ITTO20090646A1 - Sistema, capsula, macchina percolatrice e metodo per la preparazione di una bevanda per infusione a concentrazione selezionabile dall'utente - Google Patents

Sistema, capsula, macchina percolatrice e metodo per la preparazione di una bevanda per infusione a concentrazione selezionabile dall'utente Download PDF

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ITTO20090646A1
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Description

DESCRIZIONE
“SISTEMA, CAPSULA, MACCHINA PERCOLATRICE E METODO PER LA PREPARAZIONE DI UNA BEVANDA PER INFUSIONE A CONCENTRAZIONE SELEZIONABILE DALL'UTENTE”
La presente invenzione è relativa ad una capsula, sistema, macchina percolatrice e metodo per la preparazione di una bevanda per infusione.
Sono noti numerosi sistemi per la preparazione di bevande per infusione, quali caffé, te, infusi di erbe e frutti, eccetera, che fanno uso di una cialda o capsula contenente un letto di un substrato infusibile più o meno finemente suddiviso, quale caffé macinato, foglie di te o parti di erbe e/o frutti e via dicendo.
In generale, tali sistemi si basano sull’invio di un flusso di acqua allo stato di vapore in pressione all’interno della capsula, nella quale viene successivamente praticata un’apertura (per esempio perforando una parete di fondo della capsula) attraverso la quale si raccoglie, in uscita, un flusso di liquido percolato attraverso il substrato infusibile, che costituisce la bevanda.
Per la maggior parte, tali sistemi sono, tuttavia, configurati per produrre un’unica tipologia di bevanda, poiché i fenomeni di scambio di materia alla base dell’infusione risultano unicamente funzione delle caratteristiche fisiche ed organolettiche del substrato infusibile. In altre parole, l’ottenimento di una bevanda avente caratteristiche differenti può essere perseguito unicamente modificando la distribuzione del substrato infusibile all’interno della cialda, per esempio ricorrendo ad un substrato più finemente suddiviso o maggiormente compattato per ridurre il grado di vuoto ed aumentare la tortuosità del letto di substrato infusibile, così da ridurre il volume di vapor d’acqua che condensa e viene a contatto con le particelle del substrato a parità di tempo di infusione/estrazione.
È noto, per esempio, ottenere caffé “ristretti” a partire da cialde ad hoc aventi una predeterminata distribuzione del macinato selezionata per risultare in una maggiore concentrazione di estratto nella bevanda.
In alternativa, sono note macchine erogatrici di caffé che permettono, partendo da una medesima cialda, di modificare le caratteristiche di concentrazione di estratto nella bevanda compattando il letto di substrato infusibile, oppure ancora agendo a valle della capsula su sistemi valvolari e/o di parzializzazione del flusso facenti parti della macchina erogatrice stessa.
In generale, è noto, per esempio da EP1125535, creare una contropressione nella camera di percolazione di una macchina da caffé per aumentare il tempo di contatto tra macinato ed acqua, il cui flusso attraverso il letto di substrato infusibile viene rallentato strozzando la sezione di passaggio del condotto di uscita, che è provvisto di un opportuno ugello ad apertura regolabile.
Tuttavia, la necessità di ricorrere a capsule specifiche per la preparazione di bevande ad elevata concentrazione di estratto costituisce una limitazione importante alla possibilità di scelta da parte del consumatore finale, che si vede costretto ad effettuare una selezione entro un insieme discreto di concentrazioni disponibili sul mercato e non può regolare in modo fine le caratteristiche della bevanda in funzione del proprio gusto. Inoltre, una tale soluzione impone l’acquisto periodico dei vari tipi di capsule per mantenere invariata la possibilità di scelta.
I sistemi noti che puntano a differenziare le caratteristiche della bevanda da infusione compattando il letto di substrato comprimendo la capsula stessa o, ancora, modificando il volume della camera di estrazione, risentono, poi, della variabilità della distribuzione del substrato, che generalmente non è omogenea, per cui la concentrazione di estratto nelle bevande ottenute presenta, in generale, un grado significativo di variabilità e imprevedibilità.
