ITVI20070030A1 - Impianto di illuminazione di emergenza centralizzato a funzionalita' integrabile con la illuminazione ordinaria - Google Patents

Impianto di illuminazione di emergenza centralizzato a funzionalita' integrabile con la illuminazione ordinaria Download PDF

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ITVI20070030A1
ITVI20070030A1 IT000030A ITVI20070030A ITVI20070030A1 IT VI20070030 A1 ITVI20070030 A1 IT VI20070030A1 IT 000030 A IT000030 A IT 000030A IT VI20070030 A ITVI20070030 A IT VI20070030A IT VI20070030 A1 ITVI20070030 A1 IT VI20070030A1
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lighting
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IT000030A
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Gian Pietro Beghelli
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Beghelli Spa
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    • H02GENERATION; CONVERSION OR DISTRIBUTION OF ELECTRIC POWER
    • H02JCIRCUIT ARRANGEMENTS OR SYSTEMS FOR SUPPLYING OR DISTRIBUTING ELECTRIC POWER; SYSTEMS FOR STORING ELECTRIC ENERGY
    • H02J9/00Circuit arrangements for emergency or stand-by power supply, e.g. for emergency lighting
    • H02J9/02Circuit arrangements for emergency or stand-by power supply, e.g. for emergency lighting in which an auxiliary distribution system and its associated lamps are brought into service
    • HELECTRICITY
    • H05ELECTRIC TECHNIQUES NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • H05BELECTRIC HEATING; ELECTRIC LIGHT SOURCES NOT OTHERWISE PROVIDED FOR; CIRCUIT ARRANGEMENTS FOR ELECTRIC LIGHT SOURCES, IN GENERAL
    • H05B47/00Circuit arrangements for operating light sources in general, i.e. where the type of light source is not relevant
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Description

DESCRIZIONE dell'invenzione industriale
La presente invenzione si riferisce ad un impianto di illuminazione di emergenza centralizzato integrabile con l'illuminazione ordinaria.
Più in particolare, l'invenzione riguarda un sistema di illuminazione di emergenza, del tipo a batteria centralizzata, che consente la completa integrazione della funzione di illuminazione di emergenza, in modo tale che gli stessi apparecchi di illuminazione ordinaria siano anche apparecchi di illuminazione di emergenza e siano configurabili e programmabili nelle loro funzionalità da una centrale di gestione.
Un impianto di illuminazione di emergenza o di sicurezza centralizzato è costituito da una o più sorgenti di energia elettrica, che alimentano gli apparecchi di illuminazione dislocati in periferia. La sorgente di energia e gli apparecchi di illuminazione sono collegati da una serie di circuiti di sicurezza, installati con particolari accorgimenti di affidabilità per il funzionamento adeguato dell'illuminazione di sicurezza.
In teoria, è ammessa come sorgente di sicurezza anche un'alimentazione da rete pubblica separata ed indipendente da quella ordinaria, in modo che sia altamente improbabile che le due forniture possano mancare contemporaneamente; la probabilità che le due linee vadano contemporaneamente fuori tensione dovrebbe essere inferiore a quella della mancata entrata in funzione di un gruppo elettrogeno.
In pratica, però, raramente si dispone dei dati necessari per giudicare tale indipendenza e, quindi, tale soluzione non viene utilizzata.
In genere, per alimentare impianti di illuminazione di sicurezza centralizzati vengono utilizzati un gruppo statico di alimentazione, che preleva energia da batterie di accumulatori, con uscita in corrente continua o alternata, o un gruppo elettrogeno.
E' anche possibile utilizzare due sorgenti in modo complementare, per esempio un gruppo di continuità statico (UPS) ed un gruppo elettrogeno, in cui il gruppo di continuità statico alimenta l'impianto di sicurezza per il tempo necessario all'avviamento ed all'entrata in funzione del gruppo elettrogeno.
L'alimentatore in corrente continua permanente viene impiegato quando è necessario alimentare, senza soluzione di continuità, un carico alla tensione di carica della batteria (relè, contattori, motori, ecc. ); il carico è alimentato tramite un ponte raddrizzatore direttamente dalla rete e, quando manca tensione in rete, il carico è alimentato dalla batteria senza la minima interruzione nell'alimentazione (tempo di intervento nullo).
