ITUB20151170A1

ITUB20151170A1 - Struttura di protezione antiproiettile e corrispondente giubbotto antiproiettile

Info

Publication number: ITUB20151170A1
Application number: ITUB2015A001170A
Authority: IT
Inventors: Alberto Contri
Original assignee: Elet Ca S R L Con Socio Unico
Priority date: 2015-05-28
Filing date: 2015-05-28
Publication date: 2016-11-28
Also published as: EP3098560B1; US10473433B2; DK3098560T3; EP3098560A1; US20160349014A1

Description

DESCRIZIONE

Campo di applicazione

La presente invenzione fa riferimento ad una struttura di protezione antiproiettile.

Pi? specificatamente l'invenzione si riferisce ad una struttura di protezione antiproiettile comprendente almeno una base flessibile, in particolare in tessuto balistico, ed una struttura di rinforzo realizzata mediante almeno un pannello balistico associato alla base flessibile.

L'invenzione riguarda in particolare, ma non esclusivamente, una struttura di protezione atta a realizzare giubbotti antiproiettile in grado di garantire elevati livelli di protezione, in particolare superiori al livello Illa secondo la normativa statunitense NIJ, e la descrizione che segue ? fatta con riferimento a questo campo di applicazione con il solo scopo di semplificarne l'esposizione.

Arte nota

E? noto ottenere efficaci protezioni antiproiettile grazie a strutture realizzate mediante opportune combinazioni di fibre intrecciate in grado di assorbire e disperdere la forza di arresto e penetrazione dei proiettili attraverso la deformazione plastica (allungamento) delle fibre stesse.

Il numero di strati sovrapposti determina la capacit? di protezione della struttura nel suo complesso, classificata in classi di protezione NIJ (Stati Uniti) o SK (Germania), ad esempio.

Tali strutture sono generalmente realizzate da pi? strati di fibre intrecciate o tessute, in particolare fibre aramidiche, ed incollate su pellicole di polietilene, in una configurazione finale comunque flessibile. In genere, tali strutture sono realizzate in fibre ad alta tenacit?, quali ad esempio le fibre aramidiche.

La fibra aramidica presenta infatti una grande resistenza meccanica alla trazione, tanto che, a parit? di peso, ? 5 volte pi? resistente dell'acciaio; inoltre tale fibra aramidica presenta una elevata resistenza al calore e alla fiamma, cosa che lo rende particolarmente adatto ad essere utilizzato come fibra di rinforzo per la costruzione di attrezzature per gli sport estremi e di componenti usati in aeroplani, imbarcazioni e vetture da competizione, nonch? di elmetti militari e di alcuni capi antinfortunistici da lavoro.

Uno degli utilizzi pi? noti delle fibre ad alta tenacit? ? nei giubbotti antiproiettile: la sua elevata resistenza ? utilizzata per assorbire, tramite deformazione plastica, l'energia cinetica dei proiettili, riducendo al minimo gli effetti sull?utente che indossa il giubbotto, in particolare i cosiddetti traumi da punzonamento ed i conseguenti ematomi, lesioni interne o addirittura fratture localizzate, causate dal trasferimento al corpo dell?utente dell'energia assorbita dalle fibre, al netto di quella dispersa grazie alla deformazione plastica delle stesse.

Normalmente le strutture in fibra sono in grado di realizzare una efficace protezione contro proiettili da arma corta e limitatamente ad armi automatiche fino al calibro 7.65 oppure 9 Parabellum, corrispondenti alle pistole 357 e 44 Magnum e a velocit? fino a 500m/s circa. Questo corrisponde ad un livello di protezione Illa secondo la normativa statunitense NIJ.

Per la protezione contro proiettili di calibro superiore, ? noto aggiungere a queste strutture in fibra almeno un pannello balistico, semirigido o rigido, in grado di frammentare i proiettili pi? veloci (oltre 700m/s) in parti pi? piccole e pi? facilmente arrestabili dalla sottostante struttura in fibra, grazie alla diminuzione della loro energia (suddivisa nelle differenti parti frammentate). Si sottolinea che l'impatto di proiettili su tale pannello balistico pu? comunque provocare traumi da punzonamento.

In particolare, questi pannelli balistici possono essere realizzati in materiali metallici o pi? spesso nella cosiddetta ceramica balistica, ovvero un ossido di allumina ad alta resistenza in grado appunto di frammentare i proiettili, cos? da dividerli in schegge. Per questo motivo, tali pannelli balistici sono realizzati con spessori abbastanza importanti ed in particolare con spessori tra 5 e 12 mm, preferibilmente tra 7 e 10 mm.