È avvertita, quindi, nel settore, l’esigenza di disporre un sistema che consenta all’utente di regolare a piacimento, in modo facilmente riproducibile, la concentrazione di estratto nella bevanda per infusione in maniera indipendente dalle caratteristiche del letto di substrato infusibile e/o dello spessore delle pareti della capsula.
Scopo della presente invenzione pertanto quello di fornire un sistema per la preparazione di una bevanda per infusione da capsula, il quale consenta di soddisfare in modo semplice ed economico almeno una delle suddette esigenze.
Il suddetto scopo è raggiunto dalla presente invenzione, in quanto relativa ad un sistema come definito nella rivendicazione 1, ad una macchina percolatrice come definita nella rivendicazione 8, ad una capsula come definita nella rivendicazione 9 e ad un metodo come definito nella rivendicazione 12.
Per una migliore comprensione della presente invenzione, ne viene descritta nel seguito una preferita forma di attuazione, a puro titolo di esempio non limitativo e con riferimento ai disegni allegati, nei quali:
- la Figura 1 illustra una vista laterale in sezione di un sistema per la preparazione di una bevanda per infusione secondo l’invenzione;
- la Figura 2 illustra una variante del sistema di Figura 1;
- la Figura 3 illustra una vista laterale in sezione di una capsula per la preparazione di una bevanda per infusione secondo l’invenzione;
- la Figura 4 illustra una vista laterale in sezione di una variante della capsula di Figura 3; e
- la Figura 5 illustra una vista laterale schematica di una ulteriore variante del sistema di Figura 1.
Con riferimento alla figura 1 è indicato nel suo complesso con 1 un sistema per la preparazione di una bevanda per infusione da capsula. Il sistema comprende un serbatoio dell’acqua 2, collegato idraulicamente ad una pompa 3, per esempio una elettropompa a vibrazione (vibratory pump), atta ad alimentare un flusso di acqua in pressione ad una prima linea 4 dell’acqua calda, sulla quale è prevista una caldaia 5 per il riscaldamento dell’acqua, e ad una seconda linea 6 di servizio. Il sistema comprende inoltre un involucro 30, nella fattispecie illustrata avente, per semplicità, sviluppo sostanzialmente cilindrico, ed entro il quale è ricavata, disposta lungo un relativo asse centrale H, una coppa porta-capsula 8 atta ad alloggiare una capsula 9 contenente un letto 10 di un substrato infusibile.
Una capsula 9 per l’uso in congiunzione con il sistema dell’invenzione (si vedano ulteriormente le Figure 3 e 4) comprende un involucro 90, avente una parete di fondo 91 ed una parete laterale 92, ed un coperchio 93 o film sigillante opposto alla parete di fondo, che assicura la perfetta tenuta stagna della capsula 9. L’involucro 90 è realizzato, preferibilmente, in un materiale termoplastico, per esempio PP. La capsula 9 comprende inoltre, al suo interno, un inserto filtrante 94, anch’esso realizzato in un materiale termoplastico, il quale inserto filtrante comprende un disco 95 avente una faccia superiore 95a ed una faccia inferiore 95b.
Tale disco 95 è preferibilmente fissato alla parete laterale 92 dell’involucro 90 mediante saldatura in corrispondenza di un suo bordo 96, e presenta, ricavate sulla sua faccia superiore, una pluralità di scanalature 97 atte a convogliare un fluido che vi percoli verso una relativa porzione centrale che presenta un foro passante.
Entro la capsula, dalla parte della faccia superiore 95a del disco 95, risulta definita una prima camera 100 delimitata perifericamente dalla parete laterale 92 dell’involucro 90 della capsula, e compresa tra il coperchio 93 ed il disco 95 dell’inserto filtrante 94. Tale prima camera 100 alloggia il letto 10 di substrato infusibile, formato, per esempio, da caffé macinato, foglie di the, parti di erbe o frutti, eccetera.
Preferibilmente, tra la faccia superiore 95a del disco 95 recante le scanalature 97 ed il letto 10 di materiale infusibile viene interposto un disco di carta filtrante (non illustrato) al fine di evitare che particelle di substrato infusibile siano trascinate da un flusso di acqua/vapore che percola entro il letto 10 stesso.
