ITTO980522A1 - Procedimento di preparazione di composti tipo 4-(alchil) -3-alcos- si-aniline. - Google Patents

Procedimento di preparazione di composti tipo 4-(alchil) -3-alcos- si-aniline. Download PDF

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Description

DESCRIZIONE dell'invenzione industriale dal titolo: "Procedimento di preparazione di composti di tipo 4-(alchil)-3-alcossi-aniline",
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un procedimento di preparazione di composti del tipo 4- (alchil)-3-alcossi-aniline partendo da metaamminofenolo.
Più precisamente, l'invenzione si riferisce alla sintesi di aniline bisostituite corrispondenti alla formula generale (I):
m cui:
- R1 rappresenta un gruppo alchile C1-10, lineare ò ramificato; un gruppo aralchile in cui la parte alchilica è lineare e comprende da 1 a 3 atomi di carbonio e la parte arilica è scelta tra i gruppi fenile, sostituiti o meno, specialmente da uno o più gruppi alchile C1-3, da uno o più atomi di alogeno o da uno o più radicali nitro.
- R2 rappresenta un gruppo alchile C1-16, lineare o ramificato.
I composti di formula (I) sono noti e costituiscono intermedi di sintesi molto interessanti che possono specialmente venire condensati con dei composti di tipo alcossialchilidenmalonato, quindi ciclizzati per ottenere dei derivati di chinoleina o di chinolone, molto utilizzati nel campo della salute umana ed in quello della salute animale.
Tra questi derivati, si possono citare gli esteri di acidi 4-idrossichinolein-3-carbossilici, quali il metilbenzoquato (estere metilico dell'acido 7-benzilossi-6-butil-l,4-diidro-4-osso-3-chinolein carbossilico) che servono, nel campo della salute animale, specialmente come anticoccidiosi, impiegati nell'alimentazione dei volatili in batteria.
È noto il brevetto francese n. 1487 336 (ICI Ltd) che descrive la preparazione di derivati di chinoleina del tipo di estere dell'acido 7-alcossi-4-idrossi-3-chinolein carbossilico, partendo da 3-acetilamminofenolo.
Questa sintesi comprende la reazione di una anilina opportunamente sostituita in posizione 3 ed eventualmente in posizione 4 rispetto alla funzione araminica che si trova sull'anello, con un derivato di tipo alcossimetilenmalonato, quindi la ciclizzazione a caldo del prodotto ottenuto.
Secondo questo documento, l'anilina sostituita desiderata viene ottenuta mediante O-alchilazione della funzione ossidrile del 3-acetilamminofenolo per mezzo di un alogenuro allilico, trasposizione per ottenere la corrispondente 3-idrossiacetanilide 4-sostituita, quindi nuova O-sostituzione della funzione ossidrile per mezzo di un alogenuro adatto ed infine la liberazione della funzione amraina mediante idrolisi.
Questa sintesi richiede un numero importante di fasi alcune delle quali non sono selettive e portano ad ottenere degli isomeri o sottoprodotti che bisogna separare.
Lo scopo della presente invenzione è quello di fornire un procedimento per la sintesi di aniline sostituite che sia semplice e relativamente poco costoso, e che richieda specialmente un numero limitato di operazioni.
Un altro scopo dell'invenzione è quello di fornire un procedimento che consenta di ottenere i prodotti desiderati con rendimenti più elevati e facile da realizzare dal punto di vista industriale .
A questo scopo, l'invenzione intende fornire un procedimento di preparazione di composti di formula (I) quale quello precedentemente definito, caratterizzato dal fatto che comprende le fasi seguenti:
1) acilare la funzione amminica e la funzione ossidrile del metaamminofenolo di formula (II) seguente :
con lo stesso reattivo di acilazione derivato dal gruppo R2C=0, in una sola fase per ottenere un composto di formula (III):
2) realizzare una reazione di trasposizione di Fries riscaldando il composto (III) risultante in presenza di un catalizzatore del tipo Friedel e Crafts per formare il composto (IV) seguente:
3) ridurre selettivamente la funzione carbonile in posizione 4 del composto (IV) ottenuto, per formare il composto (V) seguente:
4) alchilare in 0 la funzione ossidrile e deproteggere mediante idrolisi in mezzo alcalino la funzione amminica del composto (V) per ottenere il composto (I) desiderato.
Gli inventori hanno ora trovato che è possibile migliorare questa strada di sintesi aumentando il rendimento generale grazie al procedimento precedente .
