ITTO980071A1 - Coppia di piastrine in materiale duro, per un rubinetto miscelatore pr ogressivo. - Google Patents

Coppia di piastrine in materiale duro, per un rubinetto miscelatore pr ogressivo.

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Description

DESCRIZIONE
dell'Invenzione Industriale avente per titolo
COPPIA DI PIASTRINE IN MATERIALE DURO,
PER UN RUBINETTO MISCELATORE PROGRESSIVO
La presente invenzione ha per oggetto una coppia di piastrine in materiale duro, destinate a costituire gli organi di regolazione per un rubinetto miscelatore del tipo detto progressivo.
Sono detti "progressivi" quei rubinetti miscelatori nei quali un unico organo di manovra, dotato di un solo grado di libertà di movimento , durante una corsa completa a partire dalla posizione di riposo, in cui l'erogazione può eventualmente essere intercettata, in una prima fase consente l'erogazione di sola acqua fredda, con portata gradualmente crescente sino ad un massimo prestabilito, poi in una seconda fase di miscelazione procede ad una miscelazione con acqua calda in proporzione crescente rispetto all'acqua fredda, sino ad erogare sola acqua calda, ed infine in una terza fase riduce la portata di acqua calda erogata, teoricamente sino a raggiungere di nuovo una condizione di intercettazione, che peraltro viene di solito inibita per mezzo di un arresto, per ragioni di sicurezza, affinché il rubinetto non possa poi essere aperto inavvertitamente in condizioni pericolose di erogazione di sola acqua calda.
In molte forme di realizzazione note il campo di miscelazione offerto dal rubinetto è assai (imitato, specialmente nei casi in cui l'erogazione ha luogo attraverso un mezzo presentante considerevole resistenza al flusso, quale una doccetta. Nelle forme di realizzazione note, generalmente la fase di miscelazione viene realizzata aumentando gradualmente la sezione di passaggio offerta all'acqua calda e simultaneamente riducendo la sezione di passaggio offerta all'acqua fredda. In questo modo si tende a mantenere sostanzialmente costante la portata dell'acqua miscelata, ma la legge di variazione della temperatura dell'acqua erogata che ne consegue non è molto favorevole.
In un dispositivo miscelatore già realizzato dallo stesso Inventore (brevetto italiano n° 722.831), però per un rubinetto di tipo non progressivo, viene invece proposto un procedimento di miscelazione nel quale la fase di miscelazione è suddivisa in due parti, nella prima delle quali la sezione di passaggio offerta all'acqua fredda rimane costante, mentre aumenta la sezione di passaggio offerta all'acqua calda, mentre nella seconda parte rimane costante la sezione di passaggio offerta all'acqua calda, mentre si riduce la sezione di passaggio offerta all'acqua fredda. Ne consegue una certa variazione della portata dell'acqua miscelata, ma la legge di variazione della temperatura dell'acqua erogata è assai più soddisfacente. Tuttavìa questo dispositivo noto, che fa uso di un otturatore a maschio dotato di due gradi di libertà di movimento, non è applicabile in un rubinetto miscelatore progressivo né in un rubinetto con piastrine in materiale duro.
Inoltre, nelle forme di realizzazione note di rubinetti miscelatori progressivi dotati di piastrine in materiale duro, una fissa ed una mobile, almeno la piastrina mobile presenta delle aperture di passaggio di forma allungata, che cooperano con corrispondenti aperture di passaggio della piastrina fissa. Queste conformazioni delle aperture richiedono un diametro relativamente grande delle piastrine per fornire una portata sufficiente, e danno quindi luogo a rubinetti, od a cartucce per rubinetto, di ingombro relativamente elevato. Inoltre esiste una estesa superficie di contatto tra la piastrina fissa e la piastrina mobile, ed a ciò consegue un attrito relativamente elevato, con conseguente difficoltà di manovra del rubinetto. Infine, la realizzazione delle piastrine è resa costosa dal fatto che occorrono stampi distinti per la realizzazione della piastrina fissa e della piastrina mobile, che sono tra di loro necessariamente differenti.
Gli inconvenienti menzionati assumono diversa importanza nelle diverse applicazioni, cosicché vengono realizzate coppie di piastrine nelle quali entrambe le piastrine presentano forme assai differenti, destinate a soddisfare almeno in parte le diverse esigenze. Ciò porta a costi notevoli per la realizzazione di piastrine di forme differenti.
In questa situazione, un primo scopo della presente invenzione è quello di realizzare una coppia di piastrine in materiale duro, destinate a costituire gli organi di regolazione di un rubinetto miscelatore progressivo, delle quali la piastrina fissa sia suscettibile di essere accoppiata con piastrine mobili di varie forme, destinate a soddisfare differenti esigenze di applicazione. Si tende in questo modo a ridurre i costi di produzione, poiché soltanto le piastrine mobili richiedono di essere realizzate in forme differenti, mentre le piastrine fisse possono essere unificate tra le diverse coppie.