L’inserto filtrante 94 comprende inoltre un passaggio a tazza 101 disposto preferibilmente in corrispondenza della sua porzione centrale e che, dalla faccia inferiore del disco, sporge lungo la direzione dell’asse centrale H, formando un beccuccio. Tale passaggio a tazza collega fluidicamente la prima camera 100 della capsula 9 con una camera di estrazione 102, compresa tra il disco 95 e la parete di fondo 91 della capsula, e delimitata perifericamente dalla parete laterale 103 del passaggio a tazza 101, il cui bordo inferiore 104 non è saldato alla parete di fondo 91.
Tra il bordo inferiore 104 della parete laterale 103 del passaggio a tazza 101 e la parete di fondo 91 della capsula 9 risulta così definita una sezione libera di passaggio 105, avente forma sostanzialmente a corona circolare, che mette in comunicazione fluidica la suddescritta camera di estrazione 102 con una camera di raccolta 106. Tale camera di raccolta 106 ha forma sostanzialmente anulare ed è compresa tra la faccia inferiore 95b del disco 95 e la parete di fondo 91 della capsula 9.
Poiché la parete di fondo 91 della capsula 9 può flettersi verso l’interno, per esempio in risposta all’applicazione di una componente di una forza di compressione diretta lungo l’asse H applicata dall’esterno sulla parete di fondo 91 stessa, la posizione di quest’ultima rispetto al bordo inferiore 104 della parete laterale 103 può essere selettivamente modificata, determinando una corrispondente variazione dell’area di tale sezione libera di passaggio 105. Risulta così definito, entro la capsula 9, un condotto di uscita 107 del flusso percolato attraverso il letto 10. Il condotto di uscita 107 comprende, in particolare, un tratto 108 avente sezione libera di passaggio 105 elasticamente variabile.
La flessione della parete di fondo 91 della capsula 9 verso l’interno determina, infatti, una strozzatura della sezione libera di passaggio 105 che risulta equivalente, in uso, all’applicazione di una contropressione che si oppone alla pressione del flusso di acqua/vapore alimentato in ingresso alla capsula.
In uso, la velocità di uscita dalla camera di estrazione 102 verso la camera di raccolta 106 sarà funzione di tale contropressione. Di conseguenza, in virtù di un maggiore o minore tempo di contatto tra liquido percolante e le particelle costituenti il letto 10 di substrato infusibile, anche la concentrazione di estratto nella bevanda percolata sarà funzione di tale contropressione. Per esempio, nel caso in cui la bevanda sia caffé, ad una contropressione maggiore corrisponderà l’ottenimento di un caffé più concentrato (espresso o ristretto), mentre una contropressione ridotta porterà all’ottenimento di un caffé crema.
Secondo una forma di realizzazione alternativa illustrata in Figura 3, l’inserto filtrante 94 comprende inoltre un perno 110 che si estende lungo l’asse centrale H dalla faccia inferiore 95b del disco 95 che costituisce una parete di base 101b del passaggio a tazza 101, ed un elemento a piattello 111 provvisto di una sede centrale 112 di forma sostanzialmente cilindrica ed atta ad inserirsi a scatto ed essere trattenuto, in modo scorrevole, sul perno 110 stesso.
In questo caso, la sezione libera di passaggio 105 tra camera di estrazione 102 e camera di raccolta 106 risulta delimitata tra la porzione periferica del piattello 111 ed il bordo inferiore 104 del passaggio a tazza 101, per cui l’inserto filtrante 94 completo di piattello scorrevole 111 funziona sostanzialmente da valvola.
Anche in questo caso, così come per la variante di Figura 4, l’area della sezione libera di passaggio 105 è dunque selettivamente modificabile mediante l’applicazione dall’esterno della capsula di una componente di carico di compressione diretto lungo l’asse H, che determina la flessione verso l’interno della parete di fondo 91 della capsula 9 e la traslazione lungo il perno 110 del piattello 111 che, in una configurazione di riposo, poggia sulla parete di fondo 91 stessa. Di conseguenza, si determina in uso l’avvicinamento della porzione periferica del piattello 111 al bordo inferiore 104 del passaggio a tazza 101 e la sezione di passaggio 105 risulta strozzata.
