ITVI20060203A1 - Reattore di potenza per il trasferimento di energia - Google Patents

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ITVI20060203A1
ITVI20060203A1 IT000203A ITVI20060203A ITVI20060203A1 IT VI20060203 A1 ITVI20060203 A1 IT VI20060203A1 IT 000203 A IT000203 A IT 000203A IT VI20060203 A ITVI20060203 A IT VI20060203A IT VI20060203 A1 ITVI20060203 A1 IT VI20060203A1
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Claudio Ceretta
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Description

DESCRIZIONE dell'invenzione industriale
La presente invenzione riguarda un reattore di potènza per il trasferimento di energia, in particolare un reattore di potenza del tipo immenso in olio isolante.
Notoriamente, nell'ambito dell' elettrotecnica i reattori sono apparecchi destinati a trasferire energia offrendo una certa reattanza al passaggio di Una corrente elettrica.
A tale scopo si ricorda che la reattanza è il coefficiente della parte immaginaria dell'impedenza, grandezza fisica che in regime di corrente alternata o sinusoidale esprime il rapporto tra la tensione e la corrente, risultando perciò analoga alla resistenza in regime di corrente continua.
Allo stato attuale, i reattori di potenza sopra introdotti sono disponibili sul mercato in numerose soluzioni costruttive ma sono essenzialmente riconducibili a due principali categorie, rappresentate l'una dai reattori isolati in aria e l'altra dai reattori isolati in olio.
I reattori isolati in aria, particolarmente adatti nei casi di bassa induttanza, comprendono urna o più bobine esposte in aria libera o contenute in un elemento inglobante, realizzato in resina.
I reattori isolati in aria presentano il vantaggio di essere per così dire "lineari" con la tensione e la corrente elettrica, ma lo svantaggio di richiedere, proprio per il fatto che il fluido di raffreddamento è l'ària, elementi conduttori ad elevata sezione al fine di riuscire a smaltire le perdite d'energia prodotte al loro interno.
I reattori isolati in olio o in altro fluido dielettrico includono, invece, un cassone sagomato, generalmente di forma parallelepipeda ed in materiale metallico quale l'acciaio magnetico, al cui interno è disposta una bobina immersa nell'olio ed associata al cassone tramite mezzi di sostegno dì varia natura. In particolare, i mezzi di sostegno sono applicati ad un elemento di copertura che chiude superiormente il cassone e nel quale solitamente si individuano, tra gli altri, i terminali, di alimentazione.
Questa forma realizzativa, simile a quella dei trasformatori di potenza, permette di ottenere rispetto ai reattori isolati in aria una maggiore capacità di raffreddamento e, di conseguenza, di prevedere sezioni più contenuta degli elementi conduttori adibiti allo smaltimento delle perdite d'energia.
I reattori di tipo noto sono inoltre classificabili, in funzione del circuito magnetico in cui si sviluppa il flusso, in reattori in aria e reattori in ferro. Nei reattori in ferro, per i quali talune costruzioni prevedono isolamento in aria ed altre isolamento in olio, il flusso si sviluppa prevalentemente in un Circuito magnetico traferrato e l'energìa magnetica è pressoché totalmente contenuta nel traferri.
Il vantaggio dei reattori con circuito magnetico al traferro consiste nelle dimensioni alquanto contenute e nella mancanza quasi assoluta di flussi dispersi. Recentemente, inoltre, al fine di soddisfare determinate esigenze applicative, sono stati proposti sul mercato reattori di potenza con avvolgimento o bobina cosiddetta "fissa" o "mobile".
In breve, un reattore di potenza con bobina fissa presenta una reattanza di valore costante per ogni presa ma variabile da presa a presa.
Un reattore di potenza con bobina mobile possiede, invece, una reattanza variabile in modo continuo nella medesima presa, grazie ad una modifica della configurazione geometrica o della tipologia del circuito magnetico.
