ITTO20011062A1 - Cerniera per occhiali. - Google Patents

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ITTO20011062A1
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Andrea Barnabo
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Barnabo Pietro Di Barnabo Serg
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Description

D E S C R I Z I O N E
del brevetto per invenzione industriale
La presente invenzione è relativa ad una cerniera per occhiali.
Come è noto, gli occhiali sono dei dispositivi ottici costituiti da una coppia di lenti in materiale trasparente e da un telaio di supporto, comunemenet noto come "montatura", atto a mantenere le due lenti in posizione opportuna di fronte agli occhi dellla persona che calza gli occhiali stessi.
Il telaio di supporto o montatura è realizzato normalmente in materiale plastico o metallico e comprende una parte frontale, atta ad essere posizionata a cavallo del naso di fronte agli occhi, e due parti laterali estendentisi a sbalzo dalla parte frontale della montatura, da bande opposte della medesima, in modo tale da disporsi in appoggio sulle orecchie di chi calza gli occhiali per conferire stabilità laterale agli occhiali stessi.
La parte frontale della montatura supporta le lenti e normalmente comprende: due anelli portalente, ciascuno dei quali porta intrappolata al proprio interno una rispettiva lente; un ponticello od archetto nasale, atto a collegare rigidamente i due anelli portalente tra loro; ed una coppia di alette o placchette di appoggio al naso, fissate ai due anelli portalente in modo tale da risultare affacciate alle pareti laterali alte del naso.
Le due parti laterali della montatura sono invece definite da due aste o stanghette rettilinee e rigide, ciascuna delle quali si estende a sbalzo dall'estremità laterale di un rispettivo anello portalente verso una corrispondente orecchia, e presenta una porzione di estremità sagomata in modo tale da ripiegarsi parzialmente dietro al padiglione dell'orecchia in modo tale da impedire alla parte frontale di scivolare in avanti sul naso.
Come noto, nella maggior parte dei modelli di occhiali attualmente conosciuti il collegamento tra ciascuna stanghetta ed il corrispondente anello portalente è realizzato tramite una cerniera che permette il ripiegamento della stanghetta stessa sulla parte frontale della montatura, in modo tale da ridurre l'ingombro degli occhiali quando non sono utilizzati. Vista l'importanza che assume la forma della cerniera nel determinare l'aspetto estetico complessivo degli occhiali, negli ultimi anni le maggiori aziende produttrici di occhiali hanno iniziato a sviluppare cerniere dalla forma innovativa, in modo tale da poter meglio caratterizzare la propria produzione rispetto a quella dei concorrenti.
Tra i numerosi modelli di cerniera per occhiali proposti a tale scopo, la cerniera che ha sicuramente suscitato i maggiori consensi è quella in cui i due elementi articolati che compongono la cerniera sono accoppiati uno all'altro tramite un giunto sferico, e sono vincolati reciprocamente tramite un perno passante in modo tale da poter ruotare uno rispetto all'altro solamente attorno all'asse del perno.
Più in dettaglio, il primo elemento articolato della cerniera, normalmente chiamato "maschio", è costituito da un'asta o barra metallica sagomata che è atta ad essere fissata rigidamente all'anello portalente, ed è provvista di una estremità libera conformata sostanzialmente a forma di sfera.
Il secondo elemento articolato della cerniera, normalmente chiamato "femmina", è invece costituito da un'asta o barra metallica sagomata che è atta ad essere fissata rigidamente alla stanghetta degli occhiali, ed è provvista di una estremità libera conformata sostanzialmente a forma di calotta sferica. Tale calotta sferica è dimensionata in modo tale da poter accogliere al proprio interno l'estremità libera del primo elemento articolato. Ovviamente, la parte restante del corpo del primo elemento articolato della cerniera sporge all'esterno della calotta sferica attraverso l'apertura presente sulla calotta sferica.
Il perno passante è invece costituito da una vite passante filettata, il cui stelo attraversa l'estremità libera del primo e del secondo elemento articolato della cerniera, mantenendosi coassiale ad uno degli assi di simmetrica della calotta sferica e della sfera.
Purtroppo la cerniera per occhiali sopra descritta, pur essendo esteticamente molto interessante, ha costi di produzione talmente elevati da essere di fatto improponibile sul mercato.