Il sistema 1 comprende inoltre un dispositivo 20 per l’applicazione alla parete di fondo 91 della capsula 9 di un carico esterno di entità predeterminata e selezionabile dall’utente, il quale carico è atto a flettere la parete 91 verso l’interno della capsula e, di fatto, ad imporre al flusso di liquido percolato attraverso il letto 10 di materiale infusibile una contropressione, limitando in maniera corrispondente l’area della sezione libera di passaggio 105 tra camera di estrazione 102 e camera di raccolta 106 entro la capsula 9.
Risulta particolarmente desiderabile che la contropressione imposta sia indipendente dallo spessore della parte di base 91 della capsula 9 e dalla pressione del flusso di vapore alimentato in ingresso alla capsula 9. È altresì desiderabile che l’entità di tale contropressione sia selezionabile in modo semplice e facilmente riproducibile da parte dell’utente, e che possa essere mantenuta inalterata per la un numero molto elevato di cicli di preparazione della bevanda per infusione.
Vantaggiosamente, il sistema 1 comprende inoltre mezzi elastici 21, per esempio costituiti da una molla elicoidale o da un elemento in gomma opportunamente sagomato, operativamente collegati con il dispositivo 20 e precaricabili in modo selettivo da un utente.
Più particolarmente, i mezzi elastici 21 sono compresi tra, e cooperanti con, il dispositivo di applicazione 20 ed un elemento a leva 22 angolarmente mobile rispetto al dispositivo 20 in un piano trasversale rispetto all’asse H per variare il pre-carico dei mezzi elastici 21.
Il sistema 1 comprende un corpo a tazza 23 entro il quale sono alloggiati i mezzi elastici 21. Il dispositivo di applicazione 20 è scorrevole entro il corpo a tazza, tra un primo fondo corsa individuato da uno spallamento 23a del corpo a tazza 23 ed un secondo fondo corsa individuato da una prima estremità 21a dei mezzi elastici 21.
Al corpo a tazza 23 è accoppiato mediante una filettatura 25 il suddetto elemento a leva 22. La modifica della posizione angolare dell’elemento a leva 22, ovvero una sua rotazione intorno all’asse H, modifica il grado di pre-compressione dei mezzi elastici 21 entro il corpo a tazza 23 e, di conseguenza, la forza applicata dai mezzi elastici 21 sul dispositivo di applicazione 20. Nel caso in cui i mezzi elastici 21 sono costituiti da una molla elicoidale, tale forza sarà proporzionale, attraverso la costante elastica della molla, alla relativa corsa di compressione.
Il sistema 1 comprende, inoltre, un involucro 30 entro il quale è ricavata una opportuna cava angolare 24 entro la quale l’elemento a leva 22 può essere fatto ruotare. La cava angolare 24 ha una altezza compatibile con uno spostamento dell’insieme di dispositivo 20, corpo a tazza 23 ed elemento a leva 22 da e verso la capsula 9 lungo l’asse H, entro un recesso 26 ricavato nell’involucro 30 stesso.
Inoltre, il corpo a tazza 23 presenta sulla superficie esterna della sua parete laterale una costola (non illustrata) atta ad impegnarsi entro una corrispondente scanalatura (non illustrata) ricavata entro la parete del recesso 26. In questo modo, al corpo a tazza 23 viene impedito di ruotare intorno all’asse H quando viene modificata la posizione angolare dell’elemento a leva 22.
Il sistema 1 comprende, poi, una camera 32 ricavata nell’involucro 30 da parte opposta alla coppa porta capsula 8 rispetto al recesso 25 e collegata fluidicamente alla linea di servizio 6.
Entro la camera di ricevimento 32 è alloggiato a tenuta di fluido un corpo elasticamente deformabile 33 e cooperante con l’elemento a leva 22. Per esempio, tale corpo 33 è costituito da una membrana.
