ITUB20155929A1 - Dispositivo di illuminazione per veicoli - Google Patents

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ITUB20155929A1
ITUB20155929A1 ITUB2015A005929A ITUB20155929A ITUB20155929A1 IT UB20155929 A1 ITUB20155929 A1 IT UB20155929A1 IT UB2015A005929 A ITUB2015A005929 A IT UB2015A005929A IT UB20155929 A ITUB20155929 A IT UB20155929A IT UB20155929 A1 ITUB20155929 A1 IT UB20155929A1
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IT
Italy
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light
light guide
wall
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guide plate
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ITUB2015A005929A
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Davide Sammito
Marco Svettini
Sara Paroni
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Automotive Lighting Italia S P A A Socio Unico
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Description

CAMPO DI APPLICAZIONE
La presente invenzione riguarda un dispositivo di illuminazione per veicoli, quale ad esempio un fanale automobilistico e simili.
STATO DELLA TECNICA
Con il termine fanale automobilistico s'intende indifferentemente un fanale posteriore automobilistico o un fanale anteriore automobilistico, quest'ultimo chiamato anche proiettore, o faro.
Come è noto, un fanale automobilistico è un dispositivo di illuminazione e/o segnalazione di un veicolo comprendente almeno una luce esterna del veicolo avente una funzione di illuminazione e/o segnalazione verso 1'esterno di un veicolo come per esempio una luce di posizione, una luce indicatore di direzione, una luce di arresto, una luce retronebbia, una luce retromarcia, una luce anabbagliante, una luce abbagliante e similari.
Ai fini della presente invenzione, tuttavia, con il termine dispositivo di illuminazione si intende non solo un fanale automobilistico, come sopra descritto, ma anche ulteriori dispositivi di illuminazione e/o segnalazione per veicoli, quali ad esempio plafoniere e simili.
Pertanto, nell' ambito della presente invenzione per dispositivo di illuminazione per veicoli si intende un dispositivo di illuminazione e/o segnalazione di un veicolo comprendente almeno una luce avente una funzione di illuminazione e/o segnalazione.
Nella trattazione che segue, tuttavia, si farà riferimento ad un fanale automobilistico senza per guesto perdere di generalità.
Il dispositivo di illuminazione, nella sua astrazione più semplice, comprende un corpo contenitore , un corpo lenticolare e almeno una sorgente luminosa.
Il corpo lenticolare è posto a chiusura di un'imboccatura del corpo contenitore in modo da formare una camera di alloggiamento . All'interno della camera di alloggiamento è sistemata la sorgente luminosa, che può essere rivolta in modo da emettere luce verso il corpo lenticolare, guando alimentata con energia elettrica.
Dispositivi di illuminazione più sofisticati includono, inoltre, sistemi ottici associati alla sorgente luminosa. In particolare , sono noti nell'arte sistemi ottici provvisti di una guida di luce conformata ad asta avente un'estremità affacciata alla sorgente luminosa, tipicamente un diodo ad emissione luminosa, che indirizza un fascio luminoso all'interno della guida di luce.
Il fascio luminoso viene trasmesso per successive riflessioni all'interno della guida di luce ed opportunamente estratto per mezzo di dispositivi estrattori, tipicamente posti su una parete posteriore della guida di luce, opposta ad una parete frontale o parete di uscita dei raggi luminosi della guida di luce. Spesso, per esigenze di design, è necessario collocare superfici illuminanti del sistema ottico, come la parete frontale dell'asta guida luce, in posizioni prestabilite all'interno della camera di alloggiamento del dispositivo di illuminazione, per esempio, a ridosso del corpo lenticolare.
A guesto scopo è noto nell'arte prevedere una piastra guida luce collocata in prossimità di detta parete frontale dell'asta guida luce, in modo che i fasci luminosi in uscita dal corpo guida luce siano incanalati verso una seconda parete di uscita della piastra guida luce situata nella posizione desiderata.