L'invenzione è descritta più dettagliatamente in quanto segue.
Essa fornisce un procedimento di preparazione di composti di formula (I) partendo da metaamminofenolo (II).
Secondo l'invenzione, il gruppo R1 viene scelto preferibilmente tra i gruppi alchile, lineare o ramificato, oppure aralchile, come metile, etile, n-propile, isopropile, ciclopropilemetilene, 3-fenilpropile, p-metilbenzile, p-clorobenzile, o-clorobenzile, o,p-diclorobenzile, p-nitrobenzile, decile, e rappresenta più preferibilmente ancora il gruppo benzile.
Il gruppo R2 rappresenta di preferenza un gruppo alchile Ci_6 lineare o ramificato, come metile, etile, n-propile, isopropile, n-butile, terzbutile, pentile, 1-etilpropile, esile, e rappresenta più preferibilmente ancora il gruppo n-propile.
Il procedimento secondo l'invenzione è schematizzato come segue:
Fase 1
In questa fase, si protegge la funzione amminica e si acila la funzione ossidrile del metaamminofenolo con lo stesso reattivo di acilazione il
cui gruppo acile (R2C=0) possiede lo stesso numero di atomi di carbonio di quello del gruppo alchile che deve venire introdotto nella posizione 4.
Il reattivo di acilazione è vantaggiosamente una anidride di formula (R2C=0)20. In questo caso, R2 rappresenta vantaggiosamente un gruppo alchile C1-6, lineare o ramificato.
Esso viene utilizzato in quantità almeno stechiometrica e di preferenza in quantità di almeno 2 equivalenti, spesso attorno a 2,2 equivalenti.
Si può egualmente utilizzare un cloruro di acido carbossilico (R2C0C1).
In generale è conveniente far reagire il metaammiriofenolo con il reattivo di acilazione con tempi di reazione compresi tra 1 e 2 ore e con temperature assai elevate, comprendente generalmente tra 100°C e 200°C, di preferenza alla temperatura di ebollizione del solvente di reazione.
Secondo un modo di realizzazione vantaggiosa dell'invenzione, il solvente di reazione è costituito dallo stesso reattivo di acilazione associato all'acido carbossilico corrispondente.
Fase 2
Si provoca una ridisposizione dell'estere fenolico (III) formato durante la prima fase riscaldandolo in presenza di un catalizzatore di tipo Friedel e Crafts. Si realizza in tal modo una reazione di trasposizione di Fries.
Questa reazione porta normalmente ad ottenere degli orto- e para- acilfenoli, ma nel caso di un amminofenolo doppiamente acilato, si osserva che la posizione in orto dell'atomo di ossigeno (in para dell'atomo di azoto) viene favorita grazie all'effetto sterico del gruppo acile fissato sull'azoto.
Questa regioselettivìtà in favore della posizione 4 è tanto maggiore quanto più il gruppo -C(=0)R2 fissato all'azoto è più voluminoso.
Il catalizzatore è di preferenza cloruro di alluminio A1C13. Si utilizzano vantaggiosamente due equivalenti di catalizzatore rispetto al metaamminofenolo .
Per questa reazione è possibile utilizzare un solvente impiegato abitualmente per le reazioni di Fries e le acilazioni di Friedel e Crafts, come il nitrobenzene, il diclorometano, 1'1,2-dicloroetano, il clorobenzene ed il diclorobenzene, di preferenza il diclorobenzene.
La miscela di reazione viene poi idrolizzata ottenendo il composto (IV).
Fase 3
Questa fase consiste nel realizzare una riduzione del gruppo acile nella posizione 4 del composto (IV).
La reazione di riduzione viene vantaggiosamente realizzata mediante idrogenazione in presenza di un catalizzatore industriale, specialmente del tipo carbone palladiato.
Per la realizzazione di questa reazione, si utilizza una pressione di idrogeno compresa tra 4 e 20 bar, di preferenza dell'ordine di 12 bar.
Come catalizzatore si utilizza di preferenza carbone palladiato a titoli corrispondenti a quelli abitualmente utilizzati nei procedimenti industriali, vale a dire del 5 e 10%, con il 50% di umidità. Il catalizzatore.viene utilizzato secondo una proporzione di 1 a 2% (p/p) di metallo rispetto al prodotto da idrogenare e di preferenza secondo una proporzione compresa tra 1,4 e 1,6%.
