ITRE20080095A1 - '' magazzino automatico modulare perfezionato '' - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

del Brevetto Italiano per Invenzione Industriale dal titolo:

“MAGAZZINO AUTOMATICO MODULARE PERFEZIONATO”

La presente invenzione si riferisce in generale ad un impianto per lo stoccaggio di prodotti ed in particolare ad impianto in cui i prodotti vengono stoccati su vassoi mobili.

I magazzini automatici comprendono due file di scaffalature parallele e contrapposte dove ogni scaffalatura è composta da una pluralità di elementi modulari adiacenti. Ogni elemento modulare presenta una serie di barre per il sostegno di vassoi mobili di supporto delle merci da stoccare. Le due file di scaffalature sono distanziate tra loro per rendere disponibile un corridoio di alloggiamento di un dispositivo di movimentazione dei vassoi.

A seconda della tipologia di dispositivo di movimentazione dei vassoi i magazzini automatici possono svilupparsi in verticale o orizzontale.

Un primo dispositivo di movimentazione noto comprende due montanti di guida verticali sui quali trasla un telaio che supporta un carrello atto a traslare orizzontalmente sul telaio e sul quale è alloggiato un manipolatore dei vassoi. Si tratta quindi di una macchina che può compiere movimenti sui tre assi. I magazzini automatici che utilizzano questa tipologia di dispositivo di movimentazione vengono denominati magazzini verticali.

Una diversa tipologia di dispositivo di movimentazione noto è quello denominato trasloelevatore, ossia è una macchina a tre assi che si muove lungo il corridoio tra le scaffalature e viene guidata da almeno una rotaia posta sulla pavimentazione al centro del corridoio.

Il trasloelevatore può effettuare tre tipi di movimentazione, ossia traslare lungo il corridoio, sollevarsi in altezza e traslare in direzione trasversale rispetto al corridoio per depositare o prelevare i vassoi dalle scaffalature. I magazzini automatici che adottano quest’ultima tipologia di dispositivo di movimentazione dei vassoi si sviluppano anche in orizzontale.

I magazzini automatici comprendono anche almeno una stazione per il prelievo o deposito delle merci, denominata baia, attraverso la quale l’operatore controlla e gestisce le operazioni di stoccaggio e prelievo delle merci. Detta stazione è usualmente posizionata in un opportuno spazio ricavato in uno dei moduli delle scaffalature.

Per una più dettagliata descrizione di un magazzino automatico secondo la tecnica nota si rimanda alla descrizione del documento WO 2007/118493.

I magazzini automatici pur essendo apprezzati per le loro caratteristiche di modularità hanno l’inconveniente di richiedere un elevato numero di movimentazioni dei vassoi; infatti ogni volta che vi è la necessità di prelevare o riporre un prodotto sul rispettivo vassoio è necessario spostare l’intero vassoio.

Un secondo inconveniente dei magazzini secondo la tecnica nota consiste nel fatto che l’estrazione di uno o più vassoi dal magazzino deve essere eseguita dall’operatore manualmente il che comporta, oltre un notevole sforzo fisico in funzione del peso delle merci stoccate sul vassoio, anche un rallentamento nella gestione del magazzino.

Scopo del presente trovato è quello di risolvere i menzionati inconvenienti nell’ambito di una soluzione semplice, razionale ed affidabile.

Il trovato consegue detto scopo grazie ad un magazzino automatico in accordo con le caratteristiche tecniche recitate nella rivendicazione indipendente 1.

Le rivendicazioni dipendenti definiscono particolari e vantaggiose forme di attuazione del trovato.

In particolare il trovato rende disponibile un magazzino automatico comprendente almeno una scaffalatura dotata di una pluralità di vani ognuno dei quali è preposto ad accogliere un vassoio mobile di supporto delle merci da stoccare, e di almeno una stazione per il carico/scarico delle merci dai vassoi, essendo previsto un dispositivo di movimentazione dei vassoi preposto a spostare i vassoi dai rispettivi vani di accoglimento alla detta stazione per il carico/scarico delle merci e viceversa, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno un carrello mobile atto a supportare almeno uno vassoio ed un vano di ricevimento del medesimo.

