ITRM20110338A1 - Holder con camera di raccolta per prelievi ematici. - Google Patents

Description

“HOLDER CON CAMERA DI RACCOLTA PER PRELIEVI EMATICIâ€

DESCRIZIONE

Settore della tecnica

La presente domanda di brevetto per invenzione si riferisce in generale al settore sanitario e più in particolare a quello ematologico.

L’invenzione à ̈ applicabile a qualsiasi campo dove un tale tipo di dispositivo può essere vantaggiosamente utilizzato, ma preferibilmente questa riguarda il settore dei prelievi del sangue.

Stato dell'arte

Gli esami ematochimici richiedono nella quasi totalità dei casi l’esecuzione di un prelievo di sangue venoso e ciò rappresenta un passaggio irrinunciabile per ottenere la matrice biologica da analizzare. Si tratta di una tra le più antiche pratiche mediche, utilizzate fin dall'antichità.

La raccolta di sangue venoso, ottenuta attraverso l'incisione di una vena con una lancetta, à ̈ descritta fin dai tempi di Ippocrate (V secolo a.C.). Nel Medioevo, chirurghi-barbieri si specializzarono in questa pratica e il palo a strisce biancorosse degli esercizi di barbiere, ancora oggi in uso in alcuni paesi, deriva proprio da questa attività. Nel XVIII e XIX secolo la raccolta di sangue venoso raggiunse una considerevole diffusione, utilizzando una varietà di metodi. La tecnica più comune si basava sulla cosiddetta flebotomia o venisezione, in cui il sangue veniva raccolto dopo l’incisione di una o più grosse vene esterne dell'avambraccio o del collo. Tuttavia, fu solo all'inizio del XX secolo, a seguito dell'introduzione di aghi e siringhe, che il prelievo di sangue venoso si avvalse dell'uso di tecniche meno invasive e più affidabili. Un’ulteriore innovazione si ebbe subito dopo la fine della seconda guerra mondiale, quando nei primi anni '50 la Becton Dickinson introdusse i primi sistemi a vuoto "Vacutainer".

Attualmente si può disporre di due principali sistemi di analisi per il prelievo venoso: quello con siringa e ago monouso e successivo riempimento delle provette per travaso e quello che impiega i sistemi sottovuoto che consentono la raccolta diretta per aspirazione controllata del sangue in provetta. Sorvolando il sistema di analisi con siringa e ago, ormai totalmente obsoleto e riservato a casi totalmente particolari ovvero a situazioni di emergenza ove non sia possibile reperire altri dispositivi idonei, oggi à ̈ particolarmente raccomandato l’utilizzo di sistemi di prelievo sottovuoto che presentano numerose caratteristiche di garanzia della qualità del campione. Tale predetto sistema di prelievo sottovuoto à ̈ costituito da provette di varia capacità in vetro o plastica, nelle quali à ̈ stato creato un vuoto precalibrato e corrispondente alla quantità di sangue da prelevare, da un ago a due punte, uno per la puntura della vena e l’altro per perforare il tappo delle provette stesse, e da un holder o camicia di plastica, nella quale viene, da un lato avvitato l’ago e dall’altro, infilata la provetta da riempire. La caratteristica di sistema chiuso tipico del sottovuoto, che elimina il rischio di contatto del prelevatore con il sangue del prelevato, costituisce, infatti, un’enorme sicurezza per la riduzione del rischio biologico.

Tuttavia nonostante i tanti pregi ascrivibili alla tecnica del prelievo sottovuoto, anche tale sistema comporta alcuni svantaggi. In particolate, come sanno tutti colori che sono esperti del ramo, sussiste una particolare difficoltà, dovuta prevalentemente alle caratteristiche intrinseche del predetto dispositivo costituito dall'ago, dall’holder e dalla provetta, di controllare specificatamente e direttamente il corretto fluire del sangue all'interno del dispositivo stesso. In realtà tale aspetto à ̈ assai importante in quanto la pronta analisi di tale situazione consente al prelevatore, anche meno esperto, di verificare con immediatezza la corretta posizione dell'ago nella vena nonché un eventuale collasso del vaso e quindi la corretta esecuzione del prelievo stesso.

