ITVR20060096A1 - Dispositivo per l'apertura e la chiusura di circuiti elettrici - Google Patents

Dispositivo per l'apertura e la chiusura di circuiti elettrici Download PDF

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ITVR20060096A1
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Description

32.N1024.12.IT.24 Ing. Simone Ponchiroli
SP Albo Prot - N. 1070
D E S C R I Z I O N E
annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente
per titolo:
DISPOSITIVO PER L'APERTURA E LA CHIUSURA DI CIRCUITI ELETTRICI
A nome GIANFRANCO NATALI
residente a SORENGO (SVIZZERA) - Via Castelletto, 8
Mandatario Ing. Simone Ponchiroli c/o BUGNION S.p.A.
Depositata li al N. VR 2 0 0 6 A0 0 0 0 9 6
3 1 MAG. 2006
DESCRIZIONE
La presente invenzione ha per oggetto un dispositivo per l’apertura e la
chiusura di circuiti elettrici in particolare destinato a circuiti elettrici di alimentazione di motori elettrici (ad esempio di centraline idrauliche).
I circuiti di alimentazione dei carichi elettrici, infatti, normalmente comprendono, come dispositivo di apertura e chiusura, un interruttore in
grado di interrompere sia la corrente nominale del circuito sia quella eventuale di cortocircuito.
Nella maggior parte delle applicazioni, l’interruttore è costituito da un
j teleruttore, che permette l'attivazione a distanza. Λ A,
Γ · La tecnologia nota presenta però alcuni inconvenienti. l<">o co *— i Infatti può accadere che, durante il funzionamento del circuito (ed in cn - ^<N>c particolare nel momento dell'apertura o della chiusura del circuito stesso),
si verifichino dei guasti dell'interruttore che ne impediscono l’apertura (ad
esempio un incollaggio dei contatti del teleruttore a causa delle elevate
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correnti di esercizio).
Quando ciò accade, nel momento in cui viene dato il comando di apertura
del circuito, il teleruttore non riesce ad aprire il circuito e quindi il carico continua ad essere alimentato.
La mancata apertura del circuito può però costituire sia un pericolo per gli operatori (ad esempio nel caso in cui il circuito serva per la movimentazione di parti mobili che quindi non si fermerebbero), sia una possibile causa di guasto per l'impianto (ad esempio nel caso in cui un motore continui a cercare di agire anche successivamente al raggiungimento di un fine corsa, con conseguente surriscaldamento).
Per evitare tali inconvenienti è quindi noto associare al circuito di alimentazione di carichi elettrici, dei dispositivi di sicurezza che permettano l’apertura del circuito, in modo automatico o manuale, nel momento in cui si dovesse verificare la rottura del teleruttore.
Nella forma realizzativa più diffusa, il dispositivo di sicurezza è costituito
da un secondo teleruttore uguale al primo e posto in serie ad esso. O o Tuttavia tale soluzione realizzativa ha l'inconveniente di comportare un raddoppio dei costi di realizzazione del dispositivo, dato che necessita di s due interruttori identici, di cui uno per la maggior parte del tempo o GQ inutilizzato.
In questa situazione il compito tecnico posto alla base della presente invenzione è di realizzare un dispositivo per l’apertura e la chiusura di circuiti elettrici che rimedi agli inconvenienti citati.
È in particolare compito tecnico della presente invenzione realizzare un dispositivo per l’apertura e la chiusura di circuiti elettrici che permetta
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l'apertura del circuito anche in caso di guasto.
È ancora compito tecnico della presente invenzione realizzare un dispositivo per l'apertura e la chiusura di circuiti elettrici che abbia costo limitato.
II compito tecnico specificato e gli scopi indicati sono sostanzialmente raggiunti da un dispositivo per l’apertura e la chiusura di circuiti elettrici secondo quanto descritto nelle unite rivendicazioni.