Aggiungendo un inverter a valle della batteria si ottiene un alimentatore in corrente alternata non permanente; con questa soluzione il carico, non alimentato in condizioni ordinarie, viene alimentato, in caso di mancanza di alimentazione di rete, attraverso l'inverter (generalmente autoprotetto contro le sovracorrent i da appositi circuiti elettronici, atti a limitare la corrente abbassando la tensione in uscita) , che converte la tensione della batteria in una tensione alternata sinusoidale a bassa distorsione, stabilizzata in tensione e frequenza al variare del carico e della tensione di batteria .
Nel caso di alimentazione in corrente alternata permanente, in presenza di tensione, il carico è alimentato direttamente dalla rete e, contemporaneamente, un caricabatteria provvede alla ricarica della batteria; in caso di mancanza di tensione in rete il carico viene commutato tramite un contattore sul1'inverter , che converte la tensione della batteria in una tensione alternata a bassa distorsione .
E' chiaro, dunque, che, negli impianti esistenti, è necessario modificare le linee di alimentazione preesistenti degli apparecchi di illuminazione affinché gli stessi possano funzionare in modalità di emergenza; inoltre, il funzionamento di ogni apparecchio di emergenza di tipo tradizionale è determinato in fase di realizzazione dell'impianto in seguito alla scelta degli apparecchi di emergenza ed alla loro configurazione (solitamente intervenendo su ogni singolo apparecchio di emergenza) , in modo statico e secondo determinate prestazioni desiderate, che, tuttavia, risultano fissate una volta per tutte all'atto dell'installazione dell'impianto e che non possono essere modificate a piacere dall'utente in qualsiasi momento.
Nell'ambito delle esigenze sopra menzionate, quindi, scopo della presente invenzione è quello di realizzare un impianto di illuminazione di emergenza centralizzato, a funzionalità integrabile con la illuminazione ordinaria, che consenta di considerare gli stessi apparecchi di illuminazione ordinaria anche apparecchi di illuminazione di emergenza, in quanto ciascun apparecchio di illuminazione può essere definito acceso o spento in emergenza e riconosce automaticamente la condizione di emergenza dallo stato elettrico (tensione continua o alternata speciale) della linea a cui è collegato.
Altro scopo della presente invenzione è quello di realizzare un impianto di illuminazione di emergenza centralizzato a funzionalità integrabile con la illuminazione ordinaria, che permetta di programmare il funzionamento in emergenza di ogni apparecchio di illuminazione dell'impianto, che, quindi, può accendersi in emergenza con qualsiasi intensità luminosa desiderata e configurabile da una centrale di gestione e per qualsiasi tempo di emergenza predeterminato, compatibilmente con l'energia disponibile nelle batterie centralizzate.
Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di realizzare un impianto di illuminazione di emergenza centralizzato a funzionalità integrabile con la illuminazione ordinaria, che consenta di implementare le proprie funzionalità negli impianti esistenti, senza modificare la parte più onerosa dell'installazione, cioè le linee di alimentazione pre-esistent i degli apparecchi di illuminazione, ma solo intervenendo sui quadri elettrici di alimentazione, con un notevole vantaggio competitivo in termini di semplicità e rapidità di installazione e di notevole riduzione dei costi di installazione e di esercizio.
Questi ed altri scopi sono raggiunti da un impianto di illuminazione di emergenza centralizzato a funzionalità integrabile con la illuminazione ordinaria, secondo la rivendicazione 1 allegata; altre caratteristiche tecniche di dettaglio sono presenti nelle rivendicazioni successive.
In modo vantaggioso, tutti gli apparecchi di illuminazione sono collegati sulla stessa linea di illuminazione, sia quelli che hanno un ruolo attivo in emergenza che quelli che restano spenti in emergenza ed ogni apparecchio di illuminazione è dotato di un alimentatore elettronico (ballast) per il pilotaggio delle lampade fluorescenti di cui è dotato .
Ogni alimentatore elettronico per il pilotaggio di lampade fluorescenti è altresì dotato di ricetrasmett itore radio incorporato ed è controllabile e riconfigurabile via radio; è possibile configurare via radio tutte le caratteristiche di funzionamento dell'alimentatore e, in particolare la sua modalità di funzionamento quando è attivo per l'illuminazione ordinaria (autodimmer, potenza fissa), la sua modalità di funzionamento in emergenza (livello di dimmer, stato di accensione in emergenza) ed i valori di tutti i parametri di funzionamento.