Un altro scopo dell'invenzione è quello di realizzare una coppia di piastrine in materiale duro, destinate a costituire gli organi dì regolazione di un rubinetto miscelatore progressivo, la quale, a parità di diametro delle piastrine, e quindi a parità di ingombro del rubinetto o della sua cartuccia, consenta l'erogazione di una portata maggiore di quella abituale, ovvero richieda un ingombro inferiore per l'erogazione di una uguale portata.
Un altro scopo dell'invenzione è quello di realizzare una coppia di piastrine in materiale duro, destinate a costituire gli organi di regolazione di un rubinetto miscelatore progressivo, nella quale la superficie di contatto tra le piastrine fissa e mobile sia più ridotta di quella abituale, con conseguente riduzione dell'attrito nella regolazione del rubinetto.
Ancora uno scopo dell'invenzione è quello di rendere possibile, in un rubinetto miscelatore progressivo con piastrine in materiale duro, un procedimento di miscelazione nel quale la fase di miscelazione sia suddivisa in due parti, nella prima delle quali la sezione di passaggio offerta all'acqua fredda rimane sostanzialmente costante, mentre aumenta la sezione di passaggio offerta all'acqua calda, mentre nella seconda parte rimane sostanzialmente costante la sezione di passaggio offerta all'acqua calda, mentre si riduce la sezione di passaggio offerta all'acqua fredda, con la conseguente più favorevole legge di variazione della temperatura dell'acqua erogata.
Un altro scopo dell'invenzione è quello di rendere possibile un aumento (a parità di ingombro complessivo) del diametro dei condotti di arrivo dell'acqua praticati nei corpo di un rubinetto o di una cartuccia, così da ridurre le resistenze al flusso.
Uno scopo dell'invenzione è anche quello di ridurre il costo di produzione delle piastrine in materiale duro.
I principali scopi dell'invenzione si raggiungono, in una coppia di piastrine in materiale duro, una piastrina fissa ed una piastrina mobile, destinate a costituire gli organi di regolazione per un rubinetto miscelatore del tipo detto progressivo, le quali piastrine sono destinate a subire durante la corsa di regolazione soltanto una rotazione relativa rispetto ad un centro di rotazione, e delle quali la piastrina fissa presenta due aperture di passaggio e la piastrina mobile presenta almeno una apertura di passaggio, per il fatto che un'intera prima porzione della piastrina fissa che si trova da una parte di una prima linea retta passante per detto centro di rotazione è priva di aperture, che le due aperture della piastrina fissa occupano nel loro insieme poco meno della seconda porzione della piastrina fissa, che si trova rispetto a detta prima linea retta dalla parte opposta a detta prima porzione della piastrina fissa, che dette due aperture della piastrina fissa sono tra loro separate da una costola avente, almeno in parte, una larghezza minima sufficiente per assicurare la tenuta, che un’intera porzione della piastrina mobile, che si trova da una parte di una seconda linea retta passante per detto centro di rotazione, è priva di aperture, e che le aperture di passaggio delia piastrina mobile occupano nel loro insieme solo una parte della seconda porzione della piastrina mobile, che si trova rispetto a detta seconda retta dalla parte opposta a detta prima porzione della piastrina mobile.
Preferibilmente, almeno nella piastrina fissa, ciascuna di dette aperture di passaggio ha una forma prossima ad un settore di un cerchio avente il proprio centro nel centro di rotazione relativa delle piastrine. Preferibilmente, inoltre, detto settore di cerchio ha un'estensione angolare prossima a 90”. Con queste conformazioni si rende possibile di adottare condotti di arrivo delle acque di diametro maggiorato oppure aventi disposizioni particolari.
Preferibilmente, almeno la piastrina fissa è simmetrica rispetto ad un piano passante per detta costola.
In una coppia di piastrine come sopra definite, un altro scopo dell'invenzione si raggiunge per il fatto che le due piastrine costituenti la coppia presentano entrambe due aperture di passaggio e che esse sono tra loro sostanzialmente uguali.
In questo caso, preferibilmente le due piastrine della coppia sono del tutto identiche tra di loro e possono pertanto essere prodotte con uno stesso stampo.
Quando, invece, le due piastrine costituenti la coppia non sono tra loro sostanzialmente uguali, preferibilmente la piastrina mobile presenta (da un punto di vista idraulico) una unica apertura di passaggio avente una forma arcuata. Preferibilmente detta apertura di passaggio ha una forma asimmetrica, presentando presso una delle proprie estremità una larghezza molto maggiore della larghezza che essa presenta presso l'estremità opposta.
Detta apertura, unica da un punto di vista idraulico, può essere materialmente suddivisa in più parti per conferire alla piastrina una maggiore robustezza.
Grazie alle caratteristiche indicate, ferma restando la conformazione della piastrina fissa, la piastrina mobile può ricevere Cuna o l'altra delle conformazioni indicate, per adeguare nel miglior modo la coppia di piastrine (e quindi un rubinetto od una cartuccia che ne fa uso) alle caratteristiche richieste per ciascuna applicazione.
