeno fino ad un centro di manutenzione gomme. Quando l’anello è di tipo rigido, esso è solitamente costituito da acciaio e può presentare bordi interni rivestiti da uno strato di gomma dura per non rovinare la gola o canale del cerchione. L’anello inoltre viene esternamente coperto, prima dell’uso, da un gel lubrificante molto viscoso o da grasso per facilitare le operazioni di montaggio e smontaggio.
Il diametro esterno dell’anello è maggiore della luce centrale del pneumatico, quella contornata dai talloni del pneumatico, e per questo motivo l' inserimento-estrazione dell’anello nel/dal rispettivo pneumatico risulta un’operazione piuttosto difficoltosa, per cui si richiede l’impiego di leve ed utensili vari. Solitamente, si predispone e si mantiene in posizione il pneumatico su un piano di lavoro od a terra e quindi si manovra l’anello forzandolo ad entrare nel pneumatico. L’anello di conseguenza quasi sempre si sporca a causa del fatto che sul piano di lavoro o sul terreno sono immancabilmente presenti detriti e sporcizia che aderiscono facilmente al gel lubrificante di copertura dell’anello, che così si imbratta.
È evidente quindi che, in particolare dopo le operazioni di estrazione, l’anello e talvolta anche l’interno del pneumatico, deve essere adeguatamente pulito prima di applicare ad esso nuovo gel, il che prolunga e rende più costosa oltre che fastidiosa l’operazione di riparazione del pneumatico.
Sono state proposte inoltre delle apparecchiatura per l'inserimento ed estrazione di anelli rigidi in e da un pneumatico, si veda ad esempio il brevetto EP-1 619 053, le quali tuttavia prevedono di bloccare il pneumatico e spostare l’anello rigido così da inserirlo nel pneumatico o rimuoverlo dallo stesso. Tali apparecchiature sono tuttavia piuttosto complesse e costose.
Scopo principale della presente invenzione è quello di fornire un procedimento per l'inserimento e/o l’estrazione di un anello rigido in/da un pneumatico che sia facile e rapido da realizzare.
Un altro scopo della presente invenzione è quello di fornire un procedimento per l'inserimento e/o l’estrazione di un anello rigido in/da un pneumatico che non comporti asportazione dello strato di gel lubrificante predisposto sull’anello.
Un altro scopo della presente invenzione è quello di fornire un’apparecchiatura per la realizzazione di un procedimento per l'inserimento e/o l’estrazione di un anello rigido in/da un pneumatico.
Secondo un primo aspetto della presente invenzione si fornisce un procedimento per l’inserimento di un anello rigido su un pneumatico presentante le seguenti fasi:
- predisporre un pneumatico avente un proprio asse di rotazione e comprendente almeno una porzione a battistrada, avente un diametro interno ed uno esterno, ed un primo ed un secondo fianco, ciascuno dei quali è dotato di tallone delimitante una luce assiale passante sostanzialmente circolare di diametro predeterminato;
- predisporre un anello sostanzialmente rigido avente diametro esterno maggiore di quello della luce passante, ma minore del diametro interno della porzione a battistrada, e presentante un proprio asse di rotazione;
tale procedimento comprendendo inoltre di:
- impegnare internamente e bloccare su di un supporto l’anello,
- portare il pneumatico in impegno con l’anello in modo tale da inserirsi sull’anello in corrispondenza dapprima della luce passante del primo fianco e poi in quella del secondo fianco per disporsi in parte da una banda ed in parte dall’altra banda dell’anello con il proprio asse di rotazione orientato trasversalmente rispetto all’asse di rotazione dell’anello; ed
- agire su un tratto dell’almeno secondo fianco del pneumatico per forzare contemporaneamente almeno un tratto diametralmente opposto del proprio tallone ed almeno un tratto, a quest’ultimo diametralmente opposto, del tallone del primo fianco ad allargarsi elasticamente per consentire ai due tratti di tallone di portarsi sopra e scorrere attorno all’anello fino a portare il pneumatico completamente attorno all’anello.
