“Macchina da taglio e
dispositivi integrati di movimentazione†.
* ;;DESCRIZIONE ;La presente invenzione riguarda una macchina da taglio e dispositivi integrati di movimentazione del materiale in lavorazione. In particolare, l’invenzione riguarda anche un vantaggioso dispositivo di taglio per una machina utensile atto ad essere montato sulla struttura di supporto mandrino per una macchina utensile e che integra mezzi di movimentazione del materiale. Inoltre, l’invenzione riguarda anche un vantaggioso dispositivo di protezione per disco da taglio atto ad essere montato su un mandrino da taglio di una macchina utensile per la lavorazione ed il taglio di materiali e che ha integrati sistemi di movimentazione del materiale. ;L’invenzione riguarda anche una testa da taglio per un mandrino da taglio comprendente un attacco portautensili sul quale à ̈ montato il disco di taglio e sul quale à ̈ fissato anche un dispositivo di protezione. ;Inoltre, l’invenzione riguarda pure un mandrino da taglio di una macchina utensile per la lavorazione ed il taglio dei materiali comprendente un motore mandrino provvisto di un supporto fisso sul quale à ̈ applicabile un dispositivo di protezione, nonché una macchina per la lavorazione dei materiali comprendente un mandrino di taglio sul quale à ̈ montato un dispositivo di protezione. ;Nel prosieguo dell’invenzione ci si riferirà al taglio delle lastre di materiale lapideo naturale ed agglomerato, ceramici e vetrosi senza che questo abbia però un intendimento limitativo. La lavorazione di altri materiali può essere ugualmente eseguita da una macchina comprendente i principi della presente invenzione. ;Per il taglio dei materiali sopra indicati si impiega un disco di taglio idoneo, ad esempio un disco di taglio diamantato che necessariamente deve essere provvisto di un’adeguata protezione al fine di impedire che l’operatore entri in contatto con il disco di taglio rotante e possa quindi ferirsi, che eventuali settori diamantati che si distaccano dal disco di taglio possano proiettarsi all’esterno dell’area di lavoro, generando condizioni di mancanza di sicurezza per gli addetti ai lavori, e per contenere il fluido di taglio evitando che venga schizzato anche fuori dell’area di lavoro e convogliato sul disco di taglio stesso. ;A tale scopo sono previsti dei carter o delle cuffie di protezione che ricoprono la parte di disco non operativa, ossia la parte di disco non in conttato con il materiale da tagliare e quindi sostanzialmente la metà superiore del disco. ;Inoltre quando si deve tagliare una lastra per ottenere mattonelle, filagne o qualsiasi altro semilavorato per arredo interno od urbano si devono in genere effettuare una serie di tagli longitudinali, trasversali od obliqui per la realizzazione dei quali non à ̈ possibile procedere direttamente, dopo aver effettuato la prima serie di tagli, senza prima distanziare i pezzi in lavorazione per poter eseguire i tagli successivi senza danneggiare i pezzi adiacenti. ;Quest’operazione di distanziamento delle filagne può essere eseguita manualmente richiedendo però l’intervento di un tecnico, per cui si allunga sensibilmente il tempo di lavorazione, e inoltre à ̈ causa anche di frequenti errori di posizionamenti o di allineamento nell’esecuzione dei tagli. Inoltre, si incrementa il costo del prodotto finale considerando l’elevato costo unitario di un tecnico specializzato. ;Per ridurre il costo e velocizzare la lavorazione si à ̈ pensato di automatizzare le operazioni manuali descritte sopra realizzando dei manipolatori automatici. ;Esistono perciò delle macchine alle quali sono associati dei manipolatori per il prelievo e la manipolazione dei pezzi di materiale tagliato. ;Ad esempio, per le macchine aventi una struttura a portale, ossia comprendenti due strutture di supporto disposte longitudinalmente tra le quali si estende trasversalmente e scorrevolmente una traversa portamandrino sulla quale à ̈ montato scorrevolmente un carro portacannotto sul quale a sua volta à ̈ mobile verticalmente un cannotto portamandrino portante all’estremità inferiore un mandrino di taglio, à ̈ possibile prevedere