ITUD990134A1 - Gabbia di laminazione per prodotti piani e metodo peril controllo della planarita' di detti prodotti - Google Patents
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Description
Descrizione del trovato avente per titolo:
"GABBIA DI LAMINAZIONE PER PRODOTTI PIANI E METODO PER IL CONTROLLO DELLA PLANARITA' DI DETTI PRODOTTI"
CAMPO DI APPLICAZIONE
La presente invenzione si riferisce ad una gabbia di laminazione per prodotti piani, quali nastri o simili, ed ad un associato metodo per il controllo della planarità di detti nastri. La gabbia è vantaggiosamente di tipo a sesto, con una coppia di cilindri di lavoro (WR) smussati ad almeno un'estremità ed associati a meccanismi di piegatura (bending) sia positiva che negativa ed a meccanismi di spostamento assiale (shifting), una coppia di cilindri di appoggio (BUR), ed una coppia di cilindri intermedi (IR) associati a meccanismi di crossaggio (Crossing).
Il metodo di controllo della planarità prevede che vengano controllate in modo coordinato le componenti quadratiche, quelle di quart’ordine e la caduta ai bordi del profilo del nastro laminato. In particolare le componenti quadratiche e di quarto ordine sono anche controllabili con elevata prestazione dinamica.
STATO DELLA TECNICA
Sono note gabbie di laminazione a sesto per prodotti piani, comprendenti una coppia di cilindri di lavoro, una coppia di cilindri di appoggio ed una coppia di cilindri intermedi, in cui, per controllare la planarità del laminato, sia i cilindri di lavoro che i cilindri intermedi sono associati a sistemi di bending sia negativo che positivo, ed in cui i cilindri intermedi sono anche associati ad un sistema di spostamento o traslazione assiale di tipo lungo (macro spostamenti).
Tali gabbie di laminazione hanno però 1 'inconveniente di non riuscire a compensare completamente ed efficacemente la caduta ai bordi o "edge-drop", e di richiedere una traslazione assiale particolarmente lunga dei cilindri intermedi.
Un altro inconveniente delle gabbie di laminazione, in cui è previsto lo shifting dei cilindri intermedi, è che la velocità di esecuzione di tale shifting è estremamente lenta in rapporto alla velocità di laminazione, essendo di circa 1/1000 di quest'ultima. Pertanto se l'assetto o "settaggio" della gabbia non risulta corretto, in quanto il prodotto in laminazione ha un profilo di ingresso diverso da quello previsto, oppure la forza di laminazione è diversa da quella iniziale stimata, si ha un ritardo nella reimpostazione della gabbia, ad esempio a causa della velocità dello shifting, con conseguente perdita della planarità per una lunghezza nastro pari al tempo di reimpostazione moltiplicato per la velocità di laminazione.
Per risolvere almeno in parte il problema della compensazione dei bordi sono state già proposte gabbie di laminazione aventi un sistema di traslazione assiale dei cilindri di lavoro nel medesimo senso dei cilindri intermedi ed i cilindri di lavoro sono stati dotati di appropriati smussi od incavi alle estremità.
Inoltre, è anche nota una gabbia di laminazione in cui i cilindri intermedi (IR) sono associati a mezzi di crossaggio (Crossing) atti a ridurre il cosiddetto "strip walking".
Per ovviare agli inconvenienti sopra esposti e per perfezionare le gabbie di laminazione note, la Richiedente ha studiato, progettato e messo a punto una gabbia di laminazione per prodotti piani ed un metodo per il controllo della planarità di detti prodotti secondo il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
La gabbia di laminazione per prodotti piani ed il metodo per il controllo della planarità di detti prodotti, di cui al presente trovato, sono espressi e caratterizzati nelle rivendicazioni principali. Altri aspetti innovativi del presente trovato sono espressi nelle rivendicazioni secondarie.
Uno scopo del presente trovato è quello di realizzare una gabbia di laminazione per prodotti piani, quali nastri o simili, che permetta il controllo e la regolazione, autonoma ed indipendente, anche durante la laminazione, della componente x<2 >, della componente x<4 >e delle componenti di ordine superiore, che determinano conseguentemente anche la capacità di controllo di caduta ai bordi del prodotto laminato, ovvero delle componenti fino a x<10 >.
