ITRM940319A1 - "dispositivo a campo magnetico permanente, da utilizzare contro la formazione di calcare nelle tubazioni o come catalizzatore negli autoveicoli". - Google Patents

"dispositivo a campo magnetico permanente, da utilizzare contro la formazione di calcare nelle tubazioni o come catalizzatore negli autoveicoli". Download PDF

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ITRM940319A1
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Description

Descrizione dell'invenzione avente per titolo:
"DISPOSITIVO A CAMPO MAGNETICO PERMANENTE, DA UTILIZZARE CONTRO LA FORMAZIONE DI CALCARE NELLE TUBAZIONI 0 COME CATALIZZATORE NEGLI AUTOVEICOLI"
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo a campo magnetico permanente, che installato in una centrale, previene la formazione di calcare nei tubi scambiatori. Il dispositivo può inoltre essere utilizzato in qualsiasi impianto, domestico o industriale, con circolazione di acqua calda o fredda, per prevenire le incrostazioni.
Con opportune varianti, il dispositivo dell'invenzione può essere utilizzato come catalizzatore negli autoveicoli, con notevoli vantaggi rispetto ai dispositivi convenzionali.
Per quanto riguarda il campo applicativo che mira alla riduzione delle incrostazioni da CaCO3 .attualmente gli apparecchi magnetici prodotti non sono idonei, poiché le piastre in ferrite arricchite con neodimio provocano un campo magnetico che subisce un indebolimento a seguito di fenomeni di smagnetizzazione e di corrosione della stessa ferrite.
Scopo della presente invenzione è quello di realizzare un dispositivo magnetico passivo tecnologicamente più avanzato rispetto a quelli esistenti in commercio, il cui campo magnetico non varia nel tempo. Il dispositivo presenta inoltre il vantaggio di "concentrare" il campo magnetico al suo interno creando cosi un campo particolarmente intenso.
Ulteriori vantaggi risulteranno chiari dalla seguente descrizione .
Nel campo applicativo che riguarda i catalizzatori per autoveicoli, la presente invenzione migliora la potenza, consente un totale recupero dell'energia chimica presente negli incombusti, e presenta tanti altri vantaggi che verranno menzionati in seguito. La presente invenzione verrà ora descritta a scopo esemplificativo e non limitativo, facendo riferimento ai disegni allegati, in cui:
Fig. 1, è una vista laterale, esplosa,del dispositivo magnetico passivo che previene le incrostazioni di calcare, oggetto della presente invenzione;
Fig. 2 è una vista laterale del dispositivo di Fig. 1, in condizione assemblata e operativa;
Fig. 3 è una vista laterale esplosa dì un'altra forma di esecuzione del dispositivo anti-incrostazioni della presente invenzione;
Fig. 4 è una vista laterale del dispositivo di Fig. 3 in condizione assemblata e operativa.
In Fig. 1, il corpo esterno del dispositivo è costituito da elementi 1,2,3 a simmetria rotazionale, in ottone, cromato esteriormente, lavorati con tornio a controllo numerico. Ogni elemento 1,2,3 presenta un foro assiale per consentire il passaggio dell'acqua, in direzione della freccia A, ad esempio, o in direzione contraria, attraverso il dispositivo. Le estremità 4,5 presentano una filettatura per consentire l'attacco a una tubazione di alimentazione di acqua. Sono previste quattro guarnizioni: i due O-ring 6, 7, che impediscono la fuoriuscita di acqua dai punti di giunzione 10,11 una volta che il dispositivo è sta to assemblato, e le due guarnizioni cilindriche inter ne 8,9. Gli elementi 1,2,3 vengono avvitati uno allo altro (la filettatura non è mostrata in Fig. 1).
Il gruppo magnetico all'interno del dispositivo è indicato complessivamente dal numero 12. Esso comprende due barrette di traferro zincato 13a,13b e due placchette magnetiche permanenti 14a,14b realizzate con una lega samario-cobalto .
Le due placchette magnetiche 14a,14b sono disposte in una capsula in materiale amagnetico, preferibilmente politene alimentare, che funge da distanziatore 15,in modo da impedire la mutua attrazione tra le placchette magnetiche 14a,14b. La capsula trattiene anche lateralmente le placchette magnetiche, e queste vengono introdotte come dei cassetti in un mobile nella capsu la. Centralmente il distanziatore 15 della capsula è interrotto, cioè esso è presente solo ai due bordi delle placchette magnetiche 14a,14b, e nel mezzo passa l'acqua.
L'idea alla base dell'invenzione è quella di dividere la placchetta 14a e la placchetta 14b in due parti 16', 16" e 17',17" rispettivamente. In questo modo le due parti 16',16" e 17',17" costituite, come detto, da una lega samarìo-cobalto possono auto-orientarsi e creare un campo magnetico di 10.000 gauss. Si avrà un campo magnetico radiale concentrato anziché radiale disperdente .