La reazione viene effettuata in presenza di un acido, scelto per esempio tra acido solforico, fosforico o acetico, e di preferenza in presenza di acido fosforico o acetico. L'acido viene vantaggiosamente introdotto in proporzioni variabili da 0,5 a 2,5% molare rispetto al prodotto da idrogenare, e di preferenza secondo una proporzione di circa l 1,5%.
La reazione viene realizzata in un solvente protico tra i quali si possono citare gli alcoli inferiori, specialmente metanolo e etanolo, il monoglyme (etere metilico del glicole etilenico), il monoisopropilglicole e l-metossi-2-propanolo, con preferenza per il metanolo o l'etanolo.
La temperatura di reazione può essere compresa tra 50 e 100°C, ed è di preferenza attorno a 85°C.
È possìbile recuperare il composto idrogenato (V) sotto forma solida per semplice precipitazione nell'acqua.
Fase 4
Quest'ultima fase consiste nella sostituzione in 0 della funzione ossidrile libera del composto (V) ottenuto in precedenza nella fase 3, e nella deprotezione della funzione amminica.
Per fare ciò, si utilizza vantaggiosamente un composto, di tipo cloruro, di formula R1C1, adatto a seconda del composto (I) finale desiderato, che si fa reagire con il composto (V) in presenza di una base quale NaOH, KOH, Na2CO3 oppure K2CO3, in particolare K2CO3.
Questa reazione si fa in un solvente aprotico come acetone, acetonitrile o dimetilformammide (DMF), vantaggiosamente in dimetilformammide ad una temperatura compresa tra 50 e 100°C, di preferenza dell'ordine di 60°C.
Il tempo di reazione è generalmente compreso tra 4 e 8 ore, in media tra 5 e 6 ore.
Si utilizza vantaggiosamente un eccesso di cloruro (R1C1), compreso tra 1,4 e 1,9 equivalenti, di preferenza 1,5 equivalenti.
La base viene utilizzata in un eccesso da 1 a 2 equivalenti, di preferenza 1,7 equivalenti.
Il prodotto O-sostituito in posizione 3 può non venire isolato, nel qual caso viene fatto reagire direttamente con una base per la deprotezione della funzione amminica.
Lo si fa allora reagire vantaggiosamente con 5 equivalenti di base, per esempio NaOH o KOH, in un solvente ossidrilico scelto di preferenza tra acqua, etanolo, 2-metossietanolo (metilcellosolve) e l-metossi-2-propanolo .
La reazione dura da 8 a 12 ore tra 85 e 115°C. Si ottiene in tal modo il composto (I).
Secondo l'invenzione, si prevede vantaggiosamente una purificazione di questo intermedio (I) per esempio per precipitazione con formazione del cloridrato corrispondente:
I composti di formula (I) costituiscono intermedi di sintesi particolarmente utili nella preparazione degli esteri di acidi 4-idrossichinolein-3-carbossilici o analoghi.
Questi esteri vengono generalmente ottenuti per reazione di un composto del tipo dialchilalcossialchilidenmalonato con un composto di tipo anilina sostituita di formula (I) con successiva ciclizzazione quale quella descritta specialmente nel documento FR-A-1487 336 precedentemente citato.
L'invenzione ha pure per scopo l'utilizzazione di un composto di formula (I) per ottenere derivati di questo tipo.
L'invenzione ha inoltre per scopo un procedimento di preparazione di derivati di questo tipo di chinoleina, specialmente esteri di acidi 4-idrossichinolein-3-carbossilici, realizzando le fasi del procedimento precedentemente descritto.
II procedimento secondo l'invenzione si applica più particolarmente alla sintesi della 3-(benzilossi)-4-(n-butil)anilina di formula (I'), che costituisce un intermedio fondamentale della sintesi del metilbenzoquato.
L'invenzione viene illustrata per mezzo di esempi, forniti in quanto segue a titolo non limitativo .
ESEMPI
Esempio 1: Preparazione della 3-(benzilossi)-4-(nbutil)anilina (I')
Si sottopone l'estere fenolico ottenuto dalla fase 1 ad una ridisposizione di Fries, utilizzando due equivalenti di A1C13 al 99% rispetto al metaamminofenolo di partenza.
Durante l'aggiunta del cloruro di .alluminio, la temperatura viene mantenuta a 65°C ± 5°c', quindi la si alza fino a 130°C.
Si aggiungono allora 0,15 equivalenti di cloruro di butirrile e sì mantiene la miscela di reazione a 125-130°C per 45 minuti.