Per garantire un comportamento paragonabile a quello delle cerniere tradizionali, i due elementi articolati che compongono la cerniera con accoppiamento sferico devono, infatti, essere realizzati utilizzando macchine ad altissima precisione, e con cicli di lavorazione particolarmente complicati e costosi, in modo tale da garantire che la superficie esterna della sfera e la superficie interna della calotta sferica siano a contatto una dell'altra in modo uniforme e con tolleranze ridottissime.
Se la superficie esterna della sfera e la superficie interna della calotta sferica venissero a contatto in modo non uniforme, lo sforzo da applicare alla stanghetta dell'occhiale per effettuare ogni movimento varierebbe, infatti, in modo imprevedibile in funzione della posizione reciproca dei due elementi articolati che compongono la cerniera, e tale comportamento è inaccettabile per l'utilizzatore finale. In alcuni casi, inoltre, il movimento dei due elementi articolati che compongono la cerniera potrebbe essere soggetto a grippaggi improvvisi che compromettono irreparabilmente l'integrità strutturale della cerniera medesima .
Le problematiche sopra descritte si accentuano, inoltre, quando la montatura deve essere sottoposta ad un qualsiasi trattamento galvanico che permette di depositare un sottile strato di materiale di rivestimento sulle superficie degli elementi articolati. In questo caso si può arrivare, addirittura, al bloccaggio permanente dei due elementi articolari della cerniera uno nell'altro.
Per ovviare almeno parzialmente a questo inconveniente, in alcuni modelli di cernierà con accoppiamento sferico si è pensato di inserire tra la superficie esterna della sfera e la superficie interna della calotta sferica delle rondelle distanziali in materiale plastico, rendendo però notevol:mente più laborioso 1'assenblaggio delle cerniere medesime.
La cerniera con accoppiamento sferico sopra descritta ha infine il grosso inconveniente di non poter realizzare il cosiddetto funzionamento a scatto, in cui la stanghetta tende a passare automaticamente dalla posizione ripiegata a quella diritta, e viceversa, a seguito di un piccolo spostamento dalla posizione operativa in cui si trova.
Scopo della presente invenzione è quindi quello di realizzare una cerniera per occhiali con accoppiamento sferico esente dagli inconvenienti sopra descritti.
_ Secondo la presente invenzione viene reaiizzato una cerniera per occhiali comprendente un primo ed un secondo elemento articolato accoppiati tra loro in modo tale da poter ruotare uno rispetto all'altro attorno ad un asse di rotazione comune; il detto primo elemento articolato presentando ad una propria estremità una prima testa di accoppiamento conformata sostanzialmente a forma di sfera, ed il detto secondo elemento articolato presentando ad una propria estremità una seconda testa di accoppiamento presentante al suo interno una sede atta ad essere impegnata in modo girevole dalla detta prima testa d'accoppiamento; la detta cerniera per occhiali essendo caratterizzata dal fatto che la detta prima testa di<' >accoppiamento è provvista di due superfici piane di centraggio disposte in posizioni diametralmente opposte sul corpo della detta testa in modo tale da essere perpendicolari al detto asse di rotazione, e dal fatto che la detta seconda testa di accoppiamento presenta due superfici piane di centraggio le quali sono disposte all'interno della sede una affacciata all'altra, in modo tale da essere allineate lungo, e perpendicolari al detto asse di rotazione; le superfici piane di centraggio della prima testa di accoppiamento e le superfici piane di centraggio della detta sede essendo disposte in battuta una sull'altra in modo tale da determinare un piano preferenziale di rotazione per i detti primo e secondo elemento articolato; il detto piano preferenziale di rotazione essendo perpendicolare al detto asse di rotazione .
La presente invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano un esempio di attuazione non limitativo, in cui:
la figura 1 è una vista in esploso di una cerniera per occhiali realizzata secondo i dettami della presente invenzione;
- la figura 2 è una vista in pianta della cerniera per occhiali illustrata in figura 1, con parti in sezione e parti asportate per chiarezza;
- la figura 3 è una vista laterale della cerniera per occhiali illustrata in figura 2, sezionata secondo la linea di sezione II-II;
le figure 4, 5 e 6 illustrano in vista prospettica la cerniera per occhiali di figura 1 in tre posizioni operative distinte.