Se da un lato guesta soluzione consente di soddisfare la sopra citata esigenza di estetica, dall' altro tale soluzione non è ottimizzata da un punto di vista ottico, ossia di rendimento energetico.
Infatti i due pezzi, ossia la guida di luce e la piastra guida luce sono suddivisi da un'intercapedine di aria. In guesto modo i raggi luminosi in uscita dalla parete di uscita della guida di luce attraversano due distinte interfacce. Una prima interfaccia è in corrispondenza del passaggio dalla parete di uscita all'aria circostante, e una seconda interfaccia è costituita in corrispondenza del passaggio dall'aria alla parete di ingresso nella piastra guida luce. Da un punto di vista ottico, ciascuna interfaccia implica perdite di Fresnel: in altre parole parte della potenza luminosa viene trasmessa dall'interfaccia e parte viene riflessa. La guota parte riflessa costituisce appunto tale perdita di Fresnel. Inoltre, alcuni raggi in uscita dalla guida di luce possono essere emessi ad un angolo tale da non essere accoppiati o incanalati nella piastra guida luce.
Inoltre questa soluzione nota comporta ulteriori svantaggi, quali ad esempio la realizzazione e il fissaggio al fanale di due componenti meccanicamente distinti tra loro.
PRESENTAZIONE DELL'INVENZIONE
Le soluzioni dell'arte nota presentano dunque 1'inconveniente di peggiorare 1'efficienza ottica complessiva, con aumento dei consumi e di aumentare gli ingombri e i costi di realizzazione ed assemblaggio.
E' quindi sentita 1'esigenza di realizzare un dispositivo di illuminazione che consenta di superare gli inconvenienti e limitazioni delle soluzioni note.
Tali limiti sono superati da un dispositivo di illuminazione in accordo con la rivendicazione 1 e da un metodo di realizzazione di un dispositivo di illuminazione in accordo con la rivendicazione 14.
Altre forme di realizzazione della presente invenzione sono descritte nelle successive rivendicazioni.
DESCRIZIONE DEI DISEGNI
Ulteriori caratteristiche ed i vantaggi della presente invenzione risulteranno maggiormente comprensibili dalla descrizione, di seguito riportata, di suoi esempi preferiti e non limitativi di realizzazione, in cui:
la figura 1 rappresenta una vista prospettica, in configurazione assemblata, di un dispositivo di illuminazione in accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione;
- la figura 2 rappresenta una vista prospettica in parti separate del dispositivo di figura 1;
le figure 3-4 rappresentano viste prospettiche, da differenti angolazioni, di un componente del dispositivo di illuminazione di figura 1, comprendente una guida di luce e una piastra guida luce associate tra loro;
- la figura 5 rappresenta una vista in sezione lungo il piano V-V di figura 4;
- la figura 6 rappresenta una vista in sezione lungo il piano V-V di figura 4, secondo possibili varianti di realizzazione della presente invenzione;
la figura 7 rappresenta una vista in pianta del componente di figure 3-4;
- la figura 8 rappresenta il particolare ingrandito Vili di figura 7;
le figure 9-10 rappresentano viste schematiche di funzionamento di un componente del dispositivo di illuminazione secondo varianti di realizzazione della presente invenzione.
Gli elementi o parti di elementi in comune tra le forme di realizzazione descritte nel seguito saranno indicati con medesimi riferimenti numerici.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA
Con riferimento alle suddette figure, con 4 si è globalmente indicato un dispositivo di illuminazione per veicoli, guaie ad esempio un fanale automobilistico, a cui la trattazione che segue si riferirà senza per guesto perdere di generalità.