una seconda traversa, analoga alla traversa portamandrino, sulla quale scorre un prelevatore a ventosa. Il manipolatore prevede, oltre alla traversa portaprelevatore, un carrello che scorre lungo la traversa sulla quale scorre verticalmente il prelevatore a ventosa vero e proprio. ;In alternativa, il manipolatore a ventosa può essere applicato direttamente al carro portacannotto. In questo caso il manipolatore prevede una struttura che si estende dal cannotto portamandrino e che à ̈ mobile verticalmente rispetto al cannotto all’estremità inferiore del quale à ̈ fissato il prelevatore a ventosa. ;Un’altra soluzione prevede che il prelevatore a ventosa si estenda dalla testa di taglio in posizione esterna e sia provvisto di mezzi attuattori per la sua movimentazione in direzione verticale. ;Infine un’ulteriore soluzione prevede che il prelevatore sia applicato sempre alla testa di taglio in posizione di riposto verticale ripiegato contro la testa e che, all’occorrenza, possa essere dispiegato per essere operativo. ;E’ evidente che tutte queste soluzioni automatizzate presentano diversi inconvenienti. ;Innanzitutto à ̈ necessario realizzare dei manipolatori con strutture alquanto complesse che risultano quindi costose. ;Questi manipolatori poi, a causa delle varie parti meccaniche mobili, sono soggetti a guasti o a malfunzionamenti. E’ evidente che un guasto inibisce anche le operazioni di taglio con conseguente grave danno economico. ;Inoltre tali strutture aumentano l’ingombro della macchina ed il suo costo finale. Scopo principale dell’invenzione à ̈ quello di realizzare una macchina da taglio che sia in grado di movimentare automaticamente il materiale tagliato senza però gli inconvenienti lamentati con riferimento alla tecnica nota. ;In particolare, à ̈ preferibile che la macchina di taglio sia provvista di mezzi di prelevamento e movimentazione del materiale tagliato senza però presentare eccessive complicazioni rispetto alla macchina base. ;E’ desiderato anche che i mezzi di prelevamento non introducano complicati elementi cinematici aggiuntivi e non aumentino sensibilente l’ingombro della macchina, specialmente nella zona del’utensile da taglio, e che l’incremento del costo finale della macchina sia relativamente contenuto. ;Questi scopi vengono raggiunti mediante un dispositivo di protezione per disco da taglio atto ad essere montato su un mandrino da taglio di una macchina utensile per la lavorazione ed il taglio di materiali, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi a ventosa in grado di far aderire e fissare detto dispositivo con i materiali in lavorazione. ;I mezzi a ventosa possono così essere perfettamente integrati nel dispositivo di protezione del disco da taglio e quindi, grazie alla loro semplicità , la macchina di taglio provvista di un siffatto dispositivo di protezione non presenta alcun maggiore ingombro rispetto alla macchina di base. ;Anche il costo finale della macchina non subisce incrementi sensibili. ;Da notare che il dispositivo di protezione provvisto di mezzi a ventosa non presenta complesse parti mobili per cui à ̈ affidabile e non soggetto a guasti o malfunzionamenti. ;Si noti infine l’elevata flessibilità di un tale dispositivo in quanto può essere applicato anche alle macchine esistenti richiedendo solo delle semplici e veloci operazioni di adattamento e sostituzione. ;Sempre secondo i principi dell’invenzione à ̈ qui proposto anche un mandrino da taglio di una macchina utensile per la lavorazione ed il taglio dei materiali, caratterizzato dal fatto di comprendere un supporto fisso sul quale à ̈ applicato un dispositivo di protezione come sopra descritto. ;Inoltre, secondo i principi dell’invenzione à ̈ proposta anche una macchina per la lavorazione dei materiali, caratterizzata dal fatto di comprendere un mandrino di taglio sul quale à ̈ montato un dispositivo di protezione come sopra descritto. ;Preferibilmente, la macchina à ̈ caratterizzata dal fatto che detto mandrino di taglio à ̈ girevole attorno ad un asse orizzontale così da assumere in lavoro differenti configurazioni operative nelle quali detti mezzi a ventosa