Con riferimento alle figure 1 e 2, con il numero 1 è indicata nel suo complesso una cerniera per occhiali, ossia una cerniera specificatamente realizzata per collegare la stanghetta dell'occhiale alla parte frontale della montatura dell'occhiale medesimo.
La_ cerniera 1 comprende una coppia di elementi articolati accoppiati tra loro in modo tale da poter ruotare uno rispetto all'altro attorno ad un asse A di rotazione comune, ed eventualmente un dispositivo elastico di bloccaggio atto a cooperare con i due elementi articolati per mantenere gli elementi stessi alternativamente in una prima od in una seconda posizione operativa.
Il primo elemento articolato, di seguito indicato con il numero 2, viene normalmente chiamato "maschio" ed è costituito da un'asta o barra metallica sagomata, atta ad essere fissata in modo noto tramite saldatura o altro sistema di fissaggio ad un qualsiasi anello portalenti (non illustrato) o similare.
Il secondo elemento articolato, di seguito indicato con il numero 3, viene invece normalmente chiamato "femmina" ed è costituito da un'asta o barra metallica sagomata, atta ad essere fissata in modo noto tramite saldatura o altro sistema di fissaggio ad una qualsiasi stanghetta per occhiali.
Con riferimento alla figura 2, le barre metalliche sagomate 2 e 3 giacciono preferibilmente, ma non necessariamente, su di uno stesso piano perpendicolare all'asse A, e sono accoppiate una all'altra in corrispondenza delle rispettive porzioni terminali 2a e 3a, in modo tale da poter ruotare una rispetto all'altro attorno all'asse A stesso.
Più in dettaglio, con riferimento alle figure 1 e 2, la porzione terminale 2a della barra metallica sagomata 2 si estende coassiale ad un asse B che interseca ed è perpendicolare all'asse A, e presenta una testa 4 di accoppiamento conformata sostanzialmente a forma di sfera in corrispondenza della propria estremità. Nell'esempio illustrato, la testa 4 è realizzata di pezzo con il resto della barra metallica sagomata 2, ed è collegata alla parte restante della barra metallica sagomata 2 tramite un stelo 5 di forma cilindrica che si estende coassiale all'asse B.
La testa 4 di accoppiamento ha il suo centro in corrispondenza del punto di intersezione degli assi A e B, ed è provvista di un foro passante 6 centrale, che si estende coassiale all'asse A attraverso il corpo della medesima, e di due superfici piane di centraggio 7 disposte sul corpo della testa 4 in posizioni diametralmente opposte.
Più in dettaglio, le due superfici piane di centraggio 7 sono disposte sul corpo della testa 4 in corrispondenza delle due estremità assiali del foro passante 6, giacciono su due piani perpendicolari all'asse A in modo tale da essere parallele ed affacciate tra loro, e si trovano ad una distanza h una dall'altra inferiore al diametro esterno della testa 4 di accoppiamento. In altre parole, le due superfici piane di centraggio 7 sono ricavate sulla superficie esterna della testa 4 in modo tale da essere allineate lungo l'asse A e ad esso perpendicolari.
Nell'esempio illustrato, in particolare, le due superfici piane di centraggio 7 sono ricavate sul corpo della testa 4 per asportazione di materiale.
Con riferimento alle figure 1 e 2, la porzione terminale 3a della barra metallica sagomata 3 che definisce il secondo elemento articolato della cerniera 1, si estende coassiale ad un asse C, che interseca l'asse A e risulta complanare all'asse<' >B, e presenta in corrispondenza della propria estremità una testa 8 di accoppiamento che è conformata sostanzialmente a forma di corona sferica, con al centro una sede 9 atta ad essere impegnata in modo girevole dalla testa 4 di accoppiamento dell'elemento articolato 2.
Più in dettaglio, con riferimento alle figure 1 e 3, il corpo a forma di corona sferica che definisce la testa 8 è orientato in modo tale da essere coassiale ad un asse D che interseca ed è perpendicolare agli assi A e C. Il suddetto corpo a forma di corona sferica, inoltre, è sagomato in modo tale da abbracciare completamente una fascia diametrale della testa 4 di accoppiamento dell'elemento articolato 2, lasciano affacciati verso l'esterno due poli opposti della testa 4 stessa. Vista la disposizione spaziale degli assi A, B e C, l'asse D risulta essere complanare all'asse B.