Come sopra accennato, con il termine fanale automobilistico si intende indifferentemente un fanale posteriore automobilistico o un fanale anteriore automobilistico, guest'ultimo chiamato anche proiettore, o faro. Come è noto il fanale automobilistico comprende almeno una luce esterna del veicolo avente una funzione di illuminazione e/o segnalazione, come per esempio una luce di posizione, che può essere una luce di posizione anteriore, posteriore, laterale, una luce di indicatore di direzione, una luce di arresto, una luce retronebbia, una luce abbagliante, una luce anabbagliante e similari. Tuttavia è sottinteso che nell'ambito della presente invenzione per dispositivo di illuminazione per veicoli si intende genericamente un dispositivo di illuminazione e/o segnalazione di un veicolo comprendente almeno una luce del veicolo avente una funzione di illuminazione o segnalazione.
Inoltre, anche la definizione di dispositivo di illuminazione di tipo automobilistico deve essere intesa in senso generico, comprendendo un dispositivo di illuminazione adatto ad essere impiegato su gualsiasi tipo di veicolo di locomozione.
Il dispositivo di illuminazione 4 comprende un corpo contenitore 8, usualmente in materiale polimerico, che consente il fissaggio del dispositivo di illuminazione 4 al relativo veicolo.
11 corpo contenitore 8 delimita una sede di contenimento 12 che alloggia almeno una sorgente luminosa 16, collegata elettricamente a mezzi di collegamento elettrico per 1'alimentazione della stessa, e adatta ad emettere un fascio luminoso comprendente una pluralità di raggi di luce 20 da propagare all'esterno del dispositivo di illuminazione 4. Ai fini della presente invenzione è possibile utilizzare diversi tipi di sorgenti luminose 16; preferibilmente, la sorgente luminosa è una sorgente luminosa a diodi ad emissione luminosa (LED).
Il dispositivo di illuminazione 4 comprende inoltre un corpo lenticolare 24, disposto a chiusura della sede di contenimento 12 e adatto a ricevere il fascio luminoso prodotto dalla sorgente luminosa 16 e a propagarlo verso 1'esterno del dispositivo di illuminazione 4, passando attraverso il corpo lenticolare 24.
Il corpo lenticolare 24 è realizzato con materiale almeno parzialmente trasparente o semitrasparente o traslucido, potendo anche includere una porzione opaca, in modo comungue da consentire 1'attraversamento del fascio luminoso prodotto dalla sorgente luminosa 16.
La sorgente luminosa 16 è affacciata ad una guida di luce 28, preferibilmente conformata ad asta, che comprende una prima parete di ingresso luce 32 attraverso la guaie entra un fascio luminoso prodotto dalla sorgente luminosa 16, una parete di estrazione luce 36 che devia la luce su essa incidente verso una prima parete di uscita luce 40. La luce, o meglio i raggi di luce 20, si propagano all'interno della guida di luce 28 soddisfacendo alla condizione di riflessione interna totale, e fuoriescono dalla prima parete di uscita luce 40.
Pertanto, la guida di luce ha la funzione di ricevere e trasmettere al suo interno, per riflessione interna totale, un fascio di luce; detto fascio di luce viene estratto dalla parete di estrazione luce 36 verso la prima parete di uscita luce 40.
La parete di estrazione luce 36 comprende una pluralità di elementi di estrazione 44, quali ad esempio prismi 44, in maniera nota.
Vantaggiosamente, il dispositivo di illuminazione 4 comprende una piastra guida luce 48 associata alla guida di luce 28 e munita di una seconda parete di ingresso luce 52 e di una seconda parete di uscita luce 56, in cui il fascio luminoso penetra dalla seconda parete di ingresso luce 52, si trasmette soddisfacendo alla condizione di riflessione totale interna tra la prima parete di ingresso luce 32 e una parete distale 68 e fuoriesce attraverso la seconda parete di uscita luce 56. Vantaggiosamente, la prima parete di uscita luce 40 e la seconda parete di ingresso luce 52 sono collegate di pezzo tra loro individuando così una interfaccia 60 che è strutturata in modo da presentare una variazione di indice di rifrazione. Detta interfaccia 60 è atta a riflettere un raggio di luce 20 incidente su detta interfaccia 60 all'interno di detta guida di luce 28 con un angolo 9 maggiore rispetto ad un angolo limite definito da detta interfaccia 60. Detto angolo 9 è misurato rispetto ad una retta N perpendicolare all'interfaccia 60, nel punto di intersezione tra il raggio, la retta N e l'interfaccia 60.