L'invenzione qui descritta s'inquadra nella linea dei reattori isolati in olio e dotati di bobina fissa. Per le elevate correnti elettriche ed i flussi magnetici in gioco, tali reattori sono da sempre costruiti con un nucleo magnetico di schermo interposto tra il cassone metallico e la bobina.
L'obiettivo di tale accorgimento costruttivo è quello di permettere al reattore di operare in situazione magnetica controllata, impedendo perdite e surriscaldamenti per correnti parassite che potrebbero portare a condizioni di fuoriservìzio o a danneggiamento del cassone.
Per di più, la presenza del nucleo di schermo consente di ipotizzare in fase di progetto condizióni di controllo: delle perdite addizionali, non direttamente imputabili alla resistenza della bobina, nonché della configurazióne di flusso magnetico, favorendo un calcolo preciso dell'induttanza della bobina stessa.
In certi casi, il nucleo di schermo è costituito da una pluralità dì lamierini magnetici che incanalano il flusso magnetico evitando che raggiunga il cassone sagomato, mentre in altri casi il nucleo di schermo è costituito da cilindri di rame o di alluminiò che, per effetto delle correnti indotte, bloccano il passaggio del flusso magnetico,
I reattori di potenza provvisti di nucleo di schermo, noti anche come reattori "con finestra", hanno nel tempo soppiantato i reattori con circuito in traferro, rivelatisi poco economici.
Tuttavia, tali reattori di potenza, con finestra, di tipo noto non sono esenti da inconvenienti,
Un primo inconveniente deriva dal fatto che il nucleo dì schermo, costituito in genere da lamierini, presenta un comportamento non lineare, variabile punto per punto, nei confronti dell'induzione che lo investe dovuta ai flusso magnetico.
Infatti, a seguito di incrementi dell'induzione magnetica, il lamierino non riesce a mantenere caratteristiche di linearità in quanto accade facilmente che in alcuni suoi punti particolari si raggiunga il livello di saturazione.
Pertanto, in situazioni in cui il flusso di induzione magnetica che investe il nucleo aumenta in misura sostanziale e rilevante, come ad esempio in caso di guasti del reattore, il lamierino perde le proprietà schermanti in corrispondenza di certi suoi punti.
Ciò causa una perdita di reattanza o di capacità di limitazione della corrente da parte del lamierino e, quindi, una riduzione dell'efficienza del reattore.
Uri secondo; inconveniente è dovuto alle perdite aggiuntive generate dal materiale metallico del nucleo di schermo.
Un altro inconveniente è legato al fatto che, come si suole dire, il reattore è dotato di "memoria di funzionamento": talvolta, infatti, si riscontra per l'induttanza della bobina una magnetizzazione residua, sempre dannosa ed indesiderata, derivante dalie precedenti condizioni operative e conseguenza diretta della presenza dì un nucleo di schermo.
Un ulteriore inconveniente è rappresentato dal fatto che la presenza del nucleo di schermo determina un considerevole aumento del peso del reattore.
Non ultimo inconveniente dei reattori di potenza noti immersi in olio e con bobina fissa è costituito dal notevole costo, conseguenza soprattutto della loro complessità di fabbricazione e del costo del nucleo di schermo.
Si pensi che, nel caso del lamierino di cui si è detto, realizzato in acciaio legato al silicio, il costo del nucleo di schermo rappresenta una voce rilevante, quantificabile in circa un terzo del costo complessivo del reattore.
La presente invenzione intende superare gli inconvenienti dell'arte anteriore testé citati.
In particolare, scopo principale dell'invenzione è fornire un reattore di potenza per il trasferimento di energia che presenti un grado di efficienza più elevato rispetto a reattori equivalenti di tipo noto, anche dopo situazioni critiche di funzionamento.
Nell'ambito di tale scopo, è compito dell'invenzione ridurre rispetto all'arte nota le perdite di reattanza riscontrabili in un reattore di potenza, E' altro compito dèli'invenzione, dunque, limitare rispetto alla tecnica nota le perdite aggiuntive che si verificano all'interno del reattore.