Il principio fisico secondo cui l'acqua, passando attraverso il canale tra le due placchette 14a, 14b con sente al CaCO3 in essa contenuto di cambiare la sua struttura cristallina, verrà spiegato brevemente in seguito .
Secondo un'altra possibile forma di esecuzione della presente invenzione, mostrata in Fig. 3 e Fig. 4, il dispositivo è costituito da tre parti 20,21,22 in materiale amagnetico, preferibilmente acciaio INOX 304 o 316, lavorate al tornio a controllo numerico.
Le due parti 20,22, identiche tra loro, sono sostanzialmente troncoconiche e presentano fori assiali di forma troncoconica per il passaggio dell'acqua nella direzione, ad esempio della freccia B.
Le due flange circolari 20' e 22* presentano dei fori disposti circolarmente lungo la loro periferia, e inoltre anche la parte 21 a forma di piastra circolare presenta sulla sua periferia dei fori (solo un foro è mostrato in ogni parte 20,21,22). Detti fori sono tra loro allineati in modo da consentire il passaggio di viti 23a, 23b. 24a,24b indicano delle rondelle.
La piastra circolare 21 presenta una serie di fori 25 (uno solo dei quali viene mostrato), distribuiti lungo cerchi concentrici, e ognuno dei quali contiene un gruppo magnetico 12. I due tappi filettati 26,26' avvitati sui due lati rispettivamente della piastra forata 21, trattengono il gruppo magnetico 12 nel foro 25. I tappi filettati 26,26' presentano ovviamente dei fori assiali per il passaggio dell'acqua.
27,27' indicano dei filtri a forma di reti per trattenere le impurità dell'acqua.
28,28' sono degli O-ring.
Nel gruppo magnetico 12 mostrato in Fig. 3,la capsula porta placchette è realizzata in acciaio INOX 304 o 316.
L'acqua contenente CaCO3 passa nella direzione della freccia B attraverso il dispositivo (o in direzione opposta in quanto il dispositivo è omnidirezionale e simmetrico), e la struttura del CaCO3 cambia da calcite a aragonite.
Il dispositivo può essere montato sia verticalmente che orizzontalmente, o con qualunque orientamento. Nel dispositivo di Fig. 1 e 2, sulla parete esterna viene misurato un campo magnetico di 2 gauss, ciò che soddisfa ampiamente le norme di legge.
Verrà ora descritto brevemente il principio fisico su cui si basa il funzionamento del dispositivo delle Figure 1,2,3 e 4.
Il carbonato di calcio nella sua forma cristallina può presentarsi in tre diverse fasi e precisamente: calcite con cristallizzazione nel sistema romboedrico a tre assi (in questa fase cristallizzano sali aventi raggio ionico compreso tra 0,78 e 1 A), aragonite con cristallizzazione nel sistema rombico ad un asse (fase di cristallizzazione con sali aventi raggio ionico compreso tra 1 A e 1,43 A), e vaterite.
Delle tre forme, termicamente la più probabile a temperatura e pressione ambiente è quella stabile della calcite, la quale forma incrostazioni fortemente aderenti e compatte, sulle pareti metalliche.
Il campo magnetico influisce sulla cristallizzazione in quanto varia il raggio effettivo dello ione calcio, nella solvatazione , agendo sui dipoli d'acqua, che circondano lo ione calcio. Per effetto del forte campo magnetico i dipoli d'acqua che circondano lo ione calcio, non sono più liberi di orientarsi e il raggio effettivo aumenterà di 0,1 A, quel tanto che basta affinchè possano formarsi cristalli del sistema rombico e non romboedrico, vale a dire si formerà dell 'aragonite .
Inoltre, nella formazione dell 'aragonite le molecole non potranno formare facilmente una struttura cristal lina essendo influenzate dal forte campo magnetico. In mancanza di una coesione cristallina si avranno depositi amorfi, nella forma di talco polveroso, costituito da un insieme di piccoli cristalli aghiformi facilmente asportabili dall'azione fluido dinamica dell 'acqua .
Un altro aspetto rilevante dell'azione dei campi magnetici è quello relativo all'effetto prodotto su incrostazioni preesistenti.
Il carbonato di calcio, pur essendo insolubile, presenta una propria solubilità legata a certe condizioni chimiche. Nella realtà, fra il precipitato di carbonato di calcio e l'acqua in presenza di una durezza calcica, si creano delle continue condizioni di equilibrio dinamico.
Si verificano infatti continui interscambi tra gli ioni calcio provenienti dalla dissociazione della minima quantità di calcio carbonato solubilizzato e il calcio ione dell'acqua, con riformazione di un carbonato di calcio modificato in quanto precedentemente influenzato dal campo magnetico, con la conseguente trasformazione della fase calcite in fase aragonite. Tale cinetica per effetto della limitata solubilità del carbonato di calcio risulta essere molto lenta, pertanto gioca un ruolo molto importante il tempo e lo stato di incrostazione delle varie superfici.