Analogamente alla testa 4, nell'esempio illustrato la testa 8 di accoppiamento è realizzata di pezzo con il resto della barra metallica sagomata 3, ed è collegata alla parte restante della barra metallica sagomata 3 tramite un stelo 10 di forma cilindrica che si estende coassiale all'asse C.
La testa 8, come già anticipato, ha il suo centro in corrispondenza del punto di intersezione degli assi A, C e D, ha ovviamente un diametro esterno maggiore del diametro esterno della testa 4, ed è anch'essa provvista di un foro passante 11 centrale che si estende attraverso il corpo della testa 8 coassialmente all'asse A.
Con particolare riferimento alle figure 2 e 3, preferibilmente, ma non necessariamente, la sede 9 è conformata sostanzialmente a forma di botte, ed è ricavata all'interno del corpo della testa 8 in modo tale da essere coassiale all'asse A.
Più in dettaglio, la sede 9 è ricavata all'interno del corpo della testa 8 in modo tale che le due superficie piane che_ definiscono il fondo ed il cielo della botte, siano disposte coassiali all'asse A, in corrispondenza dei due punti in cui il foro passante 11 interseca la sede 9 stessa. La sede 9 deve essere inoltre dimensionata in modo tale che la superficie interna del corpo della testa 8 sia a diretto contatto con la superficie esterna del corpo della testa 4 solamente in corrispondenza delle due superfici piane di centraggio 7 della testa di accoppiamento 4.
In altre parole, le superfici piane che definiscono il fondo ed il cielo della sede 9 devono essere disposte all'interno della sede 9 stessa una affacciata all'altra, in modo tale da essere allineati lungo, e perpendicolari all'asse A, così da definire due ulteriori superfici piane di centraggio 12 contro le quali sono atte a disporsi in battuta le due: superfici piane di centraggio 7 della testa di accoppiarliento 4.
Nella fattispecie, la sede 9 deve essere dimensionata in modo tale che la distanza tra le due superficie piane di centraggio 12 approssimi per eccesso la distanza h esistente tra le due superfici piane di centraggio 7 della testa di accoppiamento 4. In questo modo, quando la testa 4 impegna la sede 9, le due superfici piane di centraggio 7 della testa 4 vanno a disporsi a contatto ciascuna su di una rispettiva superficie piana di centraggio 12 della teste 8, mentre la parte restante della superficie esterna della testa 4 resta ad una distanza prestabilita dalla superficie interna della sede 9 in modo tale da escludere qualsiasi contatto.
In altre parole, le superfici piane di centraggio 7 della testa 4 e le superficie piane di centraggio 12 della testa 8 costituiscono, a coppie, delle superfici coniugate che sono in grado di conferire al giunto sferico formato dall'accoppiamento delle teste di accoppiamento 4 e 8, un piano preferenziale di rotazione R perpendicolare all'asse A.
Con riferimento alle figure 1, 2 e 3, la cerniera 1 comprende infine un perno di fissaggio 13 atta a mantenere la testa 4 in posizione all'interno della sede 9, permettendo contestualmente la libera rotazione dei due elementi articolati 2 e 3 uno rispetto all'altro.
Il perno di fissaggio 13, in particolare, è montato passante attraverso il corpo della testa 4 ed il corpo della testa 8, impegnando i fori passanti 6 e 11, ed è costituito nell'esempio illustrato da una vite 13 a testa svasata, provvista di una porzione filettata localizzata in corrispondenza dell'estremità libera dello stelo 13a. Tale porzione filettata è atta a fare presa sul tratto terminale del foro passante 11, in modo tale da rendere la vite 13 solidale alla testa 8 dell'elemento articolato 3.
È opportuno precisare che il perno di fissaggio 13, diversamente da quanto avviene nelle cerniere per occhiali con accoppiamento sferico attualmente conosciute, non determina con la propria presenza il piano preferenziale di rotazione degli elementi articolati 2 e 3 della cerniera 1, questa funzione è infatti espletata dalle superfici piane coniugate presenti sulle teste 4 e 8, ma serve invece a regolare l'entità dello sforzo che è necessario applicare agli elementi articolati 2 e 3 della cerniera 1 per farli ruotare attorno all'asse A.