Ulteriori caratteristiche ed i vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di alcune forme
di esecuzione preferite, ma non esclusive, di un dispositivo per l'apertura
e la chiusura di circuiti elettrici illustrate negli uniti disegni, in cui:
- la figura 1 mostra una vista schematica di un dispositivo per l’apertura e
la chiusura di circuiti elettrici realizzato in accordo con la presente invenzione;
- la figura 2 mostra lo schema circuitale di una possibile forma realizzativa del dispositivo per l'apertura e la chiusura di circuiti elettrici $ r3⁄4 oggetto della presente invenzione;
- la figura 3 mostra lo schema circuitale di un circuito di comando e controllo del dispositivo per l'apertura e la chiusura di circuiti elettrici illustrato in figura 2; m - la figura 4 mostra in vista assonometrica una forma realizzativa di un
dispositivo per l'apertura e la chiusura di circuiti elettrici realizzato in accordo con la presente invenzione, con alcune parti asportate per meglio evidenziarne altre;
- la figura 5 mostra ingrandito il particolare V di figura 4;
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- la figura 6 mostra in vista dall’alto il dispositivo di figura 4;
- la figura 7 mostra il dispositivo di figura 4 con l'aggiunta di una piastrina
di comando e controllo; e
- la figura 8 mostra il particolare Vili di figura 7.
Con riferimento alle figure citate è stato globalmente indicato con il numero di riferimento 1 un dispositivo per l'apertura e la chiusura di circuiti elettrici secondo la presente invenzione.
Il dispositivo 1 oggetto della presente invenzione è schematicamente rappresentato in figura 1 , ove è illustrato anche un carico 2 collegato al circuito.
Il dispositivo 1 comprende, in generale, una prima sezione equipotenziale
3 (collegabile ad esempio ad una tensione di alimentazione) ed una seconda sezione equipotenziale 4 (collegabile ad esempio al carico 2). A seconda delle esigenze, la prima e la seconda sezione equipotenziale 3,
4 possono essere costituite da due specifici terminali che permettono il collegamento del dispositivo 1 al circuito, o essere definite dai conduttori
stessi del circuito (nel caso di dispositivo 1 parte integrante del circuito).
Il dispositivo 1 comprende poi una pluralità di rami 5 in parallelo, elettricamente collegati tra la prima sezione equipotenziale 3 e la seconda sezione equipotenziale 4. Ciascun ramo 5 comprende a sua
volta almeno un interruttore 6 pilotato ed almeno un fusibile 7 montati in
serie uno all’altro. In particolare, in figura 1 è rappresentato il caso di un
,1 dispositivo 1 che comprende cinque rami 5 distinti.
Vantaggiosamente, il fusibile 7 di ciascun ramo 5 presenta una propria corrente di intervento (intesa come la corrente minima che, dopo un
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tempo prefissato, provoca la fusione del fusibile 7 e quindi l'apertura del circuito) inferiore rispetto alla corrente nominale del dispositivo 1 di apertura, e superiore rispetto alla corrente nominale del singolo ramo 5
(di solito corrispondente alla corrente nominale del carico 2 divisa per il numero di rami 5).
Per quanto riguarda invece gli interruttori 6 dei singoli rami 5, essi sono pilotati in parallelo in modo tale da aprire e chiudere i vari rami 5 pressoché contemporaneamente.
A seconda delle esigenze, gli interruttori 6 possono essere di qualsiasi tipo. In particolare essi possono essere costituiti da teleruttori o da appositi dispositivi elettronici. Inoltre, vantaggiosamente, ciascun interruttore 6 è dimensionato in modo tale che la propria corrente nominale corrisponda alla corrente nominale del dispositivo 1 divisa per il numero di rami 5 presenti nel dispositivo 1 (eventualmente aumentata di una percentuale di sicurezza).