Come detto sopra, la presente invenzione trova applicazione anche nel campo dei catalizzatori per autoveicoli. L'influenza del campo magnetico sui combustibili verrà qui di seguito spiegata.
Gli idrocarburi costituiscono un insieme di composti chimici formati essenzialmente da atomi di carbonio e idrogeno, legati tra loro mediante compartecipazione di elettroni di valenza, a cui è associata una ener— già di legame.
Un campo magnetico intenso che agisce sul combustibile prima del processo di combustione, provoca una riduzione dell'energia di legame tra gli atomi di carbonio-carbonio e carbonio-idrogeno. Tale riduzione porta ad una maggiore disponibilità degli atomi di carbonio e di idrogeno in una forma particolarmente reattiva definita "radicalica" .
Durante il processo di combustione, verranno allora formati con l'ossigeno dell'aria, dei composti intermedi "perossidi" che reagendo ulteriormente con gli incombusti, apportano una ulteriore energia, con un aumento della velocità di combustione e quindi del rendimento termico.
Se nel dispositivo magnetico passivo di Figg. 1 e 2 immaginiamo di sostituire le estremità di attacco filettate 4,5 con degli attacchi portagomma, otteniamo un catalizzatore per autoveicoli, il quale può essere installato come segue:
a) nei veicoli a benzina, tra la pompa A.C. ed il car buratore o l'apparato ad iniezione;
b) nei veicoli a gasolio, fra la pompa e il filtro del gasolio.
Inoltre, il gruppo magnetico 12 deve contenere, nel caso del catalizzatore per autoveicoli, una capsula o gabbia amagnetica non attaccabile chimicamente dal combustibile. Si può ad esempio utilizzare il derlin, anziché il politene alimentare del dispositivo di Figg. 1 e 2.
I vantaggi ottenuti grazie alla formazione di composti radicalici altamente reattivi che aumentano la velocità di reazione sono i seguenti:
- totale ossidazione degli incombusti (HC, CO e C) in anidride carbonica ed acqua;
- totale recupero dell'energia chimica ancora disponibile negli incombusti;
- abbassamento del particolato in sospensione respon sabile dell'opacità dei fumi;
- processo di combustione con minore eccesso d'aria; - minore formazione di ossidi di azoto per la minor concentrazione di azoto atmosferico disponibile; - riduzione del consumo specifico
ulteriori vantaggi sono:
- assenza di manutenzione per la cartuccia che forma il catalizzatore;
- il catalizzatore può essere utilizzato con qualsiasi tipo di carburante e motore, in quelli asserviti dal turbocompressore, mantiene le turbine sempre nella massima efficenza;
- pulisce le valvole, le camere di combustione, i col lettori di scarico, eliminando la presenza di detri ti oleosi ed incrostazioni da paraffina;
- l'avvio nei motori diesel, anche a temperatura di molti gradi sotto zero, viene facilitato;
- riguardo ai gas di scarico, il catalizzatore della presente invenzione dà prestazioni simili a quelle ottenute con la migliore marmitta catalitica, con costi dì esercìzio nulli e molti più cavalli di potenza .
Il catalizzatore della presente invenzione crea un campo magnetico permanente ad alto potenziale (10.000 gauss circa), e le molecole di combustibile attraversandolo, subiscono una trasformazione, come sopra descritto, in modo tale che si ottiene un maggior rendimento, l'assenza di incrostazioni una maggior durata delle componenti del motore, ma soprattutto una drastica diminuzione delle emissioni di sostanze tossiche dal tubo dì scappamento.
L'acqua trattata con il dispositivo dell'invenzione presenta inoltre diverse proprietà utili per la salute
Essa esercita un'azione
- sul fegato e la cistifelea: Si assiste ad una diminuzione rapida del volume del fegato. La regione vescicolare diviene morbida ed indolore e sì può costatare l'evacuazione di piccoli calcoli biliari attraverso le feci. In due o tre mesi questi scompaiono totalmente. Solo i calcoli urici resistono.
- sui reni: I calcoli renali si dissolvono velocemente secondo la loro importanza.
- sul metabolismo: Questa indicazione è messa in evidenza dagli esami praticati prima e dopo una cura con acqua magnetizzata. Si nota che il tasso di colesterolo e di urea tornano spesso a valori normali.
- sulla pelle: Le dermatosi possono essere curate grazie alla disintossicazione dell'organismo e alla migliore eliminazione delle materie naturali.
- sul sistema digestivo: Si nota un aumento dei movimenti peristaltici dell’intestino in rapporto all'effetto sulla bile dell'acqua magnetizzata. Nei disturbi digestivi (nausea, vomito, gonfiori del ventre, ecc. ) produce risultati interessanti.