possono essere fatti aderire al materiale in lavorazione per fissarlo a detto dispositivo e quindi movimentarlo all’interno dell’area di lavorazione. ;Di preferenza le differenti configurazioni operative sono comprese tra una prima posizione limite in cui l’asse di rotazione di detto mandrino à ̈ orizzontale e quindi detto disco di taglio à ̈ verticale, per effettuare tagli verticali nel materiale da lavorare, ed una seconda posizione limite in cui l’asse di rotazione di detto mandrino à ̈ verticale e detto disco di taglio à ̈ orizzontale per effettuare tagli orizzontali nel materiale in lavorazione. ;In detta seconda posizione limite operativa i mezzi a ventosa possono essere fatti aderire ad una lastra o a parti di essa per fissarli e quindi movimentarli. ;E’ evidente che il mandrino e quindi il disco di taglio possono assumere differenti configurazioni. Ad esempio quando l’asse del mandrino à ̈ orizzontale e quindi il disco verticale si effettuano dei tagli verticali nel materiale in lavorazione. Quando invece l’asse del mandrino à ̈ verticale e quindi il disco à ̈ orizzontale si possono effettuare dei tagli orizzontali nel materiale, ma soprattutto, essendo i mezzi a ventosa rivolti verso il basso, à ̈ possibile impiegarli per afferrare e movimentare il materiale tagliato disposto orizzontalmente sul banco di lavorazione. ;In tal modo à ̈ vantaggiosamente possibile afferrare i pezzi tagliati e movimentarli semplicemente ruotando il mandrino e movimentando la struttura portamandrino mediante i cinematismi che solitamente muovono il disco di taglio. ;In particolare il dispositivo di protezione à ̈ provvisto di mezzi di aspirazione che comprendono almeno un elemento a tubo di Venturi alimentato da aria di soffiaggio proveniente da detto mandrino di taglio in grado quindi di creare una depressione che consente di far aderire e fissare i pezzi in lavorazione a detto dispositivo. Da notare che l’utilizzo di un elemento a tubo di Venturi non à ̈ limitativo per l’applicazione e che si può ugualmente sostituire ciascuno degli elementi a tubo di Venturi con un corrispondente circuito del vuoto. ;Il dispositivo di protezione provvisto dei mezzi a ventosa à ̈ quindi un dispositivo estremamente semplice, affidabile, non ingombrante e poco costoso anche perché nel caso si utilizzino dispositivi di Venturi per la generazione del vuoto si risparmia il costo dell’impianto del vuoto. Ne risulta quindi che sia per il mandrino sia per la macchina a cui viene applicato non vi sono sensibili aumenti di costo o di ingombro. ;Inoltre le operazioni per afferrare e movimentare il materiale sono molto semplici e veloci. ;Di preferenza il mandrino di taglio comprende mezzi di presa per un attacco portautensile. Detti mezzi di presa comprendono preferibilmente un inserto montato all’estremità di detto mandrino, detto inserto essendo provvisto ad esempio di mezzi magnetici per fissare detto attacco portautensile a detto inserto e quindi a detto mandrino, oppure di altre tipologie, in sé note, di mezzi di fissaggio, quali ad esempio innesti a baionetta,vite, codolo, ecc... ;In tal modo il mandrino di taglio à ̈ in grado di prelevare e fissare a sé un utensile dotato di attacco portautensile, ad esempio un utensile di foratura, e dopo una rotazione di 90°, così far assumere all’asse del mandrino una direzione verticale, effettuare con il medesimo mandrino di taglio le operazioni di foratura od altre operazioni in funzione dell’utensile utilizzato. ;In particolare la macchina della presente invenzione può essere vantaggiosamente provvista di un piano di lavorazione che comprende un secondo mandrino di taglio posizionato su detto piano di lavorazione con il disco verticale che sporge verso l’alto da detto piano di lavorazione, così che prelevando e movimentando il materiale da tagliare mediante detti mezzi a ventosa sopra detto disco di detto secondo mandrino à ̈ possibile eseguire tagli sulla superficie inferiore del materiale. ;Questi ed altri vantaggi della presente invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla seguente dettagliata descrizione di alcune sue possibili forme