In particolare, ogni alimentatore elettronico per il pilotaggio di lampade fluorescenti è in grado di decodificare alcuni parametri della propria alimentazione di potenza (ampiezza, frequenza, fase) nei primi istanti di presenza dell'alimentazione sul proprio ingresso, per determinare il proprio stato di funzionamento (accensione nello stato di illuminazione ordinaria ovvero accensione nello stato di illuminazione di emergenza ovvero spegnimento). Dal punto di vista circuitale, nel sistema di illuminazione, ad ogni cavo di alimentazione degli apparecchi di illuminazione sono allacciati gli stessi apparecchi, i quali, modificando la loro modalità di funzionamento in funzione della modalità di somministrazione dell'energia elettrica, si accenderanno, alternativamente, in modalità ordinaria ovvero in modalità di emergenza.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi di un impianto di illuminazione di emergenza centralizzato, a funzionalità integrabile con la illuminazione ordinaria, secondo la presente invenzione, risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione che segue, relativa ad un esempio di realizzazione esemplificativo e preferito, ma non limitativo, e dai disegni annessi, in cui:
- la figura 1 mostra uno schema circuitale applicativo di un impianto di illuminazione di emergenza centralizzato, a funzionalità integrabile con l'illuminazione ordinaria, secondo l'invenzione;
- la figura 2 mostra uno schema a blocchi di massima dell'impianto di illuminazione di emergenza integrabile di figura 1, secondo la presente invenzione;
- la figura 3 mostra un esempio di schema circuitale dell'impianto di illuminazione di emergenza integrabile di cui alla figura 1, secondo l'invenzione, applicato ad uno specifico impianto di illuminazione ordinaria. In particolare, la figura 1 allegata illustra i collegamenti elettrici necessari per l'inserimento della funzione di emergenza in un tipico quadro elettrico industriale 24, che alimenta una sezione di illuminazione .
La porzione 23 dell'armadio di emergenza 10 contiene i dispositivi elettronici necessari per fornire l'energia elettrica per il funzionamento degli apparecchi di illuminazione di emergenza, quali il caricabatteria delle batterie centralizzate 13, i dispositivi di misura della presenza della alimentazione di rete (230 Volt in corrente alternata) sulle linee gestite (LSSA INPUT e linea 38), l'unità elettronica centrale (CPU) per la gestione della logica di funzionamento e della diagnostica del sistema, le schede di potenza di uscita, ciascuna delle quali fornisce la potenza di alimentazione ad un determinato gruppo di apparecchi di illuminazione 11 (uscite PWR OUT 1, PWR OUT 2 e rispettive linee 20, 21) ed è in grado di comandare almeno un teleruttore 12 (con le uscite CMD 1, CMD 2 e le rispettive linee 39, 40).
Una seconda porzione 14 dell'armadio 10, che è normalmente impilata sotto la porzione 23 dei dispositivi elettronici, contiene le batterie 13, le quali, in forme realizzative esemplificative e preferite, ma non limitative, sono costituite da 18 elementi in serie, ciascuno da 12 Volt in corrente continua, per una tensione risultante di 216 Volt nominali in corrente continua.
In figura 1 è tratteggiata ed è indicata generalmente con 15 la parte aggiuntiva che deve essere introdotta nel quadro elettrico 24 per collegare le linee di alimentazione 16, 19 degli apparecchi di illuminazione 11 all'armadio di emergenza 10.
In particolare, deve essere aggiunto all'impianto esistente un teleruttore 12 per ogni linea di alimentazione separata 16, 19 di ciascuna serie di apparecchi di illuminazione 11.
I teleruttori 12 sono collegati in modo che, nella posizione di riposo (mostrata nella figura 1), gli apparecchi di illuminazione 11 siano alimentati dalla linea di alimentazione ordinaria 17 attraverso gli interruttori di accensione esistenti 18 e il sezionatore trifase 34 della sottosezione di illuminazione a cui appartengono.
Quando è necessaria l'attivazione della funzione di emergenza vengono automaticamente eccitati i teleruttori 12 e viene fornita potenza elettrica di emergenza generata dall'armadio 10 alle linee 19 tramite le linee di emergenza 20, 21.