Nel caso di interruttori 6 costituiti da dispositivi elettronici, ciascun interruttore 6 comprende, al proprio interno, un transistore di potenza 8, quale un MOSFET (soluzione di figura 2), un FET a canale N, un FET a ^3
- ? canale P 0 un FET verticale. r . i Come detto, in figura 2 è rappresentato il caso di un dispositivo 1 - *j t\ P realizzato in accordo con la presente invenzione in cui ciascun interruttore
6 è costituito da un mosfet ad effetto di campo. Tale dispositivo 1 è -g destinato ad essere utilizzato in circuiti in corrente continua.
In particolare, in figura 2 è schematicamente rappresentato un componente elettronico denominato PROFET<®>BTS555 prodotto dalla
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Infineon Technologies AG, al cui interno sono montati sia il transistore di
potenza 8 sia un circuito elettronico 9 in grado di misurare l’intensità della
corrente erogata attraverso il transistore stesso.
Il componente presenta infatti cinque distinti contatti elettrici: un primo
s contatto 10 di ingresso corrente (collegabile cioè alla tensione di alimentazione); un secondo ed un terzo contatto 11, 12 di uscita corrente (collegabili, cioè, tramite il relativo fusibile 7, al carico 2), un quarto
contatto 13 di pilotaggio (che permette l'attivazione e la disattivazione dell’interruttore 6 costituito dal transistore di potenza 8), ed un quinto
io contatto 14 sul quale è rilevabile un segnale in tensione proporzionale
alla corrente che attraversa il componente. Nella forma realizzativa
illustrata, il secondo ed il terzo contatto 11, 12 sono collegati tra loro.
Lo stesso componente PROFET<®>BTS555 è utilizzato anche nella forma realizzativa illustrata nelle figure da 4 a 8, ove, il primo contatto 10 è costituito
ìs da una lamina metallica, il secondo ed il terzo contatto 11, 12 da due piedini
ripiegati verso il basso, ed il quarto ed il quinto contatto 13, 14 da due piedini ripiegati verso l'alto.
In figura 3 è poi schematicamente illustrato un possibile circuito di pilotaggio e controllo 15 per il dispositivo 1 di figura 2. .
0 II circuito di pilotaggio e controllo 15 di figura 3 può essere 7; *·-concettualmente suddiviso in tre parti: una prima parte 16 (la metà a
sinistra) destinata al pilotaggio degli interruttori 6, una seconda parte 17
(quella in alto a destra) destinata a permettere la rilevazione della presenza di un fusibile 7 bruciato, ed una terza parte 18 (quella in basso
5 a destra) destinata a fornire l’informazione sulla corrente assorbita dal
8
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carico 2. Per quanto riguarda il funzionamento della seconda e terza
parte 17, 18 si rimanda al seguito.
Per quanto riguarda invece il funzionamento della prima parte 16 del circuito, cioè quella destinata al pilotaggio, in essa possono essere identificati cinque sottocircuiti 19 identici, in parallelo tra loro, che presentano un primo terminale 20 comune collegabile ad una tensione di alimentazione, un secondo terminale 21 comune collegabile a massa, e
una pluralità di terzi terminali 22 (dai quali esce il comando di apertura/chiusura del relativo interruttore 6) ciascuno collegabile al quarto contatto 13 del relativo interruttore 6.
In ciascun sottocircuito 19 sono inoltre previsti un transistore 23 e tre resistenze 24.
Per quanto riguarda il funzionamento di tali sottocircuiti 19, l'applicazione
di una differenza di potenziale tra il primo ed il secondo terminale 20, 21 comune, (ripartita tra le due resistenze 24 a monte di ciascun transistore
23) manda in conduzione i vari transistori 23. Di conseguenza viene creato un collegamento elettrico tra i terzi terminali 22 ed il secondo terminale 21 comune (e quindi con la massa). Tale condizione (quarto contatto 13 a massa) viene rilevata come comando di chiusura da parte
dei transistori di potenza 8 degli interruttori 6 che entrano quindi in conduzione.