realizzative fornite a titolo illustrativo ma non limitativo con riferimento ai disegni allegati in cui: ;- la figura 1 à ̈ una vista prospettica di un mandrino di taglio provvisto di un dispositivo di protezione secondo l’invenzione; ;- la figura 2 à ̈ una vista prospettica analoga a quella della figura 1 in cui la parte mobile del dispositivo protezione à ̈ stata rimossa; ;- la figura 3 à ̈ una sezione in verticale del mandrino di figura 1 illustrante i mezzi di fissaggio della parte mobile del dispositivo di protezione alla parte fissa del medesimo dispositivo; ;- la figura 4 à ̈ una sezione verticale del mandrino di fig.1, analoga a quella di fig.3, illustrante i mezzi a ventosa; ;- la figura 5 à ̈ un ingrandimento di un particolare della figura 4 illustrante i mezzi a ventosa; ;- la figura 6 à ̈ una vista di un mandrino secondo l’invenzione in cui à ̈ applicato un utensile di foratura con relativo attacco; ;- le figure 7 e 8 sono due sezioni ingrandite della figura 6 che illustrano l’utensile di foratura con relativo attacco; ;- la figura 9 à ̈ una sezione verticale ingrandita dell’estremità del mandrino di figura 6 priva di utensile di foratura a cui à ̈ stato applicato un coperchio; ;- le figure 10 e 11 sono viste laterali del mandrino corrispondenti a due posizioni operative rispettivamente con disco e mezzi a ventosa in funzione; ;- la figura 12 à ̈ una vista frontale di una macchina da taglio con un mandrino secondo l’invenzione rappresentato in una prima posizione operativa di taglio; ;- la figura 13 à ̈ una vista laterale della macchina di figura 9 in cui il mandrino à ̈ rappresentato in una seconda posizione operativa di prelievo e movimentazione materiale; ;- la figura 14 à ̈ una vista prospettica di un mandrino secondo una prima variante in cui i mezzi a ventosa sono realizzati solo sulla parte fissa del dispositivo di protezione; ;- la figura 15 à ̈ una vista prospettica del mandrino in accordo ad una seconda variante in cui i mezzi a ventosa sono realizzati solo sulla parte mobile del dispositivo di protezione; ;- la figura 16 illustra una variante della realizzazione dei mezzi a ventosa in cui detti mezzi sono mobili rappresentati mediante una vista parzialmente sezionata del dispositivo di protezione ; ;- la figura 17 mostra una lastra con esempio di tagli da realizzare posizionata sul banco di taglio; ;- la figura 18 mostra la lastra di figura 17 in una fase inermedia di esecuzione dei tagli; ;- la figura 19 mostra la lastra di figura 17 con i vari pezzi tagliati e distanziati alla fine dell’operazione di taglio; ;- la figura 20 mostra una testa di taglio con attacco utensile sulla quale à ̈ applicato il dispositivo di protezione del disco secondo l’invenzione. ;Nella figure da 1 a 4 à ̈ rappresentato un mandrino da taglio 10 di una macchina utensile per la lavorazione ed il taglio dei materiali. ;Come sopra riferito si farà riferimento ai materiali lapidei naturali od agglomerati, ceramici o vetrosi senza che ciò abbia un intendimento limitativo. Altri materiali possono naturalmente essere trattati da una macchina applicante i principi dell’invenzione. ;Il mandrino da taglio 10 comprende un motore mandrino 20 all’estremità del quale à ̈ montato un disco di taglio 22. ;Il disco di taglio à ̈ ricoperto nella sua metà superiore da un dispositivo di protezione 30 che comprende mezzi a ventosa. Vantaggiosamente, tali mezzi sono integrati nel dispositivo di protezione (sempre vantaggosamente avente forma che sposa la forma sià ̈eriore del disco da taglio) così da essere sostanzialmente all’interno del profilo frontale del dispositivo di protezione. ;I mezzi a ventosa sono vantaggiosamente disposti con superficie operativa in un piano parallelo alla faccia del disco di taglio. Vantaggiosamente, il dispositivo di protezione 30 comprende un primo elemento di protezione 40, fissato sulla struttura del mandrino o su un supporto fisso 41 del mandrino 10, che copre il lato posteriore del disco di taglio 22 (vale a dire la faccia del disco rivolta verso il mandrino), ed un secondo elemento di protezione 60 fissato in modo rimovibile sul primo elemento di protezione 