Gli apparecchi d'illuminazione 11 collegati alle linee 19, in tal caso, riconoscono automaticamente di essere alimentati da una sorgente di emergenza (a corrente continua o a corrente alternata avente valori determinati di ampiezza, frequenza e/o fase) e regolano di conseguenza il loro funzionamento, in modo tale che:
gli apparecchi il che sono programmati per restare accesi in emergenza si accendono portandosi automaticamente ad un flusso luminoso pre-definito e, in pratica, tali apparecchi il riducono il flusso luminoso al livello necessario per garantire l'illuminamento a terra richiesto nelle varie zone (tipicamente questo è ottenuto riducendo il flusso luminoso a valori dell'ordine del 10% del flusso nominale, equivalente ad esempio, nel caso in cui ciascun apparecchio il sia del tipo con due sorgenti luminose fluorescenti da 58W, ad un consumo di potenza di circa 25-30 Watt per ciascun apparecchio), mentre gli apparecchi il che sono programmati per non accendersi in emergenza restano spenti.
L'armadio 10 monitorizza con continuità la linea di alimentazione 22 a valle del sezionatore trifase 34 per attivare la funzione di emergenza in caso di mancanza di alimentazione e, quando manca l'alimentazione di rete o si apre manualmente il sezionatore trifase 34, l'armadio di emergenza 10 rivela la mancanza di alimentazione ed attiva la funzione di emergenza.
La figura 2, che illustra il sistema di illuminazione integrato nel suo insieme mostra che l'impianto m generale, prevede un armadio di alimentazione di emergenza 10 per ogni quadro elettrico 24, che contiene una sottosezione di alimentazione 25 (che preleva energia elettrica dalla rete di alimentazione ordinaria 26) delle linee elettriche 19 degli apparecchi di illuminazione 11.
L'unità elettronica di gestione e controllo (CPU) presente all'interno di ogni armadio di emergenza 10 è dotata di ricetrasmettitore radio FH DSSS, che consente la comunicazione con gli altri armadi 10 del sistema e con una centrale di gestione 27, la quale comunica con ciascun apparecchio di illuminazione 11, per mezzo di ricetrasmettitori radio 33 integrati nel rispettivo alimentatore elettronico 31 di pilotaggio di ciascuna lampada fluorescente 32 di ogni apparecchio di illuminazione 11.
La centrale di gestione 27 è unica nel sistema e svolge le seguenti funzioni:
per quanto riguarda l'illuminazione ordinaria, raccoglie i dati di consumo ed effettua la diagnostica in funzionamento ordinario;
per quanto riguarda l'illuminazione di emergenza, essa raccoglie i dati di diagnostica in funzionamento di emergenza.
Inoltre la centrale di gestione 27 costituisce insieme con il proprio modem GSM incorporato 43 l'interfaccia per la gestione remota del sistema, tramite la rete GSM 28.
Ogni singolo apparecchio di illuminazione il utilizzato in emergenza effettua il test della funzione di emergenza tutte le volte che l'armadio 10 attiva tale funzione.
Infatti, ogni armadio, periodicamente ed in base ad un calendario programmato nel sistema, effettua test di funzionamento e test di autonomia alimentando le sue linee in emergenza 19, ad ore prefissate e per tempi prefissati.
Durante tali intervalli di funzionamento, ogni apparecchio collegato il, per il quale è attiva la funzione di emergenza, registra nella propria memoria i propri dati di diagnostica per renderli disponibili alla centrale di gestione 27 del sistema.
La centrale di gestione 27, d'altra parte, coordinandosi con le unità elettroniche di gestione (CPU) dei vari armadi 10, tramite la rete radio R, è in grado di interrogare ogni singolo apparecchio di illuminazione il utilizzato in emergenza, raccogliendo gli esiti dei test di funzionamento in emergenza effettuati dai singoli apparecchi il, secondo i criteri programmati nel calendario del sistema .
Il sistema prevede altresì la gestione di apparecchi segnalatori di vie d'esodo 29, che risultano collegati con linee dedicate 30 agli armadi di emergenza 10 .
