ITTO20110569A1 - Dispositivo di bloccaggio e sbloccaggio del portello di un apparecchio elettrodomestico - Google Patents

Description

"Dispositivo di bloccaggio e sbloccaggio del portello di un apparecchio elettrodomestico"

DESCRIZIONE

La presente invenzione riguarda un dispositivo di bloccaggio e sbloccaggio del portello di un apparecchio elettrodomestico, quale ad esempio una macchina lavabiancheria od una macchina lavaasciugabiancheria.

Dal brevetto statunitense US 6.334.637 B1 della stessa Richiedente à ̈ un noto un dispositivo blocca-porta comprendente un involucro di supporto, con un'apertura per l'introduzione di un organo a gancio connesso alla porta, e con un organo di ritegno, mobile rispetto all'involucro, fra una posizione di riposo in cui consente l'introduzione dell'organo a gancio in detta apertura ed una posizione di lavoro in cui à ̈ atto a trattenere l'organo a gancio introdotto in detta apertura. Il dispositivo noto da tale brevetto statunitense comprende inoltre un organo di blocco, mobile tra una posizione di disimpegno ed una posizione di impegno, in cui à ̈ atto a consentire e rispettivamente ad impedire il passaggio dell'organo di ritegno (cursore) dalla posizione di lavoro alla posizione di riposo, e dispositivi di comando, attivabili elettricamente, per controllare la posizione di tale organo di blocco.

Tali dispositivi di comando comprendono un attuatore a comando elettrico atto, ogni volta che viene attivato, a determinare una rotazione di entità predeterminata di una ruota dentata girevole, che presenta un profilo di comando a camme predefinito. Tale profilo di comando à ̈ accoppiato all'organo di blocco in modo tale per cui in almeno una prima e rispettivamente una seconda posizione angolare tale profilo di comando trattiene e, rispettivamente, libera l'organo di blocco, impedendone e rispettivamente consentendone il passaggio dalla posizione di disimpegno alla posizione di impegno.

In un siffatto dispositivo di bloccaggio e sbloccaggio può accadere, per ragioni diverse, che la suddetta ruota dentata venga disposta nella suddetta (seconda) posizione angolare in cui consente il passaggio dell'organo di blocco alla posizione di blocco, mentre la porta o portello dell'apparecchio elettrodomestico à ̈ aperta, cioà ̈ mentre l'organo di ritegno o cursore à ̈ in una posizione in cui di fatto impedisce che l'organo di blocco possa fuoriuscire e passare alla posizione di blocco. Quando ciò si verifica, se successivamente la porta viene chiusa, l'organo di impegno o cursore si sposta, e la porta viene bloccata in posizione chiusa per effetto del precedente azionamento della ruota dentata suddetta, senza che occorra a tale scopo l'applicazione di un nuovo impulso all'attuatore elettrico a bobina che controlla la posizione di tale ruota. In tali condizioni il bloccaggio della porta in posizione di chiusura si realizza per effetto della "memoria" dell'azionamento precedente della ruota dentata di comando, e ciò può comportare situazioni di rischio.

Uno scopo della presente invenzione à ̈ di realizzare un dispositivo di bloccaggio e sbloccaggio della porta o portello di un apparecchio elettrodomestico, che consenta di ovviare all'inconveniente sopra delineato dei dispositivi secondo la tecnica anteriore.