Secondo un altro aspetto della presente invenzione si fornisce un procedimento di estrazione o smontaggio di un anello rigido da un pneumatico comprendente le seguenti fasi:
- predisporre un pneumatico avente un proprio asse di rotazione e comprendente almeno una porzione a battistrada, avente un diametro interno ed uno esterno, ed un primo ed un secondo fianco, ciascuno dei quali è dotato di tallone delimitante una luce assiale passante sostanzialmente circolare di diametro predeterminato, ed un anello rigido montato entro il pneumatico ed avente un proprio asse di rotazione e diametro esterno maggiore di quello delle luci passanti del pneumatico, il pneumatico e l’anello presentando i rispettivi assi di rotazione sostanzialmente paralleli;
tale procedimento comprendendo le fasi di:
- impegnare internamente e bloccare su di un supporto l’anello, e
- forzare un tratto del primo fianco per provocare un allargamento della luce delimitata dal rispettivo tallone onde effettuare uno spostamento angolare relativo tra anello rigido e pneumatico sino a disporli con rispettivi assi di rotazione disposti trasversalmente l’uno rispetto all’altro.
Ulteriori aspetti e vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente dalla seguente descrizione dettagliata di specifici esempi di realizzazione di un procedimento per l’inserimento-estrazione di un anello rigido su/da un pneumatico e di un’apparecchiatura per la sua realizzazione, descrizione fatta con riferimento agli uniti disegni, nei quali:
la Figura 1 è una vista prospettica leggermente dall’alto di un’apparecchiatura secondo la presente invenzione;
la Figura 2 è una vista frontale con parti in sezione di un pneumatico con rispettivo anello rigido in esso inserito, il quale è impegnato da un dispositivo di bloccaggio facente parte dell’apparecchiatura della presente invenzione; e
la Figura 3 è una vista in sezione lungo la traccia lll-lll di Fig. 2.
le Figure 4 e 5 sono viste laterali dell’apparecchiatura di Fig. 1 che illustrano l’assetto da essa assunto durante due fasi di inserimento o montaggio;
le Figure 6 e 7 sono viste laterali dell’apparecchiatura di Fig. 1 che illustrano l’assetto da essa assunto durante due fasi di estrazione o smontaggio; e
la Figura 8 è una vista laterale dell’apparecchiatura di Fig. 1 dotata di un mezzo di impegno e di un elemento piastriforme e di un elemento di impegno; e la Figura 9 è un particolare della Figura 8.
Negli uniti disegni, parti o componenti uguali o simili sono stati contraddistinti con gli stessi numeri di riferimento.
Con riferimento alle Figure da 1 a 9, si è illustrata un’apparecchiatura 1 per l’inserimento o montaggio di un anello relativamente rigido 2, tipicamente costituito da metallo o lega metallica, con asse di rotazione x-x in un pneumatico 3 avente asse di rotazione y-y e per l’estrazione o smontaggio da esso.
Di preferenza, il pneumatico 3 comprende una porzione a battistrada 3a ed almeno un primo 3b ed un secondo 3c fianco estendentesi a partire dalla o dalle porzioni a battistrada 3a. Ciascun fianco 3b, 3c delimita una luce coassiale passante L contornata da un rispettivo tallone sostanzialmente circolare 3d di diametro predeterminato.
L’anello rigido 2 presenta diametro esterno maggiore del diametro delle luci L, ma minore del diametro interno della zona o zone a battistrada del pneumatico.
L’apparecchiatura 1 comprende un’incastellatura portante 4 formata, ad esempio, da due fiancate costituite da una coppia di elementi tubolari sagomati disposti fra loro paralleli, i quali sono configurati in modo da presentare una porzione o tratto inferiore a piede di appoggio a terra 5a, 5b ed una porzione che si estende verso l’alto con un tratto a gamba o montante 5c, 5d, le due porzioni a montante essendo rigidamente connesse in sommità l’una all’altra mediante un elemento a ponte 6 conformato ad U, comprendente due bracci o tratti terminali paralleli 6a, 6b, ciascuno fissato ad un rispettivo elemento a montante tubolare 5c, 5d.