Tali apparecchi segnalatori 29 possono essere programmati dall'unità elettronica di gestione (CPU) dell'armadio 10 a cui sono collegati per funzionare in modo ad illuminazione permanente o non permanente. In pratica, ogni linea di un armadio 10 può gestire fino a circa 100 apparecchi di illuminazione 11 del tipo con lampada fluorescente da 8 Watt, ciascuno dei quali ha un proprio codice identificativo (indirizzo) .
Il funzionamento è sempre del tipo a batteria centralizzata, cioè gli apparecchi di illuminazione 11 ricevono energia direttamente dall'armadio 10 a cui sono collegati, mentre la diagnostica della funzione di emergenza è selettiva, nel senso che l'armadio 10 verifica il corretto funzionamento di ogni singolo apparecchio di illuminazione 11 collegato, riconoscendo il malfunzionamento del singolo apparecchio 11 ed identificandolo nel sistema tramite il proprio codice.
La figura 3 riporta un esempio di schema applicativo di un impianto di illuminazione realizzato, secondo la presente invenzione, all'interno di un capannone di uno stabilimento.
Esistono in tal caso tre quadri elettrici 24, nei quali si trovano gli organi di comando delle linee elettriche 19 degli apparecchi di illuminazione 11. In prossimità di ognuno di questi tre quadri 24, che derivano l'alimentazione dalla rete elettrica 26, è posto un armadio di emergenza 10 dotato di proprie batterie 13 .
In tal modo non è necessario distribuire la alimentazione di emergenza tra le varie aree 35, 36, 37 del capannone, ma ogni area ha la propria sorgente di emergenza separata ed indipendente dalle altre, con evidenti vantaggi sia dal punto di vista della sicurezza, sia dal punto di vista della semplicità di applicazione dei dispositivi di illuminazione di emergenza 11 a batteria centralizzata.
In pratica, essendo ogni sorgente di emergenza 11 vicina al proprio quadro elettrico 24 "di competenza", non è necessario posare, per lunghi tratti, linee di alimentazione aggiuntive separate o allacciate con cavi antifiamma e ciò semplifica notevolmente l'allacciamento e limita i relativi costi .
Come mostrato nella mappa schizzata in figura 3, nella parte più grande del capannone, indicata con il riferimento 35, è posto un quadro di illuminazione 24.
In questo esempio realizzativo, il quadro contiene (non illustrati in figura 3) due sezionatori trifase da 16 Ampere, ciascuno dei quali alimenta diverse linee monofase 19 di alimentazione elettrica degli apparecchi di illuminazione 11.
In particolare, nell'esempio descritto, un primo sezionatore, posto sul lato sinistro della porzione 35 del capannone, alimenta sei linee 19, ciascuna con un interruttore monofase 18 da 16 Ampere, che pilota sei apparecchi di illuminazione 11, mentre un secondo sezionatore, posto sul lato destro della porzione 35 del capannone, alimenta dieci linee 19, ciascuna con un interruttore monofase 18 da 16 Ampere, che pilota sei apparecchi di illuminazione 11; un'undicesima linea 19 pilota quattro apparecchi 11 utilizzati per l'illuminazione dei segnalatori 29 di vie d'esodo. In tutto sono collegati a questo quadro 24 della zona 35 del capannone 100 apparecchi di illuminazione 11 del tipo a due lampade fluorescenti da 58 Watt l'una. Nello stesso vano 35 del capannone è posta la centrale di gestione 27, dotata di modem GSM 33.
Nel vano 37 del capannone è posto un secondo quadro 24, che alloggia un sezionatore trifase da 16 Ampere per la sezione di illuminazione di tale vano 37.
In tale quadro 24, le tre linee 19 di alimentazione elettrica degli apparecchi di illuminazione il esistenti sono pilotate da tre interruttori 18, comandati da relè per ottenere varie modalità di accensione da diversi punti del vano 37.
Le tre linee 19 di alimentazione elettrica sono collegate, rispettivamente, a 14, 13 e 17 apparecchi di illuminazione il, per un totale di 44 apparecchi, ciascuno avente due lampade fluorescenti da 58 Watt 1'una .
Nel vano 36 del capannone è posto un terzo quadro 24, che alloggia un sezionatore trifase da 16 Ampere per la sezione di illuminazione di tale vano 36.
In tale quadro 24, le tre linee 19 di alimentazione elettrica degli apparecchi di illuminazione il esistenti sono pilotate da tre interruttori 18, comandati da relè per avere varie modalità di accensione da diversi punti del vano 36.