Tale scopo viene realizzato secondo l'invenzione con un dispositivo di bloccaggio e sbloccaggio le cui caratteristiche salienti sono definite nell'annessa rivendicazione 1.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell'invenzione appariranno dalla descrizione dettagliata che segue, effettuata a puro titolo di esempio non limitativo, con riferimento ai disegni allegati, nei quali:

la figura 1 Ã ̈ una vista frontale di un dispositivo secondo l'invenzione;

la figura 2 Ã ̈ una vista laterale del dispositivo della figura 1;

la figura 3 Ã ̈ una vista parziale in pianta del dispositivo secondo le figure 1 e 2, mostrato nella condizione di porta aperta;

la figura 4 Ã ̈ una vista parziale in pianta del dispositivo della figura 3, mostrato nella condizione di porta chiusa;

la figura 5 Ã ̈ una vista prospettica parziale del dispositivo secondo le figure 3 e 4, mostrato nella condizione di porta-chiusa;

la figura 6 Ã ̈ una vista in pianta di una parte del dispositivo di bloccaggio secondo la linea V-V della figura 5, mostrato nella condizione di porta aperta;

la figura 7 Ã ̈ una vista prospettica della parte di dispositivo mostrata nella figura 6; la figura 8 Ã ̈ una vista prospettica di un arpione facente parte del dispositivo secondo l'invenzione; e

le figure 9 e 10 sono viste laterali parziali che mostrano parte del dispositivo secondo l'invenzione in due diverse condizioni di funzionamento, ovvero in condizione di porta aperta e, rispettivamente, di porta chiusa e bloccata.

Nelle figure da 1 a 5 con 1 à ̈ complessivamente indicato un dispositivo di bloccaggio e sbloccaggio secondo l’invenzione.

Tale dispositivo comprende un involucro di supporto 2, di materiale elettricamente isolante, destinato ad essere fissato alla struttura di un apparecchio elettrodomestico, in prossimità di un’apertura di caricamento od accesso alla quale à ̈ associato un portello P (figura 2) provvisto in modo per sé noto di un organo a gancio A.

Presso l’involucro di supporto 2 del dispositivo 1 à ̈ montato scorrevole un organo di ritegno o cursore 6 provvisto di un’apertura a finestra 7 atta ad essere attraversata dall’organo a gancio A.

Quando il portello P à ̈ aperto (figure 1-3), l’organo di ritegno 6 à ̈ mantenuto (da un’associata molla non rappresentata) in una posizione di riposo in cui l’organo a gancio A del portello P può essere introdotto attraverso un'apertura dell'involucro 2 e la finestra 7 del cursore 6 quando il portello P viene chiuso e, viceversa, può essere disimpegnato da tale finestra e da detta apertura, quando il portello viene aperto.

Come à ̈ mostrato nella figura 1, quando l’organo o cursore di ritegno 6 à ̈ nella posizione di riposo, esso copre un’apertura 8 realizzata nell'involucro di supporto 2, nella quale si estende in modo traslabile un organo di blocco 9.

In modo per sé noto la disposizione à ̈ tale per cui quando il portello P viene chiuso, l’organo a gancio A si impegna nell’apertura o finestra 7 dell’organo o cursore di ritegno 6 e determina una traslazione di quest’ultimo (verso sinistra per chi osservi la figura 1) in modo tale da scoprire l’apertura 8.

Con riferimento alle figure 6 e 7, all’interno dell’involucro 2 à ̈ disposto un interruttore complessivamente indicato con 10. Tale interruttore comprende un contatto di riscontro 11 portato da una lamina metallica sagomata 12 una cui estremità 12a à ̈ sagomata a guisa di spina lamellare che si estende, come terminale di collegamento, in una sede ad incavo 18 dell’involucro di supporto (figure 6 e 7).

L’interruttore 10 comprende inoltre un contatto mobile 13 (figura 7) portato dalla faccia superiore di un’estremità di una lamina metallica 14, l’altra estremità della quale à ̈ collegata ad un organo metallico sagomato 15 (figure 6 e 7).

L’estremità della lamina 14 che porta il contatto mobile 13 si estende al di sotto del contatto fisso 11, e forma una linguetta terminale 14a (mostrata solamente nella figura 6) che si estende in una feritoia 9c (figura 7) dell'organo di blocco 9.

La lamina 14 Ã ̈ realizzata e montata in modo tale per cui essa tende a sospingere il rispettivo contatto 13 verso il basso, per chi osservi le figure 6 e 7, ovvero in allontanamento dal contatto di riscontro 11.