Compito dell'invenzione è anche ridurre rispetto allo Stato attuale dell'arte il valore di magnetizzazione residua dell'avvolgimento dei reattore, svincolando in misura maggiore ciascuna delle condizioni di funzionamento dalla storia operativa precedente.
In altre parole, quindi, si vuole offrire un reattore di potenza che elimini o riduca in modo considerevole gli inconvenienti dell'arte anteriore causati dall'installazione del nucleo magnetico di schermo, E' un altro scopo dell'invenzione realizzare un reattore di potenza dotato di peso inferiore rispetto a reattori simili noti.
E' un non ultimo scopo della presente invenzione rendere disponibile un reattore di potenza che presenti costi di produzione e di commercializzazione inferiori rispetto alla tecnica anteriore.
Gli scopi detti vengono raggiunti da un reattore di potenza per il trasferimento di energia secondo la rivendicazione 1 allegata, cui si rimanda per brevità.
Altre caratteristiche di dettaglio del reattore di potenza secondo l'invenzione sono riportate nelle rivendicazioni dipendenti successive, Vantaggiosamente, il reattore di potenza secondo l'invenzione risulta privo del nucleo di schermo, presente in reattori simili noti, rispetto ai quali presenta dunque un péso decisamente inferiore, a parità degli altri fattori in gioco.
Tale aspetto si riflette evidentemente in condizioni di movimentazione ed installazione più agevoli rispetto a quelle attuali.
Il reattore di potenza dell'invenzione presenta rispetto alia tecnica nota una forma costruttiva meno articolata e complicata e comporta l'eliminazione di una voce di spesa particolarmente significativa, specie nel caso il nucleo di schermo sia lamierino. Questi fattori si riflettono, in ultima analisi, in minori costi,di produzione e vendita in rapporto alla tecnica anteriore.
Quanto appena detto viene ottenuto senza andare a scapito della capacità del reattore di potenza dell'invenzione di mantenere inalterato lo stato fìsico del cassone sagomato, evitandone il surriscaldamento .
Ciò nonostante nell'invenzione, per la mancata presenza del nucleo di schermo, il cassone sagomato sia direttamente affacciato all'avvolgimento che genera il flusso di induzione magnetica.
Ancora vantaggiosamente, il reattore di potenza secondo l'invenzione realizza un livello di efficienza superiore rispetto a reattori equivalenti di tipo noto.
L'eliminazione, infatti, nel reattore dell'invenzione del nucleo di schermo determina una sostanziale riduzione, se non la totale scomparsa, degli inconvenienti prima introdotti e direttamente imputabili al nucleo stesso.
Altrettanto vantaggiosamente, L'invenzione riduce rispetto allo stato dell'arte i rischi di condizioni di fuoriservizìo di un reattore di potenza.
Ulteriori aspetti e peculiarità dell'invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione che segue, relativa ad esempi di realizzazione preferiti, dati a titolo indicativo ma non limitativo in relazione alle allegate tavole di disegno ove: la figura 1 è una vista laterale del reattore di potenza: secondo l'invenzione;
- la figura 2 è la vista in pianta di figura 1;
- la figura 3 è una vista semplificata di figura 1 secondo un piano di sezione longitudinale;
- la figura 4 è la vista in pianta di un particolare di figura 3-Il reattore di potenza per il trasferimento e la distribuzione di energia, inserito ad esempio e di preferenza in serie in una linea di alimentazione dell'energia elettrica, è rappresentato in figura 1 ove viene globalmente indicato con 1,
Come si osserva, il reattore di potenza 1 comprende un cassone sagomato 2 che insiste su una struttura di sostegno, ed un avvolgimento 3, visibile a partire dalla figura 3, adatto ad essere elettricamente connesso ad una rete dì alimentazione di energia elettrica e contenuto all'interno del cassone sagomato 2 al quale è associato tramite mezzi di sostegno, nel complesso numerati con 4 e del tipo dì per sé noto al tecnico del ramo.
