ITTO20150046U1 - Dispositivo per la rilevazione di deformazioni e la trasmissione dei dati rilevati - Google Patents

Dispositivo per la rilevazione di deformazioni e la trasmissione dei dati rilevati

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ITTO20150046U1
ITTO20150046U1 ITTO2015U000046U ITTO20150046U ITTO20150046U1 IT TO20150046 U1 ITTO20150046 U1 IT TO20150046U1 IT TO2015U000046 U ITTO2015U000046 U IT TO2015U000046U IT TO20150046 U ITTO20150046 U IT TO20150046U IT TO20150046 U1 ITTO20150046 U1 IT TO20150046U1
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Description

"Dispositivo per la rilevazione di deformazioni e la trasmissione dei dati rilevati "
DESCRIZIONE
Settore tecnico
Il presente trovato si riferisce ad un dispositivo per la rilevazione di deformazioni e la trasmissione dei dati rilevati.
In particolare, il presente trovato si riferisce ad un dispositivo per rilevare le deformazioni che si manifestano in una struttura a seguito di un carico applicato.
Arte nota
La possibilità di rilevare e monitorare le deformazioni di una struttura è di primaria importanza in un gran numero di settori tecnici diversi, fra cui è possibile citare – a titolo di esempio non limitativo – il settore edile, il settore automobilistico, il settore nautico, il settore aeronautico e così via.
Secondo tecnica nota, la rilevazione delle deformazioni viene realizzata mediante l’impiego di sensori che sono applicati esternamente alla struttura da monitorare oppure inseriti all’interno della struttura stessa.
Entrambe queste soluzioni, tuttavia, sono soggette a forti limitazioni.
Nel caso di sensori applicati esternamente ad una struttura, si ricorre solitamente ad estensimetri applicati mediante incollaggio alla superficie della struttura da monitorare. Fra gli svantaggi di una siffatta soluzione è possibile evidenziare i seguenti:
- i sensori sono esposti all’azione degli agenti atmosferici;
- il processo di applicazione mediante incollaggio del/i sensore/i alla struttura risulta laborioso e difficile;
- anche a causa dei summenzionati agenti atmosferici, l’adesione del/i sensore/i alla struttura si degrada alquanto rapidamente nel corso del tempo, con una conseguente perdita di affidabilità dei dati raccolti;
- un monitoraggio accurato ed affidabile delle deformazioni subite dalla struttura richiederebbe un numero molto elevato di sensori; tuttavia, i collegamenti filari fra i sensori ed i corrispondenti strumenti di lettura limita drasticamente il numero di sensori realisticamente utilizzabili.
Nel caso di sensori inseriti all’interno della struttura stessa si preferisce ricorrere a sensori in fibra ottica con reticoli di Bragg piuttosto che a estensimetri. Anche questa soluzione comporta numerosi inconvenienti, fra i quali è possibile citare i seguenti:
- detti sensori in fibra ottica sono molto costosi;
- detti sensori in fibra ottica influiscono sullo stato deformativo della struttura all’interno della quale sono inseriti, alterando così i valori rilevati,
- dal momento che detti sensori in fibra ottica devono essere collegati con un collegamento filare ai rispettivi strumenti di lettura, i fili e cavi che fuoriescono dalla struttura creano vie di comunicazione tra l’esterno e l’interno della struttura stessa, favorendo, ad esempio, l’ingresso di umidità;
- la realizzazione all’interno della struttura di sedi per l’inserimento di detti sensori in fibra ottica creano una discontinuità nelle proprietà di resistenza strutturale della struttura, che rischia di portare a punti o linee di frattura;
- l’inserimento di tali sensori all’interno di una struttura richiede un’accurata ingegnerizzazione, dal momento che i punti di rilevamento debbono essere scelti e decisi in fase progettuale, poiché non è possibile spostarli in un secondo momento, e le caratteristiche fisiche del manufatto subiranno le modifiche sopra menzionate in termini di resistenza strutturale che vanno preventivamente calcolate.
Inoltre, entrambi i tipi di soluzioni note sopra descritti richiedono l’impiego di sistemi hardware ingombranti, pesanti e costosi, nonché l’impiego di corrispondenti mezzi di alimentazione per alimentarli elettricamente.