L’incastellatura 4 può presentare inoltre uno o più componenti di irrigidimento, quali un traverso 7a, che è fissato rigidamente in un modo adatto qualsiasi, ad esempio per saldatura, ai due tratti terminali paralleli 6a, 6b dell’elemento a ponte 6 ed è destinato ad estendentesi, in uso, sostanzialmente orizzontale, ed un elemento a montante 7b rigidamente fissato sia al traverso 7a che all’elemento a ponte 6.
A partire dall'incastellatura portante 4 si estende una o più travi a sbalzo, ad esempio due travi a sbalzo 8a, 8b, le quali in corrispondenza della loro estremità distale o libera supportano un mezzo di bloccaggio amovibile 9 destinato ad impegnare internamente un anello rigido 2 ed a mantenerlo bloccato in posizione durante un’operazione di inserimento o montaggio dell’anello in un pneumatico oppure di estrazione o smontaggio da esso.
Il mezzo di bloccaggio 9 di preferenza comprende un attuatore lineare, ad esempio un martinetto pneumatico alimentabile da un’adatta sorgente di fluido in pressione (non mostrata nei disegni) destinato ad essere disposto in direzione diametrale nella luce interna di un anello rigido 2, per cui in seguito all’espansione dell’attuatore, l’anello 2 resta impegnato a forza e quindi viene saldamente tenuto in posizione, mentre esso viene rilasciato in seguito ad una contrazione dell’attuatore lineare.
Nei disegni si è illustrato un esempio di realizzazione preferito del mezzo di bloccaggio 9, nel quale l’attuatore lineare è alloggiato entro un braccio telescopico a due componenti tubolari: uno esterno 9a ed uno interno 9b. Il braccio esterno o carcassa 9a è supportato in testa alle travi a sbalzo 8a, 8b in modo che, in uso, esso si estende di preferenza in direzione sostanzialmente verticale. Nella carcassa 9a è insediato e fissato, ad esempio, il cilindro del martinetto ed è montata scorrevole, così da potersi estendere o contrarre rispetto ad essa, un’estremità del componente tubolare interno 9b del braccio telescopico, mentre l’altra sua estremità è destinata ad impegnare la luce interna di un anello rigido 2. Il componente tubolare interno 9b alloggia ed è spostabile per azione dello stelo del martinetto.
Vantaggiosamente, dal braccio esterno o carcassa 9a si estendono due bracci 9b e 9c angolarmente distanziati, tipicamente di circa 120° tra loro e rispetto al tratto tubolare interno 9b, i quali fungono da appoggi angolati per la carcassa 9a entro un anello 2, così da esercitare una più efficace azione di ritenuta in posizione bloccata dell’anello, quando il martinetto venga fatto espandere.
In corrispondenza di ciascuna fiancata dell’incastellatura di supporto, da banda opposta rispetto alla trave o travi a sbalzo 8a, 8b, è supportata fissa una mensola laterale, rispettivamente 10 ed 11, di preferenza conformata a gomito. Ciascuna mensola laterale (solo la mensola 11 è illustrata per intero nei disegni) presenta un tratto anteriore 11a che si estende a sbalzo sostanzialmente parallelo alla trave o travi 8a, 8b ed un tratto posteriore 11 b, di preferenza inclinato verso il basso.
In corrispondenza della propria estremità libera i tratti anteriori delle due mensole laterali 10, 11 è supportato un rispettivo perno 12, i perni 12 essendo disposti allineati, cosicché, in uso, essi presentano asse disposto sostanzialmente orizzontale, come sarà spiegato in seguito. Ai perni 12 è articolato un rispettivo braccio di una leva, ad esempio un braccio di leva tubolare 13 configurata ad U, il quale è destinato ad effettuare escursioni angolari attorno all’asse dei perni 12.