Nell’involucro 30 sono alloggiati, in una cavità 34 disposta da parte opposta alla camera di ricevimento 32, secondi mezzi elastici 35 spostabili all’interno di detta cavità 34 ed atti ad andare in battuta contro uno spallamento 34a della stessa.
Tali mezzi elastici 35 sono atti a mantenere l’insieme di corpo a tazza 23, dispositivo di applicazione 20 e elemento a leva 22 in una prima configurazione di riposo in cui non si ha interazione tra il dispositivo di applicazione 20 e la parete di fondo della capsula 91.
Quando, in uso, venga inviato un flusso di un fluido in pressione nella camera di ricevimento 32, la deformazione del corpo 33 è tale da causare la traslazione lungo l’asse H entro il recesso 25 di elemento a leva 22, corpo a tazza 23 e dispositivo di applicazione 20, vincendo la forza resistente dei secondi mezzi elastici 35 e portando il dispositivo di applicazione 20 in battuta contro la parete di fondo 91 della capsula 9. In questo modo risulta applicata alla parete di fondo della capsula la contropressione definita dal pre-carico dei mezzi elastici 21.
Vantaggiosamente, il sistema 1 può comprendere inoltre un sistema di taratura dei mezzi elastici 21 precaricabili, per esempio comprendente una vite (non illustrata) inserita nel fondo del corpo a tazza 23, atto a regolare il grado di pre-carico dei mezzi elastici 21 in modo opportunamente compatibile con la corsa angolare consentita all’elemento a leva 22 leva dalla cava angolare 24.
Il sistema 1 comprende, inoltre, primi mezzi 40 per forare il coperchio 93 della capsula 9, in modo da creare almeno un ingresso 41 per un flusso di vapore/acqua. Il sistema 1 comprende inoltre secondi mezzi 42 per forare la parete di fondo 91 della capsula 9 in corrispondenza della sua porzione periferica 91p, definente, internamente, il fondo della camera di raccolta 106 della bevanda percolata, in modo da creare almeno un’uscita 43 per un flusso di bevanda percolata in uscita dalla capsula 9.
Nell’involucro 30 sono opportunamente ricavati condotti (non mostrati) per il collegamento fluidica di detta uscita 43 della bevanda percolata con una uscita dall’involucro 30, dalla quale un flusso uscente di bevanda percolata può essere versata in un contenitore, per esempio una tazza o tazzina.
Il sistema 1 descritto sopra può essere utilizzato per i tipi di macchine percolatici di bevande per infusione a sviluppo orizzontale o verticale nelle quali la capsula contenente il substrato infusibile viene introdotta in una apposita sede ricavata entro il corpo erogatore.
Secondo una variante illustrata in Figura 2, un analogo sistema 1’ può essere utilizzato nelle macchine percolatici di bevande nelle quali la capsula viene posta in una coppa porta-capsula distinta dal corpo principale della macchina e che viene, per l’uso, fissata in modo rimovibile a quest’ultima. In Figura 2, gli elementi identici o corrispondenti a quelli del sistema 1 suddescritto sono identificati, ove possibile, dagli stessi simboli utilizzati in Figura 1 per i loro omologhi.
Il sistema 1’ comprende un analogo corpo a tazza 23 comprendente mezzi elastici pre-caricabili 21, un elemento a leva 22, ed un dispositivo di applicazione 20.
Il sistema 1’ si differenzia dal sistema 1 suddescritto in quanto, per tenere conto della differente geometria e disposizione reciproca di coppa porta-capsula 8 e corpo a tazza 23, che risultano necessariamente disassati, comprende un leverismo 60 comprendente un perno di rinvio 61, un secondo dispositivo di applicazione 62, ed una leva basculante 63 incernierata al braccio 64 della coppa porta-capsula 8’. La leva basculante 63 impegna il perno di rinvio 61 ed il secondo dispositivo di applicazione 62 in modo da trasmettere il moto di traslazione del corpo a tazza 23 al secondo dispositivo di applicazione 62. In questo modo flette, in maniera del tutto equivalente a quanto descritto con riferimento alla prima variante, la parete di fondo 91 verso l’interno della capsula 9. Risulta di conseguenza applicata alla parete di fondo 91 una contro-pressione che si oppone, in uso, all’uscita del flusso di fluido in pressione attraverso la sezione libera di passaggio 105 all’interno della capsula 9. Tale contro-pressione è, anche in questo caso, sostanzialmente data dal pre-carico dei mezzi elastici 20.
