ITVI20130040A1 - Unita¿ di trattamento dell¿aria - Google Patents

Unita¿ di trattamento dell¿aria

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ITVI20130040A1
ITVI20130040A1 IT000040A ITVI20130040A ITVI20130040A1 IT VI20130040 A1 ITVI20130040 A1 IT VI20130040A1 IT 000040 A IT000040 A IT 000040A IT VI20130040 A ITVI20130040 A IT VI20130040A IT VI20130040 A1 ITVI20130040 A1 IT VI20130040A1
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Alessia Boaro
Giuseppe Boaro
Paolo Boaro
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Alessia Boaro
Giuseppe Boaro
Paolo Boaro
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    • F24F12/001Use of energy recovery systems in air conditioning, ventilation or screening with heat-exchange between supplied and exhausted air
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Description

“UNITA’ DI TRATTAMENTO DELL’ARIAâ€
D E S C R I Z I O N E
Campo di applicazione
La presente invenzione à ̈ generalmente applicabile al settore tecnico del condizionamento di ambienti con particolare riferimento ad ambienti di piccole dimensioni come, ad esempio, abitazioni, uffici, negozi e piccoli locali in generale.
Più in dettaglio, la presente invenzione si riferisce ad un’unità di trattamento dell’aria all’interno degli ambienti sopra citati.
Stato della Tecnica
Nel campo del trattamento e condizionamento dell’aria negli ambienti chiusi à ̈ noto l’utilizzo di appositi macchinari che gestiscono il raffreddamento, il riscaldamento nonché il ricircolo e/o il ricambio dell’aria. Tali macchinari, ovviamente, si differenziano in particolare per le loro dimensioni e potenze, ossia per la dimensione degli ambienti che devono condizionare. Un altro fattore notoriamente importante à ̈ l’efficienza operativa, ossia il dispendio energetico necessario al raggiungimento delle condizioni ambientali desiderate.
È evidente che, in quest’ottica, il campo delle macchine di condizionamento degli ambienti si divide principalmente in due tipologie precise: gli impianti per grandi ambienti come industrie, ospedali, uffici pubblici, ipermercati, grandi magazzini e similari, e le unità di trattamento dell’aria dedicate agli ambienti di dimensioni più contenute come le abitazioni, gli uffici, i negozi e similari.
Da un punto di viste dei servizi resi e dell’efficienza, infatti, le macchine per ambienti di grandi dimensioni presentano la problematica di dover utilizzare grandi potenze elettriche per poter ottenere gli effetti desiderati. Lo spazio occupato, infatti, risulta meno importante essendo tali macchinari disposti in appositi ambienti ad essi esclusivamente dedicati o addirittura sul tetto delle strutture edili che devono condizionare. Gli stessi macchinari, quindi, effettuano raffreddamento, riscaldamento, ricircolo e ricambio di aria nonché recupero del calore dall’aria che si espelle mediante macchine separate e dedicate alle singole funzioni che di volta in volta vengono attivate singolarmente o in combinazione ad opera di un’apposita centrale di controllo.
Altro aspetto rilevante per i macchinari che condizionano grandi ambienti à ̈ che l’efficienza à ̈ tenuta poco in considerazione essendo preponderante l’aspetto della potenza necessaria per al condizionamento di grandi ambienti. In altri termini, le potenze in gioco sono talmente elevate che una ottimizzazione dell’efficienza richiederebbe maggiori costi tecnologici rispetto al risparmio energetico ottenuto.
Ad esempio, come noto tali macchinari tipicamente si servono di ventilatori fissi e la parzializzazione del flusso dell’aria entrante o uscente avviene mediante apposite paratie mobili che “strozzano†tale flusso. Evidente, quindi, la perdita di efficienza a causa dell’eccessiva energia utilizzata dai ventilatori.
Nel caso delle unità di trattamento dell’aria per piccoli ambienti, invece, l’ottica à ̈ diametralmente opposta.