Più in particolare, la leva tubolare 13 presenta due tratti laterali 13a, la cui estremità libera è articolata ad un rispettivo perno 12, ed un tratto intermedio 13c di connessione tra i bracci 13a. Il tratto intermedio 13c supporta, in corrispondenza della propria mezzeria, una piastra fissa di spinta 13d, come sarà spiegato in seguito.
Sul tratto intermedio 13c della leva tubolare 13, è montata girevole una coppia di elementi a morsetto girevole 14 (solo uno è visibile nelle Figure dei disegni), disposti, ad esempio, in corrispondenza di una rispettiva estremità del tratto 13c a ridosso di un rispettivo tratto laterale 13a. In ciascun morsetto girevole 14 è fissata una rispettiva estremità di un elemento tubolare ad L 15, il quale in corrispondenza della propria estremità da banda opposta al tratto 13c, supporta una piastra fissa di trazione 16, ad esempio sagomata a C, come sarà spiegato in seguito.
A ciascun tratto posteriore 11 b è articolata un’estremità di un rispettivo attuatore lineare, ad esempio un martinetto pneumatico a doppio effetto 17, la cui altra estremità è articolata, ad esempio tramite un elemento a forcella 18 ad un rispettivo tratto terminale 13a della leva tubolare 13.
Di preferenza, dall’elemento a ponte 6 sopra alla trave o travi a sbalzo 8a, 8b si estende a sbalzo, ma inclinato verso l’alto rispetto ad esse, un elemento piastriforme 6d o similare per uno scopo che sarà spiegato in seguito.
Vantaggiosamente, si prevede inoltre un elemento di impegno formato da una coppia di ganci 19 tra loro collegati da un elemento di connessione flessibile 20, tipicamente una fascetta, nastro o fune, l’elemento di connessione flessibile 20 essendo destinato ad impegnare, in uso, il tratto intermedio 13c della leva tubolare 13, mentre i ganci 19 impegnano un tallone del pneumatico, come sarà ulteriormente spiegato in seguito.
Per la realizzazione di un’operazione di inserimento di un anello rigido 2 in un pneumatico 3 secondo la presente invenzione facendo uso dell’apparecchiatura sopra descritta, si procede come segue.
Si procede dapprima a bloccare in posizione l’anello 2 sul mezzo di bloccaggio 9 indi si poggia il pneumatico 3 sull’anello 2, cosicché l’anello 2 risulti parzialmente inserito almeno in una luce assiale L del pneumatico, per cui l’asse di rotazione y-y del pneumatico risulta disposto trasversalmente rispetto all’asse di rotazione x-x dell’anello. Il pneumatico 3 presenterà così un proprio fianco (il primo fianco 3b nelle Figure) rivolto verso l’intelaiatura portante 4 o verso terra ed il fianco (il secondo fianco 3c nelle Figure) opposto rivolto verso l’alto. Si comanda quindi l’estensione dei martinetti 17 per far angolarmente spostare aN’infuori nel senso di allontanarsi dall’intelaiatura portante 4 la leva tubolare 13 e si porta la piastra di trazione 16 ad impegnare il fianco superiore 3c del pneumatico facendo angolarmente spostare l’elemento tubolare ad L 15 attorno al tratto intermedio 13c della leva tubolare 13 (Fig. 4).