Le tre linee 19 di alimentazione elettrica sono collegate, rispettivamente, a 12, 12 e 10 apparecchi di illuminazione il, per un totale di 34 apparecchi, ciascuno avente due lampade fluorescenti da 58 Watt 1'una .
L'installazione della funzione di emergenza, secondo quanto previsto nell'impianto oggetto della presente invenzione, prevede il posizionamento di tre armadi di emergenza 10 vicino ai tre quadri 24, con ciascun armadio di emergenza 10 dimensionato con batterie 13 di dimensione idonea a garantire l'illuminazione di emergenza per il numero di apparecchi 11 desiderato e per il tempo desiderato, in base ai requisiti di sicurezza stabiliti.
A lato di ogni quadro 24 esistente è posizionato, oltre all'armadio di emergenza 10, un quadretto elettrico contenente i teleruttori 12 necessari per la commutazione delle linee di alimentazione 19 degli apparecchi di illuminazione 11 in caso di emergenza. In relazione al caso illustrato, si esemplifica qui di seguito un dimensionamento per ottenere la funzione di emergenza di:
- 1 apparecchio 11 in emergenza per ogni linea 19 nella zona 35 del capannone, per una potenza massima in emergenza di 560 Watt (16 apparecchi * 35 Watt = 560 Watt),
6 apparecchi 11 in emergenza nella zona 37 del capannone, per una potenza massima in emergenza di 210 Watt (6 apparecchi * 35 Watt = 210 Watt) e
6 apparecchi in emergenza nella zona 36 del capannone, per una potenza massima in emergenza di 210 Watt (6 apparecchi * 35 Watt = 210 Watt).
Se si ipotizza una autonomia in emergenza di 1 ora, l'armadio 10 della zona 35 viene equipaggiato con 18 batterie da 12 Volt, 7 Ampere/h ciascuna, in modo da garantire la funzione di emergenza per 1 ora.
Il margine di dimensionamento delle batterie è di 2,7 in quanto, con 560 Watt in emergenza, l'energia nominale disponibile dalle batterie a 1 C è pari a circa 1500 Watt/h.
Gli armadi 10 delle altre zone 36, 37, meno estese, possono essere equipaggiati con batterie più piccole, per esempio da 3,2 Ampere/h; ciascuno di tali armadi 10 potrà quindi contenere 18 batterie da 12 Volt 3,2 Ampere/h; in questo caso, il margine di dimensionamento è maggiore di 3, avendo una energia nominale disponibile di 690 Watt/h.
Se si ipotizza una autonomia in emergenza di 3 ore, l'armadio 10 della zona 35 monterà 18 batterie da 12 Volt 18 Ampere/h ciascuna, in modo da garantire le 3 ore di autonomia, con un margine di dimensionamento delle batterie pari a 2,3 in quanto l'energia nominale disponibile dalle batterie è pari a circa 3900 Watt/h (1300 Watt*3 ore).
Nelle zone 36 e 37, meno estese, le batterie da 7 Ampere/h garantiscono comunque le prestazioni richieste anche nel caso di 3 ore di autonomia, in quanto l'energia disponibile è in tal caso di circa 1500 Watt/h, cioè 500 Watt*3 ore e, quindi, il margine di dimensionamento resta maggiore di 2.
Il sovradimensionamento delle batterie 13 permette di poter gestire l'accensione in emergenza di tutti gli apparecchi di illuminazione contemporaneamente fino al 50% di flusso luminoso (con batterie 13 da 56 Ampere/h) .
Dalla descrizione effettuata risultano chiare le caratteristiche dell'impianto di illuminazione di emergenza centralizzato integrabile con l'illuminazione ordinaria, che è oggetto della presente invenzione, così come chiari ne risultano i vantaggi .
In particolare, poiché il sistema è del tipo a batteria centralizzata, le batterie, di tipo ermetico, sono alloggiate nei rispettivi armadi, a terra e nella posizione più bassa degli armadi, e, dunque, facilmente accessibili.
Conseguentemente, le batterie sono facilmente sostituibili, operano nelle condizioni migliori possibili di temperatura e di ricarica e sono dimensionate con buoni margini di funzionamento, senza incidere in modo sensibile sul costo totale del sistema, grazie ai fattori di scala; si prevede quindi una durata di vita superiore ai 7 anni.