Una struttura di protezione antiproiettile per calibri superiori al 357 e 44 Magnum ovvero superiori al livello Illa della normativa statunitense NIJ realizzata secondo la tecnica nota ? illustrata schematicamente in Figura 1, complessivamente indicata con 10. Una struttura 10 di protezione antiproiettile pu? essere ad esempio utilizzata per il blindaggio di veicoli e di carri armati.

La struttura 10 di protezione antiproiettile, nel caso illustrato a titolo puramente esemplificativo, ha una forma sostanzialmente rettangolare e comprende una base in fibra 11, realizzata ad esempio mediante fibre ad alta tenacit?, ad esempio intrecciate, indicate anche come tessuto balistico.

Tale struttura 10 di protezione antiproiettile comprende inoltre una pluralit? di pannelli balistici 12, associati alla base in fibra 11, ad esempio mediante incollaggio. In particolare, i pannelli balistici 12 possono essere realizzati in ceramica balistica.

Come illustrato in figura, i pannelli balistici 12 possono essere opportunamente distanziati in modo da definire, tra due pannelli contigui, almeno una porzione 13 della base in fibra 11 libera dagli stessi e consentire quindi un ripiegamento della struttura 10 di protezione antiproiettile, in corrispondenza di linee di piegamento indicate con 14.

La struttura 10 di protezione antiproiettile illustrata in Figura 1 ? cos? in grado di rivestire un oggetto di forma prismatica, in particolare a base quadrata essendo i pannelli balistici 12 illustrati in figura di uguali dimensioni.

E? ovviamente possibile realizzare la struttura 10 di protezione antiproiettile con pannelli balistici 12 di dimensioni differenti, in particolare adatti a seguire le forme dell?oggetto da rivestire e proteggere, il pi? uniformemente possibile. Questo complica la protezione di superfici non regolari e la rende praticamente impossibile nel caso di forme arrotondate, come ad esempio torrette cilindriche, imponendo di fatto forme squadrate e spigolose. Inoltre le porzioni 13 prive dei pannelli balistici 12 risultano essere meno protette, in particolare penetrabili da proiettili di calibro superiore ai 357 e 44 Magnum ovvero superiori al livello Illa della normativa statunitense NIJ.

In tali porzioni 13, infatti, la protezione antiproiettile ? garantita solo dalla base in fibra 1 1.

Questo problema ? ancor pi? significativo nel caso di protezioni personali, indossabili da un utente, come una veste o giubbotto antiproiettile, in particolare adatte ad una efficace protezione antiproiettile per calibri superiori al 357 e 44 Magnum ovvero superiori al livello fila della normativa statunitense NIJ.

Il giubbotto antiproiettile ? un indumento, generalmente con taglio a gilet o casacca, usato da eserciti e forze dell'ordine, che serve a proteggere chi lo indossa da colpi di arma da fuoco o schegge da frammentazione di esplosivi (in questo caso, essendo pi? comunemente indicato come "flak jacket"), fermando il proiettile o le schegge al suo interno. Questo tipo di indumento ? utilizzato anche da guardie giurate, ad esempio in servizio presso le banche o per il trasporto valori.

Generalmente, un giubbotto antiproiettile ? realizzato da un contenitore esterno, opportunamente in tessuto balistico, e uno o pi? pannelli balistici interni, ad esempio in ceramica balistica.

Tali pannelli balistici sono in particolare utilizzati come scudi e sono quindi normalmente posizionati davanti al petto, al torace della persona e nella parte dietro sulla schiena e, in alcuni casi, nella parte bassa, sul punto vita dei fianchi laterali, a destra e a sinistra, cos? da garantire una protezione agli organi vitali dell?utente che indossa il giubbotto.

Un esempio di giubbotto antiproiettile ? illustrato schematicamente nelle Figure 2A, 2B e 2C nelle sue viste frontale, dall?alto e secondo la sezione A-A, rispettivamente, complessivamente indicato con 15.

Il giubbotto antiproiettile 15 comprende una porzione in tessuto balistico 16, in particolare realizzata mediante fibre ad alta tenacit?, ad esempio intrecciate, comunemente inserita in una fodera contenitrice 17.

Il giubbotto antiproiettile 15 illustrato nelle Figure 2A-2C ? del tipo adatto a realizzare una protezione antiproiettile per calibri superiori al 357 e 44 Magnum ovvero superiori al livello Illa della normativa statunitense NIJ e comprende quindi almeno un pannello balistico 18 associato alla porzione in tessuto balistico 16, ad esempio mediante incollaggio, e posizionato in corrispondenza del torace di un utente che indossa il giubbotto. E? altres? possibile prevedere che la fodera contenitrice 17 sia dotata di una opportuna tasca per l?inserimento del pannello balistico 18.