Si comanda quindi a ritroso, nel senso di farli contrarre, i martinetti 17, ragion per cui al pneumatico 3 viene applicata una forza di trazione al suo fianco superiore 3c in corrispondenza della piastra di trazione 16, che lo costringe ad effettuare una parziale escursione angolare attorno ad un proprio asse diametrale sostanzialmente orizzontale, cosicché il tallone del pneumatico in corrispondenza di una zona diametralmente opposta a quella nella quale è applicata la piastra di trazione 16 viene spinto contro e sopra una corrispondente area periferica dell’anello 2, mentre allo stesso tempo la piastra 16 forza una zona di tallone ad essa più vicina, ma trovantesi in corrispondenza dell’altro fianco 3c del pneumatico, contro e sopra una rispettiva area periferica dell’anello 2. L’anello 2 è quindi soggetto a spinta laterale in due zone diametralmente opposte, ma una su un suo fianco e l’altra sull’altro. La forza di trazione e schiacciamento esercitata sul pneumatico è tale da costringere il pneumatico 3 a deformarsi elasticamente fino a far scorrere i talloni di un fianco e dell’altro sopra l’anello per far entrare così l’anello 2 nel pneumatico, cosi da portare i rispettivi assi di rotazione x-x e y-y dell’anello e del pneumatico in sostanziale parallelismo.
L’inserimento dell’anello rigido 2 risulta quindi completato e si può passare al montaggio del pneumatico con l’anello 2 in esso alloggiato su di un cerchione mediante un qualsiasi adatto metodo di montaggio di un pneumatico.
Se si prevede la presenza di un elemento fisso 6d, piastriforme o similare, si produce l’effetto di ritardare inizialmente lo spostamento angolare di quella metà di pneumatico opposta a quella sulla quale agisce la piastra di trazione 16, il che favorisce una maggior deformazione elastica del pneumatico.
L’operazione viene notevolmente accelerata e semplificata se si fa uso della coppia di ganci 19 collegati tra loro dall’elemento di connessione flessibile 20. In questo caso, si avvolge l’elemento flessibile 20 attorno al tratto intermedio 13c della leva ad U 13 e si impegna il bordo del tallone adiacente del pneumatico. La lunghezza dell’elemento flessibile è tale da consentire a misura l’ancoraggio al tratto 13c e l’ancoraggio dei ganci 19 al tallone. La trazione applicata al tallone rivolto verso l’incastellatura portante 4 dall’elemento flessibile contribuisce a deformare elasticamente il tallone stesso e quindi a facilitarne l’azione calzante sull’anello 2.
Per effettuare invece l’estrazione di un anello rigido 2 da un pneumatico 3 si blocca l’anello 2 contornato dal pneumatico 3 sul mezzo di bloccaggio 9 come spiegato per l’operazione di inserimento. La piastra di spinta 13d viene così a trovarsi contro la parte inferiore del fianco 3b ad essa adiacente del pneumatico in corrispondenza quindi di una zona oltre il diametro massimo dell’anello. Si comanda quindi l’estensione dei martinetti 17 (Figg. 6 e 7). L’azione di spinta applicata dalla piastra 13d è tale da deformare elasticamente il pneumatico 3, il quale viene così scalzato dall’anello ed è costretto ad effettuare un’escursione angolare attorno ad un proprio asse sostanzialmente diametrale fino a portare l’asse y-y del pneumatico in una posizione sostanzialmente a 90° rispetto all’asse x-x dell’anello mantenuto bloccato in posizione.
Comandando ulteriormente l’estensione dello stelo 17a, la piastrina 13d forza il pneumatico a ruotare rispetto all’anello fintantoché l’asse di rotazione y-y del pneumatico risulta circa a 90° rispetto all’asse di rotazione x-x dell’anello.
Con un procedimento di inserimento-estrazione secondo la presente invenzione si agisce sul pneumatico 3, che viene di volta in volta deformato, mentre l’anello 2 risulta sempre bloccato in posizione sull’apparecchiatura 1. L’anello perciò non viene né graffiato né sporcato, per cui dopo un’operazione di estrazione non necessita di essere nuovamente lubrificato o pulito per il suo riutilizzo.
L’apparecchiatura per la realizzazione del procedimento sopra descritto è suscettibile di numerose modifiche e varianti entro l’ambito di protezione definito dal tenore delle rivendicazioni.