Quindi scopo della presente invenzione à ̈ quello di realizzare un cosiddetto "holder con camera di raccolta per prelievi ematici" con caratteristiche specifiche, che lo rendano direttamente utilizzabile con i più comuni dispositivi di prelievo attualmente presenti sul mercato, migliorandone inventivamente alcune caratteristiche specifiche così come risulterà dalla descrizione di una sua forma di esecuzione esemplificativa e non limitativa, illustrata di seguito.

Descrizione dell’invenzione

Il concetto innovativo alla base della presente invenzione consiste principalmente nel prevedere un holder per prelievi ematici modificato che sia in grado di facilitare le operazioni connesse al prelievo ematico, mantenendo tuttavia inalterate tutte le caratteristiche positive di standardizzazione della procedura operativa e di minor pericolo di contagio biologico per l’operatore già proprie dell'arte nota.

Più in particolare la presente invenzione tende a realizzare un holder per prelievi ematici dotato di una inventiva camera di raccolta frapposta tra l'ago di venipunzione e l'ago di perforazione la provetta. In questo modo si ottiene un dispositivo in grado di garantire una pronta osservazione della corretta esecuzione del prelievo ematico e quindi tutta una serie di vantaggi rispetto ai sistemi attuali. Più specificatamente detta inventiva camera di raccolta, frapposta tra l'ago da venipunzione e l'ago di perforazione la provetta, consente specificatamente e direttamente di osservare il corretto fluire del sangue all'interno del dispositivo stesso. In realtà tale aspetto à ̈ assai importante in quanto la pronta verifica di tale situazione consente al prelevatore, anche meno esperto, di verificare con immediatezza la corretta posizione dell'ago nella vena nonché un eventuale collasso del vaso e quindi la corretta e rapida esecuzione del prelievo stesso. Ancora più specificatamente la stasi e l’incremento della pressione venosa che spesso si osservano in un prelievo non ottimale e/o troppo prolungato, comportano la possibilità di scambi fra plasma e liquidi tissutali e tra plasma ed emazie, l'aumento dell’acidità del sangue per alcuni metaboliti acidi prodotti dal metabolismo tissutale, il conseguente spiazzamento di alcune sostanze dal loro legame con le proteine di trasporto e quindi un quadro ematochimico particolarmente falsato.

Un’altra caratteristica tecnica che diversifica l’holder oggetto della presente invenzione à ̈ che questo grazie alla particolare morfologia si adatta perfettamente alle esigenze connesse a un prelievo efficiente, anche da parte degli operatori meno esperti. In particolare la particolare conformazione esterna con una faccia schiacciata della realizzazione dell'invenzione, ovvero con l'asse dell'ago disposto in posizione eccentrica rispetto l'asse di detto holder inventivo, consente di ottenere facilmente la giusta inclinazione dell'ago rispetto il braccio del paziente ovvero ottenere un basso grado di inclinazione dell'ago, pari a circa 10°, rispetto alla vena.

Per quanto riguarda i materiali costitutivi detto inventivo holder, questi potranno essere scelti dal tecnico del ramo in modo da soddisfare le caratteristiche tecniche in questo particolare settore e che dovranno essere rispondenti a tutte le stringenti norme di sicurezza e di procedura in materia di dispositivi sanitari. In particolare detto inventivo holder à ̈ un prodotto rigorosamente monouso, da utilizzarsi in conformità alle procedure d’uso in essere presso le strutture sanitarie, sterile, confezionato singolarmente e costituito da polipropilene oppure da un altro idoneo polimero termoplastico. Detto inventivo holder, altresì, potrà essere realizzato in materiale totalmente trasparente e/o traslucido e/o opaco considerando tuttavia che, per la specificità inventiva, la predetta camera di raccolta dovrà essere realizzata esclusivamente di materiale trasparente e/o traslucido.