Nei casi in cui le piastrine fissa e mobile sono sostanzialmente uguali, nella condizione in cui le aperture di passaggio delle due piastrine della coppia si corrispondono esattamente, queste aperture risultano completamente libere per il passaggio dell'acqua, e pertanto, se ad esse viene assegnata una forma tale da occupare la maggior parte possibile di una metà di ciascuna piastrina, tenuto conto delle necessità di tenuta, si realizza la massima sezione di passaggio possibile per un determinato diametro delle piastrine. Per conseguenza si ottiene il rapporto più favorevole possibile tra la portata massima erogabile e le dimensioni di ingombro del rubinetto o della cartuccia nella quale sono impiegate le piastrine secondo l'invenzione. Pertanto, anche la superficie di contatto tra le piastrine risulta ridotta al minimo possibile, con conseguente riduzione dell'attrito. Inoltre, nella fase di miscelazione, le piastrine così conformate attuano precisamente la favorevole legge di variazione della temperatura dell'acqua erogata, proposta dal brevetto italiano n° 722. 831 , pur potendo presentare (se richiesta) almeno una condizione di intercettazione, e pur con un solo grado di libertà di movimento, ed essendo quindi adatte per un miscelatore progressivo. Se, infine, le due piastrine sono tra loro del tutto identiche, il loro costo di produzione viene considerevolmente ridotto, oltre che dalla riduzione delle dimensioni delle piastrine adatte ad assicurare una determinata portata, anche dalla necessità di predisporre un solo stampo per la fabbricazione sia della piastrina fissa che della piastrina mobile di una coppia di piastrine.
Quando invece, specialmente in previsione di una resistenza opposta all'erogazione del flusso, per esempio da una doccetta, non è opportuno assegnare alla piastrina mobile una massima sezione di passaggio, a cui conseguirebbe una più ridotta sensibilità della regolazione, una conformazione arcuata dell'apertura di passaggio della piastrina mobile consente, attraverso un suo adeguato dimensionamento, di ottenere il più favorevole compromesso tra la portata massima ammessa e la sensibilità di regolazione. In modo particolare, con una conformazione asimmetrica dell'apertura arcuata, è possibile raggiungere un tale compromesso nel quale la sensibilità di regolazione è prossima alla massima realizzabile, pur essendo anche la portata massima ammessa prossima alla massima portata realizzabile.
Addizionalmente, in conseguenza dell'applicazione dell’invenzione, la conformazione delle aperture presenti nella piastrina fissa si adatta nel miglior modo a ricevere direttamente l'alimentazione di acqua calda e fredda da rispettivi condotti, di solito di sezione circolare, praticati nel corpo del rubinetto o della cartuccia, senza per questo richiedere la presenza di particolari regioni conformate in modo complesso a scopo di raccordo.
Delle piastrine fisse destinate ad un rubinetto miscelatore di tipo non prògressivo, presentanti delle aperture di passaggio che, se prese singolarmente, possono apparire alquanto simili a quelle sopra definite, sono presentate nel brevetto italiano n° 1.191.205 dovuto allo stesso inventore. Tuttavìa le piastrine secondo tale brevetto non potrebbero essere utilizzate in un rubinetto miscelatore progressivo per il fatto che le loro aperture coprono, nel loro insieme, l'intera superficie della piastrina fissa, e debbono quindi necessariamente cooperare con piastrine mobili dotate di due gradi di libertà di movimento. Inoltre quelle piastrine mobili non potrebbero essere uguali alle piastrine fisse, ed in tali condizioni le aperture delle piastrine fisse non potrebbero in alcun caso essere lasciate completamente libere dalle rispettive piastrine fisse.
Queste ed altre caratteristiche, scopi e vantaggi dell'oggetto della presente invenzione appariranno più chiaramente dalla seguente descrizione di alcune forme di realizzazione, costituenti degli esempi non limitativi, con riferimento ai disegni allegati, nei quali:
Fig. 1 illustra schematicamente, in sezione assiale, un rubinetto miscelatore progressivo del tipo nel quale può essere utilizzata una coppia di piastrine in materiale duro secondo l'invenzione;
Fig. 2 e fig. 3 illustrano rispettivamente in modo schematico le due piastrine in materiale duro costituenti la coppia di piastrine secondo una prima forma di realizzazione dell'invenzione, le quali sono tra loro identiche, ma sono contraddistinte da un diverso tratteggio per permetterne l'individuazione nelle figure seguenti;
Fig. 4 illustra come la piastrina fissa secondo l'invenzione possa ricevere razionalmente gli arrivi delle acque di alimentazione;
Figg. 5 a 9 illustrano le due piastrine secondo le figure 2 e 3 sovrapposte in una serie di posizioni operative, e precisamente:
Fig. 5 illustra le due piastrine sovrapposte in condizione di intercettazione; Fig. 6 illustra le due piastrine sovrapposte nella condizione di apertura parziale della sola acqua fredda;
Fig. 7 illustra le due piastrine sovrapposte in una condizione della fase di miscelazione di acqua fredda e di acqua calda;
Fig. 8 illustra le due piastrine sovrapposte nella condizione di erogazione dell'intera portata di sola acqua calda;
Fig. 9 illustra le due piastrine sovrapposte in una condizione di riduzione della portata di sola acqua calda;
Figg. 10 ed 11 illustrano due diverse forme di realizzazione di piastrine mobili adatte a cooperare con la piastrina fissa secondo la figura 2 ma aventi un'apertura in forma di feritoia arcuata di larghezza costante, di diverse proporzioni;
Figg. 12 e 13 illustrano le piastrine mobili secondo le figure 10 ed 11, sovrapposte alla piastrina fissa secondo la figura 2, in una condizione intermedia di miscelazione;
Fig. 14 illustra una forma di realizzazione di piastrina mobile adatta a cooperare con la piastrina fissa secondo la figura 2 ma avente un’apertura in forma di feritoia arcuata di larghezza variabile;
Figg. 15 e 16 illustrano la piastrina mobile secondo la figura 14, sovrapposta alla piastrina fissa secondo la figura 2, in due condizioni di miscelazione; e Figg. 17 a 20 illustrano altre diverse forme di realizzazione di piastrine mobili adatte a cooperare con la piastrina fissa secondo la figura 2 ma aventi un'apertura in forma di feritoia arcuata con vari disegni.