Inoltre, nel circuito di pilotaggio 15 è previsto un quarto terminale 25 * /
E
collegato, mediante una pluralità di diodi 26, a tutti i terzi terminali 22, e
ti; che ha la funzione di blocco di sicurezza degli interruttori 6. Infatti, K l'applicazione di una tensione positiva al quarto terminale 25, equivale
9
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all’applicazione di una tensione positiva ai terzi terminali 22 e causa quindi l’interruzione della conduzione da parte degli interruttori 6 collegati ai terzi terminali 22.
Vantaggiosamente, poi, il dispositivo 1 per l’apertura e la chiusura di circuiti elettrici oggetto della presente invenzione, può comprendere mezzi per ripartire uniformemente la corrente nei vari rami 5.
Nel caso sopra descritto tali mezzi di ripartizione sono costituiti dai medesimi interruttori 6 pilotati. Infatti, nei componenti elettronici sopra descritti l'eventuale aumento (diminuzione) della corrente in un interruttore 6 causa un aumento (diminuzione) della temperatura dell’interruttore 6 stesso e quindi un aumento (diminuzione) della resistenza interna che, a sua volta, provoca una diminuzione (aumento) della corrente circolante.
In altri termini, un dispositivo 1 realizzato mediante gli interruttori 6 di tipo elettronico sopra descrìtti, è autocompensante.
In ogni caso, in altre forme realizzative possono essere previste altre forme di mezzi di ripartizione (compensazione), noti o meno (quali quelli descritti nel brevetto FR 2 662 300 che viene qui incorporato per riferimento).
Come anticipato, il dispositivo 1 oggetto della presente invenzione può inoltre comprendere dei mezzi 28 per rilevare l’eventuale fusione dei fusibili 7 presenti su uno dei rami 5.
Nella forma realizzativa illustrata, tali mezzi di rilevazione 28 sono costituiti dalla seconda parte 17 del circuito di alimentazione di cui sopra. Essa comprende tante vie 29 in parallelo quanti sono i rami 5 del
io
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dispositivo 1, ciascuna munita di una estremità 30 collegabile al relativo ramo 5 in una posizione intermedia tra l'interruttore 6 ed il fusibile 7, e di un diodo 27. Tutte le vie 29 sono poi collegate ad un quinto terminale 39 di rilevamento ed al secondo terminale 21 comune (massa) mediante una s resistenza 31.
In questo modo, qualora l'interruttore 6 di un ramo 5 si guastasse (rimanendo in condizione di cortocircuito) ed il relativo fusibile 7 intervenisse (bruciandosi), l’estremità 30 della relativa via 29 di rilevazione si troverebbe alla tensione di alimentazione che verrebbe io quindi rilevata sul quinto terminale 39. Al contrario, con gli interruttori 6 aperti, tutte le estremità 30 delle vie 29 sopra descritte si trovano a massa e quindi non è presente alcun segnale sul quinto terminale 39.
In altre forme realizzative possono essere previste tante seconde parti 17 distinte, quante sono le vie 29, al fine di avere una informazione più ìs mirata su quale sia il fusibile 7 bruciato.
Infine la terza parte 18 del circuito di pilotaggio e controllo 15 presenta anch’essa una serie di contatti 32 collegabili ai quinti contatti 14 degli interruttori 6 sopra descritti, ed un sesto terminale 33 sul quale è rilevabile una tensione proporzionale alla corrente che transita sui tutti i rami 5.
0 Come si vede nelle figure da 4 a 8, può inoltre essere previsto che, anziché un solo fusibile 7, su ciascun ramo 5 sia montata una pluralità di fusibili 7 montati in parallelo. Tali fusibili 7 dovranno essere dimensionati in modo tale che la somma delle correnti di intervento di tutti i fusibili 7 di un singolo ramo 5 soddisfi i requisiti sopra esposti per la corrente di 5 intervento nel caso di un singolo fusibile 7. La soluzione realizzativa di
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prevedere più fusibili 7 in parallelo ha lo scopo di permettere di utilizzare
fusibili 7 di taglia inferiore con tempi di risposta più rapidi.