La parete di estrazione luce 36 della guida di luce 28 è conformata in modo da deviare il raggio luminoso su di essa incidente affinchè incida sulla interfaccia 60 secondo un angolo d minore dell'angolo limite affinchè possa attraversare 1'interfaccia 60 e penetrare all'interno della piastra guida luce 48. Qui, ossia all'interno della piastra guida luce 48, il raggio luminoso è convogliato soddisfacendo alla condizione di riflessione interna totale tra le facce della piastra guida luce 48, fino a raggiungere la seconda parete di uscita luce 56 della piastra guida luce 48.
Secondo una possibile forma di realizzazione, detta variazione di indice di rifrazione è ottenuta mediante drogaggio in corrispondenza dell'interfaccia 60; ad esempio il drogaggio può essere effettuato mediante aggiunta di piccole guantità di opportuno materiale per modificare le caratteristiche fisiche dell'interfaccia 60.
Secondo una ulteriore forma di realizzazione, la variazione di indice di rifrazione è ottenuta formando la guida di luce 28 e la piastra guida luce 48 con rispettivi materiali aventi differenti indici di rifrazione.
A titolo esemplificativo, è possibile prevedere di realizzare la guida di luce in policarbonato (PC), avente indice di rifrazione approssimativamente pari a 1,586 e la piastra guida luce 48 in polimetilmetacrilato (PMMA) avente indice di rifrazione pari a 1,493 o in silicone avente un indice di rifrazione pari a 1,41 per radiazione luminosa visibile.
La variazione di indice di rifrazione è intesa come una riduzione di indice di rifrazione , in cui la guida di luce 28 presenta un indice di rifrazione maggiore rispetto all'indice di rifrazione della piastra guida luce 4 8. Tanto più è grande il salto di indice di rifrazione, tanto più basso è il valore dell'angolo limite , conferendo così ad un raggio luminoso 20 incidente sull'interfaccia 60 un margine maggiore per soddisfare alla condizione di riflessione interna totale all' interno della guida di luce 28.
La sorgente luminosa 16 e/o la prima parete di ingresso luce 32 della guida di luce 28 sono inoltre conformate in modo da deviare i raggi di luce 20, entranti nella guida di luce , per soddisfare la condizione di riflessione interna totale in corrispondenza dell'interfaccia 60 . In particolare , la sorgente luminosa 16 e /o la prima parete di ingresso luce 32 della guida di luce 28 sono conformate in modo da deviare i raggi di luce 20 in modo da incidere sulla interfaccia 60 secondo un angolo 9 maggiore rispetto a detto angolo limite, detto angolo 9 essendo misurato rispetto ad una retta N perpendicolare all'interfaccia 60 (figure 9,10).
Secondo una possibile forma di realizzazione, la sorgente luminosa 16 e/o la prima parete di ingresso luce 32 della guida di luce 28 comprendono un'ottica di collimazione 64 in modo da deviare i raggi di luce 20, entranti nella guida di luce 28, per soddisfare la condizione di riflessione interna totale in corrispondenza dell'interfaccia 60 (figure 9,10).
Ad esempio in figure 9,10 si vede come grazie all'ottica di collimazione 64 è possibile modificare 1'angolo di incidenza tra un raggio di luce 20 e l'interfaccia 60, in modo da soddisfare la condizione di riflessione interna totale definita dall'interfaccia 60 stessa.
