ITVE20090052A1 - Dispositivo autobloccante per aste tubolari telescopiche.- - Google Patents

Dispositivo autobloccante per aste tubolari telescopiche.- Download PDF

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ITVE20090052A1
ITVE20090052A1 IT000052A ITVE20090052A ITVE20090052A1 IT VE20090052 A1 ITVE20090052 A1 IT VE20090052A1 IT 000052 A IT000052 A IT 000052A IT VE20090052 A ITVE20090052 A IT VE20090052A IT VE20090052 A1 ITVE20090052 A1 IT VE20090052A1
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IT
Italy
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rod
shoe
collar
acting
spring
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IT000052A
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Inventor
Markus Justus Bartholet
Original Assignee
Euro Consultants Uk Ltd
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    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F16ENGINEERING ELEMENTS AND UNITS; GENERAL MEASURES FOR PRODUCING AND MAINTAINING EFFECTIVE FUNCTIONING OF MACHINES OR INSTALLATIONS; THERMAL INSULATION IN GENERAL
    • F16BDEVICES FOR FASTENING OR SECURING CONSTRUCTIONAL ELEMENTS OR MACHINE PARTS TOGETHER, e.g. NAILS, BOLTS, CIRCLIPS, CLAMPS, CLIPS OR WEDGES; JOINTS OR JOINTING
    • F16B7/00Connections of rods or tubes, e.g. of non-circular section, mutually, including resilient connections
    • F16B7/10Telescoping systems
    • F16B7/14Telescoping systems locking in intermediate non-discrete positions
    • F16B7/1418Telescoping systems locking in intermediate non-discrete positions with a clamping collar or two split clamping rings tightened by a screw or a cammed latch member

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  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • General Engineering & Computer Science (AREA)
  • Mechanical Engineering (AREA)
  • Earth Drilling (AREA)
  • Quick-Acting Or Multi-Walled Pipe Joints (AREA)
  • Clamps And Clips (AREA)

Description

DESCRIZIONE
dell'invenzione avente per titolo:
" Dispositivo autobloccante per aste tubolari telescopiche " La presente invenzione concerne un dispositivo autobloccante per aste tubolari telescopiche.
Sono noti dispositivi autobloccanti per aste tubolari telescopiche, destinate alle più svariate utilizzazioni, ad esempio treppiedi per macchine fotografiche o per apparecchi di rilevamento in genere, aste per articoli da pulizia, manici allungabili per valigie, ecc.
Questi noti dispositivi autobloccanti basano il loro principio di funzionamento sull'utilizzazione di pattini di bloccaggio applicati ad un'asta telescopica ed agenti a morsa su una seconda asta, scorrevole telescopicamente rispetto alla prima. L'automatismo del bloccaggio è in genere ottenuto trasformando con un piano inclinato il movimento longitudinale di un organo, trascinato per attrito dal movimento di un'asta rispetto all'altra, in un movimento radiale dell'organo stesso per il bloccaggio di quell'asta.
Questo automatismo di bloccaggio in genere è unidirezionale, nel senso che l'allungamento telescopico delle aste è libero, mentre l'accorciamento telescopico è impedito dall'intervento dell'organo di bloccaggio. Conseguentemente, per far compenetrare tra loro due aste telescopiche in precedenza allungate, è necessario disattivare in qualche modo l'organo di bloccaggio.
Un inconveniente di questi noti dispositivi autobloccanti consiste nel fatto che l'automatismo di bloccaggio richiede sempre una breve corsa di ritorno (compenetrazione) delle due aste telescopiche, che erano state allungate, e ciò evidentemente comporta una manovra aggiuntiva rispetto a quella richiesta per raggiungere l'elongazione voluta.
Un altro inconveniente consiste nel fatto che questa corsa di ritorno modifica le condizione di allungamento in precedenza raggiunte e ciò può risultare indesiderato, specie nel caso di impiego di più aste telescopiche per sostenere un unico corpo.