In una variante non illustrata la lamina 14 si estende al di sopra del contatto fisso 11, in modo tale per cui essa tende a sospingere il proprio contatto 12 verso il contatto fisso 11.

All'organo di blocco 9 Ã ̈ associato un mezzo elastico di contrasto, quale la molla schematicamente illustrata e indicata con 50 nelle figure 9 e 10, tendente a sospingere tale organo 9 verso la posizione estratta di blocco illustrata nella figura 10. Il mezzo elastico di contrasto potrebbe essere costituito, in alternativa, dalla lamina 14 che reca il contatto mobile 13, un cui prolungamento potrebbe estendersi sino ad impegnare l'organo di blocco 9.

L’organo metallico di collegamento 15 forma un’appendice od estremità 15a (figure 6 e 7) sagomata a guisa di spina lamellare, la quale si estende all’interno della sede 18 dell’involucro di supporto 2 e funge da terminale di collegamento.

Come si vede ad esempio nella figura 7, nella realizzazione esemplificativamente illustrata l’organo di blocco 9 presenta una coppia di appendici trasversali 9a. Tali appendici cooperano, come apparirà meglio dal seguito, con un profilo a camme o denti 23 di una ruota dentata anulare 20 montata girevole nell’involucro di supporto 2 intorno ad una formazione anulare 21 stazionaria, che a sua volta si estende intorno all’organo di blocco 9.

La ruota dentata 20 à ̈ convenientemente realizzata con materia plastica. Essa può essere monolitica oppure - per semplicità di stampaggio - può essere realizzata in due parti incollate od altrimenti fissate tra loro.

La porzione inferiore della ruota 20 presenta una dentatura a denti di sega 22 angolarmente equispaziati, mentre la porzione superiore di tale ruota presenta una pluralità di camme o denti frontali 23 angolarmente equidistanziati, separati da intervalli 24 (figura 9).

In una realizzazione preferita i denti 23 presentano una sagoma a trapezio rettangolo, con un lato o fianco inclinato e l’altro lato o fianco diritto.

Nella realizzazione esemplificativamente illustrata la ruota 20 presenta otto denti di sega inferiori 22 e quattro camme o denti superiori 23. Il passo dei denti 23 corrisponde a due denti di sega 22 adiacenti.

La disposizione à ̈ tale per cui quando le appendici radiali 9a dell’organo di blocco 9 si estendono sulla sommità di una coppia di camme o denti 23 della ruota 20, l’organo di blocco 9 à ̈ sospinto e mantenuto nella posizione sollevata di disimpegno, come à ̈ mostrato nella figura 9.

Quando invece, a seguito di uno spostamento angolare, la ruota 20 presenta alle appendici radiali 9a dell’organo di blocco 9 rispettivi intervalli 24 fra denti o camme 23 consecutive, l’organo di blocco 9 à ̈ suscettibile di passare nella posizione estratta di impegno, sotto l’azione dell'associato organo elastico di contrasto 50, come à ̈ mostrato nella figura 10.

Nelle figure 6 e 7 con 25 à ̈ complessivamente indicato un attuatore a comando elettrico. Nella realizzazione esemplificativamente illustrata tale attuatore comprende una bobina o solenoide 26 all’interno della quale à ̈ montato assialmente traslabile un nucleo 27 (figura 6), ad una cui estremità à ̈ connesso un organo sagomato complessivamente indicato con 29, visibile nelle figure 6, 7 ed 8. Tale organo presenta nella sua parte mediana un’appendice 30 (figura 8) che si estende in una scanalatura di guida 31 (figura 6), realizzata in una parete 2a (figure 6 e 7) dell’involucro di supporto 2 del dispositivo.

L’estremità 29a dell’organo 29 che à ̈ opposta all’attuatore 25 à ̈ sagomata a forma di arpione ed à ̈ atta ad impegnarsi fra una coppia di denti di sega 22 consecutivi della ruota dentata 20 (si veda in particolare la figura 6).