I raggi di luce 20, che incidono sull'interfaccia 60 con un angolo 9 maggiore all'angolo limite, potranno essere, guindi, convogliati all'interno della guida di luce 28 soddisfacendo alla condizione di riflessione interna totale, e diretti verso la parete di estrazione luce 36. La guida di luce 28 e la piastra guida luce 48 sono fissate reciprocamente tra loro in corrispondenza di detta interfaccia 60.
Preferibilmente, la guida di luce 28 e la piastra guida luce 48 sono costampate tra loro in corrispondenza di detta interfaccia 60, senza soluzione di continuità.
Secondo la presente invenzione, detta interfaccia 60 presenta una geometria curvilinea, rispetto ad un piano di sezione P perpendicolare ad un asse di propagazione prevalente S-S della guida di luce 28.
Per asse di propagazione prevalente S-S della guida di luce 28 si intende 1'asse mediano della guida di luce 28 parallelamente al guaie la guida di luce 28, per riflessione totale interna, trasmette al suo interno i vari raggi di luce 20. Tale asse di propagazione prevalente S-S della guida di luce 28 è tipicamente curvilineo ma può anche essere rettilineo.
In accordo con la presente invenzione, detta interfaccia 60 può presentare svariate geometrie; preferibilmente detta interfaccia presenta una geometria cilindrica rispetto a detto piano di sezione P perpendicolare all'asse di propagazione prevalente S-S della guida di luce 28.
Secondo ulteriori possibili forme di realizzazione, detta interfaccia presenta una geometria ellittica o parabolica rispetto a detto piano di sezione P perpendicolare all'asse di propagazione prevalente S-S della guida di luce 28.
Come visto, la guida di luce 28 trasmette il fascio luminoso lungo 1'asse di propagazione prevalente S-S . La guida di luce si estende da una prima parete di ingresso luce 32 verso una parete distale 68 della piastra guida luce 48 lungo Γ asse di propagazione prevalente S-S.
Secondo una forma di realizzazione , la piastra guida luce 48, in corrispondenza della parete distale 68 comprende una superficie diffondente e/o riflettente 72, in grado di riflettere i raggi di luce 20 che non soddisfano la condizione di riflessione interna totale e sono diretti verso la superficie diffondente 72 stessa, reindirizzandoli in tal modo verso la seconda parete di uscita luce 56.
Ad esempio, la superficie diffondente e/o riflettente 72 comprende una superficie metallizzata riflettente .
La superficie diffondente e/o riflettente 72 può comprendere micro- ottiche conformate in modo da riflettere il raggio di luce 20 verso la seconda parete di uscita luce 56.
La presente invenzione comprende anche un metodo di realizzazione di un dispositivo di illuminazione per veicoli 4 comprendente le fasi di:
- prevedere un corpo contenitore 8 che delimita una sede di contenimento 12 che alloggia almeno una sorgente luminosa 16, collegata elettricamente a mezzi di collegamento elettrico per 1'alimentazione della stessa, e adatta ad emettere un fascio luminoso, comprendente una pluralità di raggi di luce, da propagare all'esterno del dispositivo di illuminazione 4,
- prevedere un corpo lenticolare 20, disposto a chiusura della sede di contenimento 12 e adatto a ricevere il fascio luminoso prodotto dalla sorgente luminosa 16 e a propagarlo verso 1'esterno del dispositivo di illuminazione 4,
- la sorgente luminosa 16 essendo affacciata ad una guida di luce 28 che comprende una prima parete di ingresso luce 32 attraverso la guaie entra un fascio luminoso prodotto dalla sorgente luminosa 16, una parete di estrazione luce 36 che devia parte della luce su essa incidente verso una prima parete di uscita luce 40, in cui la luce si propaga all'interno della guida di luce 28 soddisfacendo alla condizione di riflessione interna totale e fuoriesce dalla prima parete di uscita luce 40. Vantaggiosamente, il metodo comprende le fasi di:
- predisporre una piastra guida luce 48 munita di una seconda parete di ingresso luce 52 e di una seconda parete di uscita luce 56, in cui il fascio luminoso penetra dalla seconda parete di ingresso luce 52, si trasmette per riflessione totale interna e fuoriesce attraverso la seconda parete di uscita luce 56,
- collegare di pezzo tra loro la prima parete di uscita luce 40 e la seconda parete di ingresso luce 52 in modo da individuare una interfaccia 60 che è strutturata in modo da presentare una variazione di indice di rifrazione, detta interfaccia 60 essendo atta a riflettere un raggio di luce 20 incidente su detta interfaccia 60 all'interno di detta guida di luce 28 con un angolo maggiore rispetto ad un angolo limite definito da detta interfaccia 60, detto angolo d essendo misurato rispetto ad una retta N perpendicolare all' interfaccia 60.