Innanzitutto tali unità devono presentare ingombri il più possibile contenuti in modo da non richiedere uno spazio eccessivo in ambienti di utilizzo relativamente piccoli. Ciò obbliga ad adattare e modificare le singole componenti che le compongono per farle coesistere e collaborare. In secondo luogo, esse devono essere particolarmente efficaci, ossia ottimizzare i consumi necessari al raggiungimento delle condizioni ambientali desiderate.
Secondo lo stato della tecnica, sono note unità di trattamento dell’aria che prevedono il ricambio o il ricircolo dell’aria presente all’interno dei locali utilizzando appositi integratori termici che modificano, secondo valori preimpostati, le condizioni termiche dell’aria che trattano. In caso di ricambio dell’aria, ad esempio, tali integratori, generalmente costituiti da batterie condensanti/evaporanti, provvedono a riscaldare o raffreddare l’aria presa dall’esterno prima di mandarla nell’ambiente da condizionare. A tale scopo, peraltro, le unità descritte comprendono ventilatori per forzare la presa di aria dall’esterno e la sua mandata verso l’interno dei locali.
La funzionalità di tali unità à ̈ assicurata, così come la compattezza. Tuttavia esse presentano efficienze non ottimali. Ad esempio, l’aria che viene espulsa dai locali per il ricambio presenta comunque valori di temperatura almeno prossimi a quelli desiderati e sicuramente differenti da quella presa dall’esterno. In questo senso l’espulsione semplice di tale aria rappresenta una perdita di energia potenzialmente utilizzabile per il condizionamento in temperatura dell’aria presa dall’esterno.
Presentazione dell’invenzione
Scopo della presente invenzione à ̈ superare almeno parzialmente gli inconvenienti sopra evidenziati mettendo a disposizione un’unità di trattamento dell’aria interna ad uno o più locali che presenti ingombri contenuti ma che, al contempo, abbia un’efficienza energetica maggiore delle unità equivalenti note.
Un altro scopo della presente invenzione à ̈ che l’unità di trattamento dell’aria consenta il recupero termico dall’aria prelevata dai locali per essere espulsa per donare quanto recuperato all’aria di ricambio aspirata dall’esterno.
Un ulteriore scopo à ̈ che l’unità dell’invenzione consenta l’integrazione dei valori termici dell’aria di ricambio.
Un altro scopo à ̈ che l’unità dell’invenzione consenta anche il ricircolo dell’aria con eventuale integrazione di parametri per il condizionamento ambientale.
In altri termini, uno scopo dell’invenzione à ̈ che l’unità di trattamento dell’aria consenta tutte le caratteristiche appena descritte anche contestualmente integrandole in un’unica unità, eventualmente con split, di dimensioni contenute ed assicurando un’efficienza maggiore delle unità equivalenti note.
Tali scopi, nonché altri che appariranno più chiaramente nel seguito, sono raggiunti da un’unità di trattamento dell’aria interna ad uno o più locali in accordo con le rivendicazioni che seguono le quali sono parte integrante della presente descrizione.
In particolare, essa potrà comprendere almeno un primo canale per l’aspirazione di aria dall’interno dei locali e la successiva espulsione verso l’esterno ed almeno un secondo canale di aspirazione di aria dall’esterno e la successiva mandata dell’aria verso l’interno dei locali.
In questo senso, secondo un aspetto dell’invenzione l’unità di trattamento dell’aria potrà comprendere almeno una prima porta di collegamento del primo canale con l’esterno ed almeno una seconda porta di collegamento del primo canale con l’interno dei locali. Inoltre potrà essere presente almeno un primo ventilatore a velocità variabile inserito nella prima porta per forzare l’espulsione di aria verso l’esterno.