In ogni caso, può essere previsto sia che tutti i fusibili 7 di un medesimo
ramo 5 abbiano la medesima corrente di intervento, sia che i fusibili 7 di
un medesimo ramo 5 abbiano correnti di intervento diverse tra loro.
Nelle unite figure è rappresentato il caso di un dispositivo 1 destinato ad
essere utilizzato in abbinamento a circuiti in corrente continua. Tuttavia, dispositivi 1 di apertura e chiusura realizzati in accordo con la presente invenzione possono essere utilizzati anche per circuiti elettrici in corrente alternata (con le modifiche del caso).
In particolare, qualora il dispositivo 1 venisse utilizzato per circuiti elettrici polifase (quali i circuiti trifase), è previsto che il dispositivo 1 sia sostanzialmente costituito da un numero di dispositivi 1 del tipo sin qui descritto pari al numero di fasi da interrompere, ciascuno montato sulla
relativa fase.
Venendo alle figure da 4 a 8, in esse è illustrato il caso di un dispositivo 1
per aprire e chiudere circuiti elettrici che prevede cinque rami 5, ciascuno
munito di un interruttore 6 di tipo elettronico e di due fusibili 7 montati in parallelo. ZI o Ci. In tali figure le sezioni equipotenziali 3, 4 sono costituite da delle piste 34 N ricavate su una piastra di supporto 35, alle quali sono collegati i
ex . p conduttori 36 del circuito elettrico.
Nelle figure 7 e 8, è inoltre illustrata schematicamente anche una
piastrina 37 sulla quale è ricavato il circuito di pilotaggio e controllo 15, e
che è collegata ai piedini rivolti verso l'alto degli interruttori 6 elettronici,
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alle piste secondarie 38 che collegano ciascun interruttore 6 ai relativi fusibili 7, e, tramite un apposito conduttore 40, ad una centralina di controllo del circuito (non illustrata).
Al di là di quanto già descritto, il funzionamento del dispositivo 1 oggetto s della presente invenzione è il seguente.
Durante il funzionamento normale, il dispositivo 1 è attraversato dalla corrente nominale del carico I (o da una corrente inferiore) che si ripartisce in N rami 5. Ciascun ramo 5 quindi è attraversato da una corrente INpari a l/N. La corrente di ramo 5 IN sarà vantaggiosamente di io poco inferiore alla corrente nominale degli interruttori 6 montati sui singoli rami 5.
Inoltre la corrente di intervento dei fusibili 7 dei singoli rami 5 sarà superiore a IN ma inferiore a I.
L’apertura e la chiusura del circuito avverrà mediante un comando ìs sincronizzato dato ai singoli interruttori 6.
Quando, invece, si è verificato un guasto che ha comportato il cortocircuito di un interruttore 6, nel momento in cui l’operatore dà il comando di apertura del circuito, gli interruttori 6 non guasti aprono il circuito.
0 Di conseguenza tutta la corrente nominale I richiamata dal carico 2 è forzata ad attraversare il ramo 5 dell’interruttore 6 guasto. Ma come detto su tale ramo 5 il fusibile 7 (o i fusibili 7 nel loro complesso) è tarato ad una corrente di intervento inferiore a quella nominale del carico 2 i:-cosicché fonde aprendo anche l’ultimo ramo 5.
3 L'anomalia viene poi rilevata dagli appositi mezzi di rilevazione 28 e
13
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comunicata dalla centralina di controllo all’operatore.
A questo punto, a seconda della taratura dei fusibili 7 degli altri rami 5 sono possibili due alternative:
- o la somma delle correnti di intervento di tutti i fusibili 7 superstiti è superiore o uguale alla corrente nominale del carico (soluzione preferita in molti casi); in questo caso il carico 2 può essere nuovamente alimentato ad esempio per riportare delle parti mobili in condizione di riposo (come abbassare il cassone ribaltabile di un veicolo industriale che, al momento del guasto, si trovasse in posizione di ribaltamento);
- o, al contrario, tale somma è inferiore alla corrente nominale del carico;
in questo caso un eventuale nuovo comando di apertura provocherebbe la fusione di tutti gli altri fusibili 7 ed il definitivo blocco del circuito.