Vantaggiosamente , la guida di luce 28 e la piastra guida luce 48 sono collegate tra loro mediante un processo di co-stampaggio ad iniezione, senza soluzione di continuità tra la prima parete di uscita luce 40 della guida di luce 28 e la seconda parete di ingresso luce 52 della piastra guida luce 48.
Come si può apprezzare da quanto descritto, il dispositivo di illuminazione secondo 1'invenzione consente di superare gli inconvenienti presentati nella tecnica nota .
Infatti , il dispositivo di illuminazione in accordo con la presente invenzione è in grado di ottenere 1'effetto ottico finale desiderato, contenendo gli ingombri complessivi, nonché i costi di realizzazione e di assemblaggio .
Infatti la guida di luce e la piastra guida luce sono innanzitutto associate in un corpo unico in modo da ridurre gli ingombri complessivi del componente e dunque del fanale automobilistico.
Inoltre, si riducono anche i costi di realizzazione e di assemblaggio dal momento che si ottiene un unico componente adatto a condurre e ad estrarre la luce verso il corpo lenticolare. La piastra guida luce consente di ottenere il profilo luminoso desiderato concentrando il fascio luminoso e limitando dunque le dispersioni. Come visto si evita la dispersione di luce in corrispondenza dell'accoppiamento tra 10useita della guida di luce e 1'ingresso nella piastra guida luce che si verifica invece nelle soluzioni dell'arte nota.
Inoltre, grazie alla realizzazione in un pezzo unico della guida di luce con la piastra guida luce si riduce un'interfaccia di rifrazione, rispetto alle soluzioni che prevedono la separazione dei due componenti con interposizione di aria. In questo modo, come visto, si riducono le perdite di Fresnel.
Dunque, complessivamente, la soluzione in accordo con la presente invenzione consente di migliorare il rendimento ottico/energetico del fanale automobilistico rispetto alle soluzioni note aventi la guida di luce e la piastra guida luce in due parti separate tra loro.
Inoltre , la presenza della piastra guida luce dal lato della prima parete di uscita del corpo guida luce facilita 1'omogeneizzazione e la collimazione/ focalizzazione del fascio luminoso emesso complessivamente dalla seconda parete di uscita.
Un tecnico del ramo, allo scopo di soddisfare esigenze contingenti e specifiche , potrà apportare numerose modifiche e varianti ai dispositivi di illuminazione sopra descritti , tutte peraltro contenute nell'ambito dell' invenzione guai e definito dalle seguenti rivendicazioni .