Un altro inconveniente consiste nel fatto che in genere un bloccaggio basato esclusivamente su un effetto di trascinamento per attrito dell'organo di bloccaggio può risentire di tutta una serie di cause perturbatrici dell'attrito, quali il grasso, la polvere e la sporcizia in genere, le quali oltre ad essere di per sé indesiderate, possono anche accentuare l'inconveniente precedentemente indicato, nel senso che possono modificare in maniera incontrollata ed incostante la corsa di ritorno necessaria per ottenere l'autobloccaggio.
Un altro inconveniente consiste nel fatto che il bloccaggio basato sullo sfruttamento dell'attrito comporta nel tempo un'usura delle parti coinvolte, con creazione di giochi e necessità di una loro compensazione.
Un altro inconveniente consiste nel fatto che le parti, che con il loro movimento determinano l’autobloccaggio, sono sottoposte ad attrito raddente e ciò, oltre a provocare incertezze di funzionamento, accentua il fenomeno dell’usura già indicato.
Un altro inconveniente consiste nel fatto che in genere l'organo di bloccaggio agisce su un limitato settore dell'asta telescopica e comporta inevitabilmente un disassamento delle due aste in condizione reciprocamente bloccata.
Un altro inconveniente consiste nel fatto che la stessa conformazione del dispositivo comporta in genere un ingombro elevato e per di più eccentrico rispetto all'asta telescopica, alla quale è applicato.
Un altro inconveniente consiste nel fatto che l'applicazione del dispositivo all'asta telescopica comporta una certa laboriosità delle operazioni da svolgere.
Un altro inconveniente consiste nel fatto che la realizzazione del dispositivo autobloccante è in genere complessa è ciò comporta un'affidabilità di funzionamento talvolta insoddisfacente.
Scopo dell'invenzione è di realizzare un dispositivo autobloccante privo di tutti gli inconvenienti che congiuntamente o disgiuntamente sono riconoscibili nei dispositivi autobloccanti tradizionali.
Altro scopo dell'invenzione è di realizzare un dispositivo autobloccante che a seconda delle necessità possa essere di tipo unidirezionale oppure di tipo bidirezionale.
Questo scopo ed altri che risulteranno dalla descrizione che segue sono raggiunti, secondo l'invenzione, con un dispositivo autobloccante per una coppia di aste tubolari telescopiche, con un’asta esterna, alla quale è applicato il dispositivo autobloccante, che agisce sull’asta interna, caratterizzato dal fatto di comprendere:
- un collare applicato a detta asta esterna ed avente una porzione parzialmente avvolgente detta asta interna,
- almeno un pattino, che a seguito del contrasto con detto collare è premuto contro la superficie di detta asta interna, parzialmente inserita entro detta asta esterna,
- almeno un organo alloggiato entro un vano delimitato da detto pattino e da detto collare e cooperante con un piano inclinato, che costituisce una parete di detto vano, per premere detto pattino contro la superficie di detta asta interna,
- una molla agente su detto pattino nel senso di provocare la cooperazione tra detto organo e detto piano inclinato e la conseguente spinta di detto pattino contro la superficie di detta asta interna,
- un pulsante di sblocco agente su detto pattino in contrasto con l’azione di detta molla.
La presente invenzione viene qui di seguito ulteriormente chiarita in una sua preferita forma di pratica realizzazione ed in alcune ulteriori integrazioni evolutive, riportate a scopo puramente esemplificativo e non limitativo con riferimento alle allegate tavole di disegni, in cui:
la figura 1 mostra in vista prospettica parzialmente interrotta un dispositivo di bloccaggio secondo l'invenzione montato all'estremità inferiore dell'asta esterna di una coppia di aste telescopiche,
la figura 2 lo mostra in vista prospettica esplosa,
la figura 3 lo mostra nella stessa condizione di figura 1 secondo la sezione longitudinale III - III di figura 4,
la figura 4 lo mostra secondo la sezione trasversale IV - IV di figura 3, la figura 5 lo mostra in vista prospettica applicata a due aste telescopiche in una differente forma di realizzazione,
la figura 6 lo mostra in vista prospettica esplosa,
la figura 7 lo mostra secondo la sezione longitudinale VII – VII di figura 8, la figura 8 lo mostra secondo la sezione trasversale VIII – VIII di figura 7 la figura 9 lo mostra in vista frontale in una terza forma di realizzazione, la figura 10 lo mostra secondo la sezione longitudinale X - X di figura 9, la figura 11 lo mostra in vista prospettica esplosa,
la figura 12 lo mostra in vista prospettica nella stessa forma di realizzazione delle figure 1-4, ma nella versione bidirezionale,
la figura 13 lo mostra in vista frontale e parzialmente in trasparenza, la figura 14 lo mostra secondo la sezione verticale XIV – XIV di fig. 13 e la figura 15 lo mostra in parziale vista prospettica esplosa.