40 e che copre il lato anteriore del disco 22. ;Dalla figura 3 si nota che il secondo elemento di protezione 60 à ̈ fissato in modo rimovibile mediante viti 62 al primo elemento di protezione 40. ;Come ad esempio mostrato in figura 5, il primo elemento di protezione 40 prevede vantaggiosamente una semiflangia circolare 42 sul cui bordo periferico semicircolare à ̈ prevista semicorona circolare 44 sulla quale sono ricavate delle ventose 44a,44b,44c,44d,44e,44f. ;Il secondo elemento di protezione 60 ha preferibilmente una forma sostanzialmente semicircolare il cui bordo esterno coincide con il bordo interno della semicorona circolare 44. In particolare si noti che la semicorona circolare 44 e il secondo elemento di protezione 60 sono a filo l’uno rispetto all’altro e quindi non vi sono parti sporgenti e/o estendentisi l’uno rispetto all’altra. ;Sul secondo elemento di protezione 60 sono ricavate delle ventose 64a,64b,64c. ;Come si nota dalla figura 4, ma soprattutto dalla figura 5, ciascuna ventosa à ̈ vantaggiosamente alimentata da un proprio circuito di alimentazione. ;Ad esempio, la ventosa 44a del primo elemento di protezione 40 à ̈ vantaggiosamente alimentata da un condotto di immissione 46 di aria che presenta un restringimento a formare un elemento a tubo di Venturi 48 ed infine un condotto di fuoriuscita 50 dell’aria. In corrispondenza del tubo a Venturi 48 vi à ̈ un condotto di comunicazione 52 che sfocia in corrispondenza della ventosa 44a o meglio all’interno dell’anello di guarnizione 54 della ventosa 44a. ;Quindi alimentando con aria di soffiaggio il condotto 46, grazie alla depressione generata nel tubo a Venturi 48, si genera una depressione che grazie al condotto di comunicazione 52 mette in depressione anche la ventosa 44a. ;Analogamente la ventosa 64a del secondo elemento di protezione à ̈ vantaggiosamente alimentata da un condotto di immissione 66 di aria che presenta un restringimento a formare un elemento a tubo di Venturi 68 ed infine un condotto di fuoriuscita 70 dell’aria. In corrispondenza del tubo a Venturi 68 vi à ̈ un condotto di comunicazione 72 che sfocia in corrispondenza della ventosa 64a o meglio all’interno dell’anello di guarnizione 74 della ventosa 64a. ;Alimentando quindi i condotti di immissione 46,66 con aria di soffiaggio, le ventose entrano in funzione rendendo così possibile prelevare il materiale tagliato, come verrà meglio descritto in seguito. ;Si noti che, preferibilmente, in corrispondenza dei tubi a Venturi 48 e 68 vi sono rispettivamente dei condotti di alimentazione 56,76 che immettono aria di soffiaggio direttamente nei rispettivi condotti di comunicazione 52,72, così da portare aria in pressione alle ventose 44a,64a e facilitare in questo modo il distacco del materiale aderente alle ventose 44a,64a. ;Le figure 6 e 7 illustrano invece un mandrino di taglio 100 analogo al mandrino di taglio 10 descritto con riferimento alle figure precedenti provvisto però di mezzi di presa 110 per un utensile 120. ;Come si nota meglio dalla figura 8, i mezzi di presa 110 comprendono ad esempio un attacco conico 112 montato all’estremità libera del mandrino 100, ma altri noti tipi di attacco potrebbero ugualmente essere utilizzati, quali ad esempio un attacco a vite tipo GAS ecc.. Vantaggiosamente, l’attacco conico 112 presenta un’estremità flangiata 114 all’interno della quale à ̈ fissato un ulteriore attacco di presa utensile 115 che, ad esempio, può essere di tipo magnetico, all’interno del quale à ̈ ricavata almeno una sede 116 per l’alloggiamento di elementi di trascinamento dell’utensile, quale ad esempio una sede per linguetta. L’attacco 112 à ̈ cavo, ossia presenta un foro assiale passante 118. ;L’utensile 120 prevede a sua volta un attacco portautensile 130 sul quale à ̈ fissato l’utensile 140 vero e proprio. L’attacco portautensile 130 presenta una flangia 132 destinata ad interfacciarsi con la flangia 114 dell’attacco 112. Dalla flangia 132 si estende un codolo 134 atto ad inserirsi all’interno del foro passante 118 dell’attacco conico 112. Sulla flangia 132 può essere ricavato un dispositivo di trascinamento dell’utensile 