Più propriamente ma non esclusivamente, il reattore di potenza 1 è del tipo con avvolgimento 3 fisso. In accordo con l'invenzione, il Cassone sagomato 2 e l'avvolgimelito 3 sono disposti l'uno rispetto all'altro ad una prima distanza D, indicata in figura 3, non inferiore ad un valore minimo predeterminato al fine di rendere smaltibili le perdite di energia create dalle correnti parassite generate dal flusso magnetico prodotto dall'avvolgimento 1 e interessante il cassone sagomato 2.
Sempre secondo l'invenzione, la prima distanza D si diparte verso il cassone sagomato 2 da una delle porzioni terminali 3a, 3b dell'avvolgimento 3 attraversate dalle linee di flusso del campo magnetico che si concatenano con l'avvolgimento 3. Nel caso in esame, la suddetta distanza D è calcolata tra un coperchio 5, accoppiato superiormente ed in maniera stabile al cassone sagomato 2, e la porzione terminale 3a dell'avvolgimento 3.
Quando il reattore è installato e pronto all'uso, tale porzione terminale 3a si dispone normalmente nella zona superiore 2b del cassone sagomato 2.
Secondo schemi costruttivi noti alla persona esperta del ramo, il coperchio 5 è provvisto, tra gli altri, di elementi isolatori 6 e di terminali dì alimentazione 7, mostrati in figura 2, per la connessione alla rete di energia elettrica, Inoltre, come evidenziano le figure 1 e 3, il coperchio 5 è dotato di elementi di aggancio 9, IO utili per il sollevamento del reattore 1.
Il cassone sagomato 2 assume di preferenza la forma di un parallelepipedo a base quadrata per Cui la sua parete laterale 2a è definita in pianta da quattro tratti 21a, 22a, 23a, 24a uguali tra loro.
Preferibilmente ma non necessariamente, ognuno dei tratti 21a, 22a, 23a, 24a della parete laterale 2a del cassone sagomato 2 è fornito esternamente di nervature longitudinali 8 adatte a favorire lo smaltimento termico.
Rimane inteso che, in altre soluzioni costruttive dell'invenzione, i tratti della parete laterale del cassone sagomato provvisti delle nervature longitudinali potranno essere in numero inferiore. Potranno sussistere, altresì, ulteriori forme esecutive dell'invenzione, non raffigurate, In cui 11 cassone sagomato presenta una forma differente da quella appena accennata.
Anche in tal caso, le nervature longitudinali potranno interessare l'intera parete laterale oppure uno o più tratti di questa.
A titolo preferenziale, non esclusivo, l'avvolgimento 3 è immerso in olio isolante, non illustrato, contenuto all'interno del cassone sagomato 2.
Le figure 3 e 4 mostrano che, secondo una costruzione consolidata nell'ambito dei reattori di potenza, l'avvolgimento 3 è associato ad un'armatura 11, generalmente ma non necessariamente in legno, e in corrispondenza delle porzioni terminali 3a, 3b è provvisto di mezzi di isolamento, nell'insieme indicati con 12-Come dedotto da una serie di prove sperimentali eseguite dal depositante la presente invenzione, il valore minimo predeterminato della prima distanza D, Oltre il quale crollano le perdite di energia create dal flusso magnetico prodotto dall'avvolgimento 3 e che colpisce il cassone sagomato 2, dipende da alcuni fattori quali:
- l'induttanza dell'avvolgimento 3;
- la corrente elettrica che percorre l'avvolgimento 3;
- il rapporto tra l'altezza ed il diametro, quindi la geometria, dell'avvolgimento 3;
Altri parametri che bisogna attentamente considerare nella determinazione del valóre minimo della prima distanza risultano essere:
- il materiale metallico impiegato per il cassone sagomato 2;
- lo spessore del cassone sagomato 2;
- la reattanza dell'avvolgimento 3;
- la configurazione di campo magnetico prodotto dall'avvolgiménto 3;
- la resistenza del cassone sagomato 2 calcolata in corrispondenza del tubo di flusso di campo magnetico che investe il cassone 2 medesimo.