La coppia di serraggio applicata alla vite 13 è in grado, infatti, di indurre sul corpo della testa 8 una deformazione plastica che influenza direttamente il coefficiente dì attrito tra le due superfici piane di centraggio 7 della testa 4 e le due superficie piane di centraggio 12 della testa 8, da cui dipende appunto lo sforzo da applicare ad uno qualsiasi dei elementi articolati 2 e 3 della cerniera 1 per farlo ruotare attorno all'asse A.
Con riferimento alle figure 4 e 5, gli elementi articolati 2 e 3 della cerniera 1 possono ruotare liberamente attorno all'asse A tra una prima posizione operativa, in cui le porzioni terminali 2a e 3a sono disposte sostanzialmente una perpendicolare all'altra (figura 4), ed una seconda posizione operativa, in cui le porzioni terminali 2a e 3a sono sostanzialmente allineate una all'altra (figura 5). Nel primo caso gli assi B e C formano un angolo di circa 90° e l'asse B viene quindi a sovrapporsi all'asse D, mentre nel secondo caso gli assi B e C formano un angolo di circa 180°.
In altre parole, nel passaggio dalla prima alla seconda posizione operativa il primo elemento articolato 2 della cerniera ruota di circa 90° attorno all'asse A.
Con riferimento ala figura 6, nell' esempio illustrato, gli elementi articolati 2 e 3 della cerniera 1 possono assumere inoltre una terza posizione: operativa in cui la porzione terminale 2a del elemento articolato 2 si trova dalla parte opposta del piano diametrale di mezzeria della testa 8 definito dagli assi A e C rispetto alla posizione occupata nella prima posizione operativa. In questo caso quindi gli assi B e C formano un angolo a determinato, maggiore di 180°.
Con particolare riferimento alle figure 1, 3, 4 e 5, nell'esempio illustrato, per rendere possibile il perfetto allineamento del primo 2 e del secondo elemento articolato 3 della cerniera 1 secondo l'as se C, sul corpo della testa 8 è ricavato un incavo 14 trasversale, dimensionato in modo tale da essere impegnato dallo stelo 5 che collega la testa 4 al resto del corpo del primo elemento articolato 2. Più in dettagli , l'incavo 14 è ricavata sul corpo della testa 8 in posizione equatoriale, ossia lungo il piano di rotazione R degli elementi articolati 2 e 3, dalla parte opposta in cui la testa 8 si raccorda allo stelo 10, ed è dimensionato in modo tale da avere una larghezza approssimante per eccesso il diametro esterno dello stelo 5.
A seconda delle esigenze, la profondità dell'incavo 14 sul piano equatoriale può essere tale da permettere allo stelo 5 che collega la testa 4 al resto del corpo del elemento articolato 2 di potersi posizionare perfettamente coassiale all'asse C (seconda posizione operativa) , oppure tale da permettere allo stelo 5 di oltrepassare con l'asse B il piano diametrale di mezzeria della testa 8 di un angolo prestabilito (terza posizione operativa) .
Come già anticipato, con riferimento alle figure 1 e 2, la cerniera 1 può essere provvista anche di un dispositivo elastico di bloccaggio, di seguito indicato con il numero 15, il quale è atto mantenere gli elementi articolari stessi alternativamente nella citata prima o nella citata seconda posizione operativa.
Nell'esempio illustrato, il dispositivo elastico di bloccaggio 15 comprende, sull'elemento articolato 3, un pistone o pattino 16 di arresto, montato assialmente scorrevole all'interno di un foro cieco 7 che, a partire dalla sede 9, si estende coassialmente all'asse C all'interno della testa 8 e dello stelo 10 che collega la testa 8 stessa al resto del corpo dell' elemento articolato 3, ed un elemento elastico 18 atto a spingere il pistone 16 al di fuori del foro cieco 17, in modo tale da mantenere il cielo del pistone in battuta contro la superficie esterna della testa 4 dell'elemento articolato 2.
Nell'esempio illustrato, l'elemento elastico 18 è costituito da una molla elicoidale Γ8 precaricata in compressione, la quale è alloggiata liberamente mobile all'interno del foro cieco 17, con una prima estremità in battuta sul fondo del foro cieco 17 e con una seconda estremità in battuta sul pistone o pattino 16 di
Ό éò ≤ 2 arresto.