136, quale ad esempio una linguetta, atto ad impegnarsi nella corrispondente sede 116 ricavata nell’estremità flangiata 114 dell’attacco conico 112. ;Grazie al magnete 115 che si fissa sulla flangia 132 ed alla linguetta che entra nella sede 116, l’attacco portautensile 130 viene trattenuto saldamente sull’attacco conico 112. ;L’utensile 120, o meglio l’utensile vero e proprio 140, può essere un utensile di fresatura, foratura ,ecc. Più frequentemente esso à ̈ un utensile di foratura, la cui modalità di impiego verrà descritta in seguito. ;Nella figura 9 à ̈ rappresentata l’estremità del mandrino 100 vantaggiosamente chiusa con un coperchio 150 qualora l’estremità del mandrino non venga utilizzata per agganciare l’utensile 120. ;E’ evidente che quando l’utensile 120 à ̈ montato sui mezzi di presa 110 del mandrino 100, l’utensile 120 à ̈ sporgente rispetto al primo e secondo elemento di protezione 40,60 e quindi le ventose 44a,b,c,d,e,f,g non possono essere utilizzate per prelevare il materiale in lavorazione. Per poterle utilizzare à ̈ necessario dapprima riporre l’utensile 120 nell’apposito magazzino. ;Le figure 10 ed 11 illustrano il mandrino 10 montato girevolmente ad una struttura a forcella 160. ;La struttura a forcella 160 comprende una flangia 162 destinata ad essere fissata girevolmente attorno ad un asse verticale C all’estremità inferiore di un cannotto di una macchina utensile, come verrà descritto meglio in seguito. ;Il mandrino 10 viene montato a sua volta girevolmente sulla struttura a forcella 160 così da risultare girevole attorno ad un asse orizzontale B. ;Il mandrino 10 può assumere due posizioni limite: una prima posizione limite in cui l’asse del mandrino A à ̈ orizzontale (vedi fig.10) e quindi il disco di taglio 22 à ̈ verticale, posizione in cui il disco effettua le operazioni di taglio, ed una seconda posizione limite operativa in cui, dopo aver ruotato il mandrino 10 attorno all’asse di rotazione B per un angolo pari a 90°, l’asse del mandrino B à ̈ disposto verticalmente e quindi il disco 22 à ̈ disposto orizzontalmente (vedi fig.11). In questa condizione à ̈ possibile effettuare tagli orizzontali sul materiale ma, soprattutto, à ̈ possibile prelevare con le ventose 44a,b,c,d,e,f e 64a,b,c,d,e,f il materiale in lavorazione e movimentarlo. ;Infine, nelle figure 12 e 13 à ̈ illustrata una macchina utensile 200 per il taglio di materiali che monta un mandrino 10, o in alternativa il mandrino 100, come precedentemente descritto. ;La macchina 200 comprende un basamento 220 sul quale à ̈ montato un piano di lavoro 222 su cui viene depositata una lastra grezza 224 da lavorare. Tra piano di lavoro 222 e la lastra da lavorare viene interposta una tavola di legno 226 in modo tale che durante le operazioni di taglio il disco non incida il piano di lavoro bensì la tavola di legno che regolarmente dovrà essere sostituita con una nuova. ;Alternativamente alla tavola di legno può essere previsto un trasportatore a nastro con superficie gommata di grosso spessore, atta a ricevere le incisioni dei dischi di taglio, per automatizzare ed accelerare lo scarico del materiale lavorato. ;In alternativa e vantaggiosamente, à ̈ possibile prevedere un basamento metallico sul quale sono montati superiormente dei supporti in materiale tenero atti a sostenere il materiale da lavorare in posizione distanziata così che il disco di taglio o l’utensile di lavorazione non incida il basamento metallico. Ad esempio questi supporti possono essere costituiti da barre metalliche all’estremità superiore delle quali sono applicati corrispondenti profili in materiale plastico. ;In tal modo gli sfridi di lavorazione non si accumulano più sul piano di lavorazione ma cadono verso il basso attraverso i supporti per cui la pulizia del piano di lavorazione si riduce notevolmente. ;La macchina 200 à ̈ delimitata alle due estremità da due strutture di supporto 230,232 disposte in direzione longitudinale su cui sono montate rispettive vie di corsa 234,236. ;Tra le due strutture di supporto 230 e 232 à ̈ montata una traversa portamandrino 240, disposta trasversalmente alla direzione