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di illuminazione per veicoli (4) comprendente un corpo contenitore (8) che delimita una sede di contenimento (12) che alloggia almeno una sorgente luminosa (16) strutturata in modo da emettere un fascio luminoso, comprendente una pluralità di raggi di luce, guando alimentata con energia elettrica - un corpo lenticolare (24), disposto a chiusura della sede di contenimento (12) e adatto a essere attraversato da detto fascio luminoso, - una guida di luce (28) atta a propagare al proprio interno detto fascio luminoso, la guaie che comprende una prima parete di ingresso luce (32) affacciata a detta sorgente luminosa (16) per ricevere detto fascio luminoso, una prima parete di uscita luce (40), e una parete di estrazione luce (36) atta a deviare detto fascio luminoso su essa incidente verso detta prima parete di uscita luce (40), - una piastra guida luce (48) associata alla guida di luce (28) e munita di una seconda parete di ingresso luce (52) affacciata a detta prima parete di uscita luce (40) della guida di luce (28) e di una seconda parete di uscita luce (56), detta piastra guida luce (48) essendo atta a propagare al proprio interno detto fascio luminoso verso detta seconda parete di uscita luce (56), caratterizzato dal fatto che la prima parete di uscita luce (40) e la seconda parete di ingresso luce (52) sono collegate di pezzo tra loro e individuano una interfaccia (60) che è strutturata in modo da presentare una variazione di indice di rifrazione, detta interfaccia (60) essendo atta a riflettere un raggio di luce (20) incidente su detta interfaccia (60) all'interno di detta guida di luce (28) con un angolo (d) maggiore rispetto ad un angolo limite definito da detta interfaccia (60), detto angolo (d) essendo misurato rispetto ad una retta (N) perpendicolare all'interfaccia (60), e dal fatto che la parete di estrazione luce (36) della guida di luce (28) è conformata in modo da deviare il raggio luminoso su di essa incidente affinchè incida sulla interfaccia (60) secondo un angolo (d) minore dell'angolo limite affinchè possa attraversare l'interfaccia (60) e penetrare all'interno di detta piastra guida luce (48), per essere convogliato al suo interno fino a raggiungere la seconda parete di uscita luce (56) della piastra guida luce (48).
  2. 2. Dispositivo di illuminazione (4) secondo la rivendicazione 1, in cui detta variazione di indice di rifrazione è ottenuta mediante drogaggio in corrispondenza dell'interfaccia (60).
  3. 3. Dispositivo di illuminazione (4) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui la guida di luce (28) e la piastra guida luce (48) sono realizzate in materiali aventi differenti indici di rifrazione.
  4. 4. Dispositivo di illuminazione (4) secondo una gualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 3, in cui la guida di luce (28) e la piastra guida luce (48) sono fissate reciprocamente tra loro in corrispondenza di detta interfaccia (60).
  5. 5. Dispositivo di illuminazione (4) secondo una gualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la guida di luce (28) e la piastra guida luce (48) sono costampate tra loro in corrispondenza di detta interfaccia (60).
  6. 6. Dispositivo di illuminazione (4) secondo una gualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta interfaccia (60) presenta una geometria curvilinea, rispetto ad un piano di sezione (P) perpendicolare ad un asse di propagazione prevalente (S-S) della guida di luce (28).
  7. 7. Dispositivo di illuminazione (4) secondo una gualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta interfaccia (60) presenta una geometria cilindrica o ellittica o parabolica rispetto ad un piano di sezione (P) perpendicolare ad un asse di propagazione prevalente (S-S) della guida di luce (28).
  8. 8. Dispositivo di illuminazione (4) secondo una gualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta variazione di indice di rifrazione è definita da una riduzione di indice di rifrazione, in cui la guida di luce (28) presenta un indice di rifrazione maggiore rispetto all'indice di rifrazione della piastra guida luce (48).
  9. 9. Dispositivo di illuminazione (4) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti , in cui la sorgente luminosa (16) e/o la prima parete di ingresso luce (32) della guida di luce (28) comprendono un' ottica di collimazione (64) strutturata in modo da deviare i raggi di luce (20), entranti nella guida di luce (28), per soddisfare la condizione di riflessione interna totale in corrispondenza dell'interfaccia (60), detta ottica di collimazione (64) essendo conformata in modo da deviare i raggi di luce (20) in modo da incidere sulla interfaccia (60) secondo un angolo maggiore rispetto a detto angolo limite definito dall'interfaccia (60), detto angolo (d) essendo misurato rispetto ad una retta (N) perpendicolare all'interfaccia (60).