In accordo con tale scopo, la gabbia di laminazione per prodotti piani secondo il presente trovato comprende una coppia di cilindri di lavoro, una corrispondente coppia di cilindri di appoggio ed almeno un cilindro intermedio interposto fra uno dei cilindri di lavoro ed un corrispondente cilindro di appoggio, mezzi di shifting e mezzi di bending associati ad almeno uno dei cilindri di lavoro per traslarlo assialmente e rispettivamente piegarlo, e mezzi di Crossing associati al cilindro intermedio per disporlo con il proprio asse longitudinale inclinato, ovvero ruotato, rispetto agli assi longitudinali dei cilindri di lavoro e dei cilindri di appoggio.
Prima di esporre in dettaglio il presente trovato, si ritiene opportuno fare le seguenti premesse.
La capacità di controllo del profilo del nastro in laminazione è, in genere, rappresentata nel piano x<2>, x<4 >(fig.5), dove x<2 >ed x<4 >sono le componenti di secondo e quarto ordine della funzione
che rappresenta lo
spessore del nastro ( fig .6) .
Se lo spessore è simmetrico , come dovrebbe , le componenti dispari non dovrebbero essere presenti . Al limite potrebbe essere presente la componente a1x che indica la presenza di nastro con difetto di "wedge" , cioè un profilo mediamente trapezoidale con bordi di spessore diverso , come rappresentato in fig.7.
Più una gabbia è efficace nel controllo forma, più ampia è la zona x<2 >, x<4 >controllabile; in fig.8 sono rappresentate due aree, la più estesa delle quali è relativa ad un sistema con capacità di controllo superiore a quello relativo all'area più interna. Se una gabbia ha elevate prestazioni dinamiche nel controllo della forma del nastro, significa che è possibile passare rapidamente da un punto A (fig.9) ad un punto B nel piano x<2>, x<4>. Quindi, insieme ad un'area di controllo "statico" o di preset, risulta evidenziata anche un'area di controllo "dinamico", chiaramente compresa nell'area di controllo statico che si muove all'interno dell'area di controllo globale (fig.10) in funzione del punto statico iniziale di funzionamento "0".
Poiché ogni attuatore atto a controllare i movimenti dei cilindri di lavoro ed intermedi, in ogni condizione operativa (cioè diametri cilindri, larghezza nastro, profilo ingresso, forza laminazione, ecc.) ha una propria "linea di azione", per passare con piena libertà da un punto A ad un punto B, generalmente sono necessari due attuatori ATI ed AT2 che si muovono secondo proprie direzioni di e rispettivamente d2 (fig.ll). Pertanto, nel campo di controllo dinamico, per avere la possibilità di passare da A a B senza vincoli o constrains" sulla posizione B, i due attuatori necessari devono anche avere linee di azione non parallele.
Con ciò premesso, in fig.12 viene rappresentato il controllo di crossaggio di un cilindro intermedio (IR) in accordo con il presente trovato, in cui si può notare come l'influenza di x<2 >abbia effetti collaterali limitati su x<4>, essendo il rapporto tra x<2 >ed x<4 >di circa 1/10. Pertanto, agendo sull 'IR Crossing si hanno effetti molto limitati sulla componente x<4>.
Dal particolare di fig.13, in cui sono rappresentati i due cilindri di lavoro (WR), si può notare come il WR shifting influenzi prevalentemente i bordi del nastro, se il cilindro di lavoro è smussato opportunamente.
Il WR shifting influenza sia x<2 >che x<4 >ma in maniera molto ridotta rispetto a quanto facciano il WR bending e 1 'IR Crossing. Il WR shifting è praticamente definito dalla larghezza del nastro, con piccolissimi aggiustaggi in funzione dell'effettivo edge-drop sul nastro in uscita. Il rapporto tra x<2 >ed x<4 >è circa 1.
Come si può notare in fig.14, il WR bending influenza però sia x<2 >che x<4 >. Il rapporto x<4>/x<2 >è dipendente dalla scelta dei diametri dei cilindri della gabbia e dalla larghezza del nastro (forza di laminazione, ecc.), ed è comunque prossimo ad 1.
L'influenza sui bordi del nastro di IR Crossing e di WR bending è molto limitata, per cui al variare di IR Crossing e WR bending non è necessario modificare il set di WR shifting.
