ITRC20130005A1 - Stripper venoso con guida luminosa - Google Patents

Description

DESCRIZIONE DI INVENZIONE INDUSTRIALE AVENTE PER TITOLO :

STRIPPER VENOSO CON GUIDA LUMINOSA<'>

La presente invenzione consiste in un dispositivo medico da utilizzare nelle procedure dì estrazione della vena salena (sia interna che esterna e delle loro collaterali), caratterizzato da un esclusivo sistema di illuminazione della sonda che consente di poter seguire il percorsa della sonda stessa all' interno del lume venoso, attraverso una luce guida, fissa o intermittente, visibile per via transcutanea. Questo sistema, rispetto all’attuale stato dell’arte, garantisce una più facile esecuzione della procedura , tempi di intenerito decisamente più brevi, maggior sicurezza e minor trauma per il paziente.

I dispositivi attualmente in uso in ambiente medico ed utilizzati per il medesimo scopo , sono costituiti da una sonda endovenosa realizzata generalmente in materiale plastico»con o senza anima metallica, sulla cui porzione distale e/o prossimale è saldala/incollata un’ogiva di forma più o meno conica. Tali dispositivi però, una volta inseriti e spinti in vena, non consentono all’operatore di stabilire con certezza Γ esatta posizione della punta durante il percorso, se non mediante manovre di palpazione che risultano solo approssimative.

Tre fasi importanti, nella procedura di safenectomia, sono rappresentate da:

1 ) Accesso e avanzamento della sonda all’ interno della vena;

2) Fuoriuscita della sonda daH’incisione distale;

3) Estrazione della vena .

Nella prima fase, l'operatore esegue una piccola incisione a livello della piega inguinale, identifica e poi isolata la vena safena interna prossimale, ed attraverso una venotomia introduce lo stripper tentando di farlo procedere fino airestremità opposta. Proprio in questa fase è di notevole aiuto verificare il corretto avanzamento dello stripper e identificare il punto preciso di un suo eventuale stop oppure il punto corrispondente delle vene collaterali.

Nella seconda fase si procede alla fuoriuscita deirestremìtà dello stripper dalla parte opposta rispetto a quella di entrata e si collega l’ogiva per Γ estrazione successiva.

Nell’ultima fase, la terza, si procede all’estrazione della vena mediante "stripping<">, in questa fase c possibile eseguire delle incisioni cutanee aggiuntive lungo il decorso della safena per procedere alla legatura di eventuali vene collaterali o perforanti, queste ultime di solito sono segnalate da un esame ecocolordoppler preoperatorio e reperiate in maniera approssimativa con un repere cutaneo (segni) di pennarello indelebile).

Le difficoltà legate a questo tipo di tecnica eseguita con t dispositivi tradizionali possono essere così rappresentate:

- difficoltà nel sapere in tempo reale dove è posizionata la punta dello stripper durame la sua progressione,

Difficoltà nel ridenti fi care precocemente eventuali false direzioni della sonda rispetto al percorso segnato dal marcatore cutaneo.

Difficoltà nel segnalare il punto esatto di emergenza di vene collaterali o perforanti provenienti dalla safena

Difficoltà, in caso di mancata progressione dello stripper lungo tuto il suo percorso, nell’ identificare Π punto preciso in cui è ubicata la punta dello stripper rendendo necessaria una contro incisione cutanea piuttosto ampia.

L’oggetto <3 e Ila presente invenzione, le cui caratteristiche essenziali sono riportate nella rivendicazione ] , mentre quelle preferite e/o ausiliarie sono riportate nelle rivendicazioni 2-1 0 ha Io scopo di fornire aH’operatore uno strumento atto a rendere agevole e sicura la manovra di strippìng in ogni tipo di situazione. Un dispositivo funzionale ed affidabile sia per l’operatore stesso che per il paziente, in grado di determinare un superamento delle difficoltà tecniche di cui sopra, evitando allungamento dei tempi operatori, manovre aggiuntive inutili (quali ad esempio incisioni accessorie) o addirittura pericolose.

n particolare questo nuovo dispositivo, pur garantendo la normale tecnica di "siripping” eseguita con ì comuni strippar attualmente in uso. grazie ai suo sistema di guida luminosa, permette si seguire per trans illuminazione cutanea il corretto avanzamento della sonda lungo lutto il percorso della salena, identificando immediatamente eventuali false direzioni della sonda stessa. Nel caso di emergenze di vene collaterali della satana, esse saranno identificate nel loro esatto punto grazie al propagarsi dell’impulso luminoso nel lume, permettendo all’operatore una incisione mirata e sicura per la loro legatura selettiva.

Nel caso in cui poi la progressione dello strippar sia interrotta per cause di diversa natura (trombi, aderenze, tortuosità, etc.) Γ identificazione dell ’estremita dello stripper sarà immediata grazie alPimpulso luminoso e dì conseguenza la sua estrazione, attraverso una incisione cutanea mirata, estremamente rapida, agevole e sicura.