Con riferimento alla figura 1, un rubinetto miscelatore progressivo del tipo considerato, in cui può essere applicata una coppia di piastrine secondo l'invenzione, è illustrato schematicamente in una sezione assiale fatta secondo due semipiani passanti per i raccordi di arrivo delle acque. Il rubinetto comporta un corpo 1 dotato di due raccordi di arrivo di acqua, per esempio 2 per acqua fredda e 3 per acqua calda, e di un raccordo 4 per l'erogazione dell'acqua miscelata. Il corpo 1 è chiuso da un coperchio 5, a tenuta per mezzo di una guarnizione 6. Nel corpo 1 è alloggiato un sopporto 7 per una piastrina fissa 20 in materiale duro, dotata di aperture di passaggio 21 e 22; il sopporto 7 ospita due guarnizioni 8 e 9 destinate a stabilire la tenuta tra i raccordi 2 e 3 di arrivo delle acque ed i passaggi 21 e 22 della piastrina fissa 20. Sopra la piastrina fissa 20 è montata, a contatto a tenuta grazie alla accurata lavorazione, una piastrina mobile 30 in materiale duro, dotata di aperture di passaggio 31 e 32 e collegata ad un sopporto a campana 10 che presenta dei fori periferici 11 (due soli dei quali sono rappresentati) per l'uscita dell'acqua miscelata. Il sopporto a campana 10 è provvisto di un perno assiale 12 che può ruotare, a tenuta grazie ad una guarnizione 13, in un foro centrale del coperchio 5, che il perno 12 attraversa sporgendo all'esterno per ricevere una manopola di manovra 14. Un disco 15 in materiale antifrizione è interposto tra il sopporto a campana 10 ed il coperchio 5.
Facendo ruotare la manopola 14, attraverso il perno 12 ed il sopporto a campana 10 può essere fatta ruotare attorno ad un asse centrale 0 del rubinetto la piastrina mobile 30 rispetto alla piastrina fissa 20; in tal modo viene modificata la posizione delle aperture di passaggio 31 e 32 della piastrina mobile 30 rispetto alle aperture di passaggio 21 e 22 della piastrina fissa 20, e viene effettuata la regolazione del rubinetto.
Naturalmente, la piastrina fissa 20 deve essere impedita di ruotare rispetto a) corpo 1 del rubinetto, mentre la piastrina mobile 30 deve essere resa solidale in rotazione rispetto al sopporto a campana 10. A questo fine sono previste opportune conformazioni, generalmente sotto forma di tacche e di rilievi cooperanti delle parti interessate. Queste conformazioni sono per sé ben note e non hanno alcuna relazione con l'applicazione dell'invenzione; pertanto, per ragioni di semplicità di rappresentazione, esse non sono illustrate nei disegni.
Il rubinetto esemplificato è di un tipo assiemato direttamente nel proprio corpo, ma il tecnico del ramo comprenderà facilmente che nello stesso modo può essere realizzata una cartuccia destinata ad essere introdotta smontabilmente in un corpo di rubinetto.
La figura 2 illustra schematicamente la conformazione della piastrina fissa, facente parte della coppia di piastrine secondo l'invenzione in una sua conformazione preferita. La piastrina fissa 20 è rappresentata come avente un contorno circolare, ma naturalmente il suo contorno (che non prende parte attiva alla regolazione) può essere comunque scelto per ragioni costruttive. La piastrina 20 presenta due aperture di passaggio 21 e 22, per esempio per acqua fredda e per acqua calda, che come già detto, quando la piastrina è montata nel corpo 1 del rubinetto, sono poste in comunicazione a tenuta con i raccordi di arrivo 2 e 3 delle acque fredda e calda.