Con 34 Ã ̈ indicata una molla a torsione, avente un braccio 34a impegnato fra una coppia di denti di sega 22 consecutivi della ruota dentata 20 (figura 6). Il braccio 34a della molla 34 funge essenzialmente da nottolino di stabilizzazione della posizione angolare della ruota dentata 20.

La disposizione sopra descritta à ̈ tale per cui ogni volta che l’attuatore 25 viene eccitato, il nucleo 27 trasla (verso il basso per chi osservi la figura 6) e provoca uno spostamento dell’organo sagomato 29, che a sua volta determina una corrispondente rotazione della ruota dentata 20 (in senso antiorario per chi osservi la figura 6). Compiuto tale spostamento angolare, il nottolino 32 stabilizza nuovamente la posizione angolare della ruota dentata 20.

L'organo 29 presenta inoltre una formazione trasversale 29b a forma di piolo, che si estende attraverso un'apertura passante 28 di forma allungata, predisposta nella parete 2a dell'involucro 2.

Come si vede nelle figure 3-7, l'apertura 28 si estende ortogonalmente alla direzione di spostamento del cursore 6, e parallelamente alla direzione di traslazione del nucleo 27. La disposizione à ̈ in particolare tale per cui il piolo 29b à ̈ libero di traslare nell'apertura 28 (e dunque di consentire che l'organo 29 impegni e faccia ruotare la ruota dentata 20) quando il cursore 6 à ̈ nella posizione delle figure 4 e 5, in cui il portello P à ̈ chiuso. Per contro, quando il cursore 6 à ̈ nella posizione di riposo delle figure 1-3, in cui il portello P à ̈ aperto, tale cursore 6 blocca il piolo 29b ad un'estremità dell'apertura 28, impendendo che l'organo 29 possa andare a far ruotare la ruota dentata 20.

In modo per sé noto, in serie all'avvolgimento o bobina 26 dell'attuatore 25 à ̈ collegato un resistore a coefficiente positivo di temperatura PTC, indicato con 36 nelle figure 6 e 7. Tale resistore consente vantaggiosamente di limitare automaticamente l'intensità della corrente alimentata alla bobina 26 dell'attuatore elettromagnetico 25, qualora la durata dell'alimentazione di tale corrente superi un tempo predeterminato. L'impiego del resistore PTC 36 consente dunque di utilizzare un attuatore elettromagnetico 25 provvisto di una bobina 26 di piccole dimensioni e relativamente economica.

Il funzionamento del dispositivo di bloccaggio e sbloccaggio sopra descritto si svolge nel modo seguente.

Quando il portello P à ̈ aperto, il dispositivo di bloccaggio e sbloccaggio si trova nella condizione illustrata nelle figure 1-3, 7 e 9: l’organo di blocco 9 à ̈ “coperto†dall’organo di ritegno o cursore 6 (figure 1 e 3) ed à ̈ mantenuto nella posizione retratta di disimpegno, per effetto della disposizione delle sue appendici trasversali 9a su una coppia di denti o camme 23 della ruota dentata 20 (figure 7 e 9). L'organo di blocco 9 mantiene la lamina 14 nella posizione in cui il suo contatto 13 non impegna il contatto di riscontro 11. In tale condizione l'interruttore 10 à ̈ dunque aperto.

Quando il portello P viene chiuso, come si à ̈ accennato in precedenza il cursore 6 trasla e “scopre†l’organo di blocco 9. In questa fase, l’organo di blocco 9 à ̈ comunque trattenuto nella posizione retratta di disimpegno della ruota dentata 20, che si trova ancora nella stessa posizione angolare assunta nella fase precedente.