Così, ad esempio, è possibile prevedere che l’anello venga bloccato con asse x-x verticale o comunque orientato.

Claims (16)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Procedimento per l'inserimento di un anello rigido su un pneumatico presentante le seguenti fasi: - predisporre un pneumatico avente un proprio asse di rotazione (y-y) e comprendente almeno una porzione a battistrada (3a), avente un diametro interno ed uno esterno, ed un primo (3b) ed un secondo fianco (3c), ciascuno dei quali è dotato di tallone (3d) delimitante una luce assiale (L) passante sostanzialmente circolare di diametro predeterminato; - predisporre un anello sostanzialmente rigido avente diametro esterno maggiore di quello di detta luce passante (L), ma minore di detto diametro interno di detta porzione a battistrada (3a), e presentante un proprio asse di rotazione (xx); caratterizzato dal fatto di comprendere le fasi di: - impegnare internamente e bloccare su di un supporto (9) detto anello, - portare detto pneumatico (3) in impegno con detto anello (2) in modo tale da inserirsi su detto anello (2) in corrispondenza dapprima di detta luce passante (L) di detto primo fianco (3b) e poi in quella di detto secondo fianco (3c) per disporsi in parte da una banda ed in parte dall’altra banda di detto anello (2) con il proprio asse di rotazione (y-y) orientato trasversalmente rispetto a detto asse di rotazione (x-x) di detto anello; ed - agire su un tratto di almeno detto secondo fianco (3c) di detto pneumatico (3) per forzare contemporaneamente almeno un tratto diametralmente opposto del proprio tallone ed almeno un tratto, a quest’ultimo diametralmente opposto, del tallone di detto primo fianco (3b) ad allargarsi elasticamente per consentire a detti due tratti di tallone di portarsi sopra e scorrere attorno a detto anello fino a portare il pneumatico completamente attorno all'anello.
  2. 2. Procedimento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere la fase di prevedere di applicare uno sforzo di trazione al tallone di detto secondo fianco (3c) per contribuire ad allargarlo elasticamente per portarsi sopra ed attorno a detto anello (2).
  3. 3. Procedimento secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto di comprendere la fase di applicare uno sforzo iniziale resistente ad un tratto di detto primo fianco (3b) di detto pneumatico per facilitarne la deformazione elastica.
  4. 4. Procedimento di estrazione o smontaggio di un anello rigido da un pneumatico comprendente le seguenti fasi: - predisporre un pneumatico (3) avente un proprio asse di rotazione (y-y) e comprendente almeno una porzione a battistrada (3a), avente un diametro interno ed uno esterno, ed un primo (3b) ed un secondo fianco (3c), ciascuno dei quali è dotato di tallone (3d) delimitante una luce assiale (L) passante sostanzialmente circolare di diametro predeterminato, ed un anello rigido (2) montato entro il pneumatico (3) ed avente un proprio asse di rotazione (x-x) e diametro esterno maggiore di quello delle luci passanti di detto pneumatico, detto pneumatico (3) e detto anello (2) presentando i rispettivi assi di rotazione (y-y; xx) sostanzialmente paralleli; caratterizzato dal fatto di comprendere le fasi di: - impegnare internamente e bloccare su di un supporto (9) detto anello - forzare un tratto di detto primo fianco (3b) per provocare un allargamento di detta luce delimitata dal rispettivo tallone onde effettuare uno spostamento angolare relativo tra anello rigido (2) e pneumatico (3) sino a disporli con rispettivi assi di rotazione (x-x; y-y) disposti trasversalmente l’uno rispetto all’altro.
  5. 5. Apparecchiatura di inserimento-estrazione di un anello rigido (2) in e su un pneumatico (3) per la realizzazione di un procedimento secondo una qualunque delle rivendicazione da 1 a 4, caratterizzata dal fatto di comprendere un basamento di supporto (4), almeno un mezzo di bloccaggio amovibile (9) supportato da detto basamento di supporto (4) e destinato ad impegnare internamente un anello rigido (2) ed a mantenerlo bloccato in posizione.