Dopo varie verifiche e calcoli piuttosto complicati, il depositante la presente invenzione è giunto a concludere che il valore minimo predeterminato della prima distanza D è sostanzialmente pari a 50 mm.
Ad esempio, prove condotte su reattori di potenza aventi un avvolgimento 3 di dimensioni elevate evidenziano che le perdite di energia, create dalle correnti parassite generate dal flusso magnetico prodotto dall'avvolgimento 3 e che interessano il cassone sagomato 2, risultano facilmente smaltìbili dall'aria che lambisce quest'ultimo già a partire da un valore della prima distanza D uguale a 200 mm.
Nello specifico, le perdite di energia diminuiscono secondo una legge sostanzialmente esponenziale all 'aumentare del valore minimo predeterminato della prima distanza D-Le perdite di energia assumono un valore di circa 600 W/m<2>quando la prima distanza vale 200 non.
Si è verificato, ad esempio, che per un valore di 350 praticamente trascurabili, indipendentemente dal materiale impiegate per il cassone sagomato 2, Pertanto, il reattore di potenza 1 dell'invenzione realizza condizioni efficaci di funzionamento senza la necessità di interporre tra il cassone sagomato 2 e l'avvolgimento 3 uri nucleo magnetico dì schermo, come avviene, invece, nella tecnica nota.
Infatti, la prima distanza D tra il cassone sagomato 2 e l'avvolgimento 3 è tale da impedire che le correnti parassite generate dal flusso magnetico e surriscaldino o rendano anche inutilizzabile il cassone sagomato 2.
In questi aspetti risiede il concetto fondamentale sotteso alla presente invenzione, la quale raggiunge risultati non solo soddisfacenti ma anche rilevanti e migliorativi rispetto all'arte nota seguendo un percorso di sviluppo tecnico da sempre scartato a priori dai progettisti del settore, a causa della sua pericolosità per l'efficienza del reattore.
Nell'ambito della tecnica di cui si tratta, infatti, l'eliminazione del nucleo di schermo tra cassone sagomato e avvolgimento è stata sino ad oggi ritenuta una scelta alquanto rischiosa ed improponibile perché inadatta a bloccare gli effetti negativi prodotto dall'interferenza del flusso di campo magnetico con il cassone sagomato.
La figura 3 illustra che anche il fondo 2c del cassone sagomato 2 e la porzione terminale 3b dell'avvolgimento 3 sono separati tra loro di una prima distanza D' che, nell'esempio trattato e puramente a titolo indicativo, è diversa dalla prima distanza D tra il coperchio 5 e la porzione terminale 3a dell'avvolgimento 3.
Inoltre, il cassone sagomato 2 e l'avvolgimento 3 sono disposti l'uno rispetto all'altro ad una seconda distanza d, ortogonale alla prima distanza D e calcolata a partire dalla superficie laterale 3c dell'avvolgimento 3 verso la parete laterale 2a del cassone sagomato 2.
Analogamente alla prima distanza D, il valore minimo prestabilito della seconda distanza d è funzione della corrente elettrica, dell'induttanza e/o della geometria dell'avvolgimento 3.
Si noti che l'avvolgimento 3 è centrato all'interno del cassone sagomato 2 per cui la seconda distanza d tra la superficie laterale 3c del primo e la parete laterale 2a del secondo è la medesima lungo l'intera circonferenza definita dall'avvolgimento 3.