Sull'elemento articolato 2, il dispositivo di
<■>·τί bloccaggio 15 comprende invece due superfici di battuta, <">α ©1 sulle quali il cielo del pistone o pattino 16 di arresto £β è atto a disporsi in appoggio per impedire qualsiasi rotazione degli elementi articolati 2 e 3 attorno all'asse A.
La prima superficie di battuta, di seguito indicata con il numero 19, è posizionata sulla testa 4 dalla parte opposta dello stelo 5 ed è perpendicolare all'asse
B, mentre la seconda superficie di battuta, di seguito indicata con il numero 20, è posizionata sulla testa 4 a fianco della superficie di battuta 19 in modo tale da essere parallela al piano definito dagli assi A e B.
Con riferimento alle figure 4 e 5, è evidente che quando il cielo del pistone 16 è un battuta sulla superficie di battuta 19, la cerniera 1 è nella prima configurazione operativa; mentre quando il cielo del pistone 16 è in battuta sulla superficie di battuta 20 la cerniera 1 è nella seconda configurazione operativa.
Il funzionamento della cerniera 1 per occhiali è facilmente desumibile da quanto sopra descritto e non necessita quindi di ulteriori spiegazioni.
I vantaggi della cerniera 1 per occhiali sopra descritta sono evidenti: gli elementi articolati 2 e 3 che compongono la cerniera sono più facili ed economici da produrre perché richiedono una precisione di lavorazione più bassa. Le teste 4 e 8 dei due elementi articolati 2 e 3 sono a contatto una dell'altra in corrispondenza delle due superfici piane di centraggio 7 della testa 4 e le due superficie piane di centraggio 12 della testa 8 che, essendo perfettamente piane, sonno relativamente facili da realizzare.
Un ulteriore vantaggio della cerniera 1 per occhiali è che la superficie esterna ricurva della testa 4 non viene mai a contatto con la superficie interna della testa 8, garantendo un miglior effetto estetico. Nella fattispecie, la superficie esterna curva della testa 4, per necessita estetiche, deve essere visibile dall'esterno attraverso le aperture presenti sulla testa 8, ed il gioco presente tra la superficie esterna ricurva della testa 4 e la superficie interna della sede 9 garantisce, sulla prima, l'assenza di produrre graffi o abrasioni dovute al movimento reciproco dei due elementi .
La cerniera 1 per occhiali così realizzata ha infine l'ulteriore vantaggio di essere più facile da assemblare rispetto alle cerniere per occhiiali con giunto sferico attualmente conosciute.
Risulta infine chiaro che alla cerniera 1 per occhiali qui descritta ed illustrata possono essere apportate modifiche e varianti senza per questo uscire dall'ambito della presente invenzione.
In particolare, anziché a forma di corona sferica, la testa 8 può essere conformata a forma di calotta sferica (ossia con una sola apertura di accesso alla sede 9), rinunciando alla possibilità di poter vedere la superficie esterna curva della testa 4 da due punti di vista diametralmente opposti.

Claims (13)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Cerniera (1) per occhiali comprendente un primo (2) ed un secondo elemento articolato (3) accoppiati tra loro in modo tale da poter ruotare uno rispetto all'altro attorno ad un asse di rotazione (A) comune; il detto primo elemento articolato (2) presentando ad una propria estremità una prima testa di accoppiamento (4) conformata sostanzialmente a forma di sfera, ed il detto secondo elemento articolato (3) presentando ad una propria estremità una seconda testa di accoppiamento (8) presentante al suo interno una sede (9) atta ad essere impegnata in modo girevole dalla detta prima testa d'accoppiamento (4); la detta cerniera (1) per occhiali essendo caratterizzata dal fatto che la detta prima testa di accoppiamento (4) è provvista di due superfici piane di centraggio (7) disposte in posizioni diametralmente opposte sul corpo della detta testa in modo tale da essere perpendicolari al detto asse di rotazione (A), e dal fatto che la detta seconda testa di accoppiamento (8) presenta due superfici piane di centraggio (12) le quali sono disposte all'interno della sede (9) una affacciata all'altra, in modo tale da essere allineate lungo, e perpendicolari al detto asse di rotazione (A); le superfici piane di centraggio (7) della prima testa di accoppiamento (4) e le superfici piane di centraggio (12) della detta sede (9) essendo disposte in battuta una sull'altra in modo tale da determinare un piano preferenziale di rotazione per i detti primo (2) e secondo elemento articolato (3); il detto piano preferenziale di rotazione essendo perpendicolare al detto asse di rotazione (A).