Come si nota dalla figura 2, nella forma preferita della piastrina fissa 20 ciascuna delle aperture di passaggio 21 e 22 ha la forma di un settore circolare avente il suo centro nel punto centrale della piastrina, nel quale passa l'asse centrale 0 del rubinetto quando la piastrina vi è montata, ed avente un'estensione angolare dì 90°. Le due aperture di passaggio 21 e 22 sono delimitate perifericamente da archi 23 e 24 e sono separate tra di loro da una costola 25. La costola 25 è rettilinea, decorre secondo un raggio uscente dal punto centrale 0, ed essa presenta una larghezza, o spessore, che è il minimo suscettibile di stabilire una tenuta al contatto con l'altra piastrina della coppia, tenuto conto delle caratteristiche di lavorazione superficiale delle piastrine e della pressione di esercizio prevista. La linea retta che delimita il lato di ciascuna apertura 21 , 22 non delimitato dalla costola 25 presenta, rispetto ad un raggio parallelo ad essa ed uscente dal punto centrale 0, una distanza determinata con lo stesso criterio di attitudine a stabilire la tenuta. Pertanto, nel loro insieme, le due aperture 21 e 22 occupano un po’ meno di metà della superficie disponibile della piastrina 20.
Da parte loro, gli archi periferici 23 e 24 presentano una larghezza, o spessore, determinata con lo stesso criterio di attitudine a stabilire la tenuta, ed aumentata di quanto è necessario per ragioni costruttive e, segnatamente, per il montaggio ed il fissaggio in posizione della piastrina 20. In questa forma preferita, la piastrina 20 presenta una simmetrìa speculare rispetto ad un diametro passante per la costola 25.
Quanto esposto rappresenta la migliore applicazione dell'invenzione, che peraltro può essere applicata in modo parziale, come sarà precisato più avanti. Naturalmente, inoltre, le definizioni geometriche indicate sono realizzate a meno degli adattamenti necessari per ragioni costruttive; cosi, per esempio, gli angoli tra i lati rettilinei e l’arco che definiscono un settore circolare devono essere opportunamente raccordati per una corretta fabbricazione e per la resistenza della piastrina in materiale duro.
Come si comprende da quanto sopra esposto, le aperture di passaggio 21 e 22 determinate secondo i criteri dell'invenzione presentano la massima superficie compatibile con la possibilità della piastrina di realizzare una condizione di intercettazione. Pertanto una siffatta piastrina è in grado di lasciar passare la massima portata compatibile col proprio diametro di ingombro.
Inoltre, come si rileva dalla figura 4, le aperture di passaggio 21 e 22 della piastrina fissa 20 sono in grado di ricevere nel modo più razionale lo sbocco dei raccordi di alimentazione 2 e 3 del corpo 1 del rubinetto, senza richiedere alcuna particolare conformazione di questi sbocchi e senza occluderne una parte, come abitualmente avviene con le conformazioni note delle aperture di passaggio. È così possibile adottare condotti di arrivo di maggior diametro (per un dato ingombro del rubinetto o della cartuccia) allo scopo di ridurre le resistenze al flusso, oppure disporre tali condotti in posizioni tali da facilitarne la realizzazione ma che non sarebbero accettabili coll'impiego di piastrine fisse di tipo noto.
La figura 3 illustra, analogamente alla figura 2, una prima forma di realizzazione della piastrina mobile 30 facente parte della coppia di piastrine secondo l'invenzione. Secondo una caratteristica di questa forma di realizzazione dell'invenzione, la piastrina mobile 30 è del tutto identica alla piastrina fissa 20, e presenta due aperture di passaggio 31 e 32 separate da una costola 35 e delimitate perifericamente da archi 33 e 34. In virtù dell'identicità delle piastrine 20 e 30, tutto quanto esposto sinora riguardo alla piastrina 20 si applica identicamente alla piastrina 30, e pertanto non è necessario che venga ripetuto. Si osserva che il fatto che le aperture di passaggio delle due piastrine siano identiche fa sì che la sovrapposizione della piastrina mobile alla piastrina fissa non limiti in alcun modo la sezione di passaggio offerta alle acque, nella condizione di massima portata nella quale le aperture di passaggio corrispondenti delle due piastrine sono esattamente sovrapposte. Ne consegue che la portata massima ammessa dalla coppia di piastrine è la massima teoricamente possibile in considerazione del loro diametro, e che pertanto questa portata massima può essere aumentata rispetto alle costruzioni note, a parità di dimensioni di ingombro del rubinetto o della cartuccia in cui le piastrine vengono installate, ovvero, reciprocamente, che a parità di portata massima possono essere ridotte le dimensioni delle piastrine e del rubinetto o cartuccia.
La riduzione delle dimensioni delle piastrine comporta un loro minor costo di fabbricazione, ma questo vantaggio è reso ancor maggiore dall'identicità delle piastrine che, in questa applicazione dell'invenzione, richiedono un solo stampo per la loro produzione.