La seconda distanza d presenta un valore minimo prestabilita per consentire di aumentare la capacità di smaltimento delle perdite di energia prima citate. Il valore minimo prestabilito della seconda distanza d è non superiore al valore minimo predeterminato della prima distanza D, più propriamente inferiore in quanto le condizioni di flusso magnetico nelle due direzioni sono, come noto, differenti l'una dall'altra,
In particolare, il valore minimo prestabilito della secónda distanza d è ridotto sino ad 1/5 rispetto al valore minimo della prima distanza D.
Per quanto concerne il cassone sagomato 2, esso è realizzato in materiale metallico, in conformità con forme costruttive note.
Tuttavia, secondo la preferita forma di esecuzione qui descrìtta dell'invenzione, il materiale metallico è amagnetico, presentando una permeabilità magnetica relativa μrinferiore a 1,3 H/m (Henry/metro) circa. Inoltre, il materiale metallico presenta una resistività p non inferiore a 40 μΩxm (microohmxmetro) circa.
Un esempio di materiale metallico avente le suddette caratteristiche tecniche é costituito dall'acciaio inossidabile.
La predisposizione di un cassone sagomato 2 in materiale metallico amagnetico permette dì accentuare gli effetti positivi introdotti con la previsione di una prima distanza D di opportuno valore tra il cassone 2 stesso e l'avvolgimento 3.
Nel cassone sagomato 2 in materiale metallico amagnetico, lo spessore di penetrazione del flusso magnetico è, fissata la prima distanza D, di pochi centimetri alle frequenze di esercizio industriali. Per di più, all'aumentare della frequenza tale spessore di penetrazione si riduce.
Ciò diversamente dai tradizionali cassoni di tipo noto, realizzati in materiale metallico avente permeabilità magnetica relativa estremamente elevata. Il funzionamento del reattore di potenza 1 avviene seguendo gli schemi classici previsti dai reattori dell'arte nota, poiché le modifiche introdotte con l'invenzione riguardano aspetti costruttivi che non Cambiano le modalità operative generali.
Tali modifiche permettono, tuttavia, al reattore di potenza secondo l'invenzione di conseguire importanti obiettivi che, rapportati ai problemi effettivi dello: stato dell'arte, si concretizzano in:
- riduzione del peso;
limitazione della complessità costruttiva grazie all'eliminazione di componenti prima essenziali; - abbassamento dei costi di progettazione, di produzione e di approvvigionamento dei materiali; - linearità del materiale del cassone sagomato per qualsiasi valore di tensione applicata;
- aumento dell'efficienza di funzionamento grazie all'eliminazione del nucleo di schermo, aspetto che comporta:
■ riduzione delle perdite di reattanza;
* riduzione delle perdite aggiuntive dovute a correnti indotte; ;* sostanziale limitazione della magnetizzazione residua che rende ogni punto di lavoro del reattore secondo l'invenzione pressoché ìndipendante dal precedente funzionamento. In virtù di quanto sopra esposto, si comprende, pertanto, che il reattore di potenza per il trasferimento di energia secondo l'invenzione raggiunge gli scopi e realizza i vantaggi menzionati in precedenza.
In fase di esecuzione, potranno essere apportate modifiche al reattore di potenza dell'invenzione consistenti, ad esempio, in una composizione dei mezzi di sostegno dell'avvolgimento diversa da quella illustrata nei disegni che seguono,
Oltre a ciò, altre realizzazioni del reattore di potenza dell'invenzione potranno prevedere che la distanza tra il fondo del cassone sagomato e la porzióne terminale inferiore dell'avvolgimento sia uguale alla prima distanza tra la parte superiore del cassone o il coperchio e la porzione terminale superiore dell'avvolgimento.