longitudinale e mobile lungo le due strutture di supporto 230,232 per mezzo di mezzi motori non mostrati nelle figure. ;Sulla traversa portamandrino 240 à ̈ montato un carro portacannotto 250 montato scorrevolmente sulla traversa, sul quale a sua volta à ̈ montato un cannotto portamandrino 252 mobile verticalmente grazie ad una motorizzazione 256 ed alla cui estremità inferiore à ̈ montato il mandrino 10 per la rotazione del disco di taglio 22 o dell’utensile di lavorazione 120. ;Da notare che i mezzi di guida ed i mezzi motori per la movimentazione della traversa 240, del carro portacannotto 250, del cannotto portamandrino 252 sono di per se noti essendo costituiti ad esempio da meccanismi quali pignone-cremagliera, viti trapezie od a ricircolo di sfere, ed altro ancora, per cui non vengono in seguito descritti e nemmeno rappresentati nelle figure. ;Si deve comunque precisare che la descrizione che precede à ̈ necessariamente generica nelle parti che trattano di una struttura di macchina e di componenti sostanzialmente di tecnica nota, per cui sono facilmente immaginabili dal tecnico esperto e non à ̈ necessario entrare in maggiore dettaglio. ;Dalla descrizione che precede si nota come la posizione del mandrino 10 e quindi del disco di taglio 22 o dell’utensile di lavorazione 120 sia regolabile in modo da disporsi in corrispondenza di qualsiasi punto del piano di lavoro 222: ciò viene conseguito mediante un’opportuna traslazione della traversa 240 trasversalmente rispetto al piano di lavoro 222 ed un opportuno scorrimento del carro portacannotto 250 lungo la traversa stessa. ;Il funzionamento della macchina avviene nel seguente modo. ;Dopo aver effettuato una prima serie di tagli sulla lastra grezza 224, le ventose 44a,b,c,d,e,f e 64a,b,c intervengono per distanziare le filagne o i pezzi contigui che devono essere nuovamente tagliati in modo tale che il disco di taglio 22 non intacchi e danneggi i pezzi adiacenti, come ad esempio à ̈ schematizzato nelle figure 17, 18,19. ;Essendo il mandrino girevole attorno all’asse verticale C, le ventose possono traslare pure filagne ottenute con tagli trasversali all’asse longitudinale del banco. ;La macchina 200 può comprendere un secondo mandrino di taglio (non illustrato nelle figure) posizionato con il disco verticale che sporge verso l’alto dal piano di lavorazione. ;In questo modo, prelevando e movimentando il materiale da tagliare mediante le ventose sopra il disco del secondo mandrino, à ̈ possibile eseguire tagli sulla superficie inferiore del materiale. ;E’ quindi possibile operare sulla faccia posteriore non a vista del pezzo di materiale, ad esempio per effettuare delle scanalature in cui inserire elementi di rinforzo (il cosiddetto “rodding†), oppure effettuare dei fori ciechi in cui poi inserire delle bussole di fissaggio ad es. per i lavelli della cucina mediante apposito utensile applicato ad un ulteriore mandrino ausiliario disposto a fianco. ;Una volta terminate le lavorazioni, il materiale finito viene scaricato manualmente dall’operatore. ;È possibile anche prevede un carico della lastra grezza da un lato della macchina e uno scarico dei pezzi lavorati dall’altro lato della macchina in modo completamente automatico prevedendo ad esempio sia sul lato di carico che sul lato di scarico una navetta, un nastro trasportatore o una rulliera; in questo caso il banco di lavoro à ̈ provvisto di un nastro trasportatore con rivestimento gommato di grosso spessore adatto a ricevere le incisioni dei dischi di taglio. ;In alternativa, à ̈ possibile prevedere mezzi di carico e scarico disposti su un solo lato della macchina, ad esempio prevedendo due piani di supporto orizzontali e distanziati verticalmente, piani di supporto che comprendono mezzi di movimentazione del materiale e che sono mobili verticalmente in modo da poter allineare alternativamente uno qualsiasi dei due piani di supporto al piano di lavorazione 222, così che mentre il piano di supporto allineato con il piano di lavorazione 222 alimenta la macchina con il materiale da lavorare e/o scarica il materiale lavorato, il secondo piano di supporto scarica il materiale