Quando l’utilizzatore dell’apparecchio elettrodomestico comanda l’avvio del funzionamento di quest’ultimo, in modo per sé noto un’unità di controllo dell’elettrodomestico determina l’eccitazione dell’attuatore 25. Per effetto di tale eccitazione, l’organo 29 determina una rotazione della ruota dentata 20. Quest’ultima si dispone allora nella posizione mostrata nella figura 10, in cui la porzione superiore di tale ruota presenta alle appendici 9a dell’organo di blocco 9 corrispondenti intervalli 24 fra coppie di denti trapezoidali o camme 23. Di conseguenza, l’organo di blocco 9 viene sospinto nella posizione estratta di impegno (figura 10) dall'associato organo elastico di contrasto. In tale condizione la lamina 14 e l'associato contatto mobile 13 si allontanano dal contatto di riscontro 11. L'interruttore 10 viene allora aperto.

Con l'organo di blocco 9 nella posizione estratta, il ritorno dell'organo di ritegno o cursore 6 alla posizione di riposo, in cui consente l'apertura del portello P, Ã ̈ impedito.

Al termine del ciclo di funzionamento dell’apparecchio elettrodomestico, per consentire l’apertura del portello l’unità di controllo di detto apparecchio determina l’invio di due successivi impulsi di eccitazione alla bobina 26 dell’attuatore elettromagnetico 25. In conseguenza di ciò la ruota dentata 20 viene fatta ruotare nella misura corrispondente all’estensione di due suoi denti di sega 22. Tale rotazione determina l’impegno delle appendici radiali 9a dell’organo di blocco 9 su corrispondenti denti trapezoidali o camme 23 di tale ruota. L’organo di blocco 9 viene dunque riportato nella posizione retratta o di disimpegno mostrata nella figura 9, in cui consente nuovamente il ritorno dell’organo di ritegno o cursore 6 nella posizione in cui permette l’apertura del portello P.

Al contempo, avviene la richiusura dell’interruttore 10.

In virtù dei due impulsi di eccitazione necessari per consentire lo sblocco, il funzionamento del dispositivo sopra descritto risulta particolarmente affidabile e consente di evitare che lo sblocco venga abilitato a seguito di un’eccitazione indesiderata dell’attuatore 25 dovuta ad esempio ad un disturbo elettromagnetico captato. Peraltro, il dispositivo può essere modificato agevolmente in modo tale che per lo sblocco occorra un unico impulso (o un diverso numero di impulsi) di eccitazione all’attuatore elettromagnetico 25.

Con il dispositivo secondo l'invenzione sopra descritto, se mentre il portello P Ã ̈ aperto (e dunque il cursore 6 ostruisce l'apertura 8 ed impedisce un'eventuale fuoriuscita dell'organo di blocco 9), mediante un impulso di comando inviato alla bobina 26 la ruota dentata 20 viene comandata a spostarsi verso una posizione in cui consentirebbe il passaggio dell'organo di blocco 9 alla posizione estratta, il cursore 6 blocca il piolo 29b dell'organo 29 ed impedisce tale rotazione della ruota dentata, bloccando il meccanismo nella posizione in cui si trova.

Dopo che il suddetto impulso di comando della rotazione della ruota 20 si à ̈ esaurito, la ruota 20 risulta e permane dove essa prima si trovava, e continua a trattenere l'organo di blocco 9 nella condizione retratta (posizione di disimpegno).

Pertanto, quando il portello P viene successivamente chiuso, al fine di poterne attuare il bloccaggio occorre che al solenoide 26 venga applicato un nuovo comando.

Con ciò, il dispositivo secondo l'invenzione ovvia all'inconveniente inizialmente delineato dei dispositivi secondo la tecnica anteriore.

Naturalmente, fermo restando il principio del trovato, le forme di attuazione ed i particolari di realizzazione potranno essere ampiamente variati rispetto a quanto à ̈ stato descritto ed illustrato a puro titolo di esempio non limitativo, senza per questo uscire dall'ambito dell'invenzione come definito nelle annesse rivendicazioni.