Secondo una preferita forma di attuazione il magazzino prevede due scaffalature contrapposte e parallele tra loro e distanziate in guisa da formare un corridoio di alloggiamento del dispositivo di movimentazione. Inoltre, ogni scaffalatura è composta da una pluralità di elementi modulari adiacenti tra loro in modo da poter dimensionare il magazzino a seconda delle specifiche esigenze di stoccaggio dell’utilizzatore.

Le caratteristiche e i vantaggi dell’invenzione risulteranno evidenti dalla lettura della descrizione seguente fornita a titolo esemplificativo e non limitativo, con l’ausilio delle figure illustrate nelle tavole allegate, in cui:

- La Fig. 1 è una vista prospettica di un magazzino secondo il trovato.; e

- La Fig. 2 è una vista frontale di una porzione del magazzino secondo il trovato e

- La Fig. 3 è la sezione III-III di Fig. 2, e

- La Fig. 4 è la sezione IV-IV di Fig. 2, e

- La Fig. 5 è una vista in prospettiva di una porzione del magazzino secondo il trovato,e

- La Fig. 6 è una vista prospettica che illustra una porzione del magazzino secondo il trovato, e

- La Fig. 7 è una vista in prospettiva del carrello associato al magazzino secondo il trovato, e

- La Fig. 8 è la vista della sezione III-III di Fig. 2 dove è illustrato solo il carrello.

- La Fig. 9 è una vista parziale ingrandita di Fig. 7.

- La Fig. 10 è una ingrandita di una parte di Fig.8.

- La Fig. 11 è una vista prospettica dei mezzi di bloccaggio del carrello parte del trovato.

- La Fig. 12 è la vista dal basso di Fig.11.

- La Fig. 13 è la sezione XII-XII di Fig.12.

- La Fig. 14 è la vista di una porzione ingrandita di Fig.4. Dalle menzionate figure si rileva il magazzino 1, che comprende due scaffalature 2 e 3 (Figg.1, 3) contrapposte e parallele tra loro e distanziate in modo da formare un corridoio 4 di alloggiamento di un dispositivo di movimentazione 5. Ogni scaffalatura 2,3 comprende una pluralità di elementi modulari 6 adiacenti tra loro ed esternamente dotati di pannelli 7 di tamponamento, come illustrato in Fig. 1.

Con riferimento alla Fig. 5 si rileva che ogni elemento modulare 6 è costituito da due coppie 8, contrapposte, di montanti 9 verticali, i montanti essendo uniti tra loro mediante dei tiranti 10. Ciascuna coppia 8 di montanti presenta una pluralità di barre 11, orizzontali e distanziate tra loro, le barre 11 su ciascuna coppia 8 risultando contrapposte in guisa da definire delle sedi di alloggiamento, o vani, per il supporto di vassoi 12 di sostegno di merci 13.

Nella forma di attuazione illustrata il dispositivo di movimentazione 5 è di per sé noto e sinteticamente comprende due montanti di guida 14, verticali, uno dei quali è visibile in Fig. 5, contrapposti tra loro e che si elevano alle estremità del corridoio 4, in corrispondenza del centro del corridoio medesimo. Sui due montanti di guida 14 trasla un telaio 15 (Fig.4) che supporta un carrello 16 atto a muoversi orizzontalmente sul telaio 15 e sul quale è alloggiato un manipolatore 17, di per sé noto, dei vassoi 12.

Altre forme di attuazione del trovato possono prevedere l’utilizzo di un dispositivo di manipolazione tipo trasloelevatore, anch’esso di per sé noto.

Il magazzino 1 comprende anche due stazioni 18 (Fig.1), dette baie, di carico e scarico dei vassoi 12 nelle le quali un operatore può caricare e scaricare le merci sui vassoi che vengono movimentati dalla loro posizione sulle scaffalature 2 e 3 alle stazioni 18 grazie al dispositivo di movimentazione 5.

Nella forma di attuazione illustrata le due stazioni 18 di carico e scarico sono ricavate in uno spazio della scaffalatura 2 e sono adiacenti. Alle due stazioni 18 è associato un elaboratore 19 (personal computer) dotato di un apposito software di gestione del magazzino 1.