  2. 2. Cerniera secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto di comprendere un perno di fissaggio (13) atto a mantenere la prima testa d'accoppiamento (4) in posizione all'interno della sede (9) nella detta seconda testa d'accoppiamento (8), permettendo contemporaneamente la rotazione dei detti primo e secondo elemento articolato (2,3) l'uno rispetto all'altro attorno al detto asse di rotazione (A).
  3. 3. Cerniera per occhiali secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che la detta prima (4) e la detta seconda testa di accoppiamento (8) sono provviste di rispettivi fori passanti (6,11) coassiali al detto asse (A) di rotazione comune; il detto perno di fissaggio (13) essendo atto ad impegnare i detti fori passanti (6,11).
  4. 4. Cerniera per occhiali secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che ciascuna delle dette due superfici piane di centraggio (7) della detta prima testa di accoppiamento (4) è ricavata in corrispondenza di una rispettiva estremità assiale del foro passante (6) presente nella detta prima testa d'accoppiamento (4)
  5. 5. Cerniera per occhiali secondo la rivendicazione 3 o 4, caratterizzata dal fatto che ciascuna le due superfici piane di centraggio (12) presenti all'interno della sede (9) della detta seconda testa di accoppiamento (8) sono ricavate in corrispondenza dei due punti in cui il foro passante (11) ricavato nella seconda testa di accoppiamento (8) interseca la sede (9) stessa.
  6. 6. Cerniera per occhiali secondo le rivendicazioni 4 e 5, caratterizzata dal fatto che la detta sede (9) è dimensionata in modo tale che la superficie interna della detta seconda testa di accoppiamento (8) sia a diretto contatto con la superficie esterna della prima testa di accoppiamento (4) solamente in corrispondenza delle dette due superfici piane di centraggio (7).
  7. 7. Cerniera per occhiali secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che la sede (9) nella detta seconda testa di accoppiamento (8) è conformata sostanzialmente a forma di botte.
  8. 8. Cerniera per occhiali secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che la detta sede (9) è conformata in modo tale che la distanza tra le due superfici piane di centraggio (12) presenti nella detta sede (9) approssima per eccesso la distanza esistente tra le superfici piane di centraggio (7) presenti sulla detta prima testa di accoppiamento (4).
  9. 9. Cerniera per occhiali secondo una qualsiasi delle rivendicazione precedenti, caratterizzata dal fatto che la detta seconda testa di accoppiamento (8) del secondo elemento articolato (3) comprende un incavo trasversale (14) atto ad essere impegnato da una porzione (5) del detto primo elemento articolato (2).
  10. 10. Cerniera per occhiali secondo una qualsiasi delle rivendicazione precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere un dispositivo elastico di bloccaggio (15) atto a cooperare con il detto primo (2) ed il detto secondo elemento articolato (3) per mantenere questi ultimi alternativamente in una prima od in una seconda posizione operativa.
  11. 11. Cerniera per occhiali secondo la rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che il detto dispositivo elastico di bloccaggio (15) comprende un elemento d'arresto (16) montato assialmente scorrevole all'interno di un foro cieco (17) ricavato nel detto secondo elemento articolato (3) a partire dalla sede (9) nella detta seconda testa di accoppiamento (8 , ed un elemento elastico (18) atto a spingere il detto elemento d'arresto (16) al di fuori del detto foro cieco (17) in battuta contro la superficie esterna della detta prima testa di accoppiamento (4).
  12. 12. Cerniera per occhiali secondo la rivendicazione 11, caratterizzata dal fatto che il detto dispositivo elastico di bloccaggio (15) comprende, sulla detta prima testa di accoppiamento (4), due superfici di battuta (19, 20), sulle quali è atto a disporsi in appoggio il detto elemento di arresto (16) per impedire qualsiasi rotazione del primo e secondo elemento articolato (2,3) attorno al detto asse di rotazione (A).
  13. 13. Occhiale caratterizzato dal fatto di essere provvisto di una cerniera (1) di collegamento tra stanghetta e parte frontale della montatura realizzata secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 12.
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ITTO20011062 ITTO20011062A1 (it) 2001-11-09 2001-11-09 Cerniera per occhiali.

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