Per superare gli inconvenienti sopra elencati, in tempi più recenti sono stati sviluppati sensori in materiale composito, che contengono un elemento conduttore in grado di variare la propria resistenza elettrica in funzione della variazione dimensionale subita in seguito al carico applicato.
Detti sensori in materiale composito possono essere sia applicati esternamente alla struttura da monitorare, sia inseriti direttamente all’interno di tale struttura.
In particolare, al fine di superare le limitazioni connesse alla presenza di collegamenti filari fra i sensori ed i rispettivi strumenti di lettura, è stato proposto di utilizzare i suddetti sensori in materiale composito in combinazione con un sistema di trasmissione senza fili (“wireless”) delle rilevazioni effettuate.
Si veda a tale proposito il documento WO 2004/068095.
Benché a livello teorico le soluzioni proposte in merito all’utilizzo di sensori in materiale composito per la rilevazione di deformazioni ed alla trasmissione senza fili dei dati rilevati siano potenzialmente in grado di fornire prestazioni soddisfacenti, la loro implementazione pratica non ha finora dato i risultati sperati in termini di fattibilità e di affidabilità dei dati rilevati.
La realizzazione pratica di un dispositivo che impieghi sensori in materiale composito per la rilevazione di deformazioni e combini detti sensori con un’elettronica in grado di trasmettere a distanza i dati rilevati relativi a dette deformazioni pone infatti una serie di problematiche sia dal punto di vista meccanico, sia dal punto di vista elettronico di difficile soluzione.
Tale problematiche hanno finora reso impossibile ottenere un dispositivo del tipo summenzionato dotato delle caratteristiche di semplicità nell’acquisizione di dati e – soprattutto – di affidabilità dei dati rilevati e trasmessi richieste per un accurato monitoraggio delle deformazioni in una struttura.
Scopo principale del presente trovato è quello di ovviare ai suddetti inconvenienti, fornendo un dispositivo per la rilevazione di deformazioni e la trasmissione dei dati rilevati che possa essere applicato alla superficie di una struttura da monitorare o incorporato in detta struttura e che sia al tempo stesso semplice ed affidabile.
Questo ed altri scopi sono raggiunti mediante il dispositivo per la rilevazione di deformazioni e la trasmissione dei dati rilevati come rivendicato nelle unite rivendicazioni. Esposizione del trovato
Il dispositivo per la rilevazione di deformazioni e la trasmissione dei dati rilevati comprende almeno:
- un sensore di deformazione, le cui variazioni dimensionali dovute al carico applicato si traducono in variazioni della sua resistenza elettrica,
- un circuito elettronico in grado di rilevare dette variazioni di detta resistenza,
- un’antenna in grado di trasmettere all’esterno in modalità senza fili i dati rilevati da detto sensore di deformazione e elaborati da detto circuito elettronico,
- una matrice in materiale elettricamente isolante in cui sono annegati detto sensore di deformazione, detto circuito elettronico e detta antenna.
Ne consegue che il sensore di deformazione – annegato nella matrice elettricamente isolante – è isolato da eventuali perturbazioni legate all’ambiente circostante.
Inoltre, anche il circuito elettronico e l’antenna sono isolati da eventuali perturbazioni legate all’ambiente circostante
Secondo il trovato, detto sensore di deformazione è realizzato in un materiale selezionato nel gruppo comprendente metalli e leghe metalliche, resine elettricamente conduttive e inchiostri elettricamente conduttivi.
La realizzazione del sensore di deformazione in metalli o leghe metalliche consente di coniugare una elevata semplicità con una altrettanto elevata precisione ed affidabilità. La realizzazione del sensore di deformazione in resine elettricamente conduttive o inchiostri elettricamente conduttivi assicura un vantaggio addizionale, legato alla estrema versatilità in termini di forma e dimensioni ottenibili per il sensore di deformazione. Basti pensare che, nel caso di utilizzo di inchiostri elettricamente conduttivi è possibile ricorrere a tecniche di stampa per la realizzazione del sensore. Di conseguenza, la geometria del sensore di deformazione potrà essere realizzata secondo un pattern desiderato, il che consente di adattare detta geometria alle specifiche esigenze in termini di rilevazione delle deformazioni.