Secondo una ulteriore variante, illustrata in Figura 5, il dispositivo 20 di applicazione di un carico flettente alla parete di fondo 91 della capsula 9 è azionabile mediante l’invio di un flusso di un liquido ad una pressione direttamente selezionabile dall’utente. Più particolarmente, il dispositivo 20 comprende una porzione cilindrica scorrevole a tenuta entro una camera di ricevimento 32’ ricavata entro l’involucro 30’. La camera di ricevimento 32’ è alimentabile con un flusso di un liquido di servizio, tipicamente acqua fredda, la cui pressione è regolabile in modo selettivo dall’utente per mezzo di un regolatore di pressione 50 disposto a monte della camera di ricevimento 32’ lungo il circuito 6 di alimentazione del liquido di servizio. Essendo il dispositivo 20 operativamente collegabile alla parete di fondo 91 della capsula 90, risulta di conseguenza applicabile a tale parete una contro-pressione che si oppone, in uso, all’uscita del flusso di fluido in pressione attraverso la sezione libera di passaggio 105 all’interno della capsula 9. Tale contro-pressione è, in questo caso, sostanzialmente data dalla pressione del flusso di liquido di servizio nella camera di ricevimento 32’.
In uso, un flusso di vapor d’acqua ottenuto in uscita dalla caldaia 3, viene alimentato lungo la linea 4 in ingresso alla capsula 9, avendone perforato il coperchio 93 mediante i mezzi perforanti 40, in modo da imbibire le particelle che formano il letto 10 di substrato infusibile e realizzare così lo scambio di materia alla base dell’estrazione.
Il flusso di liquido che percola attraverso il letto 10 di substrato infusibile viene convogliato dalle scanalature 97 sulla faccia superiore del disco verso la sua porzione centrale ed attraverso il foro passante entro il passaggio a tazza verso la camera di estrazione.
Un flusso di acqua di servizio viene inviato lungo la linea 6, in modo temporizzato rispetto all’invio del flusso di vapor d’acqua lungo la linea 4 alla capsula 9, ovvero in modo regolato (per esempio al superamento di una predeterminata pressione di set-point), nella camera di ricevimento 32 in modo da deformare il corpo elastico 33 e determinare, di conseguenza, lo spostamento dei elemento a leva 22, corpo a tazza 23 e dispositivo di applicazione 20 entro l’involucro 30 in una configurazione di uso, nella quale il dispositivo di applicazione 20 va in battuta contro la parete di fondo 91 della capsula 9 facendola flettere verso l’interno della capsula 9 e strozzando, di conseguenza, la sezione di passaggio 105.
In questo modo, il flusso di liquido percolato attraverso il letto 10 di substrato infusibile si trova a dover vincere, per proseguire il suo percorso entro la camera di raccolta 106, la contropressione determinata dalla strozzatura della sezione di passaggio 106 e avente entità corrispondente al pre-carico dei mezzi elastici 21. Quest’ultimo viene selezionato dall’utente variando la posizione angolare dell’elemento a leva 22 leva entro la cava angolare 24, per esempio prima dell’invio del flusso di vapor d’acqua alla capsula.
Il volume della camera di ricevimento 32 si riempie ad ogni ciclo di preparazione di una bevanda, dal momento che, in condizioni di riposo, i secondi mezzi elastici 35 riportano l’insieme di corpo a tazza 23, elemento a leva 22 e dispositivo di applicazione 20 alla configurazione di riposo.