E? possibile dotare il giubbotto antiproiettile 15 anche di ulteriori pannelli balistici 19A e 19B, aventi dimensioni inferiori rispetto al pannello balistico 18 e posizionati simmetricamente ai lati di tale pannello balistico 18 in corrispondenza dei fianchi laterali del giubbotto, sul punto vita dell?utente che lo indossa. Anche i pannelli balistici 19A e 19B possono essere associati alla porzione in tessuto balistico 16 per incollaggio o inseriti in apposite tasche della fodera contenitrice 17.

E? inoltre possibile realizzare il giubbotto antiproiettile 15 in modo da avere un pannello balistico posizionato anche in corrispondenza della schiena dell?utente che lo indossa, con dimensioni analoghe al pannello balistico 18, nonch? prevedere ulteriori pannelli balistici, in particolare di dimensioni ancora inferiori ai pannelli balistici 19A e 19B, ad esempio in corrispondenza della vita dell?utente che indossa il giubbotto (non illustrati in figura).

Naturalmente questi pannelli balistici sono di ostacolo alla dinamica di un corpo umano in movimento, limitando la libert? di chi indossa il giubbotto antiproiettile 15. L?utente che indossa il giubbotto antiproiettile 15 ? ad esempio impedito in movimenti del busto, o anche in movimenti laterali, in avanti o indietro.

Un altro inconveniente introdotto dai pannelli balistici ? inoltre inerente al peso che il giubbotto antiproiettile 15 viene a raggiungere, che risulta essere un fattore molto vincolante nella scelta della protezione pi? adatta alle missioni da svolgere. Un giubbotto antiproiettile 15 in grado di garantire una protezione antiproiettile per il livello IV della normativa statunitense NI J pu? pesare fino a 1 Okg.

Le soluzioni note, pur vantaggiosa sotto vari aspetti, presentano quindi diversi inconvenienti tra i quali la difficolt? di adattare le strutture di protezione antiproiettile per calibri superiori al 357 e 44 Magnum ovvero superiori al livello Illa della normativa statunitense NIJ a superfici non pianeggianti. Inoltre, nel caso di indumenti per la protezione antiproiettile di umani, l?utilizzo di pannelli balistici di rinforzo introduce negli indumenti una estrema rigidezza e un peso addizionale che limitano il confort di chi li indossa, oltre a garantire una efficace protezione solo per una superficie sostanzialmente limitata alle zone degli organi vitali, come per esempio il cuore, grazie ad almeno un pannello balistico posizionato in corrispondenza del petto dell?utente che indossa il giubbotto.

Il problema tecnico della presente invenzione ? quello di escogitare una struttura di protezione antiproiettile avente un grado di flessibilit? sufficiente per garantire una copertura estesa anche di superfici non regolari, come nel caso di un giubbotto antiproiettile da indossare, al contempo aumentando il livello di protezione fino a raggiungere i calibri superiori al 357 e 44 Magnum, quali gli AK47 e gli M2AP, ovvero superiore al livello Illa della normativa statunitense NIJ, cos? da superare le limitazioni e gli inconvenienti che tuttora affliggono le strutture realizzate secondo l'arte nota.

Sommario deH?invenzione

L'idea di soluzione che sta alla base della presente invenzione ? quella di utilizzare come struttura di rinforzo di una porzione in tessuto un pannello balistico finemente suddiviso in una pluralit? di elementi contigui e strutturalmente indipendenti, in modo da garantire una sufficiente flessibilit? alla struttura cos? ottenuta.

Sulla base di tale idea di soluzione il problema tecnico ? risolto da una struttura di protezione antiproiettile comprendente almeno una base flessibile ed una struttura di rinforzo realizzata mediante almeno un pannello balistico associato alla base flessibile, in cui il pannello balistico ? finemente suddiviso in una pluralit? di componenti elementari singolarmente associati alla base flessibile, strutturalmente indipendenti tra loro e non vincolati gli uni agli altri, in modo da garantire una flessibilit? alla struttura nel suo complesso.

Pi? in particolare, l?invenzione comprende le seguenti caratteristiche supplementari e facoltative, prese singolarmente o all?occorrenza in combinazione.

Secondo un altro aspetto dell?invenzione, i componenti elementari possono essere associati alla base flessibile in corrispondenza di almeno una loro superficie di massima estensione.

Ulteriormente, secondo un altro aspetto ancora dell?invenzione, i componenti elementari possono avere ciascuno un?estensione superficiale inferiore ad una estensione superficiale del pannello balistico, preferibilmente pari a meno del 20% dell?estensione superficiale di tale pannello balistico, e ancor pi? preferibilmente pari a meno del 2% dell?estensione superficiale di tale pannello balistico.

Secondo un altro aspetto dell?invenzione, i componenti elementari possono essere in un numero sufficiente a realizzare una copertura sostanzialmente completa di un?area da proteggere mediante il pannello balistico.

Tale struttura di protezione antiproiettile pu? in particolare rivestire superfici o strutture con andamento irregolare.