Secondo esempi di esecuzione preferiti e non limitativi del dispositivo secondo il trovato, la matrice elettricamente isolante potrà essere costituita da resine e/o colle, quali ad esempio poliesteri, vinilesteri, resine epossidiche e/o resine fenoliche.
Nel caso di strutture esistenti, il dispositivo secondo il trovato potrà essere applicato alla superficie della struttura da monitorare.
Nel caso di strutture di nuova realizzazione, il dispositivo secondo il trovato potrà essere applicato alla superficie della struttura da monitorare o – in alternativa – potrà anche essere integrato all’interno della struttura stessa.
In questo caso è possibile prevedere che la matrice elettricamente isolante del dispositivo secondo il trovato sia parte integrante della struttura di cui si desiderano rilevare le deformazioni, il che limita considerevolmente le perturbazioni alle proprietà fisiche e meccaniche della struttura connesse all’introduzione del dispositivo stesso.
A tale proposito, sarà opportuno prevedere che i materiali utilizzati per la realizzazione del dispositivo secondo il trovato siano il più possibile omogenei in termini di proprietà chimiche e fisiche con il materiale della struttura da monitorare, sempre al fine di limitare le perturbazioni alle proprietà fisiche e meccaniche della struttura connesse all’introduzione del dispositivo stesso.
La presenza di almeno un’antenna nel dispositivo secondo il trovato consente di trasmettere i dati rilevati ad uno strumento di lettura esterna in modalità senza fili (“wireless”), impiegando ad esempio una comunicazione in radio-frequenza (ad esempio RFID o NFC).
Vantaggiosamente, detta almeno una antenna consente di evitare l’impiego di mezzi di alimentazione interni nel dispositivo secondo il trovato, in quanto l’energia necessaria per eccitare il sensore di deformazione, rilevare i dati e trasmettere detti dati può essere fornita dall’esterno, via radio-frequenza.
Secondo un esempio preferito di esecuzione, al circuito elettronico e all’antenna presenti nello strato intermedio del dispositivo secondo il trovato è accoppiato uno strato di schermatura, il quale consente di preservare la corretta comunicazione in radio-frequenza fra il dispositivo e lo strumento esterno dalle perturbazioni dovute alle correnti parassite all’interno degli strati conduttivi della struttura cui il dispositivo stesso è applicato.
Breve descrizione dei disegni
Caratteristiche e vantaggi del trovato saranno ulteriormente chiariti grazie alla descrizione dettagliata che segue di un esempio di esecuzione preferito, fornito a titolo di esempio non limitativo con riferimento ai disegni allegati, in cui:
- la Figura 1 è una vista schematica in sezione trasversale di un dispositivo per la rilevazione di deformazioni e la trasmissione dei dati rilevati secondo il trovato; - la Figura 2 è una vista schematica in sezione lungo il piano II-II del dispositivo di Figura 1.
Descrizione dettagliata di un esempio di esecuzione preferito del trovato
Con riferimento alle Figure 1 e 2, è illustrato un dispositivo 1 secondo il trovato per la rilevazione di deformazioni e la trasmissione dei dati rilevati.
Secondo il trovato, detto dispositivo comprende una matrice elettricamente isolante 3, in cui sono annegati almeno:
- un sensore di deformazione 5, realizzato sotto forma di elemento conduttivo resistivo, le cui variazioni dimensionali (dovute ad un carico applicato) si traducono in variazioni della sua resistenza elettrica;
- un circuito elettronico 7 comprendente mezzi per rilevare dette variazioni di detta resistenza elettrica di detto sensore di deformazione 5;
- un’antenna 9;
in cui detto sensore di deformazione 5 è realizzato in un materiale selezionato nel gruppo comprendente metalli e leghe metalliche, resine elettricamente conduttive ed inchiostri elettricamente conduttivi.
È evidente che detto sensore di deformazione 5 e detto circuito elettronico 7 saranno collegati elettricamente, ad esempio in corrispondenza di corrispondenti contatti o piazzole 11, e detto circuito elettronico 7 e detta antenna 9 saranno anch’essi collegati elettricamente, ad esempio in corrispondenza di corrispondenti contatti o piazzole 13. Il sensore di deformazione 5 può presentare le dimensioni e la geometria desiderate. In particolare, l’impiego di resine elettricamente conduttive o inchiostri elettricamente conduttivi consente una elevata versatilità, incrementando i gradi di libertà nella scelta della forma e delle dimensioni del sensore; vantaggiosamente, esso potrà presentare dimensioni elevate, molto superiori a quelle degli estensimetri utilizzati nella tecnica nota, e la sua geometria potrà seguire pattern complessi.