La forma di realizzazione ora rappresentata e descritta include tutte le caratteristiche vantaggiosamente applicabili secondo l'invenzione, ma si deve intendere che l'applicazione dell'invenzione può anche essere parziale; in particolare, i vantaggi funzionali della coppia di piastrine descritta si ottengono anche se esse sono tra loro sostanzialmente uguali ma non identiche, perdendosi in tal caso soltanto la possibilità di realizzare le due piastrine con un solo stampo. L'estensione di circa 90° delle aperture di passaggio assicura la massima portata possibile, ma quando non sia posta questa esigenza l'estensione delle aperture di passaggio può essere minore di 90°, e per ragioni particolari si può prevedere che le due aperture di passaggio di ciascuna piastrina presentino estensione alquanto differente; ed in questo caso, una delle aperture potrebbe anche avere estensione alquanto superiore a 90°. La costola che separa le due aperture di una piastrina non deve necessariamente essere esattamente rettilinea né radiale, anzi in certi casi potrebbe essere preferibile che essa decorresse in direzione inclinata. Inoltre non è-richiesto che la larghezza della costola sia costante in tutti i punti. La forma a settore di cerchio delle aperture di passaggio è la più conveniente, ma altre forme possono essere preferite per particolari ragioni.
Verrà ora esposto, con riferimento alle figure 5 a 9, come la coppia di piastrine secondo l'invenzione, quale è stata ora descritta e rappresentata, sia in grado di attuare un procedimento di miscelazione vantaggioso, derivato da quello esposto nel brevetto italiano n° 722.831. in queste figure, la posizione della piastrina fissa 20 rimane naturalmente sempre la stessa, corrispondente alla sua rappresentazione nella figura 2, mentre la piastrina mobile 30 è illustrata nelle diverse figure ruotata di vari angoli rispetto alla figura 3.
La figura 5 illustra la condizione di intercettazione della coppia di piastrine. La piastrina mobile 30 è dunque ruotata di 180° rispetto alla sua rappresentazione nella figura 3. Le aperture di passaggio delle due piastrine 20 e 30 non si corrispondono, e per quanto spiegato esse sono separate da distanze sufficienti a stabilire la tenuta. Si nota però che questa posizione delle piastrine può non essere prevista quando l'intercettazione totale del flusso viene realizzata con altri mezzi, ed alle piastrine è lasciata la sola funzione di regolazione della miscelazione.
Facendo ruotare di un certo angolo in senso orario la piastrina 30, la sua apertura 32 scopre parte dell'apertura 21 della piastrina fissa 20 {figura 6), cosicché si ha l'erogazione di una portata limitata di sola acqua fredda. Procedendo con la rotazione, l'apertura 32 della piastrina mobile 30 scopre interamente l'apertura 21 della piastrina fissa 20, realizzando pertanto la massima possibile erogazione di sola acqua fredda, poi la costola 35 si sposta lungo l'apertura 21 della piastrina fissa 20, che peraltro rimane sostanzialmente libera attraverso parti delle aperture 31 e 32, mentre l'apertura 32 scopre gradualmente in modo crescente l'apertura 22 della piastrina fissa 20 (figura 7). Continua pertanto l'erogazione di acqua fredda, alla quale però va aggiungendosi una frazione crescente di acqua calda: è questa la prima parte della fase di miscelazione, che si conclude quando entrambe le aperture 21 e 22 della piastrina fissa 20 sono scoperte.
Proseguendo ancora la rotazione della piastrina mobile 20, la costola 35 si sposta lungo l'apertura 22 della piastrina fissa 20, che rimane sostanzialmente libera attraverso parti delle aperture 31 e 32, mentre l'apertura 21 viene gradualmente coperta. È questa la seconda parte della fase di miscelazione, che si conclude allorché l'apertura 21 è stata completamente coperta, mentre l'apertura 22 è de! tutto scoperta (figura 8) dando così luogo all'erogazione della massima portata di sola acqua calda.
Col procedere della rotazione della piastrina mobile 30, l'apertura 21 resta occlusa, mentre l'apertura 22 viene parzialmente occlusa (figura 9), cosicché si ha l'erogazione di una portata ridotta di sola acqua calda. Infine, allorché con l'ulteriore rotazione della piastrina mobile 30 (se questa è consentita) l'apertura 22 della piastrina fissa 20 è stata completamente occlusa, si è ritornati ad una condizione di intercettazione come quella secondo la figura 5.
È chiaro che facendo ruotare la piastrina mobile in senso antiorario si verificano le stesse condizioni descritte, in successione inversa. Così pure esse risultano invertite se si scambia il collegamento delle aperture 21 e 22 della piastrina fissa con le alimentazioni di acqua fredda e calda.
Si vede dunque che la coppia di piastrine secondo la prima forma di realizzazione dell'invenzione attua un sistema di miscelazione corrispondente a quello proposto dal brevetto italiano n° 722.831 , eccetto l'eventuale presenza aggiuntiva di una o due condizioni di intercettazione. La coppia di piastrine secondo la prima forma di realizzazióne dell'invenzione raggiunge dunque i vantaggi esposti, caratteristici del sistema di miscelazione secondo tale brevetto, rendendolo applicabile ad un rubinetto miscelatore progressivo a piastrine in materiale duro.