Secondo un altro aspetto dell’invenzione, l’unità potrà comprendere almeno una terza porta di collegamento del secondo canale con l’interno dei locali ed almeno una quarta porta di collegamento dello stesso secondo canale con l’esterno. Inoltre, potrà essere presente almeno un secondo ventilatore a velocità variabile inserito nella terza porta per forzare la mandata di aria verso l’interno dei locali.
Vantaggiosamente, quindi, l’inserimento di ventilatori a velocità variabile potrà consentire di variare i flussi di aria da e per l’esterno mantenendo ottimizzato il consumo elettrico e quindi l’efficienza dell’unità di trattamento dell’aria.
Secondo un ulteriore aspetto dell’invenzione, l’unità di trattamento dell’aria potrà comprendere almeno un recuperatore termico interposto tra il primo ed secondo canale per lo scambio di calore tra l’aria ripresa dai locali ed espulsa verso l’esterno e l’aria presa dall’esterno e mandata verso l’interno dei locali. Inoltre potrà essere presente anche almeno un dispositivo integratore termico operativamente collegato al secondo canale per integrare il calore dell’aria mandata verso l’interno dei locali. In particolare, tale dispositivo integratore potrà essere disposto, nel secondo canale, operativamente a valle di detto recuperatore termico.
Vantaggiosamente, quindi, l’unità dell’invenzione potrà consentire non solo di condizionare l’ambiente interno dei locali utilizzando l’aria esterna con parametri ambientali integrati mediante il dispositivo integratore, ma anche di limitare i consumi di quest’ultimo pre-trattando l’aria aspirata dall’esterno con il recuperatore termico. Peraltro, il contestuale utilizzo di ventilatori a velocità variabile potrà consentire di massimizzare l’effetto tanto del recuperatore termico quanto del dispositivo integratore ottimizzando l’efficienza dell’unità.
Secondo un ulteriore aspetto dell’invenzione, l’unità di trattamento dell’aria potrà comprendere almeno una camera fluidicamente comunicante con il primo ed il secondo canale e che potrà essere interposta tra essi e le seconda e terza porte. Inoltre, la stessa unità potrà comprendere appositi setti apribili interposti tra il primo canale e la camera e tra il secondo canale e la camera.
Vantaggiosamente, quindi, la combinazione della disposizione chiusa o aperta dei setti apribili consente di mettere in comunicazione diretta la seconda e la terza porta effettuando un ricircolo dell’aria interna ai locali con eventuale integrazione di parametri ambientali mediante il dispositivo integratore presente nella seconda porta.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno maggiormente evidenti alla luce della descrizione dettagliata di alcune forme di realizzazione preferite, ma non esclusive, di un’unità di trattamento dell’aria secondo l’invenzione, illustrate a titolo di esempio non limitativo con l'ausilio delle unite tavole di disegno in cui:
la FIG.1 rappresenta un’unità di trattamento dell’aria secondo l’invenzione in vista schematizzata;
le FIGG. 2 e 3 rappresentano varianti esecutive dell’unità di trattamento dell’aria dell’invenzione.
Descrizione dettagliata di alcuni esempi di realizzazione preferiti Con riferimento alle figure citate, ed in particolare alla fig. 1, si descrive un’unità di trattamento dell’aria 1 interna ad uno o più locali.
Come si può osservare, l’unità 1 comprende un primo canale 2 per l’aspirazione di aria dall’interno dei locali e la successiva espulsione verso l’esterno. Essa comprende anche un secondo canale 3 di aspirazione di aria dall’esterno e la successiva mandata della stessa aria verso l’interno dei locali.
Ovviamente il numero di canali menzionati non deve essere considerato in senso limitativo per l’invenzione. Ad esempio, nella stessa figura sono presenti un’ulteriore canale di presa 3a di aria dall’esterno ed un canale aggiuntivo 2a di aspirazione di aria dall’interno utilizzabile, ad esempio, per aspirare aria da locali particolari come bagni o cucine.