Per quanto riguarda le dimensioni di detto holder c’à ̈ da riferire che queste sono non limitative dell’invenzione, giacché le caratteristiche tecniche costitutive lo rendono adattabile allo specifico impiego e principalmente alle dimensioni dei dispositivi secondari già in uso sul mercato (provette, provette sottovuoto, contenitori per fleboclisi, aghi da punzione, ecc.). Pur tuttavia, in una realizzazione destinata ai pazienti neonatali e adulti le dimensioni riguardanti detta inventiva camera di raccolta possono essere quantitativamente riassunte a un volume compreso tra 6 ml e 0,5 ml, più preferibilmente compreso tra 4,5 ml e 1 ml e ancora più preferibilmente di 3 ml. Inoltre per quanto attiene una realizzazione destinata a usi diversi, le dimensioni riguardanti detta inventiva camera di raccolta, possono essere quantitativamente riassunte in un volume compreso tra 15 ml e 3 ml, più preferibilmente compreso tra 12 ml e 6 ml e ancora più preferibilmente di 10 ml.

Altre caratteristiche della presente invenzione sono descritte nella seguente descrizione particolareggiata di una o più forme specifiche di esecuzione, protette dalle varie rivendicazioni dipendenti.

Breve descrizione dei disegni

I precedenti vantaggi, nonché altri vantaggi e caratteristiche della presente invenzione, verranno illustrati facendo riferimento alle figure annesse, che sono da considerarsi puramente illustrative e non limitative o vincolanti agli effetti della presente domanda di brevetto, in cui:

FIGURA 1 à ̈ una vista laterale dell’holder secondo la presente invenzione;

FIGURA 2 à ̈ una vista prospettica laterale dell’holder secondo la presente invenzione;

FIGURA 3 à ̈ una vista in pianta dall’alto dell’holder secondo la presente invenzione;

FIGURA 4 à ̈ una vista prospettica laterale dell’holder secondo una realizzazione alternativa della presente invenzione.

Come espresso precedentemente, à ̈ opportuno ribadire che i contorni, le forme e le aree mostrate nelle figure predette, non devono considerarsi limitative dell’invenzione, in quanto questa à ̈ preferenzialmente rivolta a qualsiasi tipo, dimensione, diametro, colore, traslucidità e forma a condizione che non si prescinda dal concetto inventivo.

Modi preferiti di realizzazione dell’invenzione

La presente invenzione verrà ora descritta nei dettagli facendo riferimento alle figure e ad una realizzazione preferita in queste mostrata, in cui per gli stessi componenti sono stati utilizzati identici riferimenti numerici.

Come mostrato nelle Figure 1 e 2, detto inventivo holder 100 comprende centralmente una camera di raccolta 200 approssimativamente cilindrica e rastremata superiormente a livello dell'inserzione di un comune ago da punzione 300 in acciaio dotato di un'impanatura classica e posto in posizione eccentrica rispetto l'asse di detta camera di raccolta 200. Tale inventiva camera di raccolta 200 risulta, inoltre, in comunicazione inferiore con una sede di accoglimento provette 500, esclusivamente tramite un ago da perforazione provette 400 realizzato di materia plastica, posto centralmente (vedi Fig. 3) sulla base 210 di detta camera di raccolta 200. Come si può osservare specificatamente in Fig. 3, tale sede di accoglimento provette 500 à ̈ costituita da predetta base 210 e da una parete laterale 530 creata perifericamente alla suddetta base 210 e in cui la lunghezza di detta parete laterale 510 à ̈ superiore a quella di detto ago da perforazione provette 400. Più specificatamente come risulta dalle Figg. 1, 2 e 3 detta camera di raccolta 200 presenta in prossimità della base la sede di accoglimento provette 500 in comunicazione diretta con detta camera di raccolta 200 solo tramite l'ago da perforazione provette 400 e in cui detta sede di accoglimento provette 500 à ̈ tale da consentire l'inserimento diretto e quindi la perforazione del tappo 710 di una comune provetta o di una provetta sottovuoto 700 eseguita da detto ago da perforazione provette 400.