Claims (4)

1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di bloccaggio e sbloccaggio del portello (P) di un apparecchio elettrodomestico, comprendente un involucro di supporto (2) con un’apertura (5) per l’introduzione di un organo a gancio (A) connesso al portello (P), un organo di ritegno o cursore (6) montato mobile rispetto all’involucro (2) fra una posizione di riposo in cui consente l’introduzione dell’organo a gancio (A) in detta apertura (5) ed una posizione di lavoro in cui à ̈ atto a trattenere l’organo a gancio (A) introdotto in detta apertura (5); mezzi di blocco (9, 20), includenti un organo di blocco (9) mobile nell’involucro (2) tra una posizione di disimpegno ed una posizione di impegno, in cui à ̈ atto a consentire e rispettivamente ad impedire il passaggio dell’organo di ritegno (6) dalla posizione di lavoro alla posizione di riposo, mezzi di contrasto (50) associati all'organo di blocco (9) e tendenti a mantenerlo nella posizione di impegno, e mezzi di comando (20 a 34) attivabili elettricamente ed atti a controllare la posizione di detto organo di blocco (9); detti mezzi di comando comprendendo un attuatore a comando elettrico (25, 26), che à ̈ accoppiabile ad un organo mobile di comando (20) tramite un organo mobile di trasmissione (29) e che, per effetto di sue attivazioni successive, tende a far assumere alternatamente a detto organo di comando (20), tramite l'organo di trasmissione (29), una prima e una seconda posizione, in cui detto organo di comando (20) trattiene e rispettivamente libera l’organo di blocco (9), mantenendolo nella posizione di disimpegno e, rispettivamente, consentendone il passaggio alla posizione di impegno sotto l’azione di detti mezzi di contrasto (14); la disposizione essendo tale per cui nel caso di un’eventuale eccitazione dell’attuatore (25,26) mentre il portello (P) à ̈ aperto, l’organo o cursore di ritegno (6) impedisce all’organo di trasmissione (29) di far passare l'organo di comando (20) dalla prima alla seconda posizione, e quest’ultimo blocca a sua volta l'organo di blocco (9) nella suddetta posizione di disimpegno, per cui alla successiva chiusura il portello (P) rimane sbloccato sino alla successiva attivazione dell’ attuatore (25,26).
2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui l’attuatore (25,26) à ̈ atto, ogni volta che viene eccitato, a determinare, tramite l'organo di trasmissione (29), che à ̈ mobile a va e vieni, una rotazione di un’entità predeterminata di una ruota dentata (20) montata girevole nell’involucro (2) e presentante un profilo di comando a camme o denti (23) predefinito, accoppiato all'organo di blocco (9); la disposizione essendo tale per cui attivazioni successive dell'attuatore (25, 26) tendono a far assumere alla ruota dentata (20) almeno una prima e rispettivamente una seconda posizione angolare, in cui detto profilo di comando (23) trattiene e rispettivamente libera l'organo di blocco (9), mantenendolo nella posizione di disimpegno e, rispettivamente, consentendone il passaggio alla posizione di impegno.
3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, in cui l'organo di trasmissione (29) presenta una formazione a guida di arpione (29a) suscettibile di interagire con detta ruota dentata (20) per determinarne successivi spostamenti angolari; l'organo di trasmissione (29) presentando inoltre una formazione a guisa di piolo (29b) o simile, che si estende in modo mobile in una sede (28) dell'involucro (2) e che à ̈ suscettibile di cooperare con l'organo o cursore di ritegno (6) in modo tale per cui detto organo o cursore di ritegno (6) impedisce l'interazione fra l'organo di trasmissione (29) e la ruota dentata (20) nella condizione di portello (P) aperto.
4. 4. Dispositivo di bloccaggio e sbloccaggio del portello di un apparecchio elettrodomestico, sostanzialmente come descritto ed illustrato, e per gli scopi specificati.