Quanto precede descrive l'intero campo di regolazione teoricamente possibile, ma ove ciò sia preferito il campo di regolazione consentito all'utente può essere limitato introducendo, per mezzo di arresti, corrispondenti limitazioni alla libertà di movimento della piastrina mobile. In particolare, è prevedibile che in molti casi venga predisposto un arresto che impedisca di raggiungere una condizione di intercettazione dopo l'erogazione di sola acqua calda, affinché non sia poi possibile aprire il rubinetto con una pericolosa erogazione iniziale di sola acqua calda.
Come è stato accennato, se vengono scambiati i collegamenti delle aperture di passaggio ai raccordi di arrivo di acqua fredda e calda, il funzionamento del rubinetto risulta invertito. Pertanto, se si prevede che il rubinetto debba essere manovrato per mezzo di una rotazione inversa, esso può essere collegato a raccordi di arrivo invertiti. Ciò, in particolare, permette di usare uno stesso rubinetto nelle due installazioni opposte di un sistema cosiddetto back-to-back, in cui due rubinetti sono installati dai due lati opposti di una parete nella quale sono incassate le tubazioni di alimentazione. In tal caso gli arresti tendenti ad impedire l'apertura con erogazione di sola acqua calda devono, naturalmente, essere spostati.
Si noterà che la presenza della costola 35 che separa le aperture 31 e 32 della piastrina mobile non ha alcun effetto idraulico, ed essa potrebbe anche mancare. Tuttavia la sua presenza è raccomandabile per aumentare la robustezza della piastrina mobile nonché, quando del caso, per rendere la piastrina mobile uguale alla piastrina fissa.
Come si è detto, nella forma di realizzazione rappresentata si realizzano passaggi molto ampi per l'acqua, ciò che in molti casi è di grande vantaggio. Tuttavia, se è previsto che l’erogazione avvenga attraverso un apparecchio che oppone considerevole resistenza al flusso, come per esempio una doccetta, l'ampiezza dei passaggi offerti dalle piastrine non presenta utilità, poiché la portata viene comunque ridotta dall’apparecchio erogatore, e ne consegue invece una considerevole riduzione della sensibilità della regolazione. In questo casi è pertanto opportuno utilizzare piastrine mobili aventi un'apertura diversamente conformata.
La piastrina 30 secondo la figura 10 presenta un'apertura 35 di forma arcuata, relativamente corta e larga, mentre la piastrina 30 secondo la figura 11 presenta un'apertura 36 di forma arcuata, relativamente lunga e stretta. Queste piastrine possono cooperare con la stessa piastrina fissa secondo la figura 2, come mostrano rispettivamente le figure 12 e 13, che mostrano le corrispondenti coppie di piastrine in una condizione intermedia di miscelazione. È chiaro che simili piastrine mobili non permettono di erogare una portata così grande come una piastrina mobile secondo la figura 3, però, quando sia presente una elevata resistenza al-l'erogazione, che comunque limiterebbe la portata, esse consentono di aumentare notevolmente la sensibilità della regolazione. Le proporzioni delle aperture di queste piastrine saranno dunque scelte in funzione delle caratteristiche desiderate per particolari applicazioni.
Tuttavìa, un compromesso più favorevole tra la portata erogata e la sensibilità di regolazione può essere ottenuto conformando l'apertura 37-38 della piastrina mobile 30 come una feritoia arcuata avente una larghezza variabile, da un minimo presso l'estremità 37 ad un massimo presso l'estremità 38, come mostra la figura 14. Questa piastrina è rappresentata sovrapposta ad una piastrina fissa 20 nelle figure 15 e 16, in due diverse condizioni di miscelazione. Come si può osservare, nel progredire della regolazione di miscelazione è l'estremità 37 di minor larghezza che controlla le proporzioni di miscelazione, con elevata sensibilità, mentre nelle condizioni di erogazione di una portata elevata è l'estremità 38 di maggior larghezza che consente l'erogazione di una portata prossima alla massima possibile.
Anche in questo caso è possibile un adeguamento del comportamento della coppia di piastrine alle esigenze di particolari applicazioni, attraverso una opportuna conformazione e proporzionamento dell'apertura della piastrina mobile 30. Ciò è messo in evidenza dagli esempi delle figure 17 a 20, che mostrano piastrine mobili aventi aperture 39, 40, 41 o 42 di varia forma.
Piastrine mobili aventi aperture di forme analoghe a quelle ora descritte sono per sé note, tuttavìa esse sono sempre state utilizzate in collaborazione con piastrine fisse aventi aperture di forme analoghe a quella della piastrina mobile, e non in collaborazione con una piastrina fissa come quella proposta dalla presente invenzione.
In tutte le forme descritte con riferimento alle figure 10 a 20 si è supposto che l'apertura della piastrina mobile sia unica, ma si deve intendere che ciascuna apertura potrebbe essere suddivisa in due o più parti da costole, prive di effetto idraulico ma che irrobustiscono la piastrina.