E' chiaro che numerose altre varianti possono essere apportate al reattore di potenza in questione, senza per questo uscire dai prìncipi di novità ìnsiti nell'idea inventiva qui espressa, cosi come è chiaro che, nella pratica attuazione dell'invenzione, i materiali, le forme e le dimensioni dei dettagli illustrati potranno essere qualsiasi, a seconda delle esigenze, e sostituiti con altri tecnicamente equivalenti,

Claims (1)

  1. RIVINDICAZIONI 1. Reattore dì potenza (13 per il trasferimento di energia comprendente: - un cassone sagomato (2) che insiste su una struttura di sostégno; - un avvolgimento {3};, atto ad essere elettricamente connesso ad una rete di alimentazione di energia elettrica, contenuto all'interno di detto cassone sagomato (2) al quale è associato tramite mezzi di sostegno (43, caratterizzato dal fatto che detto cassone sagomato (23 e detto avvolgimento (3) sono disposti l'uno rispetto all'altro ad una prima distanza {D} che è funzione della corrente elettrica, dell'induttanza e/o della geometria di detto avvolgimento (3) ed è non inferiore ad un valore minimo predeterminato al fine di rendere smaltibili le perdite di energia create dalle correnti parassite generate dal flusso magnetico prodotto da detto avvolgimento {,3} e che interessa detto cassone sagomato (2), detta prima distanza (D) dipartendosi verso detto cassone sagomato (2) da almeno una porzione terminale (3a, 3b) di detto avvolgimento (3} attraversata dalle linee di flusso del campo magnetico che si concatenano con detto avvolgimento (3), 2. Reattore (1} come alla rivendicazione 1} caratterizzato dal fatto che detto valore minimo predeterminato di detta prima distanza è sostanzialmente pari a 50 mm. 3. Reattore (1) come una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detto cassone sagomato (2) e detto avvolgimento (33 sono disposti l'uno rispetto all'altro ad una seconda distanza (d), ortogonale a detta prima distanza (DJ e calcolata a partire dalla superficie laterale (3c) di detto avvolgimento (3) verso detto cassone sagomato (2), che presenta un valore minimo prestabilito per aumentare lo smaltimento di dette perdite di energia. 4. Reattore (1) come alla rivendicazione 4) caratterizzato dal fatto che detto valore minimo prestabilito di detta seconda distanza (d) è funzione della corrente elettrica, dell'induttanza e/o della geometria di detto avvolgimento (3). 5, Reattore (1} come alla rivendicazione 4) caratterizzato dal fatto che detto, valore minimo prestabilito di detta seconda distanza (d) è non superiore a detto valore minimo predeterminato di detta prima distanza (Dì. 6. Reattore (15 come alla rivendicazione 5) caratterizzato dal fatto che detto valore minimo prestabilito di detta seconda distanza (d) è ridotto sino ad 1/5 rispetto a detto Valore minimo di detta prima distanza (D). 7, Reattore (1) come una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che dette perdite di energia diminuiscono secondo una legge sostanzialmente esponenziale all'aumentare di detto valore minimo predeterminato di detta prima distanza (D). 8- Reattore (1) come una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detto cassone sagomato (23 è realizzato in materiale metallico, 9. Reattore (1) come alla rivendicazione 8) caratterizzato dal fatto che detto materiale metallico è amagnetico. 10, Reattore (1); come alla rivendicazione 9} caratterizzato dal fatto che detto materiale metallico presenta una permeabilità magnetica relativa {μr}inferiore a 1,3 H/m circa. 11- Reattore (1) come alla rivendicazione 9} caratterizzato dal fatto che detto materiale metallico presenta una resistività (p) non inferiore a 40 uΩxm circa. caratterizzato dal fatto che detto materiale metallico è costituito da acciaio inossidabile. 13, Reattore (1) come una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detto avvolgimento (3) è immerso in olio isolante contenuto all 'interno di detto cassone sagomato (25. 14. Reattore (1) come una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che uno o più tratti (21a, 22 a, 23a, 24a) della parete laterale (2a) di detto cassone sagomato (2) song provvisti esternamente di nervature longitudinali (8) atte a favorire lo smaltimento termico . 15- Reattore sostanzialmente come descritto ed illustrato e per gli scopi specificati.
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