Secondo un altro aspetto dell?invenzione, ? componenti elementari possono essere realizzati in un materiale sinterizzato scelto tra ossido di allumina o carburi, quali carburi di silicio o boro, per nominarne alcuni.

Inoltre, i componenti elementari possono avere forma poligonale, preferibilmente esagonale. Tali componenti elementari esagonali possono in particolare avere lati di lunghezza compresa tra 10mm e 50mm, preferibilmente pari a 20mm oppure a 30mm.

Secondo un altro aspetto deirinvenzione, la struttura di protezione antiproiettile pu? comprendere almeno un film termoplastico per l?associazione dei componenti elementari alla base flessibile mediante incollaggio.

Ulteriormente, la base flessibile pu? essere realizzata in tessuto balistico, a sua volta comprendente fibre scelte tra fibre ad alta tenacit? e polietilene ad alto peso molecolare.

Il problema ? altres? risolto da un giubbotto antiproiettile comprendente una base flessibile ed una struttura di rinforzo realizzata mediante un pannello balistico associato alla base flessibile che formano una struttura di protezione antiproiettile come sopra definita.

Secondo un altro aspetto dell?invenzione, i componenti elementari possono avere forma esagonale e il pannello balistico pu? ricoprire un?area di proteggere in modo uniforme e senza porzioni prive di tali componenti elementari.

Secondo un altro aspetto dell?invenzione, l?area da proteggere pu? corrispondere sostanzialmente all?intera estensione del giubbotto antiproiettile cos? da realizzare uno scudo totale per un utente che lo indossa con minimi impedimenti al movimento.

Infine, il giubbotto antiproiettile pu? comprendere una fodera contenitrice dotata di opportune tasche e agganci esterni, eventualmente per l?alloggiamento del pannello balistico.

Le caratteristiche ed i vantaggi della struttura di protezione antiproiettile e del giubbotto antiproiettile secondo l?invenzione risulteranno dalla descrizione, fatta qui di seguito, di un suo esempio di realizzazione dato a titolo indicativo e non limitativo con riferimento ai disegni allegati.

Breve descrizione dei disegni

In tali disegni:

la Figura 1 mostra schematicamente una struttura di protezione antiproiettile realizzata secondo la tecnica nota;

la Figura 2A mostra schematicamente una vista frontale di un giubbotto antiproiettile realizzato secondo la tecnica nota;

la Figura 2B mostra schematicamente una vista dall?alto di un giubbotto antiproiettile realizzato secondo la tecnica nota;

la Figura 2C mostra schematicamente una vista in sezione di un giubbotto antiproiettile realizzato secondo la tecnica nota;

le Figure 3 e 3A mostrano schematicamente una struttura di protezione antiproiettile realizzata secondo la presente invenzione, in una sua vista frontale e in un ingrandimento di un particolare, r ispettivame nte ;

le Figure 4 e 4A mostrano schematicamente una variante di realizzazione della struttura di protezione antiproiettile secondo la presente invenzione, in una sua vista frontale e in un ingrandimento di un particolare, rispettivamente;

la Figura 5A mostra schematicamente una vista frontale di un giubbotto antiproiettile realizzato secondo la presente invenzione;

la Figura 5B mostra schematicamente una vista dall?alto di un giubbotto antiproiettile realizzato secondo la presente invenzione; e la Figura 5C mostra schematicamente una vista in sezione di un giubbotto antiproiettile realizzato secondo la presente invenzione.

Descrizione dettagliata

Con riferimento a tali figure, si descrive una struttura di protezione antiproiettile, illustrata schematicamente in Figura 3 e complessivamente indicata con 20. La struttura 20 di protezione antiproiettile ? in particolare del tipo adatto a garantire una efficace protezione antiproiettile per calibri superiori al 357 e 44 Magnum ovvero superiori al livello Illa della normativa statunitense NIJ.

E' opportuno notare che le figure rappresentano viste schematiche e non sono disegnate in scala, ma sono invece disegnate in modo da enfatizzare le caratteristiche importanti dell?invenzione. Inoltre, in tali figure, anche i diversi componenti sono rappresentati in modo schematico, la loro forma potendo variare a seconda dell?applicazione desiderata.

La struttura 20 di protezione antiproiettile comprende una porzione in tessuto 21, in particolare realizzata mediante fibre ad alta tenacit?, ad esempio intrecciate, ovvero in tessuto balistico. La porzione in tessuto balistico 21 ? sostanzialmente una base flessibile della struttura 20 di protezione antiproiettile. In alternativa, il tessuto balistico pu? comprendere polietilene ad alto peso molecolare.