Inoltre, il sistema diagnostica lo stato delle batterie e indica all'utente la necessità di sostituzione delle stesse.
Il sistema è altresì fortemente innovativo per quanto riguarda la modalità di alimentazione in emergenza degli apparecchi di illuminazione, in quanto le linee di alimentazione degli apparecchi di illuminazione condividono sugli stessi due cavi in rame gli apparecchi di illuminazione che funzionano in modo ordinario e quelli che funzionano anche in emergenza ed ogni apparecchio di illuminazione riconosce automaticamente la condizione di emergenza in funzione del tipo di alimentazione presente ai suoi morsetti di alimentazione.
Inoltre, ogni apparecchio di illuminazione è programmabile e configurabile dalla centrale di gestione del sistema e viene configurato via radio per funzionare secondo prestazioni desiderate, che possono anche essere modificate a piacere dell'utente in qualsiasi momento.
Negli impianti esistenti questo significa che il sistema può essere realizzato senza modificare la parte più onerosa dell'installazione, cioè le linee di alimentazione pre-esistent i degli apparecchi di illuminazione, ma solo intervenendo sui quadri elettrici di alimentazione, con un notevole vantaggio competitivo .
Infine, il sistema presenta sorgenti di alimentazione in emergenza (gli armadi) di tipo distribuito, nel senso che gli armadi di emergenza sono uno per ogni quadro di alimentazione delle linee elettriche di illuminazione e, quindi, ogni zona conserva la propria autonomia di funzionamento.
Inoltre, in caso di incendio, si evitano i rischi dovuti a possibili interruzioni dei cavi di collegamento tra l'unica sorgente (l'armadio) e le varie zone di emergenza ad essa collegate, come può invece accadere negli impianti centralizzati con un'unica sorgente di alimentazione che deve servire più zone di emergenza; il collegamento radio del sistema di emergenza garantisce, poi, un notevole livello di sicurezza.
E' chiaro, infine, che numerose varianti possono essere apportate all'impianto di illuminazione di emergenza in questione senza per questo uscire dai principi di novità insiti nell'idea inventiva, così come è chiaro che, nella pratica attuazione dell'invenzione, i materiali, le forme e le dimensioni dei dettagli illustrati potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze e gli stessi potranno essere sostituiti con altri tecnicamente equivalenti .

Claims (14)

  1. RIVENDICAZ IONI 1. Impianto di illuminazione di emergenza centralizzato a funzionalità integrabile con l'illuminazione ordinaria, del tipo a batterie (13) centralizzate e comprendente almeno una linea elettrica (19) di alimentazione di apparecchi (11) per l'illuminazione ordinaria e per l'illuminazione di emergenza, che risulta connessa, tramite appositi mezzi interruttori (18) e/o sezionatori (34), alla rete elettrica di alimentazione (26), caratterizzato dal fatto che a dette linee elettriche (19) di alimentazione sono collegati sia gli apparecchi (11) di illuminazione che funzionano in modo ordinario sia gli apparecchi (11) di illuminazione che funzionano anche in emergenza.
  2. 2. Impianto come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che ogni apparecchio (11) di illuminazione include almeno un alimentatore elettronico per il pilotaggio delle lampade fluorescenti (32) di cui è dotato, detto alimentatore elettronico essendo connesso ad almeno un ricetrasmettitore radio (31) per il controllo, la programmazione e la configurazione di ciascun apparecchio (11) di illuminazione, da parte di almeno una centrale di gestione (27), in modo tale che ogni apparecchio ( 11 ) di illuminazione possa essere configurato, via radio (R), per funzionare secondo prestazioni desiderate, modificabili a piacere dall'utente in qualsiasi momento.
  3. 3. Impianto come alla rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detti apparecchi (11) di illuminazione si accendono in modalità ordinaria o di emergenza in funzione di almeno un parametro caratteristico della forma d'onda del segnale di alimentazione di potenza presente in ingresso, detto alimentatore elettronico di pilotaggio essendo in grado di decodificare detto almeno un parametro della forma d'onda del segnale di alimentazione di potenza nei primi istanti di presenza dell'alimentazione in ingresso, al fine di determinare il proprio stato di funzionamento, dallo spegnimento all'accensione in uno stato di illuminazione ordinaria, all'accensione in uno stato di illuminazione di emergenza.