Per quanto visibile in fig.1 si osserva che il primo 2 ed il secondo canale 3 coincidono parzialmente. In particolare, à ̈ presente una camera 4 fluidicamente comunicante con il primo 2 ed il secondo canale 3. Come si vedrà in seguito, tale camera 4 consente di effettuare il ricircolo dell’aria interna ai locali con eventuale parziale ricambio.
Tuttavia ciò non deve essere considerato in senso limitativo per differenti forme di esecuzione dell’invenzione secondo le quali, ad esempio, i canali sono distinti e separati.
Secondo un aspetto dell’invenzione, il primo canale 2 à ̈ fluidicamente collegato all’esterno mediante una prima porta 5, mentre à ̈ fluidicamente collegato all’interno dei locali mediante una seconda porta 6. Inoltre, si osserva che la camera 4 à ̈ interposta tra il primo canale 2 e la seconda porta 6.
Al fine di garantire il flusso di aria aspirata dall’interno dei locali ed espulsa verso l’esterno, nella prima porta 5 à ̈ inserito un primo ventilatore a velocità variabile 10. Vantaggiosamente, la variazione della velocità di tale primo ventilatore 10 consente di variare il flusso di aria espulsa ottimizzando i consumi energetici dell’unità 1 e quindi la sua efficienza.
In tal senso, l’unità di trattamento dell’aria 1 comprende opportunamente un’unità logica di controllo, non rappresentata nelle figure, operativamente collegata al primo ventilatore 10 per variarne la velocità secondo le esigenze.
Analogamente al primo canale 2, il secondo canale 3 à ̈ fluidicamente collegato all’interno dei locali mediante una terza porta 12, mentre à ̈ fluidicamente collegato all’esterno mediante una quarta porta 13. La camera 4 à ̈ interposta tra il secondo canale 3 e la terza porta 12.
Al fine di garantire il flusso di aria presa dall’esterno e mandata verso l’interno dei locali, nella terza porta 12 à ̈ inserito un secondo ventilatore a velocità variabile 15. Vantaggiosamente, la variazione della velocità di tale secondo ventilatore 15 consente di variare il flusso di aria di ricambio ottimizzando i consumi energetici dell’unità 1 e quindi la sua efficienza. A tale scopo anche il secondo ventilatore 15 à ̈ operativamente collegato all’unità logica di controllo.
È evidente che il numero di porte che collegano i canali 2 e 3 con l’interno dei locali e con l’esterno à ̈ puramente indicativo e quindi non deve essere considerata una caratteristica limitativa per l’invenzione così come il numero di ventilatori presenti.
Poiché l’aria di ricambio generalmente non presenta valori termoigrometrici corrispondenti a quelli desiderati all’interno dei locali, opportunamente l’unità di trattamento dell’aria 1 comprende un dispositivo integratore termico 16 operativamente collegato al secondo canale 3 per integrare i suddetti valori. In particolare, ciò à ̈ ottenuto mediante una batteria condensante/evaporante 17 inserita nella terza porta 12, ma ciò rappresenta solo un esempio non limitativo per differenti forme di esecuzione dell’invenzione. Ad esempio può essere presente, in alternativa o in combinazione, anche un generatore autonomo di energia termica che consente l’ottenimento di condizionamenti ambientali particolarmente spinti.
Come noto, l’aria che viene espulsa presenta almeno i valori termici almeno prossimi, se non coincidenti, a quelli desiderati all’interno dei locali. L’espulsione di tale aria rappresenta quindi un aspetto di perdita di efficienza per le unità di trattamento dell’aria. Per limitare tale perdita di efficienza, l’unità di trattamento dell’aria 1 dell’invenzione comprende, vantaggiosamente, un recuperatore termico 20 interposto per almeno un tratto tra il primo 2 ed secondo canale 3. Esso consente quindi di recuperare energia termica dall’aria aspirata dall’interno dei locali e destinata all’espulsione per poi poterla cedere all’aria presa dall’esterno per il ricambio.