Pertanto, la gabbia di laminazione secondo il presente trovato è equipaggiata con mezzi che permettono IR Crossing, WR shifting e WR bending.
In particolare, WR shifting viene utilizzato per presettare i cilindri di lavoro in funzione del 1'edge-drop . Ciò costituisce un attuatore "statico" che non influisce il campo di controllo x<2 >, x<4 >in quanto è vincolato solamente alla correzione edge-drop desiderata.
IR Crossing viene utilizzato per presettare gli IR per ottenere una componente x<2 >desiderata. L'IR Crossing è ottenuto mediante un attuatore di preset, che viene però utilizzato anche in laminazione per cambiare la componente x<2 >e permettere, insieme al WR bending, il controllo dinamico totale.
IR shifting, presente nelle gabbie note, ha influenza praticamente solo su x<2 >(il rapporto x<4>/x<2 >è uguale a circa 1/15), ed ha un'azione di variazione x<2 >ridotta di circa 3-4 volte rispetto a quella di IR Crossing. Il confronto è tra IR shifting con corsa di 200 min e IR Crossing con rotazione 0-1,5°. Quindi IR Crossing è molto più efficiente.
Inoltre, IR shifting, là dove è presente, è variabile, in laminazione, con velocità di shiftaggio pari a 1/1000 di quelle di laminazione per evitare danneggiamenti alle superf ici dei cilindri . Con una velocità di laminazione di 20 m/s si ha una velocità di shif ting di 20 mm/s . Occorrerebbero quindi 10 s per effettuare tutta la corsa di controllo .
La velocità di crossaggio dell ' IR Crossing è più elevata, essendo di circa 0 , 1°/s . Ne consegue che, per avere la stessa variazione di x<2 >corrispondente a tutta la corsa di shifting (nella soluzione che prevede IR shifting) , è sufficiente variare l ' angolo di Crossing di 0 , 2-0 , 6°, in funzione del punto di partenza (fig.15).
Inoltre, il Crossing è più veloce: 0,2-0, 6° si variano in 2-6 s, mentre con IR shifting occorrono almeno 10 s per fare la piena corsa ed ottenere gli stessi effetti sul nastro.
L'elevata capacità di controllo dell ' IR Crossing, che come si è visto è mediamente di circa 3 volte rispetto all'IR shifting delle gabbie convenzionali, permette di utilizzare l'IR Crossing anche in una gabbia a quinto, mantenendo elevate le capacità di controllo sul profilo del nastro.
Secondo una forma preferenziale del presente trovato, una coppia di cilindri intermedi è interposta fra la coppia di cilindri di lavoro e la coppia di cilindri di appoggio, per cui la gabbia di laminazione è di tipo a sesto.
Secondo una variante semplificata, un solo cilindro intermedio è disposto nella sezione superiore fra un corrispondente cilindro di lavoro ed un corrispondente cilindro di appoggio, per cui detta gabbia è di tipo a quinto.
Secondo una caratteristica del presente trovato, il bending su ciascun cilindro di lavoro può essere sia positivo che negativo.
Secondo un altra caratteristica del presente trovato, i cilindri di lavoro sono provvisti, ad almeno una loro estremità, di smussi opportunamente configurati per il controllo del profilo ai bordi del prodotto laminato.
Secondo un'altra caratteristica del presente trovato, il meccanismo di Crossing permette di eseguire in maniera rapida, durante la fase di laminazione, il Crossing di ciascun cilindro intermedio, essendo la rotazione massima dei cilindri intermedi, rispetto ai cilindri di lavoro di circa 1,5° ed essendo la velocità di rotazione di circa 0,l°/s, l'operazione di correzione, che necessita di variare l'angolo di 0,2-0, 6°, viene eseguita in circa 2-6 s.
Secondo un'ulteriore caratteristica del presente trovato, il metodo per il controllo della planarità del prodotto piano laminato prevede una fase di rilevamento, mediante mezzi sensori, del profilo del prodotto che esce dalla gabbia, e di agire su mezzi di shifting e mezzi di bending associati ad almeno uno dei cilindri di lavoro per traslarlo assialmente e rispettivamente piegarlo, e su mezzi di Crossing associati al cilindro intermedio per disporlo con il proprio asse longitudinale inclinato, ovvero ruotato rispetto agli assi longitudinali dei cilindri di lavoro e dei cilindri di appoggio.