lavorato e/o viene caricato con nuovo materiale da lavorare. ;Le ventose 44a,b,c,d,e,f e 64a,b,c sono vantaggiosamente azionabili singolarmente, ossia l’una indipendentemente dalle altre, così da permettere la presa di pezzi aventi dimensioni e configurazione differente. ;Grazie a questa macchina à ̈ possibile eseguire con facilità sia il taglio ottimizzato della lastra che le lavorazioni sulla faccia inferiore della lastra. ;Le ventose possono essere anche utilizzate per caricare il materiale grezzo da lavorare ed eventualmente scaricare il materiale finito. ;In questo modo si elimina l’intervento umano ed i tempi di lavorazione si accorciano con un conseguente risparmio economico non indifferente. ;Se poi la macchina à ̈ inserita in linea di lavorazione e quindi con carico e scarico automatizzati i vantaggi diventano ancora più evidenti. ;Nelle figure 14 e 15 sono illustrati rispettivamente un mandrino di taglio 300 e un mandrino di taglio 400 secondo altre varianti dell’invenzione. ;Nel mandrino di taglio 300 sono previste solo le ventose 44a,b,c,d,e,f,g sul primo elemento di protezione 40, mentre il secondo elemento di protezione 60 à ̈ sprovvisto di ventose. ;Il mandrino 400 invece prevede solo le ventose 64a,b,c sul secondo elemento di protezione 60, mentre il primo elemento di protezione 40 à ̈ sprovvisto di ventose. ;Come mostrato in figura 20, à ̈ possibile prevedere anche una testa da taglio 500 comprendente un in sé noto attacco portautensile 700 sul quale à ̈ montato il disco di taglio 22 ed à ̈ fissato un dispositivo di protezione 30 come precedentemente descritto. ;Il mandrino di taglio 600 à ̈ a sua volta provvisto di un noto innesto portautensile 800 al quale à ̈ innestabile l’attacco 700 in modo che la testa da taglio à ̈ prelevabile in modo noto da un apposito magazzino dal mandrino di taglio mediante l’attacco portautensile. ;E’ chiaro che qualsiasi modifica o variante apportata che sia funzionalmente o strutturalmente equivalente ricade nell’ambito di protezione della presente invenzione. ;Ad esempio il dispositivo di protezione 30 anziché essere fissato sul mandrino 10,100,200,300 può essere fissato su una struttura di supporto del mandrino di taglio montata all’estremità inferiore del cannotto portamandrino 252. ;Un’altra variante consiste nel prevede le ventose 44a,b,c,d,e,f,g e le ventose 64a,b,c estraibili rispettivamente dal primo e dal secondo elemento di protezione 40 e 60. Ad esempio, ciascuna ventosa può essere associata ad un attuattore pneumatico come rappresentato ad esempio nella figura 16 in cui ad esempio le ventose 74 a,b,c,d,e,f,g supportate mediante un albero 84 a,b,c,d,e,f,g escono dal dispositivo di protezione 30 mosse da un attuatore pnumatico 80 a,b,c,d,e,f,g, rimanendo invariati i dispositivi di generazione del vuoto descritti precedentemente . ;In tal modo à ̈ possibile lasciare sempre montato l†̃utensile 120 sul mandrino 100, in quanto se le ventose sono retratte l’utensile 120 può essere impiegato per effettuare le operazioni di foratura, mentre invece quando le ventose sono estratte queste sporgono maggiormente rispetto all’utensile 120 e possono essere impiegate per prelevare e movimentare il materiale in lavorazione. ;Può anche essere previsto che l’elemento di protezione dotato di ventose sia motorizzato per muoversi rispetto alla lama, così da ribaltarsi separatamente dalla lama verso la posizione orizzontale di prelievo a ventosa del materiale sottoposto a taglio. ;A questo punto à ̈ chiaro come si siano ottenuti gli scopi prefissati. Deve essere notato che con una vantaggiosa realizzazione dove i mezzi a ventosa sono integrati nell’elemento di protezione dell’utensile rotante in modo da essere sostanzialmente compresi all’interno del profilo frontale dell’elemento di protezione, il sistema di controllo della macchina non deve tenere conto di ingombri aggiuntivi e durante la lavorazione può continuare a movimentare la testa di taglio come se non fossero presenti i mezzi a ventosa, con tutti i vantaggi che ciò comporta sia per la semplicità del controllo sia per la libertà di movimento della testa di taglio. *