Come si vede dai disegni, nella forma di realizzazione illustrata nelle figure da 1 a 4 il dispositivo secondo l'invenzione è predisposto per bloccare tra loro due aste telescopiche 2 e 4 nel senso della loro compenetrazione, pur consentendo il loro allungamento telescopico.
Il dispositivo comprende un collare 6, con una coppia di ali 8, mediante le quali esso può essere stabilmente fissato a morsa in corrispondenza dell'estremità inferiore dell'asta tubolare esterna 2, ad esempio mediante una vite (non rappresentata), che attraversa entrambe le ali 8.
La parte inferiore 10 del collare 6 ha forma tubolare e quando il collare è fissato all'asta tubolare esterna 2, sporge dall'estremità inferiore di questa ed è affacciata ad abbracciare l'asta tubolare interna 4, inserita entro l'asta 2.
La porzione inferiore 10 del collare 6 è interessata inoltre da una sporgenza radiale 12, nella quale è ricavata una cavità avente la superficie affacciata dall'asta tubolare 4 interessata da un piano inclinato 14, disposto in modo da risultare tanto più lontano dall'asta interna 4 quanto più il piano stesso si allontana dall'estremità dell’asta esterna 2.
Il dispositivo secondo l'invenzione comprende anche un organo di bloccaggio 16 provvisto di un pulsante di azionamento 18 e di un pattino di bloccaggio 20.
Il pattino di bloccaggio 20 è alloggiato nella cavità delimitata dalla superficie cilindrica dell'asta tubolare interna 4 e dal piano inclinato 14 della sporgenza radiale 12. Una parete inclinata 22 del pattino 20 è affacciata al piano inclinato 14 e delimita con questo una sede inclinata, chiusa da pareti ricavate nel pattino 20 su tutti i lati, ad esclusione di quello rivolto verso il piano inclinato 14.
In questa sede alloggia un rullo 24, costretto a rotolare con la superficie cilindrica in appoggio alla parete 22 del pattino 20 ed al piano inclinato 14. Al rullo 24 è associata una molla 26, disposta ortogonalmente all'asse del rullo stesso ed agente nel senso di mantenere questo verso la parete superiore della sua cavità di alloggiamento, e cioè verso la parete più vicina al pulsante 18. L'effetto di questa molla 26 è che al cessare dell'azione di bloccaggio dell'asta 4 da parte del pattino 20, e cioè quando il rullo 24 non è più bloccato tra il pattino 20 ed il piano inclinato 14, la molla 26 spinge il rullo 24 verso l'estremità superiore della sua sede e lo mantiene pertanto sempre pronto ad effettuare la sua corsa di rotolamento su entrambe le superfici, con le quali è a contatto.
Dato che questa praticamente è l'unica funzione che la molla 26 deve svolgere, è sufficiente che essa sia correttamente dimensionata in funzione del peso del rullo 24 e pertanto può essere di potenza alquanto limitata.
Una seconda molla 28 è interposta tra il pulsante 18 e la sporgenza radiale 12 del manicotto 6 e tende a mantenere detto pulsante elasticamente allontanato dalla sporgenza 12.
Il funzionamento del dispositivo di bloccaggio secondo l'invenzione in questa forma di realizzazione è il seguente:
In assenza di sollecitazioni esterne la molla 26 mantiene il rullo 24 a contatto con la parete superiore della cavità ad esso destinata e la molla 28 mantiene spinto all'esterno il pulsante 18 nella posizione consentita dal contrasto tra il piano inclinato 14 ed il rullo 24, che spinge il pattino 20 contro la parete cilindrica dell'asta interna 4.