Per garantire una protezione antiproiettile per calibri superiori al 357 e 44 Magnum ovvero superiori al livello Illa della normativa statunitense NIJ, la struttura 20 di protezione antiproiettile ? inoltre dotata di un pannello bal?stico 22, associato alla porzione in tessuto balistico 21, ad esempio mediante incollaggio o mediante la predisposizione di una fodera contenitrice e di opportune tasche in essa realizzate. Il pannello balistico 22 realizza cos? una struttura di rinforzo della base flessibile della struttura 20 di protezione antiproiettile.

Opportunamente secondo la presente invenzione, il pannello balistico 22 ? finemente suddiviso in una pluralit? di componenti elementari 23 aventi un?estensione superficiale inferiore a quella del pannello balistico 22, in particolare pari a meno del 20% dell?estensione superficiale di tale pannello balistico 22. In particolare, i componenti elementari 23 sono in un numero sufficiente a realizzare una copertura di un?area da proteggere AP.

Inoltre, i componenti elementari 23 sono opportunamente realizzati in modo da essere strutturalmente indipendenti e singolarmente associati alla porzione in tessuto balistico 2 1 in modo da essere contigui e realizzare cos? un pannello balistico 22 finemente suddiviso in tali componenti elementari 23. Si sottolinea che i componenti elementari 23 sono opportunamente strutturati in modo da ridurre al minimo, al limite annullare, le porzioni dell?area di proteggere AP che vengono lasciate scoperte, ossia prive di componenti elementari 23.

Inoltre, opportunamente secondo la presente invenzione, i componenti elementari 23 sono associati alla porzione in tessuto balistico 21 in corrispondenza delle loro facce di maggior estensione, mentre i lati, indicati ad esempio con 23s in Figura 3A, sono sostanzialmente privi di mezzi di trattenimento ai componenti elementari adiacenti. Questo consente un movimento di tali componenti elementari 23 in un piano Z ortogonale al piano definito dal pannello balistico 22, in pratica ortogonale al foglio su cui ? illustrata la struttura 20 di protezione antiproiettile.

E? possibile equiparare i componenti elementari 23 in cui ? finemente suddiviso il pannello balistico 22 a delle piastrelle; tali componenti elementari 23, infatti, rivestono l?area di proteggere AP come normali piastrelle edilizie rivestirebbero un pavimento o un muro. Nel caso della struttura 20 di protezione antiproiettile, tale pavimento o muro ? in realt? un substrato flessibile, realizzato dalla porzione in tessuto balistico 21, e i componenti elementari 23 in guisa di piastrelle sono in grado di seguirne le eventuali deformazioni, ad esempio nel caso in cui si vogliano realizzare rivestimenti antiproiettile di superfici non regolari.

In tal modo, il pannello balistico 22 finemente suddiviso nei componenti elementari 23 ed associato alla porzione in tessuto balistico 21, e quindi la struttura 20 di protezione antiproiettile cos? formata, risulta essere una struttura flessibile. In tal modo, la struttura 20 di protezione antiproiettile pu? essere utilizzata per rivestire superfici o strutture con andamento irregolare.

Tali componenti elementari 23 sono realizzati in un materiale sinterizzato, quale l?ossido di allumina (ceramica balistica) o carburi, quali carburi di silicio o boro, materiali normalmente usati nella protezione antiproiettili di veicoli.

In una forma preferita di realizzazione, i componenti elementari 23 sono incollati con film termoplastici su tessuti di fibra ad alta tenacit? o di polietilene ad alto peso molecolare. In tal modo, la struttura 20 di protezione antiproiettile comprende almeno un film termoplastico per l?associazione dei componenti elementari 23 alla base flessibile 2 1 mediante incollaggio

Si ottiene in tal modo un assieme, formato dai componenti elementari 23 ceramici e dalla porzione in tessuto balistico 21, compatto ma flessibile, in particolare in grado di coprire e quindi proteggere una superficie estesa per tutta Fare a del giubbotto e di gran lunga superiore agli attuali standard.

La struttura 20 di protezione antiproiettile secondo la presente invenzione ? cos? in grado di realizzare una efficace protezione antiproiettile per calibri superiori al 357 e 44 Magnum ovvero superiori al livello Illa della normativa statunitense NIJ; in particolare, come visto in relazione alla tecnica nota, il proiettile nell?impatto ? ridotto in schegge grazie all?estrema durezza dei componenti elementari 23 che formano il pannello balistico 22, tali schegge e quindi l?energia del proiettile essendo quindi assorbite dall?assieme del pannello balistico 22 e della porzione in tessuto balistico 21, quest?ultima garantendo anche il desiderato trattenimento delle schegge stesse.

Nella forma di realizzazione illustrata a titolo indicativo nelle Figure 3 e 3 A, i componenti elementari 23 hanno forma sostanzialmente rettangolare, e preferibilmente quadrata di lato 23s, ed hanno una estensione superficiale pari a meno del 2%, in particolare pari a circa 1% dell?estensione superficiale del pannello balistico 22.