Il circuito elettronico 7 e l’antenna 9 possono essere realizzati secondo qualsiasi tecnologia adatta alla portata del tecnico del settore.
Nell’esempio di esecuzione illustrato nelle Figure, detto circuito elettronico 7 e detta antenna 9 potranno essere realizzati su un unico circuito stampato (PCB) 15.
In particolare, detto circuito stampato 15 è preferibilmente realizzato sotto forma di circuito stampato flessibile, realizzato ad esempio in film di poliammide o un tessuto sintetico di tipo PEEK, cosicché il dispositivo 1 corrispondente nel suo complesso mostrerà una certa flessibilità, il che consentirà di adattarsi a strutture con superfici complesse.
Il dispositivo 1 secondo il trovato può inoltre comprendere uno o più sensori (non illustrati) in grado di rilevare condizioni ambientali nell’ambiente circostante al dispositivo stesso, quali ad esempio temperatura ed umidità.
Qualora siano previsti, detti sensori addizionali saranno anch’essi elettricamente collegati al circuito elettronico 7 mediante corrispondenti contatti o piazzole.
Il circuito elettronico 7 può inoltre comprendere una unità di memoria che consenta di immagazzinare informazioni sul dispositivo 1 e sui dati rilevati da detto dispositivo durante il suo funzionamento. In particolare detta unità di memoria permette di immagazzinare in permanenza nel sensore stesso tutte le informazioni necessarie all'interpretazione delle rilevazioni effettuati (inclusi i parametri di taratura del sensore) e all'identificazione del sensore. Nel caso del monitoraggio di una struttura complessa, che richiede l’impiego di un numero elevato di dispositivi 1, questo semplifica molto la gestione, eliminando la necessità di mantenere documentazioni specifiche esterne, complesse da gestire e potenzialmente soggette a perdita o smarrimento.
Di nuovo con riferimento all’esempio di esecuzione illustrato nelle Figure, il dispositivo 1 comprende anche uno strato di schermatura 17 associato al circuito stampato 15.
Detto strato di schermatura 17 è preferibilmente realizzato in materiale ferritico e la sua funzione risulterà chiara dalla descrizione del funzionamento del dispositivo 1 secondo il trovato che viene fornita qui di seguito.
Come sopra anticipato, detto dispositivo 1 può essere applicato ad una struttura di nuova costruzione o ad una struttura già esistente.
La parte sensibile del dispositivo, costituita dal sensore di deformazione 5 e dal circuito elettronico 7 ad esso collegato, risulta protetta da agenti esterni dalla matrice 3.
Detta matrice 3 non solo protegge il sensore di deformazione ed il suo circuito elettronico dagli agenti atmosferici, ma li isola anche elettricamente, grazie al fatto di essere realizzata in un materiale elettricamente isolante.
L’antenna 9 consente di comunicare in modalità senza fili – ad esempio mediante radiofrequenza – con uno strumento esterno 100.
In una variante particolarmente semplice del trovato, lo strumento 100 è in grado di ricevere i dati trasmessi dall’antenna 9. In questo caso, il dispositivo 1 deve essere provvisto di mezzi di alimentazione propri (batterie) per l’eccitazione del sensore di deformazione 5 e l’alimentazione del circuito elettronico 7.
Tuttavia, nell’esempio di esecuzione preferito del trovato, la comunicazione senza fili fra il dispositivo 1 e lo strumento 100 avviene in entrambe le direzioni, come anche evidenziato in Figura 1. In questo modo, è possibile evitare di dotare il dispositivo 1 di una sorgente di alimentazione interna, in quanto l’energia necessaria al suo funzionamento proviene dallo strumento esterno 100, via radio-frequenza o simile modalità senza fili.
Pertanto, quando si desidera rilevare le deformazioni subite dalla struttura cui è applicato il dispositivo 1, lo strumento esterno 100 fornisce al dispositivo 1 l’energia necessaria ad eccitare il sensore di deformazione 5.