Con riferimento alla fig.16, in cui con "0" è indicato il punto di lavoro che rappresenta il profilo del nastro con tutti gli attuatori in posizione di riposo, cioè di "gabbia naturale", e con "F" il punto che rappresenta il profilo nastro desiderato , si tenga presente che per ottenere il profilo desiderato occorre, secondo il presente trovato, effettuare le seguenti due operazioni .
Set tare il WR shi f ting per correggere opportunamente il profilo al bordo ( " edge-drop compensation" ); dal punto "0" si passa ad un punto intermedio "1".
Agire su WR bending ed IR Crossing in modo da passare dal punto "1" al punto "F", secondo lo schema di fig.16.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Queste ed altre caratteristiche del presente trovato saranno chiare dalla seguente descrizione di una forma preferita di realizzazione, fatta a titolo esemplificativo e non limitativo con l'ausilio degli annessi disegni, in cui:
- la fig.l è una vista schematizzata di una gabbia di laminazione a sesto secondo il presente trovato;
la fig.2 è una vista schematizzata di una gabbia di laminazione a quinto secondo il presente trovato;
la fig.3 è una vista prospettica, schematizzata del pacco di cilindri superiori della gabbia di laminazione di fig . l;
- la fig.4 è una vista laterale, schematizzata del pacco di cilindri superiori della gabbia di laminazione di fig.l, a gabbia scarica;e
le figg.5-16 rappresentano graficamente il comportamento del nastro laminato e delle componenti di secondo e quarto ordine, in una gabbia di laminazione.
DESCRIZIONE DI UNA FORMA PREFERITA DI REALIZZAZIONE
Con riferimento alle figg.1-4, una gabbia di laminazione 10 secondo il trovato comprende una coppia di cilindri di lavoro Ila, llb fra i quali è atto a transitare il prodotto piano 12 da laminare, costituito per esempio da un nastro.
Associati ai due cilindri di lavoro Ila, llb sono previsti due corrispondenti cilindri di appoggio 13a, 13b, atti a contrastare le spinte dovute alla laminazione del prodotto 12.
La gabbia di laminazione 10, in accordo con una prima forma di realizzazione, è del tipo cosiddetto a sesto, e comprende una coppia di cilindri intermedi 15a, 15b, interposta fra i cilindri di lavoro Ila, llb ed i cilindri di appoggio 13a, 13b. Associato ad almeno un cilindro di lavoro Ila o llb, ma vantaggiosamente ad entrambi, è previsto un meccanismo di traslazione assiale 16 o di "shifting", di tipo noto in sé e non rappresentato in dettaglio nei disegni, il quale è atto a spostare il corrispondente cilindro di lavoro Ila, llb lungo il piano orizzontale su cui giace il suo asse longitudinale 21a, 21b, realizzando così una traslazione assialmente di un cilindro di lavoro Ila rispetto all'altro llb.
Inoltre, associato ad almeno un cilindro di lavoro 11a o 11b, ma vantaggiosamente ad entrambi, è previsto anche un meccanismo di piegatura 17 o di "bending", di tipo noto in sé e non rappresentato in dettaglio nei disegni, il quale è atto a piegare il corrispondente cilindro di lavoro Ila, llb, sia in un senso che nell'altro rispetto al piano orizzontale su cui giace a riposo il loro asse longitudinale 21a, 21b, ed ottenere così una flessione controllata sia positiva che negativa.
I cilindri di lavoro 11a e 11b sono anche provvisti, ad almeno una loro estremità, di smussi 18 opportunamente configurati per il controllo del profilo ai bordi del prodotto laminato 12.
I cilindri intermedi 15a, 15b sono associati ad un meccanismo di crossaggio 19 o di "Crossing", di tipo noto in sé e non rappresentato in dettaglio nei disegni, il quale è atto a inclinarli, attorno ad un asse verticale 26 (fig.3), di un voluto angolo a sia in un senso che nell'altro rispetto ai cilindri di lavoro 11a, 11b e di appoggio 14a, 13b, mantenendo i loro assi longitudinali 23a, 23b sullo stesso piano orizzontale PIR parallelo al piano di laminazione su cui giace il prodotto laminato 12.