Come descritto, i componenti elementari 23 quadrati sono associati, ad esempio incollati, alla porzione in tessuto balistico 21 in corrispondenza delle loro superfici di maggior estensione, ma non gli uni agli altri, in particolare in corrispondenza dei loro spigoli o lati 23s.

E? quindi immediatamente evidente che la struttura 20 di protezione antiproiettile illustrata in Figura 3 pu? essere facilmente piegata in corrispondenza di linee di piegamento verticali 24a o orizzontali 24b, utilizzando il riferimento locale della figura. Le direzioni verticale e orizzontale corrispondono infatti alle direzioni definite dai lati 23s dei componenti elementari 23 e quindi anche alle loro possibili inclinazioni gli uni rispetto agli altri, ovvero ai due gradi di libert? di tali componenti elementari 23 quadrati.

La struttura 20 di protezione antiproiettile cos? ottenuta consente il rivestimento anche di strutture dotate di angoli, senza la necessit? di prevedere la presenza di porzioni prive del rinforzo dato dal pannello balistico 22, e quindi con un grado di protezione inferiore perch? dato dalla sola porzione in tessuto balistico 21, come accadeva per le soluzioni note.

In una forma preferita di realizzazione, schematicamente illustrata nelle Figure 4 e 4A, il pannello balistico 22 ? finemente suddiviso in una pluralit? di componenti elementari 23 di forma esagonale, di lato 23s ed hanno una estensione superficiale pari a meno del 2%, in particolare pari a circa 0,8% dell?estensione superficiale del pannello balistico 22.

Anche in tal caso, i componenti elementari 23 esagonali sono associati, ad esempio incollati, alla porzione in tessuto balistico 21 in corrispondenza delle loro superfici di maggior estensione, ma non gli uni agli altri, in particolare in corrispondenza dei loro spigoli o lati 23s.

Opportunamente, questa variante di realizzazione del pannello balistico 22 finemente suddiviso in componenti elementari 23 esagonali introduce due ulteriori gradi di libert? nel movimento di tali componenti (rispetto a quelli di forma quadrata) e quindi della porzione in tessuto balistico 2 1 a cui sono associati.

Si sottolinea che anche in tal caso si ottiene una struttura 20 di protezione antiproiettile che pu? essere facilmente piegata in corrispondenza di linee di piegamento sostanzialmente verticali o orizzontali, utilizzando il riferimento locale della figura (dove ? indicata solo una linea di piegamento verticale 2 4 a). Opportunamente, la struttura 20 di protezione antiproiettile secondo questa forma preferita di realizzazione ? inoltre in grado di piegarsi secondo linee di piegamento sostanzialmente oblique, come la linea 24c indicata in Figura 4.

E' quindi evidente che la struttura 20 di protezione antiproiettile secondo questa forma preferita di realizzazione consente il rivestimento anche di superfici o strutture con andamento fortemente irregolare, che pu? essere seguito in diverse direzioni grazie airinclinazione relativa del componenti elementari 23 esagonali.

In una forma di realizzazione particolarmente preferita si utilizzano componenti elementari 23 esagonali con lati 23s di lunghezza compresa tra 10mm e 50mm, preferibilmente pari a 20mm oppure a 30mm, normalmente indicati come aventi dimensione chiave 20 o chiave 30, rispettivamente.

Opportunamente, ? possibile utilizzare componenti elementari 23 di forma esagonale per realizzare un giubbotto antiproiettile adatto a garantire una protezione antiproiettile per calibri superiori al 357 e 44 Magnum ovvero superiori al livello Illa della normativa statunitense NIJ quasi sulla sua intera superf?cie, con un elevato grado di vestibilit? da parte dell?utente che lo indossa. Una vista frontale di tale giubbotto antiproiettile ? schematicamente illustrata in Figura 5A, complessivamente indicato con 25. Ulteriori viste dall?alto e in sezione secondo la linee AA sono invece illustrate nelle Figure 5B e 5C, rispettivamente. Tale giubbotto antiproiettile ? nella forma sostanzialmente di un gilet. E? ovviamente possibile prevedere una forma diversa, ma parimenti indossabile da un utente.

Come visto in relazione alla tecnica nota, il giubbotto antiproiettile 25 comprende una porzione in tessuto balistico 26, in particolare realizzata mediante fibre ad alta tenacit?, ad esempio intrecciate, eventualmente inserita in una fodera contenitrice 27.

Per garantire una protezione antiproiettile per calibri superiori al 357 e 44 Magnum ovvero superiori al livello II la della normativa statunitense NIJ, il giubbotto antiproiettile 25 comprende almeno una struttura di rinforzo, in particolare un pannello balistico 28 associato alla porzione in tessuto balistico 26.