Se da questa posizione si tentasse di provocare un'ulteriore compenetrazione dell'asta 4 nell'asta 2, questo tentavo sarebbe vanificato, in quanto l'attrito esistente tra l'asta 4 ed il pattino 20 tenderebbe a far scorrere il pattino 20 rispetto al collare 6 verso l'asta 2 e quindi a far rotolare il rullo 24 in discesa lungo la parete 22 del pattino 20 ed in salita lungo il piano inclinato 14. Tuttavia a questo rotolamento si contrappone la maggior pressione esercitata sull'asta 4 dal pattino 20, grazie a questo piano inclinato 14, e quindi una maggior azione di bloccaggio sull'asta stessa. Ne consegue la stabilità della condizione reciprocamente bloccata delle due aste tubolari 2 e 4.
Se, invece, dalla posizione bloccata si esercitasse sull'asta 4 una sollecitazione nel senso di estrarla dall'asta 2, questa sollecitazione avrebbe effetto, in quanto l'attrito esistente tra il pattino 20 e la parte esterna dell'asta 4 porterebbe a far scendere l'intero organo di bloccaggio 16 nel senso dell'allontanamento dall'asta 2. A sua volta questo allontanamento porterebbe il rullo 24 a contatto con il piano inclinato 14 in una zona in cui esso è maggiormente distanziato dall'asta 4 e ciò comporta la possibilità per l'asta interna 4 di sfilarsi telescopicamente dall'asta esterna 2.
Naturalmente al termine di questa corsa di sfilamento, grazie alla reazione della molla 28, il dispositivo riassume automaticamente la condizione di bloccaggio unidirezionale, nel senso di consentire sempre l'ulteriore sfilamento dall'asta 4 ma di impedirne il suo rientro telescopico.
Per effettuare questo rientro telescopico è necessario premere il pulsante 18, che in pratica svolge manualmente ciò che automaticamente viene svolto con lo sfilamento dell'asta 4, e cioè il distanziamento del rullo 24 dall'asta 4 lungo il piano inclinato 14.
E' da segnalare che in questa forma di realizzazione la spinta a morsa del pattino 20 contro la superficie esterna dell'asta 4 potrebbe comportare un disassamento tra le due aste 2 e 4. Ciò viene evitato grazie ad una coppia di sporgenze longitudinali 30 ricavate nella porzione tubolare del collare 6 e cooperanti con il pattino 20 per mantenere sempre centrata l'asta interna 4 rispetto all'asta esterna 2.
In alternativa a questa soluzione è anche previsto che il collare 6 sia provvisto di tre pattini 20 disposti a 120° tra loro e cooperanti con tre rulli 24 e con rispettivi piani inclinati 14, ricavati nel collare stesso. Allo scopo di consentire la disattivazione contemporanea di tutti e tre i pattini 20 è preferibile che i loro pulsanti di sblocco siano unificati in un unico collare che avvolge l'asta esterna 2 e che può essere associato ad un'unica molla, che pure avvolge l'asta stessa.