Mezzi sensori 27, di tipo noto e non rappresentati in dettaglio, sono previsti in prossimità dei cilindri di lavoro Ila, llb per rilevare il profilo del prodotto laminato 12. Ai cilindri intermedi 15a, 15b non è associato alcun meccanismo di shifting né di bending .
Ai cilindri di appoggio 13a, 13b non è associato alcun dispositivo di controllo e/o modifica della loro posizione o dei loro profili, per cui i loro assi longitudinali 23a, 23b sono soggetti a rimanere nella loro posizione nominale.
II bending a doppio effetto (positivo e negativo), realizzato mediante il meccanismo di bending 17 sui cilindri di lavoro Ila, llb è sufficiente per permettere il controllo delle componenti di quart 'ordine (x<4>). Lo shifting lungo sui cilindri di lavoro Ila, llb, realizzato mediante il meccanismo 16 permette il controllo della caduta ai bordi del prodotto 12.
Il meccanismo di Crossing 19, inoltre, permette di eseguire in maniera rapida, durante la fase di laminazione, il Crossing dei cilindri intermedi 15a, 15b, considerando che la rotazione massima dei cilindri intermedi 15a, 15b, rispetto ai cilindri di lavoro Ila, llb è di circa 1,5° e che la velocità di rotazione è dell'ordine di 0,l°/s.
Il metodo di controllo della planarità dei prodotti laminati 12 prevede di rilevare, mediante i sensori 27, il profilo del prodotto 12 che esce dalla gabbia 10, e di agire sui meccanismi 16, 17 e 19 per modificare l'assetto assiale e/o il profilo (curvatura) dei cilindri di lavoro Ila, llb, nonché l’inclinazione (Crossing) dei cilindri intermedi 15a, 15b rispetto agli stessi cilindri di lavoro Ila, llb.
Con la gabbia 10 fin qui descritta è possibile realizzare un miglior controllo del processo di laminazione, rispetto alla tecnica nota, proprio grazie al fatto che si possono utilizzare e controllare più funzioni indipendenti; infatti, mediante il Crossing dei cilindri intermedi 15a, 15b si controllano ' principalmente le componenti quadratiche, con il bending dei cilindri di lavoro Ila, llb si controllano le componenti di quart ’ordine, con effetto anche su quelle di second 'rdine, e con lo shifting dei medesimi cilindri di lavoro 11a, 11b si controlla la caduta ai bordi del prodotto 12.
Secondo una versione semplificata, rappresentata in fig.2, una gabbia di laminazione 10 secondo il trovato e del tipo cosiddetto a quinto, e comprende solamente un cilindro intermedio 15a, nella sezione superiore. Tale versione a quinto permette una semplificazione impiantistica, dovuta alla eliminazione di un cilindro intermedio e del relativo sistema di Crossing ed una conseguente semplificazione delle fasi di cambio cilindri intermedi, garantendo al tempo stesso un campo di controllabilità comunque superiore alle gabbie a sesto di tipo noto.
E’ ovvio che alla gabbia di laminazione 10 ed al metodo fin qui descritti possono essere apportate modifiche o aggiunte , senza per questo uscire dall ' ambito del presente trovato .
Per esempio , a ciascun cilindro intermedio 15a, 15b può essere associato un meccanismo di piegatura o di "bending" , di tipo noto in sé e non rappresentato in dettaglio nei disegni , il quale è atto a curvare il corrispondente cilindro intermedio, sia in un senso che nell'altro rispetto al piano orizzontale PIR su cui giace a riposo il suo asse longitudinale 25a, 25b, ed ottenere così una curvatura controllata sia positiva che negativa. E' altresì ovvio che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad esempi specifici, una persona esperta del ramo potrà senz'altro realizzare molte altre forme di gabbie dì laminazione equivalenti, tutte rientranti nell'oggetto del presente trovato.