L’azionamento del dispositivo di spinta 20 può avvenire con un ritardo, dato dal tempo di riempimento della camera di ricevimento 32 per deformare il corpo elastico 33. Tale ritardo può essere vantaggiosamente utilizzato per assicurare il riempimento di vapore d’acqua del letto 10 di substrato infusibile entro la capsula 9.
Da un esame delle caratteristiche del sistema secondo la presente invenzione sono evidenti i vantaggi che esso consente di ottenere.
Con questo sistema non è necessario variare la distribuzione delle particelle del substrato infusibile per ottenere bevande con concentrazione di estratto differenti, poiché il tempo di contatto tra vapor d’acqua e substrato viene regolato dal pre-carico dei mezzi elastici 21, il quale è selezionato dall’utente semplicemente variando la posizione angolare dell’elemento a leva 22.
Inoltre, per applicare una contropressione opposta all’uscita del flusso di liquido percolato tale da variare la concentrazione di estratto nella bevanda, non è necessario ricorrere a delicati sistemi valvolari disposti all’interno della macchina percolatrice, che richiederebbero, in caso di anomalie, di smontare almeno parte del sistema per eseguire operazioni di manutenzione.
Vantaggiosamente, infatti, la regolazione di tale contropressione viene ottenuta sfruttando la struttura interna della capsula 9, la quale viene opportunamente deformata mediante l’interazione con il dispositivo di applicazione 20.
Appare, poi, evidente che con capsula, sistema, macchina percolatrice e metodo dell’invenzione si abbattono i costi legati alla necessità di differenziare la produzione di capsule specifiche per differenti concentrazioni di estratto, incrementando sensibilmente le possibilità di personalizzazione della bevanda da parte dell’utente.
Inoltre, poiché l’entità della contropressione applicata è funzione sostanzialmente del solo pre-carico dei mezzi elastici 21, il sistema 1 è caratterizzato da una elevata riproducibilità del processo di preparazione della bevanda.
Risulta infine chiaro che al sistema descritto ed illustrato possono essere apportate modifiche e varianti che non escono dall'ambito di protezione delle rivendicazioni.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1.- Sistema (1) per la preparazione di una bevanda per infusione da una capsula (9) comprendente un letto (10) di un substrato alimentare infusibile ed avente una parete di fondo (91) elasticamente deformabile, la capsula (9) comprendendo inoltre un ingresso (41) alimentabile con un flusso regolabile di acqua vapore in pressione per la preparazione di una bevanda per infusione ed un condotto di uscita (107) del flusso percolato attraverso detto letto (10), il condotto (107) comprendente un tratto avente sezione libera di passaggio (105) variabile; caratterizzato dal fatto che detta sezione libera di passaggio (105) ha area elasticamente variabile, e dal fatto di comprendere: un dispositivo (20) di applicazione su detta parete di fondo (91) di un carico flettente diretto lungo un relativo asse (H) per variare l’area di detta sezione libera (105); e mezzi di applicazione sul detto dispositivo (20) di un carico selezionabile da un utente operativamente collegati con il detto dispositivo (20). 2.- Sistema secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di applicazione comprendono mezzi elastici (21) pre-caricabili in modo selettivo da detto utente. 3.- Sistema secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detti mezzi elastici (21) sono compresi tra, e cooperanti con, detto dispositivo (20) di applicazione ed un elemento a leva (22) angolarmente mobile rispetto al dispositivo (20) in un piano trasversale rispetto a detto asse (H) per variare il pre-carico di detti mezzi elastici (21). 4.- Sistema secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto di comprendere un corpo a tazza (23), detti mezzi elastici (21) essendo alloggiati entro detto corpo a tazza (23), detto dispositivo di applicazione (20) essendo scorrevole entro detto corpo a tazza (23) tra un primo ed un secondo fondo corsa lungo il detto asse (H). 5.- Sistema secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detto elemento a leva (22) è accoppiato mediante una filettatura (25) a detto corpo a tazza (23). 6.