- sulla regolazione neuro-ormonale: Questa azione è stata osservata sul tono e l'elasticità del sistema neuro-simpatico al livello dei polmoni e dello stomaco. Si nota ugualmente la regolazione o l'abbassamento progressivo e durevole della pressione arteriosa. - sui liquidi intertiziali (sangue,linfa): L'acqua at tivata aiuta a fare sparire la cellulite e l'obesità. L'azione si osserva generalmente in due o tre mesi.
L'effetto diuretico dell'acqua magnetizzata costituisce la causa principale di questa modificazione degli edemi esterni ed interni. L'organismo diviene più resistente alle aggressioni e più recettivo ad altre terapie come, ad esempio, l'omeopatia.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo magnetico passivo, comprendente almeno due parti in metallo amagnetico (1,2,3;20,22) con un foro assiale per il passaggio dell’acqua o del combustibile, mezzi per fissare una parte all'altra, mezzi di tenuta per impedire all'acqua o al combustibile di fuoriuscire dal dispositivo, due attacchi alle estremità del dispositivo per il collegamento a una tubazione per l'acqua o per il montaggio in un autoveicolo a monte rispetto alla camera di combustione, carat terizzato dal fatto di comprendere inoltre almeno un gruppo o insieme magnetico (12) con due placchette magnetiche (14a,14b) sostanzialmente parallele tra loro, e due barrette di traferro zincato (13a,13b) tra loro parallele che racchiudono come un "sandwich" dette placchette magnetiche (14a,14b), detto gruppo magnetico (12) essendo trattenuto da una capsula o gabbia in materiale amagnetico che agisce come un distanziatore (15) tra le placchette, creando un canale tra dette placchette (14a,14b) per il passaggio di acqua o combustibile; il dispositivo essendo inoltre caratterizzato dal fatto che dette placchette (I4a, 14b) sono divise ossia interrotte formando ciascuna due parti (16',16"; 17',17") che possono auto-orientarsi creando un campo magnetico radiale concentrato.
  2. 2. Dispositivo magnetico passivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che dette placchette magnetiche sono costituite da una lega sama rio-cobalto.
  3. 3. Dispositivo magnetico passivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che nel caso in cui detto dispositivo viene utilizzato come catalizzatore per autoveicoli, detta gabbia o capsula è realizzata in materiale non attaccabile chimicamente dal combustibile, preferibilmente derlin.
  4. 4. Dispositivo magnetico passivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che nel caso in cui detto dispositivo viene utilizzato per impedire le incrostazioni da CaCO3 , la gabbia o capsula è preferibilmente in politene alimentare, o acciaio INOX.
  5. 5. Dispositivo magnetico passivo secondo la rivendicazione 1,2 e 4, caratterizzato dal fatto di compren dere una parte centrale (2) e due parti terminali (1, 3) in ottone cromato, queste ultime presentando estre mità (4,5) filettate, due guarnizioni cilindriche interne (8,9) e due O-ring (6,7), questi ultimi garantendo la tenuta stagna del dispositivo nei punti dì giunzione (10,11) tra dette parti (1,2,3) in ottone cromato, un collante essendo preferibilmente utilizzato in detti punti di giunzione per impedire che det te parti (1,2,3) tra loro avvitati, vengano inavverti temente svitate.
  6. 6. Dispositivo secondo la rivendicazione 1,2 e 4, caratterizzato dal fatto di comprendere due parti troncoconiche (20,22) in acciaio INOX munite di flange circolari (20',22') tra le quali viene stretta una piastra circolare (21) in acciaio INOX mediante viti (23a,23b) che passano attraverso dei fori previsti su dette flange circolari (20*,22') e sulla periferia di detta piastra circolare (21); detta piastra circolare presentando una pluralità di fori passanti (25) dispo sti su cerchi concentrici, ognuno di tali fori (25) contenendo un gruppo magnetico (12) con capsula in acciaio INOX disposto tra due filtri a rete (27,27') e due tappi filettati forati (26,26') di bloccaggio del gruppo magnetico (12) all'interno del rispettivo foro (25).
  7. 7. Dispositivo secondo la rivendicazione 1,2 e 3, caratterizzato dal fatto che gli attacchi alle estremità (4,5) del dispositivo sono attacchi portagomma.
  8. 8. Dispositivo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che il campo magnetico sulla superficie esterna del corpo del dispositivo è di 2 gauss.
  9. 9. Dispositivo secondo la rivendicazione 4 e 6, carat terizzato dal fatto che l'acciaio INOX è acciaio INOX 304 o 316.
  10. 10. Dispositivo secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il campo magnetico tra le placchette (14a,14b) è di circa 10.000 gauss.
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