La miscela di reazione viene poi idrolizzata in una miscela acqua-propanol-mono o diclorobenzene.
Il prodotto ridisposto (IV') cristallizza e può venire isolato mediante ...
In un reattore in acciaio inossidabile Sotelem da 100 cc, si caricano in successione 4,5 g del prodotto (IV') ottenuto dalla fase 2, 1,1 g di carbone palladiato al 10% con il 50% di umidità, 40 mi di etanolo assoluto e 1,77 g di una soluzione etanolica di acido fosforico (1,47% p/p in etanolo assoluto) . Dopo chiusura del reattore il sistema viene lavato con azoto e tre volte con idrogeno prima di fissare la pressione a 12 bar. Si mettono in marcia il riscaldamento e l'agitazione (1500 giri/ minuto) . A partire da 50°C si nota la diminuzione
della pressione di idrogeno. Si riporta la pressione del reattore a 12 bar quando la pressione è scesa a 7,5 bar. La temperatura continua a salire fino a 85°C e, quando non si nota più diminuzione di pressione, si interrompe il riscaldamento, si lascia scendere la temperatura a 20°C, si sfiata con precauzione l'idrogeno e si lava con azoto. La massa di reazione viene filtrata su vetro sinterizzato per recuperare il catalizzatore. Il filtrato viene neutralizzato con soda N/2. Si porta poi questo filtrato per 15 minuti al ricadere dell'etanolo e lo si versa in 200 mi di acqua fredda. Il prodotto precipita e lo si lascia sotto agitazione mezza giornata prima di filtrarlo su imbuto di buchner. Si raccolgono 3,54 g di prodotto idrogenato. La purezza, secondo HPLC, è del 90%, con un rendimento corrispondente del prodotto puro del 75%.
In un reattore da 100 mi dotato di agitatore e refrigerante si introducono 3 g (12,7 mmoli) del composto (V') ottenuto nella fase 3, 15 mi,di DMF
3,6 g di K2CO3 (26 mmoli) e 3 g di cloruro di bendile (24 mmoli). Si agita a 60°C per 6 ore. Si separa per filtrazione il K2CO3, si concentra sottovuoto e si porta la temperatura fino a 125°C. Si aggiungono 15 ml di etanolo che si eliminano poi per distillazione sotto vuoto.
Si aggiungono ancora 15 mi di etanolo e si riscalda a 80-85°C per 30 minuti sotto azoto. Si raffredda a 30°C e si aggiungono 3 g di KOH (53 mmoli) in 3 mi d'acqua. Si lascia in agitazione sotto azoto a 85°C per una notte.
Si distilla fino ad una temperatura interna di 115°C. Si lascia raffreddare e si aggiunge acqua e toluene. Si separano le due fasi, si estrae la fase acquosa, si riuniscono le fasi organiche e si concentra a secchezza.
Si aggiungono ancora 15 ml di toluene, 2 mi di isopropanolo e 5 mi di acido cloridrico al 33%. Si riscalda sotto agitazione a 70°C per un tempo tra 30 minuti e 1 ora quindi si lascia raffreddare per una notte. Si filtrano i cristalli ottenuti, si lava con 10 mi di toluene e 15 mi di acqua. Si essicca a 60°C raccogliendo 2,75 g di prodotto (I') sotto forma di cloridrato cristallino, con purezza, valutata mediante HPLC superiore al 97%. Resa: 74%.
Gli Esempi 2 a 5 illustrano variazioni di realizzazione della fase 3 del procedimento secondo l'invenzione. Le altre fasi possono essere realizzate come nell'Esempio 1.
Esempio 2:
In un reattore in acciaio inossidabile Sotelem da 100 cc, si caricano in successione 4,5 g di BuHBP, 1,35 g di carbone palladiato al 10% con il 50% di umidità, 20 mi di MeOH spettrosol e 1,25 g di una soluzione metanolica di acido fosforico (1,47% p/p nel metanolo spettrosol). Si procede come nell'Esempio 1. Si raccolgono 3,71 g di prodotto idrogenato. La purezza secondo HPLC è del 92%, da cui deriva un rendimento in prodotto puro dell'80%. Esempio 3:
In un reattore in acciaio inossidabile Sotelem da 100 cc, si caricano in successione 4,5 g di BuHBP, 1,49 g di carbone palladiato al 10% con il 50% di umidità, 20 mi di MeOH spettrosol e 0,63 g di una soluzione metanolica di acido fosforico (1,47% p/p nel metanolo spettrosol). Si procede come nell'Esempio 1. Si raccolgono 3,77 g di prodotto idrogenato. La purezza secondo HPLC è del 93%, per cui si deduce un rendimento in prodotto puro del-1'83%.