Da quanto detto risulta chiaramente che il dispositivo autobloccante secondo l'invenzione presenta rispetto ai dispositivi autobloccanti tradizionali numerosi vantaggi, ed in particolare:
- esegue il bloccaggio a seguito del rotolamento del rullo 24 lungo il piano inclinato 14 e quindi con attrito volvente tra le parti (rullo 26 e piano inclinato 14) che eseguono il bloccaggio, e con attrito radente tra le parti che comandano il bloccaggio (asta 4 e pattino 10). Ciò determina un'immediatezza del bloccaggio praticamente senza alcuna corsa a vuoto, - è praticamente insensibile al grasso, polvere e sporcizia in genere, in quanto la parte di organo di bloccaggio cooperante con il piano inclinato 14 è alloggiato in un ambiente chiuso e protetto,
- è praticamente insensibile a tolleranze di realizzazione dei componenti ed a fenomeni di usura, in quanto la molla di ritorno 28 del pulsante di sblocco 18 recupera automaticamente eventuali giochi derivanti dall'usura del pattino di bloccaggio 20 e da eventuali tolleranze,
- assicura una perfetta coassialità delle aste telescopiche 2, 4 in condizione reciprocamente bloccata,
- occupa un ingombro ridotto,
- è di semplicissima manovra,
- nel caso di più aste telescopiche montate l'una sull'altra, consente che in fase di compenetrazione un dispositivo di bloccaggio agisca automaticamente sul pulsante di sblocco 18 del dispositivo a valle, rendendo la manovra estremamente rapida ed agevole, con azionamento del solo pulsante di sblocco a monte. Questa manovra di compenetrazione in sequenza risulta ancor più agevole se il pulsante di sblocco 18 è di tipo ad anello, in quanto prescinde dall'orientamento di ciascuna asta rispetto a quella a valle,
- è di rapidissimo montaggio.
Nella forma di realizzazione illustrata nelle figure da 5 a 8, in cui gli elementi corrispondenti sono indicati con gli stessi riferimenti numerici aumentati di 100, il rullo 24 è sostituito da una pluralità di microsfere 124, annegate in una massa di materiale molto viscoso, preferibilmente di materiale tissotropico. Esse riempiono completamente la sede ricavata nel pattino 120 e, dato il loro numero e la massa di materiale viscoso che le incorpora, mantengono la loro posizione anche in assenza di una molla corrispondente alla molla 26 della precedente forma di realizzazione.
Il diametro delle microsfere 124 rispetto all'altezza radiale della sede che le alloggia è tale che le sfere appoggiano contemporaneamente alle pareti interne di detta sede.
Anche in questo caso tra le parti che eseguono il bloccaggio (microsfere 124 e piano-inclinato 114) esiste praticamente solo attrito volvente, in quanto l'attrito radente interessa solo i punti di contatto tra le microsfere e le pareti della sua sede ed è praticamente irrilevante, mentre tra le parti che comandano il bloccaggio (asta 104 e pattino 120) esiste solo attrito radente, ed anche in questo caso è assicurata l'immediatezza del bloccaggio.
Inoltre questa forma di realizzazione, che comporta un ingombro complessivo più ridotto rispetto al precedente, dato il diametro minore delle microsfere 124 rispetto al rullo 24, consente anche di avere una pressione distribuita da parte delle microsfere stesse sulle superfici a contatto del pattino 120 e del piano inclinato 114, e ciò consente di realizzare questi in materiale tenero, ad esempio di materiale plastico.
Nella forma di realizzazione illustrata nelle figure da 9 a 11, in cui gli elementi corrispondenti sono indicati con gli stessi riferimenti numerici aumentati di 200, il collare 206 è applicato per incollaggio all'estremità inferiore dell'asta tubolare 202 e sporge inferiormente da questa con una porzione interessata da una superficie troncoconica 214, che costituisce un piano inclinato avvolgente per 360° l'asta tubolare interna 204.
La superficie interna del collare 206 è interessata da tre nervature longitudinali 32, disposte a 120° e delimitanti tra loro tre passaggi longitudinali, pure disposti a 120°, nei quali sono guidati tre bracci 34 dell'organo di sbloccaggio 216. Esso comprende un collare 218, del quale si dipartono i tre bracci 34, interessati da un gradino circonferenziale di contrasto per un pattino 220 costituito da un elemento anulare aperto, provvisto di due flange circonferenziali 36, di delimitazione di una sede anulare di alloggiamento di uno strato di microsfere 224, preferibilmente annegate, come nel caso precedente, in una massa di materiale tissotropico.
Una molla 228, interposta tra il pattino 220 ed un fondello anulare 38, applicato al bordo inferiore del collare 206, spinge assialmente il pattino 220 ad aderire all'organo di sbloccaggio 216 ed a mantenere le microsfere 224 ad aderire alla superficie troncoconica 214 del collare 206.