Ancora vantaggiosamente, tale recuperatore termico 20 à ̈ disposto operativamente a monte del dispositivo integratore 16 in modo che quest’ultimo necessiti di minore energia per far sì che l’aria di ricambio presenti caratteristiche termo-igrometriche secondo quanto desiderato. In altri termini, l’unità 1 dell’invenzione cogenera energia termica estraendola dall’aria da espellere verso l’esterno per limitare il consumo energetico del dispositivo integratore 16 e quindi la propria efficienza. Si osserva, quindi, che l’unità di trattamento dell’aria 1 dell’invenzione, pur essendo compatta ed utilizzabile in piccoli ambienti, presenta valori di efficienza migliori rispetto alle equivalenti unità note. La sincronizzazione di tali operazioni con la regolazione della velocità dei ventilatori 10, 15 ad opera dell’unità logica di controllo consente di raggiungere valori di ottimizzazione ed efficienza del condizionamento dell’aria particolarmente elevati.
Data l’importanza della cogenerazione di energia per l’unità di trattamento dell’aria 1 dell’invenzione, essa comprende anche una ulteriore batteria condensante/evaporante 21 inserita nella prima porta 5 operativamente a valle del primo ventilatore 10 in modo da recuperare la quantità maggiore possibile di energia termo-igrometrica dall’aria prima di espellerla verso l’esterno. Ovviamente la presenza di tale seconda batteria 21 non deve essere considerata una caratteristica limitativa per l’invenzione.
Secondo un altro aspetto dell’invenzione, l’unità 1 comprende un primo setto apribile 25 inserito nella seconda porta 6 per il controllo del flusso di aria dall’interno dei locali verso il primo canale 2, ed un secondo setto apribile 26 inserito nella quarta porta 13 per il controllo del flusso di aria dall’esterno verso il secondo canale 3. Tali setti apribili 25 e 26 sono tipicamente collegati all’unità logica di controllo e la loro gestione consente di gestire gli istanti operativi di espulsione dell’aria aspirata dall’interno dei locali e la mandata di aria di ricambio, la portata di tali flussi essendo vantaggiosamente demandata, come detto, al controllo della velocità dei ventilatori 10 e 15 con conseguente miglioramento dell’efficienza dell’unità di trattamento dell’aria 1.
Il controllo dell’apertura e chiusura dei setti apribili 25 e 26 à ̈ peraltro necessaria nel caso di parziale coincidenza dei due canali 2 e 3.
Anche la presenza dei setti apribili 25 e 26 à ̈, tuttavia, non limitativa per l’invenzione. Ad esempio, secondo una possibile variante esecutiva rappresentata in fig. 2, l’unità di trattamento dell’aria 100 presenta, al posto del secondo setto apribile, un terzo ventilatore a velocità variabile 101 inserito nella quarta porta 113 per forzare la presa di aria dall’esterno supportando con migliore efficienza complessiva, dato il posizionamento in prossimità dell’esterno, il secondo ventilatore 115. Anche tale terzo ventilatore 101 à ̈ operativamente collegato all’unità logica di controllo.
In precedenza si à ̈ detto che la camera 4 consente all’unità di trattamento dell’aria 1 di effettuare il ricircolo anche parziale dell’aria presente all’interno dei locali. In tal senso l’unità di trattamento dell’aria 1 comprende un terzo setto apribile 30 interposto tra i due canali 2 e 3 e la camera 4. In caso di ricircolo anche parziale di aria, tale terzo setto verrà almeno parzialmente chiuso. In caso di ricircolo parziale, peraltro, vengono chiusi anche il primo setto 25 e viene anche fermata il primo ventilatore 10 in modo da rendere più efficiente l’unità di trattamento dell’aria 1. Il tutto viene controllato dall’unità logica di controllo.