  4. 4. Impianto come alla rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detta fase di configurazione, via radio (R), di ciascun apparecchio (11) di illuminazione include una modalità di programmazione e controllo del modo di funzionamento attivo per l'illuminazione ordinaria, quale l'autodimmer e/o una potenza fissa, del modo di funzionamento in emergenza, quale almeno un livello di dimmer o intensità luminosa desiderata e programmabile e/o uno stato di accensione in emergenza e/o almeno un intervallo di tempo di emergenza predeterminato e/o programmabile, e dei valori di almeno parte dei parametri di funzionamento .
  5. 5. Impianto come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di prevedere sorgenti di alimentazione in emergenza distribuite, che includono almeno un armadio (10) di emergenza per ciascun quadro elettrico (24) di alimentazione di dette linee elettriche (19) di alimentazione, in modo tale che ogni zona (35, 36, 37) di un ambiente ove è installato l'impianto conservi la propria autonomia di funzionamento.
  6. 6. Impianto come alla rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che ogni armadio (10) comprende uno stadio elettronico di pilotaggio (23), connesso alle batterie (13) centralizzate.
  7. 7. Impianto come alla rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che dette batterie (13) centralizzate sono alloggiate all'interno di ciascun armadio (10), in posizione facilmente accessibile.
  8. 8. Impianto come alla rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detta centrale di gestione (27) diagnostica le batterie (13) ed indica all'utente la necessità di sostituzione delle stesse.
  9. 9. Impianto come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che gli stessi apparecchi (11) di illuminazione ordinaria sono anche apparecchi (11) di illuminazione di emergenza.
  10. 10. Impianto come alla rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detto stadio elettronico di pilotaggio (23) di ogni armadio (10) comprende almeno un caricabatteria di dette batterie (13) centralizzate, dispositivi di misura della presenza dell'alimentazione di rete su linee gestite (28), almeno una unità elettronica di gestione della logica di funzionamento e della diagnostica dell'impianto e schede di potenza, atte a fornire potenza di alimentazione in uscita, tramite prime linee elettriche di emergenza (20, 21), ad un determinato gruppo di apparecchi (11) di illuminazione, ed atte a comandare, tramite seconde linee elettriche di emergenza (39, 40), almeno un teleruttore (12) per ogni linea elettrica (19) di alimentazione separata di ciascuna serie di apparecchi (11) di illuminazione .
  11. 11. Impianto come alla rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detti teleruttori (12) sono collegati in modo tale che, in condizioni di illuminazione ordinaria, gli apparecchi (11) di illuminazione siano alimentati dalla linea (17) della rete elettrica di alimentazione (26) ordinaria, attraverso detti mezzi interruttori (18) e/o sezionatori (34), mentre, in condizioni di illuminazione di emergenza, detti teleruttori (12) sono automaticamente eccitati, in modo da fornire l'energia elettrica di emergenza generata dalle batterie (13) centralizzate dell'armadio (10) alle linee elettriche (19) di alimentazione degli apparecchi (11) di illuminazione tramite dette prime linee elettriche di emergenza (20, 21).
  12. 12. Impianto come alla rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che gli apparecchi (11) di illuminazione programmati per restare accesi in emergenza si accendono portandosi automaticamente ad un flusso luminoso pre-definito , mentre gli apparecchi (11) di illuminazione programmati per non accendersi in emergenza restano spenti.
  13. 13. Impianto come alla rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detto stadio elettronico di pilotaggio (23) di ciascun armadio (10) include almeno un ricetrasmettitore radio, che consente la comunicazione con gli altri armadi (10) dell'impianto e con detta centrale di gestione { 21 ) , atta a raccogliere i dati di consumo dell'impianto in funzionamento ordinario ed i dati di diagnostica in funzionamento di emergenza, ad effettuare la diagnostica, periodicamente ed in base a tempistiche programmate, in funzionamento ordinario, ed a costituire un'interfaccia per la gestione remota dell 'impianto .
  14. 14. Impianto come alla rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che ogni armadio (10) è collegato, con linee dedicate (30), ad apparecchi segnalatori di vie d'esodo (29), funzionanti in modo ad illuminazione permanente o non permanente.
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