Si deve intendere che l'invenzione non è limitata alle forme di realizzazione descritte ed illustrate. Parecchie possibili modificazioni sono state descritte, ed altre sono alla portata del tecnico del ramo. È inoltre chiaro che l'invenzione si estende ad ogni piastrina singola avente caratteristiche peculiari tali da renderla suscettibile di costituire, in accoppiamento con un'altra adatta piastrina, una coppia di piastrine come definita dall'invenzione.
Le modificazioni citate ed altre, ed ogni sostituzione con equivalenti tecnici, possono essere apportate senza per questo dipartirsi dall'ambito dell'invenzione e dalla portata del presente brevetto.

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1 . Coppia di piastrine in materiale duro, una piastrina fissa ed una piastrina mobile, destinate a costituire gli organi di regolazione per un rubinetto miscelatore del tipo detto progressivo, le quali piastrine sono destinate a subire durante la corsa di regolazione soltanto una rotazione relativa rispetto ad un centro di rotazione, e delle quali la piastrina fissa presenta due aperture di passaggio e la piastrina mobile presenta almeno una apertura di passaggio, caratterizzata dal fatto che un'intera prima porzione della piastrina fissa che si trova da una parte di una prima linea retta passante per detto centro di rotazione è priva di aperture, che le due aperture della piastrina fissa occupano nel loro insieme poco meno della seconda porzione della piastrina fissa, che si trova rispetto a detta prima linea retta dalla parte opposta a detta prima porzione della piastrina fissa, che dette due aperture della piastrina fissa sono tra loro separate da una costola avente, almeno in parte, una larghezza minima sufficiente per assicurare la tenuta, che un'intera porzione della piastrina mobile, che si trova da una parte di una seconda linea retta passante per detto centro di rotazione, è priva di aperture, e che le aperture dì passaggio della piastrina mobile occupano nel loro insieme solo una parte della seconda porzione della piastrina mobile, che si trova rispetto a detta seconda retta dalla parte opposta a detta prima porzione della piastrina mobile.
  2. 2 . Coppia di piastrine secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che almeno nella piastrina fissa ciascuna di-dette aperture di passaggio ha una forma prossima ad un settore di un cerchio avente il proprio centro nel centro di rotazione relativa delle piastrine.
  3. 3 . Coppia di piastrine secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detto settore di cerchio ha un'estensione angolare prossima a 90°.
  4. 4 . Coppia di piastrine secondo la rivendicazione 1 , caratterizzata da! fatto che almeno la piastrina fissa è simmetrica rispetto ad un piano passante per detta costola.
  5. 5 . Coppia di piastrine secondo la rivendicazione 1 , caratterizzata dal fatto che le due piastrine costituenti la coppia presentano entrambe due aperture di passaggio e che esse sono tra loro sostanzialmente uguali.
  6. 6 . Coppia di piastrine secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che le due piastrine della coppia sono del tutto identiche tra di loro e possono essere prodotte con uno stesso stampo.
  7. 7 . Coppia di piastrine secondo la rivendicazione 1 , nella quale le due piastrine costituenti la coppia non sono tra loro sostanzialmente uguali, caratterizzata da! fatto che la piastrina mobile presenta agli effetti idraulici una unica apertura di passaggio avente, la forma di una feritoia arcuata.
  8. 8 . Coppia di piastrine secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che detta apertura di passaggio ha una forma asimmetrica, presentando presso una delle proprie estremità una larghezza maggiore della larghezza che essa presenta presso l'estremità opposta.
  9. 9 . Coppia di piastrine secondo la rivendicazione 1 , caratterizzata dal fatto che l'apertura della piastrina mobile è unica agli effetti idraulici ma è materialmente suddivisa in più parti per conferire alia piastrina una maggiore robustezza.
  10. 10 . Coppia di piastrine secondo una o più delle rivendicazioni che precedono, caratterizzata dal fatto che attua un procedimento di miscelazione nel quale la fase di miscelazione è suddivisa in due parti, nella prima delle quali la sezione di passaggio offerta all’acqua fredda rimane sostanzialmente costante, mentre aumenta la sezione di passaggio offerta all'acqua calda, mentre nella seconda parte rimane sostanzialmente costante la sezione di passaggio offerta all'acqua calda, mentre si riduce la sezione di passaggio offerta all'acqua fredda, eventualmente sino a raggiungere ad una estremità del campo di regolazione una condizione di intercettazione.
  11. 11 . Coppia di piastrine in materiale duro, per un rubinetto miscelatore progressivo, caratterizzata dalle particolarità, disposizioni e funzionamento, quali appaiono dalla descrizione sopraestesa e dai disegni annessi, o sostituiti da loro equivalenti tecnici, presi nel loro insieme, nelle loro varie combinazioni o separatamente.
  12. 12 . Piastrina in materiale duro per rubinetto, caratterizzata da peculiarità che la rendono suscettibile di essere accoppiata con un'altra adatta piastrina per costituire una coppia di piastrine secondo una o più delle rivendicazioni che precedono.
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