Il magazzino 1 comprende anche un vano 20 di accoglimento di un carrello 21 portavassoi, che ha sostanzialmente la funzione di baia supplementare per la manipolazione delle merci stoccate. Il carrello 21 può essere allontanato del magazzino e riposizionato nel vano 20. Nella forma di attuazione illustrata il vano 20 è ricavato in una porzione della scaffalatura 2 , e ad esso sono associati dei mezzi di guida 22 del carrello 21 all’interno del vano, in modo tale che il carrello sia correttamente posizionato per il ricevimento ed il prelievo dei vassoi 12.

Detti mezzi di guida 22 comprendono due guide 23 parallele e distanziate poste sulla pavimentazione del vano, ognuna delle quali è realizzata in due porzioni 23’ e 23’’ incernierate ad un’estremità, la porzione 23’ essendo fissata alla pavimentazione del vano e l’altra porzione 23’’ potendo ruotare rispetto alla prima tra una posizione abbassata, durante la quale il carrello 21 viene inserito nel vano (Fig.5), ed una posizione sollevata in cui si trova ortogonale al vano. Le due guide 23 sono formate da due profilati 24 singolarmente dotati di rotelle folli 24’, che presentano una porzione allargata 24’’ la cui funzione sarà chiarita nel seguito. All’apertura del vano 20 è associata una serranda 25 di chiusura (Figg. 1 e 5) preposta ad impedire l’accesso allo stesso quando il magazzino è in funzione. La chiusura della serranda 25 viene rilevata da un apposito sensore 26, illustrato in Fig. 5, e collegato al sistema di gestione del magazzino, che ne arresta il funzionamento quando la serranda 25 è aperta.

Con particolare riferimento alle Figg. 7, 8 e 9, il carrello 21 portavvasoi comprende un telaio 27 montato su ruote 28 piroettanti.

Il telaio 27 è realizzato da elementi tubolari saldati tra loro e presenta una base 27’ da cui si eleva posteriormente una porzione 27’’ verticale di supporto. La porzione 27’’ verticale supporta tre mensole 28, 29 e 30, orizzontali, di sostegno dei vassoi 12, le mensole 29 e 30 essendo regolabili in quota, in modo di per sé noto, rispetto alla porzione 27’’ in funzione dell’altezza delle merci 13 da stoccare.

Ogni mensola 28, 29 e 30 è dotata di un dispositivo di centraggio del vassoio 12, costituito da due alette 32, sagomate ad L (Figg. 11 e 13), contrapposte e fissate sui lati della mensola ortogonali alla porzione 27’’ verticale del carrello 21. Le suddette alette 32 hanno la funzione di mantenere il vassoio nella corretta posizione sul carrello impendendone movimenti traslatori in direzione parallela alla porzione 27’’ verticale del telaio.

Inoltre, il carrello 21 è dotato di un dispositivo di bloccaggio 33 dei vassoi (Figg. 7, 8, 9 e 10). Detto dispositivo di bloccaggio 33 comprende un pattino 34, conformato ad U, che scorre su un pilastro 35, verticale e centrale, del telaio 27’’.

Il pattino 34 supporta tre coppie di piastre 36, sagomate, essendo le piastre di ciascuna coppia parallele tra loro e disposte in modo da abbracciare il pilastro 35 in guisa che la porzione anteriore di ogni piastra 36 (Fig.10) sopravanzi il pilastro stesso e sia sagomata in modo da agganciare il bordo posteriore 120 del vassoio 12, ossia il bordo del vassoio più vicino al telaio 27’’, per impedire la traslazione del vassoio in direzione ortogonale al telaio 27’’.

Il dispositivo di bloccaggio 33 può essere azionato tra una posizione di rilascio dei vassoi ed una posizione di bloccaggio degli stessi. Il meccanismo di azionamento comprende una maniglia di manovra 37, sagomata ad U, i cui lati sono incernierati, all’estremità libera in 37’, al pilastro 35, ed, in posizione intermedia in 37’’, a due bielle 38 articolate al pattino 34. In questo modo ruotando verso l’alto la maniglia 37 di manovra il pattino 34 scorre tra una posizione abbassata di rilascio ad una posizione sollevata di bloccaggio in cui le porzioni anteriori delle piastre 36 interagiscono con il bordo posteriore 120 dei vassoi 12 (Figg. 8 e 9).