Forma infine oggetto della presente invenzione anche un circuito elettrico che presenti una fonte di alimentazione, almeno un carico 2 alimentato dalla fonte di alimentazione ed un dispositivo 1 per l’apertura e la chiusura del circuito montato tra la fonte di alimentazione ed il carico 2 e realizzato in accordo con quanto sin qui descritto.
In particolare è previsto che il carico 2 sia costituito da un motore di una centralina idraulica utilizzata in veicoli industriali, ad esempio per il O ribaltamento di cassoni o per la movimentazione di bracci, piattaforme, «V;.
f : ecc...
La presente invenzione consegue importanti vantaggi.
In primo luogo, l’utilizzo di una pluralità di rami in parallelo con interruttori e fusibili tarati in modo opportuno permette, in modo sicuro ed automatico, l'apertura del circuito anche qualora si guastasse uno degli
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interruttori.
In secondo luogo, la suddivisione della corrente in una pluralità di linee permette da un lato di diminuire le sollecitazioni sui singoli componenti, dall’altro di utilizzare componenti (interruttori, fusibili, ecc...) con tarature 5 inferiori rispetto a quelli normalmente utilizzati. Di conseguenza, anche il costo risulta ridotto nonostante l'utilizzo di un numero maggiore di componenti, in quanto si tratta di componenti meno costosi.
Va inoltre rilevato che la presente invenzione risulta di relativamente facile realizzazione e che anche il costo connesso all'attuazione io dell’invenzione non risulta molto elevato.
L'invenzione cosi concepita è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo che la caratterizza.
Tutti i dettagli sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti ìs ed in pratica tutti i materiali impiegati, nonché le forme e le dimensioni dei vari componenti, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze.

Claims (21)

  1. 32.N1024.12.IT.24 Ing. Simone Ponchiroli SP Albo Prot. - N. 1070 RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per l’apertura e la chiusura di circuiti elettrici, avente una propria corrente nominale di funzionamento e caratterizzato dal fatto di comprendere: una prima sezione equipotenziale (3); una seconda sezione equipotenziale (4); ed una pluralità di rami (5) in parallelo elettricamente collegati tra la prima sezione equipotenziale (3) e la seconda sezione equipotenziale (4), e presentanti, ciascuno, almeno un interruttore (6) pilotato ed almeno un fusibile (7) montati in serie uno all’altro; il fusibile (7) di ciascun ramo (5) presentando una propria corrente di intervento inferiore rispetto alla corrente nominale del dispositivo (1) di apertura; e gli interruttori (6) dei singoli rami (5) essendo pilotati in sostanziale sincronismo.
  2. 2. Dispositivo per l’apertura e la chiusura di circuiti elettrici secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti rami (5) presenta una pluralità di fusibili (7) montati in parallelo, la somma delle correnti di intervento di tutti i fusibili (7) di un singolo ramo (5) essendo inferiore alla corrente nominale del dispositivo (1).
  3. 3. Dispositivo per l’apertura e la chiusura di circuiti elettrici secondo la ;j :'i, rivendicazione 2 caratterizzato dal fatto che i fusibili (7) di un medesimo ramo (5) hanno la medesima corrente di intervento. J
  4. 4. Dispositivo per l'apertura e la chiusura di circuiti elettrici secondo la rivendicazione 2 caratterizzato dal fatto che i fusibili (7) di un medesimo
    32.N1024.12.IT.24 Ing. Simone Ponchiroli SP Albo Prot. - N. 1070 ramo (5) hanno correnti di intervento diverse tra loro.
  5. 5. Dispositivo per l’apertura e la chiusura di circuiti elettrici secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre mezzi per ripartire uniformemente la corrente in detti rami (5).