Il funzionamento del dispositivo di bloccaggio in questa forma di realizzazione è sostanzialmente analogo ai precedenti, con l'unica differenza che il pattino 220 è di tipo avvolgente e può contrarsi, grazie al fatto di essere aperto, e che l'impegno a morsa dell'asta telescopica 204 avviene per effetto della cooperazione delle microsfere 224 lungo la superficie troncoconica 214 del collare 206.
Questa forma di realizzazione offre il vantaggio, rispetto alla precedente, di avere un ingombro radiale alquanto più contenuto, pur esercitando un'azione di ammorsamento sull'intera superficie dell'asta tubolare 204.
La forma di realizzazione illustrata nelle figure da 12 a 15 utilizza lo stesso principio del dispositivo illustrato nelle figure 1-4 ma presenta il carattere della bidirezionalità. Questo dispositivo, in cui gli elementi corrispondenti portano gli stessi riferimenti numerici aumentati di 300, è in pratica costituito dall'accoppiamento di due dispositivi contrapposti del tipo in presenza descritto, utilizzanti peraltro un unico collare 306. In questo caso, poiché i due dispositivi contrapposti bloccano il movimento telescopico delle due aste 302, 304 in un senso ma non nell'altro, è chiaro che per provocare la contrazione telescopica delle aste stesse è necessario agire preventivamente su un pulsante di sblocco 318, mentre per provocare il loro allungamento telescopico è necessario agire preventivamente sull'altro pulsante di sblocco 318'.
Qualora si desideri utilizzare il dispositivo di bloccaggio in questa forma di realizzazione come dispositivo unidirezionale, l'invenzione prevede di poter mantenere in configurazione attivata l'uno o l'altro dei due pulsanti di sblocco 318, 318’. A tal fine i due pulsanti sono provvisti di un'appendice 40, sporgente all'esterno ed impegnantesi in una scanalatura ad L 42 ricavata in un cursore 44 mobile trasversalmente rispetto al collare 306, e cioè parallelamente al tratto trasversale della scanalatura ad L 42. Se l'appendice 40 è impegnata nel tratto longitudinale della scanalatura ad L 42 del cursore 44, evidentemente il relativo pulsante di sblocco 318, 318’ è libero di scorrere longitudinalmente lungo il collare 306 ed a seconda della sua posizione tiene bloccata l’asta 304 rispetto all'asta 302 oppure la sblocca. Se invece l'appendice 40, a seguito dello scorrimento del cursore 44, è impegnata nel tratto trasversale dell'appendice ad L 42, l’asta 304 è sempre sbloccata rispetto all'asta 302.
Con un’opportuna scelta pertanto della posizione dei due cursori 44 si può avere un dispositivo di bloccaggio attivo in un senso oppure nel senso opposto oppure in entrambi i sensi.
I due cursori 44 possono anche essere unificati in un’unica rotella di selezione, che consente appunto di attuare l'opzione desiderata.
Anche nel caso del dispositivo bidirezionale è possibile utilizzare un principio di bloccaggio a microsfere, praticamente raddoppiando il dispositivo utilizzato nelle figure 5 – 8 oppure nelle figure 9 -11.
La presente invenzione è stata illustrata in alcune forme di realizzazione, ma si intende che varianti esecutive potranno ad essa in pratica apportarsi, senza peraltro uscire dall’ambito di protezione del presente brevetto per invenzione industriale.

Claims (16)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo autobloccante per una coppia di aste tubolari telescopiche, con un’asta esterna (2,102,202,302), alla quale è applicato il dispositivo autobloccante, che agisce sull’asta interna (4,104,204,304), caratterizzato dal fatto di comprendere: - un collare (6,106,206,306), applicato a detta asta esterna (2,102,202,302) ed avente una porzione (10,110,210,310) avvolgente parzialmente detta asta interna (4,104,204,304), - almeno un pattino (20,120,220,320), che a seguito del contrasto con detto collare preme contro la superficie di detta asta interna (4,104,204,304), parzialmente inserita entro detta asta esterna (2,102,202,302), - almeno un organo (24,124,224,324) alloggiato entro un vano delimitato da detto pattino (20,120,220,320) e da detto collare (6,106,206,306) e cooperante con un piano inclinato (14,114,214,314), costituente una parete di detto vano, per premere detto pattino contro la superficie di detta asta interna (4,104,204,304), - una molla (28,128,228,328) agente su detto pattino nel senso di provocare la cooperazione tra detto organo (24,124,224,324) e detto piano inclinato (14,114,214,314) e la conseguente spinta di detto pattino (20,120,220,320) contro la superficie di detta asta interna (2,102,202,302), - un pulsante di sblocco (18,118,218,318) agente su detto pattino (20,120,220,320) in contrasto con l’azione di detta molla (28,128,228,328).