La variazione dimensionale subita dal suddetto sensore di deformazione a causa del carico (sollecitazione) cui è sottoposto si traduce in una corrispondente variazione della resistenza elettrica; detta variazione di detta resistenza elettrica è rilevata dal circuito elettronico 7 e trasmessa allo strumento esterno 100 attraverso l’antenna 9.
Nel caso in cui siano presenti sensori addizionali atti al rilevamento di condizioni ambientali (temperatura, umidità, ecc.), anche i dati rilevati da detti sensori addizionali sono elaborati dal circuito elettronico 7 e trasmessi allo strumento esterno 100 attraverso l’antenna 9.
Si noti che l’energia di eccitazione può essere somministrata al sensore di deformazione 5 contemporaneamente alla sua interrogazione; in alternativa è possibile prevedere di somministrare energia al sensore di deformazione 5 e interrogarlo in momenti diversi, dotandolo al tempo stesso di un mezzo di accumulo di energia (ricaricabile dall’esterno in modalità senza fili oppure a perdere).
Sarà evidente che le operazioni di rilevazione e trasmissione di dati sopra descritte potranno avvenire in modo continuo oppure discreto, ed in quest’ultimo caso potranno avvenire ad intervalli di tempo regolari e prefissati oppure su input dell’utilizzatore.
Sarà inoltre evidente dalla descrizione che precede, l’importanza di prevedere lo strato di schermatura 17 associato al circuito stampato 15 del dispositivo 1 secondo il trovato.
Poiché la comunicazione in radio-frequenza fra il dispositivo 1 e lo strumento esterno 100 avviene a breve distanza, la componente magnetica dell’emissione in radiofrequenza è quella di maggior importanza. La presenza di materiali conduttivi nella struttura cui il dispositivo 1 è applicato (carbonio, cemento armato, metalli e così via) vicino all’antenna 9 disturba o annulla la comunicazione, a causa delle correnti parassite che l’emissione in radio-frequenza genera in tali materiali. Tali correnti parassite a loro volta generano un campo magnetico simmetrico e opposto a quello dell’emissione in radio-frequenza, che risulta così attenuata o annullata.
Nel caso del dispositivo secondo il trovato, il problema posto dalle correnti parassite è ancora più grave, in quanto non solo la comunicazione in radio-frequenza dall’antenna 9 allo strumento esterno 100 deve essere preservata dall’influsso di dette correnti parassite al fine di preservare corrispondentemente l’accuratezza dei dati trasmessi, ma è anche necessario che lo strumento esterno 100 trasmetta a detto dispositivo 1 un’energia sufficiente ad eccitare correttamente il sensore di deformazione 5 senza alcuna influenza negativa da parte di dette correnti parassite.
Da qui l’importanza dello strato di schermatura 17.
Come sopra anticipato, detto strato di schermatura è realizzato in materiale ferritico.
Si noti a tale proposito che detto materiale ferritico dovrà essere preferibilmente scelto in funzione dei materiali conduttivi nella struttura cui il dispositivo 1 è applicato, in modo tale che l’effetto di schermatura sia ottimizzato in funzione delle specifiche caratteristiche del campo magnetico generato dalle correnti parassite. Questo è possibile quando già in fase di produzione è nota la destinazione finale del dispositivo 1 – cioè il tipo di struttura cui sarà applicato e i materiali che la compongono.
Esistono tuttavia casi in cui si desidera ottenere un dispositivo per la rilevazione di deformazioni “universale”, il cui comportamento sia efficace qualsiasi sia la sua destinazione finale. In questi casi è possibile prevedere di associare allo strato di schermatura 17 un ulteriore strato conduttivo (non illustrato) dalle caratteristiche note sul quale è stata tarata la scelta del materiale ferritico dello strato di schermatura 17. Detto ulteriore strato conduttivo può essere realizzato (ad esempio) in carbonio. Poiché detto strato conduttivo è più vicino allo strato di schermatura 17 rispetto ai materiali conduttivi presenti nella struttura da monitorare, il campo magnetico generato in detto strato conduttivo è molto più forte di quello generato in detta struttura. Ne consegue che – essendo il materiale ferritico scelto proprio sulla base delle caratteristiche di detto strato conduttivo - il dispositivo 1 secondo il trovato risulta efficacemente schermato qualunque siano le caratteristiche della struttura cui è associato.