Latero-posteriormente a detta camera di raccolta 200 e alla sede di accoglimento provette 500 sono presenti almeno due alette poggia-dita 600, che come si possono osservare in Figg. 2 e 3 sono complanari, per quanto più possibile, a detto ago da punzione 300, in modo da realizzare complessivamente una faccia posteriore piana dell'inventivo holder 100.

La modalità di utilizzazione di detto inventivo holder 100 risulta abbastanza intuitiva, in quanto una volta applicato il laccio emostatico al braccio, per il tempo strettamente necessario a individuare la vena da pungere, si effettua agevolmente, tramite anche l'impugnatura delle due alette poggia-dita 600, la venipuntura con l'ago da punzione 300 avvitato sulla camera di raccolta 200. A questo punto dovrebbe iniziare a fluire, grazie alla pressione venosa, il sangue nell'apposita camera di raccolta 200 fino alla quantità richiesta. A riempimento ultimato verrà estratto l'inventivo holder 100 con il sangue raccolto nella relativa camera di raccolta 200 e a questo punto sarà comodamente inserita una comune provetta o meglio una provetta sottovuoto 700 nell'apposita sede di accoglimento provette 500, in modo che l'ago da perforazione provette 400 perfori il tappo 710 della provetta stessa. In seguito a questa manovra si creerà una comunicazione diretta tra la camera di raccolta 200 e l’interno della provetta sottovuoto 700 e quindi una quantità costante di sangue, per azione della depressione presente nella provetta stessa, verrà aspirata all’interno di quest’ultima fino ad esaurimento del vuoto. Completato il riempimento, si potrà estrarre detta provetta per riempirne altre. Un'ulteriore modalità di utilizzazione prevede che il predetto inserimento della serie di provette sottovuoto 700 nell'apposita sede di accoglimento provette 500 avvenga quando l'ago da punzione 300 à ̈ ancora in vena facilitando, tramite la depressione creata dalla stessa provetta sottovuoto 700, il passaggio del sangue stesso dalla vena nella detta camera di raccolta 200 e da questa nella predetta provetta sottovuoto 700. Tuttavia in entrambe le modalità di utilizzazione il fatto che il riempimento della provetta sottovuoto 700 avvenga con modalità dolce e costante, il fatto che si mantenga inalterata la pulizia chimica e la sterilità dello spazio interno, il fatto che sia possibile riempire molteplici provette tramite un’unica venipuntura e infine la più facile introduzione dell'ago in vena provocata dalla possibilità di raggiungere bassi angoli di inclinazione grazie proprio alla particolare morfologia dell’holder inventivo, rappresentano a parere dell'inventore della seguente privativa il miglior mezzo di prelevamento di sangue venoso nonchà ̈ di altri fluidi organici attualmente presente sul mercato.

Un’ulteriore realizzazione della presente invenzione prevede che nella camera di raccolta 200 possano essere preventivamente inseriti i comuni additivi chimici necessari per stabilizzare il campione e per l’effettuazione degli esami ematochimici. Inoltre à ̈ prevista la realizzazione di detta camera di raccolta 200 in materiali reversibilmente comprimibili o elastici al fine di creare una zona di depressione all’interno della camera di raccolta 200. Detta depressione si crea comprimendo con le dita la stessa camera di raccolta 200.