Esempio 4:
In un reattore in acciaio inossidabile Sotelera da 300 cc, si caricano in successione 13,5 g di BuHBP, 4,47 g di carbone palladiato al 10% con il 50% di umidità, .60 mi di MeOH spettrosol e 5,64 g di una soluzione metanolica di acido fosforico (1,47% p/p nel metanolo spettrosol). Si procede come nell'Esempio 1. Si precipita in 600 mi di acqua fredda. Si raccolgono 12 g di prodotto idrogenato. La purezza, secondo HPLC è del 96%, da cui si calcola un rendimento in prodotto puro del 90%.
Esempio 5:
In un reattore in acciaio inossidabile Sotelem da 100 cc, si.caricano in successione 4,5 g di BuHBP, 1,49 g di carbone palladiato al 10% con il 50% di umidità, 20 mi di metossipropan-2-olo e 1,88 g di una soluzione di acido fosforico (1,47% p/p nel metossipropan-2-olo) . Si procede come nell'Esempio 1. Si raccolgono 3,93 g di prodotto idrogenato. La purezza, secondo HPLC, è del 70%, da cui si calcola un rendimento in prodotto puro del 65%.
Gli Esempi 6 e 7 illustrano variazioni di realizzazione della fase 4 del procedimento.·secondo l'invenzione. Le altre fasi possono essere realizzate come nell'Esempio 1.
Esempio 6:
In un reattore da 100 mi munito di agitazione e refrigerante si caricano 3 g (12,7 mmoli) del composto (Vf) ottenuto dalla fase 3, 15 mi di DMF, 3 g di K2C03 (21,6 mmoli) e 2,4 g di cloruro di benzile (19,2 mmoli). Si agita a 60°C per 6 ore. Si separa per filtrazione il carbonato di potassio, si concentra sotto vuoto, si aumenta la temperatura fino a 125°C. Si aggiungono 15 mi dì etanolo che vengono poi eliminati per distillazione sotto vuoto.
Si aggiungono 25 mi di 2-metossietanolo e 3,6 g di KOH (63,6 mmoli). Si lascia sotto agitazione sotto azoto a 120°C una notte. Si concentra, si lascia raffreddare e si aggiunge acqua e toluene. Si separa, si estrae la fase acquosa e si riuniscono le fasi organiche che vengono concentrate a secchezza.
Si aggiungono 15 mi di toluene, 2 mi di isopropanolo e 5 mi di acido cloridrico al 33%. Si riscalda sotto agitazione a 70°C per 30 minuti, quindi si lascia raffreddare per una notte. Si filtrano i cristalli ottenuti, si lava con 10 mi di.·toluene e 15 mi di acqua. Si essicca a 60°C e si raccolgono 3 g di cloridrato di 3-(benzilossi)-4-(n-butil)anilina.
Resa: 75%.
Esempio 7:
Si procede come nell'Esempio 6, ma impiegando l-metossi-2-propanolo (MPG) invece di 2-metossietanolo.
Resa: 81%.

Claims (18)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Procedimento di preparazione di un composto avente la formula (I) seguente:
    in cui: - R1 rappresenta un gruppo alchile, lineare o ramificato, avente da 1 a 10 atomi di carbonio; un gruppo aralchile in cui la parte alchile è lineare e comprende da 1 a 3 atomi di carbonio e la parte arile è scelta tra i gruppi fenile, sostituito o meno, specialmente da uno o più gruppi alchilici C1-3, da uno o più atomi di alogeno o da uno o più radicali nitro. - R2 rappresenta un gruppo alchile, lineare o ramificato, avente da 1 a 16 atomi di carbonio, caratterizzato dal fatto che comprende le fasi che consistono in: 1) acilare la funzione araminica e la funzione ossidrile del metaamminofenolo avente la formula (II) seguente:
    per mezzo dello stesso reattivo di acilazione derivato dal gruppo RzC=0, in una sola fase, per formare un composto di formula (III):
  2. 2) realizzare una reazione di trasposizione di Fries riscaldando il composto (III) ottenuto in presenza di un catalizzatore di tipo Friedel e Crafts per formare il composto (IV) seguente:
  3. 3) ridurre selettivamente la funzione carbonile in posizione 4 del composto (IV) ottenuto, per formare il composto (V) seguente:
  4. 4) alchilare in O la funzione ossidrile e deproteggere per idrolisi in mezzo basico la funzione amminica del composto (V) per ottenere il composto (I ) desiderato. 2. Procedimento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il reattivo di acilazione nella fase 1 è una anidride di formula (R2-C=O)2O. 3. Procedimento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il reattivo di acilazione nella fase 1 è un cloruro acido di. formula R2COCl. 4. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il reattivo di acilazione, nella fase 1, viene utilizzato in una quantità almeno stechiometrica rispetto al metaamminofenolo (II) di partenza, e di preferenza in quantità di almeno 2 equivalenti.