11 sistema oggetto della presente può essere scomposto in due mac re-eie menti:

- Sonda con ogiva luminosa (disegno - Tav. I Fig. A);

- Generatore dì luce (disegno - Tav.l Fig.B),

Per una migliore comprensione, viene ora descritta una forma di realizzazione preferita, a puro titolo di esempio non limitativo e con riferimento ai disegni allegati, in cuti

- Nella Tavola 1 è rappresentato il dispositivo oggeto della presente, scomposto nei maeroelementi Fig. A e Fig. B;

- Nella Tavola 2 è rappresentato il disegno del dispositivo con i due maeroelementi collegati e pronti per Fuso;

- Nella Tavola 3 è rappresentato il disegno dd l’esploso del dispositivo Fig, E e de! l’assemblato Fig. D;

- Nella Tavola 4 è rappresentato l’esploso e l’assemblato del macroelemento di cui alia Tav. 1 Fig. B denominato ^generatore” ,

'oggetto dell'innovazione è così rappresentato:

a) Una sonda costituita da una Fibra ottica con rivestimento in materiale plastico biocompatibile Tv ,2 Fig.C-2, L’estremità distale della sonda è costituita da un’ogiva cava a punta chiusa Fig.C-1, in materiale plastico trasparente dentro la quale è fissata la punta estrema della fibra. L'estremità prossimale è dotata dì una seconda ogiva passante Fig.C-3 , per consentire la bi-dìrezionalità al sistema»ed un apposito connettore Fìg.C-4 per il collegamento alla sorgente dì luce »

b) Un generatore di piccole dimensioni , assemblalo in un contenitore dedicato Tav.2 Fig.C-6»costituito da un diodo luminoso Tav.4 Flg.F 10-11 controllato da microprocessore e circuito integrato Fig,F-13. viene alimentato da batterie a basso voltaggio Fig.F*12 e comandato da apposito interruttore Fig.F-8. Un led luminoso Fig. H-7 indica lo stato dì accensione del dispositivo. Tale generatore ha la funzione di sorgente luminosa per la trasmissione della luce all'ogiva distale attraverso il cavo della sonda .

e) Subito prima dell'Intervento, la sonda viene collegato al raccordo del generatore TavJ Fig.E-5. Azionando il pulsante di accensione il dìodo luminoso trasmetterà, attraverso ricavo a libra ottica»la luce continua ø pulsata all’ogiva presente sulla punta distale della sonda.

d) Una volta introdotta la sonda all'interno della vena salena»la punta della stessa, rappresentata dall’ogiva luminosa»sarà visibile dall’esterno per vìa transcutanea, permettendo all’operatore di seguire costantemente il percorso effettuato dalia sonda stessa al T interno del vaso e l’eventuale punto esato in cui l’avanzamento delia sonda dovesse arrestarsi,

e) Una volta che la punta avrà raggiunto ['incisione distale praticata dall’operatore e dunque sarà fuoriuscita all'esterno, la sonda verrà scollegata dal generatore e la manovra di “sfilamento” della safena sarà effettuato secondo la metodica tradizionale, agganciando all’ogiva luminosa Tav.3 Fig.E-1 una delle ogive accessorie Fig. E-8-9, scelta in base al diametro della vena trattata.

f) Nel caso in cui lo sfilamiento debba avvenire partendo dallincisione prossimale ( cioè dal punto di accesso della sonda) , la sonda verrà tagliata tra l’ogiva passante Tav,2 Fig,C-3 cd il relativo raccordo Fig.C-4, consentendo l’aggancio di una delle ogive accessorie

Claims (3)

1. RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo medico da utilizzare nelle procedure dì safenectomìa costituito da un cavo/sonda e da una sorgente di luce TavJ Fig.A e B. caratterizzato da un sistema di illuminazione della sonda Tav.2 Fig.C atto a fornire, per via transcutanea, l’esatta posizione del la sonda stessa alF interno del lume venoso; 2) Dispositivo medico da utilizzare nelle procedure di safenectomìa. secondo la rivendicazione 1 ) „ caratterizzato da una sonda/cavo a fibra ottica o a conduttori elettrici TavJ Fig.A, avente una punta luminosa in grado di fornire una luce guida visibile per via transcutanea; 3) Dispositivo medico da utilizzare nelle procedure di safenectomìa, secondo te rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la sonda/cavo Tav.2 Fig.C-2 possa essere illuminata soltanto in punta , su tutta la sua lunghezza o su porzioni di essa: 4) Dispositivo medico da utilizzare nelle procedure di safenectomìa, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato da una capsula di rivestimento della punta della sonda/cavo, che può essere assemblata o coestrusa, (ogiva distale) Tav J! Fig.C-1 realizzata In materiale trasparente cie permette !» trasmissione della luce; 5) Dispositivo medico da utilizzare nelle procedure dì safenectomìa, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato da una seconda ogiva passante TavJ! Fig,C-3 posizionata nella porzione prossimale della sonda/cavo, con la funzione di attribuire al dispositivo la possibilità di manovra bidirezionale; tì) Dispositivo medico da utilizzare nelle procedure di safenectomia, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato da un connettore fisso o rimovibile Tav.
2. 2 Fig.C-4, presente in posizione prossimale, con la funzione di collegamento tra sonda/cavo ed una sorgente dì luce; 7) Dispositivo medico da utilizzare nelle procedure di safenectomia, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che le due ogive, distale e prossimale, possano essere agganciate ad altre ogive accessorie di calibro superiore Tav,3 Fig,E-8-9; 8) Dispositivo medico da utilizzare nelle procedure di safenectomia. secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la sonda/cavo è collegata ad un generatore di luce costituito da un diodo luminoso a luce fissa o intermittente e azionato da apposito interruttore Tav. 4 Fig. F-G-H; 9) Dispositivo medico da utilizzare nelle procedure di safenectomia, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la sonda/cavo è scollegabile dal generatore mediante apposito connettore Tav.
3. 3 FÌg.E-4; Dispositivo medico da utilizzare nelle procedure dì safenectomia, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dai fatto che il dispositivo può essere realizzato in materiale plastico per uso singolo o da altro tipo di materiale idoneo ad essere risterilizzato e dunque pluriuso.