In precedenza si à ̈ più volte sottolineato come il numero di canali, di porte, di setti e di ventilatori siano caratteristiche non limitative per l’invenzione.
In tal senso una possibile variante esecutiva dell’invenzione à ̈ rappresentata in fig. 3. In essa si osserva un’unità di trattamento dell’aria 300 vantaggiosamente particolarmente compatta ed adatta all’utilizzo in ambienti dove lo spazio per tali unità à ̈ limitato. Come si osserva il primo canale 302 ed il secondo canale 303 sono sostanzialmente paralleli. Il dispositivo integratore 316 viene almeno parzialmente alimentato dalla cogenerazione di energia effettuata dalla seconda batteria 321. Il recuperatore termico in questo caso à ̈ realizzato dal setto mobile aggiuntivo 340 la cui apertura favorisce un recupero di calore con ciclo termodinamico.
Lo stesso setto aggiuntivo 340, se totalmente ruotato, consente di effettuare il ricircolo dell’aria grazie alla camera 304 che si viene a formare.
Operativamente, il ricambio dell’aria con recupero di calore ed integrazione avviene dapprima attivando il primo canale 2, ossia aprendo il secondo setto mobile 26, il terzo setto 30 ed azionando il primo ventilatore 10. Mediante il recuperatore termico 20 e la seconda batteria 21 viene recuperata quanta più energia termica possibile. Successivamente viene fermato il primo ventilatore 10, viene chiuso il secondo setto 26 e, contestualmente, viene aperto il primo setto 25 ed azionato il secondo ventilatore 15 nonché il dispositivo integratore 16.
Per attivare il solo ricircolo, il terzo setto 30 ed il primo setto 25 vengono chiusi ed il primo ventilatore 10 arrestato. Contestualmente rimangono aperti ed attivi il secondo setto 26 ed il secondo ventilatore 15.
Qualora, invece, si voglia procedere con parziale ricircolo e parziale ricambio di aria, l’unità logica di controllo manterrà almeno parzialmente aperto il terzo setto 30 ed agirà sui quantitativi di apertura degli altri setti 25, 26 e/o sulle velocità di rotazione dei ventilatori 10, 15.
Alla luce di quanto precede, si comprende che l’unità di trattamento dell’aria dell’invenzione supera gli evidenziati inconvenienti dell’arte nota presentando ingombri contenuti ma, al contempo, assicurando un’efficienza energetica maggiore.
In particolare, l’unità di trattamento dell’aria consente il recupero termico dall’aria prelevata dai locali per essere espulsa nonché l’integrazione dei valori termici dell’aria di ricambio. Essa consente, inoltre, il ricircolo dell’aria con eventuale integrazione di parametri per il condizionamento ambientale. Tutte tali funzionalità sono tra loro integrate ed ottenute grazie alla combinazione di dispositivi, ventilatori a velocità variabile e setti apribili.
In altri termini, l’unità di trattamento dell’aria consente tutte le caratteristiche appena descritte anche contestualmente integrandole in un’unica unità, eventualmente con split, di dimensioni contenute ed assicurando un’efficienza maggiore delle unità equivalenti unità note. In particolare, la cogenerazione di energia termica nonché l’effetto sinergico dei ventilatori a velocità variabile e dei setti apribili consente di integrare tutte le funzionalità in unità compatte, di piccole dimensioni e che nel contempo presentano grandi valori di efficienza.
L’unità di trattamento dell’aria dell’invenzione à ̈ suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nel concetto inventivo espresso nelle rivendicazioni allegate. Tutti i particolari potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti, ed i materiali potranno essere diversi a seconda delle esigenze, senza uscire dall'ambito del trovato.
Anche se l’unità di trattamento dell’aria dell’invenzione à ̈ stata descritta con particolare riferimento alle figure allegate, i numeri di riferimento usati nella descrizione e nelle rivendicazioni sono utilizzati per migliorare l'intelligenza del trovato e non costituiscono alcuna limitazione all'ambito di tutela rivendicato.