  6. 6. Dispositivo per l’apertura e la chiusura di circuiti elettrici secondo la rivendicazione 5 caratterizzato dal fatto che detti mezzi per ripartire la corrente sono costituiti dai medesimi interruttori (6) pilotati.
  7. 7. Dispositivo per l’apertura e la chiusura di circuiti elettrici secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre mezzi (28) per rilevare la fusione dei fusibili (7) presenti su uno di detti rami (5).
  8. 8. Dispositivo per l’apertura e la chiusura di circuiti elettrici secondo la rivendicazione 7 caratterizzato dal fatto che detti mezzi di rilevamento comprendono almeno un circuito elettronico (9) operativamente connesso a ciascun ramo (5) tra detto interruttore (6) e detti fusibili (7).
  9. 9. Dispositivo per l'apertura e la chiusura di circuiti elettrici secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto di essere 13 O Q ac ^ un dispositivo per circuiti in corrente continua. fi: 3⁄4
  10. 10. Dispositivo per l’apertura e la chiusura di circuiti elettrici secondo una tu. i,.' qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 8 caratterizzato dal fatto di essere un p P o dispositivo (1) per circuiti in corrente alternata monofase. . : <|
  11. 11. Dispositivo per l’apertura e la chiusura di circuiti elettrici secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 8 caratterizzato dal fatto di essere un dispositivo (1) per circuiti in corrente alternata polifase, e dal fatto di
    32.N1024.12.IT.24 Ing. Simone Ponchiroli SP Albo Prot. - N. 1070 comprendere dette sezioni equipotenziali e detti rami (5) in parallelo per ciascuna fase del circuito cui sono destinati.
  12. 12. Dispositivo per l’apertura e la chiusura di circuiti elettrici secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detti 5 interruttori (6) sono costituiti da teleruttori.
  13. 13. Dispositivo per l’apertura e la chiusura di circuiti elettrici secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 11 caratterizzato dal fatto che detti interruttori (6) sono costituiti da dispositivi elettronici.
  14. 14. Dispositivo per l'apertura e la chiusura di circuiti elettrici secondo la io rivendicazione 13 caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti dispositivi elettronici comprende, al proprio interno, un transistore di potenza (8).
  15. 15. Dispositivo per l’apertura e la chiusura di circuiti elettrici secondo la rivendicazione 14 caratterizzato dal fatto che detto transistore di potenza (8) è un MOSFET. ìs
  16. 16. Dispositivo per l’apertura e la chiusura di circuiti elettrici secondo la rivendicazione 14 caratterizzato dal fatto che detto transistore di potenza (8) è un FET a canale N.
  17. 17. Dispositivo per l’apertura e la chiusura di circuiti elettrici secondo la rivendicazione 14 caratterizzato dal fatto che detto transistore di potenza 0 (8) è un FET a canale P. c II-E O
  18. 18. Dispositivo per l’apertura e la chiusura di circuiti elettrici secondo la Ci7 eri rivendicazione 14 caratterizzato dal fatto che detto transistore di potenza e (8) è un FET verticale.
  19. 19. Dispositivo per l’apertura e la chiusura di circuiti elettrici secondo una 5 qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detti 32.N1024.12.IT.24 Ing. Simone Ponchiroli SP Albo Prot. - N. 1070 rami (5) sono tutti uguali tra loro.
  20. 20. Circuito elettrico presentante una fonte di alimentazione, almeno un carico (2) alimentato dalla fonte di alimentazione ed un dispositivo (1) per l’apertura e la chiusura del circuito, montato tra la fonte di alimentazione ed il carico (2), caratterizzato dal fatto che detto dispositivo (1) per l’apertura e la chiusura del circuito è realizzato in accordo con una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti.
  21. 21. Circuito elettrico secondo la rivendicazione 20 caratterizzato dal fatto che detto carico (2) è costituito da un motore elettrico. Per incarico di GIANFRANCO NATALI. IL MANDATARIO Ing. Simone Ponchiroli
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