Da quanto sopra, si evince che grazie alla struttura del dispositivo 1 secondo il trovato è pertanto possibile rilevare correttamente le deformazioni subite dalla struttura associata e trasmettere i dati rilevati a distanza ad uno strumento esterno 100.
L’assenza di collegamenti filari consente di applicare ad una medesima struttura un numero elevato di dispositivi per la rilevazione di deformazioni secondo il trovato e assicura una notevole libertà nella scelta delle posizioni in cui applicare detti dispositivi. Essa garantisce inoltre una grande flessibilità, in quanto il numero e la posizione dei dispositivi per la rilevazione di deformazioni secondo il trovato può essere variata nel corso del tempo a seconda delle specifiche esigenze che possono di volta in volta presentarsi.
È possibile prevedere di associare ad ognuno dei dispositivi secondo il trovato un corrispondente strumento esterno (ad esempio nel caso di applicazioni in cui la rilevazione delle deformazioni debba avvenire in modo continuo) oppure di utilizzare un solo strumento esterno in associazione con tutti i dispositivi secondo il trovato (ad esempio nel caso di applicazioni in cui detti dispositivi siano interrogati solo ad intervalli di tempo discreti).
Pertanto, risulta evidente che il trovato raggiunge gli scopi sopra prefissati, in quanto fornisce un dispositivo che consente di rilevare deformazioni e trasmettere i dati rilevati con grande accuratezza ed affidabilità e che mostra al tempo stesso una grande semplicità e versatilità in termini di applicazioni pratiche.
Sarà inoltre evidente che l’esempio di esecuzione sopra descritto in relazione ai disegni allegati è stato dato a titolo puramente esemplificativo, senza alcuna connotazione limitativa, e che modifiche e varianti alla portata del tecnico del settore possono essere apportate senza per questo uscire dall’ambito di tutela definito dalle unite rivendicazioni. Ad esempio, sebbene nell’esempio di esecuzione illustrato, il dispositivo comprenda un solo sensore di deformazione, è anche possibile prevedere di utilizzare più sensori di deformazione, ad esempio due disposti a 90° l’uno rispetto all’altro, tre disposti a 120° l’uno rispetto all’altro e così via.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo (1) per la rilevazione di deformazioni e la trasmissione dei dati rilevati, comprendente, una matrice elettricamente isolante (3) all’interno della quale sono annegati almeno: - uno o più sensori di deformazione (5), realizzati sotto forma di elementi conduttivi resistivi, le cui variazioni dimensionali si traducono in variazioni della resistenza elettrica; - un circuito elettronico (7) elettricamente collegato a detto uno o più sensori di deformazione ed in grado di rilevare dette variazioni di resistenza elettrica; ed - un’antenna (9) elettricamente collegata a detto circuito elettrico, in cui detto uno o più sensori di deformazione (5) sono realizzati in un materiale selezionato nel gruppo comprendente metalli e leghe metalliche, resine elettricamente conduttive ed inchiostri elettricamente conduttivi.
  2. 2. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1, in cui detto uno o più sensori di deformazione (5) sono realizzati in una resina elettricamente conduttiva.
  3. 3. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1, in cui detto uno o più sensori di deformazione (5) sono realizzati in un inchiostro elettricamente conduttivo.
  4. 4. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1, in cui detto circuito elettronico (7) e detta antenna (9) sono realizzati su un unico circuito stampato (15).
  5. 5. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 4, in cui detto circuito stampato (15) è realizzato sotto forma di circuito stampato flessibile.
  6. 6. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui all’interno di detta matrice elettricamente isolante (5) è inoltre annegato uno strato di schermatura (17).
  7. 7. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 6, in cui detto strato di schermatura (17) è realizzato in materiale ferritico.
  8. 8. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 6 o 7, in cui a detto strato di schermatura è associato un ulteriore strato conduttivo.
  9. 9. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente inoltre all’interno di detta matrice (3) uno o più sensori in grado di rilevare condizioni ambientali nell’ambiente circostante a detto dispositivo (1), quali ad esempio temperatura ed umidità.
  10. 10. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 9, comprendente due sensori di deformazioni (5) disposti a 90° l’uno rispetto all’altro.
  11. 11. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 9, comprendente tre sensori di deformazioni (5) disposti a 120° l’uno rispetto all’altro.
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