  6. 6. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto di comprendere almeno una mensola laterale (10, 11) supportata da detto basamento di supporto (4), detta almeno una mensola laterale (10, 11) presentando almeno un tratto anteriore (11 a) che si estende sostanzialmente a sbalzo ed almeno un tratto posteriore (11 b), inclinato, in corrispondenza della propria estremità libera detto almeno un tratto anteriore (11 a) supportando girevole un perno (12), e dal fatto di comprendere almeno una leva tubolare (13) configurata ad U, articolata e destinata ad effettuare escursioni angolari attorno a detto perno (12).
  7. 7. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 5 o 6, caratterizzata dal fatto di comprendere almeno un mezzo di trazione (15, 16, 17) per applicare una trazione su un fianco (3c) di detto pneumatico caricato trasversalmente su detto anello per forzare il pneumatico a calzare sull’anello.
  8. 8. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 6 e 7, caratterizzata dal fatto che detta leva tubolare (13) supporta almeno un elemento a morsetto girevole (14), a cui è fissata una rispettiva estremità di almeno un elemento tubolare ad L (15), l’altra estremità del quale supporta una piastra fissa di trazione (16).
  9. 9. Apparecchiatura secondo una qualunque delle rivendicazioni da 5 a 8, caratterizzata dal fatto di comprendere almeno un mezzo di spinta (13d, 17) per applicare una spinta su un fianco (3b) di un pneumatico per scalzarlo da un anello rigido (2) bloccato in posizione da detto mezzo di bloccaggio amovibile (9).
  10. 10. Apparecchiatura secondo le rivendicazioni 6 e 9, caratterizzata dal fatto che detta leva tubolare (13) supporta una piastra fissa di spinta (13d).
  11. 11. Apparecchiatura secondo una qualunque delle rivendicazioni da 5 e 10, caratterizzata dal fatto di comprendere almeno una trave a sbalzo (8a, 8b) estendentesi a partire da detto basamento di supporto (4), detta almeno una trave a sbalzo in corrispondenza di una propria estremità distale o libera supporta detto almeno un mezzo di bloccaggio amovibile (9).
  12. 12. Apparecchiatura secondo una qualunque delle rivendicazioni da 5 a 11, caratterizzata dal fatto che detto almeno un mezzo di bloccaggio (9) comprende un attuatore lineare, detto attuatore lineare essendo alloggiato entro un braccio telescopico a due componenti tubolari: uno esterno (9a) ed uno interno (9b).
  13. 13. Apparecchiatura secondo una qualunque delle rivendicazioni da 6 a 12 quando dipendente dalla 6, caratterizzata dal fatto di comprendere un’estremità di un attuatore lineare articolata a detto almeno un tratto posteriore ( 11 b) , l’altra estremità di detto attuatore lineare essendo articolata a detta leva tubolare (13).
  14. 14. Apparecchiatura secondo una qualunque delle rivendicazioni da 5 a 13, caratterizzata dal fatto di comprendere almeno un elemento piastriforme (6d) estendentesi a partire da detto basamento, in uso inclinato verso l’alto, destinato a ritardare lo spostamento angolare di una porzione di detto pneumatico.
  15. 15. Apparecchiatura secondo una qualunque delle rivendicazioni da 5 a 14, caratterizzata dal fatto di comprendere almeno un elemento di impegno (19, 20) destinato a deformare elasticamente un tallone di detto pneumatico su cui viene fissato.
  16. 16. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 15, caratterizzata dal fatto che detto elemento di impegno comprende almeno un elemento a gancio (19) destinato ad impegnare un tallone di detto pneumatico ed un elemento flessibile (20) connesso a detto almeno un elemento a gancio e destinato ad impegnare, in uso, detto basamento di supporto (4).
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