Opportunamente, il pannello balistico 28 ? finemente suddiviso in una pluralit? di componenti elementari 23 aventi un?estensione superficiale inferiore a quella del pannello balistico 28, in particolare pari a meno del 20% dell?estensione superficiale di tale pannello balistico 28. Pi? in particolare, i componenti elementari 23 sono in un numero sufficiente a realizzare una copertura di un?area da proteggere AP.

In tal caso, l?area di proteggere AP risulta corrispondere sostanzialmente all?intera estensione del giubbotto antiproiettile 25, cos? da garantire una protezione antiproiettile di grado elevato, in particolare per calibri superiori al 357 e 44 Magnum ovvero superiori al livello Illa della normativa statunitense NIJ, pressoch? totale dell?utente che lo indossa.

Come indicato in figura, il pannello balistico 28 viene quindi realizzato in modo da rivestire quasi tutto il torace, i fianchi laterali e anche la schiena (non mostrata) dell?utente che indossa il giubbotto antiproiettile 25, seguendo la forma anche delle porzioni ascellari, sottogola e delle spalle. Tale pannello balistico 28 risulta di fatto uno scudo totale per l?utente che indossa il giubbotto antiproiettile 25.

In altre parole, vantaggiosamente secondo la presente invenzione, il giubbotto antiproiettile 25 dotato di un pannello balistico 28 realizzato mediante una pluralit? di componenti elementari 23, in particolare di forma esagonale, risulta essere flessibile e adatto ad essere indossato in qualsiasi circostanza, garantendo una sufficiente libert? di movimento in ogni direzione all?utente che lo indossa.

Si sottolinea che la forma esagonale dei componenti elementari 23 in cui ? finemente suddiviso il pannello balistico 22 consente il massimo grado di libert? per il giubbotto antiproiettile 25 che comprende la porzione in tessuto balistico 26 ed il pannello balistico 22 cos? realizzato, in particolare assicurando il corretto rivestimento del corpo dell?utente che lo indossa, minimizzandone al contempo gli impedimenti al movimento.

Si sottolinea altres? che, opportunamente, il giubbotto antiproiettile 25 secondo la presente invenzione pu? essere dotato della fodera contenitrice 27 cos? da realizzare opportune tasche e agganci esterni, oltre a consentirne una personalizzazione a seconda delle applicazioni, ad esempio a seconda del corpo militare o dell 'istituto di vigilanza che andr? ad utilizzarlo.

Il giubbotto antiproiettile 25 potrebbe anche comprendere una porzione di protezione inferiore (non illustrata), a guisa ad esempio di una striscia dotata sempre di componenti elementari di rinforzo in grado di passare tra le gambe dell?utente che lo indossa.

In conclusione, la struttura di protezione antiproiettile secondo l'invenzione consente di realizzare una efficace protezione antiproiettile per calibri superiori al 357 e 44 Magnum ovvero superiori al livello fila della normativa statunitense NIJ in una struttura finale sufficientemente flessibile per riuscire a rivestire anche superfici non regolari.

Ad esempio, ? possibile immaginare che una struttura di protezione antiproiettile del tipo illustrato possa ricoprire il cofano di un veicolo quale una Jeep? e non solo le sue fiancate come avviene nelle soluzioni note.

La struttura di protezione antiproiettile secondo la presente invenzione consente vantaggiosamente di aumentare il livello di protezione fino a raggiungere i calibri quali gli AK47 e gli M2AP; ? possibile inoltre, aumentando gli spessori sia della porzione in tessuto balistico sia dei componenti elementari in cui ? finemente suddiviso il pannello balistico arrivare a calibri pi? importanti, quali anche il fucile Dragunov o SVD (acronimo dal russo: ?Snayperskaya Vintovka Dragunova?).

Ulteriormente, si sottolinea che l?utilizzo dei componenti elementari per formare il pannello balistico di una tale struttura consente di ridurre al minimo, al limite annullare, le porzioni dell?area di proteggere che vengono lasciate scoperte, ossia prive di componenti elementari di rinforzo, pur garantendo la flessibilit? e quindi la possibilit? di piegare la struttura fingile ottenuta.

Inoltre, grazie aU?utilizzo di un pannello balistico ? finemente suddiviso in una pluralit? di componenti elementari o piastrelle opportunamente vincolate solo in corrispondenza di loro superfici di massima estensione e non in corrispondenza degli spigoli o lati, ? possibile realizzare un giubbotto antiproiettile che resta flessibile, ma garantisce una protezione antiproiettile per calibri superiori al 357 e 44 Magnum ovvero superiori al livello fila della normativa statunitense NIJ, la porzione flessibile in tessuto balistico essendo integrata con questi componenti elementari in ceramica balistica.