  5. 5. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il solvente per la fase 1 è costituito dallo stesso reattivo di acilazione associato all'acido carbossilico corrispondente.
  6. 6. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il catalizzatore utilizzato nella fase ·2 è il cloruro di allumino A1C13.
  7. 7. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la riduzione selettiva nella fase 3 viene effettuata mediante idrogenazione catalitica.
  8. 8. Procedimento secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che il catalizzatore di idrogenazione è costituito da carbone palladiato, di preferenza al 5-10%, con un tasso di umidità dell'ordine del 50%.
  9. 9. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 7 e 8, caratterizzato dal fatto che l'idrogenazione viene realizzata in un solvente protico scelto di preferenza tra gli alcoli inferiori, specialmente il metanolo, l'etanolo, il monoglyme, il monoisopropilglicole e l'l-metossi-2-propanolo.
  10. 10. Procedimento secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che il solvente protico viene scelto tra il metanolo e l'etanolo.
  11. 11. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 7 a 10, caratterizzato dal fatto che la pressione di idrogeno è compresa tra 4 e 20 bar ed è di preferenza dell'ordine di 12 bar.
  12. 12. Procedimento secondo una qualsiasi·.'delle rivendicazioni 7 a 11, caratterizzato dal fatto che l'idrogenazione viene realizzata in presenza di un acido, scelto di preferenza tra l'acido fosforico, l'acido solforico e l'acido acetico, secondo una proporzione da 0,5 a 2,5%.
  13. 13. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 7 a 12, caratterizzato dal fatto che la temperatura di reazione è compresa tra 50 e 100°C, ed è di preferenza di 85°C.
  14. 14. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la funzione ossidrile viene O-sostituita per mezzo di un cloruro acido R:C1.
  15. 15. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il gruppo R1 viene scelto tra i gruppi metile, etile, n-propile, isopropile, ciclopropilmetilene, 3-fenilpropile, p-metilbenzile, p-clorobenzile, o-clorobenzile, o,p-diclorobenzile, p-nitrobenzile, decile, e rappresenta più preferibilmente ancora il gruppo benzile.
  16. 16. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il gruppo R2 rappresenta un gruppo alchile C1-6, lineare o ramificato, e viene scelto di preferenza tra i gruppi metile, etile, n-propile, isopropile, n-butile, terz-butile, pentile, 1-etilpropile, esile, e rappresenta più preferibilmente ancora il gruppo n-propile.
  17. 17. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che, quando viene applicato alla sintesi della 3-(benzilossi)-4- (n-butil)anilina (I'), comprende le fasi che consistono in: 1) acilare la funzione amminica e la funzione ossidrile del metaamminofenolo di formula (II)'mediante anidride butirrica per formare il composto di formula (III'), corrispondente al composto (III) in cui R2 rappresenta il gruppo n-propile; 2) realizzare una reazione di trasposizione di Fries del composto (III) ottenuto in presenza di cloruro di alluminio, per formare il composto di formula (IV'), corrispondente al composto (IV) in cui R2 è il gruppo n-propile; 3) realizzare una idrogenazione catalitica selettiva in.presenza di carbone palladiato al 10% e con il 50% di umidità in metanolo, in mezzo acido, per ottenere il composto di formula (V') corrispondente al composto (V) in cui R2 rappresenta il gruppo n-propile; 4) far reagire il composto (V') risultante con cloruro di benzile, quindi idrolizzare la miscela di reazione.
  18. 18. Procedimento di preparazione di esteri di acidi 4-idrossichinolein-3-carbossilici, caratterizzato dal fatto che comprende la preparazione di una anilina bisostituita (I) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 17.
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