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detto collare (6,106,206,306) è applicato a morsa a detta asta esterna (2,102,202,302).
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detto collare (6,106,206,306) è applicato per incollaggio a detta asta esterna (2,102,202,302).
  4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che la porzione (10,110,310) di detto collare (6,106,306) avvolgente detta asta interna (4,104,304) è interessata da nervature longitudinali (30) di centratura di detta porzione in condizione ammorsata su detta asta interna.
  5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detto organo (24,324) agente su detto pattino (20,320) è costituito da un rullo ad asse ortogonale all'asse di dette aste telescopiche.
  6. 6. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detto organo (124,224) agente su detto pattino (120,220) è costituito da uno strato di microsfere.
  7. 7. Dispositivo secondo la rivendicazione 6 caratterizzato dal fatto che le microsfere sono annegate in una massa di materiale viscoso.
  8. 8. Dispositivo secondo la rivendicazione 6 caratterizzato dal fatto che le microsfere (124,224) sono annegate in una massa di materiale tissotropico.
  9. 9. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto di comprendere più pattini (20,120,320) distribuiti equiangolarmente attorno a detta asta interna (24,124,324).
  10. 10. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detto pattino (220) è costituito da un elemento anulare interrotto, avvolgente quasi interamente detta asta interna (204).
  11. 11. Dispositivo secondo la rivendicazione 4 caratterizzato dal fatto che a detto rullo (24,324) è associata una molla (26,326) agente nel senso di mantenere il rullo stesso nella posizione lungo detto piano inclinato (14,314) maggiormente ravvicinata a detto pulsante di sblocco (18,318).
  12. 12. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detto pulsante di sblocco (218) e la molla (220), con questo contrastante, sono di tipo anulare.
  13. 13. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto di essere di tipo bidirezionale con due collari (306) contrapposti, provvisti ciascuno di pattino (320), di organo (324) cooperante con un piano inclinato (314) di molla (328) agente su detto pattino e con pulsante di sblocco (18).
  14. 14. Dispositivo secondo la rivendicazione 13 caratterizzato dal fatto che a ciascun pulsante di sblocco (318) è associato un organo (44) agente nel senso di consentire il movimento assiale di detto pulsante o di impedirlo quando esso si trova in condizione di sbloccaggio del rispettivo pattino (320).
  15. 15. Dispositivo secondo la rivendicazione 14 caratterizzato dal fatto che ciascun pulsante di sblocco (318) è provvisto di un'appendice (40) sporgente all'esterno ed impegnantesi in una scanalatura ad L (42) ricavata in un cursore (44), previsto nel corrispondente collare (306) e scorrevole ortogonalmente all'asse di detto collare per impegnare a scelta con il tratto longitudinale o con il tratto trasversale della sua scanalatura ad L (42) detta appendice (40).
  16. 16. Dispositivo secondo la rivendicazione 15 caratterizzato dal fatto di comprendere un'unica rotella di azionamento provvista di due scanalature ad L, associate alle due appendici dei due pulsanti di sblocco ed azionabile in rotazione per provocare, a seconda della sua posizione angolare, l'impegno di ciascuna appendice nel tratto longitudinale o nel tratto trasversale della rispettiva scanalatura ad L in tutte le possibili combinazioni.
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EP3896294A4 (en) * 2018-12-14 2022-08-17 Nabeya Bi-Tech Kabushiki Kaisha CLAMP ASSEMBLY, AND CLAMP DEVICE

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