La presente invenzione prevede delle ulteriori forme di realizzazione alternative in corrispondenza di alcune varianti sulla sua struttura e sulla forma dei suoi componenti. Per esempio, anche se finora à ̈ stato descritto l'ago da punzione 300 adatto per forare esclusivamente i tappi 710 delle più comuni provette o delle provette sottovuoto 700 à ̈ possibile estendere il campo di applicazione della presente invenzione creando, come si evince dalla Fig. 4, attorno alla base di detto ago da perforazione provette 400 un ulteriore innesto conico 430 di materia plastica utile per forare il tappo anche dei comuni contenitori da fleboclisi.

La presente invenzione à ̈ stata descritta a titolo illustrativo, ma non limitativo, secondo alcune forme di realizzazione preferite, ma à ̈ da intendersi che eventuali variazioni e/o modifiche potranno essere apportate dagli esperti del settore senza per questo uscire fuori dal relativo ambito di protezione, così come definito dalle seguenti rivendicazioni dipendenti.

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1. Holder con camera di raccolta per prelievi ematici caratterizzato dal fatto che detto holder (100) comprende centralmente una camera di raccolta (200) approssimativamente cilindrica e rastremata superiormente a livello dell'inserzione di un comune ago da punzione (300) in acciaio dotato di un'impanatura comune e posto in posizione eccentrica rispetto l'asse di detta camera di raccolta (200), avendo detta camera di raccolta (200) in comunicazione inferiormente con una sede di accoglimento provette (500), tramite un ago di perforazione per provette (400) realizzato di materia plastica, posto centralmente sulla base (210) di detta camera di raccolta (200), ed essendo detta sede di accoglimento delle provette (500) costituita da predetta base (210) e da una parete laterale (530) creata perifericamente alla suddetta base (210) e in cui la lunghezza di detta parete laterale (510) essendo superiore a quella di detto ago da perforazione provette (400), ed avendo detta sede di accoglimento delle provette (500) realizzata in modo tale da consentire l'inserimento diretto e quindi la perforazione del tappo (710) di una comune provetta o di una provetta sottovuoto (700) eseguita da detto ago da perforazione provette (400) ed avendo la faccia latero-posteriore di detta camera di raccolta (200) piatta e la sottostante sede di accoglimento delle provette (500) dotata di almeno due alette poggia-dita (600) complanari, per quanto più possibile, a detto ago da punzione (300), in modo da realizzare complessivamente una superficie posteriore piana dell’holder (100).
2. 2. Holder secondo le rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dal fatto che attorno alla base di detto ago da perforazione provette (400) Ã ̈ creato un innesto conico (430) di materia plastica utilizzabile per forare il tappo anche dei comuni contenitori da fleboclisi.
3. 3. Holder secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di poter essere utilizzato per il prelievo dei fluidi organici.
4. 4. Holder secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di essere un prodotto monouso, sterile e confezionato singolarmente.
5. 5. Holder secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di avere la camera di raccolta (200) realizzata in materiale reversibilmente comprimibile o elastico in modo da creare al suo interno una depressione.
6. 6. Holder secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di essere costituito da un polimero termoplastico.
7. 7. Holder secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la camera di raccolta (200) Ã ̈ realizzata da materiale trasparente e/o translucido.
8. 8. Holder secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che le dimensioni relative a detta camera di raccolta (200) sono quantitativamente riassunte in un volume compreso tra 6 ml e 0,5 ml, più preferibilmente compreso tra 4,5 ml e 1 ml e ancora più preferibilmente di 3 ml.
9. 9. Holder secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che le dimensioni relative a detta camera di raccolta sono quantitativamente riassunte a un volume compreso tra 15 ml e 3 ml, più preferibilmente compreso tra 12 ml e 6 ml e ancora più preferibilmente di 10 ml.
10. 10. Holder secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che nella camera di raccolta (200) sono preventivamente inseriti i comuni additivi chimici necessari per stabilizzare il campione e per l’effettuazione degli esami ematochimici.