Claims (10)

  1. “UNITA’ DI TRATTAMENTO DELL’ARIA†R I V E N D I C A Z I O N I 1. Un’unità di trattamento dell’aria interna ad uno o più locali comprendente almeno un primo canale (2; 302) per l’aspirazione di aria dall’interno dei locali e la successiva espulsione verso l’esterno ed almeno un secondo canale (3; 303) di aspirazione di aria dall’esterno e la successiva mandata di detta aria verso l’interno dei locali, detta unità di trattamento dell’aria (1; 100; 300) comprendendo: − almeno una prima porta (5) di collegamento di detto primo canale (2; 302) con l’esterno ed almeno una seconda porta (6) di collegamento di detto primo canale (2; 302) con l’interno dei locali; − almeno un primo ventilatore a velocità variabile (10) inserito in detta prima porta (5) per forzare l’espulsione di aria verso l’esterno; − almeno una terza porta (12) di collegamento di detto secondo canale (3; 303) con l’interno dei locali ed almeno una quarta porta (13; 113) di collegamento di detto secondo canale (3; 303) con l’esterno; − almeno un secondo ventilatore a velocità variabile (15; 115) inserito in detta terza porta (12) per forzare la mandata di aria verso l’interno dei locali; − almeno un recuperatore termico (20) interposto tra detti primo (2; 302) e secondo canale (3; 303) per lo scambio di calore tra l’aria ripresa dai locali ed espulsa verso l’esterno e l’aria presa dall’esterno e mandata verso l’interno dei locali; − almeno un dispositivo integratore termico (16; 316) operativamente collegato a detto secondo canale (3; 303) per integrare il calore dell’aria mandata verso l’interno dei locali.
  2. 2. Unità di trattamento dell’aria secondo la rivendicazione 1, comprendente almeno un primo setto apribile (25) inserito in detta seconda porta (6) per il controllo del flusso di aria dall’interno dei locali verso detto primo canale (2; 302).
  3. 3. Unità di trattamento dell’aria secondo la rivendicazione 1 o 2, comprendente almeno un terzo ventilatore a velocità variabile (101) inserito in detta quarta porta (113) per forzare la presa di aria dall’esterno.
  4. 4. Unità di trattamento dell’aria secondo la rivendicazione 1 o 2, comprendente almeno un secondo setto apribile (26) inserito in detta quarta porta (13) per il controllo del flusso di aria dall’esterno verso detto secondo canale (3).
  5. 5. Unità di trattamento dell’aria secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto primo (2; 302) e detto secondo canale (3; 303) almeno parzialmente coincidono.
  6. 6. Unità di trattamento dell’aria secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente almeno una camera (4; 304) fluidicamente comunicante con detti primo (2; 302) e secondo canale (3; 303) ed interposta tra essi e dette seconda (6) e terza porta (12).
  7. 7. Unità di trattamento dell’aria secondo la rivendicazione 6, comprendente almeno un terzo setto apribile (340) interposto tra detti primo (2; 302) e secondo canale (3; 303) e detta camera (4; 304).
  8. 8. Unità di trattamento dell’aria secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto dispositivo integratore termico (16; 316) à ̈ una batteria condensante/evaporante (16; 316).
  9. 9. Unità di trattamento dell’aria secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente una ulteriore batteria condensante/evaporante (21) inserita in detta prima porta (5) operativamente a valle di detto primo ventilatore (10).
  10. 10. Unità di trattamento dell’aria secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente un’unità logica di controllo operativamente collegata almeno a detti ventilatori (10, 15; 101, 115) e a detti setti apribili (25, 26; 340) per coordinare l’apertura e la chiusura di detti setti apribili (25, 26; 340) e la velocità di rotazione di detti ventilatori (10, 15; 101, 115).
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