  10. 10. Dispositivo di illuminazione (4) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta parete di estrazione luce (36) comprende una pluralità di elementi di estrazione (44), quali prismi.
  11. 11. Dispositivo di illuminazione (4) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la piastra guida luce (48), in corrispondenza di una parete distale (68) opposta rispetto alla prima parete di ingresso luce (32), lungo un asse di propagazione prevalente (S-S) della guida di luce (28), comprende una superficie diffondente e/o riflettente (72) in modo da riflettere i raggi di luce (20) su di essa incidenti e da indirizzarli verso la seconda parete di uscita luce (56).
  12. 12. Dispositivo di illuminazione (4) secondo la rivendicazione il, in cui detta superficie diffondente e/o riflettente (72) comprende una superficie metallizzata riflettente e/o miero-ottiche conformate in modo da riflettere il raggio di luce (20) verso la seconda parete di uscita luce (56).
  13. 13. Dispositivo di illuminazione (4) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la sorgente luminosa (16) è un diodo ad emissione luminosa (LED).
  14. 14. Metodo di realizzazione di un dispositivo di illuminazione per veicoli (4) comprendente le fasi di: - prevedere un corpo contenitore (8) che delimita una sede di contenimento (12) che alloggia almeno una sorgente luminosa (16) strutturata in modo da emettere un fascio luminoso, comprendente una pluralità di raggi di luce, quando alimentata con energia elettrica prevedere un corpo lenticolare (24), disposto a chiusura della sede di contenimento (12) e adatto a essere attraversato da detto fascio luminoso, - prevedere una guida di luce (28) atta a propagare al proprio interno detto fascio luminoso, la quale che comprende una prima parete di ingresso luce (32) affacciata a detta sorgente luminosa (16) per ricevere detto fascio luminoso, una prima parete di uscita luce (40), e una parete di estrazione luce (36) atta a deviare detto fascio luminoso su essa incidente verso detta prima parete di uscita luce (40), - predisporre una piastra guida luce (48) associata alla guida di luce (28) e munita di una seconda parete di ingresso luce (52) affacciata a detta prima parete di uscita luce (40) della guida di luce (28) e di una seconda parete di uscita luce (56), detta piastra guida luce (48) essendo atta a propagare al proprio interno detto fascio luminoso verso detta seconda parete di uscita luce (56), il metodo essendo caratterizzato dal fatto di collegare di pezzo tra loro la prima parete di uscita luce (40) e la seconda parete di ingresso luce (52) in modo da individuare una interfaccia (60) che è strutturata in modo da presentare una variazione di indice di rifrazione, detta interfaccia (60) essendo atta a riflettere un raggio di luce (20) incidente su detta interfaccia (60) all'interno di detta guida di luce (28) con un angolo (d) maggiore rispetto ad un angolo limite definito da detta interfaccia (60), detto angolo (d) essendo misurato rispetto ad una retta (N) perpendicolare all'interfaccia (60), e dal fatto di conformare la parete di estrazione luce (36) della guida di luce (28) in modo da deviare il raggio luminoso su di essa incidente affinchè incida sulla interfaccia (60) secondo un angolo (d) minore dell'angolo limite affinchè possa attraversare 1'interfaccia (60) e penetrare all'interno di detta piastra guida luce (48), per essere convogliato al suo interno fino a raggiungere la seconda parete di uscita luce (56) della piastra guida luce (48).
  15. 15. Metodo secondo la rivendicazione 14, in cui la guida di luce (28) e la piastra guida luce (48) sono associate tra loro mediante co-stampaggio, senza soluzione di continuità tra la prima parete di uscita luce (40) della guida di luce (48) e la seconda parete di ingresso luce (52) della piastra guida luce (48).
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