Al di sotto della base 27’ del carrello sono fissati due longheroni 39, paralleli tra loro, il cui bordo inferiore è atto ad andare in appoggio sulle rotelle folli 24’, mentre la porzione allargata 24’’ delle stesse ha la funzione di guidare e mantenere il carrello nella corretta posizione all’interno del vano di accoglimento.

Il carrello 21 è anche dotato di mezzi di arresto 40 (Figg. 7, 11 e 12) atti a bloccare in posizione il carrello 21 una volta che è inserito nel vano. Detti mezzi di arresto 40 sono fissati ai bordi della mensola 29 ortogonali alla porzione 27’’ del telaio (Fig. 7) e ciascuno comprende un blocchetto 41 porta all’estremità posteriore una piastra 42 atta ad andare in appoggio contro la superficie esterna del montante 9 che delimita il vano, e che porta incernierata una leva 43 che presenta una porzione 44, sagomata ad L ed atta ad appoggiarsi contro lo spigolo del montante 9 rivolto verso l’interno del vano in modo da impedire spostamenti del carrello una volta che è in posizione. La leva 43 è mantenuta normalmente nella posizione di bloccaggio grazie ad una molla di compressione 45, illustrata in Fig. 13, alloggiata in un foro orizzontale del blocchetto 41, ed una cui estremità agisce contro lo stelo di una vite 46 solidale alla leva 43 e ricevuta in un’asola 41’ del blocchetto 41.

Ad ognuno dei mezzi di arresto è associato un sensore di posizione 47 preposto a rilevare il bloccaggio del carrello all’interno del vano. Infine, con riferimento alla Fig. 3, il vano di alloggiamento comprende anche una pluralità di fotocellule 50 per la rilevazione dell’altezza delle merci appoggiate sui vassoi.

Ovviamente al magazzino sopra descritto, un tecnico del settore potrà apportare numerose modifiche di natura tecnico applicativa, senza per questo uscire dall’ambito dell’invenzione come sotto rivendicata.

Claims (12)

1. RIVENDICAZIONI 1. Magazzino automatico comprendente almeno una scaffalatura dotata di una pluralità di vani ognuno dei quali è preposto ad accogliere un vassoio mobile di supporto delle merci da stoccare, e di almeno una stazione per il carico/scarico delle merci dai vassoi, essendo previsto un dispositivo di movimentazione dei vassoi preposto a spostare i vassoi dai vani di alloggiamento alla detta stazione per il carico/scarico delle merci e viceversa, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno un vano di ricevimento di un carrello mobile atto a supportare almeno un vassoio.
2. 2. Magazzino secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto vano è ricavato nella detta almeno una scaffalatura.
3. 3. Magazzino secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi guida per il corretto posizionamento del carrello nel vano.
4. 4. Magazzino secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di guida comprendono almeno due guide provviste di rotelle folli di supporto del carrello.
5. 5. Magazzino secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che ciascuna di dette guide presenta due porzione incernierate tra loro in modo da poter ruotare tra una prima posizione abbassata in cui dette porzioni risultano allineate ed una posizione sollevata in cui sono sostanzialmente ortogonali tra loro.
6. 6. Magazzino secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di prevedere mezzi di bloccaggio del carrello nel vano.
7. 7. Magazzino secondo la rivendicazione 6 , caratterizzato dal fatto che detti mezzi di bloccaggio sono installati sul carrello.
8. 8. Magazzino secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che al vano di accoglimento del carrello è associata una serranda mobile tra una prima posizione aperta in cui è consentito l’accesso al vano ed una seconda posizione chiusa in cui è impedito l’accesso al vano.
9. 9. Magazzino secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno un sensore atto a rilevare la posizione della serranda.
10. 10. Magazzino secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il carrello è provvisto di un dispositivo di bloccaggio dei vassoi.
11. 11. Magazzino secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere due scaffalature contrapposte e parallele tra loro e distanziate in guisa da formare un corridoio di alloggiamento del dispositivo di movimentazione.
12. 12. Magazzino secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta almeno una scaffalatura è composta da una pluralità di elementi modulari adiacenti tra loro.