Opportunamente, il giubbotto antiproiettile secondo la presente invenzione ? in grado di proteggere superfici pi? estese (in particolare diverse parti del corpo) rispetto alle soluzioni note, mantenendo la flessibilit? del giubbetto nel suo complesso e quindi un maggior conforto per chi lo indossa.

Infatti, l?utente che indossa di un tale giubbotto antiproiettile non risulta impedito nei suoi movimenti, nonostante la massimizzazione dell?area d proteggere fino a corrispondere sostanzialmente all?intera estensione del giubbotto stesso.

Ovviamente alla struttura di protezione antiproiettile ed al giubbotto antiproiettile sopra descritti un tecnico del ramo, allo scopo di soddisfare esigenze contingenti e specifiche, potr? apportare numerose modifiche e varianti, tutte comprese nell'ambito di protezione dell?invenzione quale definito dalle seguenti rivendicazioni.

Ad esempio, ? possibile prevedere componenti elementari aventi forma diversa rispetto a quelle illustrate, quale una forma circolare o ovale. La struttura di protezione antiproiettile stessa potrebbe avere forme diverse da quella rettangolare illustrata e potrebbe comprendere pi? porzioni, ciascuna dotata di un pannello balistico suddiviso in una pluralit? di componenti elementari.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Struttura di protezione antiproiettile (20) comprendente almeno una base flessibile (21) ed una struttura di rinforzo realizzata mediante almeno un pannello balistico (22) associato a detta base flessibile (21), in cui detto pannello balistico (22) ? finemente suddiviso in una pluralit? di componenti elementari (23), singolarmente associati a detta base flessibile (21), strutturalmente indipendenti tra loro e non vincolati gli uni agli altri, in modo da garantire una flessibilit? a detta struttura (20) nel suo complesso.
2. Struttura di protezione antiproiettile (20) secondo la rivendicazione 1, in cui detti componenti elementari (23) sono associati a detta base flessibile (21) in corrispondenza di almeno una loro superficie di massima estensione.
3. Struttura di protezione antiproiettile (20) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detti componenti elementari (23) hanno ciascuno un?estensione superficiale inferiore ad una estensione superficiale di detto pannello balistico (22), preferibilmente pari a meno del 20% di detta estensione superficiale di detto pannello balistico (22) e ancor pi? preferibilmente pari a meno del 2% di detta estensione superficiale di detto pannello balistico (22).
4. Struttura di protezione antiproiettile (20) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti componenti elementari (23) sono in un numero sufficiente a realizzare una copertura sostanzialmente completa di un?area da proteggere (AP) mediante detto pannello balistico (22).
5. Struttura di protezione antiproiettile (20) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, atta a rivestire superfici o strutture con andamento irregolare.
6. Struttura di protezione antiproiettile (20) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti componenti elementari (23) sono realizzati in un materiale sinterizzato scelto tra ossido di allumina o carburi, quali carburi di silicio o boro, per nominarne alcuni.
7. Struttura di protezione antiproiettile (20) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti componenti elementari (23) hanno forma poligonale, preferibilmente esagonale.
8. Struttura di protezione antiproiettile (20) secondo la rivendicazione 7, in cui detti componenti elementari (23) esagonali hanno lati (23s) di lunghezza compresa tra 10mm e 50mm, preferibilmente pari a 20mm oppure a 30mm.
9. Struttura di protezione antiproiettile (20) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente almeno un film termoplastico per l?associazione di detti componenti elementari (23) a detta base flessibile (21) mediante incollaggio.
10. Struttura di protezione antiproiettile (20) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta base flessibile (21) ? realizzata in tessuto balistico, a sua volta comprendente fibre scelte tra fibre ad alta tenacit? e polietilene ad alto peso molecolare,
11. Giubbotto antiproiettile (25) comprendente una base flessibile (26) ed una struttura di rinforzo realizzata mediante un pannello balistico (28) associato a detta base flessibile (26) che formano una struttura di protezione antiproiettile (20) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti.
12. Giubbotto antiproiettile (25) secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che detti componenti elementari (23) hanno forma esagonale e dal fatto che detto pannello balistico (22) ricopre un?area di proteggere (AP) in modo uniforme e senza porzioni prive di detti componenti elementari (23).
13. Giubbotto antiproiettile (25) secondo la rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che detta area da proteggere (AP) corrisponde sostanzialmente aH?intera estensione di detto giubbotto antiproiettile (25) cos? da realizzare uno scudo totale per un utente che lo indossa con minimi impedimenti al movimento.
14. Giubbotto antiproiettile (25) secondo una delle rivendicazioni da 11 a 13, caratterizzato dal fatto di comprendere una fodera contenitrice (27) dotata di opportune tasche e agganci esterni, eventualmente per l?alloggiamento di detto pannello balistico (22).