Claims (1)
- RIVENDICAZIONI Gabbia di laminazione per prodotti piani, omprendent coppia di cilindri di lavoro (11a, llb) , una corrispondente coppia di cilindri di appoggio (13a, 13b) ed almeno un cilindro intermedio (15a) interposto fra uno di detti cilindri di lavoro (11a) ed un corrispondente cilindro di appoggio (13b), caratterizzata dal fatto che mezzi di traslazione assiale (16) e mezzi di piegatura (17) sono associati ad almeno uno di detti cilindri di lavoro (11a) per traslarlo assialmente e rispettivamente piegarlo, e che mezzi di crossaggio (19) sono associati a detto cilindro intermedio (15a) per disporlo con il proprio asse longitudinale (25a) inclinato, ovvero ruotato, rispetto agli assi longitudinali (21a, 21b, 23a, 23b) di detti cilindri di lavoro (Ila, llb) e di detti cilindri di appoggio (13a, 13b). 2 - Gabbia di laminazione come nella rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che una coppia di cilindri intermedi (15a, 15b) è interposta fra detta coppia di cilindri di lavoro (Ila, llb) e detta coppia di cilindri di appoggio (13a, 13b), per cui detta gabbia è di tipo a sesto. 3 - Gabbia di laminazione come nella rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che un solo cilindro intermedio (15a) è disposto nella sezione superiore fra un corrispondente cilindro di lavoro (11a) ed un corrispondente cilindro di appoggio (13a), per cui detta gabbia è di tipo a quinto. 4 - Gabbia di laminazione come nella rivendicazione 2 o 3, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di piegatura (17) sono atti a realizzare piegature anche a doppio effetto, ovvero sia positive che negative, su detto almeno un cilindro di lavoro (11a). 5 - Gabbia di laminazione come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti cilindri di lavoro (Ila, llb) sono provvisti, ad almeno una loro estremità, di smussi (18) opportunamente configurati per il controllo del profilo ai bordi di detto prodotto piano. 6 - Gabbia di laminazione come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto meccanismo di crossaggio (19) permette di eseguire in maniera rapida, durante la fase di laminazione, il Crossing di ciascun cilindro intermedio (15a, 15b), essendo la rotazione massima dei cilindri intermedi (15a, 15b), rispetto ai cilindri di lavoro (11a, 11b) di circa 1 , 5° ed essendo la velocità di rotazione di circa 0 , l°/s . 7 - Gabbia di laminazione come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che a ciascuno di detti cilindro intermedio (15a, 15b) è atto ad essere associato un meccanismo di piegatura o di "bending", il quale è atto a curvate il corrispondente cilindro intermedio, sia in un senso che nell’altro rispetto al piano orizzontale su cui giace a riposo il suo asse longitudinale (25a, 25b), ed ottenere così una curvatura controllata sia positiva che negativa. 8 - Metodo per il controllo della planarità di un prodotto piano (12) laminato con una gabbia di laminazione (10) comprendente una coppia di cilindri di lavoro (Ila, llb), una corrispondente coppia di cilindri di appoggio (13a, 13b) ed almeno un cilindro intermedio (15a) interposto fra uno di detti cilindri di lavoro (Ila) ed un corrispondente cilindro di appoggio (13b), caratterizzato dal fatto che prevede una fase di rilevamento, mediante mezzi sensori (27), del profilo del prodotto (12) che esce da detta gabbia (10), e di agire su mezzi di traslazione assiale (16) e mezzi di piegatura (17) associati ad almeno uno di detti cilindri di lavoro (Ila) per traslarlo assialmente e rispettivamente piegarlo, e su mezzi di crossaggio (19) associati a detto cilindro intermedio (15a) per disporlo con il proprio asse longitudinale (25a) inclinato, ovvero ruotato rispetto agli assi longitudinali (21a, 21b, 23a, 23b) di detti cilindri di lavoro (Ila, llb) e di detti cilindri di appoggio (13a, 13b). 9 - Metodo come alla rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che mediante il Crossing di detto cilindro intermedio (15a), la piegatura dì detti cilindri di lavoro (Ila, llb) e la traslazione assiale di detti cilindri di lavoro (Ila, llb) vengono controllate in modo coordinato le componenti quadratiche, le componenti di quart 'ordine e la caduta ai bordi di detto prodotto (12). 10 - Gabbia di laminazione per prodotti piani e metodo per il controllo della planarità di detti prodotti piani (12), sostanzialmente come descrìtti, con riferimento agli annessi disegni.
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