- Sistema secondo la rivendicazione 4 o 5, caratterizzato dal fatto di comprendere un involucro (30) di alloggiamento di detto corpo a tazza (23) e detto dispositivo (21), detto involucro definendo una camera di ricevimento (32) di un flusso di liquido in pressione per spostare detto corpo a tazza (23) e detto dispositivo (20) da e verso detta capsula (9) lungo il detto asse (H). 7.- Sistema secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto di comprendere un corpo elasticamente deformabile (33) alloggiato a tenuta di fluido entro detta camera di ricevimento (32) e cooperante con detto elemento a leva (22). 8.- Sistema secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detto involucro (30) comprende, da parte opposta a detta camera di ricevimento (32) una cavità (34), il detto corpo a tazza (23) portando secondi mezzi elastici (35) spostabili all’interno di detta cavità (34) ed atti ad andare in battuta contro uno spallamento (34a) della stessa. 9.- Sistema secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di applicazione comprendono: un circuito fluidico (6) attraversabile da un fluido di servizio; un regolatore di flusso (50) interposto lungo il detto circuito (6); e una camera (32’) di ricevimento del detto fluido di servizio disposta a valle del detto regolatore di flusso (50); il detto dispositivo (20) essendo affacciato all’interno di detta camera (32’) di ricevimento. 10.- Macchina percolatrice per la preparazione di una bevanda per infusione, comprendente un sistema (1) secondo una delle rivendicazioni da 1 a 9. 11.- Capsula (9) alimentabile in ingresso con un flusso regolabile di acqua vapore in pressione per la preparazione di una bevanda per infusione, la capsula comprendendo un letto (10) di un substrato alimentare infusibile ed un condotto di uscita (107) del flusso percolato attraverso detto letto, detto condotto (107) comprendendo un tratto avente sezione libera di passaggio (105) ad area variabile caratterizzata dal fatto che detto tratto ha sezione libera di passaggio (105) ad area elasticamente variabile, la capsula (9) comprendendo una parete di fondo (91) atta a flettersi verso l’interno della capsula (9) in modo da variare detta sezione libera di passaggio (105). 12.- Capsula secondo la rivendicazione 11, caratterizzata dal fatto di comprendere, fissato al suo interno, un corpo a tazza (101) avente una parete laterale (103), detto tratto a sezione libera di passaggio (105) variabile essendo delimitato da parti opposte da detta parete di fondo (91) e da detta parete laterale (103). 13.- Capsula secondo la rivendicazione 11, caratterizzata dal fatto di comprendere, fissato al suo interno, un corpo a tazza (103) comprendente una parete di base (101b), una parete laterale (103) ed un perno centrale (110) che si estende da detta parete di base (101b); e dal fatto di comprendere un elemento a piattello (111) scorrevole lungo detto perno (110), l’elemento a piattello (111) essendo operativamente accoppiato con la superficie interna di detta parete di fondo (91), il detto tratto a sezione libera di passaggio variabile (105) essendo delimitato da parti opposte da detto elemento a piattello (111) e da detta parete laterale (103). 14.- Metodo per la preparazione di una bevanda infusibile, comprendente le fasi di: a) alimentare un flusso regolabile di acqua vapore in pressione ad una capsula (9) comprendente un letto (10) di un substrato alimentare infusibile, una parete di fondo (91) elasticamente deformabile ed un condotto di uscita (107) del flusso percolato attraverso detto letto avente sezione libera di passaggio (105) variabile; e b) estrarre un flusso di infuso attraverso detto condotto di uscita (107) avente sezione libera di passaggio (105) variabile; caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre la fase di: c) applicare sulla parete di fondo (91) della capsula (9) un carico atto a flettere detta parete (91) verso l’interno della capsula (9) in modo da indurre elasticamente una variazione di detta sezione libera di passaggio (105). 15.- Metodo secondo la rivendicazione 14, caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre la fase d) di selezionare e regolare l’entità di detto carico flettente modificando il grado di pre-carico di mezzi elastici (21) agenti su un dispositivo di applicazione (20) operativamente accoppiabile con detta parete di fondo (91). 16.- Metodo secondo la rivendicazione 15, caratterizzato dal fatto che detta fase d) viene eseguita ruotando un elemento a leva (22) elasticamente collegato al dispositivo di applicazione (20).
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